- Terry Pratchett.
Cosa ha arrugginito istantaneamente l'acciaio? È stato recuperato nel 2001.
Esaminando queste evidenze materiali, è necessario porsi alcune domande: in primo luogo, quale conseguenza di una demolizione controllata o della combustione di carburante per aerei potrebbe giustificare questi risultati corrosivi? Inoltre, quale forza o calore in entrambi i processi potrebbe non solo ridurre le travi in acciaio a "sottile carta velina", ma poi anche arricciarle o renderle simili al "formaggio svizzero"? Quale tipo di campi energetici potrebbero creare le tipologie estreme di flessione vorticosa e danneggiamento riscontrate in queste foto? Prima di poter provare a rispondere a domande come queste, dobbiamo considerare il problema degli "incendi privi di calore" [nel prossimo capitolo].
Video con sottotitoli in italiano che riassume i concetti illustrati nelle sezioni precedenti.
Dopo le riparazioni e nel bel mezzo dei lavori di smantellamento del Bankers Trust, al livello in cui è stato riparato il danno, furono esposte delle travi arrugginite in un'area approssimativamente situata in fig.12a e mostrate in fig.13.
A. Travi Assottigliate
Le immagini sottostanti raccontano la storia di uno straordinario deterioramento che può essere meglio descritto come dissociazione molecolare. In base al rapporto della FEMA [World Trade Center Building Performance Study] si comprende che le seguenti immagini e testo riguardano il WTC 7.
Fig.1 – (2001-2002) Sembra una tortilla speziata e piccante, ma è un primo piano di una sezione di trave a flangia larga altamente erosa. Fig.C-2, Rapporto FEMA Appendix C. |
Fig.2 – Formaggio svizzero? (b) Fig.10, Astaneh. |
Il "Profondo Mistero" dell'Acciaio Fuso
I professori di scienza dei materiali Ronald R. Biederman e Richard D. Sisson Jr. hanno confermato la presenza di formazioni eutettiche esaminando campioni di acciaio al microscopio elettronico a scansione e in quello ottico. Un rapporto preliminare è stato pubblicato sul JOM [Journal of Minerals, Metals & Materials Society]. Un'analisi più dettagliata comprende l'appendice C del rapporto della FEMA. Il New York Times ha definito queste scoperte come "forse il mistero più profondo svelato dalle indagini". La portata del lavoro svolto su un campione dell'edificio 7 e su una colonna strutturale di una delle torri gemelle diventa evidente solo quando si osservano questi pesanti pezzi di metallo danneggiati.
Fig.3 – (2001-2002) Si ritiene che provenga dal WTC 7. (a) Formaggio svizzero? (Fig.C-1. Trave erosa, in A36 a flangia larga.) (b) Fig.C-3. Sezione fortemente assottigliata, lucidata su montatura, rimossa dalla trave a flangia larga in fig.C-1. |
Cosa ha arrugginito istantaneamente l'acciaio? È stato recuperato nel 2001.
Fig.4 – (2001-2002) Si ritiene che provenga da una colonna del WTC 1 o del WTC 2. (a) Come mai questa trave d'acciaio è sottile come la carta velina e arricciata come una tortilla? (Fig.C-9. Analisi chimica qualitativa. (b) Sezione fortemente assottigliata, lucidata su montatura. |
Fig.5 – (21/09/01) (a) Il buco di Liberty Street. (b) Ingrandimento dell'angolo in basso a destra dell'immagine intera. (c) Posizione sulla mappa. |
Un team guidato da Abolhassan Astaneh-Asl è stato finanziato dalla NSF [National Science Foundation] per studiare le proprietà dell'acciaio strutturale del WTC.
Contributo al progetto: A. Astaneh è stato PI ["Principal Investigator" – Titolare del Progetto] per questo Small Grant for Exploratory Research (SGER) della NSF. Una settimana dopo il tragico crollo del World Trade Center, sostenuto da questo SGER, si è recato a New York dove ha soggiornato per due settimane presso l'Hotel Tribeca, a pochi isolati da Ground Zero. Innanzitutto ha incontrato il Sig. Leslie Robertson con cui ha visitato Ground Zero con lui. Il Sig, Robertson è il progettista strutturale delle ormai crollate torri del World Trade Center.[Fonte: https://web.archive.org/web/20070617214127/http://www.nistreview.org/WTC-ASTANEH.pdf]
ABSTRACT
L'11 settembre 2001, le torri del World Trade Center sono crollate a causa di un attacco terroristico. I due edifici di 110 piani avevano la struttura di tubi d'acciaio ed erano il quinto e il sesto edificio più alto del mondo con un'altezza di circa 1365 piedi. Il tragico collasso dovuto a questo atto criminale richiederà un'analisi completa della struttura soggetta sia all'impatto iniziale dell'aereo che all'intenso incendio che ne è seguito. Tali analisi saranno indubbiamente condotte in futuro per stabilire la causa (o le cause) della sequenza di collassi e cedimenti al fine di migliorare la progettazione di nuovi edifici e l'adeguamento delle strutture esistenti. Gli studi necessiteranno di dati affidabili sulle proprietà meccaniche dei materiali utilizzati nelle torri, nelle connessioni e nei componenti in acciaio , nonché nelle pavimentazioni.
L'obiettivo di questo SGER è condurre una ricognizione post-disastro e la raccolta di dati deperibili. In particolare, verranno raccolti campioni di materiale e membri strutturali e connessioni che in seguito potranno essere utilizzati per stabilire le loro proprietà. Di particolare interesse è la raccolta di campioni di acciaio dalle aree che sono state pesantemente colpite dal calore generato dal carburante per jet e/o dagli impatti degli aerei.
Il PI sta collaborando con David McCallen del Lawrence Livermore National Laboratory, che sta fornendo competenze in meccanica computazionale, modellazione e analisi di grandi sistemi strutturali. Collabora inoltre con Frederick Mowrer dell'Università del Maryland che sta raccogliendo dati deperibili sugli aspetti di ingegneria di protezione dagli incendi del WTC. Insieme, i dati ottenuti in questi progetti saranno di fondamentale importanza per le future analisi dei crolli del WTC.
Esaminando queste evidenze materiali, è necessario porsi alcune domande: in primo luogo, quale conseguenza di una demolizione controllata o della combustione di carburante per aerei potrebbe giustificare questi risultati corrosivi? Inoltre, quale forza o calore in entrambi i processi potrebbe non solo ridurre le travi in acciaio a "sottile carta velina", ma poi anche arricciarle o renderle simili al "formaggio svizzero"? Quale tipo di campi energetici potrebbero creare le tipologie estreme di flessione vorticosa e danneggiamento riscontrate in queste foto? Prima di poter provare a rispondere a domande come queste, dobbiamo considerare il problema degli "incendi privi di calore" [nel prossimo capitolo].
B. Auto Arrugginite
La fig.6 mostra l'interno dell'auto della polizia 2723, la cosi detta “auto con la chiazza cerata” mostrata in fig.2 del Capitolo 11. La fig.2 del Capitolo 11 mostra, dall'esterno, un brusco confine tra la portiera anteriore e posteriore, mentre la fig.6 mostra lo stesso confine della portiera ma dall'interno. Come può un'auto arrugginire così velocemente all'interno? Se fosse andata a fuoco, non dovremmo riscontrare un aspetto bruciato e annerito? Invece, osserviamo un'enorme quantità di ruggine all'interno della macchina. Come mai? [Notare i buchi sullo scatolato tra i sedili.]
C. Arrugginimento
Fig.7 – (12?/09/01) Non tutto l'acciaio esposto si è arrugginito. (a) Immagine intera. (b) Zone arrugginite evidenziate. |
I danni al furgone della Pepsi in fig.7 sono sorprendenti. La ruggine sembra una macchia da punto d'impatto di qualcosa. Alcune zone sembrano "bruciate" ma non mostrano danni da fumo nelle zone circostanti. Alcune zone appaiono squagliate ma non mostrano alcun danno alla vernice. Il vetro del parabrezza è completamente andato, così come la guarnizione in gomma, tuttavia la vernice sottostante non è nemmeno scolorita. La cornice del parabrezza sembra come fusa ma non mostra danni da calore.
D. Travi e Tubazioni Arrugginite
Se si pulisce un tegame di ferro e si lascia dell'acqua in esso, si scoprirà che diventa arancione brillante di ruggine piuttosto rapidamente e in modo molto uniforme. Se faceste la stessa cosa con un tubo d'acciaio, non avreste lo stesso risultato. Potrebbe arrugginire, ma non in modo uniforme. Nel tempo, l'acciaio arrugginisce "qua e là" come un'"eruzione cutanea". L'acciaio strutturale è fatto di ferro mescolato con altri materiali, come carbonio e manganese, che ne migliorano le proprietà strutturali e la resistenza alla ruggine e alla corrosione. Sembra che nei campioni che stiamo osservando, le molecole abbiano rilasciato questi ingredienti addizionali sulla superficie, trasformando di fatto il materiale di nuovo in ferro (se le molecole di ferro si riaggregassero).
E. Il Gioco Delle Sedie Musicali
Il modello mentale che Dr. Wood ha iniziato a visualizzare è analogo al “gioco delle sedie musicali.” Quando la musica inizia, tutti si alzano e si muovono. (Nel frattempo, una sedia viene rimossa.) Quando la musica si ferma, tutti dovrebbero sedersi, ma qualcuno non potrà perché una sedia è stata rimossa. Questo modello sembra funzionare bene per molte anomalie al WTC. Mentre la “musica” sta suonando, le molecole mollano la presa tra di esse. E quando la musica si ferma, afferrano qualcosa che riconoscono, quindi dei "fessi" potrebbero essere esclusi, specialmente in superficie. Questo è anche il modello di Dr. Wood per la "gelificazione" e la risolidificazione. Dr. Wood ritiene che ciò sia quanto rimane perché si trova alla periferia della zona interessata, come se la musica suonasse molto lentamente lì. Il cuore della zona interessata potrebbe essere analogo al fatto che la musica suoni molto velocemente e molto animatamente. Quindi quando la musica si ferma, quelle molecole non si legano tra loro.
Dr. Wood ritiene che alcune di esse si leghino con l'ossigeno nell'aria, ma ce ne sono altre che fanno qualcos'altro. Dr. Wood ritiene che questo "qualcos'altro" possa essere correlato al comportamento in atto che si osserva nei vari materiali che abbiamo visto. Quel comportamento in corso all'interno dei materiali esiste e rimane il suo modello di lavoro, basato, come sempre, su tutte le evidenze empiriche a sua disposizione. La sua spiegazione corrente è dunque: dissociazione molecolare e trasmutazione. La superficie dell'acciaio è diventata ferro, e parte del ferro al limite della superficie potrebbe non essere attaccato con forza, quasi come del ferro in polvere - così che con una leggera pioggia, diventa arancione brillante come tende a fare il ferro arrugginito - e scorre assieme all'acqua come se fosse stato risciacquato da un bagno d'acido.
F. Bankers Trust
Il Bankers Trust Building (1 Bankers Trust Plaza) è stato costruito durante il 1973-74, subito dopo il completamento delle Twin Towers. Si trattava di un edificio di 41 piani situato al 130 di Liberty Street e collegato al World Trade Center da un ponte pedonale posizionato tra il WTC 2 e il WTC 4. Nel 1999, la Deutsche Bank A.G. acquistò il Bankers Trust, e il nome fu cambiato da Bankers Trust a Deutsche Bank.
L'11 settembre 2001, Bankers Trust subì un grande squarcio a forma di arco circolare lungo la facciata frontale, che si trovava di fronte al WTC 2 e al WTC 4. Sorprendentemente, solo due impiegati della banca furono uccisi. È stato riportato dalla FEMA che "non c'erano incendi in questo edificio", dunque si presumeva che tutto il danno fosse causato dai "detriti che caddero" dal WTC 2 mostrati in fig.10. Le wheatchex penzolanti dallo squarcio mostrate in fig.10 sono solo una frazione delle dimensioni dell'edificio mancante. Inoltre, queste wheatchex hanno ancora gli spigoli vivi, non sono piegate e sembrano essere in condizioni quasi perfette. Il tipo di danno mostrato nelle fotografie non è coerente con un carico meccanico. (Vedere Fig.6-10, Capitolo 6 del rapporto della FEMA e il Capitolo 21 di questo blog.)
A quanto pare le autorità ritenevano che Bankers Trust potesse essere ristrutturato sostituendo le parti danneggiate e le travi adiacenti. Ma non fu così semplice.
Fig.11 – Bankers Trust ristrutturato, seguita dallo smantellamento. (a) Piani mancanti (03/11/2003). (b) Ristrutturato (2004). (c) Inizia lo smantellamento (28/07/2008). |
Cronologia di un Edificio
26 febbraio 2004 - Viene stipulato un accordo con la Lower Manhattan Development Corporation (LMDC) per acquistare il Deutsche Bank (ex Bankers Trust) e demolirlo.
13 aprile 2004 - LMDC approva un contratto da $45 milioni con la Gilbane Building Company per smantellare l'edificio entro la fine del 2005; il contratto è stato annullato nel maggio 2005.
Settembre 2004 - Uno studio ambientale trova alti livelli di materiale tossico nell'edificio.
Gennaio 2005 - L'Environmental Protection Agency (EPA) critica la bozza del progetto di demolizione, affermando che il piano di monitoraggio della qualità dell'aria durante i lavori "non sia accettabile".
11 agosto 2005 - LMDC assegna un contratto biennale da $75 milioni a Bovis Lend Lease per pulire e smantellare l'edificio.
Settembre 2006 - L'EPA approva il piano rielaborato per lo smantellamento dell'edificio.
Dicembre 2006 - Alcuni lavoratori della John Galt Corporation, un subappaltatore, si ritirano dal lavoro. Galt e Bovis richiedono $30 milioni in più ($75 + $30 = $105 milioni). Elliot Spitzer e il sindaco Michael R. Bloomberg intervengono a gennaio per mediare un accordo: Bovis riceverà altri $9.7 milioni di dollari, ma potrebbe perdere fino a $29 milioni in pagamenti aggiuntivi se non completerà il lavoro in tempo.
Febbraio 2007 - Inizia la demolizione. Il completamento è previsto per l'inizio del 2008.
17 maggio 2007 - Un tubo metallico lungo 22 piedi cade dal 35° piano e si schianta, trapassandolo, sul tetto della caserma dei pompieri Engine 10 dall'altra parte della strada. I lavori vengono interrotti per circa una settimana.
18 agosto 2007 - Un incendio divampa al 17° piano; due pompieri muoiono.
Animazione dei lavori di smantellamento del Bankers Trust. Notare le tavole di legno installate in sostituzione dei vetri.
Dopo le riparazioni e nel bel mezzo dei lavori di smantellamento del Bankers Trust, al livello in cui è stato riparato il danno, furono esposte delle travi arrugginite in un'area approssimativamente situata in fig.12a e mostrate in fig.13.
Fig.13 – (Dopo Gennaio 2007) La ruggine del Bankers Trust. La foto mostra il Bankers Trust che viene smantellato: (a) originale, (b) zone arrugginite evidenziate in bianco. |
Le travi arrugginite in fig.13 sembrano essere state sul fondo dell'oceano per anni. Sembra che ci sia una tendenza per dove sia la ruggine. (Il WTC 2 si trovava dall'altra parte della strada, a destra di dove è stata scattata la prima foto in fig.13). Quella trave rossa al centro della foto è quasi incredibile. Quanti anni ci vorrebbero per formare quella quantità di ruggine nell'acqua dell'oceano?
Sembra che coloro che furono incaricati di riparare Bankers Trust non fossero a conoscenza della natura non autoestinguente del processo di dissociazione molecolare avviato l'11/09/01.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
[Facciamo alcune considerazioni e precisazioni riguardo al concetto di "natura non autoestinguente" del processo di dissociazione molecolare. Quello che Dr. Wood intende è che, una volta cessata la causa che innesca tale fenomeno, la dissociazione e gli altri effetti associati come l'arrugginimento tendono a perdurare, a non cessare immediatamente una volta rimossa la causa. E' plausibile che ciò sia accaduto al Bankers Trust.
Inizialmente considerato recuperabile e sano strutturalmente, l'edificio è stato poi smantellato e decontaminato poiché infestato da muffe e contaminato da materiali tossici quali amianto, diossina, piombo, silice, quarzo, idrocarburi aromatici policiclici, cromo e manganese, in base a questa pagina di Wikipedia in cui è anche possibile leggere i dettagli della vicenda del Deutsche Bank Building. Le muffe si sarebbero formate in seguito all'attivazione del sistema antincendio e al fatto che l'edificio rimase esposto agli elementi attraverso lo squarcio lungo 15 piani sulla facciata nord e grazie alle 1700 finestre frantumate. I materiali tossici sarebbero dovuti alla nube tossica creata principalmente dalla distruzione del WTC 2. Al seguente link potete consultare la scheda informativa che fornisce una sintesi dei risultati principali dello studio iniziale effettuato sull'edificio Initial Building Characterization.
Inizialmente considerato recuperabile e sano strutturalmente, l'edificio è stato poi smantellato e decontaminato poiché infestato da muffe e contaminato da materiali tossici quali amianto, diossina, piombo, silice, quarzo, idrocarburi aromatici policiclici, cromo e manganese, in base a questa pagina di Wikipedia in cui è anche possibile leggere i dettagli della vicenda del Deutsche Bank Building. Le muffe si sarebbero formate in seguito all'attivazione del sistema antincendio e al fatto che l'edificio rimase esposto agli elementi attraverso lo squarcio lungo 15 piani sulla facciata nord e grazie alle 1700 finestre frantumate. I materiali tossici sarebbero dovuti alla nube tossica creata principalmente dalla distruzione del WTC 2. Al seguente link potete consultare la scheda informativa che fornisce una sintesi dei risultati principali dello studio iniziale effettuato sull'edificio Initial Building Characterization.
Durante lo smantellamento sono scoppiati almeno due incendi, il primo avvenuto il 31 luglio 2007 fu di piccola entità, mentre il secondo, del 18 agosto 2007, causò la morte di due vigili del fuoco. Il servizio del prossimo video racconta di entrambi gli incendi e delle scarse misure adottate riguardo alla prevenzione degli stessi. Sembra che una tubazione antincendio fosse stata addirittura smontata.
Servizio in inglese in cui riferiscono anche dell'incendio minore del luglio 2007, scoppiato appena un piano sopra a quello seguente dell'agosto 2007. Sembrerebbe sia avvenuto per via delle scintille causate dalle lavorazioni a caldo in corso che avrebbero incendiato la rete di sicurezza. Risulterebbe anche che l'incendio non fu denunciato, come prevedono le procedure, probabilmente perché l'appaltatore temeva che i lavori sarebbero stati fermati pregiudicando i stretti tempi di consegna.
Servizio in inglese in diretta sull'incendio al Bankers Trust dell'agosto 2007.
Altro video dell'incendio. Si vedono le tavole di legno perimetrali a fuoco.
Perlustrazione dell'edificio in seguito al fuoco e resoconto in inglese sull'accaduto da parte di un operaio. In base alla pagina di Wikipedia linkata sopra, ogni piano era stato riempito con un labirinto di teli protettivi in polietilene, progettati per prevenire la dispersione dell'amianto e anche del fumo intrappolato. I teli sono facilmente individuabili nel video così come i pannelli di legno in sostituzione delle vetrate perimetrali dell'edificio.
L'articolo precisa che "i lavori sono stati nuovamente sospesi nell'edifico quando i vigili del fuoco, rispondendo a una segnalazione di fumo, hanno scoperto che un dispositivo destinato a impedire che il fumo si accumulasse nell'edificio non funzionava." Non si fa quindi riferimento a un normale rivelatore di fumo ma ad un dispositivo non ben specificato che impediva l'accumulo del fumo stesso.
Mentre venivano svolti i lavori di smantellamento, c'era forse la possibilità che si accumulasse del fumo forse non dovuto a combustione, oppure era solamente un dispositivo che, in qualche modo, aiutava a rimuovere il fumo nel caso di un incendio? Non lo sappiamo, tuttavia tutto ciò fa pensare che nel Bankers Trust continuavano a svilupparsi dei "fumi", forse identici a quelli che emanavano da Ground Zero dopo l'11/09, e che dovevano essere rimossi per la sicurezza dei lavoratori. Era forse questo il motivo della "vera contaminazione", assieme alla ruggine che sembrerebbe si formasse rapidamente sulle travi sostituite, per via della dissociazione molecolare che non si autoestingueva? Era forse ciò che in realtà preoccupava le autorità e che ha portato alla decisione di smantellare l'intero edificio? Non abbiamo le risposte a queste ipotesi ma indubbiamente qualcosa di molto strano è avvenuto al Bankers Trust, talmente anomalo che probabilmente nessuno comprendeva.
Come mai non sembrava fattibile ripulire l'edificio dall'amianto e dagli altri materiali nocivi ed è stato deciso di demolirlo con costi decisamente superiori? Due delle quattro compagnie di assicurazioni interessate, Allianz e AXA, si opposero al pagamento del premio assicurativo, sostenendo che altri edifici vicino a Ground Zero erano stati ripuliti e occupati nuovamente. Perché, si chiedevano le assicurazioni, la Deutsche Bank era al di là di ogni speranza di salvezza? Nell'agosto 2003, al Deutsche Bank ha citato in giudizio Allianz e AXA per costringerli a pagare l'intera polizza. (Leggere qui The tombstone at Ground Zero).
Un altra vicenda oscura riguarda il subappaltatore, la John Galt Corporation. Come potete leggere nel seguente articolo in inglese del New York Times Obscure Company Is Behind 9/11 Demolition Work, pare che la Galt non abbia fatto granché da quando è stata registrata nel 1983. I registri pubblici e privati non forniscono alcuna indicazione sul numero di dipendenti al proprio attivo, quale sia il giro d'affari o chi siano i suoi clienti. Non c'è quasi alcun resoconto di progetti intrapresi su qualsiasi scala. Alcuni dirigenti esecutivi di New York affermano di non averne mai sentito parlare.
Potrebbe non essere così sorprendente come sembra. John Galt, a quanto pare, non è molto più che un'entità destinata a contenere le persone e le aziende che svolgono effettivamente il lavoro di demolizione. Le aziende e i project manager che hanno fornito le competenze, i lavoratori e il finanziamento per il lavoro sono Regional Scaffolding and Hoisting Company, la cui attività non è demolire grattacieli, e gli ex dirigenti di Safeway Environmental Corporation, una società che era già stata rimossa da un appalto proprio al Bankers Trust a causa di dubbi sulla propria correttezza. Sembrerebbe che c'erano anche legami con la famiglia Gambino.
All'inizio del 2006, la Bovis, si aggiudicò l'ingente contratto per sovrintendere alla demolizione dell'edificio. Sette appaltatori presentarono offerte alla Bovis per eseguire i lavori sotto la loro direzione. Tuttavia, alcuni sono stati ritenuti non qualificati, mentre altri si sono ritirati. Tutto ciò aprì la strada a quella che era conosciuta come la John Galt Corporation. "C'era solo un appaltatore disposto a lavorare per abbattere l'edificio, per quanto ne so," dichiarò il sindaco Michael R. Bloomberg.]
Potrebbe non essere così sorprendente come sembra. John Galt, a quanto pare, non è molto più che un'entità destinata a contenere le persone e le aziende che svolgono effettivamente il lavoro di demolizione. Le aziende e i project manager che hanno fornito le competenze, i lavoratori e il finanziamento per il lavoro sono Regional Scaffolding and Hoisting Company, la cui attività non è demolire grattacieli, e gli ex dirigenti di Safeway Environmental Corporation, una società che era già stata rimossa da un appalto proprio al Bankers Trust a causa di dubbi sulla propria correttezza. Sembrerebbe che c'erano anche legami con la famiglia Gambino.
All'inizio del 2006, la Bovis, si aggiudicò l'ingente contratto per sovrintendere alla demolizione dell'edificio. Sette appaltatori presentarono offerte alla Bovis per eseguire i lavori sotto la loro direzione. Tuttavia, alcuni sono stati ritenuti non qualificati, mentre altri si sono ritirati. Tutto ciò aprì la strada a quella che era conosciuta come la John Galt Corporation. "C'era solo un appaltatore disposto a lavorare per abbattere l'edificio, per quanto ne so," dichiarò il sindaco Michael R. Bloomberg.]
Nessun commento:
Posta un commento