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26 marzo 2021

Capitolo 22 - Conclusioni e Riepilogo

Osserva il mondo come lo vede un bambino, con stupore e con speranza. 
- Autore Sconosciuto.

A. Introduzione

Quando Dr. Wood aveva sette anni, suo fratello la portò fuori a guardare un'eclissi totale di luna attraverso un telescopio che la madre aveva costruito. Fu davvero molto colpita. Sembrava che le persone che vivevano sulla luna fossero molto più avanzate di noi, perché erano in grado di organizzare lo spegnimento di tutta l'illuminazione stradale quasi contemporaneamente, in sequenza. Che la gente vivesse sulla luna era qualcosa di assolutamente possibile - fino a quando non le insegnarono a credere che così non fosse. Il giorno dopo a scuola fu ridicolizzata per aver suggerito che le persone possano vivere sulla luna. Eppure solo pochi anni dopo ci è stato riferito di due persone (Neil Armstrong e "Buzz" Aldrin) che camminavano sulla superficie della luna, vive e vegete (la convinzione che l'uomo camminò sulla luna divenne accettabile il 20 luglio 1969). Ironicamente, il nostro "sistema educativo" ci insegna a limitare il nostro pensiero tanto quanto (o più di quanto) ci insegna ad aprirlo ed espanderlo. Dr. Wood ammette che ci sono molte cose che dobbiamo semplicemente imparare - ma perché la circoscrizione intellettuale e la negazione dell'immaginazione devono andare di pari passo, che l'apprendimento non è solo un anatema secondo Dr. Wood ma risulta socialmente e culturalmente controproducente. Torniamo a vedere il mondo come lo vede un bambino, con stupore e con speranza.

Fig.1 - La porzione superiore del WTC 2 mentre scompare.

Ad esempio, quando Dr. Wood vide la fig.1 per la prima volta, l'immagine le fece pensare all'acqua che si trasforma in vapore, un po' come l'eclissi di luna le fece pensare allo spegnimento dei lampioni stradali. Essendo sempre stata un'alunna che voleva uscire fuori dagli schemi, nell'osservare il WTC 2 si è lasciata trasportare dalla metafora dell'acqua bollente.

Fig.2 - La cima del WTC 2 in ribaltamento.

Le sembrava che l'intero edificio stesse ribollendo e diventando un'altra sostanza. Nel complesso si è rivelato che Dr. Wood avesse ragione.

Fig.3 - Il materiale dell'edificio sembra trasformarsi in una specie di schiuma.

Nell'acqua bollente, le molecole di idrogeno e ossigeno si respingono a vicenda e, nel caso del WTC 2, sembrava che improvvisamente le stesse molecole dell'edificio si stavano respingevano a vicenda. Ciò che Dr. Wood osservò, e ciò che tutti noi ora vediamo, nella fig.1, non è il fumo che sale o una nube al seguito, ma, invece, ciò che osserviamo è una propulsione energizzata. Non stiamo osservando i segni di una forza che ha fatto schiantare l'edificio al suolo a una velocità superiore alla "caduta libera". Stiamo invece osservando i segni di una forza che ha trasformato l'edificio in polvere prima ancora che avesse la possibilità di arrivare a terra. La spiegazione ufficiale - insieme a tutte le teorie sulla demolizione controllata, sulla termite e così via - ci vorrebbe far credere che stiamo assistendo a un collasso causato dalla gravità. Eppure, per quanto possa essere difficile da credere, quello che stiamo osservando nella fotografia di fig.3 non è un edificio mentre crolla, ma un edificio che si sta disintegrando in parti così piccole che, a livello pratico, scompare. Per quanto riguarda il fatto che non si tratti di un "collasso" a cui stiamo assistendo, si consideri il semplice fatto che parte della "polvere" espulsa viene in effetti proiettata verso l'alto.

Fig.4 - Il materiale abbandona le "wheatchex" come lo scarico di un jet a reazione.


B. Evidenze del WTC che Devono Essere Spiegate

Oltre a spiegare perché il materiale espulso venga spinto verso l'alto in quello che viene ufficialmente definito un "collasso" verso il basso, qualsiasi modello della distruzione del WTC, se tale modello deve essere preso sul serio, deve cercare di spiegare non alcuni ma tutti i seguenti fatti, sebbene questi "fatti" possano anche essere considerati eventi, domande, cose e anomalie. Il lettore attento potrebbe notare che nemmeno questo libro molto dettagliato è stato in grado di trattarli tutti:

1. FATTO: Sebbene l'uragano Erin era situato appena al largo di Long Island per tutta la giornata dell'11/09/01, sia l'avvicinamento nei giorni precedenti che la presenza della tempesta in quel giorno sono stati quasi del tutto ignorati [dai media]. L'uragano Erin non è stato incluso sulla carta meteorologica del mattino, anche se quella parte dell'Oceano Atlantico in cui si trovava era visibile sulla carta. Gli astronauti che guardavano in basso hanno riferito che potevano vedere solo la dispersione del pennacchio generato dalla distruzione del WTC 2 e del WTC 1, ma non hanno fatto menzione di Erin che era perfettamente visibile. PERCHE'?

2. FATTO: Circa 1400 autovetture sono state "tostate" in modi insoliti durante la distruzione delle Twin Towers. PERCHE' E COME?

3. FATTO: Durante la distruzione, accanto agli edifici apparvero curiosi scie a forma di cavatappi, chiamate in questo libro Sillystrings. PERCHE'?

4. FATTO: Durante la disfatta di ciascuna torre, un ingente volume di polvere composta da nanoparticelle è salito verso l'alto, in quantità sufficienti da bloccare il 100% della luce solare in alcune zone. Questa polvere di particolato dalle dimensioni nanometriche e in quantità sufficiente da ottenere una densità tale da bloccare la luce solare, costituiva i resti della maggior parte del materiale degli edifici distrutti. COSA HA CAUSATO LA FORMAZIONE DI QUESTA POLVERE?

5. FATTO: Durante la distruzione ci fu un'assenza di calore elevato. Dei testimoni hanno riferito che la nube di polvere iniziale era più fresca della temperatura ambiente. Inoltre, ci furono scarse evidenze di corpi bruciati, anche se in un caso un uomo fu descritto come "croccante" nonostante la sua giacca rimase "non croccante", indicando una combustione "da dentro a fuori" non possibile con del fuoco convenzionale. COSA HA PRODOTTO QUESTI FENOMENI?

6. FATTO: La dimostrazione che la polvere del WTC continuò a scomporsi diventando sempre più sottile molto tempo dopo l'11/9 è arrivata attraverso la presenza osservabile delle Fuzzballs. CHE COSA CAUSA QUESTO FENOMENO?

7. FATTO: I primi soccorritori l'11/9 hanno testimoniato a riguardo delle automobili tostate, degli "incendi" spontanei (incluso il giaccone ardente di un medico in fuga, sopravvissuto), della scomparsa istantanea di persone, di un aereo che si è trasformato in una palla di fuoco a mezz'aria, dell'energia elettrica interrotta pochi istanti prima della distruzione del WTC 2 e del boato delle esplosioni. COSA HA CAUSATO QUESTI FENOMENI?

8. FATTO: Per oltre sette anni, le zone del terreno sotto a dove si trovava la massa principale del WTC 4 hanno continuato a fumare. PERCHÉ?

9. FATTO: Delle nubi sfocate, chiamate Fuzzyblobs nel libro, apparvero in prossimità del materiale in corso di distruzione. PERCHÉ?

10. FATTO: Le letture dei magnetometri in sei stazioni in Alaska registrarono bruschi cambiamenti nel campo magnetico terrestre mentre ciascuno dei principali eventi distruttivi si verificava al WTC l'11/9. PERCHÉ?

11. FATTO: Molte auto nelle vicinanze del complesso del WTC sono state capovolte. Non avrebbero potuto essere ribaltate dai venti dovuti alla forza di un uragano, poiché si trovavano adiacenti ad alberi con il fogliame intatto, dunque non spogliati dal forte vento. PERCHÉ?

12. FATTO: Si sono verificati più danni alla vasca di contenimento causati dalle macchine movimento terra durante il processo di ripulitura che dalla distruzione di oltre un milione di tonnellate di edifici sopra di essa. PERCHÉ?

13. FATTO: La maggior parte delle torri distrutte subì una polverizzazione a mezz'aria e furono ridotte in polvere prima di toccare il suolo. QUALE FORZA HA CAUSATO QUESTA "POLVERIZZAZIONE"?

14. FATTO: L'arruginimento quasi istantaneo dell'acciaio influenzato ha fornito evidenze di dissociazione molecolare e trasmutazione. PERCHÉ?

15. FATTO: Delle 3000 tazze da gabinetto stimate del WTC 1 e WTC 2, nessuna è sopravvissuta, né è stata trovata alcuna parte riconoscibile di esse. PERCHÉ?

16. FATTO: Solamente una fornitura per uffici appartenente all'intero complesso del WTC è sopravvissuto, uno schedario con divisori per cartelle. PERCHE'?

17. FATTO: Solo l'ala nord del WTC 4 è rimasta intatta, nettamente tranciata dall'edificio principale, praticamente scomparso. DATO DI FATTO.

18. FATTO: Le linee ferroviarie, i tunnel e la maggior parte dei vagoni ferroviari nei vari livelli sotto il complesso del WTC hanno avuto solo danni lievi, o nessuno. PERCHE'?

19. FATTO: Fori cilindrici sono stati scavati nelle facciate verticali degli edifici 4, 5 e 6. Sono stati praticati anche su Liberty Street di fronte a Bankers Trust e su Vesey Street di fronte al WTC 6. Inoltre, un arco cilindrico è stato scavato nella facciata di Bankers Trust. PERCHÉ E COME?

20. FATTO: Gli Scott-Paks - le bombole d'ossigeno portatili in dotazione ai vigili del fuoco - esplosero per nessun motivo apparente. Gli stessi camion dei pompieri parcheggiati vicino al WTC esplosero. PERCHE'? COME?

21. FATTO: I fogli di semplice carta da ufficio erano onnipresenti in tutta Lower Manhattan dopo la distruzione di ogni torre. Tuttavia, questa carta non era bruciata, anche se spesso si trovava direttamente adiacente ad auto in fiamme o a travi d'acciaio rosso splendenti, o gialle e persino bianche. PERCHE'?

22. FATTO: Alcune travi d'acciaio e alcuni frammenti di vetro a Ground Zero o nelle vicinanze avevano un aspetto di formaggio svizzero (Swiss-Cheese come viene definito nel libro). PERCHE'?

23. FATTO: Le colonne d'acciaio delle torri erano incurvate attorno agli assi verticali come tappeti arrotolati. Tuttavia, quando le colonne d'acciaio di questo tipo si deformano perché vengono sovraccaricate, si flettono attorno all'asse orizzontale e non attorno a quello verticale. PERCHE'?

24. FATTO: Il "crollo" delle torri è avvenuto con danni sorprendentemente ridotti agli edifici vicini. Gli unici edifici gravemente danneggiati o completamente distrutti, infatti, erano quelli con il prefisso WTC, solo quelli, cioè, che facevano parte del complesso del WTC.

25. FATTO: La distruzione del WTC 7 nel tardo pomeriggio dell'11 settembre è stata estremamente silenziosa. Il segnale sismico prodotto durante la sua scomparsa non era significativamente maggiore del rumore di fondo. PERCHÉ?

26. FATTO: Le facciate di WFC 1 e WFC 2 non hanno subito alcun danno strutturale apparente a causa della distruzione del WTC 1 e del WTC 2. Eppure, la facciata decorativa in marmo attorno all'ingresso degli edifici era completamente mancante, completamente andata. PERCHÉ? A CAUSA DI QUALE FORZA?

27. FATTO: Nel mucchio di sporcizia, il "Fuming" era inconsueto per via della sua tendenza di diminuire immediatamente quando innaffiato, contrariamente ai fumi causati dal fuoco o dal calore, dove la vaporizzazione iniziale è la risposta all'innaffiamento.

28. FATTO: La maggior parte delle torri (WTC 1, WTC 2, WTC 3, WTC 7) non si è comportata come un corpo rigido mentre "cadevano". PERCHÉ NO? 

29. FATTO: Il metodo di distruzione nel caso di ciascuna torre ha ridotto al minimo i danni alla vasca di contenimento e agli edifici adiacenti, mentre ci si aspetterebbe che i terroristi massimizzassero i danni, compresi quelli alle infrastrutture.

30. FATTO: La vasca protettiva di contenimento non fu danneggiata significativamente dalla distruzione delle Twin Towers.

31. FATTO: Durante la distruzione del WTC 1, WTC 2 e WTC 7, l'impatto sismico è stato minimo e troppo piccolo per corrispondere a un "collasso" convenzionale, basato sul confronto con la demolizione controllata del Kingdome.

32. FATTO: Le Twin Towers furono distrutte dall'alto verso il basso, e non dal basso verso l'alto.

33. FATTO: Le Torri Gemelle furono distrutte in un tempo più breve di quanto possa essere spiegato dalla fisica come un "crollo" anche a velocità di caduta libera.

34. FATTO: Circa l'80 percento superiore di ciascuna torre è stato trasformato in polvere sottile e non si è schiantato al suolo.

35. FATTO: Circa l'90 percento superiore dell'interno del WTC 7 è stato trasformato in polvere sottile e non si è schiantato al suolo.

36. FATTO: Il centro commerciale sotterraneo del WTC ha resistito bene, come testimoniato dal Road Runner e dagli altri amici della Warner Brothers. 

37. FATTO: Il cumulo di macerie del WTC 1 e del WTC 2 era troppo esiguo per rendere conto della massa totale degli edifici.

38. FATTO: Il cumulo di macerie del WTC 7 era troppo esiguo per rendere conto della massa totale dell'edificio, e gran parte di esso era composto da fango.

39. FATTO: Camion carichi di terriccio andavano sia verso che fuori dal sito del WTC, uno schema che continua ancora oggi [all'epoca della stesura del libro, 2007-2008 circa].

40. FATTO: Ciò che il libro chiama schiuma, dense nubi di polvere e fumi, emanava da alcune facciate degli edifici prima della loro distruzione, come se grandi volumi di materiale degli edifici si stesse dissolvendo in aria. La schiuma si è riversata dal WTC 7 per diverse ore prima della sua distruzione. PERCHÉ?

41. FATTO: Ciò che il libro chiama fuoco anomalo comparve frequentemente l'11/9. Tale "fuoco" divampava ma non dava alcuna evidenza di fornire calore, nemmeno abbastanza da bruciare i fogli di carta vicini. PERCHÉ?

42. FATTO: Sulle finestre di vetro degli edifici vicini sono comparsi dei fori circolari e altri di forma insolita senza che tutto il vetro si rompesse. PERCHÉ?

43. FATTO: I cambiamenti e le alterazioni nei materiali dell'11/9 erano simili o addirittura identici in molti modi ai cambiamenti ed alle alterazioni nei materiali causati dall'Effetto Hutchison. L'Effetto Hutchison è noto causare fenomeni di alterazione dei materiali del tipo che abbiamo elencato qui.

C. Riepilogo

Per determinare cosa sia successo l'11/9, tutte le evidenze disponibili devono essere considerate e non solo alcune. Non possiamo scegliere quali fatti osservabili vogliamo spiegare e poi ignorare gli altri. Qualsiasi spiegazione deve essere integrata in una Teoria Unificata.

Prima del tramonto dell'11 settembre, sette edifici giacevano in rovine, alcuni dei quali sembravano semplicemente bombardati, e uno di tali edifici in rovina, una torre di 47 piani, durante la sua scomparsa non produsse nemmeno un impatto sismico decisamente riconoscibile dal normale rumore di fondo in molte delle stazioni di registrazione sismiche nelle vicinanze. È stato riscontrato che le registrazioni audio / video durante il "crollo" di quell'edificio, il WTC 7, hanno registrato conversazioni di strada di basso livello, ma non il boato incontenibile che ci si aspetterebbe se 240000 tonnellate di materiale fossero in procinto di schiantarsi a terra. Per quanto riguarda le due torri più alte, sembra che si siano semplicemente trasformate in enormi nubi di polvere.

Per quanto possa sembrare impossibile, anche la maggior parte dell'acciaio di quelle torri è svanito, letteralmente trasformato in polvere. A partire dal primo giorno della bonifica di Ground Zero, sono state scattate foto della demolizione 24 ore su 24. Avete per caso visto qualche foto dei 3000 camion che trasportavano l'acciaio via dal sito? Nemmeno Dr. Wood.

Alcuni imponenti elementi d'acciaio superstiti risultarono completamente contorti. E' possibile che qualcuno ancora pensi che queste forme incredibili e contorte siano il risultato di un incendio alimentato dal combustibile per jet a temperatura relativamente bassa?

John Hutchison, scienziato / sperimentatore eccezionalmente astuto, produce effetti di campo che distorcono il metallo in modi paragonabili a quelli che osserviamo nelle foto ufficiali di quei membri pesanti d'acciaio strutturale gravemente contorti.

Nel tentativo di scoprire cosa sia successo l'11/9, Dr. Wood ha esaminato fotografie ufficiali del governo, fotografie di testate giornalistiche, di fotografi professionisti e di privati cittadini, nonché altre informazioni indipendenti da molte fonti completamente affidabili e credibili. Tutti i fatti osservabili disponibili devono essere considerati attentamente, seriamente e obbiettivamente se vogliamo stabilire cosa sia successo l'11/09/01.

Nessuno di questi fatti, eventi, anomalie o fenomeni che abbiamo elencato, discusso e analizzato nel libro può essere spiegato con incidenti di aerei di linea, incendi da carburante per aerei o qualsiasi schema di demolizione controllata. Il confronto tra le evidenze che abbiamo raccolto con le prove dei risultati prodotti dalle Low Energy Nuclear Reactions (LENR), da uragani e da tornado, e dal consolidato Effetto Hutchison si è dimostrato altamente suggestivo, indicandoci un mezzo per comprendere l'origine di eventi e fenomeni altrimenti inspiegabili. Esso ci indica la strada per aiutarci a scoprire cosa sia successo l'11/9.

Questo libro non riguarda il nominare una tecnologia nota. Questo libro riguarda l'osservazione delle evidenze di ciò che è accaduto e la comprensione di ciò che è accaduto. Come spiegato alla fine del Capitolo 20 [F. Conclusioni], probabilmente ci sarà chi non saprà resistere all'impulso di dare un nome a una tecnologia nota responsabile di aver prodotto tali evidenze. Nel fare ciò si suppone ciecamente che tale tecnologia sia di dominio pubblico. Tale denominazione introduce delle ipotesi che distolgono dalla comprensione delle evidenze effettive e serviranno solo a gettare un velo di mistero su di esse.

L'attenzione riposta da Dr. Wood nel suo libro ricade solo e unicamente su un singolo quesito scientifico, ovvero ciò che è accaduto. Ha presentato le evidenze a sua disposizione e le ha studiate e analizzate al meglio delle sue capacità. Confida che i lettori la seguiranno con lo stesso spirito d'indagine scientifica obbiettiva che è lo spirito che l'ha guidata nella stesura del libro.

D. Considerazioni Finali

Siamo all'alba di un'era completamente nuova. Secondo tutte le evidenze, l'uomo ha nelle sue mani un metodo per sconvolgere la base molecolare della materia e la capacità, molto probabilmente, di spaccare la terra a metà da un momento all'altro. La tecnologia manifestata l'11/9 può, in effetti, spaccare la terra a metà, oppure può essere utilizzata per consentire a tutte le persone di vivere vite fruttuose, costruttive e non inquinanti sfruttando l'uso dell'energia gratuita.

Colui che controllo l'energia controlla le masse. Il controllo dell'energia, a seconda di quale sia, può distruggere o sostenere il pianeta.

Abbiamo una scelta. E la scelta è reale. Possiamo vivere in modo felice, fruttuoso e produttivo, oppure possiamo distruggere il pianeta e morire, ognuno di noi, insieme a ogni essere vivente su questo pianeta.

Questi sono i motivi per cui Dr. Wood ha passato così tanto tempo a studiare le evidenze di ciò che è accaduto l'11/09. L'11/09 è stata una dimostrazione al mondo di una nuova tecnologia nota come energia gratuita. Questa è una forza che può essere usata per scopi demoniaci, rovinosi e distruttivi per la Terra. Oppure può essere usata per il nostro bene, della Terra e delle nostre civiltà. Abbiamo una scelta. E quella scelta è nostra.

Ma per esercitare tale scelta, per essere attrezzati ad esercitarla, dobbiamo tenere gli occhi ben aperti e le nostre menti, sia le nostre menti scientifiche che quelle socio-umanistiche, sempre alla massima allerta. Dopotutto, due degli edifici più alti al mondo sono scomparsi in quel terribile e doloroso giorno di settembre. Eppure nessuno continuava a chiedere, "Dove sono finite le torri?"

Ora conosciamo la risposta a quella domanda straordinaria - la domanda che avrebbe dovuto essere posta da ognuno di noi molto tempo prima d'ora.

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Concludiamo con un video documentario in inglese di Matt Nelson (911ConspiracyTV) che indaga sulle macerie a Ground Zero:

27 ottobre 2019

Capitolo 14 - La Diffusione delle Nubi di Polvere

È il quadro che cambia con ogni nuova tecnologia e non solo l'immagine all'interno della cornice.
- Marshall McLuhan.

Viviamo in un mondo newtoniano dalla fisica einsteiniana governata dalla logica di Frankenstein.
- David Russell.

A. Introduzione


Fig.1 - Le Torri si trasformano in polvere.

Ricordiamo l'enorme volume di polvere che ha attraversato New York City l'11 settembre. Come potremmo dimenticare? Ha trasportato polvere e carta ovunque. Si diffuse e s'innalzò in un percorso che la spinse su nell'atmosfera e a sud lungo la costa orientale. La polvere coprì la zona sud di Manhattan come se ci fosse stata una tempesta di neve. Ma spesso viene trascurata la quantità di polvere che non cadde a terra ma andò in alto, forse anche nell'alta atmosfera...per mesi. Non appena l'aria cominciò a schiarirsi, era possibile constatare che era rimasto molto poco del materiale appartenente agli edifici. I giornalisti iniziarono a chiedere: "Dove sono andate a finire le Torri?"

Video sottotitolato in italiano in cui la mattina del 12 settembre il giornalista Peter Jennings si chiede dove siano andate a finire tutte le macerie (Servizio originale).


Peter Jennings e George Stephanopoulos di ABC News si chiesero dove fossero finite le Torri, notando la mancanza di macerie visibili. Il reporter della ABC Robert Krulwich descrisse il materiale solido dell'edificio come trasformato in polvere.

Reporter Robert Krulwich
La migliore ipotesi avanzata dagli ingegneri della ditta che ha costruito gli edifici è che i 1200 piedi [365 metri] di materiale mancante da ogni Torre siano semplicemente per lo più vaporizzati nella polvere piovuta su New York subito dopo il crollo. Fu così potente. Stiamo parlando di 43600 finestre, 600000 piedi quadrati di vetro [55742 metri quadrati], 200000 tonnellate di acciaio strutturale, 5 milioni di piedi quadrati di gesso [464515 metri quadrati], 6 acri di marmo, 425000 iarde cubiche di cemento [324936 metri cubi], trasformati, in buona parte, in una nube, afferma il Dottore Ambientale, Dr. Stephen Levin [del Mt. Sinai Hospital].
Dr. Stephen Levin continua quasi incredulo:
Sono rimasto stupito dal grado in cui i materiali solidi si sono stati trasformati in polvere in seguito al crollo dell'edificio! Penso che sia davvero sorprendente!
Robert Krulwich conclude il servizio mostrando una nube di polvere che si diffonde fino al ponte pedonale della Stuyvesant High School, a nord del WTC.

La Conclusione del Reporter Robert Krulwich
Ma la cosa più interessante che credono di osservare nel miscuglio, sono le particelle di acciaio che componevano le travi e gli ascensori, il marmo del pavimento della lobby e dei rivestimenti. Dunque quelli che una volta erano gli elementi architettonici più forti nelle due Torri furono polverizzati, grandi porzioni si trasformarono in nubi, come questa.
Rimane ancora questo mistero, se alcuni dei materiali più duri sono stati vaporizzati, come spiegare la presenza ovunque di carta, lettere completamente intatte, moduli commerciali, articoli di cartoleria. La carta è così fragile e combustibile, eppure in qualche modo, forse perché ne abbiamo così tanta, era ovunque.
Il servizio con sottotitoli in italiano del reporter Robert Krulwich, le dichiarazioni di Dr. Steven Levin e alcuni calcoli rilevatori (Servizio originale di Robert Krulwich). Si segnalano frammenti di acciaio contenuti nella polvere. 


In effetti, come possiamo spiegare la presenza di così tanta carta quando nelle vicinanze tutto il resto è stato trasformato in polvere? Studiando il processo che ha portato il WTC a trasformarsi in polvere rivelerà il meccanismo di distruzione. La domanda a cui rispondere - e già accennata - è "Cosa può trasformare un edificio di 110 piani in polvere a mezz'aria?"

La fotografia di fig.2 è apparsa su giornali e riviste, catturando l'orrore di quel giorno. Sì, è stato orribile e quelli di noi che hanno visto questa foto sulla prima pagina di un giornale il giorno successivo avranno probabilmente una reazione condizionata all'immagine. Questo tipo di condizionamento è nella natura umana e parte del nostro istinto di sopravvivenza. Prima riconosciamo il pericolo, prima possiamo scappare da esso. D'altra parte, mentre il disastro si spostava nel passato, divenne più facile pensare all'immagine semplicemente come una fotografia di un evento storico, che di per sé non rappresentava alcun pericolo. Comprendendo ciò, Dr. Wood riuscì a guardare oltre la reazione condizionata e osservare cosa esiste oggettivamente. Quindi, guardiamo oltre il primo piano e verso lo sfondo di questa immagine.

Vediamo un enorme muro di una nube di polvere che insegue le persone verso est su Fulton Street. La nube di polvere ha un colore uniforme e si estende dal suolo fino a tutta l'altezza dell'immagine. Sullo sfondo è visibile il WTC 7 in condizioni perfette.

Fig.2 - (11/09/2001) - Vista verso ovest lungo Fulton Street.

B. Nube di Polvere Fredda


La nube di polvere ha sorpassato le persone in fig.2. Non furono in grado di sfuggirle e, se questa nube di polvere fosse stata molto calda, avremmo visto pile di corpi bruciati disseminati per le strade. Ma non si hanno notizie di corpi bruciati dalla nube di polvere. Dopo che la nube passò, le persone uscirono dai loro nascondigli o strisciarono fuori da sotto le macchine, ed erano vivi. Erano coperti di polvere; non sono stati bruciati (vedere fig.3). Non abbiamo visto né sentito parlare di strade piene di corpi bruciati. L'erba, gli arbusti e le foglie sugli alberi sono rimasti verdi anche dopo essere stati esposti alla nube di polvere. Quindi non ci sono prove che la nube fosse calda.

In effetti, ci sono state segnalazioni che la nube di polvere, inizialmente, sembrava più fredda della temperatura ambiente [Vice Comandante dei Vigili del Fuoco Richard McCahey, pag.14-15]. Ci sono anche state segnalazioni che la polvere era altamente irritante sulla pelle e dava la sensazione di essere calda. È probabile che la polvere fosse corrosiva, ma non avrebbe potuto essere calda. Non bruciò la carta, anche se dava una sensazione di bruciore quando veniva a contatto con la pelle [Paramedico Gary Smiley, pag.12-3]. Alcuni l'hanno anche descritta come pruriginosa [EMT Immaculada Gattas, pag.12].

Fig.3 - (a) Ricoperto dalla polvere. (b) Una donna sorpresa per strada mentre la nube di polvere si diffuse. (c) Solamente polvere.

L'EMT Michael Ober non ha notato se la polvere era calda o fredda, solo che non conteneva grossi frammenti, ma "solo polvere". Né ha ricordato di aver sentito il suono dell'edificio mentre colpisce il terreno [EMT Michael Ober, pag.6]. Da come ha vissuto l'evento, era come se l'intero edificio si fosse trasformato in polvere.

Il medico Mark Heath viene travolto dalla nube di polvere proveniente dal WTC 1 senza subire conseguenze.

C. Inseguiti dalla Nube


La fig.2 mostra la diffusione della polvere in seguito alla distruzione del WTC 2. La fotografia di fig.4 è stata scattata subito dopo quella di fig.2 e da quasi la stessa posizione su Fulton Street. La nube di polvere si sta espandendo così energicamente che sembra aver "girato l'angolo" verso est, anche se non c'era nulla che ostacolasse il suo movimento verso nord. La nube di polvere si stava espandendo lateralmente lungo Fulton Street, inseguendo i pedoni mentre cercavano di sfuggirle senza riuscirci.

Le fotografie di fig.2 e fig.4 che mostrano l'inseguimento della nube sono state scattate dalla posizione approssimativa mostrata sulla mappa in fig.5. Le lettere sulla mappa corrispondono alle foto scattate da quella posizione.

Fig.4 - I pedoni scappano in seguito alla distruzione di una delle Torri del World Trade Center. Foto di Doug Kanter/AFP.


La diffusione delle nubi di polvere provenienti dalle Torri e dal WTC 7. Notare che nessuna persona si è ustionata o bruciata.


Le persone cercano riparo dalla nube di polvere. Notare anche qui che nessuno risulta ustionato o bruciato dalla stessa. Notare l'impossibilità di vedere alcunché dopo il passaggio della nube.


La nube di polvere proveniente dal WTC 2 insegue le persone per strada.


Legenda 1 -  Viste relative alla mappa di fig.5. 
H* L'immagine mostrata in fig.19 al Capitolo 15 è stata scattata da appena sulla destra dell'immagine mostrata in H.

Fig.5 - Posizioni delle persone e immagini citate in questo Capitolo.

La Fig.6 mostra la parete verticale di polvere che impatta contro gli edifici e svolta a sud su Broadway. Che il muro di polvere sia alto e verticale è molto significativo. Se l'edificio fosse effettivamente crollato schiantandosi a terra, la polvere sarebbe schizzata fuori per prima al livello del suolo. Durante il "crollo" un edificio non è una struttura rigida, ma una struttura in via di disfacimento e in caduta. Qui, tuttavia, abbiamo un muro di polvere alto almeno dieci piani e, inoltre, la nube è alla stessa distanza dalla fotocamera sia all'altezza di dieci piani che al livello della strada. In un "crollo" vero e proprio, la polvere viene generata a livello del suolo e poi si gonfia verso l'alto.


Fig.6 - (11/09/01) Un muro di povere si sposta come uno stantuffo lungo Broadway verso Pine Street.

La Fig.6 guarda a nord, lungo Broadway e attraverso Pine Street verso il sito del WTC 2. Il fenomeno di un'enorme nube di polvere non è coerente con un edificio che sia crollato a terra. Tuttavia, è coerente con un edificio di 1368 piedi [417 metri] che viene trasformato in polvere dall'alto verso il basso.

D. WTC 2


Come è iniziata la distruzione dell'edificio? Cosa è successo esattamente nei momenti in cui l'enorme muro di polvere si è creato?

La foto in fig.7 rivela diverse anomalie molto strane. La vista è verso nord, verso la facciata sud del WTC 2. Se l'immagine includesse i piani inferiori, vedremmo Bankers Trust in primo piano. Sulla facciata sud c'è una formazione estremamente strana che assomiglia a una ciambella gigante, che copre l'intera larghezza dell'edificio pari a 200 piedi [61 metri]. Il centro di questa strana formazione assomiglia a un buco nero, una regione molto scura e dall'aspetto profondo nel mezzo. Le protuberanze tubolari che fuoriescono dal centro assomigliano a vermi paffuti e hanno un aspetto grumoso.

L'angolo sud-est del WTC 2 in questo istante è disarticolato, con due pieghe (o discontinuità) nella struttura verticale dell'edificio. Alcuni piani al di sotto della cima dell'edificio, c'è una piega nella linea verticale dello stesso, come se gli ultimi piani iniziassero a inclinarsi verso sud, indipendentemente da ciò che accade sotto di loro. Non ci può essere stato alcun carico aggiuntivo improvviso su questi piani, né ci dovrebbe essere stato alcun indebolimento precedente, poiché si trovano ben al di sopra dei piani inizialmente danneggiati. Quindi perché l'edificio dovrebbe fratturarsi qui? La piega superiore (contrassegnata da "1st kink") si trova al 105° piano, mentre il danneggiamento iniziale si è verificato tra i piani 77° e 85°. Inoltre, quale motivo logico potrebbe esserci per il 105° piano e il 78° piano (dove si trova la piega inferiore contrassegnata da "2nd kink") di cedere esattamente nello stesso momento?

Fig.7 - La "ciambella esotica" del WTC 2 vista da sud. [Mush = Poltiglia; Kink = Piega]

La facciata est del WTC 2, il lato destro dell'edificio mostrato in fig.7, sembra dissolversi o trasformarsi in poltiglia. L'intera sezione superiore, circa un terzo dell'edificio, sembra inclinarsi verso est, mentre i primi piani dalla cima sembrano inclinarsi maggiormente verso sud ed est. Parti distinte della sezione superiore si stanno quindi muovendo in direzioni diverse, il che implica che l'edificio sta andando a pezzi. Cioè, la sezione superiore non fa più parte di un corpo rigido e non si sta nemmeno inclinando in blocco.
La parte superiore dell'edificio sembra incernierata al 78° piano, lungo la facciata est, appena sopra il 75° e il 76° piano, i piani meccanici [dove erano installati gli impianti meccanici, elettrici, ecc.].

Fotografo David Handschuh

David Handschuh, un fotografo che all'epoca si trovava su Liberty Street, con vista dell'angolo sud-ovest del WTC 2, raccontò che "l'intero edificio...si stava semplicemente disintegrando". Quando la Torre Sud ottenne il suo buco, inizialmente descrisse l'evento così:
E poi, questo rumore che riempì l'ambiente assomigliava a quello prodotto da una tubazione del gas ad alta pressione che si rompe. E sembrava provenire da ogni luogo, non da una direzione in particolare. E tutti si guardano intorno chiedendosi "cos'è stato?" E poi all'improvviso esplode la seconda Torre. Quello era il secondo aereo che si schiantava sulla Torre Sud.
La descrizione resa da David Handschuh sopra a partire dal minuto 2:52.

Poco dopo David Handschuh descrive l'edificio che si stava "semplicemente disintegrando".
Stavo camminando da solo e ho sentito...un altro forte rumore che ha come fatto eco al primo...Alzo gli occhi e penso OK, è un altro aereo...e l'intero edificio si stava semplicemente disintegrando. L'edificio stava iniziando a crollare. La mia reazione iniziale è stata quella di afferrare la mia macchina fotografica e di puntarla in alto...La mia reazione iniziale è stata quella di iniziare a scattare foto. Ma da qualche parte nella mia mente una voce mi diceva: "Corri, corri, corri, corri". Faccio questo lavoro da oltre 20 anni e non sono mai scappato da niente. Ma non ho dubbi che se non avessi ascoltato la voce nella mia testa che diceva "corri", se mi fossi fermato a scattare delle foto, oggi non sarei stato qui.   
La descrizione resa da David Handschuh sopra a partire dal minuto 1:18.

Fotografa Ruth Fremson

Ruth Fremson, un altro fotografo, era dalla parte opposta del WTC 2 (vicino a Church e Vesey [Streets]) con vista dell'angolo nord-est del WTC 2. Le sue parole:
Devo essere stata lì,...non potevano essere passati più di cinque minuti prima che il primo edificio iniziasse a crollare. Penso che sia stato probabilmente meno. Penso che trascorsi due o tre minuti di riprese ho sentito questo rombo, e ho pensato che fosse un terzo aereo in arrivo per colpire di nuovo il Trade Center perché sembrava il rumore di un aereo. Dunque, stavo guardando verso l'alto attraverso il mirino, aspettando che l'aereo entrasse nel campo visivo e invece ho visto l'edificio che iniziava ad andare in pezzi.
La descrizione resa da Ruth Fremson sopra a partire dal minuto 1:10.


Fig.8 - La sezione superiore del WTC 2 in ribaltamento si disintegra. (a) Il WTC 2 visto da nord-est. (b) Il WTC 2 visto da nord. 

Come detto la fig.7 mostra la sezione superiore mentre inizia a inclinarsi. La fig. 8a, scattata da nord-est, mostra molto chiaramente la facciata nord inclinata ulteriormente e incernierata approssimativamente al 78° piano. È di vitale importanza notare che ci sono circa 32 piani tra il punto di cerniera e la punta dell'angolo nord-est dell'edificio.

In fig. 8b, la porzione in ribaltamento è diminuita a molti meno piani, ma il resto dell'edificio al di sotto del 78° piano sembra essere ancora intatto. In fig.8a vediamo la sezione superiore in rotazione, e in fig.8b la porzione rotante è notevolmente diminuita, come se si stesse dissolvendo dal basso verso l'alto. In fig.8, l'angolo nord-est del 110° piano si è avvicinato all'angolo nord-est del 78° piano. I rigonfiamenti di polvere sporgono e sbocciano.

Fra la fig.8 e la fig.9, i rigonfiamenti sporgenti si sono uniti in un grande rigonfiamento che circonda l'edificio quasi come una gigantesca palla di neve. Nella fig.9, questo grande rigonfiamento si è espanso e si è spostato verso il basso di un piano o due. L'estremità superiore dell'edificio non è più visibile in nessuna delle due figure. A questo punto, sembra che i due terzi superiori dell'edificio si siano trasformati in un'enorme palla di polvere, ma il terzo inferiore dell'edificio sia ancora intatto.

Fig.9 - La nube di polvere a forma di palla di neve si forma e si espande. (a) Il WTC 2 visto da sud. (b) Il WTC 2 visto da sud.

Ancora una volta, fra le fig.10a e la fig.10b, la parte superiore della struttura si è trasformata in un muro di polvere mentre la parte inferiore dell'edificio sembra essere rimasta intatta, come mostrato anche nel disegno di fig.11.

La transizione tra le fig.11b e fig.11c sembra violare la legge della conservazione della quantità di moto per i corpi rigidi. Ciò implica che qui non abbiamo a che fare con un corpo rigido. La parte superiore dell'edificio si è trasformata in polvere. Una volta che la parte superiore inizia a ruotare, sviluppa un momento angolare [o momento della quantità di moto]. Quel momento angolare prevede che la parte superiore continui a ruotare fino a quando non si schianti a terra. Tuttavia, la fig.11c mostra che in questo caso la parte superiore non ha continuato a ruotare ma è diminuita di dimensioni.

Fig.10 - La parte superiore in ribaltamento diventa la nube di polvere a forma di palla di neve. (a) Il WTC 2 visto da sud. (b) Il WTC 2 visto da sud.

Fig.11 - Disegno della dipartita del WTC 2 vista da sud. [(d) C'è meno peso sulla parte inferiore a questo punto. (e) Cosa preme sull'edificio? I 2/3 dell'edificio non ci sono più.]

L'unico modo in cui questo fenomeno potrebbe verificarsi è se la cima in rotazione non rimanesse di fatto un corpo rigido ma bensì si scomponesse in singole particelle. Solo in questo modo le leggi della quantità di moto non sarebbero violate, dal momento che ogni singola particella può continuare a ruotare conservando dunque la propria quantità di moto. Il fatto che la cima in rotazione non abbia continuato a ribaltarsi significa semplicemente che non è caduta comportandosi come un corpo rigido. La sua disintegrazione spiega anche perché le dimensioni della palla di neve siano aumentate. Ancora una volta, in fig.10a, possiamo vedere che l'edificio si sta già trasformando in polvere quando la parte superiore del WTC 2 ha appena iniziato a inclinarsi.

Fig.12 - L'edificio appare dissolversi in polvere. Non si vedono parti solide di un edificio in caduta qui.

Fig.13 - Il WTC 2 si disintegra.

E. Dopo la Diffusione della Nube del WTC 2


La fig.14 dimostra che il WTC 5, 6 e 7 sono ancora sani. Dopo che il WTC 2 se n'è andato, qui possiamo anche costatare che Vesey Street, situata tra il complesso principale del WTC e il WTC 7, non ha detriti di rilievo ed è soltanto ricoperta di polvere. Né il WTC 5 né il WTC 6 sembrano ancora avere dei buchi dovuti a danneggiamento. Considerando la metà destra dell'immagine, se fossimo in basso a livello della strada, sarebbe piuttosto buio lì. In effetti, se ci trovassimo su Liberty Street di fronte a Bankers Trust ci chiederemmo se il sole fosse tramontato, talmente è poca la luce che sta filtrando. Neanche il tetto di Bankers Trust sta ricevendo molta luce solare. Ma cosa la sta bloccando? Non c'è nulla al di sopra di quel tetto tranne i fumi del WTC 1. Ciò ci suggerisce che la densità dei fumi emanati dal WTC 1 sia maggiore della densità della polvere dovuta al WTC 2. Se guardiamo dall'altro lato dell'East River, c'è molta luce solare nonostante la presenza di polvere dal WTC 2.

Le ombre molto brusche - guardare in mezzo al fiume Hudson - chiariscono che qualcosa sta bloccando il sole rendendo tutto più scuro rispetto a un giorno semplicemente nuvoloso. È più simile a una giornata nuvolosa durante un'eclissi totale di sole. La nube è più densa di qualsiasi nuvola "normale" e questa densità è dovuta al WTC 1. Conclusioni? I fumi del WTC 1 sono molto più densi della polvere del WTC 2 ormai scomparso.

La fotografia in fig.15 è stata scattata subito dopo che il WTC 2 ha fatto "poof" [si è volatilizzato] e la polvere si è diffusa. La polvere è arrivata fino a Warren Street, a circa un isolato dal ponte pedonale, poi si è fermata di colpo. Vedere fig.16.

Fig.14 - L'oscurità ricopre la zona sud di Manhattan. 

Ora, se doveste versare per terra della polvere proveniente da un'aspirapolvere, essa si distribuirebbe su una zona creando un mucchio più alto nel punto in cui la polvere viene versata e meno alto man mano che ci si allontana da questo punto. Si ridurrebbe con una distribuzione simile al profilo di una curva gaussiana, come mostrato in fig.16. Non ci aspetteremmo di vedere un confine netto, simile a quello di una scogliera. Eppure quel tipo di confine è proprio ciò che osserviamo con la polvere del WTC 2.
La fig.15 e la fig.17 mostrano la nube di polvere del WTC 2 che si ferma bruscamente un isolato prima del ponte pedonale.

Fig.15 - Dopo la diffusione della polvere del WTC 2. [Il ponte pedonale è al centro in basso.]

Fig.16 - Grafico che mostra il confine netto creato dalla polvere confrontato con una distribuzione gaussiana.

F. La Diffusione della Nube del WTC 1 


La Fig.17 mostra la diffusione della polvere proveniente dal WTC 1. La polvere distesa per terra di fronte alla nube proviene dal WTC 2, a dimostrazione del fatto che la precedente nube di polvere si sia arrestata a circa un isolato prima del ponte pedonale. La nube di polvere del WTC 1 si è fermata proprio all'altezza del ponte pedonale. Questa distanza ulteriore è approssimativamente uguale alla distanza che separa le due Torri del WTC. Dunque sembra che la nube di polvere proveniente da ogni Torre abbia viaggiato la stessa distanza prima di arrestarsi bruscamente.

Il WTC 2 se n'è andato alle 09:59:04 e il WTC 1 se n'è andato alle 10:28:31, una differenza di 29:27 o circa 30 minuti. Tralasciando la nube stessa, l'aria in fig.17 e in fig.18 sembra essere abbastanza limpida, priva della polvere proveniente dalla prima nube. La polvere sottile non può depositarsi al suolo in 30 minuti. Inoltre, essendoci stata solo una leggera brezza quel giorno, la polvere doveva essere stata abbastanza grossolana per depositarsi così rapidamente dall'aria. (La nube di polvere generata dalla demolizione controllata del Kingdome di Seattle si è posata a terra in meno di 20 minuti. Fonte: Seattle Times)

Fig.17 - La diffusione della polvere dal WTC 1 si avvicina alla polvere depositata del WTC 2.

Fig.18 - La polvere del WTC 1 supera Warren Street.

Fig.19 - La polvere si diffuse fino a una determinata distanza per poi salire in alto.

Ciò che sembra accadere è che le nubi di polvere si diffondano per una certa distanza per poi sollevarsi verso l'alto, come si può vedere nel video di Bob e Bri [prossimo video], che hanno filmato la diffusione della nube dal loro appartamento a Battery Park City (vedere fig.19), il grattacielo sulla sinistra. Il loro video (fig.20) mostra la nube di polvere che si avvicina, poi, poco prima di raggiungere la finestra, si solleva e non li raggiunge mai del tutto. La velocità del vento, registrata negli aeroporti di Newark, LaGuardia e JFK, era in media 9 miglia orarie [14.5 km/h] da nord-nord-ovest [Fonte: Dati Meteo].

Fig.20 - La polvere si arresta appena prima dell'appartamento di Bob e Bri, poi sale verso l'alto. (a) Bob e Bri, al minuto 20:22 circa del video. (b) Bob e Bri, al minuto 21:47 circa del video. 


Il video girato da Bob e Bri dal loro appartamento.


Negli 85 secondi trascorsi tra la fig.20a e la fig.20b, in base al video girato da Bob e Bri, la nube di polvere non tende ad avvicinarsi alla finestra ma sale come il pane che lievita rapidamente. Si può osservare la nube di polvere che sale verso l'alto anche in fig.21.

L'appartamento di Bob e Bri si trova nel primo edificio alto sulla destra. Quando la nube di polvere si diffonde e colpisce un edificio, sembra ci si attacchi. Poi quando il vento la respinge, la polvere sembra scorrere via dall'edificio. Ma nulla fluisce via dalla torre di Bob e Bri, quindi sappiamo che la polvere non l'ha mai raggiunta. E' possibile vedere la polvere che si diffonde da ogni struttura di Battery Park City tranne che da l'edificio di Bob e Bri.

Fig.21 - Vista da nord-est.

Le considerazioni fatte per quanto riguarda la conservazione del momento angolare sono vere anche per la quantità di moto lineare in casi come la diffusione della polvere. Quando la nube di polvere si diffuse lungo West Street, rallentò fino a arrestarsi nel piano orizzontale e cominciò a salire verso l'alto nel piano verticale. Mentre attraversava l'incrocio di Vesey Street, potrebbe essersi mossa a 35-40 miglia orarie [56-64 km/h]. Forse un cavallo da corsa avrebbe potuto superare la nube di polvere, ma nessun essere umano avrebbe potuto fare altrettanto. Quando la nube si diffuse lungo West Street, rallentò drasticamente e si fermò completamente prima di raggiungere il ponte pedonale. Poi salì verso l'alto. La legge di conservazione della quantità di moto ci dice che la quantità di moto di questa nube di polvere deve andare da qualche parte. In questo caso, si arrestò prima di salire, indicando che incontrò molta forza resistente da parte dell'aria.

Fig.22 - La polvere che si era diffusa verso nord ora sta fluttuando in alto mentre viene spinta verso sud dal vento.

Normalmente, è vero che la quantità di moto [ovvero lo slancio in avanti] di una nube di polvere come questa sia rallentata dalla resistenza offerta dal vento. Ma questa resistenza dipende dalla superficie delle particelle. Più fini [sottili] sono le particelle, maggiore è la superficie che possiedono [in rapporto al volume e quindi rispetto la massa]. Più superficie significa una maggiore resistenza offerta dal vento e dunque una maggiore forza di resistenza. Le particelle molto sottili, o le nanoparticelle, non riescono a percorrere molta strada prima che la resistenza del vento le rallenti. Soltanto una polvere abbastanza grossolana può possedere una quantità di moto sufficiente a percorrere una discreta distanza, poiché possiede una quantità di moto lineare sufficiente ad opporsi al vento senza subire molta resistenza dal vento stesso.

Una pietra andrà molto più lontana di un sassolino se entrambi vengono sparati da un cannone alla stessa velocità e, allo stesso modo, la distanza fino alla quale una nube si diffonde è determinata dalla dimensione delle particelle. È interessante notare che in questo caso, invece di depositarsi a terra dopo la diffusione, la nube di polvere del WTC si è sollevata come il pane in lievitazione. La polvere sollevata da un'auto che percorre una strada sterrata si posa a terra e non continua a lievitare come il pane. Sì certo, c'era un vento contrario di 5-8 miglia all'ora [8-13 km/h], ma ciò avrebbe dovuto solo rallentare la nube di polvere in direzione orizzontale. Un vento contrario non avrebbe dovuto farla salire.

G. Nubi Bicolore


Ora dobbiamo osservare qualcos'altro riguardo alla nube di polvere, ovvero la sua colorazione bicolore. Vedere dalla fig.23 alla fig.25. La colorazione contrastante la rende molto diversa da una normale nube di polvere.

Fig.23 - (11/09/01) Fumi bicolore.
Fig.24 - (11/09/01) Fumi a due tonalità alla base della sezione superiore in ribaltamento.
Fig.25 - La diffusione della polvere del WTC 1 vista dall'altro lato del Fiume Hudson. Dei fumi emergono dalle colonne della struttura centrale [il "core"] non più supportate.

H. Dispersione


Un'immagine satellitare scattata il 12/09/01 (fig.26) mostra chiaramente la nube di polvere che viene trasportata dal vento e si disperde per miglia sopra New Jersey e Staten Island. Sembrerebbe che la nube emerga dal sito del WTC rimanendo compatta fino al raggiungimento di una determinata quota, dove inizia a disperdersi. In corrispondenza di quel punto sembra esserci una piega nella scia della nube.

Fig.26 - (12/09/01) www.spaceimaging.com (Una foto ravvicinata è mostrata in fig.15b al Capitolo 7).

Come sappiamo, la demolizione controllata del Seattle Kingdome ha prodotto una nube di polvere che si è diffusa e si è posata a terra in meno di 20 minuti. Eppure, la polvere proveniente dagli edifici del WTC è salita in quota e ha continuato a salire per almeno 99 giorni [Fonte: Gli incendi a Ground Zero bruciarono per 99 giorni, fino al 19 dicembre.].

I. Conclusioni


È ora ovvio che c'è una chiara differenza tra i frammenti di cemento che si trovano in una tipica demolizione controllata e le particelle di polvere dalle dimensioni micrometriche che sono state prodotte l'11 settembre. L'enorme quantità di polvere e il comportamento insolito della stessa attestano il fatto che nessun tipo di demolizione controllata, termite o combustione di carburante per aerei fu responsabile della distruzione delle Torri del WTC.

Fig.27 - (23/09/01) Immagine NOAA ripresa da sopra il complesso del WTC.

Video sottotitolato in italiano in cui Dr. Wood illustra i concetti di questo Capitolo. Le evidenze indicano che la polvere abbia continuato a scomporsi nel tempo. La distruzione degli edifici generò polvere abbastanza grossolana che iniziò a scomporsi già durante la diffusione della polvere stessa.
Viene anche accennato il fenomeno della "schiuma" che affronteremo tra un paio di capitoli.

12 aprile 2019

Capitolo 10 - Buchi

Non possiamo vivere in un mondo che è interpretato per noi da altri. Un mondo interpretato non è una casa. Parte del terrore è riprenderci il nostro ascolto, usare la nostra voce, vedere la nostra luce.
- Hildegard von Bingen.

A. Introduzione


Dove sono andati a finire gli edifici? Perché ci sono dei buchi?

Fig.1 – (23/09/01) Immagine satellitare del sito effettuata dal NOAA.


Ogni edificio andato distrutto l'11 settembre aveva il prefisso WTC. Sorprendentemente, gli edifici molto vicini al WTC, che non facevano parte del Complesso del WTC, hanno riportato pochi danni collaterali. Per quanto riguarda gli edifici del WTC non completamente distrutti, in essi erano visibili più fori circolari - soprattutto negli edifici WTC 5 e WTC 6.

Gli edifici 5 e 6 avevano dei buchi che erano piuttosto misteriosi. A causa della verticalità di questi fori, non potevano essere stati causati da esplosivi convenzionali. Il WTC 6, un edificio di otto piani, hanno perso circa la metà del suo volume eppure c'erano decisamente pochi detriti rimasti in fondo all'edificio. Nessuno ha tentato di spiegare questi buchi misteriosi.

Dove sono finiti gli edifici 3 e 4? La metà del WTC 3 non c'era più dopo la distruzione del WTC 2, e il resto scomparì dopo la distruzione del WTC 1 ad eccezione di un piccolo troncone all'estremità sud. L'edificio 4 praticamente scomparve tranne che per l'ala nord. Il materiale mancante del WTC 3, del WTC 4 e della Bankers Trust evidenzia schemi e modalità simili al materiale mancante nel WTC 4 e WTC 5.

B. Posizione dei Buchi


Fig.2 – (23/09/01) Uno sguardo più da vicino. (NOAA).


Nella fig.3, si noti quanto sono dritti i fori verticali che tagliano da cima a fondo il WTC 6. Mentre c'è un'abbondanza di rivestimento in alluminio sui tetti degli edifici 5 e 6, ce n'è poco o per niente all'interno dei fori.

La fig.3 guarda verso ovest / nord-ovest. Notare i considerevoli detriti di acciaio provenienti dai piani inferiori del WTC 1 che giacciono su West Street. Questi detriti non hanno danneggiato la facciata del WFC 2, che ha subito solo delle finestre rotte.

Fig.3 – (15?/09/01) Fori cilindrici evidenti nel WTC 5 e nel WTC 6. Si noti quanto sono dritti i fori verticali che tagliano da cima a fondo il WTC 6.


Fig.4 – (15?/09/01) Fori cilindrici evidenti nel WTC 5 e nel WTC 6. Questa foto mette in risalto la profondità del foro nel WTC 6. Mentre c'è un'abbondanza di rivestimento in alluminio sui tetti degli edifici 5 e 6, ce n'è poco o per niente all'interno dei fori.


Il percorso diagonale delle "wheatchex" d'acciaio sulla strada fa sembrare come se si fossero piegate all'indietro, siano saltate fuori dalla vasca di contenimento, abbiano tentato di fare una piroetta e si siano lasciate cadere in mezzo alla West Side Highway, quasi pronte per essere caricate sui camion. La coesione di queste pareti del WTC 1, stese su West Street con spessore unitario, suggerisce fortemente che la termite non sia stata utilizzata su di esse. Perché? Perché la termite avrebbe tagliato l'acciaio e lo avrebbe fatto crollare, creando un mucchio di rifiuti sparsi e probabilmente scagliando travi d'acciaio negli edifici adiacenti.

Il lato nord della parete esterna del WTC 1 è in piedi senza sostegno, inclinata verso il WTC 6. Il lato est della parete rimanente del WTC 1 sembra essere la sezione più alta di parete non supportata che rimanga. Un "crollo alla pancake" avrebbe schiacciato (distrutto, deformato) queste pareti esterne, eppure rimangono in piedi sull'attenti come soldati. I pavimenti collegati a queste pareti esterne sembrano essere scivolati via come se non fossero mai esistiti. Come possono venire strappati via i pavimenti dalle pareti mentre le pareti rimangono erette, indeformate e senza sostegno? Ancora una volta, risulta che i pavimenti siano stati polverizzati e siano semplicemente scomparsi. Ci sono dei detriti al livello della lobby vicino alle pareti ancora in piedi, ma non ci sono piani accatastati come "pancake".

La fig.4 mostra i resti del WTC 6 appena a nord di dove si trovava il WTC 1. I fori verticali nel WTC 6 (US Customs Building – Dogana) hanno la forma dei carotaggi cilindrici che si effettuano nel terreno. Cosa avrebbe potuto fare ciò? Esplosivi? Termite? Mini bombe nucleari? Un'arma a raggio? Qualunque cosa fosse, ha prodotto dei fori dritti verticali causando allo stesso tempo pochi danni evidenti in direzione orizzontale al resto dell'interno del WTC 6. Inoltre, il parcheggio al di sotto del WTC 6 è rimasto sostanzialmente intatto, come mostra la fig.5.

Fig.5 - La parete occidentale della vasca di contenimento sopra ha continuato a trattenere le acque del Hudson River dopo l'11 settembre senza riportare danni significativi. Questa è una vista ripresa dall'interno della pianta del WTC 1.


Polvere e alcuni pezzi di rivestimento in alluminio del WTC giacevano sul tetto dell'edificio del Bankers Trust di 41 piani, ma c'erano altri danni per lo più limitati ai piani inferiori.
La medesima configurazione è presente in altri edifici danneggiati adiacenti al Complesso del WTC. Sorprendentemente, ci sono pochissimi danni in seguito alla distruzione di due edifici da 110 piani direttamente dall'altra parte della strada. Particolarmente degno di nota, perché in questi edifici adiacenti non ci sono seri danni sopra al 20° piano? Il livello del ventesimo piano è ad un'altezza inferiore al 20% dell'altezza di una Torre Gemella. Cosa spiegherebbe questa mancanza di danni a livelli più alti? Lo spiegherebbe la disintegrazione e la polverizzazione fino alle dimensioni di polvere di borotalco al di sopra del 20° piano.

Fig.6 – (23/09/01) Bankers Trust (Deutsche Bank) vista dall'alto. (NOAA).

C. Dall'Alto


Fig.7 – (23/09/01) Una vista del WTC dall'alto. Il nord è a destra. (NOAA).


In fig.7, sono stati rimossi alcuni detriti, ma la polvere sta ancora affiorando. Se la maggior parte dell'acciaio proveniente dai piani superiori del WTC 1 e del WTC 2 è stato polverizzato, allora quanto acciaio è stato effettivamente spedito in Cina per essere riciclato? Qualcuno ha queste cifre - o le ricevute?

Anche le testimonianze dei primi soccorritori avvalorano le evidenze fotografiche. Ad esempio, il vigile del fuoco Tiernach Cassidy, nella sua testimonianza, menziona ripetutamente di essersi imbattuto in un "buco" nell'edificio, che descrive anche come uno "squarcio" e, ad un certo punto, come un "buco profondo sessanta piedi [18 metri]".

Video sottotitolato in italiano in cui Dr. Wood fa una panoramica dei buchi del WTC.

D. Parete Mancante 


Fig.8 – (12/09/01) I resti del WTC 6 sovrastano la pianta del WTC 1.


In fig.8, la vista da sopra la cupola del WFC 2 mostra i danni arrecati al WTC 6, al centro della foto. A sinistra si vedono i resti del WTC 7. La pila di detriti è alta diversi piani. A destra c'è la rimanente parete nord del WTC 1, che si appoggia al WTC 6. Dov'è andata a finite la parete? Dove sono andati a finire i 100 piani superiori della parete nord? Non avrebbero potuto cadere sul WTC 6 o sul WTC 7 perché non ci sono "wheatchex" di metallo lì. Rimane parte della struttura centrale [Scala B] del WTC 1, ma dov'è il resto della struttura? La quantità di detriti caduti copre a malapena il terreno. Anche queste foto evidenziano la profondità del buco nel WTC 6.

Fig.9 – (a) (13/09/01) La singolare “distesa” di “wheatchex” d'acciaio su West Street (West Side Highway) appartenenti ai piani inferiori del WTC 1. La pila di detriti del WTC 3 è sullo sfondo, accanto alla parete del WTC 2 priva di supporto. (b) (15/09/01) Le tre “wheatchex” d'acciaio infilzate su West Street in primo piano e i resti del WTC 3 sullo sfondo, davanti la parete ovest del WTC 2.

E. WTC 6


Fig.10 – (23/09/01) Questa foto mostra i ritagli verticali nel centro del WTC 6. A sinistra del WTC 6 ci sono i resti del WTC 1. Si noti il diametro abbastanza costante dei fori. I fori sono essenzialmente vuoti: pochi detriti sono visibili all'interno dei fori.(NOAA).


E' possibile individuare l'oggetto "wheatchex" nella foto grande sopra (in alto al centro, vicino alle gru) in fig.10 e usarlo come scala (fig.11).

Fig.11 – (a) “Wheatchex” usata come scala. (b) Dimensione del “forcone” con le “wheatchex” come denti o rebbi del “forcone” (NOAA). (c) Le dimensioni delle “wheatchex” in gruppi assemblati.


Le fig.10 e fig.11 mostrano entrambe la stessa vista dall'alto sul WTC 6. Questa foto non mostra un solo ritaglio ma un gruppo di ritagli verticali che si uniscono insieme e formano un contorno irregolare. Non è visibile alcun piano crollato nella parte inferiore del buco e il cuore dell'edificio è sparito. Una bomba non può fare ciò. I detriti all'interno dell'edificio sono minimi e tutti a livello del suolo, non più profondi. La base della parete nord del WTC 1 si trova a sinistra del WTC 6 e si possono vedere i resti di un gruppo di colonne centrali [dov'era la Scala B] al centro della pianta del WTC 1. Anche i detriti del WTC 1 sono quasi inesistenti, sminuiti dai resti del WTC 6 di 8 piani.

Fig.12 – Il WTC 6 visto da (a) da est e (b) da ovest.


I ritagli verticali in WTC 6 approssimano la forma di cerchi (visti dall'alto), ciascuno con un diametro di circa 24 piedi [7.3 metri], misurati e calcolati dalle dimensioni note delle "wheatchex" d'acciaio. Dove è finito il materiale centrale dell'edificio? È stato disintegrato, polverizzato in polvere fine? Se così fosse, come?


Il WTC 6 e la parete nord del WTC 1. Foto non presente nel Libro.


Fig.13 – (27/09/01) (a) Due persone scrutano l'interno del WTC 6. (b) All'interno del buco nel WTC 6 profondo 8 piani [è possibile contarli].


Segue la testimonianza del primo soccorritore Mark DeMarco, della 49 Emergency Services Unit del NYPD [New York Police Department]:
Le persone che erano state con noi vicino alla porta della lobby, il sergente Mike Curtin, D'Allara e i vigili del fuoco, erano nella parte intera dell'edificio che aveva ceduto. Era come un enorme cratere. Sentivo che quasi certamente erano andati. Il caso volle che fossimo in un piccolo angolo della lobby, e siamo sopravvissuti. Tre quarti della lobby erano distrutti. Quando sono tornato il giorno dopo, ho portato il mio supervisore per mostrargli esattamente dove ero quando è successo, e dove pensavo che fossero le persone scomparse. E quando la polvere si posò e il sole stava illuminando l'interno, non riuscivo a credere a quanto dell'edificio 6 fosse sparito. Al tempo sentivo che non c'era speranza per loro. Sarebbe stata solo un'operazione di recupero.
[Fonte: pag. 203-205, Mitchell Fink e Lois Mathias, "Never Forget: An Oral History of September 11, 2001", NYC: HarperCollins, 2002.]
Ancora una volta, nella ricostruzione di DeMarco è completamente assente qualunque descrizione di piani crollati l'uno sull'altro alla “pancake”. Al contrario, sottolinea "quanto dell'edificio 6 fosse sparito" e che era come se l'intero edificio semplicemente non fosse lì: "Era", afferma, "come un enorme cratere".

[DeMarco racconta che si trovava all'interno della lobby del WTC 6 durante la distruzione del WTC 1. Le persone che si trovavano in una posizione centrale all'interno della lobby sono letteralmente scomparse, mentre lui si è salvato poiché si trovava in una posizione defilata, ovvero non in corrispondenza dell'enorme buco del WTC 6 !!]

La foto di fig.13 è stata scattata all'interno del WTC 6. I ritagli verticali visti in fig.10 sembrano effettivamente profondi fino al pian terreno, con relativamente pochi detriti presenti. Si possono contare il numero di piani all'interno dell'edificio e sono visibili otto piani (il conteggio dei piani sul lato più lontano, dall'alto verso il basso, risulta più semplice). Ancora una volta, le evidenze suggeriscono che tutti gli 8 piani furono in qualche modo polverizzati o siano "scomparsi". Perché? E come?

Fig.14 – (20/10/01) Il centro del WTC 6.


L'interno del WTC 6. Foto non presente nel sul Libro.


Il WTC 6. Foto non presente nel Libro.


I detriti sul fondo del WTC 6. Foto non presente nel Libro.


I detriti sul fondo del WTC 6. Foto non presente sul Libro.


Video con sottotitoli in italiano che commenta l'interno del WTC 6.


Il video in inglese inizia con un servizio di "60 Minutes" della CBS del 31/10/01 in cui il giornalista Dan Rather viene accompagnato nei livelli sotterranei del WTC Complex da Ken Holden, il Commissario del Dipartimento di Progettazione e Costruzione di New York City. 
1) Dopo oltre 7 settimane i "fumi" emanano ancora dalle macerie, secondo il giornalista a causa dei fuochi sotterranei ancora vivi.
2) Dicono che i detriti hanno distrutto il tetto e tutti gli 8 piani del WTC 6 arrivando fino al 6° piano sotterraneo, ma giudicate voi stessi se riuscite a vedere qualche trave d'acciaio laggiù! Ovviamente, in alcuni punti i sotterranei erano piuttosto malconci ma la fig.5 testimonia come il parcheggio sotto al WTC 6 non abbia subito danni notevoli.
3) Si vede l'interno scavato del WTC 6 e il parcheggio sotto al WTC 6 da cui si vedono alcune macchine "tostate". Inquadrano una pozza di alluminio fuso che sembra fosse una borchia che ricopriva il cerchione. Concludono si sia fuso dal calore intenso! A dire il vero l'intero cerchione non c'è più, probabilmente perché fatto di acciaio? La luce che si vede provenire dall'alto è quella che filtra attraverso il cratere del WTC 6.
4) Si vede parte del Centro Commerciale e un vagone intatto del treno PATH.
5) Dichiarano di aver rimosso 400000 tonnellate in superficie delle 1.2 milioni di macerie stimate. 
6) Inquadrano una parete della vasca di contenimento confermando che non ci sono state infiltrazioni d'acqua dal fiume Hudson, nonostante la vasca non sia più sostenuta a dovere a causa dei cedimenti sotterranei (per esempio i piani dei parcheggi sotterranei). Dovranno infatti installare dei tiranti attraverso le mura della vasca e ancorarli al basamento roccioso. Spiegano che anche prima del 11/09 un po' d'acqua filtrava costantemente nei sotterranei ma quella che si vede nel video è dovuta all'acqua che quotidianamente versavano sulle macerie (milioni di litri).
Il video continua con un altro servizio, della CNN, in cui essenzialmente ribadiscono che le auto hanno preso fuoco nei sotterranei per via del calore intenso. Aggiungono che spesso si verificano dei crolli nei sotterranei dovuti ai mezzi pesanti in superficie che spostano e rimuovono i detriti. Riferiscono che un vagone del treno PATH sia stato completamente schiacciato fino a terra ma non lo inquadrano. Dicono che al 6° livello sotterraneo ci sia il più alto grado di compressione: più di 10 piani del WTC risultano compressi in appena 3 metri! Non è molto chiaro dal video, ma accanto alla zona inquadrata presumibilmente compressa si vedono alcune colonne che non sembrano affatto compresse! 
Cosa concludere da tutto ciò? Sono forse tutti dei bugiardi? Non lo crediamo. E' invece plausibile che stiano cercando semplicemente di fornire delle spiegazioni che sembrano razionali usando fenomeni a loro noti, come il fuoco che brucia le auto o i detriti delle Torri che distruggono tutto ciò che incontrano. Occorre anche considerare come le persone, specialmente in una situazione estremamente emotiva come l'11/09, tendano ad aggrapparsi alla prima spiegazione senza riflettere. C'è poi l'effetto della quantità di notizie che circolavano e confondevano soprattutto, alcune smentite, altre non accurate. Infine, c'erano anche molte voci che circolavano, alcune create appositamente, altre frutto della ricerca di una spiegazione razionale di un evento unico e mai visto prima, per esempio il calore apparentemente generato dal metallo fuso nei sotterranei. Si diceva che le scarpe di sicurezza degli operai (quelle con punta in acciaio) si squagliassero nel giro di un paio d'ore poiché le macerie avevano una temperatura di 1100°F (593°C), eppure non risultano segnalazioni di piedi ustionati! Video con risoluzione migliore 720P qui: https://www.youtube.com/watch?v=GTm9nYF-ofQ


Video in inglese che parla delle scarpe di sicurezza che si squagliavano. Vengono inquadrati occhiali di protezione, calzini, guanti e altro ma neanche uno scatolone pieno di scarpe. Sarebbe logico vederne moltissimi visto il numero di operai e il ritmo con cui si squagliavano! Detto questo, non si vuole negare che le scarpe si squagliassero effettivamente, ma piuttosto evidenziare l'impossibilità che gli operai potessero lavorare a 593°C. Se le scarpe si squagliavano davvero, non era per via del calore ma era dovuto a qualcos'altro.


F. WTC 3


Fig.15 - (11/09/01 ore 10.28 a.m.) Una delle ultime foto scattate da Bill Biggart che mostra una sezione mancante dal WTC 3 [si noti come l'edificio sia scavato in maniera netta e verticale, specialmente verso il centro].

G. WTC 5


Fig.16 – I buchi nel WTC 5, dopo la distruzione del WTC 1, WTC 2 e WTC 7.


Fig.17 – I buchi non sono ancora presenti nel WTC 6 o nel WTC 5. (a) Foto scattata da sopra l'Hudson River. (b) Uno sguardo più da vicino. [Il WTC 1 è ancora in piedi].


I buchi nel WTC 5. Foto non presente sul Libro. 

H. I Buchi su Liberty Street


Fig.18 – Il foro cilindrico su Liberty Street. A sinistra (a) 13?/09/01, a destra (b) 23/09/01


Fig.19 – (22/09/01) Buchi, edifici mancanti e la parete sud della vasca di contenimento [bathtub].


Mappatura dei buchi: buco #1 (più piccolo: contorno rosso) e buco #2 (più grande: rettangolo pieno rosso). Mappa non presente sul Libro.  


I buchi ben evidenziati. Sembra esserci un buco #3 all'estremità della vasca di contenimento. Foto non presente sul Libro.


1. Buco #1 su Liberty Street

La fig.20a mostra un buco al di là della parete del WTC 2 vicino a Liberty Street e presenta una serie di caratteristiche anomale. Una è la porzione inferiore mancante di quella trave all'estremità destra della foto [seguire la freccia]. Le tre colonne esterne al centro dell'immagine hanno uno strano aspetto flangiato come se fossero state spiegate e sembrano cotte. Sembra che una "wheatchex" d'acciaio si sia tuffata nel buco [a sinistra del #2]. Il fatto che sia visibile solo l'estremità della "wheatchex" suggerisce quanto sia profondo il buco.

Fig.20 – I buchi su Liberty Street. (a) Buco #1 (21/09/01) (b) Buco #2 (18/09/01).
(a) Questo buco è adiacente al WTC 2 (vedere fig.19) e attraversa il marciapiede e la pavimentazione. Questo buco contiene più detriti rispetto al buco discusso in fig.22, tuttavia i detriti sono abbastanza minimali. Sembra che i detriti siano caduto nel buco. (Si noti la scala delle dimensioni, mostrata in fig.21). (b) Gli operai di Ground Zero vicini a una scala a pioli nel buco #2 di Liberty Street, mostrato in fig.19. La parete rimanente del WTC 2 è sullo sfondo.


Fig.21 – Distanza tra colonne sotterranee e altezza approssimativa dei piani.


Le colonne del WTC 2 assomigliano ai "manici di un forcone" al livello della lobby, con una distanza di 10 piedi [3 metri] tra gli assi. Una persona di sei piedi [1.82 metri] poteva sdraiarsi tra le colonne con i piedi contro una colonna, allungare le mani e quasi toccare la colonna adiacente. Auto e camion di grandi dimensioni potrebbero passare tra queste colonne. Pertanto, la peculiarità riscontrata sulla colonna, ovvero lo "scartarsi / aprirsi", suggerisce l'effetto di una forza straordinaria.

2. Buco #2 su Liberty Street

Come in fig.20a, ancora una volta ci sono resti di travi in acciaio dalla forma "simile a serpenti" che pendono dal buco [fig.20b]. Sembra siano arrivate a un passo dalla completa disintegrazione. Il metallo nell'angolo in basso a destra nell'immagine, dall'aspetto mimetico, appare deformato e sciolto come fosse stato attaccato dall'acido. C'è una grande quantità di materiale distribuito ovunque che sembra essere stato passato in un distruggi-documenti. Nei livelli inferiori, l'armatura del cemento risulta scoperta, evidentemente perché il cemento collegato ad essa è stato polverizzato.

Nella fig.20b, è visibile un po' di acciaio “abbrustolito”. L'operaio accanto alla scala fissa diversi pezzi di travi di acciaio scolorito come se volesse dire: "Che diavolo è questo?" C'è una lunga trave rossa che sale dall'angolo in basso a destra che appare ondulata come un serpente. Prima che l'acciaio si disintegri, si arriccia forse, diventa ondulato o si raggrinzisce? Vicino alla punta del "serpente", c'è un pezzo di materiale verticale che ha un aspetto rame dorato. Sotto la scala, ci sono due pezzi dorati simili e altamente riflettenti. Il WTC 2 mostra una strana tendenza, in cui manca la parte inferiore di una colonna d'acciaio, ma non la sua porzione superiore [sopra il casco bianco dell'operaio, immediatamente a destra]. Forse la gravità in quel punto stava giocando un brutto scherzo? Sullo sfondo, dietro la scala, si può vedere una sezione del marciapiede intatto senza quasi nessun detrito. E' adiacente alla base della Torre Sud di 110 piani, ma stranamente il marciapiede non è stato schiacciato dai detriti in caduta.

Polvere e vapore hanno continuato a levarsi dalle macerie in diverse zone per settimane dopo l'11 settembre. Questo fenomeno ha bisogno di una spiegazione. Le pozze di metallo fuso sembrano fornire una possibile spiegazione, ma non è corretta.

La fig.22 guarda in basso nel seminterrato del WTC 2. Il seminterrato è adiacente all'angolo sud-est della parete della vasca di contenimento, che fu danneggiata nella parte superiore, e sembra esserci il pavimento bagnato o una pozza d'acqua. Ma non c'è vapore che sta salendo e certamente non c'è metallo fuso visibile in questa sezione del seminterrato.

Fig.22 – (18/09/01) I soccorritori scendono nel seminterrato sotto il WTC 2. (Buco #2). Nonostante siano visibili ingenti danni, ci sono pochi detriti e macerie sul fondo del buco. Non c'è traccia di metallo fuso. Un operaio in lontananza cammina lungo un'enorme colonna centrale. 


Video con sottotitoli in italiano che riepiloga egregiamente le evidenze presentate in questa sezione H, "I Buchi su Liberty Street".


Lo stesso buco mostrato in fig.22. Si noti sulla destra la stessa trave della fig.22 dove camminava l'operaio. Foto non presente sul Libro.


Altra foto dello stesso buco. Foto non presente sul Libro.


Servizio di ABC News (in inglese) del 16/09/01 in cui Peter Jennings intervista Kevin Sutavee autore del video. Si vedono i buchi su Liberty Street filmati immediatamente dopo la distruzione delle Torri l'11 settembre.


3. I Buchi #1 e #2 Si Uniscono

Cosa possiamo concludere su tutto ciò? Né la demolizione controllata né la termite (ancor meno il combustibile per aerei in fiamme nelle Torri) possono spiegare le anomalie di tali buchi e il fatto che non ci siano detriti accatastati come “pancake” sul fondo di essi.

In breve, qualcos'altro deve essere considerato come meccanismo di distruzione, qualcosa che, letteralmente, ha scavato i buchi attraverso gli edifici, e che ha anche “dustificato” le Torri.

Fig.23 – (13?/09/01) Profondi buchi vuoti sotto Liberty Street.


[Sembrerebbe che il buco #1 e il buco #2 si siano uniti. Forse sono stati rimossi dei detriti in superficie, oppure ha ceduto il pavimento in un secondo momento, o forse è solo l'effetto della prospettiva delle foto scattate dall'alto e quella della fig.19.]

Foto di Aaron Peterson del 19/09/01 dei buchi su Liberti Street non presente sul Libro.


Dettaglio dei buchi su Liberty Street. Qui sembra un enorme buco unico. Foto non presente sul Libro.

Altri Video


Video sottotitolato in italiano in cui vengono presentate molte delle evidenze discusse da Dr. Wood durante alcune presentazioni. Il video è importante anche perché verso la fine, Dr. Abraham Hafiz Rodriguez, allora studente di biologia / neurobiologia, ci racconta la censura ai danni di Dr. Wood ad opera di Wikipedia. Potete seguire l'evolversi della controversia con Wikipedia qui Abraham Hafiz Rodriguez e qui User talk: Pookzta e qui Judy_Wood e leggere quest'articolo di Andrew Johnson qui Andrew Johnson. Alla fine Abraham è stato bloccato da Wikipedia.


Immagine della pagina Wikipedia su Dr. Wood creata da Abraham Hafiz Rodriguez e cancellata da Wikipedia.


La testimonianza di Abraham Hafiz Rodriguez sull'episodio di censura da parte di Wikipedia, a cui si fa riferimento nel video precedente.


Abraham Hafiz Rodriguez confronta Richard Gage di AE911Truth durante una sua presentazione del 12 dicembre 2011 sul perché sia stato "bannato" dal movimento per aver menzionato Dr. Judy Wood. Video in inglese. Parte 1.


Parte 2 del video sopra.


Servizio di CBS News del 12/09/01 (in inglese) che mostra la frustrazione dei medici e paramedici che s'interrogano sul perché non ci siano feriti da curare o corpi da recuperare. Verso il minuto 04:25 un vigile del fuoco commenta dicendo: "110 piani al livello del terreno."