La descrizione resa da David Handschuh sopra a partire dal minuto 2:52.
La descrizione resa da David Handschuh sopra a partire dal minuto 1:18.
Fotografa Ruth Fremson
Ruth Fremson, un altro fotografo, era dalla parte opposta del WTC 2 (vicino a Church e Vesey [Streets]) con vista dell'angolo nord-est del WTC 2. Le sue parole:
Devo essere stata lì,...non potevano essere passati più di cinque minuti prima che il primo edificio iniziasse a crollare. Penso che sia stato probabilmente meno. Penso che trascorsi due o tre minuti di riprese ho sentito questo rombo, e ho pensato che fosse un terzo aereo in arrivo per colpire di nuovo il Trade Center perché sembrava il rumore di un aereo. Dunque, stavo guardando verso l'alto attraverso il mirino, aspettando che l'aereo entrasse nel campo visivo e invece ho visto l'edificio che iniziava ad andare in pezzi.
La descrizione resa da Ruth Fremson sopra a partire dal minuto 1:10.
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Fig.8 - La sezione superiore del WTC 2 in ribaltamento si disintegra. (a) Il WTC 2 visto da nord-est. (b) Il WTC 2 visto da nord.
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Come detto la fig.7 mostra la sezione superiore mentre inizia a inclinarsi. La fig. 8a, scattata da nord-est, mostra molto chiaramente la facciata nord inclinata ulteriormente e incernierata approssimativamente al 78° piano. È di vitale importanza notare che ci sono circa 32 piani tra il punto di cerniera e la punta dell'angolo nord-est dell'edificio.
In fig. 8b, la porzione in ribaltamento è diminuita a molti meno piani, ma il resto dell'edificio al di sotto del 78° piano sembra essere ancora intatto. In fig.8a vediamo la sezione superiore in rotazione, e in fig.8b la porzione rotante è notevolmente diminuita, come se si stesse dissolvendo dal basso verso l'alto. In fig.8, l'angolo nord-est del 110° piano si è avvicinato all'angolo nord-est del 78° piano. I rigonfiamenti di polvere sporgono e sbocciano.
Fra la fig.8 e la fig.9, i rigonfiamenti sporgenti si sono uniti in un grande rigonfiamento che circonda l'edificio quasi come una gigantesca palla di neve. Nella fig.9, questo grande rigonfiamento si è espanso e si è spostato verso il basso di un piano o due. L'estremità superiore dell'edificio non è più visibile in nessuna delle due figure. A questo punto, sembra che i due terzi superiori dell'edificio si siano trasformati in un'enorme palla di polvere, ma il terzo inferiore dell'edificio sia ancora intatto.
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Fig.9 - La nube di polvere a forma di palla di neve si forma e si espande. (a) Il WTC 2 visto da sud. (b) Il WTC 2 visto da sud. |
Ancora una volta, fra le fig.10a e la fig.10b, la parte superiore della struttura si è trasformata in un muro di polvere mentre la parte inferiore dell'edificio sembra essere rimasta intatta, come mostrato anche nel disegno di fig.11.
La transizione tra le fig.11b e fig.11c sembra violare la legge della conservazione della quantità di moto per i corpi rigidi. Ciò implica che qui non abbiamo a che fare con un corpo rigido. La parte superiore dell'edificio si è trasformata in polvere. Una volta che la parte superiore inizia a ruotare, sviluppa un momento angolare [o momento della quantità di moto]. Quel momento angolare prevede che la parte superiore continui a ruotare fino a quando non si schianti a terra. Tuttavia, la fig.11c mostra che in questo caso la parte superiore non ha continuato a ruotare ma è diminuita di dimensioni.
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Fig.10 - La parte superiore in ribaltamento diventa la nube di polvere a forma di palla di neve. (a) Il WTC 2 visto da sud. (b) Il WTC 2 visto da sud.
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Fig.11 - Disegno della dipartita del WTC 2 vista da sud. [(d) C'è meno peso sulla parte inferiore a questo punto. (e) Cosa preme sull'edificio? I 2/3 dell'edificio non ci sono più.] |
L'unico modo in cui questo fenomeno potrebbe verificarsi è se la cima in rotazione non rimanesse di fatto un corpo rigido ma bensì si scomponesse in singole particelle. Solo in questo modo le leggi della quantità di moto non sarebbero violate, dal momento che ogni singola particella può continuare a ruotare conservando dunque la propria quantità di moto. Il fatto che la cima in rotazione non abbia continuato a ribaltarsi significa semplicemente che non è caduta comportandosi come un corpo rigido. La sua disintegrazione spiega anche perché le dimensioni della palla di neve siano aumentate. Ancora una volta, in fig.10a, possiamo vedere che l'edificio si sta già trasformando in polvere quando la parte superiore del WTC 2 ha appena iniziato a inclinarsi.
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Fig.12 - L'edificio appare dissolversi in polvere. Non si vedono parti solide di un edificio in caduta qui.
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Fig.13 - Il WTC 2 si disintegra.
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E. Dopo la Diffusione della Nube del WTC 2
La fig.14 dimostra che il WTC 5, 6 e 7 sono ancora sani. Dopo che il WTC 2 se n'è andato, qui possiamo anche costatare che Vesey Street, situata tra il complesso principale del WTC e il WTC 7, non ha detriti di rilievo ed è soltanto ricoperta di polvere. Né il WTC 5 né il WTC 6 sembrano ancora avere dei buchi dovuti a danneggiamento. Considerando la metà destra dell'immagine, se fossimo in basso a livello della strada, sarebbe piuttosto buio lì. In effetti, se ci trovassimo su Liberty Street di fronte a Bankers Trust ci chiederemmo se il sole fosse tramontato, talmente è poca la luce che sta filtrando. Neanche il tetto di Bankers Trust sta ricevendo molta luce solare. Ma cosa la sta bloccando? Non c'è nulla al di sopra di quel tetto tranne i fumi del WTC 1. Ciò ci suggerisce che la densità dei fumi emanati dal WTC 1 sia maggiore della densità della polvere dovuta al WTC 2. Se guardiamo dall'altro lato dell'East River, c'è molta luce solare nonostante la presenza di polvere dal WTC 2.
Le ombre molto brusche - guardare in mezzo al fiume Hudson - chiariscono che qualcosa sta bloccando il sole rendendo tutto più scuro rispetto a un giorno semplicemente nuvoloso. È più simile a una giornata nuvolosa durante un'eclissi totale di sole. La nube è più densa di qualsiasi nuvola "normale" e questa densità è dovuta al WTC 1. Conclusioni? I fumi del WTC 1 sono molto più densi della polvere del WTC 2 ormai scomparso.
La fotografia in fig.15 è stata scattata subito dopo che il WTC 2 ha fatto "poof" [si è volatilizzato] e la polvere si è diffusa. La polvere è arrivata fino a Warren Street, a circa un isolato dal ponte pedonale, poi si è fermata di colpo. Vedere fig.16.
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Fig.14 - L'oscurità ricopre la zona sud di Manhattan. |
Ora, se doveste versare per terra della polvere proveniente da un'aspirapolvere, essa si distribuirebbe su una zona creando un mucchio più alto nel punto in cui la polvere viene versata e meno alto man mano che ci si allontana da questo punto. Si ridurrebbe con una distribuzione simile al profilo di una curva gaussiana, come mostrato in fig.16. Non ci aspetteremmo di vedere un confine netto, simile a quello di una scogliera. Eppure quel tipo di confine è proprio ciò che osserviamo con la polvere del WTC 2.
La fig.15 e la fig.17 mostrano la nube di polvere del WTC 2 che si ferma bruscamente un isolato prima del ponte pedonale.
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Fig.15 - Dopo la diffusione della polvere del WTC 2. [Il ponte pedonale è al centro in basso.]
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Fig.16 - Grafico che mostra il confine netto creato dalla polvere confrontato con una distribuzione gaussiana.
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F. La Diffusione della Nube del WTC 1
La Fig.17 mostra la diffusione della polvere proveniente dal WTC 1. La polvere distesa per terra di fronte alla nube proviene dal WTC 2, a dimostrazione del fatto che la precedente nube di polvere si sia arrestata a circa un isolato prima del ponte pedonale. La nube di polvere del WTC 1 si è fermata proprio all'altezza del ponte pedonale. Questa distanza ulteriore è approssimativamente uguale alla distanza che separa le due Torri del WTC. Dunque sembra che la nube di polvere proveniente da ogni Torre abbia viaggiato la stessa distanza prima di arrestarsi bruscamente.
Il WTC 2 se n'è andato alle 09:59:04 e il WTC 1 se n'è andato alle 10:28:31, una differenza di 29:27 o circa 30 minuti. Tralasciando la nube stessa, l'aria in fig.17 e in fig.18 sembra essere abbastanza limpida, priva della polvere proveniente dalla prima nube. La polvere sottile non può depositarsi al suolo in 30 minuti. Inoltre, essendoci stata solo una leggera brezza quel giorno, la polvere doveva essere stata abbastanza grossolana per depositarsi così rapidamente dall'aria. (La nube di polvere generata dalla demolizione controllata del Kingdome di Seattle si è posata a terra in meno di 20 minuti. Fonte:
Seattle Times)
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Fig.17 - La diffusione della polvere dal WTC 1 si avvicina alla polvere depositata del WTC 2.
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Fig.18 - La polvere del WTC 1 supera Warren Street.
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Fig.19 - La polvere si diffuse fino a una determinata distanza per poi salire in alto. |
Ciò che sembra accadere è che le nubi di polvere si diffondano per una certa distanza per poi sollevarsi verso l'alto, come si può vedere nel video di Bob e Bri [prossimo video], che hanno filmato la diffusione della nube dal loro appartamento a Battery Park City (vedere fig.19), il grattacielo sulla sinistra. Il loro video (fig.20) mostra la nube di polvere che si avvicina, poi, poco prima di raggiungere la finestra, si solleva e non li raggiunge mai del tutto. La velocità del vento, registrata negli aeroporti di Newark, LaGuardia e JFK, era in media 9 miglia orarie [14.5 km/h] da nord-nord-ovest [Fonte:
Dati Meteo].
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Fig.20 - La polvere si arresta appena prima dell'appartamento di Bob e Bri, poi sale verso l'alto. (a) Bob e Bri, al minuto 20:22 circa del video. (b) Bob e Bri, al minuto 21:47 circa del video. |
Il video girato da Bob e Bri dal loro appartamento.
Negli 85 secondi trascorsi tra la fig.20a e la fig.20b, in base al video girato da Bob e Bri, la nube di polvere non tende ad avvicinarsi alla finestra ma sale come il pane che lievita rapidamente. Si può osservare la nube di polvere che sale verso l'alto anche in fig.21.
L'appartamento di Bob e Bri si trova nel primo edificio alto sulla destra. Quando la nube di polvere si diffonde e colpisce un edificio, sembra ci si attacchi. Poi quando il vento la respinge, la polvere sembra scorrere via dall'edificio. Ma nulla fluisce via dalla torre di Bob e Bri, quindi sappiamo che la polvere non l'ha mai raggiunta. E' possibile vedere la polvere che si diffonde da ogni struttura di Battery Park City tranne che da l'edificio di Bob e Bri.
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Fig.21 - Vista da nord-est. |
Le considerazioni fatte per quanto riguarda la conservazione del momento angolare sono vere anche per la quantità di moto lineare in casi come la diffusione della polvere. Quando la nube di polvere si diffuse lungo West Street, rallentò fino a arrestarsi nel piano orizzontale e cominciò a salire verso l'alto nel piano verticale. Mentre attraversava l'incrocio di Vesey Street, potrebbe essersi mossa a 35-40 miglia orarie [56-64 km/h]. Forse un cavallo da corsa avrebbe potuto superare la nube di polvere, ma nessun essere umano avrebbe potuto fare altrettanto. Quando la nube si diffuse lungo West Street, rallentò drasticamente e si fermò completamente prima di raggiungere il ponte pedonale. Poi salì verso l'alto. La legge di conservazione della quantità di moto ci dice che la quantità di moto di questa nube di polvere deve andare da qualche parte. In questo caso, si arrestò prima di salire, indicando che incontrò molta forza resistente da parte dell'aria.
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Fig.22 - La polvere che si era diffusa verso nord ora sta fluttuando in alto mentre viene spinta verso sud dal vento. |
Normalmente, è vero che la quantità di moto [ovvero lo slancio in avanti] di una nube di polvere come questa sia rallentata dalla resistenza offerta dal vento. Ma questa resistenza dipende dalla superficie delle particelle. Più fini [sottili] sono le particelle, maggiore è la superficie che possiedono [in rapporto al volume e quindi rispetto la massa]. Più superficie significa una maggiore resistenza offerta dal vento e dunque una maggiore forza di resistenza. Le particelle molto sottili, o le nanoparticelle, non riescono a percorrere molta strada prima che la resistenza del vento le rallenti. Soltanto una polvere abbastanza grossolana può possedere una quantità di moto sufficiente a percorrere una discreta distanza, poiché possiede una quantità di moto lineare sufficiente ad opporsi al vento senza subire molta resistenza dal vento stesso.
Una pietra andrà molto più lontana di un sassolino se entrambi vengono sparati da un cannone alla stessa velocità e, allo stesso modo, la distanza fino alla quale una nube si diffonde è determinata dalla dimensione delle particelle. È interessante notare che in questo caso, invece di depositarsi a terra dopo la diffusione, la nube di polvere del WTC si è sollevata come il pane in lievitazione. La polvere sollevata da un'auto che percorre una strada sterrata si posa a terra e non continua a lievitare come il pane. Sì certo, c'era un vento contrario di 5-8 miglia all'ora [8-13 km/h], ma ciò avrebbe dovuto solo rallentare la nube di polvere in direzione orizzontale. Un vento contrario non avrebbe dovuto farla salire.
G. Nubi Bicolore
Ora dobbiamo osservare qualcos'altro riguardo alla nube di polvere, ovvero la sua colorazione bicolore. Vedere dalla fig.23 alla fig.25. La colorazione contrastante la rende molto diversa da una normale nube di polvere.
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Fig.23 - (11/09/01) Fumi bicolore. |
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Fig.24 - (11/09/01) Fumi a due tonalità alla base della sezione superiore in ribaltamento. |
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Fig.25 - La diffusione della polvere del WTC 1 vista dall'altro lato del Fiume Hudson. Dei fumi emergono dalle colonne della struttura centrale [il "core"] non più supportate.
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H. Dispersione
Un'immagine satellitare scattata il 12/09/01 (fig.26) mostra chiaramente la nube di polvere che viene trasportata dal vento e si disperde per miglia sopra New Jersey e Staten Island. Sembrerebbe che la nube emerga dal sito del WTC rimanendo compatta fino al raggiungimento di una determinata quota, dove inizia a disperdersi. In corrispondenza di quel punto sembra esserci una piega nella scia della nube.
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Fig.26 - (12/09/01) www.spaceimaging.com (Una foto ravvicinata è mostrata in fig.15b al Capitolo 7). |
I. Conclusioni
È ora ovvio che c'è una chiara differenza tra i frammenti di cemento che si trovano in una tipica demolizione controllata e le particelle di polvere dalle dimensioni micrometriche che sono state prodotte l'11 settembre. L'enorme quantità di polvere e il comportamento insolito della stessa attestano il fatto che nessun tipo di demolizione controllata, termite o combustione di carburante per aerei fu responsabile della distruzione delle Torri del WTC.
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Fig.27 - (23/09/01) Immagine NOAA ripresa da sopra il complesso del WTC.
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