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3 gennaio 2021

Capitolo 20 - La Correlazione Tesla-Uragano-Magnetometro

Sono salito 
A bordo della nave del re
E ora a prua ora a poppa, ora sul ponte, 
In ogni cabina, ho fiammeggiato terrore: 
A volte mi dividevo e bruciavo 
In molti luoghi contemporaneamente – 
Sull’albero maestro, 
Sulle antenne e il bompresso, 
Ardevo come fiamme diverse 
E poi mi radunavo e riunivo di nuovo. 
- William Shakespeare - La Tempesta (Atto I, Scena 2)


A. Introduzione

Nel Capitolo 17 abbiamo afffrontato l'Effetto Tesla-Hutchison, nel Capitolo 18 abbiamo esaminato l'uragano Erin, e al Capitolo 19 abbiamo analizzato i dati dei magnetometri. In questo capitolo, affronteremo tutti questi temi, insieme, e la loro relazione con altri fenomeni noti.

Fig.1 - L'Uragano Erin è in lontananza, di fronte a New York City l'11/9.

Elicottero della WNBC News in volo nei pressi e sopra Manhattan alle 6:00 del mattino l'11/9. Notare verso est (in direzione del sorgere del sole) il fitto spessore di nubi in lontananza. Probabilmente si tratta delle bande esterne dell'uragano Erin visto che si trovava a sudest rispetto a New York.

Video di Andres Barilla del 10 e 11 settembre 2001 (Video integrale). Notare la pioggia durante la giornata e la serata del 10 settembre, inclusi i tuoni e i fulmini. Ci hanno sempre detto che il meteo su New York l'11 settembre era perfetto e ciò è vero, tuttavia, c'era un uragano le cui bande esterne erano visibili dalla città e il giorno prima aveva piovuto abbondantemente. 


Lo scopo di questo capitolo è quello di osservare dei fenomeni noti e ben documentati che appaiono simili a ciò che abbiamo osservato, ma non necessariamente identici. Ciò ci permetterà di approfondire la realtà di questi fenomeni che in molti potrebbero non rendersi conto che esistano veramente. La fig.2 mostra il tracciato dell'uragano Erin, dove le zone color verde acceso lungo il tracciato di Erin corrispondono agli intervalli di fluttuazioni attive nelle letture del magnetometro. Curiosamente, queste corrispondono ai cambiamenti in corso dell'uragano Erin. I cerchi concentrici blu nella fig.2 mostrano l'area approssimativa di copertura nuvolosa provocata dall'uragano Erin la mattina dell'11 settembre 2001. Le serie più chiare di cerchi concentrici mostrano le posizioni approssimative di Erin il giorno prima e il giorno dopo l'11 settembre. L'Uragano Erin si è allargato l'11 settembre per poi restringersi il 12 settembre mentre si dirigeva verso il mare aperto. Le immagini satellitari di questi tre giorni vengono mostrate in fig.4.

Fig.2 - Miglior traccia dell'uragano Erin, dal 1 al 17 settembre 2001.

Gli uragani viaggiano raramente su percorsi perpendicolari alla costa orientale degli Stati Uniti. Ma Erin l'ha fatto. Non solo, ha accelerato in questa direzione, come se "prendesse il ritmo". Le zone color verde acceso sul tracciato indicano approssimativamente quando le fluttuazioni del magnetometro furono più attive del normale. Le zone verdi iniziali (2-5 settembre) mostrano fluttuazioni molto meno drammatiche di quelle successive. L'uragano Erin si è riformato, per poi accelerare lungo una linea abbastanza dritta dal tempo B al tempo C, in fig.2. Il 9 settembre, nell'arco di 24 ore Erin passò da una tempesta tropicale a un uragano di categoria 3. La notte del 10 settembre rallentò la sua avanzata. Alle 8:46 del mattino dell'11 settembre, mentre Erin iniziò la brusca svolta a destra, apparvero le anomalie del magnetometro, come se la tempesta fosse un treno in corsa che sputa scintille sui binari mentre cerca di curvare troppo velocemente.

Fig.3 - Declinazione magnetica e il percorso dell'uragano Erin.

Sembrerebbe che le curve nel percorso dell'uragano siano strettamente correlate alle fluttuazioni nelle letture del magnetometro. Abbiamo bisogno di più dati prima di concludere che l'uno sia causa dell'altro, o che entrambi siano il risultato di qualcosa che non abbiamo considerato, o che sia solamente una coincidenza 😊. Come mostra la fig.3, sappiamo che dev'essere accaduto "qualcosa" di sensazionale per allontanare Erin da quello che sembrava un percorso agganciato alla linea di declinazione meno -15, e con una virata così drastica.

Curiosamente Erin s'ingrandì l'11/9, come se stesse combattendo con il fronte freddo che si avvicinava dal Midwest e ne veniva fatta a pezzi. In seguito, l'uragano si è ricompattato mentre invertiva la rotta iniziando a dirigersi verso est, come mostrato dalla fig.4a alla fig.4c. I cerchi gialli hanno dimensioni identiche in ciascuna delle tre foto, illustrando che Erin, riempiendo l'intero cerchio l'11/9, ricopriva la superficie più grande l'11/9 stesso.

Fig.4 - Immagini satellitari del (a) 10, (b) 11, e (c) 12 settembre 2001.

Fig.5 - Immagini satellitari del (a) 10 e (b) 11 settembre 2001.

Consideriamo ora il sistema ad alta pressione giunto lungo la costa orientale la mattina del 11/9, come mostrato nelle mappe meteorologiche di FOX5 rispettivamente in fig.4 e fig.5 del capitolo 18. La posizione approssimativa del sistema ad alta pressione rispetto all'uragano Erin è mostrata in fig.5 sopra. I sistemi ad alta pressione ruotano in senso orario nell'emisfero settentrionale e sono noti come "anticiclonici" perché ruotano nella direzione opposta ai cicloni o agli uragani.

Rassegna dei bollettini meteo la mattina dell'11 settembre pochi minuti prima delle 8:46, orario di impatto del primo "aereo". Notare la scarsa menzione all'uragano Erin e la totale l'assenza sulle cartine meteo e confrontate ciò con tutti gli altri bollettini meteo in cui discute di un uragano. Allo stesso tempo però, Erin fu uno degli uragani più studiati di sempre. Questo articolo NASA makes a Heated 3-D Look Into Hurricane Erin's Eye afferma che "è stato utilizzato come esperimento per uno studio per migliorare il monitoraggio degli uragani e le previsioni sull'intensità, consentendo ai meteorologi di fornire avvisi più precisi e tempestivi al pubblico." Seguendo questo link Hurricane Erin 2001 è possibile consultare gli studi, i rapporti, le missioni e i dati raccolti dal NOAA su Erin.


Da Wikipedia: Anticiclone
In meteorologia, un anticiclone (ovvero, l'opposto di un ciclone) è un fenomeno meteorologico in cui c'è un movimento discendente dell'aria e, nei sistemi di superficie, una pressione atmosferica superiore alla media su una parte della superficie del pianeta. Gli effetti dovuti agli anticicloni superficiali comprendono cieli sereni e aria più fresca e secca. Durante la notte può anche formarsi la nebbia in una zona di maggior pressione. I sistemi medio-troposferici, come la cresta subtropicale, deviano i cicloni tropicali attorno alla loro periferia e inibiscono la libera convezione vicino al loro centro, accumulando foschia superficiale sotto la loro base. Gli anticicloni in quota possono formarsi all'interno dei minimi caldi del nucleo, come i cicloni tropicali, a causa della discesa di aria fredda dal retro delle depressioni superiori, come i massimi polari, o dallo sprofondamento su larga scala, come la cresta subtropicale. Il flusso anticiclonico spiraleggia in senso orario nell'emisfero settentrionale e in senso antiorario nell'emisfero meridionale.

Consideriamo ora vari fenomeni associati ai sistemi meteorologici rotanti.

B. Fenomeni Causati dai Sistemi Meteo Rotanti


1. Fusione di Materiali Dissimili


Esaminiamo ora un fenomeno osservato dopo l'uragano Andrew nel 1992. La fig.6a mostra un pezzo di legno, comunemente noto come un due per quattro [2 x 4 pollici], che è penetrato attraverso una palma.

Fig.6 - Uragano Andrew 1992.

Allo stesso modo, la fig.6b mostra un pezzo di compensato che è penetrato in un'altra palma. Tale fenomeno potrebbe esserci più familiare quando viene descritto come il ritrovamento di "paglia tra gli alberi" dopo un uragano o un tornado. Si presume genericamente, nell'opinione comune, che o la paglia volasse così velocemente da perforare l'albero o che il vento abbia piegato l'albero, aprendo una piccola fessura e che la paglia sia rimasta intrappolata in tale fessura. Ma a un esame più attento non sembra essere così. Certamente non spiega il compensato e il pezzo di legno tra gli alberi nella fig.6. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) è solita fornire risposte alle domande frequenti (FAQ) su tornado e uragani. In risposta a una domanda su "alcune cose strane", compresa la paglia conficcata negli alberi, riconoscono che ci sono strani fenomeni che non comprendono appieno.

In che modo i tornado fanno cose strane, come conficcare la paglia negli alberi, staccare la pavimentazione stradale e conficcare le schegge nei mattoni? [enfasi aggiunta].
L'elenco delle fatti bizzarri attribuiti ai tornado è quasi infinito. In gran parte sono legende popolari; ma effettivamente vengono riscontrati strani effetti nei danni da tornado....Dei venti intensi possono piegare un albero o altri oggetti, creando fessure in cui i detriti (ad es. cannuccia di paglia) si conficcano prima che l'albero si raddrizzi e la fessura si richiuda. Tutti gli effetti bizzarri di danneggiamento hanno una causa fisica all'interno del vortice turbolento dei venti nel tornado. Tuttavia, non comprendiamo ancora completamente quali siano alcune di queste cause; perché gran parte del fenomeno è quasi impossibile da simulare in laboratorio. [Fonte: The Tornado Online FAQ]
Fig.7 - (a) Una cannuccia di paglia conficcata in un albero; (b) La collezione di cannucce-conficcate-nel-legno di V.I. Merkulov.

È interessante notare che questi sembrano essere gli effetti che sono stati prodotti da John Hutchison, come il legno inglobato nell'alluminio risultante dall'Effetto Hutchison e mostrato nella fig.14 del Capitolo 17. Il cosiddetto "meteorite" ritrovato fra i detriti del WTC conteneva una pila di carta inglobata nell'acciaio, cemento e altro materiale. (Vedere la fig.16 del Capitolo 17.)

V.I. Merkulov, un ricercatore russo, ha raccolto e studiato i campioni del fenomeno della paglia-negli-alberi mostrato nella fig.7b. Merkulov ha sviluppato un modello matematico [Fonte: Electrogravidynamical Model of UFO, Tornado and Tropical Hurricane] per spiegare questa e le altre anomalie fisiche associate agli eventi meteorologici, comprese le cannucce conficcate negli alberi.


2. Levitazione


Dopo un tornado, si possono trovare degli oggetti pesanti come dei veicoli in equilibrio precario sulla cima di alberi o sui pali del telefono. Dopo che un gruppo di tornado si è abbattuto sul Midwest nel maggio 2008, un sopravvissuto ha riferito:
"Lo giuro, vedevo le macchine fluttuare," disse Herman Hernandez, 68. "E ci fu un rombo, sempre più forte." [Fonte: Survivors Dig Out After Tornadoes].

Generalmente si presume, secondo l'opinione comune, che una nube a imbuto abbia aspirato il veicolo e che poi sia caduto in un determinato luogo. Allo stesso modo, dopo un uragano, si presume generalmente che il vento abbia portato il veicolo fin dove è stato ritrovato. Ma consideriamo le immagini di fig.8. Come ha fatto l'auto in fig.8a a finire sulla staccionata di legno? L'auto stessa non mostra segni evidenti di essere caduta in quel luogo. Il fatto che la recinzione residenziale sia rimasta verticale implica che non vi fosse un carico laterale significativo. Inoltre, la parte inferiore delle portiere e il sottoscocca dell'auto fanno sembrare più ad operazione di sollevamento con un martinetto mal posizionato che a un impatto da caduta su una recinzione sottile. Ovvero, ci sono forti indicazioni che l'auto non sia caduta ne abbia sbattuto contro la recinzione, ma sia stata appoggiata delicatamente sulla stessa, sfiorando il tetto vicino.

Fig.8 - (15-25 ottobre 2005) Auto spostate dall'uragano Wilma. [Fonte: Tropical Cyclone Report Hurricane Wilma].

Nessuna delle tre auto color argento nella fig.8b sembra essere caduta. Quella all'estrema sinistra sembra totalmente intatta mentre quella a destra sembra avere un finestrino posteriore rotto ma nessun altro danno. Come potrebbero la prima e la terza auto essere praticamente intatte se l'auto centrale fosse stata soffiata lì dal vento? Se l'auto al centro fosse stata parcheggiata lì, come avrebbe potuto essere capovolta e ruotata mentre le altre due auto sono rimaste praticamente intatte? È anche interessante il motivo per cui la parte anteriore dell'auto ribaltata non sia posizionata così in avanti come le altre due. E da dove viene quella struttura in legno? Se fosse stata portata lì e spinta dal vento attraverso il parcheggio, perché non ha danneggiato il parcheggio e lasciato detriti sparsi qua e là? Sembra dunque più probabile che facesse parte della struttura del tetto sopra le auto e che sia stata sollevata e non spinta lì dal vento. Se fosse stata spinta lì, ci aspetteremmo di vedere anche molti altri detriti, specialmente sotto l'auto. Un bidone della spazzatura aperto in una giornata ventosa sparge rifiuti in tutto il quartiere; non li sposta semplicemente in un altro luogo.

Video in inglese di ABC News che mostra un tornado che solleva alcuni veicoli e altri effetti curiosi.

Nella sua ricerca di anomalie fisiche associate a tornado e uragani, il fisico russo V.I. Merkulov descrive un dominio del vuoto che può trasportare una carica elettrica e far capovolgere le cose.
Un dominio del vuoto in un campo gravitazionale della Terra è soggetto a polarizzazione gravitazionale, che crea un forte cambiamento localizzato nel campo gravitazionale sufficiente a capovolgere piatti o spostare mobili. Unitamente alla capacità di passare attraverso un muro o una finestra chiusa e di trasportare una carica elettrica, un dominio del vuoto può spiegare completamente tutti i fenomeni attribuiti a poltergeist. [Fonte: Electrogravidynamical Model of UFO, Tornado and Tropical Hurricane].

Inoltre, in un articolo su Nexus Magazine, Albert Budden giunse alla stessa conclusione, utilizzando il lavoro di John Hutchison per dimostrare questi fenomeni.

LA MACCHINA POLTERGEIST
Gli effetti poltergeist possono essere tanto il risultato di anomalie elettromagnetiche quanto l'operato di spiriti disincarnati dispettosi, come l'inventore John Hutchison è stato in grado di dimostrare nel suo laboratorio...
Il dispositivo di Hutchison dimostra che gli effetti di tipo poltergeist possono essere creati in laboratorio. In effetti, molte manifestazioni paranormali potrebbero essere il risultato di anomalie elettromagnetiche. [Fonte: The Poltergeist Machine]
V.I. Merkulov ricorda l'evento in cui delle monete furono trasportate per diversi chilometri prima di raggiungere il suolo.
Il 17 giugno 1940, nel villaggio di Meschery nella regione di Gorkij in Russia, un tornado ha riversato circa mille monete d'argento del XIV secolo. Le monete cadevano dalla nube ma non dall'imbuto stesso. Il tesoro è stato trasportato a diversi chilometri ed è stato riversato  su una zona contenuta [28].
[Fonte: Electrogravidynamical Model of UFO, Tornado and Tropical Hurricane. Referenze [20], [21], [22], [23], [28], [31], [32] e [33]]
Allo stesso modo, i residenti di Brooklyn, New York, segnalarono che la carta proveniente dal World Trade Center stava cadendo sul loro quartiere.

Jerry Gross residente di Brooklyn
...Fra l'altro quel giorno il mio quartiere era disseminato di cenere proveniente del WTC. Ma è normale che la carta venga trasportata a 7 miglia [circa 11.2 km] di distanza? [Fonte: comunicazione personale tra Dr. Wood e Jerry Gross].
 
3. Aspetto e Sembianze di una Nube a Imbuto


David Handschuh, un fotografo vicino alla base del WTC 2, descrive le sue sensazioni durante la disintegrazione del WTC 2. 

Fotografo David Handschuh
...mentre giungevo all'angolo di Liberty Street, fui quasi sollevato da un tornado...fu come essere sollevato...la nube nera aveva consistenza...era come la notte - ma aveva una sensazione solida - come la ghiaia...ghiaia calda e mi ha sollevato e mi ha lanciato per circa un isolato. Solo... un secondo stavo correndo e il secondo dopo ero in volo...[Fonte: Charlie Rose Show, ottobre 2001. Vedere video al Capitolo 11 sezione D]. 

È interessante che il vigile del fuoco Angel Rivera descrisse l'esperienza vissuta la mattina del 11/9 "...come essere dentro una tempesta o un vulcano o qualcosa, qualcosa di orrendo." [Fonte: Angel Rivera, pag.9]. Si trovava nel WTC 3 durante la distruzione del WTC 2 e forse anche del WTC 1.

Vigile del Fuoco Angel Rivera, sopravvisto nel WTC 3
Quando la seconda torre è venuta giù, non avevamo idea di cosa stesse succedendo. Abbiamo pensato a un altro aereo, un'altra bomba, un'altra come un [sic] secondo ordigno. 
Abbiamo pensato, ci siamo, siamo morti. 
Quando è successo, come ti ho detto prima, era tutto nero. Era come essere dentro una tempesta o un vulcano o qualcosa, qualcosa di orrendo. Ci dicevamo che moriremo, che moriremo, che Dio ci aiuti. Pensavo che fosse finita, dopo di che non c'era più, non si parlava più. 
Questo è tutto. Restammo tutti tranquilli chiedendoci dov'eravamo, cosa fosse successo. Il fumo si è schiarito, le ceneri o il cemento o qualsiasi altra cosa fosse. C'era una piccola apertura. [Fonte: Angel Rivera, pag.9]

Angel Rivera non descrive la sua esperienza come un frastuono dovuto ad enormi sezioni del WTC 2 che si schiantano contro il WTC 3, dov'egli si trovava. Egli descrive di essere "dentro una tempesta o un vulcano, qualcosa di orrendo". Potremmo presumere che la descrizione di Angel Rivera che "tutto era nero" fosse il risultato del volume di polvere che andò verso l'alto e bloccò tutta la luce solare. Ma perché ne andò così tanta verso l'alto?

Fig.9 - (12/09/01) Un'immagine ravvicinata è visibile in fig.15b del Capitolo 7.

Il pennacchio di polvere mostrato in fig.9 non si comporta come la polvere in una leggera brezza che si alza da un edificio "crollato", ma rispecchia meglio una nube a imbuto dovuta a un evento meteorologico torsionale, come un tornado o un grande mulinello di polvere. Diamo dunque uno sguardo ad una nube a imbuto.

Fig.10 - Il Fuoco di sant'Elmo all'interno di un tornado.

Il tornado del 25 maggio 1955 che colpì Blackwell nell'Oklahoma fu un tornado particolarmente potente. Lee Hunter vide l'effetto colonna-di-luce nitidamente.
"L'imbuto è stato illuminato dalla nube al suolo. Era una luce blu profonda e costante - molto brillante. Aveva un fuoco di color arancione al centro dalla nube al suolo. Mentre giungeva lungo il mio campo, si prese un corridoio largo circa 100 iarde [circa 91 metri]. Mentre oscillava da sinistra a destra, sembrava un gigantesco tubo al neon nell'aria o un Bagman ad un passaggio a livello. Mentre oscillava lungo il livello del suolo, dal fondo dell'imbuto sgorgava il fuoco arancione o l'elettricità, e la corrente ascensionale lo trasportava in aria provocando una luce terrificante - ed era sparito!" (Journal of Meteorology, 14:284, 1957). Fonte: Handbook of Unusual Phenomena: Eyewitness Accounts of Nature's Greatest Mysteries by William R Corliss. [Fonte: https://www.flatrock.org.nz/topics/environment/wipeout.htm


Il fisico russo V.I. Merkulov propone che i tornado siano un sistema elettrico.
La cavità interna di un imbuto ha pareti d'aria chiaramente definite, con fulmini che lampeggiano tra di esse. [sic] o la superficie dell'acqua, allora l'azione della corrente si manifesta bruscamente. Allo stesso tempo, quando un imbuto non tocca il suolo, non c'è flusso verticale. Nel 1951 in Texas un imbuto passò sopra un osservatore a 6 metri di altezza, l'interno con un diametro di circa 130 m con pareti larghe 3 metri. All'interno della cavità c'era una nube brillante. Non c'era il vuoto all'interno, perché era facile respirare. Le pareti ruotavano ad altissima velocità, e si poteva scorgere la rotazione fino alla cima della colonna. Un po' più tardi l'imbuto toccò la casa del vicino e l'ha subito spazzata via [20]. 
Questa descrizione è simile a molte altre [21], [22], [23] e richiede la spiegazione del fatto che la rotazione dell'aria porta necessariamente a una diminuzione della pressione. Perché, trovandosi a 6m da terra, l'estremità dell'imbuto non provoca né danni né intensi movimenti d'aria, mentre, appena tocca il suolo, distrugge e spazza via una casa? 
Le misurazioni dirette mostrano che esiste una zona di bassa pressione all'interno dell'imbuto (951 mb, Topica, 8 giugno 1966). Una tale diminuzione di pressione può essere provocata a una velocità di rotazione dell'aria di circa 100 m/sec [360 km/h] e dovrebbe rendere difficile il respiro. Perché l'imbuto scopre il letto del fiume risucchiandone l'acqua, mentre allo stesso tempo gli osservatori non si accorgono nemmeno del vento quando l'imbuto gli passa sopra?

L'imbuto emette un ronzio o un sibilo quando non tocca il suolo. Faye [Fa] descrive diversi casi in cui al tornado si accompagnavano dei fulmini globulari. A volte dei brevi lampi a lamina larga circondano un imbuto. A volte l'intera superficie di un imbuto brilla di uno strano bagliore giallo. A volte gli osservatori descrivono una formazione bluastra a palla come un fulmine globulare, ma molto più grande, visibile in una nube. A volte si vedono colonne di fuoco che si muovono lentamente. [VoM, Vo60, Fr]. [Fonte: Electrogravidynamical Model of UFO, Tornado and Tropical Hurricane].

Generalmente si presume che il centro della nube a imbuto contenga un vuoto che risucchia il materiale verso l'alto, ma le evidenze non sono a favore di ciò. Da bambina, Dr. Wood ha assistito alle conseguenze del tornado che ha travolto Topeka, Kansas, l'8 giugno 1966. È uno spettacolo che non ha mai dimenticato. Sembrava che una palazzina fosse stata tagliata in due, con una metà dell'edificio mancante. Si poteva vedere la camera da letto di qualcuno, con il letto ancora rifatto, alcune cose sul comò e i vestiti appesi nell'armadio. A Dr. Wood venne in mente tutto ciò quando vide cosa era accaduto al WTC 4, mostrato rispettivamente nelle fig.23 e fig.29 del capitolo 9.

Gli strani e potenti fenomeni associati ai tornado rimangono inspiegabili in base al nostro sapere tradizionale. Curiosamente, le dichiarazioni di David Handschuh (video al Capitolo 14), descrivono il rumore di quando si è creato il foro sulla Torre Sud e poi, in seguito, il rumore della Torre Sud mentre  si "disintegra".
E poi, questo rumore che riempì l'ambiente assomigliava a quello prodotto da una tubazione del gas ad alta pressione che si rompe. E sembrava provenire da ogni luogo, non da una direzione in particolare. E tutti si guardano intorno chiedendosi "cos'è stato?" E poi all'improvviso esplode la seconda Torre. [Fonte: David Handschuh, vedere video al Capitolo 14].

Poco dopo, David Handschuh descrisse "un altro forte rumore che ha come fatto eco al primo" mentre l'edificio si stava "semplicemente disintegrando"
Stavo camminando da solo e ho sentito...un altro forte rumore che ha come fatto eco al primo...Alzo gli occhi e penso OK, è un altro aereo...e l'intero edificio si stava semplicemente disintegrando.

Anche se potremmo non capire completamente come funziona un tornado, sappiamo che è reale e può distruggere cose con enormi quantità di energia - energia che sembra uscire dal nulla.


4. Primi Soccorritori che Descrivono Tornado o Uragani


Vigile del Fuoco Derek Brogan
Avevamo appena sentito il tizio in testa davanti a noi che urlava che non ci sono più scale, sono sparite tutte.
Quindi vista l'oscurità credevamo a tutto ciò che sentivamo. Condividevo la mia maschera mettendola sui volti delle persone. Gerard Gorman condivideva la sua maschera spurgandola. Perciò con quel forte sibilo in corso, forse non ha sentito che stavamo scendendo al quarto piano. [Fonte: Derek Brogan, pag.17].
Vigile del Fuoco Paul Quinn

Sono rimasto lì fino al...avvertivo che era un dannato tornado. Fu tutto nero per molto tempo. [Fonte: Paul Quinn, pag.5].
EMT Kevin Barrett

All'inizio mi sentivo come se fossi in un film, quando vedi di tutto, sai, un film tipico. Vedi un film ed è tutto una tempesta e un tornado e tutto diventa grigio e nero come la pece e io mi trovo nel mezzo di tutto ciò. Fu come se pensavo che fosse un sogno e poi è diventato realtà. [Fonte: Kevin Barrett, pag.8-9].

Vigile del Fuoco Adrienne Walsh

Quando sono arrivata sul retro della camionetta, non so perché, ma ho guardato alla mia destra, e ho visto arrivare una nuvola nera con dimensioni pari al più grande grattacielo che abbia mai visto, saltellando come un tornado, e ho solo urlato "Correte" e me ne sono andata. [Fonte: Adrienne Walsh, Pag.4-5].

Vigile del Fuoco Edward Kennedy

Stavo cercando di trattenere il respiro. Stavo cercando di togliermi quella roba dalla bocca. Ho aperto gli occhi due volte. Era buio pesto e sembrava come un uragano di passaggio. Il vetro dell'auto si stava rompendo ed era tipo, sai, mentre le cose si sono calmate, mi è sembrato che fossero circa 15 minuti. [Fonte: Edward Kennedy, pag.8].
Tenente Richard Smiouskas

Tutti iniziarono a correre verso nord, e questa enorme massa alta come dieci piani si gonfiava, spingeva fumo nero e tipo un luccichio. Immagino fosse il vetro a luccicare nella nube di fumo. Ho visto tutto che volava in giro. Ho guardato indietro, e c'era questa cosa che volava, che veniva verso di me.
Ho iniziato a correre verso nord. Sono arrivato all'angolo e stava inghiottendo tutti gli edifici intorno, forse a 50 piedi [15 metri] da me. Ho tentato un paio di porte, e poi sono entrato in un negozietto all'angolo e ho chiuso la porta. C'erano forse dieci persone in quel negozio. Ho tenuto la porta chiusa ed è semplicemente soffiato via come uragano, con tutti questi detriti e carta, migliaia di carte al suo interno. Poi è diventato di nuovo nero come la pece. Era di nuovo mezzanotte. [Fonte: Richard Smiouskas, pag.12].

 
5. Il Fuoco di Sant'Elmo


Un altro fenomeno associato alle tempeste è il fuoco di Sant'Elmo, che viene mostrato nel disegno che descrive ciò che Lee Hunter vide all'interno nuvola a imbuto nel 1955 a Blackwell, Oklahoma. Il fuoco di Sant'Elmo è solitamente descritto come un bagliore blu, ma molti lo hanno descritto come un fuoco, sebbene, in maniera simile agli "incendi anomali" visti l'11/9, non sia stato descritto come qualcosa in fiamme.

L'imbuto emette un ronzio o un sibilo quando non tocca il suolo. Faye [Fa] descrive diversi casi in cui al tornado si accompagnavano dei fulmini globulari. A volte dei brevi lampi a lamina larga circondano un imbuto. A volte l'intera superficie di un imbuto brilla di uno strano bagliore giallo. A volte gli osservatori descrivono una formazione bluastra a palla come un fulmine globulare, ma molto più grande, visibile in una nube. A volte si vedono colonne di fuoco che si muovono lentamente. [VoM, Vo60, Fr]. [Fonte: Electrogravidynamical Model of UFO, Tornado and Tropical Hurricane].

E poi c'è l'articolo di William Beaty su Scientific American del 22 settembre 1997, che domanda: "Cosa causa lo strano bagliore noto come Fuoco di Sant'Elmo? Questo fenomeno è correlato forse ai fulmini globulari?

Il fuoco di Sant'Elmo è un tipo di scintilla elettrica continua chiamata "scarica luminescente". L'avete visto molte volte prima, dato che è quasi identico al bagliore che si genera all'interno dei tubi fluorescenti, nei lampioni ai vapori di mercurio, nelle vecchie calcolatrici con display arancione e nei globi al plasma all'interno dell' "occhio del ciclone". Quando si verifica naturalmente, lo chiamiamo Fuoco di Sant'Elmo, ma quando si verifica all'interno di un tubo di vetro, lo chiamiamo un'insegna al neon.
Il Fuoco di Sant'Elmo e le normali scintille possono entrambi apparire quando l'alta tensione elettrica agisce su un gas. Il fuoco di Sant'Elmo viene visto durante i temporali quando il terreno sotto la tempesta è carico elettricamente e c'è alta tensione nell'aria tra la nube e il suolo. La tensione lacera le molecole d'aria e il gas inizia a brillare. Occorrono circa 30.000 volt per centimetro di spazio per avviare un fuoco di Sant'Elmo (sebbene gli oggetti appuntiti possano attivarlo a livelli di tensione leggermente inferiori).
Il Fuoco di Sant'Elmo è un plasma. Un gas normale è composto da molecole. Le molecole sono composte da atomi, che a loro volta sono composti da elettroni e ammassi di particelle protoniche. Se la forza elettrica applicata a ciascuna porzione di gas è maggiore di un certo livello di tensione, essa fa sì che gli elettroni e i protoni delle molecole di gas vengano allontanati l'uno dall'altro. L'alta tensione trasforma il gas in una miscela luminosa di ammassi di protoni ed elettroni separati. Chiamiamo questa miscela di particelle con il nome "plasma" ed è un conduttore. Inoltre diviene fluorescente con la luce.
Il colore del bagliore dipende dal tipo di gas interessato. Se vivessimo in un'atmosfera di gas neon, il fuoco di Sant'Elmo sarebbe rosso/arancione e il fulmine sarebbe bianco con bordi arancioni. La nostra atmosfera è composta da azoto e ossigeno e questa miscela emette luce blu/viola se esposta a campi ad alta tensione. Se un tubo di un'insegna al neon fosse riempito con azoto/ossigeno invece di neon, si illuminerebbe di blu/viola invece che rosso/arancione.
Questo fenomeno è correlato forse ai fulmini globulari? Nessuno lo sa, perché nessuno sa cosa sia il fulmine globulare, e potrebbe non essere affatto una scintilla. Il fuoco di Sant'Elmo a volte viene scambiato per i fulmini globulari. Tra le altre differenze, i fulmini globulari possono fluttuare come una bolla di sapone, mentre il fuoco di Sant'Elmo rimane sempre attaccato a un oggetto. [Fonte: Scientific American].
Fig.11 - Come gli atomi emettono luce.
  1. Una collisione con una particella in movimento eccita l'atomo.
  2. Ciò causa il salto di un elettrone ad un livello di energia maggiore.
  3. L'elettrone ricade al suo livello energetico originale rilasciando l'energia in eccesso sotto forma di fotone di luce. [Fonte: How fluorescent lamps work].
Una lampada fluorescente emette un bagliore luminoso senza diventare estremamente calda. Per questo motivo le lampade fluorescenti sono più efficienti delle lampade a incandescenza.


C. Plasma


Estratto da How Stuff Works:
In fisica, il plasma è un gas altamente ionizzato, solitamente ad alte temperature, che conduce l'elettricità ed è influenzato da un campo magnetico. Il plasma è talvolta chiamato il quarto stato della materia. Il plasma è la forma più comune di materia nell'universo; il sole e tutte le altre stelle, così come alcuni tipi di materia interstellare, sono costituiti da plasma. Il plasma si verifica nei fulmini e nelle regioni dell'alta atmosfera terrestre dette ionosfera e fasce di radiazione di Van Allen. I plasmi artificiali si trovano nelle lampade a scarica elettrica e negli archi elettrici usati per la saldatura.

Un plasma è composto da un numero uguale di ioni carichi positivamente (atomi che hanno perso uno o più dei loro elettroni) ed elettroni liberi, che hanno una carica elettrica negativa. Gli ioni e gli elettroni hanno una forte tendenza a ricombinarsi e formare atomi elettricamente neutri di gas ordinario.
Fig.12 - Plasma luminoso.
Due fattori possono impedire ad un plasma di diventare un gas normale. Il primo è un grande apporto di energia, solitamente sotto forma di calore, che può mantenere gli ioni e gli elettroni in un moto troppo veloce per ricombinarsi facilmente. Il secondo, è una densità estremamente bassa del plasma. Se la densità è abbastanza bassa, lo spazio tra le particelle è così grande che ci sono poche possibilità che si ricombinino. [Fonte: How Stuff Works - Plasma].

Come visto al Capitolo 17, John Hutchison afferma di utilizzare dei campi magnetici per dirigere e guidare l'interferenza energetica in una zona particolare.

John Hutchison
Uso una diversa combinazione di onde radio, insieme all'alta tensione di soglia e operatori elettrostatici. E utilizzo solo campi magnetici deboli per guidare il campo elettrostatico in giro...e per adattarlo a determinati schemi. Ora badate, questa è una scoperta abbastanza accidentale che ho fatto. E ho avuto un vero problema cercando di replicarlo nei primi anni. E non pensavo che fosse importante, ma è trapelato nella comunità scientifica e hanno iniziato a venire con altri scienziati, e hanno iniziato a chiedere dimostrazioni. [Fonte: Ralph Winterrowd Show, 4 aprile 2010].
Fig.13 - (a) Globo al plasma. (b) (11/09/01) Nei pressi di Church e Liberty Street. Posizione D nella mappa di fig.39 al Capitolo 13. Da notare i "frammenti" di fiamme ["chunks" of flame] all'estremità delle stesse.

Ora riesaminiamo ciò che il vigile del fuoco Armando Reno osservò:

Vigile del Fuoco Armando Reno
Stavo lavorando vicino al ponte sud [South Bridge]. C'erano numerosi incendi di auto lì. Mi trovavo vicino al ponte sud e l'autista dell'Engine 1 era con me. C'erano due tratte di una linea da 2-1/2 pollici dispiegate dall'idrante sul lato sud di Liberty Street. Stavamo spegnendo gli incendi delle auto, o meglio ci stavamo provando, e non c'era - l'acqua non aveva alcun effetto sugli incendi delle auto in quel momento. Ho incominciato a pensare di prendere la schiuma dal mezzo, e ho notato anche che c'erano numerosi cadaveri su Cedar Street, e stavo pensando di prendere l'attrezzatura EMS dal mezzo, infilarmi i guanti e iniziare a raccogliere i cadaveri e metterli nei sacchi. Beh, frammenti di cadaveri. [Fonte: Armando Reno, pag.3].
 
1. Cos'è il Fuoco di Sant'Elmo?

Se dovessi guardare fuori casa durante un temporale e vedere un alto lampione che brilla di fiamme blu, potresti essere tentato di chiamare i vigili del fuoco. In seguito potresti notare che il lampione è in fiamme ma in realtà non sta bruciando e l'acqua della manichetta antincendio non spegne le fiamme. A questo punto, potresti essere quasi disposto a chiamare un prete, ma ciò, come la chiamata ai vigili del fuoco, non sarebbe necessario. Il fenomeno a cui stai assistendo è in realtà il Fuoco di Sant'Elmo. (Che non ha nulla a che fare con un film degli anni '80 con protagonista un giovane Emilio Estevez.)

Il Fuoco di Sant'Elmo è un fenomeno meteorologico che consiste in una lacuna nella carica elettrica. È come un fulmine, ma non del tutto. E anche se è stato scambiato per fulmine globulare, non è nemmeno quello - e sicuramente non è fuoco. ...

Come con tutti i fenomeni elettrici, il fuoco di Sant'Elmo riguarda gli elettroni. Dunque, cos'è il fuoco di Sant'Elmo se non è una forma di fulmine? [Fonte: How Stuff Works - St. Elmo's Fire].

2. Cause del Fuoco di Sant'Elmo: Il Fuoco che non è Fuoco

Come il fulmine, il Fuoco di Sant'Elmo è plasma o aria ionizzata che emette un bagliore. Ma mentre il fulmine è il movimento dell'elettricità da una nube carica al suolo, il Fuoco di Sant'Elmo è solo scintille, qualcosa come uno sparo di elettroni nell'aria. È una scarica effetto corona, e si verifica quando c'è uno squilibrio significativo nella carica elettrica, che provoca la lacerazione delle molecole, a volte producendo un lieve sibilo.
[...]
Una volta che l'aria favorisce il movimento degli elettroni, quegli elettroni continuano ad aumentare la distanza tra la loro controparte caricata positivamente, i protoni. Questa è la ionizzazione e il plasma è semplicemente aria ionizzata. Il fenomeno che causa il Fuoco di Sant'Elmo è una drastica differenza di carica tra l'aria e un oggetto carico...[Fonte: How Stuff Works - St. Elmo's Fire1].
 
Nel Capitolo 11 (Le Auto "Tostate") e nel Capitolo 13 (Incendi Anomali), abbiamo visto che gli incendi anomali distanti dal WTC hanno danneggiato i veicoli senza apparentemente incendiare la carta o gli alberi o le persone o qualsiasi altra cosa intorno. Ad esempio, le auto bruciano ma non la segnaletica stradale in fig.2 e fig.40 del Capitolo 13. Inoltre, gli alberi non sembrano essere bruciati in fig.1 del Capitolo 13 e in fig.31 del Capitolo 11. Le auto con i pneumatici di gomma non erano collegate a terra, perciò se l'aria era altamente ionizzata, le auto potrebbero aver accumulato una carica maggiore rispetto agli oggetti messi a terra. Questo potrebbe anche spiegare i bruschi confini riscontrati nelle zone affette sui veicoli come l'auto della polizia nella fig.2 del Capitolo 11.


3. Il Plasma e la Trasmissione dell'Energia

Fig.14 - Dimostrazione fisica della trasmissione dell'energia. [Fonte: Plasmas!!!].

Fig.15 - Globi al plasma. Forse sono associati alla "schiuma pelosa". 


D. Trasmissione dell'Energia

Fig.16 - Trasmissione dell'elettricità attraverso l'aria.

Fig.17 - (a) Tubo fluorescente con una bobina di Tesla. (b) Wardenclyffe Tower.

E. Levitazione o Disgregazione


1. I Fisici hanno 'risolto' il mistero della levitazione
Di Roger Highfield, Editore Scientifico, 08/08/2007 

Fig.18 - Un magnete in rotazione in un campo magnetico esibisce un effetto antigravitazionale.

Fig.19 - Paragoniamo ciò [la levitazione] con l'auto capovolta davanti al SUV nella fig.34 del Capitolo 11.

Video in cui si vedono sia l'auto capovolta a cui fa riferimento la didascalia della fig.19 sopra che il SUV. Nel video il SUV è ribaltato su un fianco ad indicare che è stato girato prima della foto di fig.34 al Capitolo 11, che infatti dovrebbe essere del 12 settembre.


Elettricità, magnetismo e gravità sono tutti interconnessi. Il moto di un conduttore attraverso un campo magnetico può produrre elettricità (ad esempio una centrale idroelettrica). L'elettricità può anche produrre un campo magnetico (avvolgere del filo attorno a un chiodo e applicare corrente elettrica al filo). Viene dimostrato che un magnete rotante sfida la gravità mentre galleggia su un campo magnetico, come mostrato in fig.18. Le lattine di alluminio della Red Bull vengono distrutte per induzione magnetica, come mostrato nella fig.19.

Sembrerebbe che se riescono a fermare un tornado, possono avviarne uno.


2. Eliminando la Torsione dal Tornado
Di Leonard David, Senior Space Writer, 3 marzo 2000, 03:56 PM ET

ALBUQUERQUE, NEW MEXICO - Un'esplosione di energia a microonde irradiata da un satellite spaziale potrebbe essere usata per domare la natura distruttiva di un tornado, ha rivelato uno scienziato questa settimana. Tale compito di sorveglianza del meteo potrebbe essere assegnato a delle future stazioni alimentate dall'energia solare che orbiterebbero la Terra.
Secondo l'American Meteorological Society, ogni anno negli Stati Uniti vengono segnalati circa 1.200 tornado. Una media di 55 persone muoiono ogni anno a causa dei tornado e vengono distrutti o danneggiati beni per un valore di miliardi di dollari.
I loro venti estremamente forti muovono detriti, distruggono case, fanno crollare edifici e ribaltano veicoli. Ci sono evidenze sempre maggiori che il riscaldamento globale possa generare quantità crescenti di maltempo, compresi i tornado, ad un'intensità ancora maggiore negli anni a venire.

Ma il concetto di detonare bombe atomiche contro i tornado sostenuto qui questa settimana si scontra con l'essere in balia della furia di Madre Natura. L'idea concettuale, denominata Thunderstorm Solar Power Satellite [Satellite per Tempesta ad Alimentazione Solare], è stata presentata alla Space 2000 Conference and Exposition on Engineering, Construction, Operations and Business in Space, sponsorizzata dalla American Society of Civil Engineers.

Il progetto prevede di irradiare energia a microonde nella piovosa e fredda corrente discendente di un temporale in cui potrebbe originarsi un tornado. Quell'impulso di potenza interromperebbe il flusso convettivo necessario per concentrare l'energia che forma un tornado, ha affermato Bernard Eastlund, presidente della Eastlund Scientific Enterprises Corp., con sede a San Diego in California.
Ha collaborato con Lyle Jenkins, un veterano della NASA di 37 anni che ora dirige la sua azienda, la Jenkins Enterprises a Houston in Texas.
I due ricercatori immaginano dei colpi chirurgici di energia a microonde che potrebbero modificare la temperatura e la struttura fine dei sistemi temporaleschi.
"Lo chiamiamo domare il tornado", ha detto Jenkins. "Con solo una piccola scarica di energia a microonde, pensiamo di intravedere un modo per annullare il punto di innesco nella creazione di un tornado. Vogliamo riscaldare la pioggia fredda. Adattando il fascio, esso può assorbire la pioggia che fa parte del processo di fabbricazione di un tornado. "
Eastlund ha esaminato i dati forniti dall'Advanced Regional Prediction System presso il Center for Analysis and Prediction of Storms Center dell'Università dell'Oklahoma.

Questi dati prodotti da simulazioni numeriche sono stati utilizzati per studiare la formazione delle condizioni adatte alla "genesi del tornado". Eastlund e Jenkins li hanno usati per osservare gli effetti della scarica di radiazioni elettromagnetiche irradiate da un ipotetico Thunderstorm Solar Power Satellite su di una tempesta nascente.

Un altro aspetto della loro proposta potrebbe chiarire la necessità di un radar Doppler in orbita che potrebbe osservare la formazione delle condizioni che generano un tornado. Questi dati verrebbero inseriti in un satellite che arresta i tornado, forse posizionato in orbita geosincrona sopra le aree più colpite da maltempo. Utilizzando un impulso a microonde appositamente sintonizzato, piuttosto che raggi laser o infrarossi, tale energia può essere mirata all'interno di una tempesta e non passarci attraverso o essere riflessa via.
"Non si può procedere a tastoni con questa idea", ha detto Eastlund. "Devi usare un modello numerico reale. La mia ricerca mostra che riscaldando la pioggia in caduta possiamo spegnere la corrente discendente che alimenta un tornado". Sono necessarie ulteriori ricerche, ha aggiunto, per determinare esattamente quanta energia sarebbe necessaria a produrre un pugno da K.O. a un tornado in formazione.
Ma è bene scherzare con Madre Natura? "Questa è una nuova scienza di cui stiamo parlando, la modifica del clima...un nuovo paradigma che cerca di mitigare questi sistemi meteorologici violenti", ha detto Eastlund.
"Se si rivelerà possibile prevenire i tornado", ha continuato Eastlund, "allora si potrebbero immaginare sistemi in cui anche i fenomeni tempestosi come uragani e tifoni vengono modificati in qualche modo benefico, e la modifica del clima potrebbe essere di routine nel 21° secolo". [Fonte: Taking the Twist Out of a Twister]. 

F. Conclusioni


Stiamo parlando del fatto che la maggior parte delle persone vedono ciò che si aspettano di vedere, ciò che vogliono vedere, ciò che è stato loro detto di vedere, ciò che la saggezza convenzionale dice loro di vedere, non ciò che è dritto davanti a loro in condizioni perfette. - Vincent Bugliosi.

L'evidenza empirica è la verità che la teoria deve riprodurre. Dr. Wood ha ripetuto questa affermazione più volte in questo libro perché la sua importanza non può essere abbastanza enfatizzata. Nella cultura odierna della semplificazione eccessiva e dei test a scelta multipla standardizzati, molti hanno l'impulso di puntare ad una tecnologia conosciuta (ad esempio termite, RDX, TNT, armi nucleari, collasso progressivo, HAARP, armi scalari, fisica della torsione, Nazi Bell, ecc.) invece di esaminare le evidenze che l'uso di una tecnologia o l'altra si è lasciata alle spalle. È come qualcuno che cerca di forzare un piolo quadrato in un foro rotondo perché nessuno che conosce ha mai visto un piolo quadrato, tanto meno gli ha mai dato un nome, tant'è che la possibilità dell'esistenza di un piolo quadrato non viene considerata - anche mentre si sforzano per forzarlo nel foro rotondo.

Alcune persone pensano di agire più scientificamente quando usano il nome di una tecnologia conosciuta per descrivere fenomeni sconosciuti, ma è vero il contrario. Tale approccio omette le evidenze che non si adattano ad alcuna tecnologia conosciuta. Per alcune persone, il termine "HAARP" o il termine "armi scalari" o il termine "Nazi Bell" viene usato come un'arma onnicomprensiva che può essere incolpata per qualsiasi evidenza necessiti una spiegazione, come il perfetto "caprio espiatorio", e senza nemmeno conoscere cosa possono fare queste armi. Inoltre, se le loro piene potenzialità sono informazioni classificate, non sarebbero note al pubblico. E un'arma in grado di produrre tutti gli effetti che abbiamo visto l'11/9 non sarebbe certamente di pubblico dominio, a prescindere da chi possiede l'arma. Per questi motivi, Dr. Wood ha cercato di concentrarsi sui fenomeni, e non sul nome di tendenza di una particolare tecnologia. L'evidenza deve venire prima della teoria. Ciò che conta è comprendere cosa può fare la tecnologia, non il suo nome. Per tali motivi, Dr. Wood ha resistito all'impulso di indicare una tecnologia conosciuta e si è invece concentrata sulle evidenza fisiche. Probabilmente ci saranno quelli che non riusciranno a resistere all'impulso di dare il nome di una tecnologia conosciuta al produttore di queste evidenze [cioè l'arma]. Tuttavia tale denominazione servirà solo a gettare un velo di mistero su di essa.

Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. - Arthur C. Clarke.

Una volta compreso il meccanismo di qualcosa, non è più visto come magico. Ciascuno dei fenomeni che derivano da qualsiasi cosa sia avvenuta l'11/9 può essere compreso come qualcosa che molte persone hanno già visto prima, sebbene in un contesto diverso e di solito molto, molto meno imponente. Ma una cosa è perfettamente chiara: l'11/9 fu una dimostrazione di una tecnologia di portata spaventosa. Una tale tecnologia, per quanto mostruosamente distruttiva si sia dimostrata, può essere utilizzata anche per scopi costruttivi e benevoli, come, per dare un solo ovvio esempio, fornire energia pulita. E, come per la "magia", comprenderla ci eleverà e responsabilizzerà.

Nel Capitolo 17 abbiamo visto che tutti i fenomeni osservati al WTC l'11/9 potevano essere prodotti dall'Effetto Hutchison. Sebbene non siano sulla stessa scala, sembrano essere gli stessi fenomeni o coinvolgere lo stesso tipo di fisica. L'Effetto Hutchison è prodotto dall'interferenza dell'energia a radiofrequenza all'interno di un campo statico - ad esempio, dall'interferenza delle microonde all'interno di un campo statico. Il campo statico utilizzato da John Hutchison è prodotto da una bobina di Tesla o da un generatore di Van de Graaf. Nel Capitolo 18, è stato dimostrato che l'uragano Erin aveva l'epicentro appena fuori New York City la mattina dell'11/09/01 con le bande esterne che sorpassavano Cape Cod e raggiungevano anche l'estremità di Long Island. L'11/9, dei tuoni, che sono evidenza di un campo elettrico, sono stati segnalato presso gli aeroporti JFK, LaGuardia e Newark, i tre principali aeroporti intorno a New York City. Nel Capitolo 19, è stato dimostrato che le letture del magnetometro in Alaska mostravano escursioni del campo magnetico terrestre che coincidevano con l'orario di ogni evento principale al WTC l'11/9. E sappiamo che i campi elettrici rotanti possono produrre un campo magnetico. E l'interferenza di questi campi può causare la dissociazione molecolare. Facendo riferimento all'articolo citato poc'anzi [Taking the Twist out of the Twister], se è possibile fermare un vortice, allora è certamente possibile avviarne uno. E la levitazione così come la fusione di materiali dissimili e la distruzione dei materiali possono derivare da un vortice di energia.

Che motivo ci sarebbe per cui una tecnologia basata sullo stesso tipo di fisica dell'Effetto Hutchison e che produce gli stessi fenomeni dell'Effetto Hutchison non possa essere ingigantita?

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Rimandiamo al sito web di Dr. Wood per chi fosse interessato a leggere una serie di articoli in inglese sul controllo del clima, degli uragani, terremoti e strani fenomeni: https://www.drjudywood.com/articles/erin/erin7.html.

31 luglio 2020

Capitolo 19 - Il Campo Magnetico Terrestre l'11/9


Ci sono alcuni rapporti, ad esempio, che riferiscono che alcuni paesi hanno cercato di creare qualcosa di simile al virus Ebola e che sarebbe un fenomeno molto pericoloso, per non dire altro...Altri si stanno impegnando anche nell'eco-terrorismo in base al quale possono alterare il clima, scatenare terremoti, attivare vulcani da remoto attraverso l'uso di onde elettromagnetiche. - William S. Cohen.

Penso sia corretto affermare che non si sia mai verificato un incidente la cui causa si possa chiaramente ricondurre all'interferenza elettromagnetica.
- Granger Morgan.

In realtà non è difficile: il segreto è saper come fare.
- Edward Leedskalnin.

Una canna da pesca elettromagnetica.
- Robert Clark.


A. Introduzione

Sappiamo che esiste un legame tra elettricità e magnetismo. Da bambina, Dr. Wood ricorda di aver creato un magnete avvolgendo una bobina di filo attorno a un chiodo e collegando le estremità ad una batteria da 9 volt. Poi, tramite il fenomeno opposto, Dr. Wood apprese anche che attraverso l'induzione elettromagnetica un magnete può generare una tensione. Non solo tutti sappiamo che l'elettricità e il magnetismo sono correlati, ma sappiamo che possono interagire. Dopo aver concettualizzato e studiato le somiglianze tra un uragano e una bobina di Tesla, Dr. Wood si interrogò sull'effetto che un grande uragano potrebbe avere sul campo magnetico terrestre.

I dati utilizzati da Dr. Wood sono stati registrati dal Geographical Institute Magnetometer Array (GIMA) dell'Università dell'Alaska, un'istituzione che gestisce diversi siti con magnetometri situati in località dell'Alaska e del Canada occidentale. Sei stazioni furono attive e registrarono dati durante il periodo intorno all'11 settembre 2001. Di seguito viene mostrato un esempio di un tracciato delle loro registrazioni.

I valori misurati dai magnetometri provenienti dalle sei diverse stazioni di ricerca nel nord dell'Alaska rivelano variazioni anomale nel campo magnetico terrestre nei momenti esatti in cui gli eventi chiave si stavano svolgendo a New York City l'11/9. La fig.1 mostra le deviazioni dai valori medi su un periodo di quattro giorni.

Fig.1 - Fluttuazioni del campo magnetico terrestre nella direzione del nord magnetico,
(Componente Orizzontale (H) delle 6 stazioni: direzione Nord/Sud) dalle 8 PM del 08/09/01 alle 8 PM del 12/09/01 (4 giorni). [Fonte dati: Data Chart for 2001. Oggi, i dati in vari formati si possono reperire qui University of Alaska Archivio mentre è anche possibile visualizzare i grafici delle varie stazioni per le tre componenti del campo magnetico H, D, e Z, visibili anche nelle immagini che seguiranno. 
Le linee verticali colorate corrispondondono ai 5 eventi principali: blu scura: buco al WTC 1; rossa: buco al WTC 2; rosa: distruzione WTC 2; azzurra: distruzione WTC 1; verde: distruzione WTC 7].

Immediatamente prima del primo evento, al WTC 1, le letture dei magnetometri iniziarono a fluttuare dalla media. Tali fluttuazioni aumentarono e, in concomitanza con ogni evento distruttivo da quel momento in poi [formazione del buco al WTC 2, distruzione del WTC 2, del WTC 1 e del WTC 7], i valori si spostarono drasticamente verso l'alto o il basso. In tutti i casi, le fluttuazioni delle letture dei magnetometri furono significativamente diverse dalla norma, specialmente per quanto riguarda le tempistiche [ossia, le coincidenze temporali].

Sebbene i dati sembrino chiaramente correlati agli eventi del giorno, l'importanza di queste fluttuazioni non è stata ancora completamente portata alla luce e senza dubbio merita ulteriori ricerche. Di per sé, le fluttuazioni nelle letture dei magnetometri non sono insolite. Tuttavia le tempistiche, l'ampiezza e il rapporto tra queste fluttuazioni sono insolite. In effetti, le tempistiche di queste fluttuazioni anomale sono decisamente sconcertanti.
In fig.2 viene mostrata una panoramica dettagliata della durata di 14 ore che circonda gli eventi dell'11/9.

Fig.2 - Fluttuazioni del campo magnetico terrestre nella direzione del nord magnetico,
(Componente Orizzontale (H) delle 6 stazioni: direzione Nord/Sud) dalle 6 AM alle 8:25 PM del 11/09/01 (14 ore). [Linea verticale blu scura: buco al WTC 1; rossa: buco al WTC 2; rosa: distruzione WTC 2; azzurra: distruzione WTC 1; verde: distruzione WTC 7].

Circa venti minuti prima che sul WTC 1 si formò il buco, le letture del magnetometro iniziarono a divergere dai loro valori medi. Come mostrato nella legenda degli eventi della fig.2, la linea blu verticale corrisponde esattamente al momento in cui sulla Torre Nord si formò il buco. Il prossimo evento, alle 9:03, mostrato in rosso, corrisponde all'istante in cui sulla Torre Sud si formò il buco. In seguito alle 9:59 AM, la Torre Sud venne distrutta nel momento indicato dalla linea arancione. Il WTC 1 venne distrutto al momento indicato dalla linea azzurra. Più tardi quella giornata, alle 5:21 PM, il WTC 7 fu distrutto nell'istante indicato dalla linea verde.

L'osservatore attento avrà notato che circa venti minuti prima che sulla Torre Nord si formò il buco, i grafici mostrano un andamento in diminuzione prima di invertirsi bruscamente verso l'alto. Continuano a crescere fino alle 9:03 AM. Dopodiché si livellano quando sulla Torre Sud si formò il buco. (La latitudine e la longitudine di ciascuna stazione di registrazione è riportata in tabella 1).

Tabella 1 - L'orario di ciascun evento. [Gli orari ufficiali provengono dal Lamont-Doherty Earth Observatory Fact Sheet, dal National Institute of Standards and Technology (NIST) NCSTAR1 pag.87 e 88 di 302 del pdf] e dal 9/11 Commission Report. I dati sismici e relative durate provengono dal Lamont-Doherty Earth Observatory].


Fig.3 - Posizioni delle stazioni di registrazione.

Tutti e sei i tracciati dei magnetometri diminuirono e poi invertirono la direzione proprio nel momento in cui sul WTC 1 si formò buco. I dati disponibili dei magnetometri sono stati registrati ogni 60 secondi. Pertanto, non è possibile determinare se i valori si invertono nel momento esatto dell'evento al WTC. Inoltre, l'ora esatta in cui è stato colpito il WTC 1 non risulta ben definita. Gli orari riportati da tre fonti governative distinte sono leggermente diversi. Il Lamont-Doherty Earth Observatory ha riferito le 8:46:26 AM [Fonte: Fact Sheet], il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha riferito le 8:46:30 AM [Fonte: NCSTAR1 pag.87 di 302 del pdf] e la 9/11 Commission le 8:46:40 AM [Fonte: 9/11 Commission Report].

Fig.4 - Fluttuazioni del campo magnetico terrestre nella direzione del nord magnetico,
(Componente Orizzontale (H) delle 6 stazioni: direzione Nord/Sud) dalle 8:15 AM alle 9:15 AM del 11/09/01 (1 ora). [Linea verticale blu scura: buco al WTC 1; rossa: buco al WTC 2].

Andrew Johnson: il campo magnetico terrestre è impazzito quel giorno. Video con sottotitoli in italiano.


I dati dei magnetometri provenienti dalle sei postazioni in Alaska (fig.4) sono riportati in fig.6 nelle tre componenti: intensità orizzontale (H), declinazione geomagnetica (D) e componente verticale (Z). I grafici coprono un periodo di 14 ore.

In tutti i tracciati dei magnetometri qui mostrati, la griglia verticale è in nano-Tesla e la scala orizzontale rappresenta la "eastern daylight-savings time" (EDT). Nella legenda di ciascun grafico viene fornito il valore medio (in nano-Tesla) che è stato sottratto da ciascun set di dati. Questo valore è il valore medio di ciascuna componente, per ogni stazione. La deviazione magnetica (componente D) visualizzata per ciascun set [di dati] è stata calcolata con il valore medio fornito dal GIMA. La componente H (deviazioni verso il basso) indica che il campo locale ha subito una flessione verso sud. Le flessioni della componente D sono deviazioni magnetiche verso ovest poiché la testa del magnetometro viene orientata con le coordinate magnetiche, non quelle geografiche. La componente Z è la componente verticale del campo magnetico.

Fig.5 - Elementi del campo magnetico.

Gli elementi del campo magnetico

X - Componente (nel piano orizzontale) diretta verso il Nord geografico
Y - Componente (nel piano orizzontale) diretta verso l’Est geografico
Z - Componente Verticale (positiva se è diretta verso l’interno della Terra)
H - Componente Orizzontale Totale (o Intensità Orizzontale Totale)
F - Intensità Totale del campo
D - Declinazione Magnetica (ovvero, l'angolo tra il nord magnetico e il nord geografico)
I - Inclinazione Magnetica

Nel tempo intercorso tra la distruzione del WTC 1 e del WTC 2, i valori, specialmente in direzione verticale (Z), in fig.6c, hanno iniziato a "vagare lontano da casa" [ad allontanarsi notevolmente dalla media]. Il preciso momento in cui il WTC 1 ha fatto "puff" sembrava coincidere con l'avvio di un evento geomagnetico significativo, che si è placato gradualmente quasi nello stesso momento in cui il WTC 7 ha fatto "puff". Successivamente, tutti e sei i valori sembravano risuonare insieme alla stessa frequenza (un tipo di risonanza magnetica), ma con ampiezze leggermente diverse. Questo comportamento dei valori elettromagnetici risulta più evidente in fig.6a.

Nel periodo intercorso tra la distruzione del WTC 1 e del WTC 7, si stavano verificando alcuni strani eventi magnetici. In fig.6b si può vedere che la declinazione (D) stava variando in un ampio intervallo. La declinazione geomagnetica è l'angolo tra il nord magnetico e il nord geografico. In altre parole, se ci trovassimo in una di quelle stazioni geomagnetiche con una bussola, avremmo visto l'ago oscillare selvaggiamente.

Molti di noi ricordano di aver tenuto in mano una bussola per la prima volta e di aver sperimentato con essa. Tenendo la bussola e spostandola, il quadrante vacillerà e non si manterrà fisso. Tuttavia, se posiamo la bussola su una roccia, possiamo aspettarci di vedere l'ago rallentare rapidamente e mantenere una direzione stabile. I dati in fig.6b indicano che se avessimo avuto una bussola posizionata su una roccia a Kaktovik l'11/9, l'ago non sarebbe rimasto puntato nella stessa direzione.

Fig.6a - Fluttuazione del campo magnetico terrestre in direzione del nord magnetico (componente H: nord/sud), dalle 6:00 AM alle 8:25 PM del 11/09/01 (14 ore). [Linea verticale blu scura: buco al WTC 1; rossa: buco al WTC 2; rosa: distruzione WTC 2; azzurra: distruzione WTC 1; verde: distruzione WTC 7].

Fig.6b - Fluttuazione della deviazione del campo magnetico terrestre dal nord magnetico (componente D: est/ovest), dalle 6:00 AM alle 8:25 PM del 11/09/01 (14 ore). [Linea verticale blu scura: buco al WTC 1; rossa: buco al WTC 2; rosa: distruzione WTC 2; azzurra: distruzione WTC 1; verde: distruzione WTC 7].

Fig.6c - Fluttuazione del campo magnetico terrestre in direzione verticale (componente Z: alto/basso), dalle 6:00 AM alle 8:25 PM del 11/09/01 (14 ore). [Linea verticale blu scura: buco al WTC 1; rossa: buco al WTC 2; rosa: distruzione WTC 2; azzurra: distruzione WTC 1; verde: distruzione WTC 7].

[Naturalmente i magnetometri dell'Università dell'Alaska non furono gli unici strumenti che registrarono il campo magnetico terrestre quel giorno. Per esempio, sul sito dell'International Monitor for Auroral Geomagnetic Effects (IMAGE), organizzazione costituita da 41 stazioni magnetometriche gestite da 8 istituti di ricerca in Finlandia, Germania, Norvegia, Polonia, Russia e Svezia, è possible consultare i grafici delle 3 componenti X, Y, e Z del campo magnetico terrestre, oltre a scaricare i dati grezzi in vari formati. Scegliendo le 5 stazioni magnetometriche più vicine al nord magnetico, è possibile visionare i grafici per le 3 componenti X, Y e Z dalle 10:00 AM alle 24:00 PM UTC (stesso arco temporale delle fig.6) l'11/9 e confrontarli qualitativamente con le fig.6, considerando che la scala delle ordinate è diversa e le componenti del campo non sono le stesse (H, D, Z e non X, Y, Z). E' facile costatare che anche queste stazioni magnetometriche in Islanda hanno registrato delle anomalie notevoli e simili a quelle registrate dai magnetometri in Alaska.]

Le 5 stazioni magnetometriche in Islanda e dintorni utilizzate per i grafici seguenti. Immagine non presente sul Libro,

Componente X del campo magnetico dalle 10:00 AM alle 24:00 PM UTC (6:00 AM alle 8:00 PM tempo di New York - 14 ore) del 11/09/01. Sovrapposte ai grafici le linee verticali colorate che indicano i 5 eventi significativi di quella giornata. Scala in nano-Tesla (nT) fornita sulle ordinate. Tempo Universale sulle ascisse. Immagine non presente sul Libro.
Componente Y del campo magnetico dalle 10:00 AM alle 24:00 PM UTC (6:00 AM alle 8:00 PM tempo di New York - 14 ore) del 11/09/01. Sovrapposte ai grafici le linee verticali colorate che indicano i 5 eventi significativi di quella giornata. Scala in nano-Tesla (nT) fornita sulle ordinate. Tempo Universale sulle ascisse. Immagine non presente sul Libro.
Componente Z del campo magnetico dalle 10:00 AM alle 24:00 PM UTC (6:00 AM alle 8:00 PM tempo di New York - 14 ore) del 11/09/01. Sovrapposte ai grafici le linee verticali colorate che indicano i 5 eventi significativi di quella giornata. Scala in nano-Tesla (nT) fornita sulle ordinate. Tempo Universale sulle ascisse. Immagine non presente sul Libro.


La declinazione geomagnetica è l'angolo tra il nord magnetico e il nord geografico. Con riferimento alle fig.6, il tracciato dati verde di Kaktovik mostra le fluttuazioni più drastiche tra le sei stazioni di registrazione, mentre il tracciato arancione relativo all'Arctic Village mostra fluttuazioni quasi della stessa ampiezza. La sensibilità di queste stazioni sembra essere correlata alla loro vicinanza al polo nord magnetico. Kaktovik è il più vicino al polo nord magnetico e l'Arctic Village è secondo per vicinanza. CIGO e Poker Flat si trovano più lontani dal polo nord magnetico e mostrano le escursioni meno significative nei dati.

Fig.7 - Il campo magnetico terrestre.

Tabella 2 - Posizione geografica dei magnetometri, del nord magnetico e di New York.

Prendiamo in considerazione un magnete a barra. Le linee di campo di un magnete a barra sono più vicine tra loro ai poli, quindi è lì che potrebbe esserci una maggiore sensibilità ai disturbi del campo magnetico. Kaktovik è a 11.2° N, 32.8° O rispetto al nord magnetico. New York City è a 40.6° N, 36.8° E rispetto al nord magnetico. I punti rossi nella fig.8 indicano dove si troverebbe ciascun luogo, se si pensasse alla Terra come a un magnete a barra, con Kaktovik più vicina ad un polo del magnete a barra rispetto a quanto non lo sia New York.

Fig.8 - La Terra è come un magnete a barra.

Fig.9 - Poli magnetici.

Nel 1820, Hans Christian Oersted, uno scienziato danese, scoprì un legame tra elettricità e magnetismo quando riscontrò accidentalmente che un ago magnetizzato di una bussola si riallineava se posto nelle vicinanze di un filo che trasporta corrente. Cioè, Oersted scoprì che i campi elettrici e i campi magnetici interagiscono.

Gli schemi di fig.9 mostrano come punterebbe un ago di una bussola se fosse posizionato in varie posizioni su un piano perpendicolare a un conduttore che trasporta elettroni.

La Terra è circondata da un campo magnetico che è stato disturbato l'11/9 proprio nel momento in cui si sono verificati gli eventi distruttivi nella città di New York. Gli effetti di campo non derivano necessariamente da una sorgente puntuale ma invece sono direzionali. Sappiamo che l'Uragano Erin creò effetti di campo vicino a New York City, poiché tutti e tre gli aeroporti locali hanno segnalato dei tuoni.

Fig.10 - International Geomagnetic Reference Field (IGRF) [Campo Geomagnetico Internazionale di Riferimento], Geophysical Institute Magnetometer Array (GIMA). [Percorso dell'Uragano Erin sovrapposto sulla mappa in blu. Come mostrato nel capitolo precedente, osserviamo che Erin segui la linea di declinazione -15° per 4 giorni nel suo percorso verso NY].

Il capitolo precedente ha trattato gli effetti di campo. Nel presente capitolo vengono esaminati i dati dei magnetometri, e sappiamo chiaramente che gli effetti di campo e il magnetismo possono interagire. Ciò ci porta a porci delle domande sulle condizioni meteorologiche nella zona di New York al momento delle catastrofi. Tali domande riguardano la pressione dell'aria (a livello del mare), il punto di rugiada [temperatura alla quale condenserebbe il vapore acqueo presente nell'aria con una data temperatura e pressione] e l'umidità relativa. Tali parametri sono mostrati in fig.12a nella stessa scala temporale dei dati dei magnetometri di fig.12b.

Fig.11 - Tracciato dell'Uragano Erin con latitudine e longitudine in coordinate cartesiane. [Fonte dati: Tropical Cyclone Report Uragano Erin].


B. Cambiamenti Atmosferici

Come osservato nel capitolo precedente, ci si aspettava che un fronte freddo proveniente da ovest facesse svoltare l'uragano Erin verso nord, sebbene la tempistica di tale svolta non fosse nota. Come avvenne, il fronte freddo arrivò a New York City la mattina dell'11 settembre. La Fig.12 mostra la pressione dell'aria a livello del mare, il punto di rugiada e l'umidità relativa registrate all'aeroporto JFK per oltre trentasei ore a partire dalle 8:00 AM l'11/09/01.

Durante una giornata tipica, possiamo aspettarci che la temperatura aumenti durante le ore diurne e diminuisca durante le ore notturne, con fluttuazioni. Se il contenuto di umidità nell'aria rimane costante quando la temperatura aumenta, l'umidità relativa diminuisce, poiché l'aria più calda può trattenere più umidità.

Stranamente, tuttavia, poco prima delle 7:00 AM dell'11/9, l'umidità relativa (rosa) iniziò improvvisamente un declino lineare che si concluse alle 11:30 AM. Di rado si assiste ad un cambiamento nel tempo lineare, con inizio e fine improvvisi, ma questa volta c'è stato. L'umidità relativa (rosa) passò dal 80% al 40%, in modo lineare, con una pendenza verso il basso di circa il 9% (umidità relativa) all'ora. Il punto di rugiada (blu scuro) rimase abbastanza costante fino alle 8:00 PM dell'10/9, quando iniziò un graduale andamento in diminuzione per 24 ore, scendendo da 73°F [23°C] a 53°F [12°C].

Fig.12 - (a) Pressione dell'aria a livello del mare, Punto di Rugiada, Umidità Relativa, dalle 8:00 AM del 10/09/01 alle 8:00 PM del 11/09/01 (36 ore), Aeroporto JFK [Fonte: Dati JFK]; 
(b) Fluttuazioni del campo magnetico terrestre nella direzione del nord magnetico (Componente H: Nord/Sud), dalle 8:00 AM del 10/09/01 alle 8:00 PM del 11/09/01 (36 ore). [Linea verticale blu scura: buco al WTC 1; rossa: buco al WTC 2; rosa: distruzione WTC 2; azzurra: distruzione WTC 1; verde: distruzione WTC 7].

La mattina dell'11/9, nello stesso frangente in cui l'umidità relativa diminuiva linearmente, il punto di rugiada diminuiva da 58°F [14°C] a 52°F [11°C], indicando che una massa d'aria più fresca e asciutta si era spostata nella zona. I fronti freddi sono generalmente associati a sistemi ad alta pressione. La fig.12 mostra la pressione dell'aria a livello del mare (blu chiaro) che aumenta per circa 12 ore con la pressione massima alle 10:00 AM dell'11/9, esattamente il momento in cui il WTC 2 ha fatto "puff". Quindi, come indicato dai dati atmosferici, il fronte freddo ad alta pressione proveniente da ovest arrivò all'aeroporto JFK da ovest proprio mentre l'Uragano Erin arrivò da est.

Come discusso nel capitolo precedente, Tom Sater, il meteorologo della FOX5, ha raccontato ai telespettatori del fronte freddo ad alta pressione che si stava spostando in zona. Ha sottolineato la forza di questo sistema meteorologico affermando: "Questo è un vero fronte freddo, gente", mentre delineava il fronte sulla cartina meteorologica (vedere la fig.4 del Capitolo 18). Ha anche riferito ai telespettatori che l'umidità era scesa al 73% dal 88% registrato all'inizio di quella mattina. Cioè, entro le 8:33 - 8:34 AM, orario in cui il bollettino meteorologico della FOX5 andò in onda nell'area di Washington, DC, l'umidità era scesa più o meno della stessa quantità all'aeroporto JFK. (Ipotizzando lo stesso tasso di decrescita, il calo dal 88% al 73% avrebbe richiesto circa un'ora e 40 minuti.)

Dunque secondo tutte le indicazioni, il fronte freddo ad alta pressione si era effettivamente spostato nella zona proprio mentre l'Uragano Erin ci arrivò. Da un esame attento della fig.12, possiamo costatare che la pressione atmosferica all'aeroporto JFK era in costante aumento - per un periodo di quindici o sedici ore - raggiungendo il suo picco quasi esattamente alle 10:00 AM dell'11/9. E precisamente in quel momento, sorprendentemente, iniziò una brusca e immediata svolta verso il basso. Se soltanto un sistema ad alta pressione fosse transitato attraverso la zona, la pressione atmosferica sarebbe rimasta elevata per un lungo periodo di tempo. Ma in questo caso, immediatamente dopo le 10:00 AM, la pressione iniziò a diminuire ancora più velocemente di quanto non fosse aumentata in precedenza, di fatto scendendo in sole sei ore della stessa quantità che nelle sedici ore precedenti era aumentata. Un declino così drastico rivela la presenza di un potente sistema di bassa pressione nelle vicinanze. In termini meteorologici, suggerisce una specie di "duello fino alla morte" tra l'immensa regione di alta pressione estesa a livello continentale proveniente da ovest da una parte e, dall'altra, l'Uragano Erin, una regione estremamente vicina e di bassissima pressione appena più ad est.

Dr. Wood esamina i 5 eventi principali del 11/09 in relazione ai dati del campo magnetico terrestre. Sottotitoli in italiano.


C. Meteo Spaziale

Un'altra causa di fluttuazioni nel campo magnetico terrestre possono essere le tempeste solari. Tuttavia, non si sono registrate tempeste solari o altri eventi meteorologici spaziali significativi nei giorni precedenti l'11/09/01 [Fonte: GOES-10]. Il campo magnetico terrestre, misurato dal satellite GEOS-10, è rappresentato in unità nano-Tesla (nT) in fig.13. La scala orizzontale è il Tempo Universale [Universal Time (UT)], ma è stata aggiunta l'Eastern Standard Time (EDT) insieme alle linee verticali che segnano gli eventi dell'11/9.

Fig.13 - Meteo spaziale dal 11/9/01 al 12/09/01. Il campo magnetico, misurato dal satellite GEOS-10, è tracciato in unità nano-Tesla (nT) nella parte inferiore della figura. Le linee verticali colorate indicano l'orario di ciascun evento del 11/9. [Fonte: GOES-10 pag.7/16. Linea verticale blu scura: buco al WTC 1; rossa: buco al WTC 2; rosa: distruzione WTC 2; azzurra: distruzione WTC 1; verde: distruzione WTC 7].

D. Effetti di Campo?

I "fumi" esaminati in precedenza potrebbero non essere indicazioni della presenza di un campo magnetico. Tuttavia sono un'indicazione della presenza di un qualche tipo di effetto di campo. Le evidenze di tale presenza ci vengono fornite dalla direzione generale del vento l'11/09/01. Il vento quel giorno soffiava da nord-nord-ovest a una media di 9 mph [~15 km/h]. Eppure alcune immagini mostrano i fumi che scorrono vigorosamente direttamente ad est o addirittura ad est-nord-est rispetto alle Torri del World Trade Center.

Appare piuttosto straordinario che i fumi - con ciò intendendo ciò che Dr. Wood ha definito "schiumare" - siano emersi da un solo lato degli edifici, e anche in modo abbastanza uniforme su tutta la facciata di quel lato. Questo fenomeno si può vedere in fig.14, una fotografia scattata nel pomeriggio dell'11/9. Un'immagine ingrandita è visibile in fig.17. L'immagine mostra la facciata ovest del WTC 7. A metà dell'edificio, c'è una regione annerita che riveste due piani. Al di sopra di questa regione, i fumi emergono dall'edificio viaggiando a circa 45 gradi verso l'alto. Al di sotto di questa regione, i fumi sembrano emergere a circa 45 gradi verso il basso. Intorno alla regione annerita, i fumi sembrano emergere radialmente.

Fig.14 - (11/09/01) Il WTC 7 sta "schiumando". Notare il movimento verso l'alto e verso il basso dei fumi. ["Circumferential lines"=linee circonferenziali, "radial lines"=linee radiali, "donuts"=ciambelle].

Fig.15 - (11/09/01) Il WTC 7 sta "schiumando".

Nella fig.15, i fumi provenienti dal WTC 7 fuoriescono con uno schema invertito. Al di sotto della regione annerita i fumi sembrano inclinarsi verso l'alto. Sopra la regione annerita i fumi sembrano fuoriuscire verso il basso. All'altezza della regione annerita i fumi fuoriescono in maniera rettilinea dall'edificio.

I fumi uscirono dal WTC 7 per circa 7 ore (dalle 10:29 AM alle 17:20 PM). Per la maggior parte di questo tempo, i fumi fuoriuscirono soltanto dalla facciata sud dell'edificio, ma da quella facciata si riversarono densamente e in modo uniforme, da tutta la facciata, da cima a fondo. Circa 90 minuti prima che l'edificio smise di rimanere in piedi, i fumi fuoriuscirono anche dall'intera facciata est, ancora una volta in modo uniforme. La facciata est fumante è visibile in fig.16.

La fig.16 è un fotogramma tratto da un video girato vicino all'angolo tra West Broadway e Barclay Street tra le 3:53 PM e le 4:02 PM, e mostra il versante est della facciata nord del WTC 7. In base alle regioni scolorite, sembrerebbe che i fumi siano fuoriusciti anche dalla facciata nord ad un certo punto, ma non sembra che lo abbiano fatto allungo.

Fig.16 - Fumi provenienti dalla facciata est del WTC 7, 3:53 PM - 4:02 PM.

È sorprendente che in fig.16 non fuoriescano fumi dalla facciata nord dai piani 12 e 13, anche se è possibile vedere un bagliore all'interno dei piani in cui mancano le finestre. È come se i fumi stessero aspettando in un ingorgo stradale per uscire attraverso la facciata est invece di fluire liberamente dalla facciata nord. Se l'edificio è in preda ad un incendio furioso, e poiché sappiamo che il fuoco ha bisogno di ossigeno, il fuoco avrebbe dovuto essere alimentato dalle finestre aperte. Ci aspetteremmo di vedere le fiamme avvolgersi all'esterno delle finestre rotte sulla facciata nord, il percorso di minor resistenza. Quel giorno c'era una leggera leggera brezza proveniente da nord-ovest. Pertanto, la forza e la direzione dei fumi che fuoriescono dall'edificio non sembrano correlati alla brezza di 9 mph [~15 km/h] da nord-nord-ovest.

Fig.17 - (11/09/01) Il WTC 7 sta "schiumando". Notare il movimento verso l'alto e verso il basso dei fumi identificati in fig.14.

Fig.18 - Linee di campo generate da campi magnetici ed elettrostatici.
(a) Linee del campo magnetico B; (b) Linee del campo elettrostatico E.

Cosa possiamo concludere dai fumi che sembrano sfidare le correnti ventose fuoriuscendo dalla facciata di un edificio in direzione più o meno controcorrente? Cosa possiamo concludere dai fumi che si muovono verso l'alto e verso il basso? Questi fenomeni possono essere indizi della presenza di forti campi magnetici, campi elettrostatici o anche qualche altro tipo di campo. E' possibile che i fumi rispondano alle diverse polarità - nord e sud - dei potenti campi, di qualunque tipo fossero, che erano in gioco l'11/9.