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24 luglio 2020

Capitolo 18 - L'Uragano Erin


Non ho dubbi sul fatto che riusciremo a sfruttare l'energia del sole...Se i raggi del sole fossero armi da guerra, avremmo avuto l'energia solare secoli fa.
- Sir George Potter.

A. Introduzione

Era una bella mattinata di inizio autunno a New York City. L'11 settembre 2001 iniziò con calma, con delle temperature gradevoli e un cielo blu cristallino. Alcuni si erano ritagliati del tempo per fare delle commissioni la mattina presto. Ma pochissime di queste persone, in realtà pochissime nell'intera popolazione di New York City, sapevano che nello stesso momento un uragano enorme si trovava appena al largo di Long Island. Quella tempesta era l'Uragano Erin, come si vede in fig.1.

Fig.1 - L'Uragano Erin l'11 settembre 2001. [DC è Washington.]

L'Uragano Erin è nato il 1 settembre 2001, la quinta tempesta atlantica della stagione 2001 a cui è stato assegnato un nome ed il primo a raggiungere la forza di un uragano [Fonte: Tropical Cyclone Report - Uragano Erin]. Fondendosi con un'altra tempesta il 17 settembre, Erin è stata anche la tempesta atlantica più longeva della stagione 2001. Prima di quella fusione, tuttavia, a partire dal 7 settembre, Erin iniziò una marcia di quattro giorni lungo una traiettoria che la portava direttamente a New York City. (Vedere fig.10). Al 10 settembre, l'Uragano Erin era diventato un uragano di Categoria 3 con una velocità dei venti di 120 miglia orarie (193 km/h) [Fonte: Tropical Cyclone Report - Uragano Erin] proprio mentre passava le Bermuda lungo il suo percorso dritto verso New York City. Eppure non abbiamo sentito nulla a riguardo di questa tempesta. Le Torri del World Trade Center sono state costruite per resistere a carichi dovuti al vento fino a 140 mph (225 km/h) [Fonte: Why Did the World Trade Center Collapse? Science, Engineering, and Speculation], una forza equivalente ad una Categoria 4 e solo 20 mph in più rispetto alla velocità dei venti dell'Uragano Erin. Tralasciando il pericolo per gli edifici di una certa altezza, anche se l'Uragano Erin avesse cambiato rotta e non fosse arrivato sulla terraferma, la minaccia di inondazioni dovute alle onde di tempesta era molto reale. L'Uragano Ike (2008) si è abbattuto sulla terraferma in Texas come un uragano di Categoria 2 con onde di tempesta con massimi di 15-20 piedi (4.5-6 metri) [Fonte: Saffir-Simpson Hurricane Wind Scale]. Eppure, ancora una volta, non abbiamo sentito nessuna notizia su questa tempesta.

Le persone ricordano l'11 settembre come uno dei giorni più limpidi che abbiano mai visto lungo la costa orientale. Il satellite che ha scattato le immagini mostrate in fig.1 e fig.2 aveva una chiara visuale di New York City e aveva anche una chiara visuale dell'Uragano Erin. Le fasce esterne della tempesta raggiunsero Cape Cod e un'estremità di Long Island.

Nemmeno Dr. Wood sapeva della presenza di un uragano appena fuori New York City l'11/9 fino a quando non scoprì il fatto mentre cercava alcune immagini meteorologiche-satellitari per studiare il pennacchio di polvere ascendente proveniente dalle Torri distrutte del WTC.

B. L'Uragano Erin l'11 Settembre

In effetti, come scoprì Dr. Wood, Erin si avvicinò maggiormente a New York e raggiunse anche la sua massima dimensione l'11 settembre stesso [la dimensione si riferisce al diametro dell'uragano, non alla velocità dei venti]. È interessante notare che il National Hurricane Center previde che Erin dovesse avere più forza di quanto non fosse stato previsto nel caso di Katrina quattro anni dopo [Fonte: Tropical Cyclone Report - Hurricane Katrina]. È curioso quindi che questo uragano non fu menzionato o mostrato sulla grafica nei bollettini meteorologici mattutini [Fonte: Judy Wood - Erin & https://www.youtube.com/watch?v=wEoyN44oYh4 & https://www.youtube.com/watch?v=tYEJUzuxFoM]. I meteorologi erano assolutamente certi che l'uragano avrebbe compiuto una brusca svolta a destra allontanandosi da New York e si sarebbe diretto verso il mare aperto prima che ci fosse una grave minaccia di mareggiate? No - almeno non secondo il National Weather Service [Fonte: HURRICANE ERIN DISCUSSION NUMBER 35]. Con circa 500 miglia di diametro, l'Uragano Erin aveva all'incirca le stesse dimensioni del più recente Uragano Katrina, eppure il pubblico non ne fu largamente informato, nessuno dei principali notiziari del mattino menzionavano la tempesta. Tuttavia, Erin fu oggetto di studi approfonditi. La previsione era che Erin avrebbe avuto più forza di quanta ne avrebbe avuta Katrina in seguito. In effetti, l'Uragano Erin ebbe davvero più energia ciclonica dell'Uragano Katrina, misurata dall'Energia Ciclonica Accumulata (ACE) di ciascun uragano.

La tempesta fu classificata come una depressione tropicale il primo settembre, toccò la pressione minima alla fine del 9 settembre e la velocità massima il 10 settembre, dopodiché raggiunse il diametro massimo l'11 settembre. La mattina dell'11 settembre, la tempesta si arrrestò al punto di approccio più vicino a New York City, poi nel pomeriggio virò drammaticamente verso est. Joey Moore, un assistente di volo che partì dall'aeroporto di Boston Logan quella mattina, non era a conoscenza di tale uragano! Venne a conoscenza dell'Uragano Erin solamente attraverso il sito web di Dr. Wood [nel 2010].

Fig.2 - L'Uragano Erin in prossimità di Long Island l'11/9.

Joseph (Joey) Moore, Assistente di Volo della United Airlines
Lavoravo quella strana mattinata alle 7 del mattino, sul volo senza sosta per San Francisco dall'aeroporto Logan di Boston. Ho visto un gruppetto di miei colleghi assitenti di volo in ufficio quella mattina, che inconsapevolmente andavano verso la morte sul volo 175...e ci sarei potuto essere facilmente anch'io. Probabilmente ho lavorato sul volo 175 l'intero mese precedente...Ricordo solo che era una bella giornata e che non c'è stata nessuna menzione dell'Uragano [Fonte: comunicazione personale a Dr. Wood il 5 maggio 2010 da parte di Joey Moore, assistente di volo (BOS-SFO volo 163), la mattina dell'11/9].

C. Ambiente Controllato?

Questo fatto straordinario ci porta a porre la domanda: Erin è stato in qualche modo deviato da New York City? Erin non svoltò progressivamente verso nord, ma invertì addirittura la propria direzione.

La Fig.3 mostra la velocità del vento, la pressione dell'aria e la distanza relativa da New York City alcuni giorni precedenti e successivi all'11 settembre. I dati mostrano che Erin ha rallentato mentre si avvicinava a New York, per poi rimanere quasi stazionario durante la mattinata dell'11 settembre. Immediatamente dopo l'attacco al WTC, Erin iniziò ad allontanarsi da New York City, come si può vedere dalle linee rosse e blu sotto. Nelle 24 ore che circondarono gli eventi dell'11 settembre, l'Uragano Erin mantenne la stessa velocità del vento, la stessa pressione e approssimativamente la stessa distanza da New York City.

Fig.3 - Velocità dei venti [in rosso], pressione [in verde] e distanza relativa [in blu] di Erin da New York. La linea verticale blu scura, rossa, viola, azzurra e verde indica rispettivamente l'orario in cui si creò il foro sul WTC 1 e sul WTC 2 e l'ora in cui il WTC 2, il WTC 1 e il WTC 7 furono distrutti. [Fonte dati: Tropical Cyclone Report - Uragano Erin].

D. Raccolta Dati Senza Precedenti

Come già accennato, l'Uragano Erin nacque il 1 settembre come una depressione tropicale e si dissipò il 17 settembre dopo essere regredito ad una tempesta tropicale. Con una durata che si estendeva dal 1 settembre al 17 settembre 2001 [Fonte: Tropical Cyclone Report - Uragano Erin], l'Uragano Erin è stato studiato più di qualsiasi altro uragano mai studiato prima, e abbiamo imparato più di quanto non si fosse appreso da qualsiasi uragano prima di esso, come viene discusso nel seguente articolo:
L'Uragano Erin sfrecciò sull'Atlantico settentrionale e lungo la costa orientale nel settembre 2001. Fu utilizzato come esperimento per uno studio per migliorare il monitoraggio degli uragani e le previsioni di intensità, consentendo ai meteorologi di fornire avvisi più accurati e tempestivi ai cittadini. Gli studi dimostrano che le temperature misurate ad un'altitudine estremamente elevata raccolte dal centro o dall'occhio di un uragano possono fornire una comprensione superiore di come gli uragani cambiano d'intensità.

L'uragano Erin è stato esaminato durante il quarto Convection and Moisture Experiment (CAMEX-4), che si è svolto dal 16 agosto al 24 settembre 2001. La missione ha avuto origine dalla Naval Air Station di Jacksonville, Florida. La missione ha unito i ricercatori di 10 università, cinque centri della NASA e la National Oceanic and Atmospheric Administration [NOAA]. CAMEX-4 è una serie di ricerche sul campo per studiare i cicloni tropicali e le tempeste comunemente note come uragani. 
[...]
Per la prima volta, i ricercatori sono stati in grado di ricostruire in modo estremamente dettagliato la struttura dell'occhio in tre dimensioni da un'altezza di 70000 piedi [21336 metri] fino al fondo dell'oceano. [Fonte: NASA Makes A Heated 3-D Look Into Hurricane Erin's Eye].

Eppure almeno un'emittente, la CNN, era fiduciosa che non avrebbe colpito New York City o la Costa Est. La domanda è: Perché?
10 Settembre, 2001 Pubblicato: 6:59 PM EDT
MIAMI, Florida (CNN) - L'Uragano Erin non ha minacciato immediatamente di abbattersi sulla terraferma lunedì dopo aver sfiorato le Bermuda durante la notte ed essersi spostato verso l'Atlantico aperto.
[...]
Secondo il National Weather Service, la parte peggiore della tempesta, con venti massimi continui di 120 mph (195 km/h), è passata a nord-est delle Bermuda domenica.
Alle 5:00 PM EDT, il servizio meteorologico collocava il centro di Erin, il primo uragano della stagione atlantica del 2001, a 540 miglia (875 km) a sud di Yarmouth, in Nuova Scozia. La tempesta si stava muovendo a nord-nord-ovest a circa 13 km/h [Fonte: Hurricane Erin weakens, but still strong storm].

L'articolo della CNN afferma che l'Uragano Erin "si stava muovendo a nord-nord-ovest" dopo "essere passato oltre le Bermuda" ma "si stava spostando verso l'Atlantico aperto". New York City è a nord-nord-ovest delle Bermuda, quasi esattamente sul percorso di Erin verso "l'Atlantico aperto". Erin si trovava a 540 miglia a sud di Yarmouth, in Nuova Scozia, all'incirca alla stessa distanza da New York City, come mostrato nella fig.6. Eppure, l'articolo della CNN descrisse la tempesta che "si stava spostando verso l'Atlantico aperto", come ad intendere che l'uragano si stesse allontanando verso il mare aperto, ad est.

Nello stesso momento, c'era un fronte freddo che si stava spostando dal Midwest verso New York City che avrebbe rallentato l'uragano e lo avrebbe deviato verso nord, ma quanto potevano essere certi i meteorologi dell'istante esatto in cui sarebbe avvenuta la deviazione? Quanto potevano essere certi che la tempesta non avrebbe rappresentato una seria minaccia per Cape Cod? Se Erin si fosse trattenuto un po' più a lungo dov'era, le onde di tempesta avrebbero inondato gli aeroporti JFK e LaGuardia così come Cape Cod. New York City non è solo prossima al livello del mare, ma lo è anche la maggior parte di Long Island. L'evacuazione di queste zone sarebbe un'impresa mastodontica e non potrebbe essere organizzata da un momento all'altro - eppure i cittadini non sono stati informati.

La fig.4 mostra degli "screen shot" di cartine meteorologiche e le previsioni meteo di quattro emittenti televisive la mattina dell'11 settembre 2001. Queste immagini sono state mostrate alla TV tra le 8:31:33 AM e le 8:36:02 AM, dai 10 ai 15 minuti prima che sul WTC 1 si creò il buco alle 8:46:26, tuttavia nessuna emittente mostrò l'icona di un uragano nel punto in cui l'Uragano Erin si trovava al largo dell'Atlantico - sebbene quella zona di ciascuna cartina meteorologica fosse ben visibile nell'immagine sullo schermo, come mostrato sotto e altrove [Fonte: Dr. Wood - Erin]. L'ex meteorologo televisivo Scott Stevens chiese: "Quanto sforzo ci vuole a metterci l'icona dell'uragano con un clic del pulsante del mouse?" [Fonte: comunicazione personale di Scott Stevens con Dr. Wood].

Fig.4 - (11/9/01) "As nice as can be." [Più bello che mai]. Le frecce rosse sono state aggiunte alle immagini della ABC e della NBC per evidenziare i temporali indicati.

Fig.5 - (11/09/01) L'immagine mostrata in fig.1 è stata sovrapposta per mostrare la dimensione approssimativa e la posizione dell'Uragano Erin intorno alle 8:30 AM, al momento delle immagini sullo schermo. Le frecce curve sono state aggiunte all'immagine della FOX per evidenziare i sistemi meteorologici controrotanti.

Tabella 1 - (11/09/01) Gli orari in cui sono andati in onda i bollettini meteo delle varie emittenti TV.

La Fig.5 mostra le stesse immagini della fig.4, ma con l'immagine dell'Uragano Erin (fig.1) sovrapposta su ciascuna cartina meteorologica ad indicare la posizione approssimativa dell'Uragano Erin la mattina dell'11/9/01. La linea costiera è stata utilizzata per far corrispondere la scala e l'orientamento dell'immagine di fig.1. Ad esempio, si può vedere la sagoma di Long Island sovrapposta sulla mano destra del meteorologo della FOX e la costa del Maine sulla sua guancia sinistra. Va notato che la posizione dell'uragano Erin era in realtà più vicina a Manhattan alle 8:00 del mattino rispetto a quanto mostrato (vedi fig.3). L'immagine nella fig.1 è stata scattata più tardi nella giornata, come si può vedere nella fig.7 che mostra i fumi che emergono dal sud di Manhattan.

Tabella 2 - Bollettini meteo di varie emittenti TV.

Abbiamo visto che la cartina meteorologica nazionale di ciascuna di queste quattro emittenti non mostrava l'icona di un uragano nel punto in cui l'Uragano Erin si trovava al largo dell'Atlantico - sebbene quella zona di ciascuna cartina meteorologica fosse ben visibile nell'immagine sullo schermo, come mostrato sopra e altrove. La ABC non ha mostrato o citato un uragano, né ha mostrato o menzionato l'esistenza di un notevole fronte freddo lungo l'intera costa orientale dal New England alla Florida. Al Roker della NBC disse che ci sarebbero stati "fino a sette pollici [17.5 cm] di pioggia in alcune parti della Florida", ma non fece menzione a un uragano e non discusse il fronte freddo, sebbene due di questi fronti furono mostrati sulla cartina meteorologica nazionale, ma solo al nordest. Mark McEwen della CBS notò che in "Florida, ci sarà un po' di pioggia", e aggiunse che c'erano "mari agitati...a causa di quell'uragano che sta andando via". In seguito disse che c'erano "mari agitati dal...colpo di quell'uragano. A parte questo, tutto tranquillo in tutto il paese e ci piace la quiete".

Il bollettino meteorologico più informativo lo fece Tom Sater, il meteorologo della FOX5, che ha parlato al pubblico in ascolto del significativo fronte freddo ad alta pressione che si spostava nella zona. Disse che l'umidità era scesa al 73% dal 88% di quella mattina e che avrebbe continuato a scendere. "Oggi avremo una bellissima giornata. Questo è un vero fronte freddo, gente [indica sulla mappa]. Ciò significa che lungo la linea di confine c'è aria molto fresca e secca. E si farà strada ben al largo e aiuterà a spingere l'Uragano Erin verso nord. Non ci colpirà affatto".

Il significativo fronte freddo ad alta pressione mostrato nell'immagine sullo schermo dalla FOX (fig.4) copre gli Stati Uniti continentali. Intorno al perimetro di questo enorme sistema meteorologico si trovano i temporali, che sono presenti sulle cartine meteorologiche della ABC e della NBC (fig.4) e sono evidenziati dalle frecce rosse. Le icone dei temporali appaiono intorno al perimetro del sistema meteorologico ad eccezione del nord-est, sebbene si siano registrati dei temporali in quella zona (vedi fig.8 e fig.9), Ciò verrà discusso più avanti.

Sintesi dei bollettini meteo trasmessi la mattina del 11/09 dalle varie emittenti televisive.


Nel frattempo, tuttavia, venerdì 7 settembre sono stati diffusi bollettini silenziosi riguardo a Erin per la costa della Carolina del Nord.
Sembrerebbe che il NWS sia piuttosto preoccupato di tutto ciò dato che hanno anche trascorso la giornata chiamando tutti i dipartimenti locali di Ocean Rescue e avvisandoli in prima persona.
ONDE SUD ORIENTALI QUESTO FINE SETTIMANA PRODURRANO CORRENTI DI RISACCA PERICOLOSE PER LE PERSONE E PER I NATANTI VICINO ALLE INSENATURE DELLA CAROLINA DEL NORD FINO ALLE 5:00 AM EDT
Dichiarazione Meteorologica Marina Servizio Meteorologico Nazionale Newport/Morehead City NC 400 PM EDT ven 7 set 2001
...Le Onde Sudorientali Questo Fine Settimana Produrranno Correnti Di Risacca Pericolose Per Le Persone E Per I Natanti Vicino Alle Insenature Della Carolina Del Nord...
[...]
Le Onde Inizieranno Ad Avvicinarsi Alla Costa Stasera Tardi E Aumenteranno In Altezza Durante Il Fine Settimana. Da Sabato Sera Fino A Lunedì...Sulle Spiagge Da Cape Hatteras South Fino A North Topsail Beach...Si Prevede Che Le Onde Raggiungano Un'Altezza Da 5 A 6 Piedi In Oceano Aperto...E Da 6 A 8 Piedi Sulle Spiagge. Per le zone da Cape Hatteras North...Le Onde Raggiungeranno Dai 5 Ai 6 Piedi In Oceano Aperto...Con Da 6 A 8 Piedi Possibili La Domenica E Il Lunedì. [Fonte: Erin Advisories for Coastal NC].

E in un altro rapporto, Erin stava generando ondate pericolose lungo la East Coast,
10/09/01 - Aggiornato 06:28 PM ET,
Il primo uragano atlantico della stagione si è spostato vorticosamente verso nord con un vento continuo di 115 mph, in diminuzione dal suo massimo di 120 mph del fine settimana. Ma ci si aspettava che Erin si allontanasse dagli Stati Uniti.
[...]
"Non abbiamo avuto il mare grosso di cui stanno parlando, ma le correnti di risacca stanno succhiando piuttosto forte", ha detto Robert Levy, capo della Atlantic City Beach Patrol. "Terremo aperte le nostre spiagge e navigheremo a vista." [Fonte: USA Today]

Il National Weather Service [Servizio Meteorologico Nazionale] di Miami pubblicò vari rapporti dall'8 al 12 settembre, avvertendo di grandi mareggiate lungo la costa orientale, con un rapporto delle 5:00 EDT dell'11/09/01, che dichiarava che "ERIN RIMANE UN URAGANO SIGNIFICATIVO". [Fonte: HURRICANE ERIN DISCUSSION NUMBER 36].

Secondo la mappa seguente (fig.6) del Canadian Hurricane Center (CHC), l'Uragano Erin entrò nella "Zona di Intervento" canadese il 14 settembre, intendendo che l'uragano, trovandosi in questa zona, dovrebbe presumibilmente attivare una "intervento".

Fig.6 - Il percorso dell'Uragano Erin. ["Response Zone" = Zona di Intervento].

Un'altra mappa con il percorso dell'Uragano Erin. Mappa non presente sul Libro.

Eppure, per quattro giorni interi, l'uragano Erin aveva puntato verso la zona di intervento americana seguendo un percorso dritto verso New York City. Proprio mentre stava entrando nella zona di intervento, verso le 23:00 la sera del 10 settembre, il National Weather Service diramò il rapporto seguente.
NATIONAL WEATHER SERVICE MIAMI FL,
11 PM EDT MON SEP 10 2001
CI POSSONO ESSERE ALCUNE FLUTTUAZIONI DI INTENSITÀ NELLE PROSSIME 24-36 ORE...MENTRE L'OCCHIO INTERNO COLLASSA E QUELLO ESTERNO SUBENTRA. MODELLI GLOBALI INDICANO CHE ERIN POTREBBE DIVENTARE UN SISTEMA EXTRATROPICO MOLTO VIGOROSO VERSO LA FINE DEL PERIODO DI PREVISIONE...E LA PREVISIONE UFFICIALE NON MOSTRA LO STESSO INDEBOLIMENTO INDICATO DALLE ISTRUZIONI FORNITE DALLO SHIPS [Statistical Hurricane Intensity Prediction Scheme]...
[...]
LE GRANDI MAREGGIATE GENERATE DA ERIN COSTITUIRANNO PROBABILMENTE UN PERICOLO LUNGO LA COSTA NORD-EST DEGLI STATI UNITI DURANTE IL PROSSIMO PAIO DI GIORNI. [Fonte: HURRICANE ERIN DISCUSSION NUMBER 35]

La Fig.7 mostra l'Uragano Erin vicino al punto di massimo avvicinamento a New York City. L'inserto in figura mostra un ingrandimento dei fumi che salgono dal sito del World Trade Center. I fumi scuri si stanno spostando verso ovest e si stanno dissipando, ma i fumi più chiari stanno andando verso sud. Delle formazioni nuvolose uniche sono visibili nell'occhio dell'uragano. L'occhio ha la forma di un pentagono e l'interno dell'occhio sembra un labirinto che si snoda avanti e indietro. Come e perché si trovano lì tali formazioni?

Fig.7 - L'inserto nella foto mostra i fumi in ascesa provenienti dal sito del WTC.
Dettaglio dei fumi in ascesa. Foto non presente sul Libro.

Percorso dell'Uragano Erin. Video montato usando immagini satellitari.

Animazione del percorso dell'Uragano Erin con dati su orario, vento, pressione e classificazione della tempesta riportati a destra. La legenda colorata in basso a destra mostra la classificazione della tempesta.
Uragani e loro percorsi durante la stagione 2001. Erin è il numero 5. Notare la brusca "sterzata" di Erin l'11/09 rispetto alle "virate" decisamente più dolci degli altri uragani. 

E. Energia Ciclonica Accumulata (Ace)

L'Indice di Energia Ciclonica Accumulata (Accumulated Cyclone Energy Index - ACE) viene calcolato sommando i quadrati della velocità massima (in nodi) continua del vento stimata su 6 ore (Vₘₐₓ²) per tutti i periodi in cui il ciclone tropicale è classificato come una tempesta tropicale o una tempesta di maggiore intensità (velocità del vento 34 nodi o più). Le cifre sono state divise per 10000 per renderle più gestibili, quindi l'unità di ACE è 10⁴ kt² [Fonte: http://www.aoml.noaa.gov/hrd/tcfaq/E11.html]. Quando il valore viene utilizzato come indice, si presuppone che venga utilizzata quell'unità.

∑ⁿₙ₌₁ (Vₘₐₓ² / 10⁴)      (10⁴ kt²)

in cui Vₘₐₓ è la velocità massima continua del vento in nodi durante ciascun intervallo di 6 ore e n è il numero totale di intervalli in cui la velocità del vento era di 34 nodi o maggiore.

Tabella 3 - Valori di ACE per gli uragani Erin e Katrina. 

F. Effetti di Campo

Si dice spesso che le persone possano percepire l'avvicinarsi delle tempeste, un'abilità particolarmente presente in coloro che soffrono di artrite [Fonte: Artrite. Confermato collegamento con il tempo]. Questo perché l'equilibrio ionico dell'atmosfera è influenzato dall'avvicinarsi dei fronti delle tempeste e le basi delle nuvole con carica negativa inducono cariche positive sulla superficie terrestre. Una volta che arriva una tempesta, il consueto o normale equilibrio ionico viene ripristinato e le persone si sentono meglio [Fonte: D.H. Lawrence Future Primitive pag.40]. Esiste davvero, dunque, qualcosa che può essere percepito prima di una tempesta in arrivo, un cambiamento effettivo nell'atmosfera. Poco prima di una tempesta, inoltre, si manifestano spesso i fulmini a secco accompagnati da tuoni, un'altra indicazione degli effetti di campo di una tempesta.

Fig.8 - Mappa del sud di Manhattan e del WTC relativa agli aeroporti locali.

L'11/09/01 sono stati segnalati fulmini negli aeroporti locali, tra cui l'aeroporto di Newark, JFK e LaGuardia. E' stata anche segnalata o misurata della pioggia in tutti e tre questi aeroporti.

Come accennato in precedenza, le bande esterne dell'Uragano Erin hanno attraversato Cape Cod e Long Island, ma gli effetti di campo che accompagnano la tempesta si sono diffusi ancora di più. I dati meteorologici mostrati in fig.9 evidenziano che l'area di New York City ha subito gli effetti di campo dell'Uragano Erin la mattina dell'11/9. Questo fatto può essere visto anche in fig.10, dove la copertura nuvolosa approssimativa dell'Uragano Erin è mostrata in blu e l'area affetta dagli effetti di campo in giallo-arancio chiaro.

Ora diamo un'occhiata alla curiosa somiglianza di un uragano con una ben nota invenzione tecnologica, la bobina di Tesla.

Fig.9 - Pioggia e tuoni furono registrati a (a) J.F. Kennedy International Airport, NY, (b) LaGuardia International Airport, NY, e (c) Newark International Airport, NJ.

Gli uragani nascono nei tropici con il clima umido di fine estate quando l'acqua dell'oceano in rapida evaporazione si combina con le forti correnti ventose, generandoli. Con diverse centinaia di miglia di miglia di larghezza e venti oltre le 100 mph, gli uragani raffreddano la Terra aspirando calore dalla superficie terrestre e riversandolo nell'atmosfera, spesso al di sopra dei 40000 piedi [12192 meteri]. Il motivo per cui alcune tempeste diventano uragani mentre altre no è curioso. Alcuni hanno suggerito una correlazione tra le Espulsioni di Massa Coronale ("Coronal Mass Ejections" CME) e le Tempeste Cicloniche Terrestri ("Cyclonic Earth Storms") [Fonte: Relationship of Coronal Mass Ejections are Cyclonic Earth Storms]. Le traiettorie seguite dagli uragani possono essere influenzate da varie forze in competizione tra cui zone di alta pressione, venti prevalenti e persino le temperature dell'acqua e le correnti oceaniche.

Fig.10 - L'occhio dell'Uragano Erin attorno alle 8:00 AM EDT [12:00 UTC] l'11/09/01, ed il percorso di Erin dal 1 settembre al 17 settembre. [Zona di copertura nuvolosa in blu e in giallo la zona affetta dagli effetti di campo].

Fig.11 - Similitudini tra (a) un uragano e (b) una bobina di Tesla.
  1. Scarico: aria calda aspirata nell'atmosfera
  2. Nubi di tempesta a spirale
  3. L'occhio: l'aria fresca discende nell'occhio (~20 miglia di larghezza) creando un piccola zona centrale di tempo calmo.
  4. Venti forti: nelle prime migliaia di piedi inferiori dell'uragano, l'aria fluisce verso il centro di bassa pressione e gira vorticosamente in alto. Questi venti spiraleggianti acquistano velocità quando si avvicinano all'occhio centrale, proprio come fanno le correnti in un mulinello. Più stretto è l'occhio, più forti sono i venti.
  5. I venti spiraleggianti ruotano in senso antiorario nell'emisfero settentrionale, in senso orario nell'emisfero meridionale.

Ora, però, consideriamo il percorso di Erin rispetto alle linee di declinazione magnetica del campo magnetico terrestre: questa immagine mostra che deve essere accaduto "qualcosa" di sensazionale per far uscire Erin, con una svolta così drastica, dal binario morto che stava seguendo lungo la linea -15°.

Cos'era quel "qualcosa"? Consideriamo ulteriori informazioni su Erin ed il magnetismo della Terra. In fig.13, il verde chiaro indica approssimativamente quando il magnetometro fu eccitato [il riferimento è ai dati dei magnetometri posizionati in Alaska che vedremo nel prossimo Capitolo].

Fig.12 - Declinazione magnetica e traiettoria dell'Uragano Erin (in blu). [TS=Tempesta tropicale (tropical storm), H1=Uragano cat.1, H2=Uragano cat.2, H3=Uragano cat.3). Notare la zona in cui l'uragano si è dissipato per poi riformarsi e puntare dritto verso New York per 4 giorni. Figura adattata da Wikipedia - Magnetic Declination].

Le due zone verdi (B) e (C) sono all'inizio e alla fine del lungo percorso rettilineo verso New York della tempesta. Queste due zone hanno fluttuazioni molto più drammatiche della precedente zona verde (A) (2-5 settembre) e della successiva zona (D) (15 settembre). Sembra quindi che i cambi di rotta dell'uragano siano strettamente correlati alle ampie fluttuazioni nelle letture dei magnetometri. Indubbiamente, sono necessari ulteriori dati prima che si possa trarre la conclusione che l'attività magnetica abbia causato il cambiamento di rotta o che il cambio di rotta e l'attività magnetica siano entrambi il risultato di qualcos'altro, o che sia solo una coincidenza. D'altronde, l'utilizzo della tecnologia ad energia diretta su vasta scala l'11/9 potrebbe benissimo avere avuto effetti che alterano il tempo. Tale tecnologia avrebbe potuto attingere dalle enormi energie e dagli effetti di campo dell'enorme bobina di Tesla nota come Uragano Erin. Pensieri di questo tipo sono giustificati, persino necessari, dal fatto che Erin sia stato trattato come un segreto ben custodito, proprio come un segreto di stato.

Fig.13 - Traiettoria dell'Uragano Erin, settembre 1-17, 2001. [TS=Tempesta tropicale (tropical storm), H1=Uragano cat.1, H2=Uragano cat.2, H3=Uragano cat.3.]

Dr. Wood risponde ad alcune domande su Erin dopo una sua presentazione. Sottotitoli in italiano.

Dr. Wood illustra questo capitolo tramite il suo Libro. Video con sottotitoli in italiano.

"Se solo ci fosse stato un uragano l'11/09..." Frase pronunciata da Geraldo Rivera in televisione nel 2010, anno in cui festeggiava il 40° anniversario da reporter di uragani. Neanche un reporter di uragani era a conoscenza della presenza dell'Uragano Erin l'11/09...e tutto ciò ben 9 anni dopo l'11 settembre!

Dr. Wood sull'Uragano Erin, Geraldo Rivera ed il meteo l'11/09. Video con sottotitoli in italiano.

IRREFUTABLE Episodio 6 - "Uragano Erin - Parte 1 La Tempesta Fabbricata", documentario di Adam Dwyer con sottotitoli in italiano.

IRREFUTABLE Episodio 6.1 - "La Scoperta di Erin." Video in inglese in cui Andrew Johnson e Dr. Wood raccontano brevemente come Dr. Wood abbia scoperto l'Uragano Erin, cioè studiando le immagini satellitari dei fumi e delle polveri che salivano nell'atmosfera dal sito del WTC. Dr. Wood voleva capire quanto in alto e quanto lontano avessero viaggiato i fumi e le polveri.

IRREFUTABLE Episodio 6.06 - Video in inglese in cui l'astronauta Frank Culbertson Jr. racconta cosa vide mentre effettuava le riprese di New York dall'orbita terrestre l'11/9.

E' curioso che non menzioni mai l'Uragano Erin, certamente visibile in orbita vista la sua vicinanza a New York e le sue dimensioni. Per non parlare del possibile pericolo per la popolazione! Non sappiamo se l'astronauta avvertì le autorità circa la presenza di Erin, pensando che dopo il danno (attacco terroristico) ci mancasse solo la beffa (l'uragano su New York). Non sappiamo neanche se eventuali dichiarazioni rese circa l'uragano furono tagliate durante il montaggio di questa ed altre interviste.

Intervista in inglese su Channel 4 all'astronauta Frank Culbertson. Vengono mostrate le riprese girate a bordo dello Stazione Spaziale l'11/9. "Sto guardando lungo la costa est per vedere se si vede qualcos'altro..." commenta l'astronauta nell'audio originale. Ma di Erin nessuna menzione.

12 maggio 2019

Capitolo 11 - Le Auto "Tostate"

Ho vissuto per seppellire i miei desideri,
E vedere i miei sogni corrodersi con la ruggine
Ora non restano che fuochi infruttuosi
Che bruciano il mio cuore vuoto fino in polvere.
- Aleksandr Sergeyevick Pushkin.

A. Introduzione

Una delle categorie di fenomeni più misteriosi e inspiegabili che si sono verificati nei dintorni del WTC Complex l'11 settembre è quello delle "auto tostate". Il termine usato da Dr. Wood si riferisce alla condizione piuttosto che alla causa, e deriva dalla frase informale, "È storia, è andata", il che significa che è irrecuperabile.

[Dunque, anche se il termine "tostate" ci induce ad associare il calore e il fuoco come la causa della loro condizione finale, non bisogna saltare a conclusioni e presumere che la causa sia effettivamente quella. Con questo termine, Dr. Wood vuole semplicemente indicare che "occorre comprare un'altra auto poiché è completamente andata e inservibile."]

Fig.1 – (13/09/01) Bizzarro raggrinzimento e afflosciamento di portiere e contorni di finestrini deformati su questo veicolo trovato sotto FDR Drive [Franklin D. Roosevelt Drive, vedere fig.4].


Sebbene alcune macchine sembrassero bruciate, la carta che le stava accanto non lo era. Alcune sembravano come appassite, afflosciate, come se fossero state sottoposte a un elevato calore, mentre le finiture in plastica rimanevano inalterate. Alcuni veicoli sembravano bruciati all'interno ma non all'esterno. È stato riferito che dei veicoli siano esplosi e andati a fuoco tramite una combustione spontanea1, e altri sono stati descritti come "metà intatti e metà disintegrati"2. Alcuni veicoli erano capovolti, eppure sembrano relativamente integri.



Si sono registrati circa 1400 veicoli danneggiati l'11/93, alcuni dei quali ad una distanza fino a FDR Drive, a circa sette isolati dal WTC, lungo l'East River, come testimoniato dal EMT Alan Cooke (vedere testimonianza più avanti).


Alcuni dei veicoli distrutti portati alla discarica di Fresh Kills di Staten Island assieme agli altri detriti del WTC. La discarica fu chiusa nel marzo 2001 ma successivamente riaperta in seguito agli eventi dell'11 settembre. Foto non presente sul Libro di Dr. Wood.


Alcuni di questi veicoli mostravano particolari schemi, tendenze o modalità di danneggiamento. Ad esempio, ad alcuni veicoli mancavano le maniglie delle portiere o avevano i finestrini esplosi; su altre, i telai o contorni dei finestrini erano deformati, il blocco motore disintegrato, ai pneumatici con cintura in acciaio rimaneva solo la cintura in acciaio, mentre in altri casi la parte anteriore dei veicoli era stata distrutta mentre poco o nessun danno era stato arrecato sul retro. Danni di questo tipo, altamente variegati ed estremamente misteriosi, non possono essere spiegati con la caduta di detriti, carburante per aerei, fuochi convenzionali o anche termite. Cosa potrebbe aver causato questo tipo di danni?

B. L'Auto 2723 del NYPD - L'Auto Con La Chiazza Cerata

Il retro della macchina della polizia mostrato in fig.2 sembra essere in ottime condizioni. A giudicare dalla finitura lucida, sembra che all'auto sia stata appena passata la cera per auto e sia uscita da un concessionario. Il lato destro della macchina della polizia (mostrato in fig.2a) sembra, letteralmente, mezzo tostato. Cioè, una metà sembra tostata e l'altra metà appare immacolata, con un brusco confine tra le due zone, delimitato dalle portiere anteriori e posteriori, indicato dalle frecce verdi. La portiera anteriore è completamente tostata, mentre la portiera posteriore non lo è affatto e appare lucida, con un aspetto di "cera appena passata". Il fuoco non brucia con dei confini netti, in una maniera tutto-o-niente. Non sembra possibile che un incendio bruci la portiera anteriore in modo così completo senza lasciare della fuliggine sulla portiera posteriore adiacente.

Fig.2 – (13/09/01) La parte posteriore di quest'auto della polizia sembra in condizioni migliori della parte anteriore. (a) Ci sono danni estesi sulla parte anteriore dell'auto 2723. (b) Manca la maniglia sulla portiera lato guidatore. C'è una zona circolare insolita e non bruciata sulla portiera posteriore.


Inoltre, la barra luminosa montata sul tetto (indicata dalle frecce rosse di fig.2a e fig.2b) non sembra essersi squagliata o bruciata. I gusci delle barre luminose delle macchine della polizia sono fatte di plastica (policarbonato). Un produttore dichiara che il loro policarbonato ha una temperatura di transizione vetrosa (Tg) di 145°C e una temperatura di fusione (Tm) di 225°C. Un altro produttore dichiara una temperatura di fusione (Tm) di 149°C e un'altra fonte dichiara una temperatura di fusione di 267°C. La temperatura alla quale la vernice a smalto brucia o si scioglie, così come la temperatura alla quale l'acciaio si ammorbidisce in modo significativo, è molto maggiore di queste. Un fuoco normale da idrocarburi in un caminetto, che brucia legna, scioglierà facilmente la plastica ma non la griglia metallica che sostiene i ciocchi di legna.

Le portiere per auto hanno guarnizioni in gomma montate intorno ad esse per proteggere l'interno dalle intemperie e per diminuire il rumore causato dal rotolamento dei pneumatici sulla strada. Una guarnizione di gomma non è una barriera taglia fuoco e avrebbe poco effetto nel fermare un normale fuoco. Ma notiamo che la gomma è un eccellente isolante elettrico, con una conduttività elettrica molto bassa. Il rame, l'alluminio e il ferro sono circa 1020 a 1021 volte più conduttivi della gomma. In altre parole, la conduttività elettrica della gomma è quasi zero.

La portiera posteriore sinistra della macchina, come si vede dalla fig.2b, sembra aver la metà superiore tostata tranne che in una chiazza circolare vicino al retro della portiera, indicata dalle frecce gialle. Avendo apparentemente mantenuto intatta la cera in questa zona, divenne nota come "l'auto con la chiazza cerata".

Mentre analizzava la fotografia in fig.2b, Dr. Wood si rese conto per la prima volta che il meccanismo di distruzione del WTC doveva comportare l'interferenza di campi di energia. Fu il suo primo momento “Aha!”, come lei lo definisce. Dr. Wood non aveva alcuna familiarità con le armi energetiche, né sapeva se esistesse una cosa del genere. Non era qualcosa a cui aveva pensato o ricercato. Tuttavia, la sua area di competenza scientifica ha a che fare con un tipo di interferometria ottica [Interferometria Moiré], permettendole di avere molta confidenza con l'interferenza di energia nel campo ottico. La luce visibile costituisce solo un piccolo intervallo delle lunghezze d'onda dell'intero spettro elettromagnetico. Gli stessi principi di interferenza che esistono per le onde luminose esistono anche per altri tipi di onda. Nelle regioni in cui i campi energetici interferiscono l'uno con l'altro, ci saranno zone d'interferenza costruttiva e zone d'interferenza distruttiva. Cioè, si avranno zone in cui gli effetti vengono moltiplicati e zone in cui gli effetti vengono annullati.

Video che mostra l'interferenza di onde create da due sorgenti che perturbano la superficie di uno specchio d'acqua. Il principio fisico è identico per qualsiasi fenomeno a carattere ondulatorio, per esempio, per la luce visibile, che costituisce solo una piccola parte dello spettro elettromagnetico, o per le onde sonore. Nei luoghi in cui le onde generate dalle due sorgenti arrivano perfettamente in fase, si ha interferenza costruttiva e l'ampiezza dell'onda risultante raddoppia, mentre nei luoghi in cui le onde arrivano esattamente fuori fase, si ha interferenza distruttiva e l'ampiezza dell'onda risultante si annulla. In tutti gli altri punti ci saranno ampiezze intermedie. Il fenomeno dell'interferenza tra campi di energia (le onde non sono altro che energia che si propaga nello spazio) offre una spiegazione plausibile di come certe zone siano più colpite di altre dalla tecnologia usata l'11/09. Inoltre, sembrerebbe che le guarnizioni in gomma agiscano come una sorta di isolante e gli effetti dipendere dai materiali interessati (per esempio, le serrature delle portiere e bagagliai sembravano spariti su molte auto). Altra osservazione degna di nota è che le auto capovolte sembrerebbero aver subito meno danni di quelle che toccavo terra con i pneumatici, il che potrebbe indicare che quelle capovolte riuscivano a scaricare a terra l'energia accumulata in maniera più efficiente. 


Fig.3 – (13/09/01) L'interno tostato della macchina della polizia 2723.


Come detto, la foto in fig.2b mostra una zona circolare apparentemente inalterata sulla portiera posteriore, in mezzo a un'area tostata più ampia. A Dr. Wood tutto ciò fece venire in mente un'analogia con una zona mascherata su una carta fotografica, quando la luce viene bloccata e non può esporre la carta. Ma la lamiera, il ferro, l'alluminio, la plastica e il vetro di un veicolo NYPD non sono rullini fotografici. L'area circolare non bruciata sulla portiera posteriore della macchina della polizia 2723 in fig.2b è molto rivelatrice. Altri esempi di confini netti tra zone influenzate e zone intatte possono essere visti anche nelle fotografie di altre auto. (Vedi fig.33 e fig.35).

A causa del brusco confine tra le zone tostate e non tostate sulla portiera posteriore della macchina della polizia, sappiamo che questo danno non può essere il risultato di un incendio normale. Quando il fuoco brucia, le temperature tra le regioni calde e le regioni fredde variano in maniera regolare tra di esse e senza salti. Se ipotizzassimo che la zona dall'aspetto bruciato sia il risultato di una fiamma molto calda tenuta vicino all'auto mentre qualcosa bloccava o mascherava la regione circolare, sarebbe un'ipotesi erronea. Questo perché la quantità di calore necessaria per bruciare la regione "tostata" sarebbe stata trasmessa anche nella regione circolare adiacente dall'aspetto intatto. Di conseguenza, l'effetto della tostatura non può essere dovuto a calore convenzionale. Molte altre evidenze supportano l'assenza di calore elevato durante l'11/9 - la grande quantità di carta incombusta che svolazza e giace in mezzo alla totale distruzione, per esempio.

Molto rivelatori risultano anche gli interni della macchina della polizia 2723. La foto in fig.3a mostra l'interno della stessa auto della polizia, la numero 2723, che viene mostrata in fig.2b. (Una visuale più ravvicinata della fig.3a viene mostrata in fig.6 nel prossimo Capitolo 12). Le fotografie dell'auto sono state scattate il 13/09/01, solo due giorni dopo aver subito il danneggiamento. Questa e altre auto furono spinte al di là della carreggiata fino sotto FDR Drive in modo da non bloccare il traffico. Il veicolo di fig.3, dunque, fu parcheggiato all'ombra per due giorni - giorni senza pioggia (il primo giorno di pioggia dopo l'11/09 fu il 14/09) - cosicché le condizioni del suo interno non possano essere spiegate da un normale degrado ambientale. Si noti come lo scatolato di lamiera tra i due sedili anteriori, che copre l'albero di trasmissione, sia pieno di piccoli fori, come se l'acciaio fosse stato parzialmente consumato o mangiato.

Fig.4 – La mappa di Lower Manhattan mostra il WTC e FDR Drive distanti tra loro mezzo miglio [800 metri] o più.


Si noti che il parcheggio con le auto tostate dista circa (6002) + (4002) = 720 piedi [220 metri].
La mappa in fig.4 individua i veicoli danneggiati su una mappa di Lower Manhattan. Le auto tostate e i veicoli capovolti sono molto al di là della possibile portata dei detriti delle Twin Towers, specialmente le auto tostate su FDR Drive vicino al South Street Seaport. La storia ufficiale non offre alcuna spiegazione per questi danneggiamenti, per le posizioni inaspettate degli stessi, e nemmeno menziona questi veicoli stranamente danneggiati.

C. Le Auto Tostate Sotto FDR Drive

Simili alle nette linee di confine tra aree "tostate" e "non tostate" che abbiamo visto nel caso della macchina della polizia 2723 (alias “auto con la chiazza cerata”, fig.2a), molti altri esempi di confini bruschi tra materiale danneggiato e non danneggiato devono essere considerati. Nel caso della macchina della polizia in fig.2 e fig.3, quel confine percorre tutta la macchina stessa, con precisione simile a quella di un rasoio, lasciando la metà anteriore "tostata" e la metà posteriore relativamente incolume. Un altro esempio di ciò è mostrato in fig.35.

Fig.5 – (13/09/01) I veicoli sotto FDR Drive furono tostati in maniera casuale. Siamo almeno a mezzo miglio [800 metri] di distanza dal WTC. Notare l'ondulazione delle tracce dei pneumatici. Cos'è successo?


Quando è sorto il dibattito sulle auto tostate, alcuni hanno sostenuto che i veicoli distrutti sotto FDR Drive furono danneggiati al WTC e in seguito caricati e trasportati su FDR Drive, che doveva fungere da deposito temporaneo. Ma ci sono problemi con questa teoria. Innanzitutto, non vi è alcuna prova che lo spostamento dei veicoli sia effettivamente avvenuto. In secondo luogo, non ha senso caricare le carcasse e trasportarle, solo per scaricarle su una strada trafficata per lo "stoccaggio". Questi rottami dovrebbero quindi essere caricati di nuovo per essere trasportati ancora una volta fino al deposito definitivo. Se i veicoli fossero stati veramente spostati dal WTC a FDR Drive, ci chiediamo perché anche le travi d'acciaio del WTC non siano state ammucchiate sotto FDR Drive, se si trattava di un'ottima area di stoccaggio. In terzo luogo, i governi possono anche agire stupidamente, ma dubitiamo che possano essere così inefficienti. Inoltre, una tale manomissione delle prove sarebbe stata dichiarata come criminale se venisse denunciata. I segni sulla carreggiata suggeriscono che alcuni di questi veicoli siano stati spinti sul lato della carreggiata per poi essere rimossi in seguito.

Fig.6 – (13/09/01) Auto disintegrate sotto FDR Drive. [Le tracce lasciate dai cerchioni sull'asfalto in fig.6a sembrerebbero indicare che le auto siano state spinte in qualche modo.]


Fig.7 – (13/09/01) Questa auto non è bruciata e ci sono pochi detriti all'interno.


[Per correttezza, pubblichiamo altre due foto della macchina della polizia 2723 non scattate sotto FDR Drive che, a quanto pare, dimostrerebbero che non si trovava sotto FDR Drive quando fu "tostata". Questa circostanza avvalora la possibilità che alcune auto siano state effettivamente spostate sotto FDR Drive. E' ovvio che il luogo dove sono state "tostate" le auto non toglie nulla sulla realtà degli effetti anomali e selettivi riscontrati sulle auto, sia che esse siano state tostate nei pressi del WTC o mentre erano parcheggiate sotto FDR Drive. Inoltre, la testimonianza da Alan Cooke che segue dimostra che degli effetti anomali siano avvenuti anche a distanza notevole dal WTC.]

L'auto 2723 nei pressi del Millenium Hilton Hotel (freccia rossa) su Church Street.


L'auto 2723. Sembrerebbe nella stessa posizione della foto sopra poiché si vede ciò che sembra la stessa inferriata sullo sfondo. Notare le ruote anteriori sterzate a sinistra mentre nella foto sopra sono sterzate a destra. La zona sembra essere stata ripulita e i dettagli principali dell'auto coincidono con la foto sopra (per esempio la "chiazza cerata") ma alcuni altri appaiono diversi, come il danno sulla portiera anteriore rispetto alla foto sopra, che invece sembra del tutto simile quello della fig.2b.


Per quanto riguarda la distanza tra il WTC e FDR Drive, quanto segue è interessante. Dopo gli "impatti" iniziali al WTC 1 e al WTC 2, il tecnico medico d'emergenza Alan Cooke riferì su ciò che gli sembrava un'esplosione, non al WTC, ma al South Street Seaport, tra Fulton Street e l'East River. Il South Street Seaport è appena a sud di dove si trovavano le auto tostate sotto FDR Drive, come mostrato nella mappa in fig.4.


EMT Alan Cooke
Arrivammo all'inizio di FDR Drive, vicino al traghetto, e immagino che per via del modo in cui le strade incanalano ogni cosa, una delle palle di fuoco o qualcosa del genere, deve essere riuscita ad arrivare fino al South Street Seaport, perché in base a quello che è successo in quel momento, sembrava che da lì provenisse un'esplosione. Pensavo che da lì provenisse un'esplosione. Fu allora che tutti iniziarono a correre dal Seaport verso di noi.
Ora tutti stavano correndo verso di noi dal Seaport e correvano verso di noi da ovest, quindi non potevamo andare in nessuna direzione. Fu allora che tutta la cenere e tutto il resto è iniziato ad arrivare. C'erano un paio di persone che ci hanno fermato perché lamentavano un dolore al petto...
Nessuno riusciva a respirare e tutti cercavano di arrampicarsi sul muro di FDR Drive...
Ho pensato che quello che è successo fosse un'esplosione al World Trade Center. Poi ho pensato che ce n'era un'altra al Seaport. Pensavo fosse un esplosione secondaria e stavamo guidando tutti verso il ponte di Brooklyn, perché tutti mi chiedevano dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare. Ho detto loro di andare sull'autostrada e dirigersi a nord o verso Brooklyn.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110040.PDF]

Mentre un' "esplosione" potrebbe spiegare alcuni dei danni ai veicoli in prossimità delle auto tostate sotto FDR Drive, non spiega perché c'era un confine così brusco tra le aree in cui si sono verificati i danni e le aree in cui non ce n'erano. Un' "esplosione" non spiegherebbe neanche i danni al veicolo in fig.8, ovunque fosse stato parcheggiato. Rimorchiare un veicolo non può giustificare questo tipo di danni. Questa fotografia è stata scattata sotto la parte sopraelevata di FDR Drive. E' possibile intravedere la parte inferiore dell'autostrada nell'angolo in alto a destra.

Fig.8 – (13/09/01) Veicolo sotto FDR Drive con le cinture di sicurezza, le modanature di plastica e la tappezzeria non bruciate.


Il veicolo mostrato in fig.8 sembra avere le cinture di sicurezza e la tappezzeria non bruciate. Inoltre, la modanatura di plastica attorno al contorno del finestrino del passeggero appare intatta, così come la guarnizione in gomma sul finestrino posteriore. Ma stranamente, l'esterno del veicolo appare tostato, specialmente attorno ai contorni dei finestrini. Le finiture color argento attorno ai due finestrini in primo piano sono completamente assenti. Inoltre, le zone esterne che erano coperte dalle finiture argento appaiono più colpite rispetto alle altre zone. Ciò contrasta con un normale fuoco in un auto, in cui le finiture fungono da strato protettivo.

D. Auto Capovolte e Levitazione

Fotografo David Handschuh
Fu quasi come essere sollevato da un tornado... fu come essere sollevato...e mi ha sollevato e mi ha lanciato per circa un isolato. Solo... un secondo stavo correndo e il secondo dopo ero in volo...

David Handschuh, ospite del Charlie Rosen Show, descrive di essere stato sollevato e trasportato come da un tornado per quasi un isolato.


Fig.9 – Un veicolo capovolto vicino all'incrocio tra Liberty Street e West Street. [Sulla destra si vede anche un camion dei pompieri capovolto.]  


Spesso si presume che i veicoli come quelli mostrati in fig.9 siano stati capovolti dalle raffiche di vento provocate durante la distruzione del WTC. Tuttavia, le evidenze fisiche non supportano tale ipotesi. La fig.9 mostra auto capovolte e un camion dei pompieri capovolto nelle immediate vicinanze di alberi con il fogliame ancora integro. Se il vento riesce a capovolgere un camion dei pompieri, avrebbe certamente strappato le foglie da un albero. Inoltre, un certo numero di testimoni oculari hanno descritto di essere stati sollevati e trasportati ad una certa distanza quando le Torri sono andate via.


Vigile del Fuoco Todd Heaney
Quando sono arrivato davanti all'edificio, le autopompe venivano scaraventate lungo la strada come se fossero - come se fossero giocattoli. Erano capovolte, in fiamme.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110255.PDF]

Vigile del Fuoco Michael Macko (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Stavamo andando lungo West Street. Siamo arrivati ​​appena a sud del cavalcavia nord, a circa 50 piedi oltre, quando si è verificato il primo crollo. Ho guardato in alto. Ero sbalordito da - pensavo che esplodesse in cima. A quel punto credo tutti hanno iniziato a correre, e fortunatamente ho corso verso nord da dove sono venuto per cercare di scappare dal crollo - che guarda caso era un crollo, rendendomi conto che non potevo. Stavo per rimanere sotto il cavalcavia.
Mi sono reso conto che non sarei riuscito a sfuggire dal crollo. Mi sono tuffato sotto un mezzo ESU [Emergency Service Unit] che era rivolto a nord sul lato ovest di West Street. Mi sono tuffato sotto al mezzo e ho aspettato che l'edificio crollasse.
Quando l'edificio è effettivamente crollato, pensavo di essere davvero intrappolato, e il mezzo è stato spazzato via, spinto via immagino. Non era più lì. A quel punto ero davvero scioccato e non sapevo cosa stava succedendo in quel momento. Non sapevo - ero davvero, davvero scioccato...
A quel punto mi sono imbattuto nel personale di emergenza suppongo, che stavano cercando di dare un mano, sai, alle persone che stavano uscendo dal crollo a quel punto. Mi sono accertato delle mie condizioni e ho capito che non avevo alcun danno fisico serio.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110506.PDF]

Fig.10 – (12/09/01) Primo piano dell’auto capovolta di fig.34. Non sembra essere capitombolata sin qui. Il fondo non è rovinato.


EMT Brian Gordon (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Quindi in pratica tutti i pazienti hanno iniziato ad alzarsi e a correre verso il dietro e così ho fatto anch’io, e quando la Torre ha colpito è stato come se mi prendesse e mi gettasse via.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110171.PDF]

EMS Capitano Mark Stone (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Non so se ero a 10, 20, 30, 50, 100 piedi [30 metri]. So che non ero molto lontano, ma tutto ad un tratto solo un fruscio, solo, i detriti hanno iniziato a colpirmi. Sono stato sollevato e lanciato…Ero di fatto in aria, svolazzando in giro.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110076.PDF]

Briam Smith (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Era come se fosse esplosa una bomba, sai, e mi ha colpito così all'improvviso, sai, e mi ha tirato su, mi ha sollevato da terra e mi ha lanciato in aria per ben 30 piedi [9 metri], perché a questo punto ti puoi immaginare dov'è l'ambulanza.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110136.PDF]

EMT Renae O'Carroll (Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Ho provato ad afferrare delle persone. La gente si aggrappava a me. Stavamo correndo, correndo, correndo. Non ho mai visto nulla di simile prima. Capisco quando qualcuno dice che ha guardato la morte in faccia. Era la morte che veniva da me. Questo è tutto quello che so.

Sto correndo. Gli sto davanti. Tutti corrono, ed è solo un fuggi fuggi disordinato. Gli sono davanti di circa dieci piedi [3 m], correndo, in realtà sono in volata perché sono un atleta e sto correndo. Quello che è successo quando sono arrivato all'angolo, perché ricordo che i miei piedi hanno toccato scendendo dal marciapiede, è che avevo di fronte un altro ammasso di roba.
Della cenere si è fatta largo intorno a un altro edificio di fronte a me, e mi ha intrappolato di fronte e di dietro, e tutto era buio pesto. Nel luogo dove mi ha colpito da davanti e da dietro, mi ha letteralmente sollevato da terra e lanciato. È stato come se qualcuno mi avesse sollevato e mi avesse gettato a terra.
[…]
Qualcosa mi ha detto - ho guardato a sinistra verso terra e ho visto una luce rossa. Non so cosa fosse. Pensavo si trattasse di un'altra luce.
Ora potrei ridere di tutto ciò. Al tempo non ridevo affatto. Non potevo ridere di tutto questo.

Ed è allora che ho messo la mano a sinistra per vedere cosa fosse quella luce e ho sentito del vetro. Quello che mi è successo è stato solo un miracolo. La porta a vetri si aprì. Era una porta. Si è aperta. Si è aperta, e ho sentito come se qualcuno mi avesse messo le mani da sotto, tirandomi, e mi ha sollevato e tirato.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110116.PDF]

Fig.11 – Auto della polizia capovolta su Church Street all'altezza dell’incrocio con Cortlandt Street.


Vigile del Fuoco Robert Salvador (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
A quel punto ho notato che si stava espandendo a fungo e sapevo che stava crollando, così ho iniziato a correre e l’urto mi ha sollevato e mi ha lanciato 30 piedi [9 metri] e sono caduto sulla schiena, proprio vicino a due macchine parcheggiate. Mi sono girato verso il muro e la nube era proprio sopra di me. Così mi sono infilato sotto due macchine parcheggiate e questo è tutto.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110032.PDF]
O la nube li inghiottì oppure sono corsi verso Church Street, non lo so, ma ho corso, e la nube mi ha travolto e mi ha sollevato e mi ha lanciato per 20 piedi [6 metri], e sono strisciato sotto due macchine parcheggiate, e ho detto le mie preghiere.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110474.PDF]

Vigile del Fuoco John Wilson
Tutti non facevano altro che correre. Siamo scappati dal rumore. Così, il rumore era a est mentre mi trovavo lì. Abbiamo corso indietro praticamente nel senso in cui siamo arrivati, non so quanto lontano. All'improvviso sono stato sollevato. Sentivo il vento dietro di me che mi ha preso e mi ha lanciato. Ora, dunque, sono a terra.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110376.PDF]
Fig.12 – Superficie in pianta stimata dei detriti in caduta dal WTC. Le strade evidenziate in giallo indicano dove furono fotografate anomalie quali le auto tostate.


Paramedico Manuel Delgado
Ma mentre correvo, sono stato buttato a terra, sembrava che qualcuno mi avesse colpito alla schiena, come se fosse un’esplosione. Semplicemente mi ha sollevato e buttato a terra. Mi sono sbucciato il gomito, mi sono storto la caviglia, i pantaloni erano tutti strappati, i miei occhiali sono volati via e il casco mi si è tolto. Mi alzo velocemente e tutto quello che posso vedere ora è solo - doveva essere su Fulton [Street] – la deflagrazione, questa nube scura che si abbatte su di noi, comunque verso di me, perché non so nemmeno chi c'è intorno a me a questo punto. Ho perso tutto - ho perso la cognizione del tempo. Ho perso praticamente tutti i movimenti del corpo e stavo andando avanti, e poi siamo stati inghiottiti dal fumo, che era orrendo.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110004.PDF]

Vigile del Fuoco di Primo Grado Dan Walker (prima)
Ho detto a me stesso, sai, non voglio cadere. Tipo, piedi non mi abbandonate ora. Ricordo di aver saltato oltre quel tipo e basta. Il vento mi ha appena buttato a terra. Non mi sono fatto male. Ciò mi colpì. Non è che cadessi con un tonfo. E’ come se avessi inciampato su qualcosa. Era come se il vento fosse così forte da sollevarmi e adagiarmi dolcemente.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110341.PDF]

Vigile del Fuoco di Primo Grado Dan Walker (dopo)
Quindi, sono stato lanciato un po' di lato e mi sono ritrovato nell'angolo del - dietro c'era questa trave enorme, immagino fosse come una fascia di marmo e mi ricordo di essermi inginocchiato e di coprirmi con qualunque cosa potessi. Tengo stretto il mio casco e sto guardando questi detriti volare fuori da questa porta e, voglio dire, ogni cosa sta andando in linea retta. Non importa cosa fossero. Rocce o polvere o qualunque cosa fosse. Stavano andando dritti a causa della forza del vento.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110341.PDF]

Vigile del Fuoco John Moribito
L'edificio è venuto giù. La furia del vento mi sollevò da terra e mi scaraventò circa 30 piedi [9 metri] indietro nella lobby del 1 World Trade Center.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110354.PDF]

Può la storia ufficiale di un crollo tipo pancake coincidere con la reale natura altamente circoscritta del campo di detriti e agli straordinari effetti dimostrati su persone, veicoli e beni immobili? (Vedere fig.29 del Capitolo 7).

Video sottotitolato in italiano tratto dalla presentazione di Dr. Wood in Olanda nel 2012. Ci spiega le auto tostate sotto FDR Drive, l'auto 2723, il parcheggio con le auto tostate della sezione seguente e due testimonianze (tra le quali quella di Alan Cooke al South Seaport), i fenomeni di levitazione e la zona di West Broadway che vedremo in una sezione seguente.

E. Il Parcheggio Con Le Auto Tostate e Le Auto "Cheeto"

Fig.13 – (11/09/01) Il parcheggio con le auto tostate in corso. Si vedono le auto in fiamme. L'aria sopravvento rispetto al WTC è diventata visibilmente più limpida.


Come mostrano le seguenti foto, diversi veicoli sono andati a fuoco dopo la "dustificazione" delle Torri. La Fig.14 è stata la prima foto delle auto tostate in cui Dr. Wood si è imbattuta. Dr. Wood immaginò di essere lì quel giorno e di tuffarsi sotto una di queste macchine. Poi si chiese, come avrebbe saputo quale scegliere? Lo schema non era chiaro. Si noti che in fig.14, in una foto scattata l'11 settembre o poco dopo, ci sono pochi segni di ruggine visibile sulle auto tostate. Eppure, come mostra la fig.15, in una foto scattata il 23 settembre 2001, con la polvere ancora dappertutto, ci sono già evidenze di ruggine. E nelle fig.19 e fig.20 sotto, è visibile altra ruggine, e di nuovo, si possono vedere chiaramente dei danni anomali su alcuni veicoli, con una parte danneggiata e un'altra no.

Fig.14 – Il parcheggio con le auto tostate dopo che i presunti “fuochi“ sono cessati. Il parcheggio con le auto tostate è a nord-ovest rispetto al complesso del WTC. (Vedere fig.12). Questa foto è rivolta in direzione opposta rispetto al WTC. C'è poca ruggine visibile, quindi la foto è stata scattata probabilmente entro pochi giorni dall'11 settembre.


Fig.15 – (23/09/01) La ruggine è evidente. (NOAA).


Sembra che a coloro che amano i veicoli con il tettuccio apribile piaccia anche parcheggiare nella stessa zona. A molte macchine nell'ultima fila del parcheggio con le auto tostate mancano i tettucci apribili - oppure il tetto dei veicoli è stato consumato creando un foro rettangolare. Ma ci sono due macchine in particolare, contrassegnate con A e B in fig.16, che hanno in comune qualcosa di più insolito. Sembrano essere della stessa marca, anche se modelli leggermente diversi, e i blocchi motore di entrambe sono stati distrutti, come mostrato in fig.17.

Fig.16 – (23/09/01) Ci sono molti tettucci apribili mancanti oppure tetti consumati.


Le auto A e B sembrano essere gli unici due veicoli in questo parcheggio i cui motori siano stati mangiati. Sembrano veicoli simili a giudicare dalla forma, dall'angolazione dei montanti (elemento strutturale sui lati del parabrezza), dal tipo di ruote e hanno danni simili.

Fig.17 – (12/09/01) Auto tostate nel parcheggio vicino al WTC.


L'ultima fila di macchine, in fig.18, sembra bruciare, ma dove sono le fiamme? Dov'è il fumo scuro? Diversi veicoli in questa fila posteriore brillano di un arancione acceso, ma non sembrano essere in fiamme. Sembra proprio in questo momento che il vano motore dell'auto A si disintegra. L'interno della macchina contrassegnata con "C" è completamente incandescente. Di fronte a quella macchina e leggermente in direzione della macchina contrassegnata con A, c'è un ulteriore bagliore arancione.

Fig.18 – La fila posteriore di macchine incandescenti nel parcheggio.


Cheetos - Lo snack con cui Dr. Wood descrive le anomalie brillanti di color arancione sul terreno e altrove (vedere fig.18b e fig.27b e capitoli successivi).


Sembra che il tettuccio apribile sia scomparso su molte vetture di fig.18, comprese le cinque macchine in fila contando dall'estremità in basso della fotografia.

La maggior parte delle 1400 auto tostate avevano alcuni, se non tutti, i finestrini mancanti. Cosa potrebbe aver causato ciò? La fig.17 mostra una cabriolet argento con la capotta apparentemente intatta ma a cui manca un po‘ di vetro. Se i finestrini fossero esplosi a causa della pressione interna, ci saremmo certamente aspettati che la capotta si sarebbe strappata o fosse spazzata via. I finestrini potrebbero non essere esplosi a causa della pressione interna - ma rotti, infranti o fatti scomparire. Questo suggerisce che i finestrini non sono esplosi a causa della pressione interna, ma potrebbero essere stati frantumati con altri mezzi.

Fig.19 – (Settembre 2001) Il parcheggio con le auto tostate.


Le auto parcheggiate nella parte posteriore del "parcheggio delle auto tostate" hanno subito ingenti danni. Le auto sulla sinistra e all'estrema destra in fig.20 sembrano come se avessero i motori "mangiati". Le auto in primo piano hanno subito meno danni, anche se mancano molti finestrini. Allo stesso tempo, i finestrini sono rimasti sia parzialmente che totalmente integri.

Fig.20 – (Dal 23/09/01 al 23/10/01 circa) Finalmente il rimorchio dei veicoli ha inizio.


Il motore dell'auto in primo piano sembra mancare. Sembrerebbe sia la vettura indicata con "B" nelle foto precedenti. Foto non presente nel Libro.


La maggior parte delle 1400 auto tostate avevano alcuni, se non tutti, i finestrini mancanti. Cosa potrebbe causare la rottura o l’eliminazione del vetro?


Video di Etienne Sauret che merita di essere visto per intero. Dal minuto 10:15 circa viene ripreso il parcheggio con le auto tostate (video integrale in alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=UWc2aaLq8PM). 


Video con sottotitoli in italiano sul parcheggio con le auto tostate.


Il parcheggio prima del crollo di entrambe le Torri e dopo la distruzione del WTC 1. Notare il colore originale nero dell'auto parcheggiata in mezzo al viale.

F. Fumi

Fig.21 – (11/09/01) I fumi si sviluppano in anticipo rispetto alla diffusione della polvere.


Fig.22 – (11/09/01) I fumi emergono dalle auto tostate.

G. Auto in Fiamme

Nelle foto di fig.23a e fig.23b, c'è della carta intorno ai veicoli, eppure non sta bruciando. Nella foto in fig.23b, la parte anteriore della vettura è bruciata e deformata. Il rivestimento in alluminio è caduto intorno all'auto, ma questi elementi della facciata in alluminio non stanno bruciando, né mostrano segni di bruciature o deformazioni.

Fig.23 – (11/09/01) (a) Perché la carta non brucia? (b) La parte anteriore dell’auto tostata è visibile dall'altra parte del “fuoco“ [Vicino l'incrocio tra Church e Liberty Street].


Si vede un cestino per rifiuti in plastica che giace a terra vicino al bordo sinistro della foto (fig.23b) insieme a una ghiacciaia portatile [rossa]. Non mostra alcun segno di essere stata tostata. Questo luogo è a circa un quarto di miglio [400 metri] ad est del WTC 2, dunque sembra improbabile che questi oggetti abbiano percorso tale distanza. Se lo avessero fatto, è curioso come siano sopravvissuti quando altri comuni oggetti d'ufficio non ce l‘hanno fatta.

I danni subiti dalla macchina ci suggeriscono che le fiamme erano più vigorose prima che questa foto fosse scattata. L'intera metà anteriore della vettura sembra bruciata, ma, in questa foto, il fuoco è limitato alla zona del passaruota. Schemi simili di incendi in corso sulla parte anteriore sono visibili in fig.24.

Fig.24 – (11/09/01) Carta non bruciata adiacente a ciò che sembra essere fuoco.

H. West Broadway (o La "Palude")

West Broadway è una strada a senso unico (verso sud) da Beach Street a Vesey Street, che termina accanto al WTC 7 al margine nord del complesso del WTC. Vedi fig.12. L'11 settembre, quasi tutti i veicoli per diversi isolati lungo West Broadway sono andati in fiamme. Una grande quantità di acqua è stata usata sui fuochi mescolandosi con polvere e detriti, dando a West Broadway l'aspetto di una palude, come mostrato dalla fig.25 alla fig.33.

Come se l’assurdo e anomalo bruciare delle macchine tostate non fosse abbastanza, almeno un vigile del fuoco, Patrick Connolly, ha dichiarato che molti di questi veicoli sembravano semplicemente "accendersi spontaneamente" mentre camminava lungo West Broadway.

Patrick Connolly era appena passato sotto il ponte pedonale di Vesey Street mostrato in fig.25 quando il WTC 1 fece “poof” (10:28:31 AM). Ha riferito di essere stato colpito dai detriti, "Ma nulla di serio. Tipo, sai, una sberla considerevole e cose del genere, ma nulla a cui non si possa resistere. Nulla che mi stesse polverizzando.” [enfasi aggiunta] Ha poi trovato la strada verso la porta del WTC 7 dietro l’angolo su West Broadway, indicata dalla freccia in fig.25. La foto in fig.25 fu scattata poco dopo che Connolly riuscì fuori da quella porta che a quanto pare fu lasciata aperta.

Vigile del Fuoco Patrick Connolly
…Brian e Joe pensavano che fossimo in un rifugio, ma stava diventando sempre più polveroso. Le condizioni stavano diventando - la visibilità stava iniziando a peggiorare notevolmente.

L'unica cosa che sapevo, che volevo fare, era che volevo tornare fuori dalla porta in cui eravamo entrati e girare a sinistra e camminare dritto su per West Broadway verso la salvezza. Loro avevano più autocontrollo di me. Hanno deciso di restare lì circa cinque minuti. E pensare bene al da farsi e che sarebbero scesi giù. C'erano delle scale interne e sarebbero scesi giù verso un rifugio antibomba e penso che quando Joe diede un’occhiata, sembrava che fosse stato distrutto. Così decidemmo di legare la corda da recupero alla porta e tutti e tre insieme abbiamo deciso di uscire fianco a fianco. E mentre uscivamo abbiamo iniziato a camminare verso nord, e lentamente ma inesorabilmente, sopra e sotto l'acciaio e le auto stavano - le auto con pneumatici e le auto stavano scoppiando e stavano appena iniziando ad accendersi spontaneamente e c'era quasi zero visibilità a questo punto. Era meglio però di quanto non fosse immediatamente dopo il crollo. E poi abbiamo camminato per due isolati. Abbiamo camminato, c'era un chiosco di hot dog lì. Abbiamo rotto la finestra del chiosco di hot-dog, preso delle bottiglie d'acqua e ci siamo lavati gli occhi, perché ci bruciavano. Girammo a sinistra su Park Place. [enfasi aggiunta]
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110453.PDF]

Patrick Connolly disse che Brian e Joe pensavano di trovarsi in un rifugio antibomba, il che significa che si trovavano sotto il livello del suolo. Ha anche detto che pensava che quando Joe diede un'occhiata al rifugio antibomba, "sembrava distrutto." Entrambe le Torri erano già andate prima che Patrick Connolly entrasse nel WTC 7, quindi i suoi commenti sul fatto che "stava diventando sempre più polveroso" e che "le condizioni stavano diventando - la visibilità stava iniziando a peggiorare notevolmente", indicano un processo in atto. Ciò è coerente con le dichiarazioni di Michael Hess, avvocato capo della città di New York, che ha raccontato la sua esperienza nella tromba delle scale del WTC 7 proprio mentre il WTC 1 veniva distrutto. Hess ha anche descritto un improvviso deterioramento della visibilità e la distruzione dell'edificio al di sotto del sesto piano, il che non può essere spiegato con pezzi di WTC 1 che atterrano sul WTC 7.

Intervista a Michael Hess in inglese in cui racconta di quando era all'interno del WTC 7 assieme a Barry Jennings. Secondo la sua testimonianza sono accaduti 5 eventi simultanei mentre era al 6° piano del WTC 7: 1) le luci di emergenza si sono spente 2) la scala si è riempita di "fumo", polvere e fuliggine molto più che in precedenza 3) si sono attivati gli spruzzatori dell'impianto antincendio 4) l'edificio ha iniziato a tremare come in un terremoto 5) un "muro" ha sbarrato la scalinata. Dopo circa 5-10 secondi il tremore si fermò e Hess pensò che nel seminterrato fosse esplosa una bomba anche se non sentì alcuna esplosione. Inoltre, Hess avvertì un gran vento.


Video che mostra le condizioni di West Broadway prima della distruzione del WTC 7. Si sente e si vede Michael Hess chiedere aiuto da una finestra del WTC 7.


Fig.25 – (11/09/01) La porta del WTC 7 su West Broadway, dopo la distruzione del WTC 1 e del WTC 2. Il vigile del fuoco Patrick Connolly uscì da questa porta e camminò lungo West Broadway.


Patrick Connolly riferì di essere uscito dalla porta e di aver camminato verso nord (verso destra in fig.25). Con rifermento alla veduta aerea di West Broadway in fig.26, secondo la sua descrizione Connolly camminò verso nord dall'incrocio A all'incrocio C, quindi camminò verso ovest lungo Park Place fino all'incrocio D. La strada, a nord dell'incrocio di Murray Street (sotto la posizione E nella foto) ha un aspetto opaco, coerente con un strato uniforme di polvere. La strada, a sud di Murray Street (sopra la posizione E nella foto) appare lucida con chiazze scure, coerente con il fatto che le strade erano coperte d‘acqua e i resti delle auto in fiamme. Il confine tra opaco e lucido è piuttosto rettilineo, come indicato dalle frecce su entrambi i lati dell'incrocio nella posizione E di fig.26, e segna l'estremità nord della "palude". Le immagini dalla fig.27 alla fig.33 sono fotografie scattate lungo West Broadway tra l'incrocio A (Vesey Street) e l'incrocio E (Murray Street). Inoltre, una foto a livello della strada degli incendi alle auto in corrispondenza dell'incrocio B è mostrata in fig.39 al Capitolo 13.

Fig.26 – (11/09/01) Vista aerea in direzione sud di West Broadway. Le informazioni EXIF della fotografia indicano l‘orario di 11:57.22, anche se le ombre sottintendono che potrebbe essere prima. Il WTC 1 non è più in piedi, a indicare che la foto è stata scattata dopo le 10:30 AM.


Fra gli incroci A ed E (fig.26) West Broadway si trova in un canyon artificiale di edifici. In seguito alla distruzione di entrambe le Torri, non c'erano frammenti di detriti visibili sui tetti di questi edifici, solo polvere. Non ci sono evidenze che frammenti di edificio in fiamme siano volati per oltre 1000 piedi [300 metri] a nord durante la distruzione del WTC 1 o del WTC 2. Non ci sono pezzi visibili di edificio in nessuna delle immagini a livello del suolo. E Patrick Connolly ha descritto che camminava su questa strada mentre le macchine "stavano appena iniziando a accendersi spontaneamente" e non ha descritto di essere stato colpito da alcunché. Quindi non ci sono evidenze che la caduta di detriti abbia provocato questi incendi, anzi è vero il contrario. La distanza tra le auto tostate era troppo grande affinché una macchina incendiasse la successiva in sequenza e lo spazio tra questi veicoli era ricoperto da carta non bruciata. Quindi qualcos'altro doveva aver causato l'accensione spontanea di questi veicoli, alcuni distanti fino a 1000 piedi [300 metri] dal WTC.

Fig.27 – (11/09/01) Le auto tostate sono l’unica fonte di illuminazione quando la luce solare viene completamente bloccata. (a) Vista verso sud-est all'incrocio di Park Place lungo West Broadway (posizione C, fig.26). [Il furgone rosso non appare ancora tostato a differenza della fig.28.] (b) I "cheetos" incandescenti sul terreno non incendiano la carta e il fuoco è intrappolato all'interno di un minivan (vedere foto al Capitolo 13).


Fig.28 – Vista verso sud da park Place lungo West Broadway (incrocio C, fig.26).


Nella fig.27b, l'auto sembra avere principalmente incendi interni mentre l'auto nella fig.27a sembra avere principalmente incendi esterni. Le gomme (e, sembrerebbe, anche il pavimento sotto l'auto) sono in fiamme, con una linea di fuoco lungo il cofano del bagagliaio. Inoltre, il parafango anteriore destro è diventato bianco e il furgone rosso non è bruciato. La fig.28 mostra la macchina diventata totalmente bianca e il furgone rosso tostato.

Video che mostra alcune delle auto tostate. Al minuto 1:08 si vedono sia l'auto diventata bianca che il furgone rosso tostato di fig.27b e fig.28. Notare la distanza tra il furgone e la macchina.


Fig.29 - Il bus turistico tostato non sembra bruciato (posizione tra B e C in fig.26). [Il WTC 7 è ancora in piedi sullo sfondo. Si noti il numero civico n.30 sull'estremità destra della foto, le due finestre aperte appena sopra l'asta per la bandiera e le quattro finestre aperte all'inizio del Fiterman Hall, proprio sopra al bus.]

  
Video della zona attorno a West Broadway. Si vede il bus prima della distruzione del WTC 7, un paio di furgoncini postali completamente distrutti, la macchina diventata bianca e il furgone rosso tostato, il WTC 7 a fuoco e altre macchine tostate.


West Broadway. A partire dall'estremità sinistra della foto si possono vedere due furgoncini postali distrutti, gli stessi del video sopra, ma ripresi da direzione opposta rispetto al video. Foto non presente nel Libro.


Barclay Street, sulla destra l'Ufficio Postale. Un altro furgoncino delle poste in pessimo stato. Foto non presente nel Libro.


Lo stesso furgoncino delle poste della foto sopra con altre due auto. Foto non presente sul Libro.


L'auto e il furgone della foto sopra in fiamme. Notare la zona incandescente a terra davanti al furgone. Rispetto alla foto sopra, sembra esserci meno carta adiacente all'auto, sul lato ma specialmente sul frontale. Una circostanza curiosa dato che la carta dovrebbe semmai diminuire a causa dell'incendio. Una possibile spiegazione è che l'incendio sia scoppiato dopo la distruzione del WTC 1 e la carta abbia fluttuato allungo in aria prima di posarsi a terra. Rimane sempre il mistero di cosa abbia appiccato il fuoco a questi veicoli. Foto non presente sul Libro.


Più tardi quella sera, Diane Sawyer intervistò un volontario che fu testimone di queste auto tostate e disse, "dov'erano queste auto, non c'erano fuochi intorno". Dr. Wood crede che stia parlando di West Broadway. Menziona l’Edificio Sette, che si trova su West Broadway, dove si trovava il bus turistico tostato.

Video in cui Diane Sawyer intervista un volontario. A quanto pare il servizio fu mandato in onda alle 6:50 PM l'11/09/01 ma non è chiaro come il volontario possa essere arrivato dalla California quando tutti i voli furono cancellati quel giorno e non è possibile guidare dalla California fino a New York in giornata. Comunque tutto ciò non ha importanza. La traduzione dell'intervista segue sotto.

Diane Sawyer: E qui c'è Don Dahler con me, ci stiamo dividendo tutti i compiti qui, ed è stato giù al sito, e anche J.D. Halperin che dice di essere solamente un volontario venuto qui dalla California ed era nei dintorni del sito. Volevo solo sapere quanto fuoco c'è. Hai detto che sei appena stato a Ground Zero. Ci sono ancora molti fuochi?
J.D. Halperin: Beh, nell'Edificio Sette non c'era per niente fuoco, ma c'era un mezzo che stava buttando acqua sull'edificio. Ma è crollato completamente. E poi, l'altro edificio, c'erano ancora delle fiamme, era nel World Trade Center One, ma non molte.
Diane Sawyer: Hai detto di aver visto bus turistici sciolti? Macchine fuse?
J.D. Halperin: Le macchine che erano laggiù...era semplicemente incredibile. Erano contorte e sciolte nel nulla. L‘edificio...i detriti sono semplicemente incredibili. E poi si vedono camion dei vigili del fuoco e veicoli della polizia che erano lì per primi, che eh, tutti i finestrini, i parabrezza, sono completamente esplosi – a causa...deve essere stato quando i detriti sono caduti.

L'autobus mostrato in fig.29 sembra essere fuso, ma non ci sono evidenze di incendi. Ci sono pochissime aree annerite, ammesso che ve ne siano, e l'autobus sembra essere stato danneggiato da qualcosa in modo uniforme da cima a fondo. Non si vedono pneumatici di gomma su nessuno dei veicoli, soltanto ruote nude. L'auto parcheggiata all'estrema destra della fotografia non sembra avere aree annerite ma presenta zone di scolorimento che assomigliano a ruggine. Sappiamo che questa foto fu scattata prima delle 17:20 PM l'11/9 poiché il WTC 7 è ancora in piedi. Stranamente, i semafori continuano a funzionare, così come le luci di Fiterman Hall, l'edificio accanto all'autobus. E sembra che non ci sia stata mancanza d‘acqua per gli idranti, poiché West Broadway ha un aspetto simile a una palude. Si vedono la carta non bruciata e la polvere coprire il marciapiede a destra e la carreggiata. Quindi sembra probabile che i detriti bagnati in strada siano composti di polvere e carta incombusta.

Fig.30 – Vista verso (a) sud, e verso (b) nord, su West Broadway.


Fig.31 – West Broadway, vista verso nord attraverso l’incrocio E (fig.26). [Notare le auto tostate sulla destra accanto ad alberi in perfette condizioni.]


La Fig.31 mostra una macchina parcheggiata la cui parte anteriore è stata completamente bruciata. L'auto di fronte sembra aver subito più danni nella parte posteriore (a giudicare dal modo in cui è seduta sul posteriore). L'auto bruciata nella parte anteriore sembra avere il parabrezza intatto ma nessun finestrino laterale, mentre l'auto di fronte non sembra avere alcun finestrino. L'auto di fronte sembra circondata da schiuma ignifuga visibile sulla strada. Nessuna delle due auto sembra essere stata colpita da detriti volanti o in fiamme.

Foto scattata a circa 20 metri dalla posizione della fig.31. Notare le stesse due macchine descritte nel paragrafo sopra parcheggiate dopo il furgone bianco sulla destra. Foto non presente sul Libro.


Le fig.32 e fig.33 raffigurano un minivan, una Crown Victoria e una RAM. Entrambe le vetture sembrano aver bruciato più intensamente dalla parte del motore (sull'anteriore). Tuttavia, si noti che su entrambe la vernice dietro il vano motore appare ancora intatta. L’elevata quantità di ruggine che si è creata è degna di nota. Le gomme anteriori sia della RAM che della Crown Victoria sembrano essere state completamente bruciate. I pneumatici posteriori della Crown Victoria rimangono intatti, ma la griglia e il paraurti anteriore in plastica / gomma sono spariti.

Fig.32 – Vista verso sud-est lungo West Broadway all'altezza di Park Place.


Entrambe le auto hanno i serbatoi nella parte posteriore. Tuttavia, secondo Dr. Wood non ci sono indicazioni che i serbatoi abbiano preso fuoco su entrambi i veicoli. Non ci sono segni di impatto da oggetti pesanti su nessuna di queste tre auto. Per quanto riguarda i vani motore, altre foto mostrano i vigili del fuoco che puntano le manichette nei vani motore di varie auto.

Fig.33 - Vista verso sud-est lungo West Broadway all'altezza di Park Place.


Video sottotitolato in italiano in cui Dr. Wood ci parla della zona di West Broadway o "La Palude".

I. Varie Altre Anomalie

Sono stati dichiarati danneggiati 1400 veicoli l'11/9. Questi veicoli presentavano schemi di danneggiamento particolari, come abbiamo visto: alcuni avevano le maniglie delle portiere mancanti, i vetri esplosi, i telai dei finestrini deformati, i blocchi motore fusi o mancanti, i pneumatici con cintura in acciaio con soltanto la cintura d'acciaio rimanente, mentre le parti anteriori di altri veicoli furono distrutte, anche se c’era poco o nessun danno visibile arrecato alle parti posteriori.

Porzioni di auto si sono bruciate mentre la carta vicina non si è incendiata. Oltre a queste anomalie, alcune foto mostrano veicoli che sono stati completamente capovolti a differenza di altri nella stessa zona che non lo sono (vedi fig.34). Le immagini in fig.35 documentano una vasta gamma di danni ai veicoli, tra cui l’incenerimento totale, i blocchi motore tostati o svaniti, pneumatici con cinture in acciaio con solo le cinture in acciaio rimaste, ruote deformate, griglie mancanti, vetri e specchi rotti e mancanti, maniglie delle portiere assenti, portiere appassite, insieme al grande mistero della carta incombusta proprio accanto a macchine in fiamme.

Fig.34 – (12/09/01) Perché questa macchina è capovolta? Un SUV bruciato con i finestrini mancanti e l’anteriore tostato è parcheggiato di fronte al WFC 2 su West Street. (Il primo piano della vettura capovolta è mostrato in fig.10.)


Il montante C è la parte della macchina tra il finestrino del passeggero posteriore e il lunotto posteriore. Trasversalmente al montante C della macchina NYPD in fig.35a è presente una linea di scolorimento, indicata dalla freccia gialla. Il brusco confine tra il montante C tostato e il telaio del finestrino non tostato è simile al confine presente sulla portiera della macchina della polizia 2723 in fig.2. Se fu un fuoco normale, perché le luci di plastica sulla parte superiore della macchina della polizia non si sono sciolte? Altrettanto strano è il camion dei pompieri in fig.36, il cui frontale sembra essersi come appassito.

Fig.35 – (11/09/01) (a) Auto della polizia NYPD lungo West Broadway all'altezza di Park Place. (b) Un camion dei pompieri gravemente danneggiato. Dove sono finiti il motore e il radiatore? La parte bassa dello pneumatico si è trasformata in una sostanza appiccicosa al di sotto di una netta linea orizzontale sul pneumatico.


Fig.36 – (12/09/01) Perché il frontale di questo camion dei pompieri dovrebbe appassirsi?

J. Aspetto Spellato

Molti veicoli avevano le superfici esterne sbucciate o spellate come se fossero scatolette di sardine. In alcuni casi, ciò ha comportato molto di più della sola vernice scrostata. In certi casi sembra che la lamiera si sia esfoliata come se, ad una certa profondità, qualcosa avesse causato la fusione o la disintegrazione del materiale dall'interno.
In altri casi sembrano esserci stati più danni da calore all'interno che all'esterno e viceversa. Ad esempio, consideriamo la fig.37a e la fig.37b. Cosa è successo agli assi, alle ruote e ai pneumatici di questa macchina? Sulle portiere, sembra che uno spesso strato di vernice si sia spellato dall'alto verso il basso, tuttavia la vernice sulla parte inferiore della portiera non è stata spellata.

Fig.37 – (a) (11-13/09/01) La spellatura sulla portiera sembra essere come un'esfoliatura. La lamiera non è stratificata, lamellare, quindi perché dovrebbe comportarsi così? (b) (13/09/01) Come ha fatto la ruota a finire sotto la sospensione posteriore?

K. Aspetto Del Formaggio Svizzero

Fig.38 – (a) (11/09/01) Il furgone della Hazmat del FDNY si trova davanti al WTC 6 su West Street. La parte superiore rimanente del furgone è stata spellata ed evaporata in alcune zone. La parte superiore dell’abitacolo è andata e il blocco motore sembra essere sparito. La foto è stata scattata l’11/9 dopo che il WTC 1 è andato via, ma prima che il WTC 7 crollò. (b) Perché quest’ambulanza ha le portiere sciolte internamente? L’interno sembra aver subito più danni dovuti al calore rispetto all'esterno. Cosa potrebbe causare ciò?

L. Altri Testimoni Oculari

[Fra le seguenti testimonianze ce ne sono alcune già riportate in precedenza in questo capitolo o altre ancora che sono state integrate con altri spezzoni salienti. Altre sono presentate per la prima volta qui.]

Paramedico Gary Smiley

Il paramedico Gary Smiley ha testimoniato di essersi nascosto sotto un veicolo di emergenza durante la distruzione di una delle Torri.
Quando sembrava che i detriti si fermassero, non riuscivo - i lati erano già coperti come se avesse nevicato, così ho iniziato a scavare e a toglierne abbastanza da poter vedere un bagliore, che sapevo non era - che era fuoco perché c'erano fuochi che bruciavano attorno ai veicoli. [enfasi aggiunta].

Inoltre, Smiley descrive di essersi rifugiato in un salad bar di fronte al WFC 4, vicino a North End Avenue, che si trova di fronte a quello che Dr. Wood definisce "il parcheggio tostato". (Vedi fig.12). Gary Smiley esprime la mancanza di comprensione di ciò che stava accadendo, affermando, "Non lo sapevamo..." Non spiega la causa degli incendi e delle esplosioni, solo quello che altri stavano dicendo in quel momento per spiegare cosa stessero vivendo.
...c'era molto fuoco lì intorno. Le macchine parcheggiate che erano state parcheggiate lì erano tutte a fuoco e quelle che non lo erano stavano esplodendo. Non lo sapevamo a quel punto. So che uno degli agenti di polizia disse che pensava che fossero bombe e che forse le avevano manomesse per farle saltare in aria. Solo esplosioni secondarie...
Le esplosioni fuori erano troppo, quindi abbiamo deciso di andare via da lì...e siamo riusciti a uscire da lì e siamo finiti su North End Avenue.
...Era pazzesco, la gente pensava che ci fosse – che stavano per far esplodere tutto.
La gente correva a vuoto. Il personale del FBI disse che c'erano bombe in diversi parchi e stavano correndo da una zona all'altra...
...Ricordo che siamo arrivati al punto in cui stavamo finendo i posti dove andare. Stavamo per andare in acqua. Dissi che forse ci dovremmo togliere le nostre cose e andare nell'oceano. Non sapevamo dove altro andare. [enfasi aggiunta].
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110039.PDF]

Il Tenente René Davila conferma il fatto che alcuni veicoli stavano semplicemente esplodendo:

Tenente René Davila
Il veicolo 219 era distrutto.
D: Era a fuoco?
R. Cosa?
D: Era a fuoco?
R: A fuoco? Abbiamo visto la bastarda esplodere. Abbiamo sentito “Boom!” Stavamo camminando su per Fulton Street.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110075.PDF]

Il vigile del fuoco Steve Piccerill descrive una "zona di guerra" spaventosa nelle sue dichiarazioni:

Vigile del Fuoco Steve Piccerill
Nel frattempo pensavamo che il tunnel fosse libero per il traffico di emergenza in quel momento. Quando siamo entrati nel tunnel, non era affatto libero. Era – siamo rimasti bloccati lì per forse dieci minuti. Non lo so. Fu allora che iniziai a sentirmi un po' nervoso, perché temevo che qualcuno nelle macchine, sai, pensavo che il tunnel potesse essere un altro luogo dove colpire.
Siamo finalmente usciti dal tunnel. Stavamo uscendo dal tunnel su West Street, e per strada vediamo i resti di corpi, torsi, pezzi di carne, pezzi dell'aereo, il carrello d'atterraggio, incendi d'auto ovunque. Era come una zona di guerra.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110330.PDF]

Molte di queste dichiarazioni testimoniano il fatto che, all'interno di ambulanze e altri veicoli di emergenza dotati di bombole d'ossigeno, si potevano sentire esplosioni. Allo stesso modo, ci sono molte dichiarazioni secondo le quali anche i serbatoi di gas stavano esplodendo. Eppure, queste affermazioni e meccanismi non spiegano ancora le cause dei tipi di danni anomali osservati nelle foto che abbiamo qui presentato, trattandosi di un campione molto piccolo di tutte quelle disponibili. Necessariamente stiamo osservando una causa che non è in accordo con la storia ufficiale, ma piuttosto sembra un meccanismo inaspettato, atipico, forse sconosciuto, che è stato messo in atto per creare i tipi di danni anomali che abbiamo visto, e anche per distruggere le Torri stesse.

Sebbene ci sia un'abbondanza di testimonianze da parte dei pompieri, della polizia e del personale medico quel giorno, le dichiarazioni del vigile del fuoco Kevin McCabe sono particolarmente degne di nota:

Vigile del Fuoco Kevin McCabe
Ricordo quando risalivo Liberty fino a West Street, ora potevo vedere la portata della devastazione che senza dubbio non avevo visto fino a quel punto dopo che il primo edificio venne giù, ma ora c'erano soltanto montagne di acciaio. Ricordo di aver visto quello che si rivelò essere 10 Truck capovolto sul lato, sembrava un po' contorto. Ricordo di aver camminato lungo il paraurti di un'unità TAC [“Tactical Anti Crime Unit” – Unità Tattica Anticrimine], pensando che c'erano dei ragazzi che conoscevo della TAC, che in realtà non ce l'hanno fatta. Ricordo di aver camminato lungo il paraurti di una delle unità TAC, di essermi arrampicato su dell'acciaio e di aver pensato che se Kasey fosse nei paraggi forse lo avrei visto.
Ho incontrato alcuni ragazzi di altre compagnie che conoscevo . Quello che era rimasto dell'hotel [WTC 3] era - quanto avevo visto dell'hotel in precedenza non era più in piedi. Era solo una parte, credo fosse il lato dell'esposizione 4 ancora in piedi, suppongo. Sono sul lato ovest di West Street ora, rivolto verso l'hotel. Immagino fosse l'estremità dell'hotel più vicina a Liberty, suppongo, sai, l'unica parte restante del hotel che era ancora in piedi.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110344.PDF]

Vigile del Fuoco Michael Macko (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
D: A questo punto la prima Torre era già crollata?
R: No, non era crollato nulla ancora a questo punto.
Mi diressi verso West Street, sempre alla ricerca di una torcia elettrica, una radio, qualunque attrezzatura che potessi usare per cercare di perlustrare o dare una mano. Finisco per andare a sud su West Street. Mi sono imbattuto in un paio di ragazzi, un ragazzo della Squad 18, e in un dettaglio che ho visto la notte precedente.
Stavamo andando lungo West Street. Siamo arrivati appena a sud del cavalcavia nord, a circa 50 piedi oltre, quando si è verificato il primo crollo. Ho guardato in alto. Ero sbalordito da - pensavo che esplodesse in cima. A quel punto credo tutti hanno iniziato a correre, e fortunatamente ho corso verso nord da dove sono venuto per cercare di scappare dal crollo - che guarda caso era un crollo, rendendomi conto che non potevo. Stavo per rimanere sotto il cavalcavia.

Mi sono reso conto che non sarei riuscito a sfuggire dal crollo. Mi sono tuffato sotto un mezzo ESU ["Emergency Service Unit"] che era rivolto a nord sul lato ovest di West Street. Mi sono tuffato sotto al mezzo e ho aspettato che l'edificio crollasse.
Quando l'edificio è effettivamente crollato, pensavo di essere davvero intrappolato, e il mezzo è stato spazzato via, spinto via immagino. Non era più lì. A quel punto ero davvero scioccato e non sapevo cosa stava succedendo in quel momento. Non sapevo - ero davvero, davvero scioccato.
Mi sono ritrovato con un ragazzo di 18 Engine o della Squad 18. Scott, penso fosse il suo nome. Attraversammo West Street fino al World Financial Center, rompemmo una finestra della lobby e uscimmo dall'altra parte della lobby.
A quel punto mi sono imbattuto nel personale di emergenza suppongo, che stavano cercando di dare un mano, sai, alle persone che stavano uscendo dal crollo a quel punto. Mi sono accertato delle mie condizioni e ho capito che non avevo alcun danno fisico serio.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110506.PDF]

Vigile del Fuoco Todd Heaney
Quando sono arrivato davanti all'edificio, le autopompe venivano scaraventate lungo la strada come se fossero - come se fossero giocattoli. Erano capovolte, in fiamme. C'era un grosso pezzo della facciata praticamente dov'eravamo noi. Non sapevo dove fosse l'agente o cosa fosse successo a quel Comandante, ma ho trovato Tommy Hansard, il ragazzo che è stato coinvolto assieme a me fuori.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110255.PDF]

Briam Smith (Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
L'ho afferrato dal KED [“Kendrick Extrication Device” – Dispositivo di Estricazione: un dispositivo di primo soccorso che viene impiegato per l'estrazione da un veicolo di un traumatizzato] che gli avevamo messo in vita e sul fianco, gli ho afferrato la maglietta, e ho iniziato a trascinarlo guardando dietro di me, e poi è stato come "bam" ed è arrivato così veloce. Era come se fosse esplosa una bomba, sai, e mi ha colpito così all'improvviso, sai, e mi ha tirato su, mi ha sollevato da terra e mi ha lanciato in aria per ben 30 piedi [9 metri], perché a questo punto ti puoi immaginare dov'è l'ambulanza. Mi trovo dall'altra parte rispetto al parcheggio ambulanze. Non c'è niente che blocca il - sai, tra me e la strada, e mi ha appena colpito e mi ha fatto volare e mi ha mandato vicino a dov'erano le scaffalature con l'attrezzatura. L'hanno spostate da allora, perché sono stato laggiù, ma le scaffalature erano posizionate sul lato sinistro dietro dove ho sistemato tutte le sedie.
Mi ha lanciato oltre quella zona, e sono arrivato dietro alle scaffalature e ho impattato a terra con il viso per prima cosa, e poi ho sentito tutto un flusso provenire da dietro. Sentivo le cose sfiorarmi, colpirmi, ed era tutto un suono, come “whoosh”, e lo paragonerei ad essere colpito da un'onda sulla spiaggia, sai, perché è un po' come ci si sente. Voglio dire, la roba era così pesante che pensavo che sarei stato sepolto.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110136.PDF]
Fig.39 – Auto capovolta e alberi con fogliame intatto.


Spesso si presume che questi veicoli siano stati capovolti dalle raffiche di vento provocate durante la distruzione del WTC. Tuttavia, le evidenze fisiche non supportano tale ipotesi. La fig.39 mostra auto capovolte nelle immediate vicinanze di alberi con il fogliame ancora integro. Un vento abbastanza forte da capovolgere macchine e camion sicuramente spoglierebbe gli alberi delle loro foglie. Inoltre, i testimoni oculari hanno descritto di essere stati sollevati e trasportati.

EMT Brian Gordon (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Quindi in pratica tutti i pazienti hanno iniziato ad alzarsi e a correre verso il dietro e così ho fatto anch’io, e quando la Torre ha colpito è stato come se mi prendesse e mi gettasse via.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110171.PDF]

EMS Capitano Mark Stone (Quando il WTC 2? ha fatto “Poof”, Confuso)
Non so se ero a 10, 20, 30, 50, 100 piedi [30 metri]. So che non ero molto lontano, ma tutto a un tratto solo un fruscio, solo, i detriti hanno iniziato a colpirmi. Sono stato sollevato e lanciato.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110076.PDF]

EMT Renae O'Carroll (Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Ho provato ad afferrare delle persone. La gente si aggrappava a me. Stavamo correndo, correndo, correndo. Non ho mai visto nulla di simile prima. Capisco quando qualcuno dice che ha guardato la morte in faccia. Era la morte che veniva da me. Questo è tutto quello che so.

Sto correndo. Gli sto davanti. Tutti corrono, ed è solo un fuggi fuggi disordinato. Gli sono davanti di circa dieci piedi [3 m], correndo, in realtà sono in volata perché sono un atleta e sto correndo. Quello che è successo quando sono arrivato all'angolo, perché ricordo che i miei piedi hanno toccato scendendo dal marciapiede, è che avevo di fronte un altro ammasso di roba.
Della cenere si è fatta largo intorno a un altro edificio di fronte a me, e mi ha intrappolato di fronte e di dietro, e tutto era buio pesto. Nel luogo dove mi ha colpito da davanti e da dietro, mi ha letteralmente sollevato da terra e lanciato. È stato come se qualcuno mi avesse sollevato e mi avesse gettato a terra.

EMT Renae O'Carroll
Qualcosa mi ha detto - ho guardato a sinistra verso terra e ho visto una luce rossa. Non so cosa fosse. Pensavo si trattasse di un'altra luce.
Ora potrei ridere di tutto ciò. Al tempo non ridevo affatto. Non potevo ridere di tutto questo.

Ed è allora che ho messo la mano a sinistra per vedere cosa fosse quella luce e ho sentito del vetro. Quello che mi è successo è stato solo un miracolo. La porta a vetri si aprì. Era una porta. Si è aperta. Si è aperta, e ho sentito come se qualcuno mi avesse messo le mani da sotto, tirandomi, e mi ha sollevato e tirato.
Sono rotolato giù dalle scale e la porta dietro di me si chiuse. Laggiù c'era un seminterrato che conduceva da qualche parte. Ricordo di aver passato una stazione della metropolitana. Ho pensato che forse era l'altro lato della stazione della metropolitana.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110116.PDF]

Vigile del Fuoco Robert Salvador (Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
A quel punto ho notato che si stava espandendo a fungo e sapevo che stava crollando, così ho iniziato a correre e l’urto mi ha sollevato e mi ha lanciato 30 piedi [9 metri] e sono caduto sulla schiena, proprio vicino a due macchine parcheggiate. Mi sono girato verso il muro e la nube era proprio sopra di me. Così mi sono infilato sotto due macchine parcheggiate e questo è tutto.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110032.PDF]

O la nube li inghiottì oppure sono corsi verso Church Street, non lo so, ma ho corso, e la nube mi ha travolto e mi ha sollevato e mi ha lanciato per 20 piedi [6 metri], e sono strisciato sotto due macchine parcheggiate, e ho detto le mie preghiere.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110474.PDF]

Vigile del Fuoco John Wilson
Tutti non facevano altro che correre. Siamo scappati dal rumore. Così, il rumore era a est mentre mi trovavo lì. Abbiamo corso indietro praticamente nel modo in cui siamo arrivati, non so quanto lontano. All'improvviso sono stato sollevato. Sentivo il vento dietro di me che mi ha preso e mi ha lanciato. Ora, dunque, sono a terra.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110376.PDF]

Paramedico Manuel Delgado
R: Ricordo di averlo visto e ricordo di aver detto che laggiù non voglio andare perché non voglio soffocare, non voglio soffocare. Ma mentre correvo, sono stato buttato a terra, sembrava che qualcuno mi avesse colpito alla schiena, come se fosse un’esplosione. Semplicemente mi ha sollevato e buttato a terra. Mi sono sbucciato il gomito, mi sono storto la caviglia, i pantaloni erano tutti strappati, i miei occhiali sono volati via e il casco mi si è tolto. Mi alzo velocemente e tutto quello che posso vedere ora è solo - doveva essere su Fulton [Street] – la deflagrazione, questa nube scura che si abbatte su di noi, comunque verso di me, perché non so nemmeno chi c'è intorno a me a questo punto. Ho perso tutto - ho perso la cognizione del tempo. Ho perso praticamente tutti i movimenti del corpo e stavo andando avanti, e poi siamo stati inghiottiti dal fumo, che era orrendo.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110004.PDF]

Vigile del Fuoco di Primo Grado Dan Walker (4-9)
Ho detto a me stesso, sai, non voglio cadere. Tipo, piedi non mi abbandonate ora. Ricordo di aver saltato oltre quel tipo e basta. Il vento mi ha appena buttato a terra. Non mi sono fatto male. Ciò mi colpì. Non è che cadessi con un tonfo. E’ come se avessi inciampato su qualcosa. Era come se il vento fosse così forte da sollevarmi e adagiarmi dolcemente.
D: Veramente?
R: Per quanto possa ripercorrere nella mia mente, sai.
La cosa seguente che so è che sto rotolando sul pavimento e vengo scaraventato lungo il corridoio. Le finestre si stanno rompendo, le luci stanno per andare. Le luci si sono spente, le persone stanno urlando. Voglio dire, è stato orribile.
Ora siamo nella completa oscurità. Avevo una radio perché avevo il controllo. Avevo la postazione di controllo quel giorno, quindi avevo la radio. Avevo un’ottima torcia con me.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110341.PDF]

Vigile del Fuoco di Primo Grado Dan Walker (4-9)
Quindi, sono stato lanciato un po' di lato e mi sono ritrovato nell'angolo del - dietro c'era questa trave enorme, immagino fosse come una fascia di marmo e mi ricordo di essermi inginocchiato e di coprirmi con qualunque cosa potessi. Tengo stretto il mio casco e sto guardando questi detriti volare fuori da questa porta e, voglio dire, ogni cosa sta andando in linea retta. Non importa cosa fossero. Rocce o polvere o qualunque cosa fosse. Stavano andando dritti a causa della forza del vento.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110341.PDF]

Vigile del Fuoco John Moribito
L'edificio è venuto giù. La furia del vento mi sollevò da terra e mi scaraventò circa 30 piedi [9 metri] indietro nella lobby del 1 World Trade Center.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110354.PDF]


Altri Video


Auto a fuoco nel parcheggio a sud del WTC 2 vicino al ponte pedonale sud (South Bridge) e alla chiesa Ortodossa (edificio bianco al centro) andata distrutta. Le auto hanno preso fuoco prima della distruzione del WTC 2, il primo edificio distrutto, ma dopo l'impatto del presunto aereo.



Video che mostra alcune foto delle auto tostate nella zona di West Broadway/WTC 7. Segue il video del giornalista Vince Dementri girato vicino al WTC 7 (incrocio tra West Broadway e Barclay Street) un paio di ore prima della sua distruzione.


Video in inglese in cui un giornalista mostra alcune delle auto tostate. Riferisce che fa fatica a "visualizzare l'impatto che gli aerei hanno avuto". Il motore di una macchina è fuso con altre parti della vettura stessa.


Video girato l'11/09 che mostra gli incendi in corso e le condizioni del sito dopo la distruzione di entrambe le Torri ma prima della distruzione del WTC 7 avvenuta alle 17:20 circa. Il video riprende la zona del WTC 4 e WTC 5, West Street nei pressi del South Bridge (il ponte pedonale sud vicino al WTC 2), West Street nei pressi del North Bridge (ponte pedonale nord) e del WTC 6 dove si vede il WTC 7 che "fuma" dalla facciata sud e la devastazione dei veicoli in quella zona (si noti l'assenza di travi d'acciaio) e, in fine, West Broadway da cui si vede il WTC 7 in fiamme sul lato est. Video con risoluzione 480P qui: https://www.youtube.com/watch?v=JmVRWNNRkP8


Video girato l'11/09 da William Cirone dopo la distruzione di entrambe le Torri che mostra gli incendi al WTC 4 e al WTC 5, veicoli tostati, l'incrocio tra West Broadway/WTC 7 e Vesey Street, l'angolo di West Street e Vesey Street con il WTC 6 "fumante" e in fiamme e la zona del South Bridge/WTC 2/WTC 3. Video in risoluzione 720P qui: https://www.youtube.com/watch?v=nqnpj8kZoRQ


Video con sottotitoli in italiano di Andrew Johnson sulle auto "tostate".