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3 marzo 2019

Capitolo 8 - Dustification

Chiudo i miei occhi, solo per un attimo e il momento è andato
Tutti i miei sogni, mi passano davanti agli occhi, una curiosità
Polvere al vento, non sono altro che polvere al vento
Solita vecchia canzone, solo una goccia d'acqua nel mare infinito
Tutto ciò che facciamo, si sbriciola a terra, anche se ci rifiutiamo di vedere.
- Kansas - Dust in the Wind. 


Le Torri del World Trade Center (WTC) non sono "crollate" l'11/09/01. Si erano già trasformate in polvere prima che un collasso gravitazionale fosse una possibilità. È tempo di discutere di come è stato fatto.

Fig.1 – (11/09/01) La carta non bruciata si mischia quasi esclusivamente ai resti delle Twin Towers. Come si vede a un isolato di distanza, una parte delle Torri rimane sospesa in aria. Questa polvere sembra più profonda di un pollice [2.5 cm]. Il cordolo del marciapiede sembra essere in buona parte riempito. (Ad est  rispetto alla vista F di fig.9). Foto scattata da Terry Schmidt (intensità regolata).

A. Ridotte in Polvere?

L'uso comune della parola "polverizzare" si riferisce al martellare, battere o schiacciare un materiale. Il dizionario Merriam-Webster definisce polverizzare come: “ridurre (schiacciando, battendo o macinando) in pezzi molto piccoli.” Le Torri Gemelle non furono schiacciate o triturate; si sono trasformate in polvere a mezz'aria. Non sono state nemmeno vaporizzate. La vaporizzazione si riferisce alla conversione di un liquido o solido allo stato di vapore mediante l'aggiunta di calore latente. Gli edifici non sono stati cotti; si sono trasformati in polvere a mezz'aria. Questo fu un nuovo processo e un nuovo processo ha bisogno di una nuova parola per rappresentarlo. Lo chiameremo dustification, dicendo che gli edifici sono stati dustificati. [La parola dustification non esiste nella lingua inglese, ma “dust” significa polvere. Possiamo dunque pensare alla parola dustification come al “ridurre in polvere”, basta che non la associamo allo schiacciare, triturare o macinare tramite mezzi convenzionali che sfruttano l’energia cinetica o termica.]

Fig.2 – (a) Un’illustrazione di come avverrebbe un "crollo pancake." Il cumulo di macerie dovrebbe essere almeno 1/8 dell'altezza dell'edificio (12.5%). (b) Un'illustrazione di come si presentava la distruzione effettiva. Entrambe le Torri hanno fatto “poof.” [Poof” in inglese, è un termine che “evoca l’improvvisa scomparsa.”] Il cumulo di macerie non superava il 2% dell’altezza originale dell’edificio.


I difensori della storia ufficiale sostengono che le Twin Towers sono state entrambe colpite dagli aerei e che i successivi incendi hanno indebolito l'acciaio dei piani superiori, dando inizio a un "crollo pancake" gravitazionale come illustrato in fig.3a. Come abbiamo visto, ci sono molti problemi con questa ipotesi. Il più ovvio è la velocità prossima alla caduta libera con cui sono stati distrutti gli edifici (vedere il Capitolo 2). Un secondo problema è la scarsità di materiale rimanente o detriti. Dove sono i pavimenti in cemento impilati l’uno sull'altro [cosi detti "pancake"]? Dove sono i mobili per ufficio? Dove sono i macchinari per ufficio? Dove sono gli schedari? Dove sono i pannelli di rivestimento? Dove sono gli scaffali per i libri? Non ce n’era traccia da nessuna parte. La maggior parte di questo materiale sembra essersi trasformato in polvere come illustrato in fig.3b.

B. L'Acciaio è Stato Spedito in Cina?

È stato ampiamente riportato che una notevole quantità di acciaio del WTC è stato venduto come rottame da riciclo, caricato sulle chiatte, e spedito in Cina per essere fuso. Ma la fig.3 mostra quanto poco acciaio ci fosse sul terreno poco dopo la distruzione delle Torri del WTC [vedere anche la fig.23 del Capitolo 7 oppure la fig.15 del Capitolo 2. Quest’ultima fotografia risale al 11/09/01 prima delle 17:20 poiché il WTC 7 è ancora in piedi. Dov’è l’acciaio? Già venduto e caricato sulle chiatte verso la Cina!?]. Abbiamo evidenza che l'acciaio sia stato trasportato a Fresh Kills Island [la discarica prescelta a Staten Island, NY] per essere conservato e che questo acciaio potrebbe essere stato successivamente spedito in Cina oppure no. Tuttavia non poteva essere una grande quantità.

La foto di fig.3a è datata 13/09/01. Il sole si trova a est (parte destra della foto), quindi la foto sembra essere stata scattata la mattina del 13/09 [in generale, le date delle foto si riferiscono alla data in cui sono state archiviate. Potrebbero essere state scattate prima]. La foto di fig.3b è datata 14/09/01 dal NOAA [National Oceanic and Atmospheric Administration]. Sebbene, come abbiamo detto, sia stato riportato che gran parte dell'acciaio è stato rimosso dal sito, caricato sulle chiatte e inviato in Cina per essere fuso, l'acciaio non avrebbe potuto essere rimosso così velocemente. Quindi se non è stato spedito in Cina dall'oggi al domani, dove è andato? Sul luogo del disastro ce n’era molto poco sul terreno. Deve essere stato “dustificato” e rimasto in sospensione nell'aria.

Fig.3 – (a) I resti del WTC 2 sono in primo piano. Immediatamente dietro al WTC 2 si trovava il WTC 3 (Marriott Hotel [o Vista Hotel]). Dov’è andato a finire? Sullo sfondo (in alto a sinistra) gli edifici del World Financial Center (WFC) hanno le finestre distrutte ma pochi altri danni. I resti del WTC 6, un edificio di 8 piani, dominano e svettano sui resti del WTC 1. Notare le finestre esplose del WFC. (b) Vista dalla parte opposta.



Dr. Wood sull'acciaio spedito in Cina. Sottotitoli in italiano.

C. Dustificazione del Materiale

Durante gli ultimi secondi di distruzione del WTC 1, una sezione delle colonne centrali [“core”] rimase rigida e in piedi dopo che il resto dell'edificio era sparito: dopodiché si trasformarono semplicemente in polvere.

Fig.4 – Le colonne d'acciaio centrali ["core"] del WTC 1 si disintegrano in polvere d'acciaio. Il WTC 7 e il serbatoio dell'acqua sono in primo piano.


La sequenza di immagini di fig.4 mostra un istante ben distinto in cui il contorno scuro e nitido della colonna semplicemente scompare - non sfocata ma scomparsa, sostituito solamente da un’ampia zona di polvere che continua a cadere ad un ritmo più lento mentre si allarga e si disperde.

Fig.5 – (11/09/01) (a) L’edificio si trasforma in polvere. (b) Una vista più ravvicinata mostra le travi d’acciaio che si disintegrano in polvere. (Vista da D, Fig.9).


Entrambe le fig.4 e fig.5 sono fotografie riprese da nord-est. La foto di fig.4 è stata fatta vicino al livello del suolo mentre la fig.5 è stata fatta da un elicottero della polizia quasi sopra la stessa posizione. Una vista dalla direzione opposta viene mostrata in fig.6, una sovrapposizione di due immagini prese da sud-ovest, dall'altra parte del fiume Hudson.


Fig.6 - Due foto sovrapposte, scattate da sud-ovest.


Un'immagine scattata durante la distruzione del WTC 1 viene sovrapposta a un'immagine scattata prima del 11/09 per mostrare dove si trovavano queste colonne centrali (momentaneamente) intatte all'interno dell'edificio. La fig.6 mostra anche l'altezza relativa di queste colonne; sembrano raggiungere almeno i piani meccanici superiori (piani 75-76: [locali tecnici con macchine, ecc.]). Per via del suo aspetto, questo gruppo di colonne centrali che rimangono in piedi per un breve tempo è stato definito "la guglia" [“the spire”].


Video ripreso da Richard Sherwin che mostra che anche le colonne centrali del WTC 2 sono rimaste in piedi per breve tempo dopo la distruzione del WTC 2 stesso. Video integrale qui: https://www.youtube.com/watch?v=5SdkQcv2xms


Alcuni hanno provato a sostenere che i resti della struttura centrale avessero della polvere depositata che si è scrollata da esse poco prima che le colonne cadessero a terra. Se è così, come ci è arrivata la polvere? Quanto tempo ci vuole affinché la polvere arrivi sulle colonne? E com'è rimasta lì?

Se tale polvere fosse stata lì prima della distruzione, avrebbe occupato un volume significativo dell'edificio (vedere fig.5). È molto difficile immaginare come i resti delle colonne centrali fossero ancora coperti da uno spesso strato di polvere sciolta negli istanti seguenti la disintegrazione totale dell’edificio che le circondava.  

Oppure, se la polvere fosse stata prodotta dalla distruzione dell'edificio, come poteva depositarsi così rapidamente e tuttavia essere abbastanza fine da rimanere sospesa in aria? La colonna più alta della “guglia” non sembra neanche avere una superficie orizzontale su cui la polvere si possa accumulare. Questa teoria sulla polvere sembra altamente improbabile, se non impossibile.

Consideriamo l'importanza della questione. Le colonne centrali si ergevano rigidamente e senza supporto in seguito alla totale distruzione dell'edificio che le circondava. Se fossero cadute rovesciandosi di lato, avrebbero distrutto edifici per diversi isolati. La “guglia” si ergeva ben oltre i 47 piani del WTC 7 estendendosi ancora per metà dell'altezza del WTC 7, fino a circa il livello del 71° piano. Nella fig.6, come abbiamo notato, sembrano estendersi al di sopra dei piani meccanici superiori del WTC 1, ovvero ad un altezza oltre il 78° piano.

1368 (ft) x (71/110) = 883 feet [269 metri], oppure 1368 (ft) x (78/110) = 970 feet [295 metri].

Fig.7 - Distanza minima stimata che le colonne centrali rimanenti avrebbero raggiunto se fossero cadute ribaltandosi di lato.


Se questo gruppo di colonne centrali rimanenti fosse posizionato orizzontalmente anziché verticalmente, sarebbe approssimativamente pari alla lunghezza di tre campi da football americano. La distanza minore (883 piedi [269 metri]) è indicata come il raggio del cerchio più piccolo nella fig.7. Tuttavia, non ci sono evidenze che queste colonne centrali siano atterrate sopra o abbiano danneggiato nessun edificio all'interno di questa "zona di caduta". Dove sono andate? Cosa potrebbe mai essere accaduto alle colonne se non che si sono trasformate in polvere?

In fig.7, ancora, i due cerchi più grandi mostrano il punto che ciascuna delle Twin Towers avrebbe raggiunto (in qualsiasi direzione) se, non danneggiata in alcun altro modo, si fosse semplicemente ribaltata su un lato.

Tuttavia, invece di cadere, entrambe le Torri, come la guglia, si sono trasformate in polvere. Ecco il luogo dove i detriti dell'edificio mostrati nella fig.8 come se cadessero dal WTC 1 sarebbero dovuti atterrare. La fig.8 mostra una sequenza di fotogrammi video con diversi pezzi di detriti che cadono identificati da un numero. I detriti contrassegnati con "1" si vedono cadere davanti all'angolo nord-ovest del WTC 1, iniziando dal primo fotogramma. Nei fotogrammi successivi diventano una nuvola di polvere.


Fig.8 – Il WTC 1 si trasforma in polvere. (Vista da B, fig.9).


Video al rallentatore del WTC 1 che si trasforma in polvere a mezz'aria il 11/09. Si noti la trave "1" della fig.8 che si trasforma in polvere prima di toccare il suolo.


Se gli edifici "caddero" a velocità di caduta libera, le parti superiori non avrebbero incontrato maggior resistenza dalle porzioni inferiori di quella che avrebbe offerto l'aria. Ma, al contrario, le sommità si sono disintegrate cadendo, come se stessero incontrando una resistenza molto elevata. Qui abbiamo condizioni che si contraddicono a vicenda. Non vediamo le travi d'acciaio colpire qualcosa di diverso dall'aria. Allora perché vengono polverizzate mentre cadono?


Legenda 1 – Legenda delle foto sulla mappa di fig.9.


Fig.9 - Mappa che identifica le foto nella Legenda 1. Le lettere indicano le posizioni approssimative in cui sono state scattate le foto.


Fig.10 – Foto scattate nel pomeriggio del 11/09/01 prima che il WTC 7 fu distrutto. (a) Guardando a sud-est verso il WTC 6, attraverso l'incrocio tra West Street e Vesey Street. (b) Più da vicino. (Vista da A, fig.9).


Fig.11 - Uscendo dai nascondigli dopo la distruzione del WTC 1. (Vista da B, fig.9).


Fig.12 - Il materiale diventa polvere prima di colpire il suolo durante la fine del WTC 2, vista da sud. (Vista da G, fig.9).


Fig.13 – Ingrandimento dei fotogrammi (a) e (c) della fig.12. (Vista da G, fig.9). 


Video di Christian Martin al rallentatore e stabilizzato da cui sono state prese le fig.12 e fig.13. Video originale in risoluzione 1080P qui: https://www.youtube.com/watch?v=IWtBRI0D2r8


Video di Paul Berriff al rallentatore quasi dalla stessa posizione delle fig.12 e fig.13


Stesso video sopra di Berriff stabilizzato: parte finale dell’impatto del WTC 2 sul WTC 3. Video originale in risoluzione 1080P qui: https://www.youtube.com/watch?v=mDxgPSU22Ss


Fig.14 – (11/09/01): "Polverizzazione" in volo o dustificazione?

D. Palle di Neve e Fori di Proiettile

La fig.14 mostra gruppi di "wheatchex" [vedere Capitolo 6 per la spiegazione e foto delle wheatchex] in caduta e detriti che rilasciano dietro di essi abbondanti quantità di polvere. Il volume di polvere  trascinato in scia dal materiale in caduta è sufficiente a bloccare tutta la luce. Quando consideriamo quanta polvere avrebbe dovuto essere collocata su ogni colonna per lasciare una scia del genere, non possiamo che concludere che l'acciaio stesso si stia effettivamente trasformando in polvere.

Le fig.15 e fig.16 mostrano il WTC 2 che si dissolve in polvere. Un dettaglio interessante è quello che sembrano essere dei "fori di proiettile", con perimetri densi, distribuiti su tutta la nuvola di polvere. Questi "fori di proiettile" sembrano buchi di ciambella all'interno della più densa nube di polvere a forma a ciambella.

Fig.15 - Sopra la nube di polvere bianca a forma di palla di neve, l'edificio è sparito, mentre la parte inferiore attende la fine. Il materiale scuro schizza in alto, mentre il materiale bianco si espande verso l'esterno.


Fig.16 - L’edificio sembra dissolversi in polvere. Non è possibile intravedere parti solide dell’edificio in caduta qui.

E. WTC 3

Fig.17 - Mentre il WTC 2 viene distrutto, le "wheatchex" d’acciaio in via di disintegrazione volano sopra il WTC 3, il Marriott Hotel [22 piani].


Alcune delle anomalie riscontrate nella fig.17b vengono identificate nella fig.18. Si noti che le scie di polvere sembrano essere espulse dalle travi di acciaio secondo schemi irregolari. Le macchie bianche appaiono in schemi ad archi e cerchi. C'è una forma che ha le sembianze di un "cavalluccio marino". Appena sopra questa forma, la linea del tetto diventa irregolare, come se l'edificio si sta disgregando senza che nulla lo colpisca.

Poco dopo lo scatto di questa foto e quando la distruzione del WTC 2 fu conclusa, la zona del WTC 3 dove la linea del tetto sembrava irregolare e dove era apparsa la forma del "cavalluccio marino" era mancante (vedere fig.20).


Fig.18 – Anomalie, per l’identificazione nella fig.17.


Distruzione del WTC 2 e WTC 3 al rallentatore da 3 visuali diverse.

F. I Sopravvissuti nel WTC 3

Fig.19 – (11/09/01) Il WTC 3, (a) prima (b) dopo.

Una squadra di vigili del fuoco della FDNY si trovava all'interno dell’edificio durante i crolli sia del WTC 1 che del WTC 2 ed è sopravvissuta. I vigili del fuoco erano prossimi alla cima dell'edificio per assicurarsi che non ci fossero civili presenti nell'edificio, quando la Torre sud [WTC 2] crollò. Il vigile del fuoco Heinz Kothe ha dichiarato: “Non avevamo idea di cosa fosse successo. Ha scosso l'edificio. Ha spalancato la porta verso la tromba delle scale facendo volare i ragazzi vicino alla porta giù fino a metà rampa di scale. Sono stato sbalzato fino al pianerottolo. L'edificio tremava come solitamente non fanno gli edifici.” Successivamente, i vigili del fuoco si trovavano nella parte inferiore dell'angolo sud-ovest dell'edificio quando la Torre nord crollò. (Court 2001).

L'ingegnere capo della Port Authority di New York e del New Jersey, Frank Lombardi, era nella lobby del WTC 3 insieme ad altri dirigenti dell'Autorità Portuale durante il crollo del WTC 2. Sopravvissero al crollo e alla fine riuscirono ad andarsene dall'edificio (Rubin and Tuchman 2001). [Fonte: https://www.fema.gov/media-library-data/20130726-1512-20490-6772/403_ch3.pdf].

Fig.20 – (11/09/01) Due delle ultime foto di Bill Biggart, in seguito alla distruzione del WTC 2. (a) Notare gli alberi pieni di foglie. (b) Tre “wheatchex” si ergono solitarie. Sono resistite anche alla distruzione del WTC 1.


Video sottotitolato in italiano. Dr. Wood commenta le foto sul suo sito web: WTC 3


Video che mostra (a partire da 11:40 circa) la zona attorno al WTC 3 dopo il crollo del WTC 2 ma prima del crollo del WTC 1. L'intero video merita di essere visto qui: https://www.youtube.com/watch?v=kvkd5CY6iIY


Torri né crollate né bruciate, ma ridotte in polvere. Dr. Wood spiega. Video sottotitolato in italiano.


Fig.21 – (13/09/01) La distesa di “wheatchex” su West Street. Il WTC 3 è stato ridotto a questo stretto mucchio di detriti alto tre a quattro piani. Una sezione inferiore della parete ovest del WTC 1 giace lungo la West Street Highway.


Il WTC 3 è stato parzialmente distrutto in un modo bizzarro durante la distruzione del WTC 2. Dr. Wood ringrazia in modo particolare la famiglia di Bill Biggart e gli amici per il contributo in questo prezioso pezzo del puzzle.

La maggior parte del WTC 3 è scomparsa durante la distruzione del WTC 1, come illustrato in fig.22. Il passaggio pedonale sopra la West Side Highway era collegato a delle scale che non ci sono più. Le scale erano direttamente dall'altra parte di Liberty Street rispetto al WTC 3. I resti del WTC 2 si possono vedere vicino al centro della foto e i resti del WTC 1 sono parzialmente visibili nell'angolo in basso a destra.

Fig.22 – (a) (27/09/01) I “fumi” continuano 16 giorni dopo. (b) (12-13/09/01 o dopo) I “fumi” che si sollevavano dal sito del WTC furono visibili per settimane.


I fumi degli edifici si diffondono innalzandosi dal “cumulo di macerie” del WTC 1 e WTC 2. [Dr.Wood usa il termine “fumi” per non associare il fenomeno al fumo creato dalla normale combustione.] Da dove provengono? Assomigliano al vapore che si sviluppa da un cumulo di letame. Il fumo o nebbia non sembra provenire da un singolo punto ma si sviluppa da una zona estesa, come una foschia, in modo abbastanza uniforme. Il fumo creato da un incendio ha un origine e continua ad allontanarsi dalla sorgente del fuoco, dissipandosi lungo il percorso. Lo smog, come a Los Angeles, potrebbe raccogliersi in una vallata, ma il sud di Manhattan non è una valle dove lo smog resterebbe intrappolato.

Fig.23 – (a) Il rivestimento in alluminio [delle Torri] e la carta giacciono per strada, ma dov'è l'acciaio? E perché non c’è più carta in fiamme? (b) Perché questo è l'unico schedario trovato? (L'intensità della fig.23b è stata regolata per aumentare la visibilità, inclusa la scritta).


Un edificio di 110 piani composto da 100.000 tonnellate di acciaio è stato distrutto, tuttavia i detriti più abbondanti sono la carta. Come mai solamente la carta è sopravvissuta e non i mobili e le attrezzature da ufficio? La maggior parte di questa carta doveva essere contenuta negli schedari e negli scaffali di acciaio. La fig.23 mostra quello che sembra essere un incendio, tuttavia la carta vicina non sembra prendere fuoco facilmente. È un tipo di carta speciale che non brucia bene, oppure è un tipo speciale di "fuoco" che non brucia facilmente la carta?


Video con sottotitoli in italiano tratto da ABC News del 14/09/01 (originale qui ABC News) che conferma la polverizzazione, elenca le quantità dei diversi materiali con cui erano costruite le Torri e si interroga sulla grande quantità di carta presente ovunque. Inoltre, vengono eseguiti dei calcoli e confronti davvero interessanti per illustrare quanto materiale (cemento, gesso, marmo, acciaio) fu polverizzato.


Si stima che nelle Twin Towers c'erano circa 30000 computer per quasi 50000 lavoratori. Quindi 45000 schedari non sarebbero una stima irragionevole. È documentato che sono stati recuperati 200 corpi completi tra le circa 3000 vittime, circa 1/15°. Usando lo stesso rapporto, ci aspetteremmo che 3000 schedari completi su 45000 dovrebbero essere sopravvissuti. Eppure, stando a quanto riferito, è stato trovato un solo schedario rattrappito [e distorto] (vedere fig.23b).


Video in inglese che mostra l'unico schedario sopravvissuto. Apparteneva al negozio di gelati "Ben and Jerry's" nel centro commerciale al 1° piano seminterrato, quindi appena sotto alla "plaza" del WTC. Al suo interno sono visibili gli angoli intatti dei raccoglitori di carta colorata, nonostante lo schedario sembra essere stato sottoposto a temperature elevatissime. Furono trovate anche delle banconote e restituite ai legittimi proprietari!

G. Polvere 

Fig.24 – I fumi del WTC 1 oscurano la distruzione del WTC 2 come se ci fosse un'eclissi totale di sole. [Notare che dopo la distruzione del WTC 2 il WTC 5 e il WTC 6 erano ancora intatti: i tetti non sembrano ancora danneggiati.]


Il WTC 5 e il WTC 6 appaiono integri dopo la distruzione del WTC 2. Curiosamente, i fumi che escono dalla cima del WTC 1 sembrano fluire orizzontalmente, mentre i fumi provenienti dalla distruzione del WTC 2 sembrano spostarsi verso l'alto lungo un percorso diagonale. Inoltre, i fumi annebbiati nella regione più a sud di Manhattan (a destra) sembrano essere trasportati verso l'alto.


Fig.25 – (13/09/01) (a) Raccogliendo l’edificio. (b) I lavoratori camminano nella spessa polvere in cima al cumulo di macerie, appena più alto del livello della lobby.


L'edificio nero in primo piano nella fig.26 è il Bankers Trust Building (130 Liberty Street), che ha un volume totale pari a circa il 28% del volume totale di una sola torre del WTC. Le due Torri insieme avevano sette volte il volume del Bankers Trust Building. Come possono sette edifici delle dimensioni del Bankers Trust lasciare così pochi detriti?

Tabella 1 – Confronto tra volumi. [Rapporto tra il volume totale delle due Torri rispetto al Bankers Trust = 7.14.]


Fig.26 – (27/09/01) L'edificio nero in primo piano è il Bankers Trust Building. Il Bankers Trust si trovava in 130 Liberty Street. (Intensità regolata e descrizioni aggiunte).

H. Quanta Polvere Produrrebbe un Edificio?

Fig.27 - Visuale a livello del terreno dell'enorme quantità di polvere che si alza verso il cielo. Una demolizione convenzionale non crea tutto ciò.


Se una torre del WTC fosse completamente ridotta in polvere, quanta polvere si potrebbe generare? Possiamo supporre che la polvere sia meno densa del materiale solido di cui è costituito l'edificio e i suoi contenuti. Prima di tutto, supponiamo che i materiali di cui era costituito l’edificio vengano ridotti al 10% del volume originale quando vengono trasformati in polvere, poi determiniamo il volume di quella polvere.

Fig.28 – (12/09/01) Fotografia scattata dalla Stazione Spaziale Internazionale alle 11:30 AM circa.


Volume di una Torre del WTC = (208 ft) x (208 ft) x (1369 ft)

Volume della polvere per una Torre del WTC = (10%) x Volumetorre (circa)

Volume della polvere per una Torre del WTC (circa) = 5918515 ft3 [= 167594 m3]

Se la polvere si sparge su un miglio quadrato, ovvero (5280 ft) x (5280 ft) [= 2589988 m2 = 2.590 km2],

5918515 ft3 / (5280 ft)2 = 0.212 piedi di spessore, ovvero (0.212 ft) x (12 in / ft) = 2.55 pollici di spessore su una superficie di un miglio quadrato [= 6.5 cm di spessore su 2.590 km2],

equivalente a un pollice di spessore su 2.55 miglia quadrate [6.604 km2] per una Torre (ossia un pollice di spessore su 5.10 miglia quadrate [13.2 km2] per entrambe le Torri) [pari a 2.5 cm di spessore di polvere sparsa su una superficie di 13.2 km2 (pari a un quadrato di 3.633 km di lato, per esempio)].

Un’area di 2.55 miglia quadrate avrebbe un raggio pari a 0.901 miglia [1.45 km].

Da notare che quest'area includerebbe sia la terra che l’acqua.

Se i materiali di cui era costituito l’edificio e i suoi contenuti vengono ridotti a solamente il 5% del loro volume originale, quella polvere sarebbe profonda 1.27 pollici [3.22 cm] sparsa su un miglio quadrato, o equivalente ad un pollice di profondità sparso su 1.27 miglia quadrate (ossia un pollice di profondità su 2.55 miglia quadrate per entrambe gli edifici). 

Un’area di 1.27 miglia quadrate avrebbe un raggio pari a 0.637 miglia [1.025 km].

Questi calcoli suggeriscono che le due Torri avessero abbastanza materiale da produrre polvere che, con circa un pollice di profondità, copriva circa da 2.5 a 5 miglia quadrate di Lower Manhattan, senza contare la polvere trasportata sul fiume Hudson, sull'East River, su Brooklyn, l'Upper Bay e nell'alta atmosfera. Facciamo una stima della zona in cui sembra che la polvere si sia depositata.

Fig.29 - Stimando l'area coperta dalla polvere più pesante. (a) 12/09/01 (b) 11/09/01.


A causa del vento e di altri fattori, non ci aspettiamo che la zona di polvere sul terreno sia disposta simmetricamente intorno a dove si trovavano le Torri. Nell'immagine satellitare di fig.29, la polvere forma un confine circolare a nord-est del complesso del WTC. Stimando la posizione del centro di questo arco di cerchio, possiamo calcolare l'area approssimativa per questa parte della zona di polvere.

Fig.30 - Arco delimitante la zona dove la polvere fu significativa. La fig.1 mostra la polvere su Fulton Street.


Ma anche la polvere, il fumo e i fumi sono stati soffiati via verso sud-est, quindi stimeremo quella regione a sud-est e oltre approssimativamente uguale alla circonferenza principale (rappresentata dalla forma ovale nella figura sopra). Questa polvere non sarebbe così densa, ma in realtà sappiamo che il pennacchio di polvere si è spostato lungo la costa orientale. (Vedere la fig.28).

Una stima del cerchio principale di polvere può essere calcolata usando un raggio di 5000 piedi ovvero 0.947 miglia [1524 m].

Area del cerchio = πr2 = π (0.947)2 = 2.817 miglia quadrate [7.3 km2]

Fig.31 - La distruzione del WTC 2 avvolge Manhattan in una tempesta di polvere ultra-fine.


Basandoci sulla larghezza della nube di polvere che si sposta verso sud-est sopra l'East River e Brooklyn, verrà utilizzata un'area aggiuntiva pari al cerchio come approssimazione dell'area sottovento. Cioè, 2.817 miglia quadrate x 2 = circa 5.634 miglia quadrate [14.6 km2]. Questo valore corrisponde ai calcoli precedenti, quando abbiamo ipotizzato che i materiali degli edifici fossero ridotti al 10% del loro volume originale mentre venivano trasformati in polvere.

Sebbene questi valori siano approssimativi, forniscono una buona indicazione che la maggior parte di entrambe le Torri si sia trasformata in polvere. Confrontiamo questa quantità di polvere con la quantità prodotta dalla demolizione controllata del Seattle Kingdome.

I. Le Macerie del Kingdome

La polvere e il terriccio comune si depositano rapidamente dall'aria. Molta polvere e terriccio vengono sollevati quando un veicolo percorre una strada sterrata, quindi impariamo a non seguire troppo da vicino un altro veicolo, prendendo tempo affinché la polvere si depositi. Di solito, trenta secondi sono sufficienti. Come discusso nel capitolo precedente, per il caso del Kingdome, il Seattle Times ha riferito che “La polvere ha soffocato il centro per quasi 20 minuti.” Le demolizioni convenzionali non mandano la polvere al di sopra dell'altezza originale dell'edificio, contrariamente a quanto visto al WTC. Le figure dalla fig.32 alla fig.34 mostrano la demolizione del Seattle Kingdome.

Fig.32 – Il Seattle Kingdome e le Olympic Mountains. (contrasto regolato).


Fig.33 – (a) L’implosione del Kingdome ha inizio. (b) I lati destro e sinistro vengono "tirati" per primi in modo da piegare l'edificio verso l'interno. (c) La polvere si espande. (d) Le mura cilindriche collassano. (e) La polvere raggiunge poco più dell’altezza originale del Kingdome. (f) Il cumulo di macerie rimaste comprende tutte le travi e tutto il cemento. Contrariamente al WTC, tutti gli arredi e le attrezzature di valore erano già stati rimossi.


Fig.34 – Il Kingdome non si è polverizzato. Fu semplicemente ridotto in frammenti di dimensioni gestibili. Notare quanto sono minuscole le persone rispetto al cumulo di macerie.


Le evidenze visive, insieme ai commenti di operai metalmeccanici esperti, confermano un piccolo mucchio di detriti senza precedenti al sito del World Trade Center.

Intervista in inglese ai metalmeccanici che lavorarono al WTC dopo l'11/09. Video tratto da "Metal of Honor, The Ironworkers of 9/11."

J. WFC 2 e WFC 3 - World Financial Center Due e Tre

Diversamente dalla drammatica dustificazione delle Torri del WTC, molte finestre del World Financial Center (WFC) sembravano essere esplose dall'interno, come si vede nelle fig.35a, fig.17b e fig.37, oppure frantumate senza essere esplose in dentro o all'infuori - forse semplicemente trasformate in polvere. Gli edifici del World Financial Center si trovano sul lato ovest di West Street, direttamente di fronte al WTC 1. Il Winter Garden [Giardino d’Inverno], posizionato tra il WFC 2 e il WFC 3, fu danneggiato dai detriti d’acciaio ma giudicato riparabile. Sorprendentemente, il WFC 2 non subì danni strutturali evidenti alla facciata, a parte le finestre distrutte.

Il World Financial Center Due (WFC 2), a sinistra in fig.35a, perse tutto il marmo immediatamente attorno all'ingresso e perse molte finestre, tuttavia la facciata dell'edificio, in generale, non subì danni.

Fig.35 – (a) Il Winter Garden , completamente di vetro, aveva poche finestre rotte. (b) (18/09/01) Non si riscontrarono danni al WFC 3 ad un altezza superiore al 18° o 20° piano.


Come mostrato in fig.35b, il World Financial Center Tre (WFC 3) fu danneggiato sull'angolo sudorientale, eppure al di sopra dell'altezza del 18° al 20° piano circa, nessuna trave di acciaio colpì l'edificio. All'interno del WFC 2, dove le finestre furono frantumate o esplosero (fig.37), le attrezzature sportive sembrano integre nonostante ciò.

Oltre alle evidenze fotografiche di ciò che chiamiamo "dustificazione", dobbiamo considerare le testimonianze dei vigili del fuoco, dei soccorritori medici d’emergenza e delle forze dell'ordine che sono intervenute sulla scena.    

Fig.36 – (17/01/08) Il Winter Garden fu riparato. Foto scattata da Dr. Wood.

K. Le Testimonianze dei Soccorritori

Ad esempio, ecco le parole dell'Assistant Chief Fire Marshal Richard McCahey [Assistente Capo dei Vigili del Fuoco]:

Assistant Chief Fire Marshal Richard McCahey
Qualcuno, che mi ha veramente aiutato, non so chi era, dopo che qualcuno ha detto non riesco a respirare, qualcuno, non so da che direzione proveniva, gridò non entrare nel panico o rilassati, rilassarsi. Non è fumo. È solo polvere. Rilassati.
A quel punto, ecco quando ho iniziato a realizzare che la mia bocca si stava riempiendo con tipo una palla di sabbia. All'improvviso ho realizzato nel mentre lo diceva, che sto iniziando a prestare attenzione a ciò che ho intorno. Ho realizzato che non c'era calore, si poteva respirare. Della roba ti finiva in bocca, ma era come l’aria fresca che inspiri quando la respiri, così mi sono detto che forse aveva ragione. Non si vedeva nulla, era tutto granuloso.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110191.PDF]
Deputy Chief Thomas Galvin [Vice Capo]
Direi che da quel momento, forse un minuto dopo, due minuti dopo, è quando l'hotel ha iniziato a tremare. Tutto veniva giù. Ho corso verso sud lungo l'atrio, ed è stato allora che sono rimasto intrappolato nell'atrio. C'era solo polvere, detriti che cadevano dappertutto. Sono stato scaraventato a terra assieme a molte persone.
Senti qualcuno dire ok, il rombo è cessato, e senti qualcuno dire che il rombo si è fermato, stiamo bene, stiamo bene, tutti stanno bene. Cerchiamo di trovare la via d'uscita da qui. Non si vedeva quasi nulla.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110197.PDF]
Fig.37 - (16/09/01) - Vista dall'interno della palestra del WFC 2.


Emergency Medical Technician Immaculada Gattas [Paramedico]

Oppure, consideriamo le dichiarazioni del paramedico Immaculada Gattas, che racconta di non aver trovato corpi, ma solo polvere.
Solo per poco, non so per quanto tempo, siamo rimasti in quella roulotte al buio, finché uno di noi ha detto ok, apriamo la porta. Dobbiamo aprire la porta. Eravamo spaventati a morte di aprire la porta. Non sapevamo cosa avremmo trovato. Così abbiamo aperto la porta e abbiamo visto questo oh, mio dio, tutto coperto dalla polvere. Tutto, una nuvola, tutto era circondato dalla polvere. Gente che cammina come zombi coperta di polvere. Proprio come noi, ma camminando come zombi.
[…]
Abbiamo iniziato a prendere l’autobus con centinaia di medici e centinaia di infermieri e membri del clero di varie confessioni e attrezzature mediche e tutte queste zone erano completamente attrezzate e completamente pronte ad accogliere quello che ci aspettavamo arrivasse, che erano i pazienti, che non sono mai arrivati...
[…]
...Ero disorientata. Non ho - nessuna idea, la minima idea di dove fossi, il che era molto spaventoso. Non potevi vedere. Non sapevi dov'eri, non sapevi se stavi tornato indietro perché alla fine stavi semplicemente camminando in tondo. Credo che Dio fosse con me e ne sono uscita viva da lì e dovevo, sai, affrontare la frustrazione e il senso di colpa perché ci dovevo passare poiché sei addestrato a salvare vite, non a testimoniare l’orribile distruzione e nessun ritrovamento di corpi, nulla, solo polvere. Solo polvere.
Quella polvere, te lo sto dicendo Christine, era così maledettamente pruriginosa. Ho avuto prurito per ore e ore e ore. Era come un vetro conficcato nella mia pelle. Sono andata - non so quante volte sono andata in bagno a lavarmi. Era come se dovessi eliminare questa cosa dal mio corpo e mi sono pulita il naso e il viso e le braccia e quella cosa, quella polvere, quella roba e quando sono tornato a casa, ho fatto due bagni e ancora non riuscivo a togliere quella roba dalla mia pelle e ho tossito e sputato quella roba per giorni dopo.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110146.PDF]
Emergency Medical Technician Michael Ober [Paramedico]

Le testimonianze di altri paramedici sono decisamente simili.  Dalla testimonianza del paramedico Michael Ober, per esempio:
Quindi quando sono arrivato all'entrata, mi sono girato e ho visto i detriti cadere. Non sapevo se sarei morto o rimasto intrappolato. Mi dicevo, ho continuato a pensare, non voglio essere solo. Ho bisogno di trovare qualcuno. Sono andato nel garage, ho percorso circa 5 piedi. Ho visto un pompiere contro il muro, era a terra proprio vicino al muro. Mi sono precipitato da questo tizio, non avevo idea di chi fosse. Ho chiesto, stai bene? E lui, sì amico, e tu stai bene? Sì, sto bene. Proprio mentre lo diceva, un'enorme folata di vento iniziò a soffiare. Non erano frammenti enormi di detriti, ma era un sacco di polvere, sai, solo polvere, poteva essere anche cenere. Ma era buio pesto. Ci siamo sdraiati finché non ha smesso, poi finalmente siamo tornati su, probabilmente dovevano essere solo pochi pollici di roba depositata sopra ogni cosa. Doveva essere probabilmente tipo sei pollici di polvere e altra roba. Dopo che ha smesso di scendere, finalmente mi alzai e pensai che dovevamo uscire da qui.
Ci siamo alzati. Cerchiamo di capire dove eravamo. Sembrava un film, era come se i ragazzi della squadra antincendio avessero urlato i loro numeri di matricola. Credo che fosse la 16, non sono sicuro. Ma ricordo di aver sentito qualcuno in sottofondo urlare 16, dove sei? Non sembrava - mi sentivo come se fossi in un film. Quindi io e questo pompiere, non ho idea di chi sia, decidiamo di camminare verso l’ingresso da dove siamo entrati. Camminavamo e io credevo di essere tipo bloccati. Ha detto, no, non siamo ancora all'ingresso. Qualcun altro ha detto no, sei fuori. Io dico non siamo fuori, è buio fuori. Ha detto guarda l'aria, c'è tanta roba nell'aria, la luce del sole non filtra. La quantità di roba che era nell'aria, non potevi vederla. Era come una cortina di polvere che bloccava tutta la luce del sole. Respirare era orribile, c’era solo polvere e cenere. Ogni volta che respiravo, potevo sentirne sempre di più entrarmi dentro. Provi a coprirti la bocca, ma continuava ad entrare. Perché l’aria ne era così densa, era difficile vedere a 10 piedi. È stato orribile. C'erano solo attrezzature dappertutto. Non avevo idea di dove fossi, non avevo idea di come uscirne. Sono inciampato su uno Scott Pack [bombola d’ossigeno] e l'ho preso, per ogni evenienza. Non l'ho mai usato, ma l'ho raccolto e portato con me nel caso in cui ne avessi avuto bisogno. Abbiamo scoperto che eravamo all'esterno. All'inizio non riuscivi a vedere nulla, c’era solo buio. Poi dopo, stavamo solo cercando qualcuno, qualunque cosa intorno a noi che riconoscessimo, che potesse tirarci fuori. Qualcuno che ci potrebbe aiutare, c’era solo confusione all'inizio. Non sapevo cosa fare, dove andare, chi aiutare, chi cercare o altro. Poi l'aria ha iniziato a migliorare un po', e arrivava un po' di aria e mi sembrava di guardare la TV in bianco e nero. Tutto era di una sfumatura di grigio. Tutti intorno a me erano ricoperti di grigio. Ho visto un’autopompa completamente distrutta ed era completamente grigia. Ogni autopompa aveva solo una diversa sfumatura di grigio. Era semplicemente pazzesco. In realtà, con tutta la devastazione che stava avvenendo, quella era l’unica cosa bella da vedere. Non so perché, è stato davvero interessante. Era proprio come ho detto, era come una TV in bianco e nero.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110093.PDF]
Chiaramente questi paramedici stanno tutti testimoniando coerentemente sulla quantità straordinaria di polvere. Da notare anche che non descrivono rumori di esplosioni o di metallo tranciato o altri suoni che ci si aspetterebbe di sentire in una demolizione controllata o dai piani che subiscono il “crollo pancake” della versione ufficiale. Addosso a questi addetti al primo soccorso è atterrata della polvere, non dei pesanti pezzi di detriti. Le dichiarazioni di Michael Ober descrivono ciò che molti altri testimoni oculari hanno descritto, “Era come una cortina di polvere che bloccava tutta la luce del sole” e “era buio pesto”, il che è coerente con alcune delle fotografie degli incendi di auto. Sembrava più buio di mezzanotte. Riflettiamo su tutto ciò per un istante.

La polvere ha un elevato rapporto superficie-peso, quindi è più influenzata dalla resistenza del vento di quanto non lo sarebbero i detriti. Eppure Michael descrive di essere coperto di polvere e non da "pezzi di detriti enormi." Un sacco di polvere è piovuta giù. Il fatto che fosse buoi pesto indica, inoltre, che una notevole quantità di polvere sia salita su in modo da bloccare tutta la luce del sole.

Deputy Chief Medical Officer David Prezant [Vice Capo Medico]

Il Vice Comandante Medico David Prezant descrive una scena simile:
Ero all'oscuro mentre accadeva tutto ciò ma ora è ovvio che c'erano due grandi fogli di compensato che avevano creato una sorta di tetto sopra me. Stavo tossendo terribilmente. Stavo soffocando. C'era ogni sorta di particolato nella mia gola e nei miei occhi e i miei occhi bruciavano. La mia gola stava bruciando. Stavo tossendo. Mi stavo strozzando.
Poi ho sentito o visto o spinto queste due tavole di compensato. Fortunatamente, spostandole, non ho effettivamente perso molto tempo a scavarmi un’uscita perché spostando quei due pannelli di compensato ero in grado di avere abbastanza spazio in modo da uscire da questi detriti e alzarmi in piedi. Ero sorpreso di riuscire ad alzarmi in piedi. La gamba destra mi faceva molto male; la gamba sinistra un po’. Avevo molte contusioni sulla schiena che mi davano fastidio. Avevo alcuni bernoccoli sulla parte posteriore della testa che potevo tastare in qualche modo.
Ma la cosa principale era che, quando mi sono alzato, era completamente nero. Era più nero della mezzanotte. Non potevo vedere il cielo. L'aria era come pasta di carbone sciropposo. Di nuovo, tosse, conati di vomito, occhi irritanti, difficoltà a respirare, e l'unica cosa a cui potevo pensare in quel momento che potesse spiegare ciò era che ero ancora sepolto. Sentivo che la strada non era crollata sotto di me, quindi sapevo di non essere sottoterra. Pensavo che l'unico modo in cui tutto questo particolato potesse creare quest’oscurità totale era che si era creato un tetto, così che forse il collasso aveva creato un tunnel fuori terra, una sorta di struttura simile a una miniera in superficie.

[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110212.PDF]
 Michael Ober Sull'Odore Particolare


Ma Michael Ober ha anche descritto qualcos'altro, qualcosa di molto interessante, un odore unico nell'aria:
L'odore era solo - aveva un odore distinto. Sono stato a Manhattan molte volte da allora, e quell'odore mi ricorda ogni singolo ... non so se sia come il cemento del World Trade Center. Non so cosa sia esattamente. È proprio così, l'odore che abbiamo inalato così tante volte con la polvere e tutto il resto nel garage. È proprio un odore sgradevole. Voglio dire, non è così male, ma proprio non mi piace quell'odore. Ehm, non lo so...eravamo laggiù, c'erano voci di altre cose in corso. Ma nessuno aveva informazioni precise.
Ober Non Sente Alcun Crollo Pancake

Ober accenna anche a qualcos'altro, qualcosa di molto interessante - un'assenza o una mancanza. Cioè, non ricorda di aver udito il presunto crollo pancake dell'edificio - con il frastuono terribile e il boato che l’acciaio tranciato e il cemento dovrebbero produrre mentre si staccano e colpiscono il terreno.
Non ricordo il suono dell’edificio mentre si schiantava al suolo. Qualcuno mi ha detto che fu misurato sulla scala Richter, non so quanto sia vero. Se l’edificio colpisce così violentemente il terreno, come è che non ne ricordo il suono?
Ovviamente, in situazioni di choc, le persone spesso non ricordano di aver udito o provato determinate cose. Ma nel caso di Ober la sua testimonianza risulta dettagliata ed precisa, e non quello che ci si aspetterebbe da qualcuno sotto choc, come dimostreranno le seguenti sezioni.

“Scintillii”

Ober comincia col notare qualcosa di strano riguardo al "crollo":
Vedevo le Torri proprio di fronte a me e la prima Torre era già stata colpita. All'inizio non sapevo se fosse della carta o degli uccelli, ma qualcosa di bianco, sai, tipo uno scintillio nel cielo. Sembrava proprio strano.
Ma poi nota qualcos'altro:

Parti Dei Jumpers

Fornisce una delle dichiarazioni più rilevanti da parte del personale medico di emergenza circa l'orribile "pioggia di persone" proveniente dalle Torri:
Dunque siamo usciti, e mentre abbiamo varcato la soglia dell'edificio, era come se la gente piovesse. Le persone stavano saltando giù, da ogni luogo. C'erano corpi e parti sparse dappertutto. Abbiamo attraversato, credo che fosse West Street, e abbiamo sistemato la postazione di comando laggiù vicino a quella dei vigili del fuoco, cercando solamente di mettere tutto in ordine. Allo stesso tempo proviamo a guardare per vedere cosa sta succedendo. L'unica cosa che stava succedendo era che potevi vedere gli edifici bruciare e le persone che saltavano. Potevi vederli cadere da tipo il 90° piano fino a terra. Ti addestrano e fai corsi per tanto tempo per imparare a prenderti cura delle persone e curarle e per rimetterle in sesto quando qualcosa non va, e poi non c'è niente, si schiantano al suolo, ed è finita.
Le Testimonianze del Deputy Chief Thomas Galvin e del EMT Christopher Attanasio

La testimonianza di Thomas Galvin merita di essere esaminata in dettaglio.
Dopo so che Ladder 5 era sul lato nord e Rescue 1 era proprio di fronte a loro. Qualsiasi altro mezzo, sai, non stavo prestando attenzione ai mezzi. Stavo guardando in alto perché c'era roba che cadeva dal cielo, detriti che cadevano giù.
[…]
D: È il parcheggio sotterraneo. C'erano molti detriti che cadevano in quel momento?
R: No, c'erano detriti vicino all'edificio dall'altra parte della strada. Potevi vedere cose che cadevano. Erano pezzi dell'edificio, forse pezzi dell'aereo. E non c'erano molti corpi su quel lato di West Street.
[…]
D: A questo punto gli edifici erano ancora in piedi?
R: Si, gli edifici erano ancora in piedi. Si, erano ancora intatti. Allora il Comandante Cassano è entrato nell'edificio, perché mi ha detto, dov'è il tuo aiutante? Risposi che sono li dentro.  Ho detto loro che li avrei incontrati nella Torre Sud, ma volevo che gli uomini evacuassero l'hotel, gli uomini che avevamo lì.
Meglio che inizio a muovermi verso la Torre Sud [WTC 2]. E con il senno di poi, quando vedi le piantine degli edifici. Non ero a conoscenza che il Marriott era direttamente collegato – anche questa immagine non lo mostra. E’ direttamente collegato con la Torre Nord [WTC 1].
Ricordo di aver chiesto a qualcuno come potevo entrare nella Torre, senza rendermi conto che si collega con entrambe. E il tizio mi mostra come raggiungere alla Torre Nord. Mi ricordo mentre percorrevo l’atrio che ho abbracciato un muro, perché quando esci – bisogna procedere verso nord per circa 100 piedi [30 m] nella lobby e poi girare bruscamente per arrivare in questa zona. C’era roba che cadeva. Mi ricordo di aver abbracciato un muro.
Quando arrivai lì cercavo gli uomini e mi chiedevo dove sono tutti? Così ho afferrato qualcuno e ho chiesto dov'è la stazione di comando dei pompieri, dove sono i comandanti? Oh, sono già fuori. Perché mai sarebbero già usciti? Quello che non sapevo è che avevano già deciso di spostare la stazione di comando dalla Torre Nord a fuori in strada.
Ora sto tornando indietro. Al tempo non credo che avessi realizzato che ero nella Torre Nord. Mi sono detto, c’è qualcosa che non va qui. Qualcosa proprio non mi quadra. Ricordo di essere tornato indietro e c'erano ancora più detriti che cadevano nell'atrio. Lo chiamo atrio, ma è solo una zona aperta.
Ora, consideriamo le affermazioni sopra riportate nel contesto della descrizione di ciò che ha visto EMT Christopher Attanasio, subito dopo il "collasso" del WTC 2:
Siamo tornati al punto in cui avevano allestito [il comando] nei pressi di Battery City e siamo tornati indietro, sono tornato alla Torre che era venuta giù, ma un signore del OEM [Office of Emergency Management], un maschio di colore, è tutto ciò che ricordo, un maschio di colore dalla corporatura grossa, ci aveva detto che il suo capo era nell'edificio. Ci siamo diretti per ritornare alla Torre che era già crollata e quando ci siamo  fermati, abbiamo  visto veicoli bruciati, palle di fuoco, fumo, detriti, polvere, cadaveri. 
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110204.PDF
Veicoli bruciati, palle di fuoco, fumo, detriti, polvere e cadaveri?
Questo non è certo il tipo di elenco a cui si potrebbe pensare quando si descrivono gli esiti classici di una demolizione controllata, tanto meno la teoria ufficiale propinata del governo del "carburante per aerei che ha causato la fusione dell'acciaio e il crollo a pancake dell’edificio". In che modo l'una o l'altra teoria spiegano il fatto che i veicoli in strada abbiano preso fuoco? Ci occuperemo di questo affascinante tipo di evidenze - i veicoli in strada in fiamme - in un capitolo successivo. Per ora, prendiamo semplicemente atto dell'esistenza di questa classe di evidenze e dell'incapacità di entrambe le versioni della teoria "pancake" di fornire una spiegazione. Da notare anche la descrizione delle “palle di fuoco.” Questo è un indizio estremamente importante, come vedremo.

Le Dichiarazioni del EMT Roger Moore (Prima della “Fine” del WTC 2)

Oltre a queste dichiarazioni, dobbiamo anche considerare quelle del EMT Roger Moore, prima del “crollo” del WTC 2:
Ho preso un elmetto dal suo cofano e mi sono incamminato verso la postazione di comando, che era situato all'incrocio tra West e Vesey Street. Mentre stavamo camminando, abbiamo notato a tre isolati dal World Trade Center che c’erano parti di resti umani sparsi su tutta la carreggiata, e che c’erano degli agenti di polizia che erano intenti a custodirli.
D: Era dei civili o pensi che provenivano dall'aereo?
R: Non si sa.
D: Non lo sai?
R: Voglio dire, dovevi veramente sforzarti per vederli – sembravano dei grossi tocchi di carne. Le persone sono state fatte a pezzi,così abbiamo deciso di attraversare la strada verso il lato dell’acqua e abbiamo continuato fino alla postazione di comando.
Da notare che Moore sta descrivendo i cadaveri – alcuni dei quali possiamo presumere fossero dei ”jumpers” – come “fatti a pezzi”, ancora un altro indizio importante, come vedremo successivamente.
Moore descrive anche cosa vide dopo il “crollo” del WTC 2:
Stavo aspettando di ricevere il mio incarico. Il Capo Nigro si avvicinò e stava parlando, insieme al Primo Commissario Feehan, e passò qualche minuto. Dissero, “Ti daremo un incarico.” Io dissi, “Okay, sono pronto.” Un attimo dopo ho sentito il Capo Nigro urlare, “Attenzione, in alto.”
Abbiamo tutti guardato in alto, e l’edificio aveva appena iniziato a venir giù, quindi abbiamo immediatamente abbandonato quello che stavamo facendo e abbiamo iniziato a correre verso l’acqua. C'era una zona di carico dell'edificio American Express a circa 40 piedi [12 m] di distanza.
Mentre stavamo correndo, sono riuscito a inciampare appena fuori dalla zona di carico e cadendo a terra ho colpito il cordolo del marciapiedi, ferendomi le ginocchia e il gomito sinistro. Stavo quindi cercando di strisciare con un braccio. Sono riuscito a rotolare un po' e un pompiere mi ha afferrato e tirato dentro. Allo stesso momento il Tenente – il Capitano Sickles mi è atterrato addosso, ma in quel momento – e l’edificio stava colpendo il terreno all'esterno – direttamente all'esterno.
Sostanzialmente, non pensavo di essere dentro abbastanza, ma a quel punto, sai, era – non si riusciva a vedere nulla. Era una notte nera, nera, e polvere, e sporcizia e tutti stavano soffocando.
Trascorsi circa dieci minuti, si iniziavano a intravedere le torce elettriche e le persone iniziavano a parlare e a spostarsi. Vennero da me, e chiesero, fatti aiutare a rimetterti in piedi, e non ci riuscivo. Sia le gambe che le braccia erano andate. Pensavo fossero fratturate. Dissero, “Non andare da nessuna parte.”
Il Commissario Frank Gribbon venne da me e disse, “Vado a cercare un squadra, torno subito.” Due pompieri li vicino dissero, “Non ti abbandoneremo,” e videro una barella e la presero. Mi misero sulla barella, e dissero, sai, probabilmente la cosa migliore da fare è uscire attraverso zona di carico ed entrare nell'edificio per poi uscire dal retro dell’edificio dove è sicuro.
Quindi mi hanno spinto alla zona di carico e mi hanno sistemato sul piano di carico nell'edificio. Proprio mentre ci stavamo preparando per salire sul montacarichi, udimmo un sibilo acuto e vento e udimmo degli schianti tuonanti. Era – pensavamo – all'inizio pensavamo fosse l’edificio in cui eravamo che stava venendo giù, ma è risultato essere l’altra Torre [WTC 1].
D: Era la Torre Nord?
R: Esatto.
A quel punto, si è interrotta la corrente elettrica nell'edificio. Hanno acceso le torce elettriche. Dopo un paio di minuti, i generatori di emergenza, credo, si sono avviati oppure le batterie di emergenza. Alcuni luci si sono riaccese, e dicevano, dobbiamo uscire di qui, e io dissi, “Beh, non riesco a camminare.” Loro dissero, “Beh, non ti abbandoneremo,” e hanno chiamato con la radio alcune persone che erano al piano superiore. Sono veniti giù dalla scala antincendio dell’edificio. Credo fosse la scala F o G. In cinque hanno trasportato me e la barella da ambulanza da 100 libbre [45 kg] su per quattro rampe di scale.
Avevano detto, sai, “Il mio nome è Steve e il mio nome è…”, il nome dell’altro tizio è Gary e “Ti aiuteremo.” Ascoltandoli mentre usavano la radio, sono arrivato alla conclusione che facevano parte della Truck 6. Dicevano Truck 6 a chiunque ed erano, sai – quelli che sono scesi.
Poi mi hanno portato su per le scale. Dopo circa dieci, quindici minuti mi hanno portato in cima, e mi hanno spinto fino a fuori. C’era un capo battaglione lì. Non riuscivo a vedere il suo nome.
Mi portarono fuori attraverso la porta laterale dell’edificio American Express e mi hanno spinto fino al porticciolo. Allo stesso tempo, c’era una lancia della polizia che si stava accostando, quindi mi hanno spinto fino al porticciolo e mi hanno messo a bordo della lancia.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110214.PDF]
Altri Veicoli in Fiamme e Parti di Resti Umani

Anche Deputy Chief Thomas Galvin ha riferito dei veicoli in fiamme: ”Ho visto tutte queste ambulanze capovolte. La metà era in fiamme.” Da notare che solo alcuni di questi veicoli erano in fiamme. Questo è un indizio molto significativo, come vedremo quando esamineremo questo tipo di evidenze in un capitolo successivo – e un problema molto importante per la spiegazione “pancake” sia essa dovuta al combustibile per aerei o a qualunque tipo di demolizione controllata.

EMT Christopher Attanasio

Parimenti, l’EMT Christopher Attanasio riferisce:
Al nostro arrivo, le Torri uno e due erano entrambe in fiamme. Il secondo aereo aveva già colpito la seconda Torre [WTC 2]. Entrambe le Torri erano completamente avvolte dalle fiamme. Le persone stavano saltando dagli edifici. C’erano parti di fusoliera e carrelli d’atterraggio intorno al sito. Parti di corpi, i resti delle vittime sul terreno. C’erano alcuni feriti in strada. Alcune macchine erano in fiamme.
Nello specifico, Attanasio è uno dei “primi soccorritori” che accenna di aver visto parti di aereo. Ma questo non è, al momento, ciò che ci interessa. Da notare la sua descrizione delle persone che saltano dalle Torri e che afferma che alcune macchine erano in fiamme.

Capitano Michael Donovan

Il Capitano Michael Donovan descrive ciò che vide mentre il WTC 2 “crollò”:
Ho visto un tizio della Engine 41, e ha detto che dovevamo iniziare a perlustrare quest'area. Era disorientato quanto me. Insieme, siamo entrati in quello che credo fosse il Three World Financial Center [WFC 3]. Tutte le finestre erano rotte. Siamo entrati e abbiamo iniziato a cercare lì. Non abbiamo trovato nessuno.
Poi se ne andò in una direzione, e io continuai a cercare la zona di strada su West Street, da appena a sud di Vesey fino al ponte pedonale. Ho cercato lì, direi, da 20 minuti a mezz'ora, e non ho visto nessuno. Ho trovato molte maschere e attrezzature tutte a terra. I mezzi erano sepolti; i mezzi erano distrutti. Le auto erano in fiamme. Gli edifici erano in fiamme.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110205.PDF]
Ancora una volta, la testimonianza è quella di veicoli in fiamme. Eppure gli aerei si schiantarono contro gli edifici, secondo la "storia ufficiale", a diverse centinaia di piedi da terra [circa 340m per WTC 1 e 300m per WTC 2] . Ciò significherebbe che il carburante per aerei avrebbe dovuto incendiarsi a diverse centinaia di piedi dal suolo. Quindi cosa ha causato la combustione di questi veicoli al suolo? E perché, secondo le testimonianze finora presentate, solo alcuni veicoli sono in fiamme? Si noti inoltre che Donovan afferma di non aver visto nessuno, una dichiarazione che ha senso, nel contesto delle altre dichiarazioni rese dai primi soccorritori che comprovano il racconto della polvere nell'aria.

EMT Joseph Fortis

Anche la testimonianza di Joseph Fortis è di grande importanza, poiché alcune affermazioni in essa ci consentono di ricostruire un'ampia sequenza cronologica delle sue osservazioni. Di conseguenza, la sua testimonianza è stata divisa in blocchi cronologici. Queste sono le sue affermazioni quando il WTC 2 ha ricevuto il buco a forma di aereo:
Credo che in quel momento - non posso nemmeno dirti l’arco di tempo. In realtà abbiamo sentito tipo i motori, immagino del secondo aereo in arrivo, ed è diventato più forte e, boom, il secondo aereo ha colpito l'altra Torre. Siamo rimasti lì e abbiamo guardato. Credo venisse giù tipo una nuvola di palle di fuoco. Eravamo tutti in piedi sull'angolo, credo a fianco del ponte pedonale dietro l'angolo, con la nostra attrezzatura. Eravamo stupefatti dal terrore.
Tutti stavano correndo verso di noi dicendo di evacuare e che siamo tipo sotto attacco. Poi si è accesa la luce a indicare di correre. Ci siamo voltati e abbiamo iniziato a correre verso ovest su Vesey Street, e siamo arrivati appena dopo l'edificio dell'American Express.
Stava arrivando troppo velocemente. Non potevamo sfuggire a quella nube e ci siamo tuffati nella lobby di un edificio. Credo che fosse tra - potrebbe anche essere stato l'edificio dell'American Express all'angolo.
D: A questo punto siamo al crollo del primo edificio?
R: No, no. Questo è solo il secondo aereo.
D: Okay.
R: Gli edifici erano ancora in piedi. Quindi è stato solo un bel colpo, immagino del secondo aereo, credo, ed è arrivata la nube di polvere. Eravamo all'angolo lì, e potevi sentire il calore. Le nostre schiene e le nostre sopracciglia si sono tutte bruciacchiate alle estremità e tutto il resto. Abbiamo rimediato una piccola ustione perché eravamo proprio - immagino che quando è arrivato eravamo proprio su West [Street], all'angolo di dove era il sei [WTC 6] immagino, se era quello, se questa è West Street qui [enfasi aggiunta].

Fig.38 – Posizione del EMT Joseph Fortis mentre sia crea la voragine nel WTC 2. Joseph Fortis era in piedi all'incrocio di Vesey Street con West Street al momento in cui il WTC 2 è stato "colpito" da qualcosa [la freccia rossa sul WTC 2 indica il punto d’impatto del presunto aereo]. Riferì che le loro sopracciglia e la schiena si bruciacchiarono e le fasce riflettenti sulle loro giacche si sciolsero.


Continua Joseph Fortis
Quindi abbiamo appena fatto retromarcia col veicolo e, come ho detto, abbiamo messo le nostre attrezzature davanti. Proprio mentre stavo strappando del nastro per mettere 03 John sul parabrezza, credo che sia stato quando abbiamo sentito le turbine o altro.
D. Il secondo aereo?
R. Proprio il secondo aereo. Non lo sapevamo nemmeno che era l’aereo fino a dopo, fino a giorni dopo.
D. Capito.
R: Le persone con cui ero, erano Chris Attanasio e Roland. Dicevano tipo, "Oh, no, amico, quello era" - la prima cosa che abbiamo sentito è stata l'arrivo dell'aereo, perché poi eravamo lì per gli altri crolli. Non me ne ero nemmeno accorto perché c’era solo caos e tutti erano spaventati, a dire la verità.
Come ho detto, quando c’è stata quest’esplosione, tutti hanno ricevuto queste piccole bruciacchiature. Anche le piccole fasce sulle nostre giacche si sono sciolte, le fasce riflettenti. Abbiamo mollato tutto quando è arrivata la nube, ci siamo ricomposti, e siamo tornati di nuovo al sito. [enfasi aggiunta].
Joseph Fortis descrive di essere all'angolo tra West Street e Vesey Street, davanti al WTC 6 quando il WTC 2 si dice venga "colpito" da un aereo, eppure non sapeva fosse un aereo fino a “giorni dopo.” L'angolo in cui riferisce di essere si trova a una certa distanza dal WTC 2 ed è ostruito dal WTC 1. Quindi è curioso che abbia detto, "Eravamo all'angolo lì, e potevi sentire il calore. Le nostre schiene e le nostre sopracciglia si sono tutte bruciacchiate alle estremità e tutto il resto". Joseph Fortis descrive anche ciò che sembrava una “ticker tape parade” [parata in cui si lanciano nastri di telescrivente usati come stelle filanti] o scintillii di detriti, in maniera simile a quanto descritto da Michael Ober.

Le Dichiarazioni EMT Joseph Fortis Mentre il WTC 2 Svanisce
Come ho detto, ci siamo portati avanti con le nostre cose circa a metà di West Street, e il terreno ha cominciato a tremare come se un treno stesse arrivando. Alzavi  lo sguardo, e immagino - non lo so, è stato l’uno [WTC 1] che è venuto giù prima o il due [WTC 2]? Quale dei due?
D. Il primo a venir giù fu la Torre Sud, la numero due.
R. La due? Eravamo su West Street, e il terreno iniziò a tremare. Alzavi lo sguardo, e sembrava una “parata ticker tape” sul retro dell'edificio, perché tutta questa roba ha iniziato a venire giù. Abbiamo pensato che fosse tutta carta e tutto il resto. Come ho detto, c'erano pezzi di resti umani dappertutto.
Arrivammo a metà della carreggiata e l'edificio stava venendo giù. Tutti stavano scappando dalla stessa via di fuga, l'edificio stava cadendo e l'ESU [Emergency Services Unit] e tutti gridavano "State indietro! State indietro!"
Gettammo tutte le nostre cose e ricominciammo a correre, a ovest su Vesey, diretti verso Vesey e West [Street]. Poi siamo andati a ovest su Vesey. Abbiamo appena girato credo su North End Street. Proprio quando arrivammo all'angolo, immagino che i detriti della nube siano arrivati su Vesey e su Murray e poi in alto e sopra quell'edificio che c'è lì. Quindi ci siamo di fatto appoggiati contro l'edificio.
D. Vesey e North End?
R. Esatto, esatto. La lobby è proprio lì. Non volevano che entrassimo nell'edificio. In realtà tutti - era molto caotico. Quella nube è arrivata, e ci siamo semplicemente appoggiati all'edificio ed era solo - nessuno riusciva a respirare o altro.
Poi, dopo, noi – è arrivata un'ambulanza, credo che potesse essere stata l'ambulanza di Cabrini, e si fermarono proprio di fronte a quell'edificio in North End Street. Siamo tutti saltati sull'ambulanza. Come ho detto, potevi vedere la nube che si alzava al di sopra all'edificio. Abbiamo aspettato e il terreno stava tremando e tutto il resto. Abbiamo aspettato due o tre minuti. Uscimmo da quel veicolo e proseguimmo di nuovo credo verso est su Vesey verso gli edifici.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110200.PDF]
[A questo punto c’è un "errore" di poco conto nel Libro che occorre segnalare per motivi di chiarezza. In effetti, la testimonianza di Fortis prosegue con quella di Attanasio senza che questo venga segnalato. Però, nelle note a fine capitolo nel Libro, le due testimonianze vengono chiaramente distinte. Abbiamo quindi evidenziato questa discontinuità con il titolo sotto “Continua EMT Christopher Attanasio” non presente nel Libro.]

Continua EMT Christopher Attanasio
Quindi procedemmo verso l'ambulanza, indossammo la nostra attrezzatura da lavoro, il casco e la giacca, e mentre stavamo prendendo l'equipaggiamento dall'ambulanza, la seconda Torre - la seconda Torre, cominciò a venir giù. Mentre la torre stava venendo giù, abbiamo corso. Corsi, credo che fosse ad ovest verso la West Side Highway. La Torre venne giù. Ho afferrato il mio compagno, abbiamo corso.
Quando finalmente la Torre venne giù, ci fu una nube bianca di fumo che ci colpì, ci fece cadere a terra. Era molto difficile respirare. Abbiamo inalato molta polvere bianca, qualunque cosa fosse, polvere, cemento, qualunque cosa fosse.
[Ricollegandoci all'errore evidenziato sopra, qui di seguito Dr. Wood prosegue in merito alle dichiarazioni di Fortis e non in base a quelle di Attanasio appena esposte. Dr. Wood evidenzia i punti salienti della testimonianza di Fortis (che in effetti non lo aveva fatto in seguito alla testimonianza di Fortis) ma, “erroneamente”, lo fa in seguito a quella di Attanasio.] 

In particolare, Fortis descrive non solo la nuvola soffocante di polvere, ma anche un’ "onda d'urto" dovuta alla nuvola e lo scuotimento del terreno. Quindi, in altre parole, e tenendo presente quanto è stato discusso nei capitoli precedenti, Fortis non sta solo confermando la dustification degli edifici, ma sta anche confermando le vibrazioni del terreno registrate dai sismografi nella zona, vibrazioni che, come abbiamo visto, non erano di durata abbastanza lunghe affinché il modello "pancake"  fosse vero. Quindi, la testimonianza di Fortis è un indizio importante su quali altri tipi di metodi potrebbero essere stati usati per abbattere le Torri. A questo proposito, la sua affermazione che è stato colpito da una sorta di "onda d'urto" mentre la nube di polvere lo raggiunse è anche un indizio importante.

Supervisore dei Vigili del Fuoco Robert Byrnes [Supervising Fire Marshal]

Un altro importante elemento di prova è fornito dal Supervisore dei Vigili del Fuoco Robert Byrnes:
Mentre stavamo camminando lassù, ero in giro tra Albany e credo che fosse Carlisle o Cedar. Eravamo proprio in mezzo alla strada e per caso ho guardato in alto verso la Torre numero due pensando tra me e me, come potranno mai spegnere questo fuoco? Probabilmente sarà solo un'operazione di salvataggio fino a quando l'incendio non si estinguerà da solo.
Mentre guardo in alto all'edificio, sento un forte rumore e vedo il lato sud dell'edificio crollare. Vedo che un terzo della parte superiore sud della Torre inizia ad inclinarsi nella mia direzione. A quel punto ho urlato a Mike Kane, Mike, sta venendo giù. Mi sono girato e ho corso verso sud su West Street.
Di fatto, ho corso verso la base dell’edificio in modo che potessi portarmi adiacente all'edificio poiché pensavo che mi avrebbe protetto da eventuali detriti in caduta perché pensavo che l'edificio stesse effettivamente iniziando a cadere. Non mi sono reso conto che in realtà si era inclinato e poi è venuto giù dritto. La mia impressione era che si stava rovesciando verso sud.
D. Quindi sei corso a sud hai detto?
R. Ho corso a sud su West Street, ma correvo adiacente agli edifici pensando che ciò mi avrebbe protetto da eventuali detriti che potessero cadere in questa direzione.
D. Questa è la Torre sud che crolla, quindi il primo collasso?
R. Esatto.
Ho corso fino a quando non riuscivo più vedere e ho dovuto rallentare il passo. La nube di fumo e i detriti mi stavano avvolgendo. C'era molta polvere. C'erano piccoli frammenti di detriti che venivano giù rimbalzando intorno a me, vetro, piccoli pezzi di cemento. Niente mi ha colpito.
Non so quanto lontano sono arrivato, ma sono riuscito a trovare un autobus. Sono salito sull'autobus e riuscivamo a respirare nell'autobus perché dentro l'autobus c’era aria fresca. C'erano diversi civili nell'autobus. C'erano due o tre finestre aperte sul bus e le prese d’aria sul soffitto. Ricordo di aver camminato lungo l'autobus chiudendo le finestre e le prese d’aria sul soffitto. Sono tornato sulla parte anteriore dell'autobus e l'autista mi ha chiesto, devo accendere l'autobus e cercare di andare via? Gli ho detto, no, non avviare l'autobus. Rimaniamo qui e speriamo per il meglio.
Sono rimasto lì finché non è diventato buio. Non si vedeva nulla. Era piuttosto buio lì dentro. Qualche istante dopo si illuminò. A quel punto sono uscito dall'autobus e ho ripreso a camminare su per West Street. Mentre sto tornando a West Street, penso tra me e me che vedrò i due terzi inferiori dell'edificio ancora in piedi. Sto pensando che solo il terzo superiore dell’edificio sia venuto via. Ma non si riusciva a vedere in alto perché la nube di polvere era ancora lì.
Mentre sto ritornando su per West Street, vedo molta carta. Dovevano esserci forse parecchi pollici [1 in = 2.5 cm] di detriti in strada, tipo polvere e pulviscolo, un paio di piccoli fuochi che stavano bruciando la carta e altra roba. Sento di nuovo un rombo. Mi rendo conto che questa è l'altra Torre che sta venendo giù. A questo punto mi volto e ritorno su per West Street. Mi sono ritrovato giù a Battery Park, dove mi sono imbattuto, credo fosse Dr. Prezant.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110206.PDF]
Ancora una volta, Robert Byrnes testimonia della soffocante nube di polvere, e aggiunge un dettaglio significativo, cioè che i detriti di cemento stavano cadendo come piccoli frammenti, non in pezzi grandi, come ci si aspetterebbe da una demolizione convenzionale o da un edificio che crolla con effetto "pancake". Inoltre, Byrnes pensò anche che almeno una delle Torri stesse crollando. Infine, si aspettava che gli incendi si esaurissero naturalmente, in modo che le operazioni di soccorso potessero iniziare. In altre parole, a prescindere dal suo sospetto che una porzione di una Torre dovesse crollare, si aspettava di essere in grado di entrare negli edifici ad un certo punto e di iniziare le operazioni di soccorso. Non si aspettava che scomparissero completamente, o che "crollassero".

Testimonianza del Deputy Chief Medical Officer David Prezant

La testimonianza di Prezant è un altro forte indicatore del fatto che qualche altro meccanismo diverso dalla demolizione controllata o dal crollo "pancake" per gravità fu all'opera durante la catastrofe delle Twin Towers:
Mentre stavano preparando le loro cose e stavamo camminando molto lentamente verso il centro della strada, ho notato che all'improvviso tutti di fronte a me hanno cominciato a scappare dalla Torre Sud. Non eravamo rivolti verso la Torre Sud. Stavamo guardando verso il fiume perché stavamo camminando verso il centro della strada. Ma all'improvviso tutti di fronte a me hanno iniziato a correre. Ricordo che il primo pensiero nella mia testa fu, che massa di codardi. Da cosa stanno scappando? C'è stato sempre un po' di rumore da quando siamo arrivati qui e ci sarà un altro po' di rumore e un altro po' di detriti e abbiamo un lavoro da svolgere. 
Ma entro pochi secondi, erano tutti in fuga e ho iniziato a correre pure io. Ancora oggi, e non importa quanto mi sforzi e non importa con quanti pompieri parli, quello a cui penso più spesso è un concetto universale che non c’è stato molto rumore durante questo collasso. Un po' di rumore. Non so perché sia così. Forse perché è imploso verso l'interno. Forse perché il rumore è stato smorzato da altri edifici intorno. Non c’era molto rumore. Era abbastanza rumore per far si che tutte queste persone iniziassero a correre, ma non abbastanza per farmi preoccupare. Devo dire che ho iniziato a correre perché loro correvano.
Prezant, come molti altri primi soccorritori, descrive di aver "sentito un rumore", ma un rumore che, secondo il suo ricordo, era strano in quanto non era "molto rumore". In altre parole, il rumore non era commisurato né con una demolizione standard né con un edificio che crolla con effetto “pancake”. Ma potrebbe essere commisurato con la "dustificazione".

“Levitazione”: Le Dichiarazioni del EMT Renae O’Carroll

L’EMT Renae O'Carroll aggiunge un altro indizio importante:
Sto correndo. Gli sto davanti. Tutti corrono, ed è solo un fuggi fuggi disordinato. Gli sono davanti di circa dieci piedi [3 m], correndo, in realtà sono in volata perché sono un atleta e sto correndo. Quello che è successo quando sono arrivato all'angolo, perché ricordo che i miei piedi hanno toccato scendendo dal marciapiede, è che avevo di fronte un altro ammasso di roba.
Della cenere si è fatta largo intorno a un altro edificio di fronte a me, e mi ha intrappolato di fronte e di dietro, e tutto era buio pesto. Nel luogo dove mi ha colpito da davanti e da dietro, mi ha letteralmente sollevato da terra e lanciato. È stato come se qualcuno mi avesse sollevato e mi avesse gettato a terra. 
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110116.PDF]
O'Carroll sembra descrivere l'immensa nube di polvere soffocante che si gonfiava verso di lei mentre cercava di sottrarsi da essa. Ma questa non è una normale nube di "polvere", perché sembra essere spinta da qualcosa che di fatto sia in grado di sollevarla e "gettarla" a terra.
O'Carroll non fu l'unica persona, o oggetto, a sperimentare questo straordinario e inspiegabile effetto della nube di polvere.

Richard Drew ospite del Charlie Rose Show

Nell'ottobre del 2001, Charlie Rose intervistò David Handschuh e Richard Drew, due fotografi di New York City, su ciò che hanno vissuto l'11 settembre.
0:50-0:57 Charlie Rose: Cosa ricordi maggiormente? Qual è l'immagine più intensa che ricordi?
0:57-1:28 Richard Drew: L'immagine bruciante è - vedere la facciata del primo edificio - quello che pensavo fosse la facciata, finì per essere l'intero edificio che veniva giù…(non udibile)…Tutto quello che ho visto è stato un pezzo che veniva giù. Una specie di sgretolamento, di rombo, di metallo cigolante e come della roccia che cade, e quel genere di cose.E la gente ha iniziato a uscire fuori, tranquilli, ... di un tranquillo e silenzioso che ha invaso tutto. E la gente ha iniziato a uscire fuori tutta coperta di porcherie e ferita e i pompieri...
01:50-2:00 Richard Drew: Pensavi di stare a guardare un film, [gli altri sono d’accordo], e si è tipo depositata dritta a terra [mani che indicano il depositarsi a terra].
02:51-2:36 Richard Drew: Questa è la seconda Torre che viene giù [immagine mostrata sullo schermo]. E stavo in piedi a un isolato e mezzo a sud della Stuyvesant High School. Mi avevano spostato da una posizione che era troppo vicina alla prima Torre, e quindi volevo tipo nascondermi...in alcuni cespugli di una seconda striscia mediana. Alzai gli occhi e ho iniziato a fare una foto e all'improvviso la parte superiore [dell'edificio] è come svanita. [“poofed out” sul Libro. “Poofed”, in inglese, è un termine che “evoca l’improvvisa scomparsa.”]
David Handschuh, ospite del Charlie Rosen Show assieme a Richard Drew, descrive di essere stato sollevato e trasportato per quasi un isolato come da un tornado. L’intervista a Richard Drew riportata sopra è nel video integrale qui:  Intervista al Charlie Rose Show. Seguono altre testimonianze di effetti di “levitazione.”


EMT Ronald Coyne e le Auto Capovolte

Ronald Coyne, un altro paramedico addetto all'emergenza, che descrive ciò che ha visto mentre il WTC 2 è "crollato", o, come dovremmo dire d'ora in poi con altrettanta esattezza, "è svanito" [“went poof”]:
A quel punto, ho sentito un suono tonante, e ho alzato lo sguardo, e ho visto l'edificio che iniziava a vacillare, che iniziava a oscillare, e stava ondeggiando dalla nostra parte, e abbiamo urlato, "Corri" e ho cercato di correre più veloce che potevo, e ho visto un SUV parcheggiato, e ho pensato che avrebbe attutito un po', sai, dei colpi, perché sapevo che non potevo battere l'edificio in corsa, e nel tempo che mi ci è voluto per rompere il vetro posteriore del SUV, la mia giacca di sicurezza era già in fiamme. I miei calzini erano in fiamme. Ero già coperto di fuliggine e di ogni sorta di particelle che stavano uscendo dall'edificio. Sono salito sul camion, ed è in quel momento che alcuni pezzi dell'edificio hanno sollevato il camion e sono penetrati attraverso il finestrino anteriore e hanno ribaltato il camion, e sono rimasto intrappolato lì per circa da 25 minuti a mezz'ora.
Mi stavo addormentando. Sapevo che stavo morendo. Ho solo pregato che non mi trovassero così. Mi sentivo come se qualcuno mi stesse dando dell’ossigeno fresco. Sono riuscito a scavarmi l’uscita da solo, fuori dal camion. Sono strisciato in strada tra la cenere e il fuoco, e ho trovato una porta, e ho aperto la porta, ed era una taverna. Corsi dietro il bancone e presi lo spray per il seltzer e cominciai a lavarmi gli occhi e il viso perché bruciava e mi lavavo la schiena. Ero coperto di ustioni e lividi e non riuscivo affatto a respirare.
Quel poco fiato che avevo era tutto quello che riuscivo ad avere. Dopodiché l’aria ha iniziato a schiarirsi di nuovo. Ho cercato l'intero edificio per assicurarmi che non ci fosse nessuno dentro. Non è stato ritrovato nessuno. In qualunque porta di appartamento che trovavo aperta, davo appena una sbirciata per vedere se c'era qualcuno sul pavimento, e poi chiudevo automaticamente le porte e me ne sono andato. Poi ho lasciato l'edificio e sono tornato indietro a cercare il mio compagno, e ho notato che molte delle ambulanze erano incendiate, capovolte, distrutte e non riuscivo a trovare il mio autobus.
Come mostrato altrove in questo libro, la velocità con cui i detriti venivano espulsi dagli edifici non fu superiore alle 20 a 40 miglia orarie [da 32 km/h a 64 km/h], una velocità non sufficiente a capovolgere i mezzi. Eppure, non è tutto ciò che Ronald Coyne vide quella mattina:
Non riuscivamo ancora a trovare la nostra ambulanza. Non sapevamo dove fosse. Ho visto mani e gambe, e ho visto una donna infilzata in un muro dall'altra parte della strada rispetto all'edificio. Ho visto gente che saltava dalle finestre mentre stavano crollando, che penetrava dentro le macchine e che colpivano il marciapiede, e questo si è verificato soltanto la mattina presto.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110395.PDF]
Come molti altri membri del personale medico di emergenza quella mattina, Coyne esprime difficoltà a respirare quando è stato avvolto nella polvere soffocante. Ma si noti anche che Coyne accenna di aver visto la Torre che inizia a rovesciarsi e che si aspettava che la parte che si stava rovesciando colpisse il suolo. Eppure, come abbiamo già notato, si sono verificati estremamente pochi danni collaterali agli edifici circostanti, quindi rimane la domanda: Come ha fatto un edificio in ribaltamento a raddrizzarsi, a trasformarsi in polvere, e a “svanire” ["go poof"], con i resti che cadono su una piccola pianta con macerie insufficienti a causare danni alla vasca [la diga entro cui erano costruite le Torri e il WTC 6, che arginava il fiume Hudson]? Si noti inoltre che la giacca di sicurezza di Coyne (realizzata in materiale ignifugo) era in fiamme anche se lui si trovava a livello del suolo e che non menziona affatto di essere stato cosparso di combustibile per aerei. Infine, esprime difficoltà a respirare nella polvere, e il camion su cui è salito è stato rapidamente capovolto. Come fa una nube di polvere, che sia prodotta da una demolizione controllata convenzionale, dalla termite, o addirittura dai piani in caduta “pancake” alimentati dal combustibile per aerei della storia ufficiale, a fare tutto ciò?

L. Conclusioni

Cosa dobbiamo trarre da tutto ciò?

La quantità di polvere derivante dalla distruzione delle Torri Gemelle è palesemente troppo grande per giustificare la teoria del "pancaking", sia che si tratti della versione ufficiale dell’ "aereo-carburante" o la versione della demolizione controllata convenzionale, o il modello della "demolizione con termite" preferito da molti "9/11 Truthers" [i cosi detti cercatori della verità sul 11 settembre]. Questa vasta, densa, soffocante nube di polvere è stata comprovata non solo dalle evidenze fotografiche, ma anche dalle dichiarazioni e dalle testimonianze dei "primi soccorritori", dalle forze dell'ordine, dal personale medico e dai vigili del fuoco che erano sul posto. Un edificio in fase di "dustificazione" - un edificio che letteralmente si trasforma in polvere sotto i nostri occhi - non avrebbe semplicemente sufficiente energia cinetica per dustificarsi da solo piano dopo piano, e per espellere massicci pennacchi di polvere e detriti, e per rovesciare le macchine e altri veicoli al suolo. Eppure, secondo le testimonianze di alcuni primi soccorritori, questa strana nube di polvere ha fatto almeno alcune di quelle cose. Non solo, ma mille piedi più in basso di dove ci è stato detto che gli incendi bruciavano alimentati dal carburante per aerei, anche i veicoli si sono incendiati.

Demolizioni controllate, termite, mini-nukes, fuochi alimentati da carburante per aerei - nulla di ciò può causare tutto questo.

Qualche altro tipo di meccanismo era al lavoro. E ora passiamo alle evidenze che indicano più direttamente che cosa fosse quel meccanismo [nel prossimo capitolo].

Video

Seguono alcuni video che mostrano e spiegano la "dustificazione" delle Torri e altri fenomeni.

Video che a nostro avviso forse mostra l'evidenza più diretta ed eclatante della "dustification" dell'acciaio. Ringraziamo il sito Math Easy Solutions (Matthew) per l'editing https://www.youtube.com/@mes.  

Video in inglese di "Conspiracy Cuber" in cui analizza la "dustification" della "Guglia" (The Spire) del WTC 1, del WTC 2 e del WTC 1 stesso. Video originale in HD: https://www.youtube.com/watch?v=1R23NFgKAhQ


"Le Torri in Polvere" - Video con sottotitoli in italiano.


La testimonianza con sottotitoli in italiano del vigile del fuoco John Shroeder nel documentario "Loose Change": "Lì Dentro Qualcosa Non Quadrava!"


L'intervista integrale in inglese a John Shroeder nel film "Loose Change".


11 Settembre - La Prova Davanti agli Occhi.


"E' Una roba da Star Trek. Puf...sparito!!" Video sottotitolato in italiano in cui si vede una colonna del WTC 1 che si trasforma in polvere.


Video velocizzato a 45x che mostra la Torre Nord (WTC 1) che si trasforma in polvere. Questo filmato inizia poco dopo la distruzione della Torre Sud (WTC 2) e dunque parte della polvere è dovuta alla distruzione del WTC 2 stesso. Ma  notare come la Torre Nord cominci a emettere polvere (perdere materiale) da un lato e lungo tutta la sua altezza. Questo è il fenomeno della "schiuma" ("lather") che vedremo nei capitoli successivi. 


Video che mostra la distruzione del WTC 2 e poi del WTC 1. A velocità normale si può vedere chiaramente il fenomeno della "schiuma" dopo la distruzione del WTC 2. La polvere emerge dal WTC 1 per tutta l'altezza dell'edificio e non è la polvere del WTC 2 che sale! A volte il fenomeno è lieve, a volte molto più intenso, a suggerire che fu controllato dall'esterno in sincronia con il sollevarsi della polvere del WTC 2 in modo da camuffare l'effetto altrimenti troppo evidente. Infatti, a partire da 8:40 circa, quando ormai la polvere dovuta alla distruzione del WTC 2 è ormai salita molto in alto, il WTC 1 comincia a emettere/espellere polvere dal suo interno. Nel capitolo 16 vedremo altri video che evidenziano il fenomeno. Video originale in risoluzione 1080P qui: https://www.youtube.com/watch?v=ljB-GBuMtNk


Video sottotitolato in italiano tratto da una presentazione di Dr. Wood in cui spiega il fenomeno delle Torri "effervescenti" ("alka-selzer").


Video in inglese tratto da una presentazione di Dr. Wood in cui spiega i meccanismi fisici della polverizzazione e vaporizzazione e come non possano essere responsabili di ciò che è accaduto alle Torri l'11 settembre.


"Solo Dr. Wood ha dato una spiegazione!" Video con sottotitoli in italiano in cui Andrew Johnson descrive e spiega la distruzione e la quasi completa polverizzazione delle Torri.


Video sottotitolato in italiano sulla "guglia" ("the spire") della Torre Nord (WTC 1).


Pensavamo di sapere ciò che avevamo visto! Sottotitoli in italiano.


Video che mostra molto bene le condizioni del sito del WTC, la distruzione delle Torri e la polvere che ha oscurato il cielo. "From Steel to Dust" - Parte 1 https://www.youtube.com/watch?v=qud1xg4zWOs


"From Steel to Dust" - Parte 2 https://www.youtube.com/watch?v=0qXcWOAFrbU. All'inizio si può sentire un poliziotto che dice che un edificio di piccole dimensioni e non meglio identificato sta per crollare. Si vede anche l'interno del WTC 7 prima che venga distrutto.


"How to Disappear Completely - A Short Film About Dustification" https://youtu.be/cuTp7HkpW7U.
Segue un'intervista a Dr.Wood in inglese.


Andrew Johnson "nega il collasso." Presentazione in cui era presente anche Dr. Wood a Bologna nell'ottobre 2011.