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31 gennaio 2019

Capitolo 7 - Demolizione Controllata Convenzionale: "Bombe negli Edifici"

Andare contro il pensiero dominante dei tuoi amici, della maggior parte delle persone che vedi ogni giorno, è forse l'atto di eroismo più difficile che si possa avere.
- T.H. White.

Quando ti trovi d'accordo con la maggioranza, è il momento di fermarti e riflettere.
- Mark Twain.

Anche se sei solo una minoranza, la verità è ancora la verità.
- Gandhi.


L'11/09/01 le Torri del World Trade Center sparirono più velocemente di quanto avrebbero potuto con un crollo dovuto per gravità. Secondo le evidenze sismiche, il WTC 1 è stato distrutto più rapidamente di quanto una palla da biliardo impieghi, nel vuoto, a cadere dal tetto a terra in caduta libera. È stato suggerito che la termite fosse stata usata per distruggere gli edifici. È stato anche suggerito che gli edifici siano stati distrutti tramite una Demolizione Controllata Convenzionale (DCC) o persino che "mini bombe nucleari"  ["mini-nukes"] abbiano fatto esplodere gli edifici. Il pericolo nell'attaccarsi a risposte rapide di questo tipo prima di valutare tutte le evidenze disponibili è che tali posizioni, per definizione, porteranno a un pregiudizio a favore di quelle spiegazioni. Di conseguenza, i dati che contraddicono una ferma convinzione possono essere o potrebbero facilmente essere trascurati o ignorati. Pertanto, invece di aggrapparci a una teoria, aggrappiamoci alle evidenze. L'evidenza è la verità che una teoria corretta deve riprodurre. L’evidenza empirica è la chiave. Se ascoltiamo attentamente le evidenze, ci insegneranno precisamente cosa è successo. La chiave è essere pronti ad ascoltare le evidenze quando si rivelano.

Non abbiamo bisogno di sapere quale sia la risposta per riuscire a trovarla, perché siamo in grado di imparare. Ovvero, non abbiamo bisogno di avere familiarità con la causa per riuscire a determinare quella causa, finché siamo capaci di imparare. Se siamo in grado, possiamo quindi testare la nostra base di conoscenze con le evidenze ed eliminare le spiegazioni che le contraddicono. Ad esempio, la storia ufficiale che il WTC 1 sia “crollato” in 8 secondi contraddice le leggi della fisica per i corpi in caduta libera.

Consideriamo l’esempio di fig.1. La linea del tetto del blocco A impiegherà almeno 9.22 secondi per colpire il suolo, trascurando la resistenza dell’aria. Se il blocco A (8 piani, ovvero, 36000 tons U.S.) fosse lasciato da un’altezza di un quarto di miglio in caduta libera, colpirebbe il terreno 9 secondi dopo, viaggiando a 200 mph (circa 322 km/h). L’impatto sarebbe equivalente a 4000 autocarri ribaltabili che colpiscono il terreno da ¼ di miglio di altezza. Si può immaginare l'impatto sismico che avrebbe prodotto.

Ma non avevamo soltanto il blocco A che cadeva a terra al World Trade Center. Il caso del percorso del blocco B verso il terreno potrebbe darci una migliore approssimazione. Ovvero, per far sì che il blocco B colpisca il terreno, 500.000 tons U.S. di edificio devono schiantarsi al suolo con esso - ma nello stesso intervallo di tempo. Tuttavia, se al blocco B si oppone la resistenza dell'edificio sottostante, aggiungendo la compressione e l'espulsione di tutto il materiale su ciascun piano, ci vorranno sicuramente più di 9 secondi.

Inoltre, sappiamo che l'impatto sismico è stato inferiore a quello che ci si aspetterebbe se soltanto i due piani superiori fossero caduti (questo invita il lettore a chiedersi quale sia l’entità della forza d’impatto dovuta ai due piani e potrebbe porsi una domanda). Pertanto, il tempo di 8 secondi contraddice la versione ufficiale del crollo dovuto alla gravità, e le evidenze sismiche contraddicono l'affermazione secondo cui un edificio di 500.000 tons U.S. (WTC 1 o WTC 2) o un edificio di 230.000 tons U.S. (WTC 7) si sia schiantato effettivamente a terra.


Fig.1 - Illustrazione che mostra il concetto di resistenza dell'edificio.


La spiegazione ufficiale non può essere quella corretta, come mostra chiaramente l’esempio del blocco A. L’intervallo di tempo è troppo breve. L’ipotesi di “bombe negli edifici” potrebbe favorire il caso del blocco B. Le bombe potrebbero aver distrutto almeno alcuni dei sostegni, riducendo in qualche misura il tempo più lungo di “crollo”, ma rimane sempre il problema degli edifici di 500.000 tons U.S. che si schiantano al suolo con grande forza. Semplicemente questo non è successo.

Due fatti, la lettura di 2.3 sulla scala Richter e la vasca pressoché intatta, contraddicono che 500.000 tons U.S. di materiale da costruzione si sia schiantato a terra in 8-10 secondi per qualsiasi motivo. Pertanto, solo in base questi motivi dobbiamo escludere sia la spiegazione ufficiale che la spiegazione della demolizione controllata convenzionale (“bombe negli edifici”), tramite l’impiego di dinamite, RDX, o altri tipi di esplosivi. Inoltre, possiamo osservare che un certo numero di altri dettagli preclude la possibilità di “bombe negli edifici.”

A. Demolizione Controllata Convenzionale (DCC)


1. Frammenti? (Ma abbiamo Polvere)


Quando gli edifici vengono demoliti utilizzando una Demolizione Controllata Convenzionale (DCC) devono essere preparati con cura. Tutto ciò che può essere rimosso deve essere rimosso, incluse le mura non portanti. Anche le finestre di vetro devono essere rimosse in modo che non diventino dei proiettili mortali, così come tutto ciò che potrebbe diventare un proiettile deve essere rimosso. Quando le cose esplodono, i frammenti volano e rimangono interi finché non colpiscono qualcosa. Dei frammenti di cemento vengono mostrati in fig.2. Quindi, nel pianificare un progetto di demolizione controllata, il problema dei proiettili viene ridotto al minimo prima della demolizione vera e propria. Se gli edifici del WTC fossero stati demoliti con degli esplosivi, tale preparazione non avrebbe potuto aver luogo per le ragioni spiegate di seguito. Di conseguenza, ci sarebbe stato un gran numero di proiettili espulsi dagli edifici. Ma questo non è quello che abbiamo osservato. Al contrario, non vi è in pratica alcuna evidenza di danni da proiettili agli edifici circostanti - e non ve ne sono affatto al di sopra del 18° al 20° piano. Inoltre, in sostanza non esistono frammenti di detriti, ma solo polvere (vedere il Capitolo 8, “Dustification”).
            
Fig.2 - Sito di prova esplosivi.

2. Preparazione per una Demolizione Controllata Convenzionale (DCC)


In breve, la Demolizione Controllata Convenzionale richiede una notevole preparazione sia come tempo sia come attrezzature. Ancora una volta, utilizzeremo i dettagli del Kingdome per avere un'idea di cosa potrebbe richiedere. Per il Kingdome sono state impiegate 4461 libbre [2023 kg] di esplosivi accuratamente posizionati e oltre 21 miglia [33.8 km] di miccia detonante. La preparazione, nel caso del Kingdome, iniziò più di un mese prima della demolizione stessa. E’ stata eseguita una pianificazione accurata in merito al piazzamento, ai tempi, e alla quantità di esplosivi necessaria per eseguire il lavoro, come spiegato in quest’articolo di Robert L. Jamieson comparso sul Seattle Post-Intelligencer il 24 febbraio 2000.
Persino le persone alla Columbia Tower al centro lo sentirono. "Ero alla mia scrivania", disse Bev Devlin, un giornalista del traffico al 66° piano. "Ero sorpreso."  
Quello che loro, e molti altri mattinieri, udirono alle 7 del mattino fu lo scoppio di esplosivi al Kingdome, a pochi isolati di distanza. La mini-detonazione programmata, che ha fatto scattare gli allarmi, è stata una prova per vedere come il cemento del Kingdome avrebbe reagito ad una piccola carica di dinamite-gelatina. Le informazioni sull'esplosione aiuteranno gli esperti di demolizione a calcolare la potenza di fuoco necessaria per far implodere lo stadio da 110.000 tonnellate il 19 marzo o il 26 marzo. Se non vengono utilizzati abbastanza esplosivi, ad esempio, la Cupola potrebbe non crollare facilmente; se ne vengono usati troppi, parti della Cupola potrebbero essere scagliate oltre ogni aspettativa.
[…]
"Questo test è come una diagnosi fatta da un medico prima dell'operazione", ha spiegato Mark Loizeaux, presidente di Controlled Demolition Inc. [CDI], la società con sede nel Maryland incaricata di eseguire l'implosione. "Se si sbaglia la diagnosi, l'operazione non andrà affatto bene."
[…]
"Se indeboliamo alcune parti", ha detto Gerlach riferendosi alla Cupola, "la gravità farà il resto." Le sue parole riassumevano con cura "l'implosione" - una parola che contrariamente alle immagini pirotecniche che invoca, è in realtà più simile all'agopuntura high-tech; le squadre piazzano i candelotti di dinamite, invece che aghi, per abbattere la struttura con sicurezza e precisione. Oltre alle informazioni raccolte sull'esplosione prova di ieri, CDI e gli appaltatori hanno molti progetti e disegni strutturali dello stadio da cui attingere. Così conoscono l'edificio - i suoi punti di forza e di debolezza - come se fosse un vecchio consorte. Oggi le squadre continueranno a preparare la Cupola per l'implosione; il Public Stadium Authority Board incontrerà i funzionari della città questo pomeriggio per discutere le questioni riguardanti la demolizione, incluso le prime chiusure di strade e la comunicazione alla cittadinanza e alle imprese condizionate dall'implosione. Dal punto di vista dello spettacolo pubblico, la procedura odierna probabilmente non potrà competere con il piccolo scoppio di ieri, che ha lasciato uno sbuffo di fumo e un botto. Ma il rumore di ieri, ha detto Loizeaux, sarà nulla a confronto del giorno dell’implosione, che probabilmente romperà alcune finestre. Ma Loizeaux ha aggiunto che la forza d’urto, o le raffiche d'aria, dovuta alla grande implosione sarebbe stata attenuata facendo si che la detonazione avvenga in circa 15 secondi, abbassando così la pressione dell'aria. 
[Fonte: https://web.archive.org/web/20020312214426/http://seattlepi.nwsource.com/local/boom24.shtml].

Ciascuna Torre del WTC comprendeva 4 volte la massa del Kingdome, ma ognuna avrebbe richiesto più di 4 volte gli esplosivi poiché la massa del Kingdome non era così concentrata, ma era distribuita su un quarto di miglio. Ne consegue anche che sarebbe necessaria molta più miccia detonante. Se la quantità di attrezzatura necessaria era molto maggiore, possiamo prevedere che il tempo necessario per preparare le Torri, rispetto al Kingdome - almeno un mese - sarebbe stato enormemente maggiore, soprattutto perché sarebbe stato necessario farlo in segreto. Si potrebbe ipotizzare che il rischio di venire scoperti sarebbe stato comunque troppo elevato per una simile impresa. Tuttavia, se ogni Torre fosse stata demolita con l’uso di esplosivi convenzionali, 500.000 tons U.S. di materiale da costruzione si sarebbero schiantate sulle fondazioni e avrebbero quasi certamente distrutto o almeno danneggiato significativamente la vasca protettiva e allagato Lower Manhattan, così come i tunnel della metropolitana e i seminterrati di tutti gli edifici collegati a questi tunnel.

Alcune persone hanno sostenuto che gli edifici erano precablati per essere demoliti quando furono costruiti. Tra i problemi di questa ipotesi vi è che gli esplosivi hanno una data di scadenza, proprio come i fuochi d’artificio, per cui la loro affidabilità diminuisce nel tempo. Inoltre, pensate al rischio per la sicurezza con un edificio carico di bombe. (“Oops, capo, ho schiacciato il pulsante sbagliato. Sono desolato per il suo edificio.”) A causa del pericolo, è illegale trasportare esplosivi (anche gas imbottigliati) su veicoli dentro a tunnel sommersi. Ciò è vero per il Baltimore Harbor Tunnel (I-895), aperto nel 1957, e il Fort McHenry Tunnel (I-95), aperto nel 1985. La Maryland Transportation Authority dichiara:
Ai veicoli che trasportano gas propano in bombole in quantità superiori a 10 libbre per bombola (massimo 10 bombole), benzina sfusa, esplosivi, quantità significative di materiali radioattivi e altri materiali pericolosi, è vietato il transito sia su Fort McHenry che su Baltimore Harbor Tunnel. Inoltre, i veicoli di oltre 13 piedi e 6 pollici di altezza o 96 pollici (8 piedi) di larghezza, e tutti i rimorchi doppi non possono utilizzare il Baltimore Harbor Tunnel. I veicoli che trasportano esplosivi di classe 1 e materiali radioattivi richiedono una scorta dal Francis Scott Key Bridge. Per ulteriori informazioni su queste restrizioni, si prega di chiamare il 410-537-1374. [enfasi aggiunta. [Fonte: https://web.archive.org/web/20090313042454/http://www.mdta.state.md.us/mdta/servlet/dispatchServlet?url=/TollRates/rates.jsp]
Quindi, come si potrebbe giustificare il precablaggio di un edificio alto un quarto di miglio? Cosa accadrebbe se ci fosse un incendio su due o tre piani, come l'incendio del 1975? È stato anche segnalato che le Torri erano sorvegliate da cani anti bomba.
Il World Trade Center è stato distrutto pochi giorni dopo la revoca di un allarme di sicurezza alle famose torri di 110 piani, ha dichiarato ieri il personale della sicurezza.
Daria Coard, 37 anni, una guardia della Torre Uno, ha detto che la sicurezza ha lavorato su turni di 12 ore nelle ultime due settimane a causa di numerose minacce telefoniche. Ma giovedì, i cani anti bomba sono stati improvvisamente rimossi.
"Oggi era il primo giorno che non c'era la sicurezza extra", ha detto Coard. "Stavamo proteggendo la parte inferiore. Avevamo il pian terreno coperto. Non pensavamo che lo avrebbero fatto con degli aerei. Non c'era modo che qualcuno potesse fermarli."
A quanto pare Il cane poliziotto Sirius, uno dei cani anti bomba, non aveva rilevato alcuna bomba nell'edificio fino a quando non si è udita un'esplosione la mattina del 11/09/2001.

Fig.3 - Cane poliziotto Sirius, Badge Numero 17.

Sirius il cane poliziotto, Badge Numero 17...un Labrador Retriever giallo di quattro anni e mezzo, novanta libbre, mansueto...era un cane artificiere che lavorava con la Port Authority di New York e il dipartimento di polizia del New Jersey. Sirius, assieme al suo compagno, l'agente di polizia David Lim, fu assegnato al World Trade Center di New York, con il compito principale di controllare i veicoli che entravano nel Complesso, controllare borse incustodite e perlustrare le aree per la sicurezza dei VIP. Sirius, che ha iniziato a lavorare al World Trade Center il 4 luglio 2000, è stato l'unico cane poliziotto a morire durante l'attacco alle Twin Towers.
La mattina del 11 settembre 2001, Sirius e l’agente Lim erano nella loro postazione situata nel seminterrato della Torre Due. Quando l'agente Lim sentì l'esplosione, all’inizio pensò che fosse esplosa una bomba all'interno dell'edificio. Ritenendo che sarebbe stato più efficace da solo, l'agente Lim lasciò Sirius chiuso nella sua gabbia di 6 piedi per 10, dicendogli, "Torno a prenderti", mentre si precipitava ad aiutare le operazioni di soccorso. In quell’istante, l'agente Lim non riuscì a pensare a un posto più sicuro del seminterrato per il suo compagno a quattro zampe. Tuttavia, l'agente Lim non riuscì a tornare da Sirius. Intrappolato tra detriti della Torre Uno [sic], fu salvato circa cinque o più ore dopo. Purtroppo, nel frattempo, Sirius morì nel crollo della Torre Due. I resti del fedele Sirius furono recuperati il ​​22 gennaio 2002. Per fortuna, si crede che morì all'istante quando la sua cuccia fu travolta. [Fonte: http://www.novareinna.com/bridge/sirius.html].
Quale sarebbe lo scopo di avere dei cani anti bomba che pattugliano l'edificio mentre si piazzano degli esplosivi nell'edificio? Non c’è documentazione che attesti che questi cani abbiano rilevato tali esplosivi durante i loro precedenti anni di servizio, né durante il pattugliamento degli edifici immediatamente prima del 11/09/2001. Inoltre, sarebbe incredibilmente imprudente progettare una demolizione pianificata fin dal momento della costruzione, senza sapere quali edifici sarebbero stati in seguito costruiti nel quartiere durante la vita delle Torri, non essendo ancora esistenti le strutture circostanti.

3. Temperatura di Accensione


(a) Temperatura di Accensione di Forniture per Uffici

Un'ulteriore evidenza che dobbiamo considerare nel nostro esame della "demolizione controllata convenzionale tramite bombe negli edifici" è il problema delle temperature di accensione e delle forniture standard per ufficio:
La combustione di un combustibile solido spesso dipende dalla forma del combustibile. Le temperature di accensione dei combustibili differiscono. Affinché un combustibile solido o liquido si accenda, parte del combustibile deve prima essere riscaldato alla temperatura alla quale si vaporizza (si trasforma in un gas). I solidi hanno generalmente temperature di accensione più alte dei liquidi perché evaporano a temperature più elevate. Ad esempio, le temperature di accensione della maggior parte della legna e delle materie plastiche vanno da circa 500 a 900°F [da 260 a 480°C]. Un combustibile liquido come la benzina può incendiarsi a una temperatura di -36°F [-38°C]. [Fonte: http://suryafireservice.com/training.htm]
 
(b) Temperature di Accensione di Fluidi Commerciali

Fig.4 - Temperatura di Accensione Spontanea del JP-4 in funzione della pressione, °F


Tabella 1 - Variazione della temperatura di accensione con la pressione.


Tabella 2 - Temperature di accensione di fluidi commerciali a 2 pressioni.


(c) Temperature di Accensione di Esplosivi e Incendiari Commerciali

RDX: Il punto di ebollizione del RDX è 234°C
C4: Temperatura di accensione: 440 – 465°C
Polvere per Esplosivi: La temperatura di accensione della polvere per esplosivi è 270°C, e quella della polvere da sparo è circa 316°C. [Fonte: https://archive.org/details/manualofexplosiv00dekarich/page/n3].
Proprietà della Nitroglicerina: La sua temperatura di accensione, o meglio il punto di fuoco, è 180°C. Esposta alla temperatura di 185°C bolle con l’evoluzione di vapori. A 194°C si volatilizza lentamente. A 200°C evapora rapidamente. A 217°C detona violentemente.
TNT: Temperatura di accensione 240°C
Dinamite: Temperatura di accensione: minimo 180°C
Termite, temperatura di accensione: Nella termite convenzionale, le reazioni richiedono temperature molto elevate affinché abbiano inizio. Queste non possono essere raggiunte con normali micce a polvere nera, barre di nitrocellulosa, detonatori o altri comuni materiali per accensione.  Anche quando la termite è abbastanza calda da risplendere di un rosso brillante, non si accenderà poiché deve essere talmente calda da emettere luce bianca, o quasi, per dare inizio alla reazione. Se ben eseguito, è possibile iniziare la reazione usando il cannello a propano, ma questo non dovrebbe mai essere tentato per ragioni di sicurezza. Il cannello può preriscaldare l'intera massa di termite facendola esplodere invece che bruciare lentamente quando finalmente raggiunge la temperatura di accensione. 
Spesso, come micce si usano strisce di magnesio. Il magnesio brucia all'incirca alla temperatura alla quale reagisce la termite, circa 2500 Kelvin [2227°C]. Questo metodo è notoriamente inaffidabile: il magnesio stesso è difficile da accendere, ed in condizioni ventose o di bagnato le strisce si possono spegnere. Inoltre, le strisce di magnesio non contengono la propria fonte di ossigeno, quindi l'accensione non può avvenire attraverso un piccolo foro. Un rischio rilevante nell'accensione del magnesio è il fatto che il metallo è un eccellente conduttore di calore; il riscaldamento di un capo della striscia potrebbe causare il trasferimento di sufficiente calore all'altra estremità da provocare un'accensione prematura della termite. Nonostante questi problemi, l'accensione con magnesio rimane popolare tra gli utilizzatori amatoriali di termite.
La reazione tra permanganato di potassio e glicerina[sic] viene utilizzata come alternativa al metodo del magnesio. Quando queste due sostanze si mescolano, inizia una reazione spontanea, aumentando lentamente la temperatura della miscela fino alla produzione di fiamme. Il calore rilasciato dall'ossidazione della glicerina[sic] è sufficiente ad avviare la reazione della termite. Tuttavia, questo metodo può anche essere inaffidabile e il ritardo tra mescolamento e accensione può variare notevolmente a causa di fattori quali la dimensione delle particelle e la temperatura ambiente. Un altro metodo di accensione è di utilizzare una comune stella filante luminosa. Raggiungono le temperature richieste e garantiscono un intervallo di tempo sufficiente prima che il punto di combustione raggiunga il campione. Una miscela stechiometrica di ossido di ferro Fe(III) finemente polverizzato e alluminio può essere accesa usando dei comuni fiammiferi con testa rossa, incorporando parzialmente una testa nella miscela e accendendola con un altro fiammifero, preferibilmente tenuto con delle tenaglie e usando dei guanti per impedire ustioni. [Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Thermite].
Tabella 3 - Temperature di accensione di vari materiali (*Non esplosivo).


Se del combustibile per aviazione (JP4) avesse preso fuoco all'interno di un edificio in cui erano stati piazzati degli esplosivi utilizzati in demolizioni controllate e destinati quindi a esplodere, il combustibile infiammato avrebbe innescato quasi tutti gli esplosivi convenzionali presenti. Se la combustione del carburante per aviazione avesse appiccato il fuoco alle forniture per ufficio, questo materiale in fiamme avrebbe innescato quasi tutti gli esplosivi convenzionali elencati. Il combustibile per aviazione (JP4) è il cherosene e non è esplosivo – anche se brucia a temperature sopra i 251°C. Il JP4 brucia a temperature più basse se in pressione, come mostrato nella fig.4, tuttavia la pressione all'interno di un serbatoio di combustibile squarciato non sarebbe di molto superiore alla pressione atmosferica.

Pertanto, se un incendio fosse stato innescato dal carburante JP4, la temperatura di tale fuoco potrebbe essere prevista tra i 242°C e 251°C circa e ancora più elevata se le forniture per ufficio cominciassero a bruciare. Queste temperature sono maggiori di quelle necessarie ad accendere il TNT, l'RDX, la nitroglicerina, la dinamite o la benzina, eppure tali esplosioni non sono state segnalate subito dopo la palla di fuoco iniziale. Se tali bombe erano state collocate in questa zona di ciascun edificio in un determinato momento, non potevano più essere utilizzate come esplosivi. Se non c'erano bombe piazzate nella parte superiore dell'edificio, non ci potrebbe essere nessuna demolizione controllata dall'alto verso il basso utilizzando esplosivi convenzionali. L'esplosivo C4 è un'eccezione, poiché brucia a una temperatura più elevata e potrebbe essere sopravvissuto alla palla di fuoco iniziale. Tuttavia, gli esplosivi C4 fanno esplodere il materiale in pezzi e li scagliano a velocità elevate.
Per fabbricare i blocchi di C-4, i produttori di esplosivi mescolano l’RDX in polvere con acqua per formare un impasto. Aggiungono quindi il materiale legante, disciolto in un solvente, e mescolano i materiali con un agitatore. Rimuovono il solvente tramite distillazione e rimuovono l'acqua attraverso l'essiccazione e il filtraggio. Il risultato è un esplosivo solido relativamente stabile con una consistenza simile all'argilla per modellare. 
Proprio come con altri esplosivi, è necessario applicare un po' di energia al C-4 per dare il via alla reazione chimica. A causa degli elementi stabilizzanti, ci vuole uno scossone consistente per innescare questa reazione; accendere il C-4 con un fiammifero lo farà bruciare lentamente, come un pezzo di legno (in Vietnam, i soldati hanno, in effetti, bruciato il C-4 per improvvisare un fuoco per la cottura). Anche sparare all'esplosivo con un fucile non innescherà la reazione. Soltanto un detonatore o una capsula esplosiva faranno il lavoro come si deve.
Fig. 5 - (09/2001) La facciata di WFC 2 appariva intatta al di là delle finestre rotte e del marmo mancante attorno all'entrata. 
Un detonatore è solo un esplosivo più piccolo che è relativamente facile da avviare. Un detonatore elettrico, ad esempio, utilizza una breve carica per innescare una piccola quantità di materiale esplosivo. Quando viene azionato il detonatore (trasmettendo la carica attraverso il cavo del detonatore a una capsula esplosiva, per esempio), l'esplosione trasmette un forte scossone che innesca il materiale esplosivo C-4.

Quando inizia la reazione chimica, il C-4 si decompone rilasciando diversi gas (in particolare, azoto e ossidi di carbonio). I gas si espandono inizialmente a circa 26400 piedi al secondo (8050 metri al secondo), applicando un'enorme forza a qualunque cosa nell'area circostante. Con questo tasso di espansione, è assolutamente impossibile superare l'esplosione come fanno in decine di film d'azione. Per l'osservatore, l'esplosione è quasi istantanea - un secondo, tutto è normale, ma il successivo tutto è completamente distrutto. [Fonte: https://science.howstuffworks.com/c-4.htm].
Come detto, i gas generati da un'esplosione di C-4 si espandono inizialmente a circa 8050 metri al secondo, cioè circa 28968 chilometri l'ora, ossia 23.5 volte la velocità del suono. Quindi, detonare tale esplosivo in quantità abbastanza grande da distruggere le Twin Towers avrebbe prodotto delle onde d'urto significative.


Fig. 6 - (circa il 13/09/01) Le finestre del WFC 1 hanno dei fori circolari. Queste sono finestre con doppi vetri, ma le due vetrate non mostrano gli stessi danni. In alcuni casi, la vetrata interna è intatta mentre manca la maggior parte della vetrata esterna. La facciata in marmo attorno alla porta è completamente assente. La facciata rimanente dell'edificio non sembra danneggiata.


Ma nulla del genere è stato segnalato da nessun testimone l'11 settembre, né vi sono evidenze fotografiche coerenti con forze esplosive di questo tipo. All’edificio 2 del World Financial Center (WFC 2), di fronte al WTC 1 su West Street, mancava il marmo decorativo attorno alla porta d’ingresso dell’atrio, ma la facciata di metallo dell'edificio che circondava le finestre dei piani dal 1° al 18° non mostrava segni significativi di danneggiamento o butteratura.

4. Il Problema dei Telefoni Cellulari


Nel caso ipotetico della demolizione controllata, le detonazioni (per definizione) devono essere controllate. In genere, in questi casi, gli esplosivi vengono fatti detonare a distanza. Visti il numero e la precisa sequenza delle detonazioni richieste per un progetto così grande, il numero di segnali indipendenti sarebbe necessariamente estremamente elevato.

Chiaramente, vi è anche la necessità di proteggere un potenziale sito di demolizione da interferenze casuali al segnale che potrebbero avere conseguenze disastrose, motivo per cui abbiamo familiarità con i seguenti tipi di segnaletica.


Fig. 7 - Come possono essere spenti tutti i telefoni cellulari a New York City?


Ci viene anche detto quando è sicuro usare di nuovo i telefoni cellulari:


Fig.8 - La segnaletica "Fine della Zona di Brillamento" indica che l'utilizzo del telefono cellulare può riprendere.


La segnaletica serve a evitare la detonazione prematura durante la preparazione del sito che potrebbe essere innescata da segnali vaganti provenienti da dispositivi elettronici.
Pensate alle implicazioni del massiccio uso di cellulari da parte dei newyorkesi a Lower Manhattan prima dell'11/9 - inclusa la stragrande maggioranza delle persone che lavoravano nelle Torri.
Sappiamo anche che le persone intrappolate negli edifici utilizzarono i loro telefoni cellulari per chiamare i propri cari poco prima che le Torri fossero distrutte. Pertanto i telefoni cellulari non potevano fungere da detonatori.

5. E’ Stato Già Fatto Prima?


Fig.9 - (24/10/1988) J.L. Hudson Department Store, 5:47 PM.


Prima del 11/9, l'edificio più alto mai demolito tramite demolizioni controllate era il J.L. Hudson Department Store di Detroit. Misurando 1368 piedi, il WTC 1 era oltre 3 volte più alto del Hudson che misurava 439 piedi (circa 134 metri). Il più grande edificio in volume era il Seattle Kingdome, che aveva approssimativamente lo stesso volume di una delle Torri del WTC, sebbene le Torri avessero 5.5 volte l'altezza e 3.85 volte la massa. Il Kingdome era essenzialmente un guscio vuoto.


Demolizione del J.L. Hudson Department Store.


Fig.10 - (26/03/2000) Seattle Kingdome.
Record: La più grande struttura al mondo, in volume (19821 milioni di metri cubi), ad essere stata demolita con esplosivi.


In effetti, i più grandi progetti di demolizione prima del 11/9 riguardavano edifici che non potevano essere presi come modelli adeguati per la demolizione controllata del complesso del WTC, compresi i suoi due edifici alti un quarto di miglio. A questo proposito, sorge una domanda: se la distruzione del WTC fosse stata compiuta da terroristi intenti a recare il massimo danno, perché non provocare l’inclinazione degli edifici fino a schiantarli al suolo, distruggendo gran parte di Lower Manhattan [come quando si abbatte un albero]? Infatti, poiché un progetto di demolizione così importante non era mai stato intrapreso prima, tale risultato disastroso potrebbe essere un pericolo anche con la migliore pianificazione.

6. Nubi di Polvere


Fig.11 - Biltmore Hotel, Oklahoma City, Oklahoma.


Fig.12 - Beirut Hilton - Beirut, Libano.


Nelle demolizioni controllate convenzionali, quando i supporti vengono fatti esplodere tramite esplosivi, l’intera massa dell'edificio cade a terra. Pezzi grossi, pezzi piccoli e frammenti di detriti di dimensioni intermedie vengono creati, insieme alla polvere, ma tutto, detriti e polvere, si deposita a terra piuttosto rapidamente. Le fig.11 e 12 mostrano che il punto più alto delle nubi di polvere non va molto al di sopra dell'altezza originale dell'edificio. Le due immagini di fig.13 sono inserite per chiarire questo concetto.

Fig.13 - Demolizione di un camino dell'ex birrificio "Henninger" a Francoforte in Germania, Dicembre 2, 2006.


L'immagine in fig.14 illustra come la nube di polvere prodotta dalla distruzione del WTC  1 sia salita in alto - in netto contrasto con i risultati di una demolizione controllata convenzionale.

Nella foto satellitare (fig.15) scattata l'11 settembre, abbiamo un'immagine ancora più impressionante della grande quantità di fumi provenienti dall'evento del WTC, distribuiti ben oltre l'area in cui le nubi di polvere si troverebbero in una demolizione controllata convenzionale - e molto più duraturi. Nel caso del Kingdome, il Seattle Times ha riferito che "La polvere ha soffocato il centro per circa venti minuti". Questo ci dà un'idea del tempo richiesto alla polvere grossolana per depositarsi dall'aria durante una demolizione controllata convenzionale. Al contrario, la nube di polvere / fumi mostrata nell'immagine satellitare relativa all'evento del WTC salì nell'alta atmosfera per molti giorni.

Un altro aspetto delle demolizioni convenzionali, osservabile dalle fig.9 alla fig.13 per l'edificio J.L. Hudson, il Kingdome, il Biltmore, il Beirut Hilton e il camino di Francoforte, è che la maggior parte delle nubi di polvere prodotte si sono create quando queste strutture si sono schiantate al suolo.

Il ritardo nella comparsa della polvere è un'altra caratteristica della demolizione controllata convenzionale, in virtù del fatto che il metodo impiegato comporta che sia il terreno rigido a eseguire la maggior parte del lavoro di frammentazione dell'edificio in pezzi gestibili. Come mostrato in precedenza, la maggior parte del materiale che componeva le Torri del WTC non si è schiantato a terra.

Fig.14 - (11/09/01) Dita di "schiuma" ["lather"] emergono verso l'alto.


Fig.15 - I fumi chiari si muovono verso l'alto e verso sud, i fumi scuri si dissipano verso ovest.


Fig.16 - Resti del Seattle Kingdome.


Fig.17 - Il crollo provocato dal terremoto in Pakistan suggerisce quante macerie e quanta poca polvere avrebbe dovuto esserci a Ground Zero se la storia "ufficiale" del collasso gravitazionale che ci hanno raccontato fosse vera.


Fig.18 - Le colonne d'acciaio del "core" del WTC 1 si disintegrano in polvere d'acciaio. Il WTC 7 e il serbatoio dell'acqua sono in primo piano.


"Dustification" del WTC1 "Spire" ["La Guglia"] - Video di R. Peskin.


"Dustification" del WTC 1 "Spire" a velocità normale e rallentata. 

7. Il Rumore delle Esplosioni


Molti testimoni hanno riferito di aver sentito delle esplosioni. Ma il boato di un'esplosione non significa necessariamente che è stata fatta esplodere una bomba. Tutto ciò che fa "boom" non è necessariamente una bomba. Consideriamo cosa succeda a un uovo crudo quando viene cotto nel forno a microonde. Mentre l'uovo cuoce, esplode a causa dell'espansione del vapore. Quando l'acqua viene riscaldata e diventa vapore, si espande in volume di 1600 volte.

Questo ci porta alle “Testimonianze dell’Attrezzature Scott [Scott Packs] che Esplodevano.”

Fig.19 - Uno "SCOTT air-pack." [Bombola d'aria]

Vigile del Fuoco Patrick Sullivan
(D = Domanda / R = Risposta)
R: C'è stato un incendio sul mezzo del Vice Capo che si è esteso al mezzo della squadra 113. C'era una grande ambulanza, come un mezzo della squadra di soccorso, ma non era un mezzo della squadra di soccorso. Era un'ambulanza enorme. Doveva avere bombole Scott o bombole di ossigeno a bordo. Queste stavano esplodendo. Sentivi l'aria fare “SSS boom” e stavano esplodendo. Quindi abbiamo dispiegato una manichetta e provato a estinguerlo. Poteva usare solo acqua dalla pompa “booster”. [Fonte: Patrick Sullivan].
Vigile del Fuoco Todd Heaney
R: Mi ricordo mentre prendevo un po' d’acqua dal loro refrigeratore e poi abbiamo iniziato ad estinguere i fuochi alle auto, i mezzi andavano a fuoco, le ambulanze. Voglio dire, dovevano esserci 50 di queste robe che bruciavano intensamente. Le bombole Scott e le bombole di ossigeno stavano tutte cedendo. Stavano tutte esplodendo a sinistra e a destra. [Fonte: Todd Heaney].
Emergency Medical Technician, Tenente René Davila
D: A questo punto il tuo veicolo era andato?
R: Fondamentalmente tutto ciò che dovevamo fare è fare il giro per l'edificio, abbiamo fatto il giro. Ma c’è voluto più tempo del solito perché stai camminando su questa merda. Ti muovi e c'è questa fuliggine tipo polvere pesante.
Mentre camminiamo, mi rendo conto che abbiamo solo due persone. Vedo il mio veicolo. I sedili sono coperti. Ho ancora la mia borsa. La tengo come un trofeo. Come la gente che colleziona palloni da pallacanestro. Non ho toccato - qualunque fosse la forza, era così forte che è andata dentro la borsa. Ma eravamo lì. Il veicolo 219 era distrutto.
D: Era a fuoco?
R: Cosa?
D: Era a fuoco?
R: A fuoco? Abbiamo visto la bastarda esplodere. Abbiamo sentito “Boom!” Stavamo camminando su per Fulton Street. Non so fino a che punto siamo arrivati quando qualcuno disse "L'edificio sta crollando". Quando ho capito, è una ripetizione. [enfasi aggiunta. [Fonte: René Davila].

E c'erano anche auto che esplodevano.
EMT Michael D’Angelo
R: Ricordo anche che le macchine hanno iniziato a esplodere all'interno del parcheggio. Voglio dire, le macchine hanno iniziato a incendiarsi, hanno iniziato a esplodere, boom, boom, boom, boom. Ricordo questo. [Fonte: Michael D'Angelo].

8. Petardi e Sbuffi? (Squibs?)


Fig.20 - Pennacchi orizzontali al di sotto "dell'onda di crollo" durante la distruzione del WTC 1 progredita dall'alto verso il basso.


I serbatoi d'aria e i serbatoi d'acqua non si trovavano su ogni piano, ma erano uniformemente distribuiti su tutta l'altezza di ogni Torre. Durante la distruzione delle Torri, i serbatoi d'aria e d'acqua furono lacerati, spruzzando i loro contenuti verso l'esterno a velocità dipendenti dalla pressione di esercizio in essi.

Quanto velocemente puoi sparare un pisello da una cerbottana? Quanto lontano andrà il pisello, non avendo altro che la resistenza del vento a rallentarlo? Affinché il WTC 1 subisca un crollo a pancake fino al livello del suolo in 8 secondi o anche a velocità di caduta libera (9.22 secondi), tutto il contenuto dell'edificio, inclusa l'aria, deve essere espulso verso l'esterno a velocità sostenute. Il contenuto di ogni piano deve essere espulso come se fosse sparato da una cerbottana attraverso ogni finestra su ogni piano. Ma a quale velocità dovrebbe essere espulso questo volume?

Per semplicità, supponiamo che l’edificio contenga soltanto aria tra i piani.

Fig.21 - (a) Volume d'aria per ogni piano. (b) Distanza media che l'aria deve percorrere per uscire.


Lunghezza delle finestre [Larghezza edificio – larghezza delle n.59 colonne larghe 14 pollici]:
208 ft – (59 colonne)(14 in.)(1 ft/12 in.) = 139.1667 ft [42.418 m]
139.1667 x 4 = 556.667 ft [lunghezza totale per ogni piano = 169.672 m]

Superficie delle finestre, per ogni piano:
Superficie Totale = (8 ft)(556.667 ft) = 4453.33 ft2 [413.73 m2]

Volume d'aria per ogni piano:
Volume d'aria = (208 ft)(208 ft)(12 ft) = 519168 ft3 [14701.2 m3]

Spessore equivalente dell'aria:
(519168 ft3)(4453 ft2) = 116.6 ft [35.54 m]

Distanza media che l’aria deve percorrere:
(116.6 ft) / 2 = 58.3 ft [17.77 m]

Tempo medio per il crollo di ogni piano:
8 sec / 110 piani = 0.07273 sec/piano

Velocità media dell’aria in uscita:
(58.3 ft) / (0.07273 sec) = 801.485 ft/sec = 546.47 miglia/h, o circa 550 mph [885 km/h]

Ora, considerando il tasso di caduta effettivo:

(a) Supponendo una Velocità di Caduta Libera

t = 2h/g = 2 x 1368/32.2 = 9.21786 sec

v (velocità di caduta) = a x t (accelerazione x tempo) = (32.2)(9.21786) = 296.815 ft/sec [90.47 m/sec]
ogni piano è alto (1368/110) = 12.436 ft [3.79 m]

Tempo per schiacciare il piano alla base dell'edificio:
ts = 12.436 ft / (296.815 ft/sec) = 0.0418993 sec

Pertanto, l'aria deve fuoriuscire a una velocità media di:
(58.3 ft)/(0.0418993 sec) = 1391.186 ft/sec = 949 mph = [1527 km/h]

Se la velocità del suono è pari a 1125 ft/sec (767 mph) [1234 km/h],
(1391.186)/(1125) = 1.237, ovvero mach 1.2

La velocità media di espulsione dell'aria raggiunge mach 1 al 38.1° piano, cioè 894.5 piedi [272.6 m] dalla cima o 473.5 piedi [144.3 m] dal suolo. 

Il centro dell'edificio è a 104 piedi [31.7 m] da una finestra. Quindi la velocità con cui l'aria dal centro deve muoversi è pari a

(104 ft)/(0.0418993 sec) = 2482.159 ft/sec = 1692 mph [2723 km/h] = mach 2.21

Contro l’argomentazione del battipalo [nella teoria del crollo pancake, i piani agiscono come un battipalo l’uno sull'altro]:

(b) Supponendo un Tempo di Crollo di 8 Secondi

l’accelerazione verso il basso che ne deriva è pari a 1368*2/(8*8) = 42.75 ft/s2 [13.03 m/s2]
t = 2h/a = 2 x 1368/42.75 = 8 sec

v (velocità di caduta) = a x t (accelerazione x tempo) = (42.75)(8) = 342 ft/sec [104.24 m/sec]
ogni piano è alto (1368/110) = 12.436 ft [3.79 m]

Tempo per schiacciare il piano alla base dell'edificio:
ts = 12.436 ft / (342 ft/sec) = 0.03636 sec

Pertanto, l'aria deve fuoriuscire a una velocità media di:
(58.3 ft)/(0.03636 sec) = 1602.97 ft/sec = 1093 mph = [1759 km/h]

Se la velocità del suono è pari a 1125 ft/sec (767 mph) [1234 km/h],
(1602.97)/(1125) = 1.425, ovvero mach 1.4

In effetti, quanto lontano puoi sparare un pisello con una cerbottana?
La velocità media di espulsione dell'aria raggiunge mach 1 al 55.8° piano, cioè 673.6 piedi [205.3 m] dalla cima o 693.4 piedi [211.3 m] dal suolo. Ancora, il centro dell'edificio è a 104 piedi [31.7 m] da una finestra. Quindi la velocità con cui l'aria dal centro deve muoversi è pari a

(104 ft)/(0.03636 sec) = 2860.003 ft/sec = 1950 mph [3138 km/h] = mach 2.54

Tabella che riassume i risultati dei calcoli della velocità di espulsione dell'aria dalle finestre in determinati piani, eseguiti sopra nelle sezioni (a) e (b) e illustrati nella fig.22 sotto.


Fig.22 - WTC 1, velocità media degli "spruzzi" d'aria dalle finestre nel caso di "crollo" in caduta libera e nel caso di "crollo" a "battipalo" in 8 secondi coerente con il tempo in cui la terra ha tremato.


Fig.23 - Quest'ambulanza era parcheggiata di fronte al WTC 1.


Questa foto da l’impressione che il contenuto degli edifici sorvolasse l'ambulanza a velocità superiori a mach 1? L'ambulanza era parcheggiata di fronte al WTC 1 durante la distruzione della Torre e tuttavia sembra essere illesa. Il veicolo non è stato spazzato via dal vento e la porta aperta non è stata strappata via. Se aria e detriti fuoriescono dal WTC 1 alla velocità del vento che compete a un uragano di categoria 5, è improbabile che l'ambulanza sia rimasta lì o sia rimasta lì illesa.

Ovviamente le finestre del WTC 1 dietro l'ambulanza erano bloccate (l’ambulanza è ancora lì), il che richiederebbe che l'aria e gli altri contenuti vengano espulsi da altre finestre a velocità ancora più elevate. Se si fossero verificate velocità di quell'ordine, consideriamo ora il tipo di danno che ci potremmo aspettare.

I valori di spinta di motori a reazione vengono utilizzati per determinare i requisiti specifici per le aree dedicate alla prova dei motori.
7. Analisi. Le indicazioni in passato erano basate sia su relazioni meccaniche velocità-pressione dell'aria, come definito dall'equazione di Bernoulli, che sull'osservazione empirica. Sulla base del seguente modello di Bernoulli, la velocità critica dell’aria sarebbe limitata a 218 chilometri l'ora (kph) (136 miglia l'ora [mph] o 199.8 piedi al secondo [fps]):
[…]
Tuttavia, l'osservazione empirica ha stabilito che il tipico asfalto con spessore da 51 mm (2 pollici) può resistere a velocità fino a 362 km/h (225 mph). Questa maggiore velocità osservata è stata accettata come base valida per lo sviluppo di criteri poiché il semplice modello di Bernoulli ignorava altre forze che sono difficili da modellare, come l'attrito, il taglio e l'adesione. Senza essere in grado di perfezionare ulteriormente il modello meccanicistico, le indicazioni sono state emesse sulla base di osservazioni empiriche, con un fattore di sicurezza applicato pari a due. La forza attiva di portanza è funzione della velocità al quadrato. Dividendo la velocità osservata di 362 km/h (225 mph) per la radice quadrata di questo fattore di sicurezza si ottenne a velocità di soglia di 257 km/h (160 mph). Questa velocità è stata fissata come criterio per stabilire le distanze di sicurezza. [Fonte: http://www.wbdg.org/FFC/AF/AFETL/etl_07_3.pdf].

Boeing Commercial Airplanes ha fornito un esempio dei danni arrecati all'asfalto e agli aerei quando è stata eseguita una prova di motori su una via di rullaggio anziché nell'area di prova designata.
Guida Boeing per il Design delle Zone di Prova
La coda (stabilizzatore verticale e orizzontale sinistro) di questo 767 è stata pesantemente danneggiata. come mostrato di seguito, dall'asfalto rimosso durante una prova del motore ad alta potenza. La prova è stata eseguita su una via di rullaggio piuttosto che su un'area di prova dedicata. Il campo di detriti, mostrato di seguito [fig.25], è stato causato dal getto del reattore. [Fonte: Boeing Guidance for Design of Run-up Areas].

Fig.24 - (21/11/05) Boeing 767 (a) Stabilizzatore verticale e (b) orizzontale sinistro.


Fig.25 - Asfalto rimosso durante una prova del motore ad alta potenza. 


I danni alle strade e agli edifici adiacenti al WTC non somigliavano a quanto mostrato in queste foto. Confrontiamo i danni mostrati in fig.25 con le facciate quasi intatte dei WFC 1, WFC 2 e WFC 3, mostrate in fig.5, fig.6 e fig.27. C'è anche una voce o chiacchiera falsa secondo cui tutti i 110 piani furono schiacciati nei seminterrati profondi 7 piani. Se ciò fosse effettivamente accaduto, ci sarebbe stato un problema ancora più rilevante dovuto alla pressione proveniente dall'aria espulsa e dai detriti. Se tutta l'aria e il contenuto non sono schizzati fuori dagli edifici in superficie, avrebbero dovuto farlo sottoterra e sicuramente avrebbero fatto saltare la vasca (“bathtub”) e spedito detriti fino nel New Jersey attraverso i tunnel del PATH (Port Authority Trans-Hudson).

Fig.26 - Illustrazione dei sotterranei del WTC con l'entrata e l'uscita del PATH.


La compressione di un edificio di 110 piani in sette piani sotterranei sarebbe come un pistone del motore, che comprime tutto in un recipiente a pressione. Certamente la vasca non è stata concepita come un recipiente a pressione o un "area di prova di motori."

Fig.27 - Notare quanto sono dritti i fori che tagliano attraverso il WTC 6.


In fig.27, notare quanti pochi danni ci siano dovuti a materiale scagliato negli edifici adiacenti:

9. Quanto Lontano è Stato Espulso il Materiale?

La fig.28, come si evince da fotografie aeree come quella di fig.27, mostra l’estensione approssimativa dei detriti che sono stati espulsi da ciascun edificio. Segue una stima della velocità media di espulsione dei detriti.

y = altezza dell’edificio
x = distanza orizzontale percorsa da oggetto solido
a = accelerazione verticale

Tempo di caduta libera t = 2 * y/a
Ovvero, supponendo un tempo di “crollo”, un’accelerazione media, a = 2*y/t2
la velocità di espulsione, v = x/t
dove,
y è l’altezza dell’edificio
x è la più grande distanza orizzontale raggiunta dai detriti (non trasportati dal vento),

to (sec) è il tempo di caduta libera dall'altezza dell’edificio nel vuoto, che è il tempo più breve possibile senza ricevere una spinta verso il basso,

vo (mph) è la velocità di espulsione orizzontale media per poter atterrare ad una distanza x dall'edificio,

t (sec) è il tempo di caduta stimato più lungo per l’oggetto,

v (mph) è la velocità di espulsione orizzontale media per poter atterrare ad una distanza x dall'edificio nel tempo t,

tt (sec) è il tempo relativo all'altezza totale dell’edificio, mentre

tf (sec) è il tempo per cadere con la stessa accelerazione verso il basso posseduta dall'edificio che “cade” nel tempo tt

Fig.28 - Raggio approssimativo di caduta dei detriti (omettendo carta e polvere). [Il parcheggio con le auto "tostate" è visibile in alto a sinistra.]


Tabella 4 - Velocità di espulsione dalla sommità dell’edificio, "sprofondando" ve "fluttuando" v verso il basso.


Table 9 - Velocità di espulsione da metà altezza, "sprofondando" ve "fluttuando" v verso il basso.

* Le ultime tre colonne sono per chi afferma che l'edificio sia “caduto" con meno della velocità di caduta libera, impiegando 15 secondi per "fluttuare" a terra. Notando che i detriti al di fuori della pianta dell’edificio cadevano all'incirca alla stessa velocità dell'onda di distruzione, viene utilizzata un’accelerazione di gravità ridotta, basata sui tempi di "crollo" più lenti.

Si noti che il parcheggio con le auto “tostate” (vedere Capitolo 11) si trova a circa (6002) + (4002) ≈ 720 piedi [≈ 220 m] dal WTC 1.

Fig.29 - Velocità media che devono possedere i detriti scagliati per arrivare dove sono giunti.


Fig.30 - (11/09/01) I 60 piani superiori del WTC 2 non sono più visibili, soltanto polvere.


Fig.31 - Poco o nessun danno alla vasca.

B. Affermazioni a Sostegno della Demolizione Controllata Convenzionale


Ecco alcuni dei motivi per cui le persone considerano il collasso come il risultato di una demolizione controllata.
  1. Rapida insorgenza del collasso. Ma questa non è una caratteristica soltanto delle demolizioni controllate.
  2. Suoni di esplosioni. Ma abbiamo indicato spiegazioni alternative per questi suoni, discussi nella sezione 7.
  3. “Petardi e sbuffi.” Ancora una volta, ci sono spiegazioni alternative discusse nella sezione 8 di questo capitolo, dalla fig.20 alla fig.25 e altrove.
  4. Nubi di polvere, ma ancora una volta, queste non sono caratteristiche soltanto delle demolizioni controllate. L’estensione effettiva delle nuvole di polvere non è coerente con le demolizioni controllate convenzionali.
  5. “Progressione verticale.” Ancora, caratteristica non unica delle demolizioni controllate.
  6. Progressione “simmetrica” attraverso il percorso di maggior resistenza. Di nuovo, non è caratteristica unica delle demolizioni controllate.
  7. Quanta energia? A sufficienza: gli edifici non ci sono più. Molti ritengono importante calcolare la quantità di energia necessaria per distruggere gli edifici. Ma qual è lo scopo di ciò? Stabilire che sono ancora lì? O stabilire che non ci sono più? È più semplice guardare. Per di più, se si desidera determinare la quantità di energia richiesta, è necessario prima conoscere il processo utilizzato. Senza questa informazione, qualsiasi calcolo del fabbisogno energetico è arbitrario e senza significato.
  8. Materiale arancione che cola dalla finestra. (Vedere Capitolo 13, Sezione C, “Le Voci di Calore Elevato.”)
  9. Colonne con tagli angolati. Se possiedi una tecnologia che può trasformare un edificio in polvere a mezz'aria, perché dovresti usare la termite per tagliare qualche trave?

Demolizioni controllate di grattacieli. Fate i vostri confronti...


Ancora demolizioni controllate. Notare il rumore e i lampi di luce prodotti prodotti dalle cariche. Gli edifici non si disintegrano in aria mentre cadono per gravità.

    C. “Mini-Nukes”: I Problemi


    Un'altra spiegazione del crollo proposta da alcuni è che sono state utilizzate delle "mini-nukes" [mini ordigni nucleari]. Ciò solleva tutta una sua serie di difficoltà:
    1. Esistono? Ma il problema è, sono state utilizzate, e avrebbero lasciato questi segni distintivi?
    2. Gli ordigni nucleari esplodono, ma le Torri non sono esplose. Sono state polverizzate e sbucciate fino a terra, quasi come banane che vengono sbucciate.
    3. Inoltre, il sito non era "caldo", cioè nessuna radiazione ionizzante significativa.
    4. La vasca è sopravvissuta, come abbiamo visto, rendendo altamente improbabile l'uso di armi nucleari di qualsiasi tipo.
    5. Inoltre, i valori misurati sulla scala Richter non hanno evidenziato l'uso di un'arma nucleare. Se fosse stata impiegata un'arma nucleare abbastanza potente da distruggere il WTC, si sarebbe registrato un segnale sismico maggiore di quanto avrebbe prodotto l'edificio se fosse crollato a terra. Ciò che il sismografo ha mostrato è che la maggior parte del WTC non ha colpito il terreno (vedere tabella 3 nel Capitolo 6).
    6. Non ci sono evidenze di calore elevato. Le bombe nucleari producono calore, e molto, non importa se sono bombe nucleari grandi o piccole.
    7. Al sito erano presenti enormi quantità di carta non bruciata, cosa impossibile se degli ordigni nucleari fossero stati fatti detonare. L‘evidenza della "carta non bruciata" sarà discussa in seguito insieme ad altri fattori.
    8. C'erano 14 sopravvissuti nella Stairway B [Scala B] del WTC 1 che non sono stati bruciati né sono saltati in aria, ma che in realtà sono usciti indenni dalle macerie con le proprie forze (vedere Capitolo 9). Ce n'erano altri due più in alto nella Stairway B del WTC 1 che sopravvissero, anche se le scale a quel livello furono distrutte.
    9. Infine, più ordigni nucleari o mini-ordigni nucleari fatti esplodere in sequenza nell'intero edificio produrrebbero ciascuno un'onda d'urto che interferirebbe con le detonazioni successive. In effetti, le fotocamere digitali hanno ripreso la distruzione degli edifici, quando tali fotocamere potrebbero cessare di funzionare in presenza di un impulso elettromagnetico causato da una detonazione nucleare.

    D. Termite

    1. Gli Utilizzi della Termite


    Infine, abbiamo la teoria della "nano-termite". Ma, come scopriremo ora, ci sono problemi anche con tale teoria.
    La termite è un materiale per saldatura, non un esplosivo. L'esercito la usa per saldare le armi e i cannoni dell'artiglieria nemica con lo scopo di rendere inutili tali armi. La nano-termite, come quasi ogni polvere fine, può essere esplosiva. Anche la farina può esplodere. Le granate alla termite vengono usate dai militari per bruciare rapidamente carte importanti in modo da proteggere i documenti segreti in caso di invasione nemica.
    I residui di termite bruciata, come quelli lasciati dai ferrovieri, si possono trovare lungo i binari della ferrovia.

    Gli effetti violenti della termite
    Le reazioni della termite hanno molti usi. La termite non è un esplosivo, ma funziona esponendo una piccola area di metallo a temperature estremamente elevate. Il calore intenso focalizzato su una piccola zona può essere utilizzato per tagliare del metallo o saldare componenti metallici fondendo una pellicola molto sottile dove i componenti si giuntano.
    La termite può essere utilizzata per la riparazione mediante saldatura sul posto di profilati spessi in acciaio, come gli assali delle locomotive, in cui la riparazione può avvenire senza rimuovere la parte da dov'è installata. Può anche essere utilizzata per tagliare o saldare rapidamente l’acciaio come i binari, senza richiedere attrezzature complesse o pesanti. Tuttavia, difetti come inclusioni di scorie e fori sono spesso presenti in tali giunzioni saldate e occorre una grande cura per far funzionare il processo con successo.
    La reazione termitica, quando viene usata per purificare i minerali di alcuni metalli, è chiamata Processo Termitico, o reazione alluminotermica. Un adattamento della reazione, utilizzato per ottenere uranio puro, è stato sviluppato come parte del Progetto Manhattan presso l'Ames Laboratory sotto la direzione di Frank Spedding. A volte è chiamato il processo Ames. La termite di rame viene utilizzata per la saldatura di spessi cavi di rame con lo scopo di creare collegamenti elettrici. È ampiamente utilizzata nell'industria elettrica e delle telecomunicazioni.
    Fig.32 - Reazione termitica in corso durante una saldatura di una rotaia. Subito dopo, il ferro liquido fluisce nello stampo attorno alla giunzione da saldare.

    Impiego militare
    Le granate e le cariche alla termite sono tipicamente utilizzate dalle forze armate sia in un ruolo anti materiale che nella distruzione parziale di attrezzature, essendo quest’ultimo comune quando il tempo disponibile è limitato per poter impiegare metodi più sicuri o più accurati. Poiché la ferro-termite standard è difficile da accendere, brucia praticamente senza fiamma ed ha un piccolo raggio d'azione, la termite standard è raramente usata da sola come composto incendiario. Di solito viene utilizzata con altri ingredienti aggiunti per migliorare i suoi effetti incendiari. La Thermate-TH3 [Termate] è una miscela di termite e additivi pirotecnici che risulta superiore alla termite standard per scopi incendiari. La sua composizione in peso è generalmente 68.7% di termite, 29% di nitrato di bario, 2% di zolfo e 0.3% di legante (come il PBAN). L'aggiunta del nitrato di bario alla termite aumenta il suo effetto termico, produce una fiamma più grande e riduce significativamente la temperatura di accensione. Sebbene lo scopo principale della Thermate-TH3 da parte delle forze armate sia un'arma anti materiale incendiaria, viene anche usata nella saldatura di componenti metallici.
    Un uso militare classico della termite è disabilitare l’artiglieria, ed è stata usata comunemente per questo scopo sin dalla Seconda Guerra Mondiale. La termite può disabilitare permanentemente l’artiglieria senza l'uso di cariche esplosive e quindi può essere utilizzata quando il silenzio è necessario durante l'operazione. Ci sono diversi modi per farlo. Di gran lunga il metodo più distruttivo è quello di saldare l'arma inserendo una o più granate alla termite nella culatta e quindi chiuderla rapidamente. Questo rende l'arma impossibile da caricare. Un metodo alternativo è quello di inserire una granata alla termite nella bocca dell'arma ostruendo la canna. Questo fa sì che sia molto pericoloso sparare con l’arma. Un altro metodo è usare la termite per saldare il meccanismo di puntamento dell'arma rendendo impossibile mirare correttamente.
    Durante la Seconda Guerra Mondiale, la termite fu anche usata sia nelle bombe incendiarie tedesche che in quelle degli forze alleate. Di solito, le bombe incendiarie consistevano in dozzine di sottili contenitori di termite accesi da una miccia di magnesio. Le bombe incendiarie distrussero intere città a causa degli incendi che ne scaturirono. Le città principalmente costituite da edifici in legno furono particolarmente vulnerabili. Queste bombe incendiarie venivano utilizzate principalmente durante le incursioni aeree notturne. I mirini non potevano essere utilizzati di notte, creando la necessità di usare munizioni che potessero distruggere i bersagli senza dover essere posizionate con precisione.

     

    2. Verifica Concettuale / Dimostrazione di Fattibilità


    Non vi è alcuna prova che la termite, termate o termite nano-potenziata siano mai state usate in demolizioni controllate per abbattere edifici importanti (a differenza della semplice pulizia dei detriti). La termite non è mai stata utilizzata per abbattere grattacieli.

    Non esiste alcuna verifica concettuale riguardo l'ipotesi della termite. L'Enciclopedia di Wikipedia definisce "Verifica Concettuale" [“Proof of Concept”] come "una realizzazione (o una sinossi) breve o incompleta di un determinato metodo o idea per dimostrare la sua fattibilità, o una dimostrazione in linea di principio, il cui scopo è verificare che un certo concetto o teoria sia probabilmente sfruttabile in modo utile. La verifica concettuale è solitamente considerata una tappa fondamentale per giungere ad un prototipo pienamente funzionante.” Nel caso della termite e delle Torri del WTC, tale verifica concettuale non è mai stata presentata.

    3. “Materiale Termitico” nella Polvere


    È stato pubblicato un rapporto in cui si afferma che del "materiale termitico" è stato trovato nei campioni di polvere provenienti da Lower Manhattan dopo l'11/09/2001 (Fonte: https://benthamopen.com/contents/pdf/TOCPJ/TOCPJ-2-7.pdf). Gli autori del rapporto non hanno detto di aver trovato la termite, ma che hanno trovato solamente del "materiale termitico". Cos'è il “Materiale Termitico”? Presumibilmente, il termine si riferisce agli ingredienti della termite, che è una sostanza costituita da polvere di alluminio e ossido di ferro (ruggine). Le Twin Towers erano strutture in acciaio rivestite di alluminio. “L’acciaio è un termine usato per il ferro a cui è stato aggiunto dallo 0.02% al 1.7% di carbonio.” [Fonte: https://www.onlinemetals.com/productguides/steelguide.cfm].

    L'acciaio tipico a basso tenore di carbonio (es. ASTM A36) contiene il 99% di ferro. Sappiamo che gran parte delle torri è stata ridotta in polvere (vedere Capitolo 9). E la polvere di ferro esposta alle condizioni atmosferiche si arrugginisce immediatamente. Quindi è naturale e prevedibile che i materiali di cui sono fatti gli edifici si trovino nella nano-polvere dei loro resti. La cosa sorprendente sarebbe se questa nano-polvere proveniente dagli edifici non contenesse "materiale termitico". Il fatto che l'articolo sia identificato come "peer reviewed" [“soggetto alla revisione inter pares”] lascia intendere la validità dello studio. Tuttavia, "peer reviewed" non significa più ciò che significava una volta. Poco dopo che Bentham pubblicò l'articolo sul "materiale termitico", il Boston Globe pubblicò una notizia su un articolo bufala (un articolo fatto solo di assurdità generate dal computer) pubblicato su un altro giornale della Bentham. Anche questo secondo articolo ha passato il processo di "peer review." [Fonte: Fake paper tests peer review at open-access journal].


    Il mito del "Peer Review" - Dal dogmatismo all'empirismo.


    Parte 1 dell'interessante ricerca documentata riguardo all'articolo linkato sopra "Active Thermitic Material Discovered in Dust from the 9/11 World Trade Center Catastrophe" (di Niels H. Harrit, Jeffrey Farrer, Steven E. JonesKevin R. Ryan, Frank M. Legge, Daniel Farnsworth, Gregg Roberts, James R. Gourley e Bradley R. Larsen) e sul processo di "peer review" utilizzato dal Bentham Open Journal. Video in inglese.


    Parte 2 del video sopra. 


    Altri hanno scritto di questo studio volutamente fraudolento.

    Gli edifici sono stati trasformati in polvere, quindi ci si aspetterebbe che la polvere contenga tracce di tutti i materiali presenti negli edifici. Trovare tracce di cioccolato, zucchero e nano-grano (farina) nella polvere non proverebbe che dei biscotti con gocce di cioccolato abbiano trasformato gli edifici in polvere. Non proverebbe che questi ingredienti fossero uniti a formare biscotti con gocce di cioccolato all'interno degli edifici, né che tali biscotti fossero in grado di trasformare gli edifici in polvere. Lo stesso vale per la termite. Trovare i componenti degli edifici nella polvere non fornisce una prova di cosa sia successo all'edificio. In questo caso, concentrarsi su particolari costituenti trovati nella polvere e affermare che tali costituenti supportano una particolare teoria può effettivamente distogliere l'attenzione dal fatto centrale e incontrovertibile che la maggior parte dell'edificio e il suo contenuto si sono, semplicemente, trasformati in polvere.


    Intervista in inglese a Dr. Niels H. Harrit sulla termite. Giudicate voi...


    Andrew Johnson sulla termite, Dr. Steven Jones e il suo articolo, Dr. Judy Wood, l'energia diretta ed il legame con il problema energetico e la manipolazione climatica. Video sottotitolato in italiano.
    Thermite-Free Blogspot è stato creato da Andrew Johnson per sfatare il mito della termite.

      
    Video in inglese in cui Andrew Johnson spiega che nel "Request for Correction" (RFC) inoltrato al NIST da parte di Dr. Steven Jones, Dr. Kevin Ryan, Richard Gage di AE911Truth.org, ecc., non viene menzionata né la "termite" né il cosi detto "metallo fuso", che dovrebbero essere l'essenza, il cavallo di battaglia della loro ricerca che, secondo gli autori, dimostrerebbe l'uso della termite per distruggere le Torri. Seguendo questo link potete scaricare l'RFC RFC Jones et al. Ad essere precisi, la termite viene menzionata una sola volta, all'interno di un link (vedi pag.29) che conduce all'articolo di Dr. Jones intitolato "Why Indeed Did the WTC Buildings Completely Collapse?" Il link all'articolo è inserito in un paragrafo che essenzialmente svolge la funzione di presentazione di Dr. Jones, non certo come evidenza dell'uso della termite che piuttosto andrebbe inserita nel corpo stesso del RFC. E' probabile che Dr. Jones non abbia dichiarato apertamente che la termite fosse responsabile per la distruzione delle Torri vista la mancanza di prove a riguardo. Avrebbe forse subito delle conseguenze se lo avesse fatto, quali sanzioni o essere indagato per aver accusato senza prove il governo americano?
    Seguendo quest'ulteriore link potete leggere anche l'appello inoltrato al NIST Appello RFC oltre al rigetto del NIST al RFC stesso. Nell'appello viene menzionata la termite a pag.14. In questo caso il riferimento alla termite non è pertinente ai fatti dell'11/9, ma a dei test effettuati da Materials Engineering, Inc. in relazione ad un indagine che cercava di stabilire se un incendio fosse doloso. Il riferimento a tali test sulla termite è stato inserito nell'appello solo per criticare il NIST per non aver effettuato i test sulla presenza di esplosivi al WTC. La termite non viene assolutamente discussa in quanto prova della causa della distruzione delle Torri, nonostante gli studi e articoli che, a quanto pare, dovrebbero provare senza alcun dubbio la sua presenza nella polvere del WTC. Seguendo questo link potrete leggere anche la risposta del NIST all'appello Risposta NIST all'appello mentre qui NIST RFCs potete trovare la pagina del NIST dove sono archiviati tutti gli RFC inviati al NIST (c'è anche quello di Dr. Wood). 


    Dr. Judy Wood sulla termite e il mito del metallo fuso. Sottotitoli in italiano.


    Ryan G. Banister (canale Youtube Field Interference) parla della termite, Dr. Steven Jones e di Dr. Wood e il suo Libro. Video sottotitolato in italiano.


    La termite usata nella saldatura di rotaie.

    4. Polverizzazione


    Dov'è la prova che la termite sia mai stata utilizzata per polverizzare completamente gli edifici durante demolizioni controllate (non semplicemente per ripulire i detriti)? I meccanismi del taglio e della polverizzazione si escludono a vicenda e la termite taglia e fonde ma non è esplosiva. "Il taglio richiede un'azione in una direzione", dice Jeff Strahl, un ricercatore sul 11 settembre, "mentre la polverizzazione richiede un'azione in tutte le direzioni."

    Dov'è la prova che la termite nano-potenziata sia mai stata utilizzata per polverizzare completamente gli edifici durante demolizioni controllate (non semplicemente per ripulire i detriti)? La termite potrebbe essere stata utilizzata per trasformare gli 80 e più piani superiori delle Twin Towers in polvere ultra fine?

    Soprattutto, in che modo si rapportano le colonne tagliate ad angolo alla polverizzazione di un edificio? Qual è la connessione? Non riusciamo a vederla.

    [Quanto segue non è contenuto nel Libro di Dr. Wood (immagini comprese) e viene riportato per dare un senso all'ultima frase sopra riguardo le colonne tagliate ad angolo, che in molti hanno sostenuto essere una prova dell'uso della termite per distruggere (addirittura polverizzare!?!?) le Torri. Le foto provengono da un articolo sul sito di "debunking" Metabunk.org linkato qui: Angle cut colums debunked. L'articolo dimostra come i tagli ad angolo riscontrati su alcune colonne siano in realtà successivi al 11 settembre e dovuti all'uso di lance termiche o simili, utilizzate dagli operai durante le operazioni di bonifica del sito.]  

    Questa è la famosa foto che dovrebbe dimostrare l'uso della termite per tagliare le colonne.


    Le foto risalgono al 29 ottobre 2001, come confermato dalle foto scattate da AP. Al centro si vedono le colonne del "core" mentre vengono tagliate e a destra si nota la stessa struttura tagliata, in cui si individua chiaramente la colonna incriminata. Anche ipotizzando che la data non sia certa, è chiaro che il taglio è successivo alla distruzione delle Torri! 

    E. Accensione e Controllo


    Come sarebbe stata accesa la termite? Non abbiamo visto che la termite è difficile da accendere? La termite è mai stata accesa con controlli a distanza? Sono mai state eseguite più accensioni di termite con precisa sincronizzazione tramite controlli a distanza? E non abbiamo visto che ci vuole molto tempo prima che la termite tagli l'acciaio sottile, molto più a lungo degli 8-11 secondi, il tempo ufficiale che hanno impiegato le torri per "crollare" (vedere Capitolo 2). La termite riscalda la superficie, quindi è necessario del tempo per condurre il calore all'interno del materiale. L'unico contributo che termite avrebbe potuto dare alla distruzione degli edifici sarebbe il peso aggiuntivo agli edifici.

    La difficoltà è simile per quanto riguarda la sincronizzazione degli esplosivi. In che modo l'accensione è stata accuratamente controllata in un edificio di queste dimensioni? Quante frequenze per il radio controllo a distanza sarebbero necessarie per fare questo? Quanti dispositivi di accensione sarebbero necessari per tagliare 236 colonne esterne e 47 colonne centrali su ciascuno dei 110 piani in ciascuna delle due Torri? Un dispositivo di accensione per ogni colonna su ciascun piano conterebbe 31130 accensioni in totale. Niente di tutto ciò taglierebbe le capriate del pavimento o polverizzerebbe i pavimenti di cemento o qualsiasi contenuto del WTC, tanto meno le travi in acciaio.

    E che dire del segnale sismico? Se la maggior parte del materiale proveniente dalle Torri Gemelle si fosse schiantato al suolo, ci sarebbe stato un evento sismico rilevante. Eppure uno scienziato del NIST afferma che "il crollo delle torri non era di nessuna entità che fosse sismicamente significativo". Segue la citazione completa fatta da Dr. Shyam Sunder alla riunione del comitato consultivo del National Construction Safety Team (NCST) via teleconferenza, giovedì 14 dicembre 2006, riguardante il segnale sismico associato alla distruzione del WTC 1 e del WTC 2:
    La forza dei segnali dovuta al crollo delle Torri non era di una grandezza sismicamente rilevante dal punto di vista della progettazione sismica o della progettazione o cedimento di un componente strutturale o vorrei dire di un sistema di tubazioni che potrebbe essere usato in una struttura, quindi ah…non c'era nulla che ci facesse riflettere nel senso che fosse un evento sismico rilevante tale da rompere la tubazione. [Fonte: http://www.drjudywood.com/media/WTCSeismicSignatureNCSTAd.mp3].

    F. Fuori Tutto ("The Kitchen Sink")


    Alcuni potrebbero essere tentati dall'idea di proporre che sono stati usati molteplici metodi di distruzione, ipotizzando che potrebbe essere una "misura di sicurezza" nel caso uno o più metodi fallissero. C'è anche il falso assunto che se si promuove tutto, “compreso il lavello della cucina" [gergo idiomatico anglosassone per indicare un approccio basato su tutto ciò che può essere contemplato, che sia appropriato e/o pratico o meno], come metodo di distruzione, siamo destinati ad aver ragione. Tuttavia, quando vengono presi in considerazione i requisiti fisici, la complessità di implementare più metodi, sempre se possibili, aggiungerebbe solo difficoltà senza alcun beneficio. Per esempio, consideriamo la termite più gli esplosivi. Come discusso nella sezione precedente, l'accensione e la sincronizzazione della termite rappresentano una sfida. Coordinare la tempistica di entrambe eventi aumenterebbe notevolmente la complessità, se non la renderebbe impossibile. Anche se fosse possibile, resta il fatto che le prove fisiche contraddicono l'uso della termite e/o di “bombe negli edifici.”

    G. Il Rasoio di Occam


    Il concetto del "Rasoio di Occam" viene spesso presentato come un aiuto o un test nel decidere se rifiutare o meno una particolare spiegazione. Ma va notato che il Rasoio di Occam non è destinato a essere usato come prova di alcun concetto, ma molto più semplicemente come guida. Detto in maniera concisa, "Occam dice minimizzare le ipotesi, non minimizzare le evidenze." In altre parole, meno sono le ipotesi che devono essere fatte, meno sono le opportunità di cadere in errori. Ne consegue che maggiori sono le evidenze considerate nell'analisi di un problema, minore è la necessità di ricorrere ad ipotesi. Se ogni cosa è nota, non c'è bisogno di formulare ipotesi o abbandonarsi ad alcuna speculazione. Tenendo presente tutto ciò, consideriamo quali ipotesi devono essere fatte nel discutere il caso della demolizione controllata convenzionale. Si deve supporre che una quantità sufficiente di esplosivi sia stata posizionata in anticipo; si deve presumere che fosse possibile trasportare negli edifici la quantità di esplosivo richiesto senza essere scoperti; che i lavoratori non si accorgessero della mancanza dei muri dei loro uffici mentre venivano piazzati gli esplosivi; che c'era un motivo per cui i cani anti bomba non l'hanno rilevati; che c'era un modo pratico per accenderli; che esistono esplosivi silenziosi capaci di comportarsi come abbiamo visto; e che ci deve essere davvero una ragione per cui il concetto di demolizione controllata convenzionale sia incoerente con quasi tutte le evidenze osservabili presenti dopo la distruzione.

    H. Conclusioni


    Cosa dobbiamo concludere in base alle evidenze qui presentate? Ecco i punti essenziali:

    1. La Demolizione Controllata Convenzionale non è una spiegazione adeguata per la distruzione delle Twin Towers perché:

         a) tale demolizione richiede un'attenta preparazione e, in questo caso, avrebbe dovuto essere fatta segretamente ed avrebbe richiesto un lungo periodo di tempo; 

         b) perché una tale demolizione correrebbe il rischio di essere scoperta dai cani anti bomba, nessuno dei quali ha mai scovato tali esplosivi, neanche l'11 settembre; 

         c) poiché tali demolizioni controllate provocherebbero danni collaterali agli edifici adiacenti al di sopra del  20° piano ma anche al di sotto, una circostanza non soddisfatta al sito del WTC; 

         d) perché tali demolizioni controllate produrrebbero grandi pezzi di detriti; 

        e) perché tali demolizioni controllate non spiegano adeguatamente la grande quantità di "dustification" che si è verificata (vedi Capitolo 8); e 

        f) perché tali demolizioni controllate dovrebbero espellere aria ed altro materiale lateralmente a velocità tremende da ogni piano al fine di giustificare il modello del "crollo pancake", provocando espulsioni collaterali di materiale e danni da proiettile sugli edifici adiacenti. 

    2. Il modello della termite ha essenzialmente gli stessi problemi di quelli della Demolizione Controllata Convenzionale. Questi sono in realtà accentuati dalla presenza di così tanta carta, una materiale che verosimilmente non poteva sopravvivere alle altissime temperature generate dalla termite.

    3. Il modello nucleare presenta gli stessi problemi dei modelli della Demolizione Controllata Convenzionale e della termite. Inoltre, quattordici persone uscirono dalla scala B senza essere state bruciate o cotte o essere saltate in aria o schiacciate.

    In breve, né la demolizione controllata convenzionale né il modello delle bombe negli edifici offrono una base sufficiente per spiegare tutte le evidenze.

    Dr. Wood risponde alle domande sulla demolizione controllata, gli esplosivi e le "mini-nukes." Video sottotitolato in italiano.