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28 marzo 2019

Capitolo 9 - Dove Sono Andati a Finire gli Edifici?

Guardai e dissi, "Ragazzi, c'erano 106 piani sopra di noi e ora vedo il sole.”...“Non c'è nulla sopra di noi. Quel grande edificio non esiste più."..."Sono gli edifici per uffici più grandi del mondo e non ho visto una scrivania o una sedia o un telefono, niente.
- Jay Jonas (vigile del fuoco sopravvissuto nella Scala B).

Continuavamo a dire loro che eravamo nella Scala B. ...Ricordo che tutti hanno avuto la stessa esasperazione che ho avuto anch'io. Avremo detto loro cento volte: ”Scala B al secondo piano, terzo piano, quarto piano della torre nord. Voglio dire, Scala B, secondo, terzo, quarto piano torre nord. Scala B Torre Nord." "Dove sei?" "Torre nord, scala B, secondo, terzo piano." ...Si udiva che non capivano dove fossimo. Insisto, "Mio Dio, perché non ascolti?" Poi dissero: "Dov'è la torre nord?" E io, tipo, "Che cosa vuoi dire, dov'è la torre nord ??"...Era inimmaginabile.
- James McGlynn (vigile del fuoco sopravvissuto nella Scala B).

Fig.1 – Assomiglia forse a un crollo?

A. Quale Montagna di Macerie?


Le Torri del WTC non sono crollate. Non sono crollate a causa del fuoco né sono crollate a causa di "bombe piazzate negli edifici" (o per via di una demolizione controllata convenzionale). Sono state trasformate in polvere. Sono state polverizzate a mezz'aria. La maggior parte della massa dell'edificio non si è schiantata a terra, come evidenziato dai dati sismici. Ciascuna delle Torri è stata quasi interamente trasformata in polvere a mezz'aria, ed è fluttuata a terra o è stata soffiata via dal vento. La maggior parte di ciò che rimase delle Torri fu carta e polvere. Un collasso gravitazionale (con o senza l'aiuto di bombe all'interno dell'edificio) non può trasformare un edificio in polvere a mezz'aria.

Fig.2 - La quantità di acciaio copre a malapena il terreno. Il WTC 6 sostiene ciò che resta della parete nord del WTC 1 che si appoggia sul WTC 6.


La fig.1 dovrebbe chiarire a chiunque che le condizioni illustrate non sono compatibili con un collasso gravitazionale. Il processo distruttivo visto qui richiede una polverizzazione quasi istantanea, non un collasso di acciaio su acciaio. Se gli edifici fossero stati fatti esplodere con esplosivi, per ciascuna Torre 500.000 tonnellate di detriti si sarebbero schiantati al suolo. Le bombe non trasformano gli edifici in polvere; li riducono solamente in pezzi che a loro volta devono schiantarsi a terra. Come vedremo in seguito, i detriti che sono effettivamente caduti a terra furono quasi inesistenti. L'impatto sismico prodotto fu molto inferiore a quello che ci sarebbe dovuto essere, come è stato discusso nel Capitolo 6.

Quando l'aria si schiarì, furono poche le macerie rilevanti rimaste, una situazione mostrata nella fig.2. Nessun resto sostanziale del WTC 1 è visibile in nessuna delle foto immediatamente successive alla distruzione del complesso del WTC. Tutto ciò non assomiglia a un collasso gravitazionale.

La dimensione del "mucchio" di macerie rimanente è sovrapposta sulla base del WTC 1 in giallo nella fig.3, mostrando la sua straordinaria minuteria rispetto all'intera altezza delle Torri. Anche il WTC 6, un edificio di otto piani, sovrasta questo “mucchio” di detriti rimanenti, laddove il termine "mucchio" è di per sé fuorviante.

Fig.3 – L'altezza del WTC 6 e quanto rimane del WTC 1 vengono mostrati nelle figure (a) e (b). [Si noti la telecamera con la freccia che indica da dov'è stata scattata la fig.4.] 


La foto nella fig.3 è stata fatta proprio mentre la costruzione delle Torri stava per essere completata. In primo piano si vede che viene bonificato del nuovo terreno riempendo il litorale lungo il fiume Hudson. Gli edifici del World Financial Center (WFC) furono in seguito costruiti su questo terreno.

Fig.4 – Dov'è andato a finire l'edificio?


La freccia in fig.3, alla base del WTC 1, mostra la prospettiva dalla quale è stata scattata la foto della fig.4, in cui il “mucchio” di macerie rimanente è delineato in giallo. La colonna solitaria a destra in fig.4 può anche essere vista nella fig.2 [in basso].

La fig.4 guarda a nord-nordest, dove prima quel giorno si ergeva un edificio di 110 piani tra l'obiettivo e il WTC 7, la struttura che si intravede in lontananza [parzialmente coperta dai “fumi”]. In questo modo sappiamo che la fotografia nella fig.4 risale al giorno stesso - 11/09/01 - dal momento in cui il WTC 7 è svanito solo più tardi nel pomeriggio. Le ombre sul terreno indicano che era all'incirca mezzogiorno. La fotografia è eseguita con un grandangolo spinto e dal suo punto di vista può dare l'impressione di una superficie curva e un'impressione di altezza. Tuttavia, sul lato sinistro della foto appena sotto il centro verticale si vede il ponte pedonale che è a livello del suolo, confermando che la fotografia è stata scattata a livello del suolo. La polverizzazione delle Torri fu così completa che le macerie non si arrivarono neanche all'altezza del primo piano.

Se il fotografo della fig.4 avesse camminato circa 100 piedi [30 metri] a nord, quindi si fosse girato alla sua destra, avrebbe avuto davanti a se la visuale mostrata in fig.5. Questa foto guarda direttamente a est attraverso quello che era il complesso del WTC. L'ambulanza nella foto è parcheggiata direttamente davanti a quello che era l'ingresso del WTC 1. Questa ambulanza apparentemente non danneggiata si trova al livello della strada e tuttavia il suo tetto è più alto dei resti del WTC 1. È vero che ci sono sezioni del rivestimento in alluminio [delle Torri], ma non è visibile quasi nessun pezzo di struttura in acciaio. Sostanzialmente, gli unici oggetti riconoscibili rimanenti sono il rivestimento di alluminio e l'ambulanza.

Fig.5 – (13/09/01) Vista verso est, direttamente davanti a dove si ergeva il WTC 1.


In un crollo (per esempio dovuto a un terremoto), il materiale o crolla come “pancake” [ovvero, un piano sull'altro] a terra o si trancia crollando, ma è ancora quasi totalmente riconoscibile al terreno come come lo era sulla struttura. Con gli esplosivi (dispositivi ad energia cinetica), i pezzi volano e rimangono in forma di blocchi finché non atterrano. Non si "dissolvono" in polvere mentre viaggiano in aria. Nel caso del WTC, quasi tutti i pezzi che sono volati si sono dissolti in polvere prima che avessero il tempo di schiantarsi a terra in forma solida.

In un “collasso” a pancake o con un'esplosione, come abbiamo detto, un edificio si riduce in pezzi che per la maggior parte rimangono riconoscibili - oggetti, per esempio, come i sanitari. Nel caso del WTC, tuttavia, non è stato trovato neanche un singolo sanitario o una parte riconoscibile di esso nei resti degli edifici. Con ogni probabilità, soltanto le due Torri contenevano qualcosa come 3000 sanitari. Non è stata trovata alcuna traccia riconoscibile di nessuno di essi.

La verità è che il WTC 1 non c'era più, era sparito. La quantità minima dei detriti rimasti non può in alcun modo plausibile rappresentare l'insieme dei 110 piani di acciaio e cemento e i contenuti dell'edificio. Ciò nonostante, ancor prima che Dr. Wood fu coinvolta nella ricerca sul 11 settembre, fra tutte le persone che hanno guardato la foto sopra, a sua conoscenza nessuno si è mai chiesto in modo convincente, "Dove sono andati a finire gli edifici?" Nessuno ci ha pensato due volte a chiamare tutto ciò con il termine "il mucchio” o “la montagna” di macerie, talmente forte è ciò che nel Capitolo 4 abbiamo chiamato "Spettacoli di Magia" o il "Potere della Suggestione".

Nell'immagine LIDAR [Laser Imaging Detection and Ranging] mostrata in fig.6, i colori (vedere la legenda in tabella 1) corrispondono all'altezza rispetto al livello medio del mare.

Tabella 1 – Legenda dei colori per l'immagine LIDAR di fig.6.


Fig.6 – (16/09/01) – 23/09/01) Identificazione di ciascun edificio.


Le regioni verde scuro nell'immagine LIDAR sopra rappresentano regioni sotto il livello del mare. Se ci fosse stata una breccia nella vasca da bagno [le mura di contenimento costruite attorno alle Torri, il WTC 3 e il WTC 6], queste regioni sarebbero state allagate.

Ogni Torre era alta 110 piani, ma la quantità di materiale rimasta dopo la loro distruzione era minuscola anche rispetto all'altezza del WTC 6, che era un edificio di soli otto piani. Il centro del WTC 6 era completamente sparito, giù fino al livello del terreno. La parte principale del WTC 4 era completamente sparita, giù fino al livello del terreno, rimaneva soltanto l'ala nord, come fosse stata tagliata accuratamente a fette. Il WTC 3 era completamente sparito tranne un paio di piani all'estremità meridionale. In realtà, non c'era nessuna "montagna" [di macerie e detriti].
La foto dell'alzabandiera è stata scattata poco dopo le 17:00 l'11 settembre 2001. Era in piedi sotto un passaggio pedonale che attraversava la West Side Highway e collegava il World Trade Center al World Financial Centre all'angolo nord-occidentale. Franklin ha detto che i pompieri erano a circa 150 piedi [45 metri] da lui e circa 20 piedi (6 metri) da terra, mentre i detriti erano circa 90 metri oltre.
[Fonte: Wikipedia]

Fig.7 – Due foto scattate poco dopo le 17:00 l'11/09/01. (a) Thomas E. Franklin, The Bergen Record. (b) Ricky Flores / The Journal News. (colori regolati).


Fig.8 – (11/09/01) Questa foto permette di localizzare le "wheatchex" visibili nella fig.7.


Legenda 1 - Legenda delle viste per la mappa in fig.8b.


Fig.9 – L'ambulanza delle fig.5 e fig.10 si può vedere nell'angolo in basso a sinistra della fig.9a, indicata dalla freccia. Le immagini sono contrastate per evidenziare l'angolo del WTC 1.


Fig.10 – (11/09/01) Le "wheatchex" corrispondono con quelle in fig.9b.


Il linguaggio influenza la percezione degli eventi e quindi il linguaggio può essere utilizzato per la gestione della percezione. Se ciò che rimane del complesso del WTC viene definito "montagna" o "mucchio", la convinzione, consapevole o meno, diventa che si trattava effettivamente di un "mucchio". La descrizione di un mucchio di macerie è molto diversa da quella di un ampio campo da football americano o da un campo di detriti. Quando il Comandante di Battaglione Richard Picciotto, uno dei vigili del fuoco intrappolati nella Scala B, è emerso da dove era stato sepolto, gli sembrava di uscire in un campo da football americano: "Voglio dire, sto osservando il campo di macerie. Sto guardando una grande area, quasi delle dimensioni di un campo da football americano, e, alleluia, siamo fuori di qui."

Poiché il linguaggio influenza la percezione, esso può anche portare a percezioni distorte e imparziali degli eventi. Per una valutazione indipendente di tutte le prove, le ipotesi devono essere ridotte al minimo per evitare tali pregiudizi. Per questo motivo, un lessico nuovo risulta utile. L'uso di un nuovo linguaggio, come la "dustificazione" per descrivere ciò che è rappresentato nella fig.11, riconosce che un processo osservato potrebbe non essere ancora ben compreso. Questa terminologia alternativa ci consente di descrivere un processo osservato senza innescare indebitamente dei pregiudizi sugli eventi osservati o sui loro risultati.

Fig.11 – La "dustificazione" del WTC 1 vista da nord-nord-ovest.


In fig.11, si distinguono pezzi solidi dell'edificio che si dissolvono in polvere mentre cadono.

Le persone della fig.13 non mostrano alcuna paura apparente nell'avvicinarsi all'edificio scomparso per dare un'occhiata più da vicino. Anzi, sono sconcertati e curiosi. Il loro linguaggio del corpo suggerisce che vogliono sapere cosa è successo, ma non temono di essere in pericolo che un altro edificio gli "cada" addosso. Uscendo dai loro nascondigli, queste persone sembrano sbalordite. Dalle loro posture devono avere la bocca aperta. Forse si stanno chiedendo se stanno dormendo o sognando. E' stata forse magia?

Fig.12 – L'incrocio tra Vesey e West Street. (a) Guardando a sud-est verso il WTC 6 in corrispondenza di West Street e Vesey Street. (b) I pochissimi detriti rimasti dopo la distruzione delle Torri sono sorprendenti. Non è stato un collasso.


Fig.13 – Uscendo dai nascondigli dopo la distruzione del WTC 1. Nessun "mucchio" di macerie significativo è atterrato in questo incrocio.


Dopotutto, dovrebbe esserci un edificio di 110 piani - o almeno un "mucchio" considerevole di esso - direttamente di fronte a loro. Dov'è andato a finire?

Fig.14 – (11/09/01) (a) Guardando a ovest attraverso West Street lungo Vesey Street dopo che il WTC 1 fu distrutto. (b) Il parcheggio con le auto "tostate" all'angolo nord-ovest dell'incrocio tra Vesey e West Street.


Tim McGinn, del NYPD [New York Police Department], disse, "Sono rimasto lì per un paio di secondi a pensare dove cazzo è la Torre? Semplicemente non riuscivo a capirlo." [Fonte: Tim McGinn, pag.76, Mitchell Fink e Lois Mathias, Never Forget: An Oral History of September 11, 2001, NYC: HarperCollins, 2002.]

Nella fig.14a, attraversato l'incrocio di West Street, a ovest si scorge una visuale lungo Vesey Street. Ad una certa distanza, sulla destra, si trova il parcheggio con le auto tostate mostrato nella fig.14b. La luce solare è visibile sul WFC 3 (in alto a sinistra). La carta in primo piano non è in fiamme. Perché i veicoli nel parcheggio a una certa distanza sono in fiamme? Se un edificio alto un quarto di miglio è appena caduto qui, perché vediamo così tanta carta e non molto altro?

Legenda 2 - Legenda delle viste per la mappa in fig.15.


Fig.15 – Posizioni delle foto di questo capitolo.


[Consideriamo un paio di foto non presenti nel Libro e scattate tra i due edifici WTC 5 e WTC 5, ma dalla parte opposta rispetto alla fig.5, cioè da est verso ovest, in modo da renderci conto della quantità esigua di detriti e travi d'acciaio presenti al centro della WTC Plaza. Nella prima foto che segue, al centro e leggermente a destra, si noti la pavimentazione che ci fornisce un riferimento per sapere dov'è il livello del suolo della WTC Plaza (vedere foto più avanti con quasi la stessa visuale tra gli edifici WTC 5 e WTC 6). Le travi che effettivamente si sono schiantate al suolo hanno distrutto la pavimentazione in alcuni punti ma, come verrà dimostrato più avanti in questo capitolo, non ci sono praticamente detriti nel seminterrato.

Andrew Johnson ha effettuato dei calcoli per stimare la lunghezza dell'acciaio con cui erano costruite le Torri e ha anche calcolato il numero di "wheatchex" (moduli prefabbricati d'acciaio alti di 3 piani, vedere il Capitolo 8 per le dimensioni e foto) per ogni Torre. Ebbene, le due Torri avevano in totale circa 7175 "wheatchex"! Quante riuscite a contarne nelle foto del WTC Complex? 100? Forse 200? Vogliamo fare 1000 per essere estremamente generosi? Infine, solamente sommando la lunghezza delle colonne verticali delle facciate esterne (236 colonne per ogni Torre) alla lunghezza delle colonne verticali della struttura centrale (47 colonne per ogni Torre) arriveremo ad un totale di quasi 235 km di colonne per entrambe le Torri! (Fonte: Articolo di Novembre 2007 A "Lengthy Discussion of WTC Steel").


Foto scattata dal fotografo della FEMA (Federal Emergency Management Agency) Kurt Sonnenfeld da posizione simile alla fig.16. Sulla destra il WTC 5, al centro il WTC 6 dietro la bandiera e immediatamente a sinistra l'angolo rimanente della facciata del WTC 1 e resti della Scala B, discussa nella prossima sezione. Sulla sinistra s'intravede una parte di quanto rimane della facciata del WTC 2. Si noti la "sfera" color oro lievemente ammaccata posizionata al centro della WTC Plaza al livello della suolo. La data di questa foto e delle successive è incerta, ma se confrontiamo le foto con la fig.16 datata 13/09/01, la posizione di alcune travi prese come riferimento ci indicano che la data potrebbe essere la stessa, se non prima per via della quantità dei "fumi" visibili. Inoltre, in questa foto e nelle seguenti si vedono i soccorritori che cercano eventuali superstiti e le gru non furono usate per rimuovere le travi dalla WTC Plaza nei primi giorni dopo l'11 settembre, altrimenti avrebbero rischiato di uccidere i superstiti intrappolati nelle macerie. Questa foto e quelle seguenti della stessa zona non sono presenti nel Libro.


Foto scattata sempre da Sonnenfeld usando un grandangolo. Questa foto e le successive risultano un po' deformate. Sulla sinistra il WTC 2, sulla destra la Scala B e il WTC 1. Si noti sull'estrema sinistra la pavimentazione della WTC Plaza.


Vista dalla parte opposta del WTC 5 (a sinistra) e WTC 4 (a destra) rispetto alla foto sopra (praticamente a 180°).


Il WTC 5 sullo sfondo in primo piano, parte del WTC 6 all'estrema sinistra e la "sfera" sulla sinistra inspiegabilmente quasi intatta. Nei primissimi giorni dopo l'11 settembre, le gru furono usate per posizionare i cassoni metallici rossi e blu visibili e per calare cani e soccorritori in zone difficilmente raggiungibili.


Foto della WTC Plaza con vista tra gli edifici WC 4 e WTC 5. La "sfera" con fontana sono al centro della piazza. Da sinistra verso destra sullo sfondo il WTC 2, parte del WTC 3 (Marriott Hotel o Vista Hotel) e il WTC 1.

B. La Scala B


In seguito alla distruzione del WTC 1, tutto ciò che rimase fu un piccolo angolo delle colonne esterne e alcuni piani della Scala B [Stairwell o Stairway B]. La Scala B si trovava nel centro dell'edificio. In fig.16, si può vedere la Scala B fra i resti del WTC 1.

Fig.16 – (13/09/01) Guardando a ovest a livello del suolo attraverso i resti.


Un altro vigile del fuoco, Jay Jonas, intrappolato nella Scala B ci racconta la sua storia:

Il Vigile del Fuoco Jay Jonas
E poi il crollo si fermò.

In un giorno di prime esperienze per tutti, beh eccone un'altra. Non riesco a credere che siamo sopravvissuti. È stato molto veloce e durante il crollo non potevi fare a meno di pensare che era la fine. È finita. È così che finisce. Continuavo ad aspettarmi che una grande trave ci colpisse o che un grosso pezzo di cemento venisse giù e ci schiacciasse.

Non è mai accaduto.
Quando si fermò, il mio primo pensiero fu oh, cavolo, non posso credere che io sia appena sopravvissuto. Ma poi siamo stati impegnati in una battaglia con la polvere e il fumo per un po'. Quella grande nube di polvere che circondava Lower Manhattan, ed ero proprio nel mezzo. So esattamente dove si trovava Ground Zero. Era la Scala B della Torre Nord, che è esattamente a Ground Zero. E' il centro geografico di quell'edificio. E io ero nel bel mezzo.
[…]
Questo è quanto stava accadendo. E proprio dopo circa tre ore che eravamo lì, all'improvviso, un raggio di sole colpì le scala. Guardai e dissi: “Ragazzi, c'erano 106 piani sopra di noi e ora vedo il sole”. E loro, "Cosa?" Ho detto, “Non c'è nulla sopra di noi. Quel grande edificio non esiste più.”
 […]
Ce ne siamo andati. Abbiamo abbandonato la scalinata. Sal ha lasciato la scalinata. E' dovuto scendere un po' sulla corda per uscire perché eravamo in alto e si doveva scendere lungo alcuni detriti. Poi Tom Falco esce dalla scalinata. Volevo essere l'ultimo del nostro gruppo ad uscire dalla scala solo perché non volevo tornare indietro, "Ah, dov'è Tommy? Devo tornare indietro a vedere dove sta."
Tommy Falco abbandona la scala e poi torna di nuovo dentro. Infila la testa dentro e dice "Ehi, Capo, aspetta di dare un'occhiata qua fuori."
Quindi mi faccio strada fino al buco. Tiro fuori la testa e non posso credere a quello che ho visto. Non ci potevo credere.
La prima cosa che vidi fu la facciata d'angolo [dell'edificio] che era ancora in piedi. E la stavo guardando. Dissi: "Non posso crederci. Tutto ciò è incredibile."

Fig.17 – I resti della Scala B.


Il Vigile del Fuoco Jay Jonas continua
Questi sono i più grandi edifici per uffici del mondo e non ho visto una scrivania o una sedia o un telefono, niente. L'unica cosa che si vedeva era l'acciaio, alcuni ferri d'attesa e questa polvere. Questo è tutto ciò che è rimasto. Non c'era nulla che fosse riconoscibile, nessun tappeto, niente del genere.
[...]
Tra le centinaia e centinaia di vigili del fuoco, agenti di polizia e civili che si trovavano in quell'edificio quando è crollato, ne sono rimasti in vita solo in 14.
Ci siamo trovati per caso nel posto giusto. Non c'era nulla di magico in tutto ciò. C'era un buco, un vuoto e per caso ci siamo ritrovati lì dentro.
[Fonte: hhttps://web.archive.org/web/20061026133251/http://archive.Recordonline.com/adayinseptember/jonas.htm]

[Si noti che queste 14 persone si trovavano al 2°, 3° e 4° piano della Scala B. Si trovavano al centro del WTC 1 poiché la Scala B era posizionata al centro dell'edificio. Mentre la foto in fig.1 veniva scattata, questo gruppo di persone era alla base dell'edificio che si stava disintegrando e sono miracolosamente sopravvissute!] 

Il Vice Comandante Jay Jonas racconta l'incredibile esperienza di quel giorno (sottotitoli in italiano). Si aspettavano di essere schiacciati ma non è successo. 


Video in inglese tratto dal documentario "The Miracle of Stairwell B." Si noti come il Tenente Mickey Kross, il primo a parlare, descrive un vento tremendo durante il "crollo" del WTC 1 che tendeva a sollevare il casco che aveva in testa e come abbia dovuto opporre resistenza per non essere sollevato da terra. Poi parla del raggio di sole che ad un tratto ha colpito le scale e di come non riusciva a credere che l'edificio non ci fosse più. Seguono i racconti di altri vigili del fuoco, incluso Jay Jonas che descrive le difficoltà nel far capire ai soccorsi dove si trovavano (circostanza ribadita anche durante la testimonianza di James McGlynn che segue).  


Durante la World Trade Center Task Force Interview, James McGlynn, anch'egli intrappolato nella Scala B, descrive quanto fu difficile comunicare agli altri dove si trovavano. I cercatori che tentavano di soccorrere questi pompieri intrappolati non riuscivano a individuare il WTC 1 - come se non ci fosse più nulla rimasto di riconoscibile.
D: Che cosa ha formato quelle gole sul lato? Voglio dire, ovviamente c'erano otto livelli sotterranei al di sotto, probabilmente, quindi questo è più o meno dovuto al collasso di parti dell'edificio -
R: Esatto, tutta la roba, esatto.
D: - che semplicemente hanno spinto tutto in basso vicino all'edificio.
R: Esatto.Quindi in pratica siamo rimasti lì e abbiamo aspettato e cercato di stabilire un contatto. Alla fine ci siamo messi in contatto. Penso fosse Jay Jonas - non so esattamente chi, ma so che è entrato in contatto con il Comandante Visconti. Il fatto era che stavamo cercando di dir loro dove eravamo. Semplicemente continuavamo a dire loro che eravamo nella Scala B.
Ricordo che eravamo tutti esasperati allo stesso modo. Dovremo averglielo detto cento volte. "Scala B al secondo piano, terzo piano, quarto piano, Torre Nord. Scala B, Torre Nord.” “Dove siete?” “ Torre Nord, Scala B, secondo, terzo piano.”
Si sentiva che non capivano dove eravamo. Insisto, “Mio Dio, perché non state ascoltando?” Poi hanno detto: “Dov'è la Torre Nord?” Io ho detto tipo, “Cosa intendi, dov'è la Torre Nord? Il World Trade Center. Ci sono due World Trade Centers.”
Anche se sapevamo che c'era stato un collasso, l'idea che entrambi gli edifici fossero totalmente crollati -

D: Appena crollati.
R: - e che ciò era tutto quello che era rimasto era qualcosa di letteralmente -
D: Non riuscivate a capirlo?
R: No. Era inconcepibile.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110447.PDF]


Documentario integrale in inglese "The Miracle of Stairway B".


Il Comandante di Battaglione Richard Picciotto fu un altro vigile del fuoco intrappolato nella Scala B del WTC 1. Durante il Montell Williams Show, il 17 settembre 2001, descrisse che gli sembrava di uscire in un “campo da football americano”:
Sto informando una persona. Un sacco di persone non riescono a sentirlo. Così inizio ad arrampicarmi, e quando arrivo a quella luce, esco da tutto ciò e poi la zona si fa molto più ampia. Voglio dire, sto osservando il campo di macerie. Sto guardando una grande area, quasi delle dimensioni di un campo da football americano, e, alleluia, siamo fuori di qui. Voglio dire, ci sono persone ferite, sai. Quindi ho chiamato Jay, Jay, sali qui su, devi salire qui su, sai, siamo fuori. Siamo fuori.
Siamo fuori, ma se dai uno guardo, sembra solo un cumulo di macerie. Ci sono mucchi di macerie dappertutto. Siamo un cumulo di macerie, ma siamo dentro questa pila, sai, ci sono mucchi dappertutto. Rispetto alla base delle macerie, siamo a circa, sai, indovino, 30, 40 piedi di altezza [9 a 12 metri]. Quindi di nuovo porto su la mia sirena, il mio megafono, Mark, sono fuori. Ascolta questo. Ascolta. Così lo sente. Ho detto vieni a prenderci.
Quindici minuti dopo, non si vede ancora nessuno. Più di un'ora, un'ora e mezza dopo, siamo in contatto e, voglio dire, potevo vedere un'area, come ho detto, delle dimensioni di un campo da football americano.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110211.PDF]

[Ma forse l'esperienza più incredibile di tutte fu quella di Pasquale Buzzelli, detto il "surfer", un ingegnere delle strutture della Port Authority di New York e del New Jersey che lavorava al 64° piano del WTC 1. Mentre scendeva le scale del WTC 1, l'edificio ha iniziato a distruggersi mentre era al 22° piano. Fu ritrovato dai vigili del fuoco due ore dopo incosciente su una lastra di cemento (probabilmente non troppo lontano dagli altri sopravvissuti della Scala B). Racconta che le pareti hanno iniziato ad incrinarsi e all'improvviso gli sembrava di essere in caduta libera e che le pareti sembravano separarsi e allontanarsi (Articolo in inglese qui: Pasquale Buzzelli).]  

Intervista in inglese a Pasquale Buzzelli. Racconta che non sapeva che il WTC 2 era "crollato" e che aveva sentito solo un rombo. E' incredibile come abbia sentito solo un rombo quando un edificio di 110 piani gli "crollava" accanto!


Altra intervista a Buzzelli in inglese in cui dice di essersi ritrovato più o meno ad un altezza corrispondente al 4° piano. Buzzelli ha sofferto psicologicamente dopo quanto gli è successo, aveva incubi e ha dovuto lasciare il lavoro per un periodo. Ha anche affrontato un percorso terapeutico.


Ennesima intervista in inglese a Buzzelli in cui racconta la sensazione di "surfare" mentre cadeva (o forse dovremo dire mentre levitava). Conferma di essere atterrato sulla Scala B.

C. La Cima del WTC 2 si Inclina


All'inizio della distruzione finale, la cima del WTC 2 si inclina o si piega verso est, ma diventa polvere prima di raggiungere il suolo.

Fig.18 - Dr. Wood battezza questa foto "la ciambella esotica" per via del suo aspetto.


La cima pendente della Torre Sud falsifica l'affermazione del National Institute of Standards and Technology (NIST) di un "collasso inevitabile".
Le condizioni fisiche della Torre si erano deteriorate seriamente. La flessione verso l'interno delle colonne sulla parete est si trasmise lungo la parete est. La parete est perse la capacità di sostenere il carico gravitazionale e, di conseguenza, ridistribuì il carico al nucleo [il "core", la struttura centrale di 47 colonne] indebolito attraverso la capriata in cima e alle adiacenti pareti nord e sud attraverso i rinforzi laterali [spandrels]. Ma il carico non poteva essere sostenuto dalla struttura indebolita, e l'intera sezione dell'edificio al di sopra della zona d'impatto cominciò a inclinarsi come un blocco rigido verso est e sud (figura 3-5). Il cedimento delle colonne proseguì dalla parete est attraverso gli spigoli verso le pareti nord e sud. La parte superiore dell'edificio continuò a inclinarsi verso est e sud, mentre, alle 9:58:59 A.M., il WTC 2 cominciò a crollare. [Fonte: NIST NCSTAR 1, Sezione 3.6, pag.46 (pag.94 del file pdf)]


Ma poi dov'è andata a finire [la cima del WTC 2]? La spiegazione fornita dal NIST è ingannevole e fuorviante. Se la cima pendente fosse caduta come un blocco rigido, sarebbe atterrata sul WTC 4. Se diamo uno sguardo, semplicemente non c'è. Non solo non è lì, non c'è traccia neanche della parte principale del WTC 4 stesso (fig.19).

La parte superiore del WTC 2 si è inclinata di lato e poi è semplicemente "andata via". Inoltre, la parte principale del WTC 4 è andata via allo stesso tempo. L'ala nord del WTC 4 sembra essere stata tagliata chirurgicamente dall'edificio principale mentre l'edificio principale è scomparso. Qui abbiamo un paradosso che ha a che fare con la resistenza. La parte superiore dell'edificio si è trasformata in polvere prima di colpire il suolo, il che implica che ha incontrato una resistenza elevata. Tuttavia, si è trasformata in polvere a mezz'aria, che non offre praticamente alcuna resistenza. Come può essere?

Fig.19 – (a) (11/09/01) La rimanente ala nord del WTC 4 (a destra). (b) Manca la parte principale del WTC 4 (a sinistra).


Il NIST riconosce l'inclinarsi della cima, ma se si verifica l'inclinazione, la distruzione non può poi essere simmetrica. Un carico asimmetrico non può causare un processo di innesco [del crollo] simmetrico. Il danneggiamento originale era asimmetrico, gli incendi erano asimmetrici e l'inclinarsi della sezione superiore dell'edificio creò un carico asimmetrico. Il punto è questo: un carico asimmetrico non può causare un "collasso" simmetrico.

Fig.20 – Questa sequenza di fotografie mostra il ribaltamento della cima del WTC 2.


Nei video che mostrano la distruzione del WTC 2, la parte superiore, come abbiamo visto, inizia a inclinarsi, ma poi sembra fermarsi. A causa del momento angolare [o momento della quantità di moto], non è possibile che un blocco rigido inizi a ruotare nello spazio e poi interrompa la rotazione, a meno che non agisca una forza esterna su di esso o cessi di comportarsi come un blocco rigido. Quest'ultima sembra essere la spiegazione principale in questo caso, come si può vedere nella fig.20. In questa sequenza di tre foto, la sezione superiore smette di ruotare e diventa polvere prima che la parte inferiore dell'edificio inizi a "crollare". Ma ciò fa insorgere un altro problema: Se il blocco superiore si trasforma in polvere essenzialmente priva di peso, allora non esiste più alcuna forza che spinge sulla parte inferiore dell'edificio e che potrebbe distruggerlo. E dunque dobbiamo porci questa domanda: cosa ha causato la parte inferiore a trasformarsi in polvere? Lo stesso ragionamento può essere applicato alla cima che s'inclina, come illustrato nella fig.21. Una volta che l'inclinazione ha inizio, la tensione diminuisce sul lato (occidentale) scaricato. Quindi, se non ha ceduto con il carico che agiva su di essa, sicuramente non avrebbe ceduto quando quel carico viene rimosso. Del resto, una volta che la sommità pendente si è trasformata in polvere, non c'è più alcun motivo per il cedimento della struttura rimanente.

Video con sottotitoli in italiano in cui Dr. Wood parla del blocco superiore del WTC 2 che s'inclina. La dottoressa spiega come la legge di conservazione del momento angolare non venga violata durante l'inclinazione e successiva "dustificazione" del blocco superiore.


Fig.21 – La cima che s'inclina non può far crollare il lato posteriore inferiore dell'edificio (la parte opposta inferiore).


Fig.22 – Il WTC 2 s'inclina ad est, visto da nord. La cima pendente sta scomparendo. La freccia indica i piani meccanici [locali tecnici dove erano installate macchine ed impianti].


Video compilation che mostra la distruzione del WTC 2 ripresa da più angolazioni. Le riprese ai minuti 1:17, 6:47, 8:39 e 11:23 sono forse le più interessanti in cui si vede chiaramente il blocco superiore che si inclina e poi si trasforma in polvere. Video originale in risoluzione 1080P qui: https://www.youtube.com/watch?v=wRfphCLtUUI


Fig.23 - La parte principale del WTC 4 è scomparsa. Sottoterra è ancora intatto (vedere fig.24 e fig.25 e seguenti). Il contorno del WTC 4 è evidenziato per chiarezza.


Video ripreso dal 35° piano del Millennium Hotel in si vedono alcuni "jumpers" venire giù dalle Torri e si vede in che condizioni era la WTC plaza prima delle distruzioni degli edifici. Verso la fine, il video cattura la distruzione del WTC 2 e si vede il WTC 4 tranciato di netto. Si noti come la distruzione del WTC 2 non abbia recato danni visibili né al WTC 5 né al WTC 6.


[Consideriamo la fotografia sotto scattata più o meno verso nord e non presente nel Libro di Dr. Wood, in cui si vede il WTC 4 tranciato di netto. La foto risale al 13/09/2001 e nonostante siano visibili alcune gru non è pensabile che abbiano iniziato a rimuovere le travi d'acciaio e altri detriti, poiché nei primissimi giorni dopo l'11 settembre i soccorritori erano tutti impegnati a cercare eventuali superstiti. Spostare travi pesanti alcune tonnellate avrebbe sicuramente messo a repentaglio la vita delle persone eventualmente intrappolate tra le macerie. Naturalmente qualche detrito è stato rimosso, ma soltanto dalle strade perimetrali che circondavano il WTC Complex per far passare mezzi e posizionare le gru su una superficie piatta orizzontale.

Si noti la quantità esigua di "wheatchex" che presumibilmente avrebbero schiacciato la parte principale del WTC 4. In questa zona si sarebbe dovuto schiantare il blocco superiore di circa 35 piani appartenente al WTC 2 (se fosse caduto per gravità come un blocco rigido) e le "wheatchex" della facciata est del WTC 2. Le travi non sono nel seminterrato come evidenziano le foto di fig.24 e fig.25 e successive (consultare la mappa di fig.27 per sapere la posizione da dove sono state scattate le foto). Dov'è andata a finire la parte principale del WTC 4, circa i 2/3 dell'edificio (vedere fig.23 in cui la parte principale del WTC 4 mancante è evidenziata con linee bianche tratteggiate) e il blocco superiore del WTC 2? Non c'è traccia di entrambe.]

Foto delle "wheatchex" del WTC 2 che presumibilmente avrebbero schiacciato la parte principale del WTC 4 tagliandolo di netto. Dov'è andata a finire la parte principale del WTC 4? La foto è stata scattata il 13/09/01 (Fonte) e non è presente nel Libro. Sono visibili sulla destra il Millennium Hotel, il Century21 e le "wheatchex" conficcate a terra visibili anche in fig.23 e fig.19a.


Ingrandimento delle "wheatchex" del WTC 2 che presumibilmente avrebbero schiacciato la parte principale del WTC 4. Foto non presente nel Libro e scattata il 13/09/01 (Fonte).


Animazione della mappatura dei danni arrecati ai livelli sotterranei, entro il perimetro della vasca di contenimento per quanto riguarda il livelli dal -2 al -6. Legenda danni suddivisa in: "crollato/danni ingenti" (marroncino/arancio), "intatto/pressoché intatto" (verde) e "non ispezionato/indeterminato" (bianco/grigio chiaro). Mappatura non presente nel Libro.


Fig.24 – (19/09/01) "Innovation Luggage" [negozio che si trovava nel Centro Commerciale al 1° piano seminterrato. L'insegna è visibile in alto a sinistra], quasi sotto al WTC 4, visto dalla posizione C di fig.27. [Pochi metri più avanti lungo il corridoio ci troviamo proprio sotto la parte principale del WTC 4 scomparsa (vedere mappa in fig.27).]


Fig.25 – (post 11/09/01) Sotto al WTC 4 (verde) e al WTC 5 (viola), vista dalla posizione D di fig.27. La foto è rivolta verso sud, ci troviamo sotto al Centro Commerciale [quindi al 2° piano seminterrato], dove venivano effettuate le consegne. La foto in fig.24 è stata scattata direttamente sopra alla zona verde, vicino alla parte più lontana in fondo a questa foto.


[Ascoltiamo l'eco prodotto nei garage sotto al WTC mentre i soccorritori perlustrano la zona in cerca di superstiti dopo la distruzione delle Torri. Vi sembra un garage pieno di detriti con questa eco?]

Presentazione di Dr. Wood sottotitolata in italiano - Le evidenze dell'Edificio 4 (WTC 4).


Fig.26 - (post 11/09/01) Ciò che rimane del negozio Strawberry [a sinistra della lettera B nella mappa di fig.27], ripreso dal negozio Warner Brothers. (Posizione A in fig.27).


La fig.22 mostra la parte rimanente del blocco di 35 piani, che si rovescia verso est, mentre si disintegra. I piani al di sotto di questo livello sembrano intatti. Usando il WTC 1 come riferimento per l'altezza, sembra che la disintegrazione del WTC 2 coinvolga i piani dei piani meccanici superiori e quelli sovrastanti. (Per ogni Torre, come detto, i piani 41-42 e 75-76 costituivano i piani meccanici.) La parte superiore del WTC 2 è visibile, tuttavia la parte superiore del WTC 1 si trova sopra il bordo superiore della foto. Da questo confronto sembra che il blocco superiore del WTC 2 sia già meno della metà della sua altezza originale. Dove è andato a finire il materiale?

Legenda 3 - Legenda delle viste per la mappa in fig.27. La posizione D* si trova sotto al livello del Centro Commerciale [quindi al 2° piano seminterrato], mentre le altre si trovano al livello del Centro Commerciale al 1° piano seminterrato.


Fig.27 – Mappa del Centro Commerciale al primo piano seminterrato. Le immagini dalle posizioni A, B, C e D corrispondono ai numeri delle figure riportate nella tabella sopra. Il negozio di gelateria Ben & Jerry, in blu, situato tra il WTC 2 e il WTC 3, è il luogo in cui è stato trovato lo schedario accartocciato e si ritiene che sia l'unico schedario trovato tra i resti del complesso del WTC. [Il negozio "Innovation Luggage" (insegna visibile in fig.24 in alto sinistra) si trova a destra della lettera C e leggermente sotto, accanto ai puntini che mostrano il percorso dei soccorritori in fig.24]


Altra immagine (non presente nel Libro) in cui si vede l'insegna del negozio "Innovation Luggage" sulla sinistra.


Il locale "Pastabreak" con l'insegna in alto a destra in verde che si trovava sempre nel Centro Commerciale al 1° livello seminterrato. E' localizzabile sulla mappa di fig.27 appena sulla sinistra delle lettera C. Il locale si trova immediatamente sotto la parte del WTC 4 rimasta in piedi. Altra foto non presente nel Libro.


Sequenza di 3 foto non presenti nel Libro che mostra gli stessi soccorritori della fig.24 che ispezionano il 1° livello sotterraneo del Centro Commerciale.


Un soccorritore ispeziona la zona in cerca di superstiti o corpi.


Quante travi d'acciaio riuscite a vedere in queste foto che abbiano sfondato la pavimentazione del WTC Plaza penetrando nel Centro Commerciale?


Foto non presente nel Libro scattata sempre nel Centro Commerciale. Notare Bugs Bunny in basso a sinistra. Siamo vicino al negozio della Warner Bros. localizzabile dalla lettera A nella mappa di fig.27.

 
Foto (non presente nel Libro) di un militare presumibilmente nel Centro Commerciale (notare gli stessi faretti penzolanti uguali a quelli in fig.24 e in altre foto). Non è chiaro dove sia stata scattata la foto.


La parte principale del WTC 4 scomparve durante la distruzione del WTC 2. Sembrava che fosse stata tagliata di netto. Nella vista da sud effettuata dal punto in cui si trovava la parte principale del WTC 4, sono visibili delle scrivanie nell'ala nord, come mostrato nella fig.29b. Le frecce nelle fig.29a e fig.29b mostrano la stessa direzione di osservazione.

Fig.29 – Il WTC 4 è tagliato di netto. La freccia indica la stessa posizione approssimativa sia per (a) che per (b). Una vista dall'interno edificio Century21 (parte superiore della fig.29a) verso l'esterno viene mostrata nel capitolo 17.


Nello stesso modo, la parte centrale del WTC 6 scomparve durante la distruzione del WTC 1, come mostrato nella fig.30.

Fig.30 - I resti del WTC 6 sovrastano la pianta del WTC 1.


La vista da sopra la cupola del WFC 2 mostra, al centro della foto, i danni arrecati al WTC 6. A sinistra ci sono i resti del WTC 7. Il cumulo di detriti è alto almeno cinque piani. A destra del WTC 6 si trova la restante facciata nord del WTC 1, che si appoggia al WTC 6. Dov'è andata a finire la facciata? Dove sono finiti i 100 piani superiori della facciata nord? Non sono caduti sul WTC 6 o sul WTC 7 perché non ci sono "wheatchex" d'acciaio visibili lì. Una piccola parte della struttura centrale [core] del WTC 1 è rimasta, ma dov'è il resto?

D. Conclusioni


La foto di fig.31 fu scattata da circa il 50° piano del WTC 1 prima dell'11 settembre e mostra la strada sottostante. Il tetto del WFC 1, un edificio di 40 piani, si vede nella parte in basso a destra della foto e sembra circa dieci piani sotto la posizione del fotografo.

Fig.31 – Una vista verso sud ripresa dal WTC 1 lungo West Street prima dell'11/09/01.


La fotografia di fig.32a è stata scattata dall'incrocio tra Albany Street e West Street prima di mezzogiorno dell'11/09, come indicato dalla luce sulla facciata del WFC 1 e dalla direzione delle ombre.

Il WFC 1 è a sinistra nella fig.32a. La ponte pedonale attraversa West Street appena a sud di Liberty Street. La fig.32b è stata scattata a nord di Liberty Street, direttamente di fronte al WTC 3, approssimativamente dalla posizione H sulla mappa di fig.15. Qui, i resti dell'edificio non sembrano essere altro che polvere e carta. Dove sono andati a finire gli edifici? La risposta ora dovrebbe essere abbastanza chiara. La maggior parte del materiale di cui era costituito l'edificio assieme al suo contenuto si sono dissolti in polvere prima di colpire il suolo.

Fig.32 – (11/09/01) Vista verso nord su West Street.


Fig.33 – Il WTC 2 che s'inclina verso est, visto da sud.


Un Interessante Articolo del NY Times

C'è un articolo interessante sul New York Times del 9 ottobre 2001, scritto da James Glanz e intitolato "Torn Steel, Cold Data of Salvage" ["Acciaio Lacerato, Dati Concreti sul Recupero"]. Ecco alcuni passaggi interessanti:
Così sono stati progettati programmi per computer, sono stati passati in rassegna vecchi progetti e frugati i singoli ricordi per ricostruire su carta, per determinare la quantità di acciaio, cemento, gesso e vetro presenti. Ciò che ne risultò fu un dettagliato rendiconto di ciò di cui era costruito il World Trade Center, fino al pavimento del terrazzo...
Per una valutazione più accurata, il Comune e l'Autorità Portuale si sono rivolte a Leslie E. Robertson Associates, una delle società di ingegneria strutturale coinvolte nella costruzione del World Trade Center. L'azienda ha tirato fuori i progetti originali e rapidamente ha iniziato a sommare gli ingredienti del World Trade Center, piano per piano, ha dichiarato William Faschan, socio dell'azienda di Manhattan.
L'accertamento ha raggiunto un livello di dettaglio sorprendente. Stimò che ciascuna delle Torri gemelle conteneva 3,881 tonnellate di acciaio rinforzato all'interno delle lastre di cemento del pavimento; 47.453 tonnellate di colonne verticali in acciaio; 8.462 tonnellate di alluminio e vetro sulle pareti esterne; 2.531 tonnellate di vari materiali per soffitti; 4.218 tonnellate di pavimenti; e 31.350 tonnellate di partizioni o pareti.
Sommando, ha dichiarato il sig. Lombardi dell'Autorità Portuale, il totale è arrivato a circa 1.176.000 tonnellate di detriti, tra cui circa 285.000 tonnellate di acciaio. Dopo alcuni arrotondamenti, è nata la cifra molto approssimativa di 1.2 milioni di tonnellate di detriti.
[Fonte: http://911research.wtc7.net/cache/wtc/groundzero/NYT_steel_salvage.htm]

Il punto di tutto ciò, ancora una volta, è che ci dovrebbero essere qualcosa come 1.2 milioni di tonnellate di detriti sul terreno, ma tuttavia, le evidenze fotografiche fornite finora non sono chiaramente commisurate a tale quantità di detriti. Questa affermazione, "Dopo alcuni arrotondamenti, è nata la cifra molto approssimativa di 1.2 milioni di tonnellate di detriti," indica che questo numero spesso citato come la quantità di detriti rimossi non è stato misurato, ma calcolato, in base a ciò che dovrebbe essere presente.

Inoltre, in questo capitolo abbiamo visto che la parte superiore pendente del WTC 2 smentisce la teoria del crollo "pancake", sia che il "pancaking" venga causato da una demolizione controllata o, come nella storia ufficiale, dall'indebolimento strutturale dovuto agli incendi. La fisica è semplicemente impossibile in entrambi i casi:
  1. Se il blocco superiore dell'edificio comincia a inclinarsi, perché il successivo "collasso" risulta simmetrico?
  2. Se il blocco superiore dell'edificio comincia a inclinarsi, perché non ci sono evidenze che sia atterrato sopra agli edifici adiacenti?
Necessariamente, il blocco superiore è stato "dustificato" dopo che ha iniziato a inclinarsi, un fatto che implica qualcosa di molto significativo, come vedremo quando esamineremo altri tipi di evidenze.

Altri Video


Video sottotitolato in italiano. Dr. Wood - Dove sono andate a finire le Torri?


Video sottotitolato in italiano. Dr. Wood - C'erano una volta due Torri.


Video con sottotitoli in italiano. Durante un servizio del 12/09/01 verso le 12:00, i giornalisti si chiedono perché ci siano così pochi detriti e macerie presenti. La risposta (assurda) fornita all'inviato George Stephanopoulos da un volontario fu che "tutte le macerie sono cadute a terra e si sono semplicemente polverizzate, evaporate". Forse, per via del lavaggio del cervello ad opera dei media, le persone hanno smesso di chiedersi questa domanda spontanea basata sulle evidenze visive. Video originale in inglese qui: Where did all the rubble go?


Dr. Wood durante la sua presentazione alla conferenza di Madison nell'agosto 2007. 
11 Settembre - "La Nuova Hiroshima". Sottotitoli in italiano.


Video sottotitolato in italiano. Opinione e conoscenza. Qual'è la differenza?


Video sottotitolato in italiano. Credere e sapere.