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1 marzo 2020

Capitolo 16 - La Schiuma

Il crimine non è altro che energia mal indirizzata.
- Emma Goldman

A. Introduzione


Un'attenta analisi delle fotografie [e riteniamo anche dei video] mostra le prove di ciò che Dr. Wood chiama lo "schiumare" degli edifici al WTC poco prima che facciano "poof". Il WTC 1 ha iniziato a schiumare proprio mentre il WTC 2 faceva poof e ha continuato a schiumare dopo la distruzione del WTC 2.

Fig.1 - (11/09/2001) Immediatamente dopo la distruzione del WTC 2, il WTC 1 ha schiumato. [Notare la schiuma di color bianco-grigiastro fuoriuscire apparentemente solo dalla facciata sud.] 

Si noti che poco prima del "crollo", il WTC 1 ha "schiumato" lungo l'intera facciata su un lato dell'edificio e che questa non è una caratteristica tipica della demolizione controllata. È un fenomeno particolare e inconfondibile e si è verificato prima dell' "avvio del crollo" del WTC 1. In fig.11 al Capitolo 9 vediamo che il processo continua mentre il WTC 1 scompare.

Fig.2 - (11/09/2001) Il WTC 1 "schiuma da barba" / "alkaseltzer" si disintegra in caduta. 

La testimonianza dell'Assistente Capo dei Vigili del Fuoco Richard McCahey è significativa perché ci fornisce un indizio che sia in atto un qualche altro processo oltre al semplice fuoco.

Assistente Capo dei Vigili del Fuoco Richard McCahey
Qualcuno, che mi ha davvero aiutato, non so chi fosse, dopo che qualcuno ha detto non riesco a respirare, qualcuno, non so da quale direzione proveniva, ha urlato non fatevi prendere dal panico e rilassatevi, rilassatevi. Non è fumo. È solo polvere. Rilassatevi.  [enfasi aggiunta]. [Fonte: McCahey, pag.14].
In fig.3, il WTC 1 e WTC 7 "schiumano" contemporaneamente. Il fotografo si trovava all'incrocio tra Church e Duane Street, a pochi isolati a nord del ponte di Brooklyn, guardando verso sud. A giudicare dalla foschia tra il WTC 7 e la posizione della fotocamera sembra che il WTC 2 sia appena stato distrutto. La strada qui non è ricoperta di polvere, ma la nube di polvere del WTC 2 potrebbe non essere arrivata così a nord da arrivare a Duane Street. Le foto successive di questa zona, dopo la scomparsa del WTC 1, mostrano una polvere biancastra che ricopre la strada. In quel momento, il WTC 1 è ancora in piedi, quindi il noto ragionamento secondo cui i "detriti del crollo del WTC 1" sono ciò che spiega il "fumo" che fuoriesce dal WTC 7 si è rivelato errato. [Non siamo d'accordo con l'analisi di Dr. Wood. Il video di Cindy Weil alla fine del capitolo dovrebbe chiarire che il WTC 7 e il WTC 1 non stavano "schiumando" contemporaneamente.] 

Fig.3 - (11/09/01) Il WTC 1 e il WTC 7 schiumano assieme.

B. Il WTC 7 Schiuma


Lo "schiumare" del WTC 7 appare molto più scuro nel tardo pomeriggio (vedere fig. 4a), quando l'aria in primo piano è libera da polveri o fumi nello spazio in cui si trovava il WTC 1.

Fig.4 - (11/09/01) Il WTC 7 schiuma.

Anche il WTC 7 mostrò lo straordinario fenomeno della schiuma che fuoriusciva soltanto da una facciata dell'edificio.

Fig.5 - Dei fumi fuoriescono dalla facciata est del WTC 7, 15:53 - 16:02.
[Fonte: NIST NCSTAR 1-9 Vol.1 for public comment, pag.271 del pdf]

La fig.5 è un fotogramma di un video girato vicino all'angolo tra West Broadway e Barclay Street. Mostra il lato orientale della parete nord del WTC 7 ed è stato girato tra le 15:53 e le 16:02.

Video in cui il giornalista Vince DeMentri riprende i danni sulla facciata nord del WTC 7 e la schiuma fuoriuscire dalla facciata est. La foto di fig.5 potrebbe essere stata estratta da questo video (video con risoluzione migliore: https://www.youtube.com/watch?v=t5tEy6mXSE8).


Fig.6 - I resti del WTC 7 esplodono in schiuma in tutte le direzioni per la sua scomparsa finale.
[Facciata nord. Fonte: 
NIST NCSTAR 1-9 Vol.1 for public comment, pag.327 & 328 del pdf]

La fig.6a è un fotogramma del videoclip della Camera 6 che mostra la facciata nord del WTC 7 10.0s ± 0.2s dopo che l'attico est ha iniziato a cadere, mentre la fig.6b è un fotogramma dello stesso videoclip, che mostra la facciata nord del WTC 7 11.0s ± 0.2s dopo che l'attico est ha iniziato a muoversi verso il basso.

Come abbiamo visto anche nei casi del WTC 2 e del WTC 1, se la porzione superiore del WTC 7 fosse "caduta" quasi a velocità di caduta libera, allora le porzioni inferiori dell'edificio non avrebbero offerto più resistenza di quanto ne avrebbe potuto offrire l'aria. Ma in effetti l'edificio si è disintegrato mentre cadeva, come se incontrasse un'altissima resistenza. Qui abbiamo condizioni che si contraddicono a vicenda, una contraddizione che il National Institute for Standards and Technology (NIST) non affronta, tanto meno riesce a spiegare. Le condizioni osservate, per quanto paradossali se osservate con parametri convenzionali di pensiero, sono allo stesso tempo logicamente coerenti con effetti energetici insoliti che chiaramente meritano e richiedono delle spiegazioni.

C. Anelli di Fumo


In alcune foto le Torri sembrano fare degli "anelli di fumo."

Fig.7 - (11/09/01) il WTC 1 fa gli "anelli di fumo".

D. Testimoni Oculari


Il Vigile del Fuoco Robert Byrne stava evacuando il WTC 1 poco prima dei suoi momenti finali. Mentre raggiunse il terzo o il quarto piano, si imbatté in quello che inizialmente scambiò per fumo, ma che poi si rese conto che non lo era:

Vigile del Fuoco Robert Byrne
Ricordo che più tardi siamo saliti a - non so se fosse ancora al 35° piano e fu allora che ci tuffammo tutti nella scala perché praticamente l'intera Torre tremava e sentimmo il rumore di qualcosa che stava accadendo. Non sapevamo cosa fosse.
Fu il crollo della Torre Sud. Non lo sapevamo. Alla fine c'è arrivata una specie di trasmissione alla radio che diceva che c'era stato un crollo al 60° piano. Nel frattempo la Torre Sud stava crollando.
Eravamo ancora in pausa di riposo. Abbiamo iniziato a tornare indietro. Dovevamo incontrarci con un'altra unità; non ricordo chi fosse. Ce l'abbiamo fatta fino al, credo, fosse il 37° piano, e mi sembra sia stato un Capo dell'11° Battaglione che è spuntato sulla scala. Le sue parole esatte furono "Mollate tutto e andatevene". Guardammo il tenente Hanson che disse: "Mollate tutto e andatevene". A questo punto abbiamo...praticamente evacuato.
Ricordo che per salire le scale ci impiegammo più di [sic] ore. Per scendere le scale impiegammo forse dieci minuti, neanche. A quel punto la scala era vuota. La stessa scala che usammo per salire era vuota durante la discesa.
Siamo arrivati ​​fino al decimo piano, credo, decimo o quindicesimo - non sono sicuro al cento per cento - e sapevamo comunque che in quel momento le cose si erano messe male.
C'è stata una trasmissione radio per - avevano bisogno di aiuto. Il tenente Hanson mi ha detto di andarmene perché il mio - quando il Capo mi ha detto di mollare tutto, poiché sono in prova, ho seguito gli ordini alla lettera, immagino, e ho mollato tutto, tranne che la divisa da pompiere ovviamente. Ma ho mollato la mia bombola d'ossigeno Scott e tutto il resto. Quando sono arrivato a quel piano, ha detto: "Va bene, Byrne, non hai la maschera. Esci dall'edificio."
Praticamente sono arrivato fino al terzo piano, dove mi sono imbattuto - sembrava che ci fosse stato un crollo laggiù. Era tutto ridotto piuttosto male. Era pieno di fumo e polveroso. Ho pensato che fosse fumo e mi sono innervosito. Ero al punto in cui stavo per andare a prendere un altra bombola Scott, ma mi sono reso conto che quello non era fumo.
Fu allora che vidi che fu un crollo. Sembrava un crollo; o quello oppure il crollo [sic] appena chiuso la scala, penso che fosse il secondo piano, terzo o secondo piano, qualunque cosa fosse. È lì che mi sono imbattuto in un poliziotto della Port Authority che mi ha dato indicazioni per uscire fuori.
Era una buona cosa che avessi ancora la torcia accesa, perché era buio pesto. Ho seguito un corridoio nero come la pece, ed è lì che ho incontrato un gruppo di civili. Quando siamo arrivati ​​al punto, penso che fosse la lobby... [enfasi aggiunta]. [Fonte: Byrne, pag.6 - 9].
Sembra probabile che ciò che Robert Byrne abbia trovato al secondo o terzo piano che bloccò tutta la luce fosse ciò che Dr. Wood chiama schiuma. Descrisse di aver lasciato l'edificio con il gruppo di civili che aveva incontrato e di trovarsi a circa 150 piedi [46 metri] di distanza dall'edificio dicendo "Eravamo a circa 150 piedi di distanza quando l'edificio venne giù". La larghezza della Torre del WTC era di 200 piedi [61 metri], indicando che era ancora molto vicino all'edificio quando "venne giù". Descrisse quello che Dr. Wood chiama schiuma poco prima di lasciare l'edificio, indicando che con ogni probabilità ha incontrato la schiuma negli ultimi minuti in cui l'edificio era ancora in piedi. È interessante notare che Byrne si trovava a circa 150 piedi da un edificio alto 1368 piedi [417 metri] e non solo se ne andò incolume, ma aiutò a trasportare qualcun altro con lui verso la salvezza.

Il vigile del fuoco Hugh Mettham registra un'altra stranezza.

Vigile del Fuoco Hugh Mettham
Improvvisamente la Torre Nord inizia a rombare e tremare violentemente. Ci dirigiamo tutti verso la scala B e ci stringiamo vicino alla porta mentre il pavimento su cui siamo trema e romba per 30 secondi per [sic] più. Le luci si spengono e siamo nell'oscurità totale. Le scale e i corridoi si riempiono di fumo e polvere mentre il rombo e il boato si attenuano.
Tutti noi iniziamo a speculare sulla causa del rombo. Potrebbe essere un altro incidente aereo o un crollo localizzato. Qualcuno nell'oscurità menziona una bomba. Adesso c'è poco tempo per meditare su ciò che è appena accaduto. Cosa potrebbe scuotere la Torre Nord così violentemente?
Il tenente Borega ci dice di avviare una cordata con le nostre torce per aiutare i civili che stanno uscendo dalle scalinate e convergono con noi al quinto piano. A quanto sembra, il fumo e la polvere l'avevano riempito, giù per le scale e le trombe degli ascensori, facendo sì che i civili cercassero un'altra strada.
Le comunicazioni si interrompono bruscamente sulle radio del nostro dipartimento. Si sentono solo alcuni messaggi di emergenza e urgenti che poi si interrompono bruscamente. [Fonte: Mettham, pag.7 - 8].
Si noti innanzitutto che, secondo Mettham, gli scossoni e il frastuono all'interno dell'edificio sono durati per circa mezzo minuto "o più", ben oltre il tempo effettivo impiegato dagli edifici stessi per scomparire. In altre parole, stanno andando in pezzi prima della loro scomparsa, che è un fenomeno coerente con l'interferenza di energia che provoca una risonanza all'interno della struttura. Sebbene molte cose possano interrompere le comunicazioni radio, una di queste è l'energia elettromagnetica intensa, che potrebbe, presumibilmente, interferire con le trasmissioni.
Riprendiamo la dichiarazione di Mettham subito dopo aver raggiunto l'esterno e la Torre Nord inizia a "crollare". Mettham nota anche altre stranezze.

Hugh Mettham continua
...vicino all'angolo di Vesey e West Street, sentiamo un boato terribile dietro e sopra di noi. La sezione superiore della Torre Nord inizia a crollare e a spingere in fuori un'onda di fumo, cenere e detriti.
Corriamo perché temiamo per le nostre vite. L'intera Torre Nord crolla e non riusciremo a correre più velocemente della tremenda nube di cenere e detriti che si sta rovesciando verso il basso e rigonfiandosi verso l'esterno.
Kevin e io ci tuffiamo sotto un camion dei pompieri mentre il tenente Borega, Harry e Steve si rifugiano dietro o sotto dell'altra attrezzatura parcheggiata. Stringo il terreno in posizione fetale, proteggendo gli occhi e il viso dai granuli di cemento che mi rimbalzano sull'elmetto e sul corpo.
Una nube scura di polvere e cenere avvolge la zona sotto al camion dei pompieri. Resto senza fiato e mi sistemo il cappuccio sulla bocca e sul naso. Il rumore del crollo è intenso.
Devo continuare?
D: Certamente.
R: Inaspettatamente, il forte fracasso si placa. È stranamente silenzioso.
[...]
La nube marrone scuro inizia ad attenuarsi. Riesco a distinguere i contorni dei veicoli. Kevin si muove accanto a me. Strizzando gli occhi e scrutando attraverso la foschia, cerchiamo di mettere a fuoco la vista mentre barcolliamo spostandoci verso nord su West Street.
Lasciamo gli orribili incendi e la distruzione alle nostre spalle e iniziamo a cercare il tenente Borega e il resto della Ladder 18. Pochi minuti dopo si vedono i soccorritori e i vigili del fuoco muoversi in tutte le direzioni. Uno si ferma e dice a me e Kevin di sederci sul marciapiede. Ci versa dell'acqua sulla testa e proviamo a ripulire un po' della sabbia che si è depositata attorno ai nostri occhi.
Con la vista migliorata, Kevin e io continuiamo a cercare Ladder 18. Il tenente Borega, Charlie, Harry e Steve ci individuano circa dieci minuti dopo. È stato un grandissimo sollievo vederli tutti, specialmente Charlie Maloney che ci aveva lasciato prima all'interno della Torre.
Troviamo anche Bobby Newman del Battalion 4 che ci racconta come è riuscito a sfuggire per un pelo al crollo di entrambe le Torri. Sembra davvero così avendo entrambe i piedi privi di scarpe. [enfasi aggiunta.] [Fonte: Mettham, pag.11 - 13.]
Ci troviamo davanti un elenco straordinario di cose: (1) comunicazioni radio interrotte, (2) lo schiumare dell'edificio, gli scossoni e il boato per un buon mezzo minuto prima del "crollo", e (3) un vigile del fuoco che in qualche modo riesce a perdere gli stivali nel frattempo. Mentre ci sono molte possibilità che potrebbero spiegare la prima, le demolizioni controllate non spiegherebbero davvero la seconda (perché non c'è stata alcuna traccia sismica durante quel mezzo minuto?). Lo schiumare e il boato indicano necessariamente che siamo in presenza di un altro meccanismo, uno che non è stato registrato sui sismografi locali ma che il pompiere ha avvertito chiaramente. Ancora una volta, ciò è coerente con i tipi di effetti che si ottengono quando si interferiscono campi di energia elettromagnetica all'interno di una zona o regione. Una cosa del genere potrebbe anche spiegare la brusca interruzione delle comunicazioni radio. Come confermano i sopravvissuti alla scarica di un fulmine, a volte vengono sbalzati fuori dalle loro scarpe. Sembra però che qualunque cosa abbia causato la disintegrazione dell'edificio potrebbe anche aver causato la disintegrazione delle scarpe di Bobby Newman.

Esiste un esempio di una tecnologia ad energia diretta che potremmo considerare come una possibile causa per i tipi di danni anomali che abbiamo discusso? Esiste, e lo vedremo nel Capitolo 17.

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[A nostro avviso la schiuma è una delle evidenze più strabilianti e dirette a dimostrazione della dissociazione molecolare indotta da una tecnologia ad energia diretta. Le prove sono dirette perché visibili nelle foto e soprattutto nei video che seguono. Inoltre, le prove video vengono avvalorate dalle testimonianze giurate dei primi soccorritori e dei vigili del fuoco.]

Sequenza, ripresa da ovest, che mostra il WTC 1 mentre schiuma dalla facciata sud.


Il WTC 1 mentre schiuma visto da sudovest (in alto) e da nordest (in basso).


Dr. Wood parla della schiuma. Video sottotitolato in italiano.


Verso il minuto 6:55 inizia la distruzione del WTC 2 e la polvere si solleva fino a quasi il punto d'impatto del primo "aereo" sul WTC 1. Gradualmente il WTC 1 comincia a schiumare da cima fino in terra dalla facciata est (e dalla facciata sud come si evince dalla fig.1), ovvero comincia a riversare polvere in direzione orizzontale dall'intera facciata. 


[Si potrebbe pensare che la polvere del WTC 2 sia stata spinta vigorosamente attraverso l'atrio danneggiato del WTC 1 e sia risalita dall'interno dell'edificio fino a quasi in cima. Tuttavia, non ci sono testimonianze di alcun "vento di polvere" che travolgeva le persone che si trovavano all'interno del WTC 1 immediatamente dopo la distruzione del WTC 2. Inoltre, il "vento di polvere" avrebbe dovuto rompere quasi ogni singola finestra appartenente a quella facciata per poter fuoriuscire. Immagini e video successivi mostrano che le uniche finestre rotte furono quelle che si trovavo sul piano dell'impatto "aereo" e sui piani adiacenti, e non certo le finestre 30 o 40 piani più in basso.
Siamo costretti a concludere che all'interno dell'edificio era in atto una dissociazione molecolare che lo stava riducendo in polvere finissima, praticamente erodendo il cemento e l'acciaio di cui era costituito. La polvere è fuoriuscita dalla facciata est (e sud) mischiandosi a quella generata dalla distruzione del WTC 2. 
Sembrerebbe che i responsabili dell'11 settembre abbiano aumentato la potenza dell'arma in seguito alla distruzione del WTC 2, forse in modo da confondere lo schiumare del WTC 1 con la polvere dovuta alla distruzione del WTC 2.]

Ascoltiamo cosa ha da dire in proposito Dr. Wood al minuto 9:12 circa mentre commenta le foto sul suo sito web. Video sottotitolato in italiano.



Video estratto dal lungo video di Main e Balou che mostra il WTC 1 mentre schiuma dopo la distruzione del WTC 2. E' stato ripreso da un'angolazione molto simile al video sopra (nord est). Notare che quando la polvere dovuta al WTC 2 viene finalmente spazzata via dal vento, il WTC 1 smette quasi di schiumare. La polvere difatti proviene dal basso e sale verso l'alto in direzione verticale e non fuoriesce nulla dalla facciata est in direzione orizzontale. Sembrerebbe che il fenomeno della schiuma poi riprenda anche se meno intensamente fino alla distruzione del WTC 1 (video intero ad alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=W2ivj9uJKbw).



Video estratto dalle riprese di Cindy Weil che mostra lo stesso fenomeno della schiuma ma ripreso quasi da nord con le Torri di taglio (il fenomeno inizia verso il minuto 58:50). A nostro avviso appare evidente che sia solamente il WTC 1 a schiumare e non anche il WTC 7 come sostiene Dr. Wood in questo Capitolo. Il WTC 7 sembra schiumare ma cioè è dovuto alla polvere che fuoriesce orizzontalmente dal WTC 1 dietro al WTC 7 e crea l'illusione di fuoriuscire dalla facciata laterale del WTC 7 (video intero ad alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=ctjckFHtRJ4).


Video ripreso dalla stessa direzione di quello di Cindy Weil ma da più lontano. Tutti mostrano lo stesso fenomeno della schiuma (video integrale ad alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=5HHAl42aDHs.


La distruzione del WTC 1 e la schiuma ripresi da nord est a velocità 45x.


La distruzione del WTC 1 e la schiuma ripresi dall'elicottero da ovest a velocità 45x e da nord. Il WTC 7 ha schiumato per oltre 7 ore prima di distruggersi.


Video di ABC News ripreso da un elicottero che mostra lo squarcio apparentemente cilindrico sulla facciata sud del WTC 7, simile a quello creato sul Bankers Trust. Il WTC 7 schiuma.


Il WTC 7 schiuma dalla facciata sud da cima fino in terra. Le Torri sono ormai distrutte.


Video ripreso da un elicottero che mostra lo schiumare (a 45x) e la distruzione di entrambe le Torri (a velocità normale). Poco dopo l'inizio della distruzione del WTC 1, notiamo al minuto 3:24 un "frammento" del WTC 1 colpire l'angolo del WTC 7 in alto a sud est (angolo nascosto dall'edificio stesso nella ripresa). Immediatamente si notano dei fumi biancastri fuoriuscire da quell'angolo quando la polvere del WTC 1 non è ancora salita così in alto. Ci domandiamo cosa siano quei fumi biancastri.

3 giugno 2019

Capitolo 12 - Travi di Carta Velina e Tortilla

La scienza non consiste nel costruire una mole di "fatti" noti. È un metodo per porre domande imbarazzanti e sottoporle a un controllo della realtà, evitando così la tendenza umana a credere a ciò che ci fa stare bene.
- Terry Pratchett.

A. Travi Assottigliate


Le immagini sottostanti raccontano la storia di uno straordinario deterioramento che può essere meglio descritto come dissociazione molecolare. In base al rapporto della FEMA [World Trade Center Building Performance Study] si comprende che le seguenti immagini e testo riguardano il WTC 7. 

Fig.1 – (2001-2002) Sembra una tortilla speziata e piccante, ma è un primo piano di una sezione di trave a flangia larga altamente erosa. Fig.C-2, Rapporto FEMA Appendix C.


Fig.2 – Formaggio svizzero? (b) Fig.10, Astaneh.

Il "Profondo Mistero" dell'Acciaio Fuso
I professori di scienza dei materiali Ronald R. Biederman e Richard D. Sisson Jr. hanno confermato la presenza di formazioni eutettiche esaminando campioni di acciaio al microscopio elettronico a scansione e in quello ottico. Un rapporto preliminare è stato pubblicato sul JOM [Journal of Minerals, Metals & Materials Society]. Un'analisi più dettagliata comprende l'appendice C del rapporto della FEMA. Il New York Times ha definito queste scoperte come "forse il mistero più profondo svelato dalle indagini". La portata del lavoro svolto su un campione dell'edificio 7 e su una colonna strutturale di una delle torri gemelle diventa evidente solo quando si osservano questi pesanti pezzi di metallo danneggiati. 

Fig.3 – (2001-2002) Si ritiene che provenga dal WTC 7. (a) Formaggio svizzero? (Fig.C-1. Trave erosa, in A36 a flangia larga.) (b) Fig.C-3. Sezione fortemente assottigliata, lucidata su montatura, rimossa dalla trave a flangia larga in fig.C-1.


Cosa ha arrugginito istantaneamente l'acciaio? È stato recuperato nel 2001.

Fig.4 – (2001-2002) Si ritiene che provenga da una colonna del WTC 1 o del WTC 2. (a) Come mai questa trave d'acciaio è sottile come la carta velina e arricciata come una tortilla? (Fig.C-9. Analisi chimica qualitativa. (b) Sezione fortemente assottigliata, lucidata su montatura.


Fig.5 – (21/09/01) (a) Il buco di Liberty Street. (b) Ingrandimento dell'angolo in basso a destra dell'immagine intera. (c) Posizione sulla mappa.


Un team guidato da Abolhassan Astaneh-Asl è stato finanziato dalla NSF [National Science Foundation] per studiare le proprietà dell'acciaio strutturale del WTC.
Contributo al progetto: A. Astaneh è stato PI ["Principal Investigator" – Titolare del Progetto] per questo Small Grant for Exploratory Research (SGER) della NSF. Una settimana dopo il tragico crollo del World Trade Center, sostenuto da questo SGER, si è recato a New York dove ha soggiornato per due settimane presso l'Hotel Tribeca, a pochi isolati da Ground Zero. Innanzitutto ha incontrato il Sig. Leslie Robertson con cui ha visitato Ground Zero con lui. Il Sig, Robertson è il progettista strutturale delle ormai crollate torri del World Trade Center.[Fonte: https://web.archive.org/web/20070617214127/http://www.nistreview.org/WTC-ASTANEH.pdf]
ABSTRACT
L'11 settembre 2001, le torri del World Trade Center sono crollate a causa di un attacco terroristico. I due edifici di 110 piani avevano la struttura di tubi d'acciaio ed erano il quinto e il sesto edificio più alto del mondo con un'altezza di circa 1365 piedi. Il tragico collasso dovuto a questo atto criminale richiederà un'analisi completa della struttura soggetta sia all'impatto iniziale dell'aereo che all'intenso incendio che ne è seguito. Tali analisi saranno indubbiamente condotte in futuro per stabilire la causa (o le cause) della sequenza di collassi e cedimenti al fine di migliorare la progettazione di nuovi edifici e l'adeguamento delle strutture esistenti. Gli studi necessiteranno di dati affidabili sulle proprietà meccaniche dei materiali utilizzati nelle torri, nelle connessioni e nei componenti in acciaio , nonché nelle pavimentazioni.
L'obiettivo di questo SGER è condurre una ricognizione post-disastro e la raccolta di dati deperibili. In particolare, verranno raccolti campioni di materiale e membri strutturali e connessioni che in seguito potranno essere utilizzati per stabilire le loro proprietà. Di particolare interesse è la raccolta di campioni di acciaio dalle aree che sono state pesantemente colpite dal calore generato dal carburante per jet e/o dagli impatti degli aerei.
Il PI sta collaborando con David McCallen del Lawrence Livermore National Laboratory, che sta fornendo competenze in meccanica computazionale, modellazione e analisi di grandi sistemi strutturali. Collabora inoltre con Frederick Mowrer dell'Università del Maryland che sta raccogliendo dati deperibili sugli aspetti di ingegneria di protezione dagli incendi del WTC. Insieme, i dati ottenuti in questi progetti saranno di fondamentale importanza per le future analisi dei crolli del WTC.

Esaminando queste evidenze materiali, è necessario porsi alcune domande: in primo luogo, quale conseguenza di una demolizione controllata o della combustione di carburante per aerei potrebbe giustificare questi risultati corrosivi? Inoltre, quale forza o calore in entrambi i processi potrebbe non solo ridurre le travi in acciaio a "sottile carta velina", ma poi anche arricciarle o renderle simili al "formaggio svizzero"? Quale tipo di campi energetici potrebbero creare le tipologie estreme di flessione vorticosa e danneggiamento riscontrate in queste foto? Prima di poter provare a rispondere a domande come queste, dobbiamo considerare il problema degli "incendi privi di calore" [nel prossimo capitolo].

B. Auto Arrugginite


Fig.6 – (12/09/01) L'interno dell'auto tostata della polizia 2723 fu consumato.


La fig.6 mostra l'interno dell'auto della polizia 2723, la cosi detta “auto con la chiazza cerata” mostrata in fig.2 del Capitolo 11. La fig.2 del Capitolo 11 mostra, dall'esterno, un brusco confine tra la portiera anteriore e posteriore, mentre la fig.6 mostra lo stesso confine della portiera ma dall'interno. Come può un'auto arrugginire così velocemente all'interno? Se fosse andata a fuoco, non dovremmo riscontrare un aspetto bruciato e annerito? Invece, osserviamo un'enorme quantità di ruggine all'interno della macchina. Come mai? [Notare i buchi sullo scatolato tra i sedili.]

C. Arrugginimento


Fig.7 – (12?/09/01) Non tutto l'acciaio esposto si è arrugginito. (a) Immagine intera. (b) Zone arrugginite evidenziate.


I danni al furgone della Pepsi in fig.7 sono sorprendenti. La ruggine sembra una macchia da punto d'impatto di qualcosa. Alcune zone sembrano "bruciate" ma non mostrano danni da fumo nelle zone circostanti. Alcune zone appaiono squagliate ma non mostrano alcun danno alla vernice. Il vetro del parabrezza è completamente andato, così come la guarnizione in gomma, tuttavia la vernice sottostante non è nemmeno scolorita. La cornice del parabrezza sembra come fusa ma non mostra danni da calore.

D. Travi e Tubazioni Arrugginite


Fig.8 – (16/09/01) Tubazioni arrugginite uniformemente e brillanti.


Se si pulisce un tegame di ferro e si lascia dell'acqua in esso, si scoprirà che diventa arancione brillante di ruggine piuttosto rapidamente e in modo molto uniforme. Se faceste la stessa cosa con un tubo d'acciaio, non avreste lo stesso risultato. Potrebbe arrugginire, ma non in modo uniforme. Nel tempo, l'acciaio arrugginisce "qua e là" come un'"eruzione cutanea". L'acciaio strutturale è fatto di ferro mescolato con altri materiali, come carbonio e manganese, che ne migliorano le proprietà strutturali e la resistenza alla ruggine e alla corrosione. Sembra che nei campioni che stiamo osservando, le molecole abbiano rilasciato questi ingredienti addizionali sulla superficie, trasformando di fatto il materiale di nuovo in ferro (se le molecole di ferro si riaggregassero).

E. Il Gioco Delle Sedie Musicali


Il modello mentale che Dr. Wood ha iniziato a visualizzare è analogo al “gioco delle sedie musicali.” Quando la musica inizia, tutti si alzano e si muovono. (Nel frattempo, una sedia viene rimossa.) Quando la musica si ferma, tutti dovrebbero sedersi, ma qualcuno non potrà perché una sedia è stata rimossa. Questo modello sembra funzionare bene per molte anomalie al WTC. Mentre la “musica” sta suonando, le molecole mollano la presa tra di esse. E quando la musica si ferma, afferrano qualcosa che riconoscono, quindi dei "fessi" potrebbero essere esclusi, specialmente in superficie. Questo è anche il modello di Dr. Wood per la "gelificazione" e la risolidificazione. Dr. Wood ritiene che ciò sia quanto rimane perché si trova alla periferia della zona interessata, come se la musica suonasse molto lentamente lì. Il cuore della zona interessata potrebbe essere analogo al fatto che la musica suoni molto velocemente e molto animatamente. Quindi quando la musica si ferma, quelle molecole non si legano tra loro.

Fig.9 – (prima del 21/09/01) Acciaio disciolto con ruggine abbondante e recente.

Dr. Wood ritiene che alcune di esse si leghino con l'ossigeno nell'aria, ma ce ne sono altre che fanno qualcos'altro. Dr. Wood ritiene che questo "qualcos'altro" possa essere correlato al comportamento in atto che si osserva nei vari materiali che abbiamo visto. Quel comportamento in corso all'interno dei materiali esiste e rimane il suo modello di lavoro, basato, come sempre, su tutte le evidenze empiriche a sua disposizione. La sua spiegazione corrente è dunque: dissociazione molecolare e trasmutazione. La superficie dell'acciaio è diventata ferro, e parte del ferro al limite della superficie potrebbe non essere attaccato con forza, quasi come del ferro in polvere - così che con una leggera pioggia, diventa arancione brillante come tende a fare il ferro arrugginito - e scorre assieme all'acqua come se fosse stato risciacquato da un bagno d'acido.

Video con sottotitoli in italiano che riassume i concetti illustrati nelle sezioni precedenti.

F. Bankers Trust


Il Bankers Trust Building (1 Bankers Trust Plaza) è stato costruito durante il 1973-74, subito dopo il completamento delle Twin Towers. Si trattava di un edificio di 41 piani situato al 130 di Liberty Street e collegato al World Trade Center da un ponte pedonale posizionato tra il WTC 2 e il WTC 4. Nel 1999, la Deutsche Bank A.G. acquistò il Bankers Trust, e il nome fu cambiato da Bankers Trust a Deutsche Bank.

Fig.10 – I danni subiti dal Bankers Trust l'11/09/01. (a) (27/09/01) L'ala nord del WTC 4 è visibile in primo piano, tuttavia la parte principale del WTC 4, che bloccava questa visuale del Bankers Trust, è completamente andata. (b) Le “wheatchex” mostrate non possono aver causato tali danni.


L'11 settembre 2001, Bankers Trust subì un grande squarcio a forma di arco circolare lungo la facciata frontale, che si trovava di fronte al WTC 2 e al WTC 4. Sorprendentemente, solo due impiegati della banca furono uccisi. È stato riportato dalla FEMA che "non c'erano incendi in questo edificio", dunque si presumeva che tutto il danno fosse causato dai "detriti che caddero" dal WTC 2 mostrati in fig.10. Le wheatchex penzolanti dallo squarcio mostrate in fig.10 sono solo una frazione delle dimensioni dell'edificio mancante. Inoltre, queste wheatchex hanno ancora gli spigoli vivi, non sono piegate e sembrano essere in condizioni quasi perfette. Il tipo di danno mostrato nelle fotografie non è coerente con un carico meccanico. (Vedere Fig.6-10, Capitolo 6 del rapporto della FEMA e il Capitolo 21 di questo blog.)

A quanto pare le autorità ritenevano che Bankers Trust potesse essere ristrutturato sostituendo le parti danneggiate e le travi adiacenti. Ma non fu così semplice.

Fig.11 – Bankers Trust ristrutturato, seguita dallo smantellamento. (a) Piani mancanti (03/11/2003). (b) Ristrutturato (2004). (c) Inizia lo smantellamento (28/07/2008).

 Cronologia di un Edificio

26 febbraio 2004 - Viene stipulato un accordo con la Lower Manhattan Development Corporation (LMDC) per acquistare il Deutsche Bank (ex Bankers Trust) e demolirlo.
13 aprile 2004 - LMDC approva un contratto da $45 milioni con la Gilbane Building Company per smantellare l'edificio entro la fine del 2005; il contratto è stato annullato nel maggio 2005.
Settembre 2004 - Uno studio ambientale trova alti livelli di materiale tossico nell'edificio.
Gennaio 2005 - L'Environmental Protection Agency (EPA) critica la bozza del progetto di demolizione, affermando che il piano di monitoraggio della qualità dell'aria durante i lavori "non sia accettabile".
11 agosto 2005 - LMDC assegna un contratto biennale da $75 milioni a Bovis Lend Lease per pulire e smantellare l'edificio.
Settembre 2006 - L'EPA approva il piano rielaborato per lo smantellamento dell'edificio.
Dicembre 2006 - Alcuni lavoratori della John Galt Corporation, un subappaltatore, si ritirano dal lavoro. Galt e Bovis richiedono $30 milioni in più ($75 + $30 = $105 milioni). Elliot Spitzer e il sindaco Michael R. Bloomberg intervengono a gennaio per mediare un accordo: Bovis riceverà altri $9.7 milioni di dollari, ma potrebbe perdere fino a $29 milioni in pagamenti aggiuntivi se non completerà il lavoro in tempo.
Febbraio 2007 - Inizia la demolizione. Il completamento è previsto per l'inizio del 2008.
17 maggio 2007 - Un tubo metallico lungo 22 piedi cade dal 35° piano e si schianta, trapassandolo, sul tetto della caserma dei pompieri Engine 10 dall'altra parte della strada. I lavori vengono interrotti per circa una settimana.
18 agosto 2007 - Un incendio divampa al 17° piano; due pompieri muoiono.

Animazione dei lavori di smantellamento del Bankers Trust. Notare le tavole di legno installate in sostituzione dei vetri.


Dopo le riparazioni e nel bel mezzo dei lavori di smantellamento del Bankers Trust, al livello in cui è stato riparato il danno, furono esposte delle travi arrugginite in un'area approssimativamente situata in fig.12a e mostrate in fig.13.

Fig.12 – La zona del Bankers Trust danneggiata aperta per le riparazioni. (a) Diagramma del Bankers Trust che indica la posizione delle travi arrugginite. (b) Foto dopo l'11/09/01 e prima del 03/11/03.


Fig.13 – (Dopo Gennaio 2007) La ruggine del Bankers Trust. La foto mostra il Bankers Trust che viene smantellato: (a) originale, (b) zone arrugginite evidenziate in bianco.


Le travi arrugginite in fig.13 sembrano essere state sul fondo dell'oceano per anni. Sembra che ci sia una tendenza per dove sia la ruggine. (Il WTC 2 si trovava dall'altra parte della strada, a destra di dove è stata scattata la prima foto in fig.13). Quella trave rossa al centro della foto è quasi incredibile. Quanti anni ci vorrebbero per formare quella quantità di ruggine nell'acqua dell'oceano?

Sembra che coloro che furono incaricati di riparare Bankers Trust non fossero a conoscenza della natura non autoestinguente del processo di dissociazione molecolare avviato l'11/09/01.

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[Facciamo alcune considerazioni e precisazioni riguardo al concetto di "natura non autoestinguente" del processo di dissociazione molecolare. Quello che Dr. Wood intende è che, una volta cessata la causa che innesca tale fenomeno, la dissociazione e gli altri effetti associati come l'arrugginimento tendono a perdurare, a non cessare immediatamente una volta rimossa la causa. E' plausibile che ciò sia accaduto al Bankers Trust. 

Inizialmente considerato recuperabile e sano strutturalmente, l'edificio è stato poi smantellato e decontaminato poiché infestato da muffe e contaminato da materiali tossici quali amianto, diossina, piombo, silice, quarzo, idrocarburi aromatici policiclici, cromo e manganese, in base a questa pagina di Wikipedia in cui è anche possibile leggere i dettagli della vicenda del Deutsche Bank Building. Le muffe si sarebbero formate in seguito all'attivazione del sistema antincendio e al fatto che l'edificio rimase esposto agli elementi attraverso lo squarcio lungo 15 piani sulla facciata nord e grazie alle 1700 finestre frantumate. I materiali tossici sarebbero dovuti alla nube tossica creata principalmente dalla distruzione del WTC 2. Al seguente link potete consultare la scheda informativa che fornisce una sintesi dei risultati principali dello studio iniziale effettuato sull'edificio Initial Building Characterization.

Durante lo smantellamento sono scoppiati almeno due incendi, il primo avvenuto il 31 luglio 2007 fu di piccola entità, mentre il secondo, del 18 agosto 2007, causò la morte di due vigili del fuoco. Il servizio del prossimo video racconta di entrambi gli incendi e delle scarse misure adottate riguardo alla prevenzione degli stessi. Sembra che una tubazione antincendio fosse stata addirittura smontata.  

Servizio in inglese in cui riferiscono anche dell'incendio minore del luglio 2007, scoppiato appena un piano sopra a quello seguente dell'agosto 2007. Sembrerebbe sia avvenuto per via delle scintille causate dalle lavorazioni a caldo in corso che avrebbero incendiato la rete di sicurezza. Risulterebbe anche che l'incendio non fu denunciato, come prevedono le procedure, probabilmente perché l'appaltatore temeva che i lavori sarebbero stati fermati pregiudicando i stretti tempi di consegna. 


Servizio in inglese in diretta sull'incendio al Bankers Trust dell'agosto 2007.


Altro video dell'incendio. Si vedono le tavole di legno perimetrali a fuoco.


Perlustrazione dell'edificio in seguito al fuoco e resoconto in inglese sull'accaduto da parte di un operaio. In base alla pagina di Wikipedia linkata sopra, ogni piano era stato riempito con un labirinto di teli protettivi in polietilene, progettati per prevenire la dispersione dell'amianto e anche del fumo intrappolato. I teli sono facilmente individuabili nel video così come i pannelli di legno in sostituzione delle vetrate perimetrali dell'edificio. 


Articolo uscito sul giornale Metro scritto tempo dopo l'incendio dell'agosto 2007 che portò alla morte dei due pompieri. L'articolo riporta un episodio distinto e successivo all'incendio stesso e spiegato qui di seguito.  
   
L'articolo precisa che "i lavori sono stati nuovamente sospesi nell'edifico quando i vigili del fuoco, rispondendo a una segnalazione di fumo, hanno scoperto che un dispositivo destinato a impedire che il fumo si accumulasse nell'edificio non funzionava." Non si fa quindi riferimento a un normale rivelatore di fumo ma ad un dispositivo non ben specificato che impediva l'accumulo del fumo stesso

Mentre venivano svolti i lavori di smantellamento, c'era forse la possibilità che si accumulasse del fumo forse non dovuto a combustione, oppure era solamente un dispositivo che, in qualche modo, aiutava a rimuovere il fumo nel caso di un incendio? Non lo sappiamo, tuttavia tutto ciò fa pensare che nel Bankers Trust continuavano a svilupparsi dei "fumi", forse identici a quelli che emanavano da Ground Zero dopo l'11/09, e che dovevano essere rimossi per la sicurezza dei lavoratori. Era forse questo il motivo della "vera contaminazione", assieme alla ruggine che sembrerebbe si formasse rapidamente sulle travi sostituite, per via della dissociazione molecolare che non si autoestingueva? Era forse ciò che in realtà preoccupava le autorità e che ha portato alla decisione di smantellare l'intero edificio? Non abbiamo le risposte a queste ipotesi ma indubbiamente qualcosa di molto strano è avvenuto al Bankers Trust, talmente anomalo che probabilmente nessuno comprendeva. 

Come mai non sembrava fattibile ripulire l'edificio dall'amianto e dagli altri materiali nocivi ed è stato deciso di demolirlo con costi decisamente superiori? Due delle quattro compagnie di assicurazioni interessate, Allianz e AXA, si opposero al pagamento del premio assicurativo, sostenendo che altri edifici vicino a Ground Zero erano stati ripuliti e occupati nuovamente. Perché, si chiedevano le assicurazioni, la Deutsche Bank era al di là di ogni speranza di salvezza? Nell'agosto 2003, al Deutsche Bank ha citato in giudizio Allianz e AXA per costringerli a pagare l'intera polizza. (Leggere qui The tombstone at Ground Zero).
  
Un altra vicenda oscura riguarda il subappaltatore, la John Galt Corporation. Come potete leggere nel seguente articolo in inglese del New York Times Obscure Company Is Behind 9/11 Demolition Work, pare che la Galt non abbia fatto granché da quando è stata registrata nel 1983. I registri pubblici e privati non forniscono alcuna indicazione sul numero di dipendenti al proprio attivo, quale sia il giro d'affari o chi siano i suoi clienti. Non c'è quasi alcun resoconto di progetti intrapresi su qualsiasi scala. Alcuni dirigenti esecutivi di New York affermano di non averne mai sentito parlare. 

Potrebbe non essere così sorprendente come sembra. John Galt, a quanto pare, non è molto più che un'entità destinata a contenere le persone e le aziende che svolgono effettivamente il lavoro di demolizione. Le aziende e i project manager che hanno fornito le competenze, i lavoratori e il finanziamento per il lavoro sono Regional Scaffolding and Hoisting Company, la cui attività non è demolire grattacieli, e gli ex dirigenti di Safeway Environmental Corporation, una società che era già stata rimossa da un appalto proprio al Bankers Trust a causa di dubbi sulla propria correttezza. Sembrerebbe che c'erano anche legami con la famiglia Gambino.

All'inizio del 2006, la Bovis, si aggiudicò l'ingente contratto per sovrintendere alla demolizione dell'edificio. Sette appaltatori presentarono offerte alla Bovis per eseguire i lavori sotto la loro direzione. Tuttavia, alcuni sono stati ritenuti non qualificati, mentre altri si sono ritirati. Tutto ciò aprì la strada a quella che era conosciuta come la John Galt Corporation. "C'era solo un appaltatore disposto a lavorare per abbattere l'edificio, per quanto ne so," dichiarò il sindaco Michael R. Bloomberg.]