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20 dicembre 2022

"Where Did The Towers Go?" Disponibile in PDF

Come regalo di Natale per il 2022 è disponibile in formato PDF il libro in inglese di Dr. Judy Wood "Where Did the Towers Go? Evidence of Directed Free Energy Technology on 9/11". E' disponibile sia una scansione a colori che una versione in bianco e nero ma con testo ricercabile, quindi davvero utile.

I file .pdf sono stati trovati su Wayback Machine, pertanto non sono opera nostra e gli autori, che ringraziamo, sono sconosciuti.   

Raccomandiamo comunque a tutti gli interessati di acquistare il libro sia perché è un testo unico da possedere e consultare sia perché riteniamo che la Dr. Wood vada supportata economicamente per l'incredibile lavoro svolto e la dedizione con cui si è battuta per divulgare la verità per ben oltre un decennio.  

Ecco i link per scaricare il testo:

Il libro è acquistabile sul sito di Andrew Johnson: www.checktheevidence.com



1 marzo 2020

Capitolo 16 - La Schiuma

Il crimine non è altro che energia mal indirizzata.
- Emma Goldman

A. Introduzione


Un'attenta analisi delle fotografie [e riteniamo anche dei video] mostra le prove di ciò che Dr. Wood chiama lo "schiumare" degli edifici al WTC poco prima che facciano "poof". Il WTC 1 ha iniziato a schiumare proprio mentre il WTC 2 faceva poof e ha continuato a schiumare dopo la distruzione del WTC 2.

Fig.1 - (11/09/2001) Immediatamente dopo la distruzione del WTC 2, il WTC 1 ha schiumato. [Notare la schiuma di color bianco-grigiastro fuoriuscire apparentemente solo dalla facciata sud.] 

Si noti che poco prima del "crollo", il WTC 1 ha "schiumato" lungo l'intera facciata su un lato dell'edificio e che questa non è una caratteristica tipica della demolizione controllata. È un fenomeno particolare e inconfondibile e si è verificato prima dell' "avvio del crollo" del WTC 1. In fig.11 al Capitolo 9 vediamo che il processo continua mentre il WTC 1 scompare.

Fig.2 - (11/09/2001) Il WTC 1 "schiuma da barba" / "alkaseltzer" si disintegra in caduta. 

La testimonianza dell'Assistente Capo dei Vigili del Fuoco Richard McCahey è significativa perché ci fornisce un indizio che sia in atto un qualche altro processo oltre al semplice fuoco.

Assistente Capo dei Vigili del Fuoco Richard McCahey
Qualcuno, che mi ha davvero aiutato, non so chi fosse, dopo che qualcuno ha detto non riesco a respirare, qualcuno, non so da quale direzione proveniva, ha urlato non fatevi prendere dal panico e rilassatevi, rilassatevi. Non è fumo. È solo polvere. Rilassatevi.  [enfasi aggiunta]. [Fonte: McCahey, pag.14].
In fig.3, il WTC 1 e WTC 7 "schiumano" contemporaneamente. Il fotografo si trovava all'incrocio tra Church e Duane Street, a pochi isolati a nord del ponte di Brooklyn, guardando verso sud. A giudicare dalla foschia tra il WTC 7 e la posizione della fotocamera sembra che il WTC 2 sia appena stato distrutto. La strada qui non è ricoperta di polvere, ma la nube di polvere del WTC 2 potrebbe non essere arrivata così a nord da arrivare a Duane Street. Le foto successive di questa zona, dopo la scomparsa del WTC 1, mostrano una polvere biancastra che ricopre la strada. In quel momento, il WTC 1 è ancora in piedi, quindi il noto ragionamento secondo cui i "detriti del crollo del WTC 1" sono ciò che spiega il "fumo" che fuoriesce dal WTC 7 si è rivelato errato. [Non siamo d'accordo con l'analisi di Dr. Wood. Il video di Cindy Weil alla fine del capitolo dovrebbe chiarire che il WTC 7 e il WTC 1 non stavano "schiumando" contemporaneamente.] 

Fig.3 - (11/09/01) Il WTC 1 e il WTC 7 schiumano assieme.

B. Il WTC 7 Schiuma


Lo "schiumare" del WTC 7 appare molto più scuro nel tardo pomeriggio (vedere fig. 4a), quando l'aria in primo piano è libera da polveri o fumi nello spazio in cui si trovava il WTC 1.

Fig.4 - (11/09/01) Il WTC 7 schiuma.

Anche il WTC 7 mostrò lo straordinario fenomeno della schiuma che fuoriusciva soltanto da una facciata dell'edificio.

Fig.5 - Dei fumi fuoriescono dalla facciata est del WTC 7, 15:53 - 16:02.
[Fonte: NIST NCSTAR 1-9 Vol.1 for public comment, pag.271 del pdf]

La fig.5 è un fotogramma di un video girato vicino all'angolo tra West Broadway e Barclay Street. Mostra il lato orientale della parete nord del WTC 7 ed è stato girato tra le 15:53 e le 16:02.

Video in cui il giornalista Vince DeMentri riprende i danni sulla facciata nord del WTC 7 e la schiuma fuoriuscire dalla facciata est. La foto di fig.5 potrebbe essere stata estratta da questo video (video con risoluzione migliore: https://www.youtube.com/watch?v=t5tEy6mXSE8).


Fig.6 - I resti del WTC 7 esplodono in schiuma in tutte le direzioni per la sua scomparsa finale.
[Facciata nord. Fonte: 
NIST NCSTAR 1-9 Vol.1 for public comment, pag.327 & 328 del pdf]

La fig.6a è un fotogramma del videoclip della Camera 6 che mostra la facciata nord del WTC 7 10.0s ± 0.2s dopo che l'attico est ha iniziato a cadere, mentre la fig.6b è un fotogramma dello stesso videoclip, che mostra la facciata nord del WTC 7 11.0s ± 0.2s dopo che l'attico est ha iniziato a muoversi verso il basso.

Come abbiamo visto anche nei casi del WTC 2 e del WTC 1, se la porzione superiore del WTC 7 fosse "caduta" quasi a velocità di caduta libera, allora le porzioni inferiori dell'edificio non avrebbero offerto più resistenza di quanto ne avrebbe potuto offrire l'aria. Ma in effetti l'edificio si è disintegrato mentre cadeva, come se incontrasse un'altissima resistenza. Qui abbiamo condizioni che si contraddicono a vicenda, una contraddizione che il National Institute for Standards and Technology (NIST) non affronta, tanto meno riesce a spiegare. Le condizioni osservate, per quanto paradossali se osservate con parametri convenzionali di pensiero, sono allo stesso tempo logicamente coerenti con effetti energetici insoliti che chiaramente meritano e richiedono delle spiegazioni.

C. Anelli di Fumo


In alcune foto le Torri sembrano fare degli "anelli di fumo."

Fig.7 - (11/09/01) il WTC 1 fa gli "anelli di fumo".

D. Testimoni Oculari


Il Vigile del Fuoco Robert Byrne stava evacuando il WTC 1 poco prima dei suoi momenti finali. Mentre raggiunse il terzo o il quarto piano, si imbatté in quello che inizialmente scambiò per fumo, ma che poi si rese conto che non lo era:

Vigile del Fuoco Robert Byrne
Ricordo che più tardi siamo saliti a - non so se fosse ancora al 35° piano e fu allora che ci tuffammo tutti nella scala perché praticamente l'intera Torre tremava e sentimmo il rumore di qualcosa che stava accadendo. Non sapevamo cosa fosse.
Fu il crollo della Torre Sud. Non lo sapevamo. Alla fine c'è arrivata una specie di trasmissione alla radio che diceva che c'era stato un crollo al 60° piano. Nel frattempo la Torre Sud stava crollando.
Eravamo ancora in pausa di riposo. Abbiamo iniziato a tornare indietro. Dovevamo incontrarci con un'altra unità; non ricordo chi fosse. Ce l'abbiamo fatta fino al, credo, fosse il 37° piano, e mi sembra sia stato un Capo dell'11° Battaglione che è spuntato sulla scala. Le sue parole esatte furono "Mollate tutto e andatevene". Guardammo il tenente Hanson che disse: "Mollate tutto e andatevene". A questo punto abbiamo...praticamente evacuato.
Ricordo che per salire le scale ci impiegammo più di [sic] ore. Per scendere le scale impiegammo forse dieci minuti, neanche. A quel punto la scala era vuota. La stessa scala che usammo per salire era vuota durante la discesa.
Siamo arrivati ​​fino al decimo piano, credo, decimo o quindicesimo - non sono sicuro al cento per cento - e sapevamo comunque che in quel momento le cose si erano messe male.
C'è stata una trasmissione radio per - avevano bisogno di aiuto. Il tenente Hanson mi ha detto di andarmene perché il mio - quando il Capo mi ha detto di mollare tutto, poiché sono in prova, ho seguito gli ordini alla lettera, immagino, e ho mollato tutto, tranne che la divisa da pompiere ovviamente. Ma ho mollato la mia bombola d'ossigeno Scott e tutto il resto. Quando sono arrivato a quel piano, ha detto: "Va bene, Byrne, non hai la maschera. Esci dall'edificio."
Praticamente sono arrivato fino al terzo piano, dove mi sono imbattuto - sembrava che ci fosse stato un crollo laggiù. Era tutto ridotto piuttosto male. Era pieno di fumo e polveroso. Ho pensato che fosse fumo e mi sono innervosito. Ero al punto in cui stavo per andare a prendere un altra bombola Scott, ma mi sono reso conto che quello non era fumo.
Fu allora che vidi che fu un crollo. Sembrava un crollo; o quello oppure il crollo [sic] appena chiuso la scala, penso che fosse il secondo piano, terzo o secondo piano, qualunque cosa fosse. È lì che mi sono imbattuto in un poliziotto della Port Authority che mi ha dato indicazioni per uscire fuori.
Era una buona cosa che avessi ancora la torcia accesa, perché era buio pesto. Ho seguito un corridoio nero come la pece, ed è lì che ho incontrato un gruppo di civili. Quando siamo arrivati ​​al punto, penso che fosse la lobby... [enfasi aggiunta]. [Fonte: Byrne, pag.6 - 9].
Sembra probabile che ciò che Robert Byrne abbia trovato al secondo o terzo piano che bloccò tutta la luce fosse ciò che Dr. Wood chiama schiuma. Descrisse di aver lasciato l'edificio con il gruppo di civili che aveva incontrato e di trovarsi a circa 150 piedi [46 metri] di distanza dall'edificio dicendo "Eravamo a circa 150 piedi di distanza quando l'edificio venne giù". La larghezza della Torre del WTC era di 200 piedi [61 metri], indicando che era ancora molto vicino all'edificio quando "venne giù". Descrisse quello che Dr. Wood chiama schiuma poco prima di lasciare l'edificio, indicando che con ogni probabilità ha incontrato la schiuma negli ultimi minuti in cui l'edificio era ancora in piedi. È interessante notare che Byrne si trovava a circa 150 piedi da un edificio alto 1368 piedi [417 metri] e non solo se ne andò incolume, ma aiutò a trasportare qualcun altro con lui verso la salvezza.

Il vigile del fuoco Hugh Mettham registra un'altra stranezza.

Vigile del Fuoco Hugh Mettham
Improvvisamente la Torre Nord inizia a rombare e tremare violentemente. Ci dirigiamo tutti verso la scala B e ci stringiamo vicino alla porta mentre il pavimento su cui siamo trema e romba per 30 secondi per [sic] più. Le luci si spengono e siamo nell'oscurità totale. Le scale e i corridoi si riempiono di fumo e polvere mentre il rombo e il boato si attenuano.
Tutti noi iniziamo a speculare sulla causa del rombo. Potrebbe essere un altro incidente aereo o un crollo localizzato. Qualcuno nell'oscurità menziona una bomba. Adesso c'è poco tempo per meditare su ciò che è appena accaduto. Cosa potrebbe scuotere la Torre Nord così violentemente?
Il tenente Borega ci dice di avviare una cordata con le nostre torce per aiutare i civili che stanno uscendo dalle scalinate e convergono con noi al quinto piano. A quanto sembra, il fumo e la polvere l'avevano riempito, giù per le scale e le trombe degli ascensori, facendo sì che i civili cercassero un'altra strada.
Le comunicazioni si interrompono bruscamente sulle radio del nostro dipartimento. Si sentono solo alcuni messaggi di emergenza e urgenti che poi si interrompono bruscamente. [Fonte: Mettham, pag.7 - 8].
Si noti innanzitutto che, secondo Mettham, gli scossoni e il frastuono all'interno dell'edificio sono durati per circa mezzo minuto "o più", ben oltre il tempo effettivo impiegato dagli edifici stessi per scomparire. In altre parole, stanno andando in pezzi prima della loro scomparsa, che è un fenomeno coerente con l'interferenza di energia che provoca una risonanza all'interno della struttura. Sebbene molte cose possano interrompere le comunicazioni radio, una di queste è l'energia elettromagnetica intensa, che potrebbe, presumibilmente, interferire con le trasmissioni.
Riprendiamo la dichiarazione di Mettham subito dopo aver raggiunto l'esterno e la Torre Nord inizia a "crollare". Mettham nota anche altre stranezze.

Hugh Mettham continua
...vicino all'angolo di Vesey e West Street, sentiamo un boato terribile dietro e sopra di noi. La sezione superiore della Torre Nord inizia a crollare e a spingere in fuori un'onda di fumo, cenere e detriti.
Corriamo perché temiamo per le nostre vite. L'intera Torre Nord crolla e non riusciremo a correre più velocemente della tremenda nube di cenere e detriti che si sta rovesciando verso il basso e rigonfiandosi verso l'esterno.
Kevin e io ci tuffiamo sotto un camion dei pompieri mentre il tenente Borega, Harry e Steve si rifugiano dietro o sotto dell'altra attrezzatura parcheggiata. Stringo il terreno in posizione fetale, proteggendo gli occhi e il viso dai granuli di cemento che mi rimbalzano sull'elmetto e sul corpo.
Una nube scura di polvere e cenere avvolge la zona sotto al camion dei pompieri. Resto senza fiato e mi sistemo il cappuccio sulla bocca e sul naso. Il rumore del crollo è intenso.
Devo continuare?
D: Certamente.
R: Inaspettatamente, il forte fracasso si placa. È stranamente silenzioso.
[...]
La nube marrone scuro inizia ad attenuarsi. Riesco a distinguere i contorni dei veicoli. Kevin si muove accanto a me. Strizzando gli occhi e scrutando attraverso la foschia, cerchiamo di mettere a fuoco la vista mentre barcolliamo spostandoci verso nord su West Street.
Lasciamo gli orribili incendi e la distruzione alle nostre spalle e iniziamo a cercare il tenente Borega e il resto della Ladder 18. Pochi minuti dopo si vedono i soccorritori e i vigili del fuoco muoversi in tutte le direzioni. Uno si ferma e dice a me e Kevin di sederci sul marciapiede. Ci versa dell'acqua sulla testa e proviamo a ripulire un po' della sabbia che si è depositata attorno ai nostri occhi.
Con la vista migliorata, Kevin e io continuiamo a cercare Ladder 18. Il tenente Borega, Charlie, Harry e Steve ci individuano circa dieci minuti dopo. È stato un grandissimo sollievo vederli tutti, specialmente Charlie Maloney che ci aveva lasciato prima all'interno della Torre.
Troviamo anche Bobby Newman del Battalion 4 che ci racconta come è riuscito a sfuggire per un pelo al crollo di entrambe le Torri. Sembra davvero così avendo entrambe i piedi privi di scarpe. [enfasi aggiunta.] [Fonte: Mettham, pag.11 - 13.]
Ci troviamo davanti un elenco straordinario di cose: (1) comunicazioni radio interrotte, (2) lo schiumare dell'edificio, gli scossoni e il boato per un buon mezzo minuto prima del "crollo", e (3) un vigile del fuoco che in qualche modo riesce a perdere gli stivali nel frattempo. Mentre ci sono molte possibilità che potrebbero spiegare la prima, le demolizioni controllate non spiegherebbero davvero la seconda (perché non c'è stata alcuna traccia sismica durante quel mezzo minuto?). Lo schiumare e il boato indicano necessariamente che siamo in presenza di un altro meccanismo, uno che non è stato registrato sui sismografi locali ma che il pompiere ha avvertito chiaramente. Ancora una volta, ciò è coerente con i tipi di effetti che si ottengono quando si interferiscono campi di energia elettromagnetica all'interno di una zona o regione. Una cosa del genere potrebbe anche spiegare la brusca interruzione delle comunicazioni radio. Come confermano i sopravvissuti alla scarica di un fulmine, a volte vengono sbalzati fuori dalle loro scarpe. Sembra però che qualunque cosa abbia causato la disintegrazione dell'edificio potrebbe anche aver causato la disintegrazione delle scarpe di Bobby Newman.

Esiste un esempio di una tecnologia ad energia diretta che potremmo considerare come una possibile causa per i tipi di danni anomali che abbiamo discusso? Esiste, e lo vedremo nel Capitolo 17.

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[A nostro avviso la schiuma è una delle evidenze più strabilianti e dirette a dimostrazione della dissociazione molecolare indotta da una tecnologia ad energia diretta. Le prove sono dirette perché visibili nelle foto e soprattutto nei video che seguono. Inoltre, le prove video vengono avvalorate dalle testimonianze giurate dei primi soccorritori e dei vigili del fuoco.]

Sequenza, ripresa da ovest, che mostra il WTC 1 mentre schiuma dalla facciata sud.


Il WTC 1 mentre schiuma visto da sudovest (in alto) e da nordest (in basso).


Dr. Wood parla della schiuma. Video sottotitolato in italiano.


Verso il minuto 6:55 inizia la distruzione del WTC 2 e la polvere si solleva fino a quasi il punto d'impatto del primo "aereo" sul WTC 1. Gradualmente il WTC 1 comincia a schiumare da cima fino in terra dalla facciata est (e dalla facciata sud come si evince dalla fig.1), ovvero comincia a riversare polvere in direzione orizzontale dall'intera facciata. 


[Si potrebbe pensare che la polvere del WTC 2 sia stata spinta vigorosamente attraverso l'atrio danneggiato del WTC 1 e sia risalita dall'interno dell'edificio fino a quasi in cima. Tuttavia, non ci sono testimonianze di alcun "vento di polvere" che travolgeva le persone che si trovavano all'interno del WTC 1 immediatamente dopo la distruzione del WTC 2. Inoltre, il "vento di polvere" avrebbe dovuto rompere quasi ogni singola finestra appartenente a quella facciata per poter fuoriuscire. Immagini e video successivi mostrano che le uniche finestre rotte furono quelle che si trovavo sul piano dell'impatto "aereo" e sui piani adiacenti, e non certo le finestre 30 o 40 piani più in basso.
Siamo costretti a concludere che all'interno dell'edificio era in atto una dissociazione molecolare che lo stava riducendo in polvere finissima, praticamente erodendo il cemento e l'acciaio di cui era costituito. La polvere è fuoriuscita dalla facciata est (e sud) mischiandosi a quella generata dalla distruzione del WTC 2. 
Sembrerebbe che i responsabili dell'11 settembre abbiano aumentato la potenza dell'arma in seguito alla distruzione del WTC 2, forse in modo da confondere lo schiumare del WTC 1 con la polvere dovuta alla distruzione del WTC 2.]

Ascoltiamo cosa ha da dire in proposito Dr. Wood al minuto 9:12 circa mentre commenta le foto sul suo sito web. Video sottotitolato in italiano.



Video estratto dal lungo video di Main e Balou che mostra il WTC 1 mentre schiuma dopo la distruzione del WTC 2. E' stato ripreso da un'angolazione molto simile al video sopra (nord est). Notare che quando la polvere dovuta al WTC 2 viene finalmente spazzata via dal vento, il WTC 1 smette quasi di schiumare. La polvere difatti proviene dal basso e sale verso l'alto in direzione verticale e non fuoriesce nulla dalla facciata est in direzione orizzontale. Sembrerebbe che il fenomeno della schiuma poi riprenda anche se meno intensamente fino alla distruzione del WTC 1 (video intero ad alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=W2ivj9uJKbw).



Video estratto dalle riprese di Cindy Weil che mostra lo stesso fenomeno della schiuma ma ripreso quasi da nord con le Torri di taglio (il fenomeno inizia verso il minuto 58:50). A nostro avviso appare evidente che sia solamente il WTC 1 a schiumare e non anche il WTC 7 come sostiene Dr. Wood in questo Capitolo. Il WTC 7 sembra schiumare ma cioè è dovuto alla polvere che fuoriesce orizzontalmente dal WTC 1 dietro al WTC 7 e crea l'illusione di fuoriuscire dalla facciata laterale del WTC 7 (video intero ad alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=ctjckFHtRJ4).


Video ripreso dalla stessa direzione di quello di Cindy Weil ma da più lontano. Tutti mostrano lo stesso fenomeno della schiuma (video integrale ad alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=5HHAl42aDHs.


La distruzione del WTC 1 e la schiuma ripresi da nord est a velocità 45x.


La distruzione del WTC 1 e la schiuma ripresi dall'elicottero da ovest a velocità 45x e da nord. Il WTC 7 ha schiumato per oltre 7 ore prima di distruggersi.


Video di ABC News ripreso da un elicottero che mostra lo squarcio apparentemente cilindrico sulla facciata sud del WTC 7, simile a quello creato sul Bankers Trust. Il WTC 7 schiuma.


Il WTC 7 schiuma dalla facciata sud da cima fino in terra. Le Torri sono ormai distrutte.


Video ripreso da un elicottero che mostra lo schiumare (a 45x) e la distruzione di entrambe le Torri (a velocità normale). Poco dopo l'inizio della distruzione del WTC 1, notiamo al minuto 3:24 un "frammento" del WTC 1 colpire l'angolo del WTC 7 in alto a sud est (angolo nascosto dall'edificio stesso nella ripresa). Immediatamente si notano dei fumi biancastri fuoriuscire da quell'angolo quando la polvere del WTC 1 non è ancora salita così in alto. Ci domandiamo cosa siano quei fumi biancastri.

12 aprile 2019

Capitolo 10 - Buchi

Non possiamo vivere in un mondo che è interpretato per noi da altri. Un mondo interpretato non è una casa. Parte del terrore è riprenderci il nostro ascolto, usare la nostra voce, vedere la nostra luce.
- Hildegard von Bingen.

A. Introduzione


Dove sono andati a finire gli edifici? Perché ci sono dei buchi?

Fig.1 – (23/09/01) Immagine satellitare del sito effettuata dal NOAA.


Ogni edificio andato distrutto l'11 settembre aveva il prefisso WTC. Sorprendentemente, gli edifici molto vicini al WTC, che non facevano parte del Complesso del WTC, hanno riportato pochi danni collaterali. Per quanto riguarda gli edifici del WTC non completamente distrutti, in essi erano visibili più fori circolari - soprattutto negli edifici WTC 5 e WTC 6.

Gli edifici 5 e 6 avevano dei buchi che erano piuttosto misteriosi. A causa della verticalità di questi fori, non potevano essere stati causati da esplosivi convenzionali. Il WTC 6, un edificio di otto piani, hanno perso circa la metà del suo volume eppure c'erano decisamente pochi detriti rimasti in fondo all'edificio. Nessuno ha tentato di spiegare questi buchi misteriosi.

Dove sono finiti gli edifici 3 e 4? La metà del WTC 3 non c'era più dopo la distruzione del WTC 2, e il resto scomparì dopo la distruzione del WTC 1 ad eccezione di un piccolo troncone all'estremità sud. L'edificio 4 praticamente scomparve tranne che per l'ala nord. Il materiale mancante del WTC 3, del WTC 4 e della Bankers Trust evidenzia schemi e modalità simili al materiale mancante nel WTC 4 e WTC 5.

B. Posizione dei Buchi


Fig.2 – (23/09/01) Uno sguardo più da vicino. (NOAA).


Nella fig.3, si noti quanto sono dritti i fori verticali che tagliano da cima a fondo il WTC 6. Mentre c'è un'abbondanza di rivestimento in alluminio sui tetti degli edifici 5 e 6, ce n'è poco o per niente all'interno dei fori.

La fig.3 guarda verso ovest / nord-ovest. Notare i considerevoli detriti di acciaio provenienti dai piani inferiori del WTC 1 che giacciono su West Street. Questi detriti non hanno danneggiato la facciata del WFC 2, che ha subito solo delle finestre rotte.

Fig.3 – (15?/09/01) Fori cilindrici evidenti nel WTC 5 e nel WTC 6. Si noti quanto sono dritti i fori verticali che tagliano da cima a fondo il WTC 6.


Fig.4 – (15?/09/01) Fori cilindrici evidenti nel WTC 5 e nel WTC 6. Questa foto mette in risalto la profondità del foro nel WTC 6. Mentre c'è un'abbondanza di rivestimento in alluminio sui tetti degli edifici 5 e 6, ce n'è poco o per niente all'interno dei fori.


Il percorso diagonale delle "wheatchex" d'acciaio sulla strada fa sembrare come se si fossero piegate all'indietro, siano saltate fuori dalla vasca di contenimento, abbiano tentato di fare una piroetta e si siano lasciate cadere in mezzo alla West Side Highway, quasi pronte per essere caricate sui camion. La coesione di queste pareti del WTC 1, stese su West Street con spessore unitario, suggerisce fortemente che la termite non sia stata utilizzata su di esse. Perché? Perché la termite avrebbe tagliato l'acciaio e lo avrebbe fatto crollare, creando un mucchio di rifiuti sparsi e probabilmente scagliando travi d'acciaio negli edifici adiacenti.

Il lato nord della parete esterna del WTC 1 è in piedi senza sostegno, inclinata verso il WTC 6. Il lato est della parete rimanente del WTC 1 sembra essere la sezione più alta di parete non supportata che rimanga. Un "crollo alla pancake" avrebbe schiacciato (distrutto, deformato) queste pareti esterne, eppure rimangono in piedi sull'attenti come soldati. I pavimenti collegati a queste pareti esterne sembrano essere scivolati via come se non fossero mai esistiti. Come possono venire strappati via i pavimenti dalle pareti mentre le pareti rimangono erette, indeformate e senza sostegno? Ancora una volta, risulta che i pavimenti siano stati polverizzati e siano semplicemente scomparsi. Ci sono dei detriti al livello della lobby vicino alle pareti ancora in piedi, ma non ci sono piani accatastati come "pancake".

La fig.4 mostra i resti del WTC 6 appena a nord di dove si trovava il WTC 1. I fori verticali nel WTC 6 (US Customs Building – Dogana) hanno la forma dei carotaggi cilindrici che si effettuano nel terreno. Cosa avrebbe potuto fare ciò? Esplosivi? Termite? Mini bombe nucleari? Un'arma a raggio? Qualunque cosa fosse, ha prodotto dei fori dritti verticali causando allo stesso tempo pochi danni evidenti in direzione orizzontale al resto dell'interno del WTC 6. Inoltre, il parcheggio al di sotto del WTC 6 è rimasto sostanzialmente intatto, come mostra la fig.5.

Fig.5 - La parete occidentale della vasca di contenimento sopra ha continuato a trattenere le acque del Hudson River dopo l'11 settembre senza riportare danni significativi. Questa è una vista ripresa dall'interno della pianta del WTC 1.


Polvere e alcuni pezzi di rivestimento in alluminio del WTC giacevano sul tetto dell'edificio del Bankers Trust di 41 piani, ma c'erano altri danni per lo più limitati ai piani inferiori.
La medesima configurazione è presente in altri edifici danneggiati adiacenti al Complesso del WTC. Sorprendentemente, ci sono pochissimi danni in seguito alla distruzione di due edifici da 110 piani direttamente dall'altra parte della strada. Particolarmente degno di nota, perché in questi edifici adiacenti non ci sono seri danni sopra al 20° piano? Il livello del ventesimo piano è ad un'altezza inferiore al 20% dell'altezza di una Torre Gemella. Cosa spiegherebbe questa mancanza di danni a livelli più alti? Lo spiegherebbe la disintegrazione e la polverizzazione fino alle dimensioni di polvere di borotalco al di sopra del 20° piano.

Fig.6 – (23/09/01) Bankers Trust (Deutsche Bank) vista dall'alto. (NOAA).

C. Dall'Alto


Fig.7 – (23/09/01) Una vista del WTC dall'alto. Il nord è a destra. (NOAA).


In fig.7, sono stati rimossi alcuni detriti, ma la polvere sta ancora affiorando. Se la maggior parte dell'acciaio proveniente dai piani superiori del WTC 1 e del WTC 2 è stato polverizzato, allora quanto acciaio è stato effettivamente spedito in Cina per essere riciclato? Qualcuno ha queste cifre - o le ricevute?

Anche le testimonianze dei primi soccorritori avvalorano le evidenze fotografiche. Ad esempio, il vigile del fuoco Tiernach Cassidy, nella sua testimonianza, menziona ripetutamente di essersi imbattuto in un "buco" nell'edificio, che descrive anche come uno "squarcio" e, ad un certo punto, come un "buco profondo sessanta piedi [18 metri]".

Video sottotitolato in italiano in cui Dr. Wood fa una panoramica dei buchi del WTC.

D. Parete Mancante 


Fig.8 – (12/09/01) I resti del WTC 6 sovrastano la pianta del WTC 1.


In fig.8, la vista da sopra la cupola del WFC 2 mostra i danni arrecati al WTC 6, al centro della foto. A sinistra si vedono i resti del WTC 7. La pila di detriti è alta diversi piani. A destra c'è la rimanente parete nord del WTC 1, che si appoggia al WTC 6. Dov'è andata a finite la parete? Dove sono andati a finire i 100 piani superiori della parete nord? Non avrebbero potuto cadere sul WTC 6 o sul WTC 7 perché non ci sono "wheatchex" di metallo lì. Rimane parte della struttura centrale [Scala B] del WTC 1, ma dov'è il resto della struttura? La quantità di detriti caduti copre a malapena il terreno. Anche queste foto evidenziano la profondità del buco nel WTC 6.

Fig.9 – (a) (13/09/01) La singolare “distesa” di “wheatchex” d'acciaio su West Street (West Side Highway) appartenenti ai piani inferiori del WTC 1. La pila di detriti del WTC 3 è sullo sfondo, accanto alla parete del WTC 2 priva di supporto. (b) (15/09/01) Le tre “wheatchex” d'acciaio infilzate su West Street in primo piano e i resti del WTC 3 sullo sfondo, davanti la parete ovest del WTC 2.

E. WTC 6


Fig.10 – (23/09/01) Questa foto mostra i ritagli verticali nel centro del WTC 6. A sinistra del WTC 6 ci sono i resti del WTC 1. Si noti il diametro abbastanza costante dei fori. I fori sono essenzialmente vuoti: pochi detriti sono visibili all'interno dei fori.(NOAA).


E' possibile individuare l'oggetto "wheatchex" nella foto grande sopra (in alto al centro, vicino alle gru) in fig.10 e usarlo come scala (fig.11).

Fig.11 – (a) “Wheatchex” usata come scala. (b) Dimensione del “forcone” con le “wheatchex” come denti o rebbi del “forcone” (NOAA). (c) Le dimensioni delle “wheatchex” in gruppi assemblati.


Le fig.10 e fig.11 mostrano entrambe la stessa vista dall'alto sul WTC 6. Questa foto non mostra un solo ritaglio ma un gruppo di ritagli verticali che si uniscono insieme e formano un contorno irregolare. Non è visibile alcun piano crollato nella parte inferiore del buco e il cuore dell'edificio è sparito. Una bomba non può fare ciò. I detriti all'interno dell'edificio sono minimi e tutti a livello del suolo, non più profondi. La base della parete nord del WTC 1 si trova a sinistra del WTC 6 e si possono vedere i resti di un gruppo di colonne centrali [dov'era la Scala B] al centro della pianta del WTC 1. Anche i detriti del WTC 1 sono quasi inesistenti, sminuiti dai resti del WTC 6 di 8 piani.

Fig.12 – Il WTC 6 visto da (a) da est e (b) da ovest.


I ritagli verticali in WTC 6 approssimano la forma di cerchi (visti dall'alto), ciascuno con un diametro di circa 24 piedi [7.3 metri], misurati e calcolati dalle dimensioni note delle "wheatchex" d'acciaio. Dove è finito il materiale centrale dell'edificio? È stato disintegrato, polverizzato in polvere fine? Se così fosse, come?


Il WTC 6 e la parete nord del WTC 1. Foto non presente nel Libro.


Fig.13 – (27/09/01) (a) Due persone scrutano l'interno del WTC 6. (b) All'interno del buco nel WTC 6 profondo 8 piani [è possibile contarli].


Segue la testimonianza del primo soccorritore Mark DeMarco, della 49 Emergency Services Unit del NYPD [New York Police Department]:
Le persone che erano state con noi vicino alla porta della lobby, il sergente Mike Curtin, D'Allara e i vigili del fuoco, erano nella parte intera dell'edificio che aveva ceduto. Era come un enorme cratere. Sentivo che quasi certamente erano andati. Il caso volle che fossimo in un piccolo angolo della lobby, e siamo sopravvissuti. Tre quarti della lobby erano distrutti. Quando sono tornato il giorno dopo, ho portato il mio supervisore per mostrargli esattamente dove ero quando è successo, e dove pensavo che fossero le persone scomparse. E quando la polvere si posò e il sole stava illuminando l'interno, non riuscivo a credere a quanto dell'edificio 6 fosse sparito. Al tempo sentivo che non c'era speranza per loro. Sarebbe stata solo un'operazione di recupero.
[Fonte: pag. 203-205, Mitchell Fink e Lois Mathias, "Never Forget: An Oral History of September 11, 2001", NYC: HarperCollins, 2002.]
Ancora una volta, nella ricostruzione di DeMarco è completamente assente qualunque descrizione di piani crollati l'uno sull'altro alla “pancake”. Al contrario, sottolinea "quanto dell'edificio 6 fosse sparito" e che era come se l'intero edificio semplicemente non fosse lì: "Era", afferma, "come un enorme cratere".

[DeMarco racconta che si trovava all'interno della lobby del WTC 6 durante la distruzione del WTC 1. Le persone che si trovavano in una posizione centrale all'interno della lobby sono letteralmente scomparse, mentre lui si è salvato poiché si trovava in una posizione defilata, ovvero non in corrispondenza dell'enorme buco del WTC 6 !!]

La foto di fig.13 è stata scattata all'interno del WTC 6. I ritagli verticali visti in fig.10 sembrano effettivamente profondi fino al pian terreno, con relativamente pochi detriti presenti. Si possono contare il numero di piani all'interno dell'edificio e sono visibili otto piani (il conteggio dei piani sul lato più lontano, dall'alto verso il basso, risulta più semplice). Ancora una volta, le evidenze suggeriscono che tutti gli 8 piani furono in qualche modo polverizzati o siano "scomparsi". Perché? E come?

Fig.14 – (20/10/01) Il centro del WTC 6.


L'interno del WTC 6. Foto non presente nel sul Libro.


Il WTC 6. Foto non presente nel Libro.


I detriti sul fondo del WTC 6. Foto non presente nel Libro.


I detriti sul fondo del WTC 6. Foto non presente sul Libro.


Video con sottotitoli in italiano che commenta l'interno del WTC 6.


Il video in inglese inizia con un servizio di "60 Minutes" della CBS del 31/10/01 in cui il giornalista Dan Rather viene accompagnato nei livelli sotterranei del WTC Complex da Ken Holden, il Commissario del Dipartimento di Progettazione e Costruzione di New York City. 
1) Dopo oltre 7 settimane i "fumi" emanano ancora dalle macerie, secondo il giornalista a causa dei fuochi sotterranei ancora vivi.
2) Dicono che i detriti hanno distrutto il tetto e tutti gli 8 piani del WTC 6 arrivando fino al 6° piano sotterraneo, ma giudicate voi stessi se riuscite a vedere qualche trave d'acciaio laggiù! Ovviamente, in alcuni punti i sotterranei erano piuttosto malconci ma la fig.5 testimonia come il parcheggio sotto al WTC 6 non abbia subito danni notevoli.
3) Si vede l'interno scavato del WTC 6 e il parcheggio sotto al WTC 6 da cui si vedono alcune macchine "tostate". Inquadrano una pozza di alluminio fuso che sembra fosse una borchia che ricopriva il cerchione. Concludono si sia fuso dal calore intenso! A dire il vero l'intero cerchione non c'è più, probabilmente perché fatto di acciaio? La luce che si vede provenire dall'alto è quella che filtra attraverso il cratere del WTC 6.
4) Si vede parte del Centro Commerciale e un vagone intatto del treno PATH.
5) Dichiarano di aver rimosso 400000 tonnellate in superficie delle 1.2 milioni di macerie stimate. 
6) Inquadrano una parete della vasca di contenimento confermando che non ci sono state infiltrazioni d'acqua dal fiume Hudson, nonostante la vasca non sia più sostenuta a dovere a causa dei cedimenti sotterranei (per esempio i piani dei parcheggi sotterranei). Dovranno infatti installare dei tiranti attraverso le mura della vasca e ancorarli al basamento roccioso. Spiegano che anche prima del 11/09 un po' d'acqua filtrava costantemente nei sotterranei ma quella che si vede nel video è dovuta all'acqua che quotidianamente versavano sulle macerie (milioni di litri).
Il video continua con un altro servizio, della CNN, in cui essenzialmente ribadiscono che le auto hanno preso fuoco nei sotterranei per via del calore intenso. Aggiungono che spesso si verificano dei crolli nei sotterranei dovuti ai mezzi pesanti in superficie che spostano e rimuovono i detriti. Riferiscono che un vagone del treno PATH sia stato completamente schiacciato fino a terra ma non lo inquadrano. Dicono che al 6° livello sotterraneo ci sia il più alto grado di compressione: più di 10 piani del WTC risultano compressi in appena 3 metri! Non è molto chiaro dal video, ma accanto alla zona inquadrata presumibilmente compressa si vedono alcune colonne che non sembrano affatto compresse! 
Cosa concludere da tutto ciò? Sono forse tutti dei bugiardi? Non lo crediamo. E' invece plausibile che stiano cercando semplicemente di fornire delle spiegazioni che sembrano razionali usando fenomeni a loro noti, come il fuoco che brucia le auto o i detriti delle Torri che distruggono tutto ciò che incontrano. Occorre anche considerare come le persone, specialmente in una situazione estremamente emotiva come l'11/09, tendano ad aggrapparsi alla prima spiegazione senza riflettere. C'è poi l'effetto della quantità di notizie che circolavano e confondevano soprattutto, alcune smentite, altre non accurate. Infine, c'erano anche molte voci che circolavano, alcune create appositamente, altre frutto della ricerca di una spiegazione razionale di un evento unico e mai visto prima, per esempio il calore apparentemente generato dal metallo fuso nei sotterranei. Si diceva che le scarpe di sicurezza degli operai (quelle con punta in acciaio) si squagliassero nel giro di un paio d'ore poiché le macerie avevano una temperatura di 1100°F (593°C), eppure non risultano segnalazioni di piedi ustionati! Video con risoluzione migliore 720P qui: https://www.youtube.com/watch?v=GTm9nYF-ofQ


Video in inglese che parla delle scarpe di sicurezza che si squagliavano. Vengono inquadrati occhiali di protezione, calzini, guanti e altro ma neanche uno scatolone pieno di scarpe. Sarebbe logico vederne moltissimi visto il numero di operai e il ritmo con cui si squagliavano! Detto questo, non si vuole negare che le scarpe si squagliassero effettivamente, ma piuttosto evidenziare l'impossibilità che gli operai potessero lavorare a 593°C. Se le scarpe si squagliavano davvero, non era per via del calore ma era dovuto a qualcos'altro.


F. WTC 3


Fig.15 - (11/09/01 ore 10.28 a.m.) Una delle ultime foto scattate da Bill Biggart che mostra una sezione mancante dal WTC 3 [si noti come l'edificio sia scavato in maniera netta e verticale, specialmente verso il centro].

G. WTC 5


Fig.16 – I buchi nel WTC 5, dopo la distruzione del WTC 1, WTC 2 e WTC 7.


Fig.17 – I buchi non sono ancora presenti nel WTC 6 o nel WTC 5. (a) Foto scattata da sopra l'Hudson River. (b) Uno sguardo più da vicino. [Il WTC 1 è ancora in piedi].


I buchi nel WTC 5. Foto non presente sul Libro. 

H. I Buchi su Liberty Street


Fig.18 – Il foro cilindrico su Liberty Street. A sinistra (a) 13?/09/01, a destra (b) 23/09/01


Fig.19 – (22/09/01) Buchi, edifici mancanti e la parete sud della vasca di contenimento [bathtub].


Mappatura dei buchi: buco #1 (più piccolo: contorno rosso) e buco #2 (più grande: rettangolo pieno rosso). Mappa non presente sul Libro.  


I buchi ben evidenziati. Sembra esserci un buco #3 all'estremità della vasca di contenimento. Foto non presente sul Libro.


1. Buco #1 su Liberty Street

La fig.20a mostra un buco al di là della parete del WTC 2 vicino a Liberty Street e presenta una serie di caratteristiche anomale. Una è la porzione inferiore mancante di quella trave all'estremità destra della foto [seguire la freccia]. Le tre colonne esterne al centro dell'immagine hanno uno strano aspetto flangiato come se fossero state spiegate e sembrano cotte. Sembra che una "wheatchex" d'acciaio si sia tuffata nel buco [a sinistra del #2]. Il fatto che sia visibile solo l'estremità della "wheatchex" suggerisce quanto sia profondo il buco.

Fig.20 – I buchi su Liberty Street. (a) Buco #1 (21/09/01) (b) Buco #2 (18/09/01).
(a) Questo buco è adiacente al WTC 2 (vedere fig.19) e attraversa il marciapiede e la pavimentazione. Questo buco contiene più detriti rispetto al buco discusso in fig.22, tuttavia i detriti sono abbastanza minimali. Sembra che i detriti siano caduto nel buco. (Si noti la scala delle dimensioni, mostrata in fig.21). (b) Gli operai di Ground Zero vicini a una scala a pioli nel buco #2 di Liberty Street, mostrato in fig.19. La parete rimanente del WTC 2 è sullo sfondo.


Fig.21 – Distanza tra colonne sotterranee e altezza approssimativa dei piani.


Le colonne del WTC 2 assomigliano ai "manici di un forcone" al livello della lobby, con una distanza di 10 piedi [3 metri] tra gli assi. Una persona di sei piedi [1.82 metri] poteva sdraiarsi tra le colonne con i piedi contro una colonna, allungare le mani e quasi toccare la colonna adiacente. Auto e camion di grandi dimensioni potrebbero passare tra queste colonne. Pertanto, la peculiarità riscontrata sulla colonna, ovvero lo "scartarsi / aprirsi", suggerisce l'effetto di una forza straordinaria.

2. Buco #2 su Liberty Street

Come in fig.20a, ancora una volta ci sono resti di travi in acciaio dalla forma "simile a serpenti" che pendono dal buco [fig.20b]. Sembra siano arrivate a un passo dalla completa disintegrazione. Il metallo nell'angolo in basso a destra nell'immagine, dall'aspetto mimetico, appare deformato e sciolto come fosse stato attaccato dall'acido. C'è una grande quantità di materiale distribuito ovunque che sembra essere stato passato in un distruggi-documenti. Nei livelli inferiori, l'armatura del cemento risulta scoperta, evidentemente perché il cemento collegato ad essa è stato polverizzato.

Nella fig.20b, è visibile un po' di acciaio “abbrustolito”. L'operaio accanto alla scala fissa diversi pezzi di travi di acciaio scolorito come se volesse dire: "Che diavolo è questo?" C'è una lunga trave rossa che sale dall'angolo in basso a destra che appare ondulata come un serpente. Prima che l'acciaio si disintegri, si arriccia forse, diventa ondulato o si raggrinzisce? Vicino alla punta del "serpente", c'è un pezzo di materiale verticale che ha un aspetto rame dorato. Sotto la scala, ci sono due pezzi dorati simili e altamente riflettenti. Il WTC 2 mostra una strana tendenza, in cui manca la parte inferiore di una colonna d'acciaio, ma non la sua porzione superiore [sopra il casco bianco dell'operaio, immediatamente a destra]. Forse la gravità in quel punto stava giocando un brutto scherzo? Sullo sfondo, dietro la scala, si può vedere una sezione del marciapiede intatto senza quasi nessun detrito. E' adiacente alla base della Torre Sud di 110 piani, ma stranamente il marciapiede non è stato schiacciato dai detriti in caduta.

Polvere e vapore hanno continuato a levarsi dalle macerie in diverse zone per settimane dopo l'11 settembre. Questo fenomeno ha bisogno di una spiegazione. Le pozze di metallo fuso sembrano fornire una possibile spiegazione, ma non è corretta.

La fig.22 guarda in basso nel seminterrato del WTC 2. Il seminterrato è adiacente all'angolo sud-est della parete della vasca di contenimento, che fu danneggiata nella parte superiore, e sembra esserci il pavimento bagnato o una pozza d'acqua. Ma non c'è vapore che sta salendo e certamente non c'è metallo fuso visibile in questa sezione del seminterrato.

Fig.22 – (18/09/01) I soccorritori scendono nel seminterrato sotto il WTC 2. (Buco #2). Nonostante siano visibili ingenti danni, ci sono pochi detriti e macerie sul fondo del buco. Non c'è traccia di metallo fuso. Un operaio in lontananza cammina lungo un'enorme colonna centrale. 


Video con sottotitoli in italiano che riepiloga egregiamente le evidenze presentate in questa sezione H, "I Buchi su Liberty Street".


Lo stesso buco mostrato in fig.22. Si noti sulla destra la stessa trave della fig.22 dove camminava l'operaio. Foto non presente sul Libro.


Altra foto dello stesso buco. Foto non presente sul Libro.


Servizio di ABC News (in inglese) del 16/09/01 in cui Peter Jennings intervista Kevin Sutavee autore del video. Si vedono i buchi su Liberty Street filmati immediatamente dopo la distruzione delle Torri l'11 settembre.


3. I Buchi #1 e #2 Si Uniscono

Cosa possiamo concludere su tutto ciò? Né la demolizione controllata né la termite (ancor meno il combustibile per aerei in fiamme nelle Torri) possono spiegare le anomalie di tali buchi e il fatto che non ci siano detriti accatastati come “pancake” sul fondo di essi.

In breve, qualcos'altro deve essere considerato come meccanismo di distruzione, qualcosa che, letteralmente, ha scavato i buchi attraverso gli edifici, e che ha anche “dustificato” le Torri.

Fig.23 – (13?/09/01) Profondi buchi vuoti sotto Liberty Street.


[Sembrerebbe che il buco #1 e il buco #2 si siano uniti. Forse sono stati rimossi dei detriti in superficie, oppure ha ceduto il pavimento in un secondo momento, o forse è solo l'effetto della prospettiva delle foto scattate dall'alto e quella della fig.19.]

Foto di Aaron Peterson del 19/09/01 dei buchi su Liberti Street non presente sul Libro.


Dettaglio dei buchi su Liberty Street. Qui sembra un enorme buco unico. Foto non presente sul Libro.

Altri Video


Video sottotitolato in italiano in cui vengono presentate molte delle evidenze discusse da Dr. Wood durante alcune presentazioni. Il video è importante anche perché verso la fine, Dr. Abraham Hafiz Rodriguez, allora studente di biologia / neurobiologia, ci racconta la censura ai danni di Dr. Wood ad opera di Wikipedia. Potete seguire l'evolversi della controversia con Wikipedia qui Abraham Hafiz Rodriguez e qui User talk: Pookzta e qui Judy_Wood e leggere quest'articolo di Andrew Johnson qui Andrew Johnson. Alla fine Abraham è stato bloccato da Wikipedia.


Immagine della pagina Wikipedia su Dr. Wood creata da Abraham Hafiz Rodriguez e cancellata da Wikipedia.


La testimonianza di Abraham Hafiz Rodriguez sull'episodio di censura da parte di Wikipedia, a cui si fa riferimento nel video precedente.


Abraham Hafiz Rodriguez confronta Richard Gage di AE911Truth durante una sua presentazione del 12 dicembre 2011 sul perché sia stato "bannato" dal movimento per aver menzionato Dr. Judy Wood. Video in inglese. Parte 1.


Parte 2 del video sopra.


Servizio di CBS News del 12/09/01 (in inglese) che mostra la frustrazione dei medici e paramedici che s'interrogano sul perché non ci siano feriti da curare o corpi da recuperare. Verso il minuto 04:25 un vigile del fuoco commenta dicendo: "110 piani al livello del terreno."