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21 febbraio 2021

Capitolo 21 - Tappeti Arrotolati

Una delle lezioni più tristi della storia è questa: se siamo stati ingannati abbastanza a lungo, tendiamo a rifiutare qualsiasi evidenza del raggiro. Non ci interessa più scoprire la verità. L'imbroglio ci ha catturato. È semplicemente troppo doloroso riconoscere, anche a noi stessi, che siamo stati imbrogliati. 
- Carl Sagan, The Fine Art of Baloney Detection.

Il problema non è mai come far entrare nella tua mente pensieri nuovi e innovativi, ma come far uscire quelli vecchi. 
- Dee Hock, Fondatore, Visa.

A. Introduzione

Dr. Wood usa il termine "wheatchex" per riferirsi al gruppo prefabbricato di tre colonne esterne sul WTC 1 e sul WTC 2, ciascuno alto tre piani, collegate tra loro con delle piastre a spandrel come mostrato in fig.1. Il documento riassuntivo del NIST NCSTAR 1 affermava che le colonne esterne si sono inflesse e divenute instabili. Tuttavia, tale comportamento non è coerente con le evidenze.

Fig.1 - (a) Tipico pannello perimetrale costituito da tre colonne piene collegate da tre piastre a spandrel. Assieme di colonne perimetrali / spandrel e struttura del pavimento. [Fonte: Figura 1-4 NIST NCSTAR 1, pag.58 del pdf].

Fig.2 - Illustrazione di un paio di "wheatchex". [Dimensioni in piedi e pollici].


Fig.3 - La costruzione del WTC: visibili il "core" [struttura centrale] e il perimetro strutturale della Torre.

La fig.4 mostra un esempio di carico verticale sulle wheatchex. 

Fig.4 - Colonne perimetrali caricate verticalmente.

B. Risultati Attesi da un Collasso Gravitazionale

Cosa si aspetterebbero di osservare gli ingegneri se il WTC fosse stato distrutto da un collasso gravitazionale?

Fig.5 - Sezione trasversale dei collegamenti di un pavimento a traliccio / travatura reticolare [floor truss].

O i supporti del traliccio (le staffe in profilato [angle clips] mostrate in fig.5) tengono o non tengono. Se non reggono e si verifica il pancaking dei pavimenti / travetti del pavimento [floor joists], non ci sarà alcun cedimento della colonna, perché se i pavimenti crollano verso il basso come frittelle, le colonne non saranno più soggette ad un carico significativo. Se i supporti del traliccio reggono e non si verifica il pancaking, e se le colonne risultano sovraccariche e/o estremamente indebolite, potrebbe esserci un'instabilità della colonna. Consideriamo il caso dell'instabilità, un processo esemplificato dalla lattina in fig.6.

Fig.6 - La lattina si piega. Le pieghe risultano nette e marcate.

Notare che la lattina si piega e che le pieghe sono nette, ovvero il risultato è una lattina "spiaccicata". Consideriamo ora cosa causa l'instabilità iniziando dalla formula per l'instabilità critica:

Formula per il carico critico [di punta]: Pcr = EIp2 / (KL)2 , in cui

Pcr = carico assiale critico o massimo che agisce sulla colonna appena prima che inizi l'instabilità. Tale carico non deve far si che lo sforzo proporzionale nella colonna non superi il limite.
E = modulo di elasticità [modulo di Young] del materiale
I = momento d'inerzia minimo della sezione resistente
L = lunghezza libera della colonna con le estremità incernierate
K = lunghezza efficace della colonna

Fig.7 - Inginocchiatura e flessione.

Ciò che la matematica ci mostra è che se agisce più forza di quella che la colonna può sopportare (a causa del sovraccarico e/o dell'indebolimento dovuto alle alte temperature), essa si infletterà verso l'esterno o verso l'interno, a seconda del carico laterale minore. La Fig.7a mostra un modello semplificato di una colonna instabile dove la molla rappresenta la rigidezza laterale della struttura mostrata in Fig.7b. Quando il carico P è eccessivo o quando la molla non è sufficientemente rigida, la colonna si flette.

Fig.8 - Instabilità al carico di punta. 

Fig.9 - (a) Struttura del pavimento, (b) prima, (c) instabilità, (d) diagramma di carico.


Fig.10 - Le colonne esterne sono soggette ad un carico assiale verticale. Se venissero sovraccaricate, ci si aspetterebbe che si inflettano come mostrato.

Fig.11 - Flessione attorno ad un asse orizzontale (attesa in un "collasso" da sovraccarico e/o indebolimento strutturale).

Ma questo modo di flettersi o incurvarsi non è affatto quello che riscontriamo nei resti del WTC. Consideriamo l'immagine in fig.12.

C. Ciò Che Osserviamo


Fig.12 - Le travi del WTC non sono compatibili con un collasso gravitazionale o con un'esplosione convenzionale.   

Contrariamente all'analisi precedente sull'instabilità, qui incontriamo questo straordinario fenomeno. È spiegato di seguito. Dr. Wood lo chiama il fenomeno del "tappeto arrotolato" poiché gli assiemi arrotolati di colonne, con i spandrel avvolti intorno ad esse a mo' di cintura, assomigliano a tappeti arrotolati, sottolineando il fatto che il loro aspetto arrotolato è diverso dall'aspetto caratteristico della flessione.

Fig.13 - Travi del WTC. Tale deformazione non è compatibile con un collasso gravitazionale o un esplosione. (NIST).

L'insieme di travi mostrate dalla fig.12 alla fig.15, avvolte nelle loro piastre a spandrel, assomiglia più a dei tappeti arrotolati che a colonne perimetrali del WTC (wheatchex).

Fig.14 - (a) Queste colonne sono curvate attorno all'asse sbagliato. (NIST) (b) In un collasso dovuto alla gravità, le colonne esterne non sono praticamente soggette ad alcun carico in questa direzione.

Fig.15 - (a) Le piastre a spandrel si avvolgono intorno alle colonne. (b) In un collasso dovuto alla gravità, le colonne esterne non sono praticamente soggette ad alcun carico in questa direzione. (NIST)

Fig.16 - (a) La flessione attorno all'asse verticale non ha senso. (b) L'edificio non è sollecitato attorno all'asse verticale.

Fig.17 - Installazione della struttura del pavimento all'epoca della costruzione delle Torri.

Fig.18 - (a) Travi del WTC avvolte come un burrito (b) o come un "Pepperoni roll".

Fig.19 - (a) Travi del WTC che assomigliano ad impasto per torte versato. (b) Sembra che le cinture a spandrel siano state drappeggiate come fossero cartapesta su queste colonne esterne dritte del WTC, e dopo essersi solidificate siano state verniciate a spruzzo di rosso fuoco.

La fig.20a mostra una colonna esterna che non si è deformata per via di un carico assiale. Sembra un nastro arricciato su una confezione regalo. Il nastro per decorazioni viene arricciato raschiando un lato con un oggetto affilato, come la lama di un paio di forbici. Ciò deforma un lato. Se un lato si restringe lungo la sua lunghezza il nastro si arriccia. Ma ci sono altri modi per alterare le proprietà di un materiale su un solo lato, ad esempio mediante calore, sostanze chimiche, campi di energia o carichi (ad esempio, come in un termostato/lamina bimetallica). L'instabilità della colonna si verifica in un punto particolare, per esempio una cerniera, e non risulta distribuita uniformemente lungo la sua lunghezza, come dimostrato dalla lattina Red Bull in fig.6. Al contrario, la colonna mostrata in fig.20a è uniformemente arricciata come un fiocco per circa metà della sua lunghezza.

Fig.20 - (09/05) Colonne arricciate.
(a) Questa colonna esterna sembra essere diventata una tagliatella moscia. (b) Colonne dritte, nessuna deformazione, ma le piastre a spandrel sono arrotolate.

D. Colonne Dritte - Non Deformate

La Fig.20b mostra le colonne esterne che non sono deformate da un carico assiale, ma che hanno le cinture a spandrel piegate attorno a un asse verticale indicando che è stato applicato un carico rotazionale o una coppia, o un effetto di campo uniforme che ha alterato le proprietà del materiale su una superficie più che su un'altra. Non esiste nessun carico meccanico dovuto alla gravità che possa causare questa configurazione.

Fig.21 - (a) 13/09/01. (b) 11/09/01. 
Wheatchex infilzate su West Street, viste (a) da nord, (b) da sud.

La fig.21a mostra le wheatchex infilzate su West Street. La foto mostra una visuale lungo le colonne dritte appartenenti alle pozione inferiore del WTC 1 e che giacevano lungo West Street. La fig.21b mostra le stesse colonne da sud. Queste colonne infilzate su West Street si trovavano a circa 200 piedi [60 meteri] dal WTC 2 e non erano deformate.

Fig.22 - Queste altre travi del WTC (wheatchex) si sono infilzate su Church Street senza deformarsi e si trovavano a quasi 400 piedi [120 metri] di distanza dal WTC 2.

Fig.23 - Le wheatchex su Church Street volarono per circa 400 piedi.

La fig.22 mostra che le wheatchex che si sono infilzate su Church Street erano dritte, mentre l'unica parte rimanente dell'edificio principale del WTC 4 si è accasciata, come se fosse appassita. Una lunga piattaforma di legno è visibile sotto le due grandi gru di fig.24. Serve per distribuire il peso delle gru ed evitare di danneggiare le pareti delicate della vasca di contenimento ("bathtub").

Fig.24 - (22/09/01) Queste ultime colonne rimaste in piedi non sono deformate. Si noti il buco all'estrema destra. [I resti dell'edificio in primo piano sono quelli del WTC 3 (Vista Hotel di 22 piani), l'edificio nero in lontananza è il WTC 5 e sulla sinistra le pareti rimanenti del WTC 1]. 

La piattaforma di legno stessa si trova al di fuori del muro occidentale della vasca di contenimento e i lunghi bracci delle gru lavorano a sbalzo sulla delicata parete per evitare di danneggiarla. Anche il piccolo escavatore giallo (appena sopra la data/ora in basso a destra sulla foto) sta lavorando dall'esterno della vasca e si sta allungando oltre il muro. I buchi indicati nella foto sono appena all'interno della parete della vasca. La voragine all'estrema destra è molto più grande dell'intera lunghezza dell'escavatore esteso.

Come illustrato al capitolo 17, l'effetto Tesla-Hutchison, modificando la struttura molecolare in una zona ristretta di un materiale, può produrre flessioni anomale del tipo mostrato in fig.25.

Fig.25 - Barra piena fatta di molibdeno soggetta all'Effetto Hutchison. Diametro 2.5-3 pollici [63.5-76.2 mm].

E. Travi a Doppio T Curvate Attorno all'Asse Sbagliato


Fig.26 - Travi a doppio T deformate nella direzione sbagliata. Tale deformazione non è coerente con un sovraccarico.

In questo contesto, è interessante notare che ci sono diverse immagini di "travi a doppio T" che sono curvate attorno all'asse sbagliato, come mostrato in fig.26 e fig.28, il che contraddice l'ipotesi della distruzione delle Torri Gemelle dovuta ad un crollo gravitazionale e al pancaking dei piani.

Fig.27 - (a) Schema di carico tipico su una trave a doppio T, (b) deformazione attesa dovuta a tale carico, (c) deformazione effettiva riscontrata nelle travi ritrovate a GZ, come si vede in fig.26. Il carico verticale non dovrebbe causare la flessione delle travi a doppio T attorno ad un asse verticale.

F. Travi Incurvate Eccessivamente

Fig.28 - (2002) (a) Imponente colonna della struttura centrale che mostra un'anomala curvatura regolare. (b) Colonna della struttura centrale del WTC curvata ma non per motivi d'instabilità. Un "collasso" gravitazionale non potrebbe fare ciò. La trave sopra ha una curvatura regolare e liscia senza pieghe.

Le travi deformate aventi le caratteristiche tipiche di un collasso gravitazionale erano praticamente inesistenti al sito del WTC. Alcune travi risultano curvate più di 180°. Una tale entità e il tipo di distorsione dell'acciaio non possono essere il risultato di un collasso dovuto alla forza di gravità.

G. L'Evidenza del Bankers Trust Building


Fig.29 - Un ingrandimento di una trave a doppio T. [See-through holes = Fori passanti].

In fig.29 osserviamo che la trave a doppio T raggrinzita non è compatibile con un carico verticale o con un urto con un oggetto in caduta. L'edificio del Bankers Trust si trovava dall'altra parte della strada rispetto al WTC 2 ed è stato riscontrato che non aveva incendi. Ma i danni dovuti dal fuoco non possono spiegare quella deformazione. La trave raggrinzita in fig.29c non può essere il risultato di un carico assiale, come illustrato nel diagramma di fig.30.

Fig.30 - (c) Non è il risultato dell'instabilità generata da carico assiale.
Nel caso dell'instabilità, una trave si deforma in (a) un'onda sinusoidale di metà periodo 𝞹, oppure (b) in un'onda sinusoidale completa 2𝞹. La deformazione arbitraria in (c) non è associata con l'instabilità di punta.

H. Esempi di Instabilità in Altri Eventi


Fig.31 - Colonne deformate / instabili.

Le fotografie esistenti dell'11/9 indicano chiaramente che le torri del Trade Center sono state demolite ma non sono "crollate". O più esattamente, i video esistenti e le foto dimostrano senza ombra di dubbio che le torri non sono crollate a causa di un cedimento da carico meccanico causato dai danni provocati dagli aeroplani o incendi:

1) Quando un edificio crolla a causa di un cedimento da carico, i carichi statici [peso proprio] e i carichi dinamici combinati (tipicamente carichi da gravità, da terremoto e/o da vento) superano la capacità portante dei suoi elementi strutturali. Quando ciò accade, ogni elemento strutturale ceduto mostra uno schema distinto di cedimento, come il pilastro deformato visibile in fig.31.


Fig.32 - La costruzione della struttura centrale e la struttura perimetrale del World Trade Center.

2) Nella spiegazione ufficiale del WTC promossa dai media e dalle agenzie federali come il NIST, ci viene chiesto di credere che gli impatti aerei e gli incendi innescati dal carburante abbiano localmente indebolito il nucleo e le colonne perimetrali (entrambe visibili nella foto della costruzione in fig.32) al punto dove la gravità li ha sopraffatti. Dopodiché, in una reazione a catena ancora inspiegata, anche il resto degli elementi del nucleo e del perimetro cedettero, quasi contemporaneamente.

Fig.33 - Travi volanti non deformate che si stanno sostanzialmente dissolvendo.

3) Le fotografie dell'11/9 esistenti mostrano chiaramente che questo tipo di "collasso dovuto a indebolimento o sovraccarico" non si è verificato. Sappiamo ciò perché le colonne che si vedono volare fuori dagli edifici prima e durante la loro distruzione, e che successivamente si vedono distese o in piedi tra i detriti, sono chiaramente indeformate. Cioè, non hanno subito alcun tipo di cedimento da carico verticale. Alcuni esempi del genere si possono vedere in fig.33, mentre una colonna che si è effettivamente deformata per instabilità da carico di punta (nel terremoto in Alaska del 1964) è mostrata in fig.34.

4) Se non vi è evidenza di cedimento strutturale da carico, e se d'altra parte vi è una considerevole evidenza di elementi strutturali che non hanno subito alcun cedimento da carico (come abbiamo visto), allora gli edifici non possono essere crollati a causa del cedimento dovuto al carico.

Fig.34 - Una colonna deformata durante il terremoto dell'Alaska del 1964. Questa immagine è utile non solo per illustrare l'instabilità in generale, ma anche gli effetti sui vincoli di sostegno.

I. Conclusioni

Se il WTC fosse "collassato" a causa di un sovraccarico meccanico indotto verticalmente, le colonne presenterebbero un tipico cedimento da instabilità. Tuttavia, si riscontra l'assenza di colonne deformate nella "pila di macerie". Oltretutto, a dirla tutta, vi è la mancanza di un cumulo di macerie significativo proporzionato alla mera quantità di materiale di cui era costituito ogni edificio.
  1. Non importa quale ipotetico evento incendiario venga ipotizzato, non può spiegare i "tappeti arrotolati".
  2. Allo stesso modo, un collasso per gravità con o senza calore non causerà questo tipo di deformazione durante il cedimento.
  3. Le bombe non causeranno questo tipo di deformazione durante il cedimento.
  4. Un esplosivo nucleare non causerà questo tipo di deformazione durante il cedimento.
  5. Le fiamme ossidriche non causeranno questo tipo di deformazione durante il cedimento.
  6. La termite, thermate, super termite, termite spray o nano-termite, non possono causare questo tipo di deformazione durante il cedimento.
Considerata la natura stessa del caso e tutte le evidenze presentate finora nel Libro, è impossibile non concludere che la distruzione delle torri del World Trade Center sia avvenuta attraverso una forma di tecnologia ad energia diretta. Cioè, la distruzione è stata causata da un'energia che è diretta [indirizzata/mirata] e usata come un'arma, riassunta con l'espressione Armi ad Energia Diretta, o DEW [Directed Energy Weapon].

Video con sottotitoli in italiano in cui Dr. Wood riepiloga i concetti di questo capitolo.

3 giugno 2019

Capitolo 12 - Travi di Carta Velina e Tortilla

La scienza non consiste nel costruire una mole di "fatti" noti. È un metodo per porre domande imbarazzanti e sottoporle a un controllo della realtà, evitando così la tendenza umana a credere a ciò che ci fa stare bene.
- Terry Pratchett.

A. Travi Assottigliate


Le immagini sottostanti raccontano la storia di uno straordinario deterioramento che può essere meglio descritto come dissociazione molecolare. In base al rapporto della FEMA [World Trade Center Building Performance Study] si comprende che le seguenti immagini e testo riguardano il WTC 7. 

Fig.1 – (2001-2002) Sembra una tortilla speziata e piccante, ma è un primo piano di una sezione di trave a flangia larga altamente erosa. Fig.C-2, Rapporto FEMA Appendix C.


Fig.2 – Formaggio svizzero? (b) Fig.10, Astaneh.

Il "Profondo Mistero" dell'Acciaio Fuso
I professori di scienza dei materiali Ronald R. Biederman e Richard D. Sisson Jr. hanno confermato la presenza di formazioni eutettiche esaminando campioni di acciaio al microscopio elettronico a scansione e in quello ottico. Un rapporto preliminare è stato pubblicato sul JOM [Journal of Minerals, Metals & Materials Society]. Un'analisi più dettagliata comprende l'appendice C del rapporto della FEMA. Il New York Times ha definito queste scoperte come "forse il mistero più profondo svelato dalle indagini". La portata del lavoro svolto su un campione dell'edificio 7 e su una colonna strutturale di una delle torri gemelle diventa evidente solo quando si osservano questi pesanti pezzi di metallo danneggiati. 

Fig.3 – (2001-2002) Si ritiene che provenga dal WTC 7. (a) Formaggio svizzero? (Fig.C-1. Trave erosa, in A36 a flangia larga.) (b) Fig.C-3. Sezione fortemente assottigliata, lucidata su montatura, rimossa dalla trave a flangia larga in fig.C-1.


Cosa ha arrugginito istantaneamente l'acciaio? È stato recuperato nel 2001.

Fig.4 – (2001-2002) Si ritiene che provenga da una colonna del WTC 1 o del WTC 2. (a) Come mai questa trave d'acciaio è sottile come la carta velina e arricciata come una tortilla? (Fig.C-9. Analisi chimica qualitativa. (b) Sezione fortemente assottigliata, lucidata su montatura.


Fig.5 – (21/09/01) (a) Il buco di Liberty Street. (b) Ingrandimento dell'angolo in basso a destra dell'immagine intera. (c) Posizione sulla mappa.


Un team guidato da Abolhassan Astaneh-Asl è stato finanziato dalla NSF [National Science Foundation] per studiare le proprietà dell'acciaio strutturale del WTC.
Contributo al progetto: A. Astaneh è stato PI ["Principal Investigator" – Titolare del Progetto] per questo Small Grant for Exploratory Research (SGER) della NSF. Una settimana dopo il tragico crollo del World Trade Center, sostenuto da questo SGER, si è recato a New York dove ha soggiornato per due settimane presso l'Hotel Tribeca, a pochi isolati da Ground Zero. Innanzitutto ha incontrato il Sig. Leslie Robertson con cui ha visitato Ground Zero con lui. Il Sig, Robertson è il progettista strutturale delle ormai crollate torri del World Trade Center.[Fonte: https://web.archive.org/web/20070617214127/http://www.nistreview.org/WTC-ASTANEH.pdf]
ABSTRACT
L'11 settembre 2001, le torri del World Trade Center sono crollate a causa di un attacco terroristico. I due edifici di 110 piani avevano la struttura di tubi d'acciaio ed erano il quinto e il sesto edificio più alto del mondo con un'altezza di circa 1365 piedi. Il tragico collasso dovuto a questo atto criminale richiederà un'analisi completa della struttura soggetta sia all'impatto iniziale dell'aereo che all'intenso incendio che ne è seguito. Tali analisi saranno indubbiamente condotte in futuro per stabilire la causa (o le cause) della sequenza di collassi e cedimenti al fine di migliorare la progettazione di nuovi edifici e l'adeguamento delle strutture esistenti. Gli studi necessiteranno di dati affidabili sulle proprietà meccaniche dei materiali utilizzati nelle torri, nelle connessioni e nei componenti in acciaio , nonché nelle pavimentazioni.
L'obiettivo di questo SGER è condurre una ricognizione post-disastro e la raccolta di dati deperibili. In particolare, verranno raccolti campioni di materiale e membri strutturali e connessioni che in seguito potranno essere utilizzati per stabilire le loro proprietà. Di particolare interesse è la raccolta di campioni di acciaio dalle aree che sono state pesantemente colpite dal calore generato dal carburante per jet e/o dagli impatti degli aerei.
Il PI sta collaborando con David McCallen del Lawrence Livermore National Laboratory, che sta fornendo competenze in meccanica computazionale, modellazione e analisi di grandi sistemi strutturali. Collabora inoltre con Frederick Mowrer dell'Università del Maryland che sta raccogliendo dati deperibili sugli aspetti di ingegneria di protezione dagli incendi del WTC. Insieme, i dati ottenuti in questi progetti saranno di fondamentale importanza per le future analisi dei crolli del WTC.

Esaminando queste evidenze materiali, è necessario porsi alcune domande: in primo luogo, quale conseguenza di una demolizione controllata o della combustione di carburante per aerei potrebbe giustificare questi risultati corrosivi? Inoltre, quale forza o calore in entrambi i processi potrebbe non solo ridurre le travi in acciaio a "sottile carta velina", ma poi anche arricciarle o renderle simili al "formaggio svizzero"? Quale tipo di campi energetici potrebbero creare le tipologie estreme di flessione vorticosa e danneggiamento riscontrate in queste foto? Prima di poter provare a rispondere a domande come queste, dobbiamo considerare il problema degli "incendi privi di calore" [nel prossimo capitolo].

B. Auto Arrugginite


Fig.6 – (12/09/01) L'interno dell'auto tostata della polizia 2723 fu consumato.


La fig.6 mostra l'interno dell'auto della polizia 2723, la cosi detta “auto con la chiazza cerata” mostrata in fig.2 del Capitolo 11. La fig.2 del Capitolo 11 mostra, dall'esterno, un brusco confine tra la portiera anteriore e posteriore, mentre la fig.6 mostra lo stesso confine della portiera ma dall'interno. Come può un'auto arrugginire così velocemente all'interno? Se fosse andata a fuoco, non dovremmo riscontrare un aspetto bruciato e annerito? Invece, osserviamo un'enorme quantità di ruggine all'interno della macchina. Come mai? [Notare i buchi sullo scatolato tra i sedili.]

C. Arrugginimento


Fig.7 – (12?/09/01) Non tutto l'acciaio esposto si è arrugginito. (a) Immagine intera. (b) Zone arrugginite evidenziate.


I danni al furgone della Pepsi in fig.7 sono sorprendenti. La ruggine sembra una macchia da punto d'impatto di qualcosa. Alcune zone sembrano "bruciate" ma non mostrano danni da fumo nelle zone circostanti. Alcune zone appaiono squagliate ma non mostrano alcun danno alla vernice. Il vetro del parabrezza è completamente andato, così come la guarnizione in gomma, tuttavia la vernice sottostante non è nemmeno scolorita. La cornice del parabrezza sembra come fusa ma non mostra danni da calore.

D. Travi e Tubazioni Arrugginite


Fig.8 – (16/09/01) Tubazioni arrugginite uniformemente e brillanti.


Se si pulisce un tegame di ferro e si lascia dell'acqua in esso, si scoprirà che diventa arancione brillante di ruggine piuttosto rapidamente e in modo molto uniforme. Se faceste la stessa cosa con un tubo d'acciaio, non avreste lo stesso risultato. Potrebbe arrugginire, ma non in modo uniforme. Nel tempo, l'acciaio arrugginisce "qua e là" come un'"eruzione cutanea". L'acciaio strutturale è fatto di ferro mescolato con altri materiali, come carbonio e manganese, che ne migliorano le proprietà strutturali e la resistenza alla ruggine e alla corrosione. Sembra che nei campioni che stiamo osservando, le molecole abbiano rilasciato questi ingredienti addizionali sulla superficie, trasformando di fatto il materiale di nuovo in ferro (se le molecole di ferro si riaggregassero).

E. Il Gioco Delle Sedie Musicali


Il modello mentale che Dr. Wood ha iniziato a visualizzare è analogo al “gioco delle sedie musicali.” Quando la musica inizia, tutti si alzano e si muovono. (Nel frattempo, una sedia viene rimossa.) Quando la musica si ferma, tutti dovrebbero sedersi, ma qualcuno non potrà perché una sedia è stata rimossa. Questo modello sembra funzionare bene per molte anomalie al WTC. Mentre la “musica” sta suonando, le molecole mollano la presa tra di esse. E quando la musica si ferma, afferrano qualcosa che riconoscono, quindi dei "fessi" potrebbero essere esclusi, specialmente in superficie. Questo è anche il modello di Dr. Wood per la "gelificazione" e la risolidificazione. Dr. Wood ritiene che ciò sia quanto rimane perché si trova alla periferia della zona interessata, come se la musica suonasse molto lentamente lì. Il cuore della zona interessata potrebbe essere analogo al fatto che la musica suoni molto velocemente e molto animatamente. Quindi quando la musica si ferma, quelle molecole non si legano tra loro.

Fig.9 – (prima del 21/09/01) Acciaio disciolto con ruggine abbondante e recente.

Dr. Wood ritiene che alcune di esse si leghino con l'ossigeno nell'aria, ma ce ne sono altre che fanno qualcos'altro. Dr. Wood ritiene che questo "qualcos'altro" possa essere correlato al comportamento in atto che si osserva nei vari materiali che abbiamo visto. Quel comportamento in corso all'interno dei materiali esiste e rimane il suo modello di lavoro, basato, come sempre, su tutte le evidenze empiriche a sua disposizione. La sua spiegazione corrente è dunque: dissociazione molecolare e trasmutazione. La superficie dell'acciaio è diventata ferro, e parte del ferro al limite della superficie potrebbe non essere attaccato con forza, quasi come del ferro in polvere - così che con una leggera pioggia, diventa arancione brillante come tende a fare il ferro arrugginito - e scorre assieme all'acqua come se fosse stato risciacquato da un bagno d'acido.

Video con sottotitoli in italiano che riassume i concetti illustrati nelle sezioni precedenti.

F. Bankers Trust


Il Bankers Trust Building (1 Bankers Trust Plaza) è stato costruito durante il 1973-74, subito dopo il completamento delle Twin Towers. Si trattava di un edificio di 41 piani situato al 130 di Liberty Street e collegato al World Trade Center da un ponte pedonale posizionato tra il WTC 2 e il WTC 4. Nel 1999, la Deutsche Bank A.G. acquistò il Bankers Trust, e il nome fu cambiato da Bankers Trust a Deutsche Bank.

Fig.10 – I danni subiti dal Bankers Trust l'11/09/01. (a) (27/09/01) L'ala nord del WTC 4 è visibile in primo piano, tuttavia la parte principale del WTC 4, che bloccava questa visuale del Bankers Trust, è completamente andata. (b) Le “wheatchex” mostrate non possono aver causato tali danni.


L'11 settembre 2001, Bankers Trust subì un grande squarcio a forma di arco circolare lungo la facciata frontale, che si trovava di fronte al WTC 2 e al WTC 4. Sorprendentemente, solo due impiegati della banca furono uccisi. È stato riportato dalla FEMA che "non c'erano incendi in questo edificio", dunque si presumeva che tutto il danno fosse causato dai "detriti che caddero" dal WTC 2 mostrati in fig.10. Le wheatchex penzolanti dallo squarcio mostrate in fig.10 sono solo una frazione delle dimensioni dell'edificio mancante. Inoltre, queste wheatchex hanno ancora gli spigoli vivi, non sono piegate e sembrano essere in condizioni quasi perfette. Il tipo di danno mostrato nelle fotografie non è coerente con un carico meccanico. (Vedere Fig.6-10, Capitolo 6 del rapporto della FEMA e il Capitolo 21 di questo blog.)

A quanto pare le autorità ritenevano che Bankers Trust potesse essere ristrutturato sostituendo le parti danneggiate e le travi adiacenti. Ma non fu così semplice.

Fig.11 – Bankers Trust ristrutturato, seguita dallo smantellamento. (a) Piani mancanti (03/11/2003). (b) Ristrutturato (2004). (c) Inizia lo smantellamento (28/07/2008).

 Cronologia di un Edificio

26 febbraio 2004 - Viene stipulato un accordo con la Lower Manhattan Development Corporation (LMDC) per acquistare il Deutsche Bank (ex Bankers Trust) e demolirlo.
13 aprile 2004 - LMDC approva un contratto da $45 milioni con la Gilbane Building Company per smantellare l'edificio entro la fine del 2005; il contratto è stato annullato nel maggio 2005.
Settembre 2004 - Uno studio ambientale trova alti livelli di materiale tossico nell'edificio.
Gennaio 2005 - L'Environmental Protection Agency (EPA) critica la bozza del progetto di demolizione, affermando che il piano di monitoraggio della qualità dell'aria durante i lavori "non sia accettabile".
11 agosto 2005 - LMDC assegna un contratto biennale da $75 milioni a Bovis Lend Lease per pulire e smantellare l'edificio.
Settembre 2006 - L'EPA approva il piano rielaborato per lo smantellamento dell'edificio.
Dicembre 2006 - Alcuni lavoratori della John Galt Corporation, un subappaltatore, si ritirano dal lavoro. Galt e Bovis richiedono $30 milioni in più ($75 + $30 = $105 milioni). Elliot Spitzer e il sindaco Michael R. Bloomberg intervengono a gennaio per mediare un accordo: Bovis riceverà altri $9.7 milioni di dollari, ma potrebbe perdere fino a $29 milioni in pagamenti aggiuntivi se non completerà il lavoro in tempo.
Febbraio 2007 - Inizia la demolizione. Il completamento è previsto per l'inizio del 2008.
17 maggio 2007 - Un tubo metallico lungo 22 piedi cade dal 35° piano e si schianta, trapassandolo, sul tetto della caserma dei pompieri Engine 10 dall'altra parte della strada. I lavori vengono interrotti per circa una settimana.
18 agosto 2007 - Un incendio divampa al 17° piano; due pompieri muoiono.

Animazione dei lavori di smantellamento del Bankers Trust. Notare le tavole di legno installate in sostituzione dei vetri.


Dopo le riparazioni e nel bel mezzo dei lavori di smantellamento del Bankers Trust, al livello in cui è stato riparato il danno, furono esposte delle travi arrugginite in un'area approssimativamente situata in fig.12a e mostrate in fig.13.

Fig.12 – La zona del Bankers Trust danneggiata aperta per le riparazioni. (a) Diagramma del Bankers Trust che indica la posizione delle travi arrugginite. (b) Foto dopo l'11/09/01 e prima del 03/11/03.


Fig.13 – (Dopo Gennaio 2007) La ruggine del Bankers Trust. La foto mostra il Bankers Trust che viene smantellato: (a) originale, (b) zone arrugginite evidenziate in bianco.


Le travi arrugginite in fig.13 sembrano essere state sul fondo dell'oceano per anni. Sembra che ci sia una tendenza per dove sia la ruggine. (Il WTC 2 si trovava dall'altra parte della strada, a destra di dove è stata scattata la prima foto in fig.13). Quella trave rossa al centro della foto è quasi incredibile. Quanti anni ci vorrebbero per formare quella quantità di ruggine nell'acqua dell'oceano?

Sembra che coloro che furono incaricati di riparare Bankers Trust non fossero a conoscenza della natura non autoestinguente del processo di dissociazione molecolare avviato l'11/09/01.

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[Facciamo alcune considerazioni e precisazioni riguardo al concetto di "natura non autoestinguente" del processo di dissociazione molecolare. Quello che Dr. Wood intende è che, una volta cessata la causa che innesca tale fenomeno, la dissociazione e gli altri effetti associati come l'arrugginimento tendono a perdurare, a non cessare immediatamente una volta rimossa la causa. E' plausibile che ciò sia accaduto al Bankers Trust. 

Inizialmente considerato recuperabile e sano strutturalmente, l'edificio è stato poi smantellato e decontaminato poiché infestato da muffe e contaminato da materiali tossici quali amianto, diossina, piombo, silice, quarzo, idrocarburi aromatici policiclici, cromo e manganese, in base a questa pagina di Wikipedia in cui è anche possibile leggere i dettagli della vicenda del Deutsche Bank Building. Le muffe si sarebbero formate in seguito all'attivazione del sistema antincendio e al fatto che l'edificio rimase esposto agli elementi attraverso lo squarcio lungo 15 piani sulla facciata nord e grazie alle 1700 finestre frantumate. I materiali tossici sarebbero dovuti alla nube tossica creata principalmente dalla distruzione del WTC 2. Al seguente link potete consultare la scheda informativa che fornisce una sintesi dei risultati principali dello studio iniziale effettuato sull'edificio Initial Building Characterization.

Durante lo smantellamento sono scoppiati almeno due incendi, il primo avvenuto il 31 luglio 2007 fu di piccola entità, mentre il secondo, del 18 agosto 2007, causò la morte di due vigili del fuoco. Il servizio del prossimo video racconta di entrambi gli incendi e delle scarse misure adottate riguardo alla prevenzione degli stessi. Sembra che una tubazione antincendio fosse stata addirittura smontata.  

Servizio in inglese in cui riferiscono anche dell'incendio minore del luglio 2007, scoppiato appena un piano sopra a quello seguente dell'agosto 2007. Sembrerebbe sia avvenuto per via delle scintille causate dalle lavorazioni a caldo in corso che avrebbero incendiato la rete di sicurezza. Risulterebbe anche che l'incendio non fu denunciato, come prevedono le procedure, probabilmente perché l'appaltatore temeva che i lavori sarebbero stati fermati pregiudicando i stretti tempi di consegna. 


Servizio in inglese in diretta sull'incendio al Bankers Trust dell'agosto 2007.


Altro video dell'incendio. Si vedono le tavole di legno perimetrali a fuoco.


Perlustrazione dell'edificio in seguito al fuoco e resoconto in inglese sull'accaduto da parte di un operaio. In base alla pagina di Wikipedia linkata sopra, ogni piano era stato riempito con un labirinto di teli protettivi in polietilene, progettati per prevenire la dispersione dell'amianto e anche del fumo intrappolato. I teli sono facilmente individuabili nel video così come i pannelli di legno in sostituzione delle vetrate perimetrali dell'edificio. 


Articolo uscito sul giornale Metro scritto tempo dopo l'incendio dell'agosto 2007 che portò alla morte dei due pompieri. L'articolo riporta un episodio distinto e successivo all'incendio stesso e spiegato qui di seguito.  
   
L'articolo precisa che "i lavori sono stati nuovamente sospesi nell'edifico quando i vigili del fuoco, rispondendo a una segnalazione di fumo, hanno scoperto che un dispositivo destinato a impedire che il fumo si accumulasse nell'edificio non funzionava." Non si fa quindi riferimento a un normale rivelatore di fumo ma ad un dispositivo non ben specificato che impediva l'accumulo del fumo stesso

Mentre venivano svolti i lavori di smantellamento, c'era forse la possibilità che si accumulasse del fumo forse non dovuto a combustione, oppure era solamente un dispositivo che, in qualche modo, aiutava a rimuovere il fumo nel caso di un incendio? Non lo sappiamo, tuttavia tutto ciò fa pensare che nel Bankers Trust continuavano a svilupparsi dei "fumi", forse identici a quelli che emanavano da Ground Zero dopo l'11/09, e che dovevano essere rimossi per la sicurezza dei lavoratori. Era forse questo il motivo della "vera contaminazione", assieme alla ruggine che sembrerebbe si formasse rapidamente sulle travi sostituite, per via della dissociazione molecolare che non si autoestingueva? Era forse ciò che in realtà preoccupava le autorità e che ha portato alla decisione di smantellare l'intero edificio? Non abbiamo le risposte a queste ipotesi ma indubbiamente qualcosa di molto strano è avvenuto al Bankers Trust, talmente anomalo che probabilmente nessuno comprendeva. 

Come mai non sembrava fattibile ripulire l'edificio dall'amianto e dagli altri materiali nocivi ed è stato deciso di demolirlo con costi decisamente superiori? Due delle quattro compagnie di assicurazioni interessate, Allianz e AXA, si opposero al pagamento del premio assicurativo, sostenendo che altri edifici vicino a Ground Zero erano stati ripuliti e occupati nuovamente. Perché, si chiedevano le assicurazioni, la Deutsche Bank era al di là di ogni speranza di salvezza? Nell'agosto 2003, al Deutsche Bank ha citato in giudizio Allianz e AXA per costringerli a pagare l'intera polizza. (Leggere qui The tombstone at Ground Zero).
  
Un altra vicenda oscura riguarda il subappaltatore, la John Galt Corporation. Come potete leggere nel seguente articolo in inglese del New York Times Obscure Company Is Behind 9/11 Demolition Work, pare che la Galt non abbia fatto granché da quando è stata registrata nel 1983. I registri pubblici e privati non forniscono alcuna indicazione sul numero di dipendenti al proprio attivo, quale sia il giro d'affari o chi siano i suoi clienti. Non c'è quasi alcun resoconto di progetti intrapresi su qualsiasi scala. Alcuni dirigenti esecutivi di New York affermano di non averne mai sentito parlare. 

Potrebbe non essere così sorprendente come sembra. John Galt, a quanto pare, non è molto più che un'entità destinata a contenere le persone e le aziende che svolgono effettivamente il lavoro di demolizione. Le aziende e i project manager che hanno fornito le competenze, i lavoratori e il finanziamento per il lavoro sono Regional Scaffolding and Hoisting Company, la cui attività non è demolire grattacieli, e gli ex dirigenti di Safeway Environmental Corporation, una società che era già stata rimossa da un appalto proprio al Bankers Trust a causa di dubbi sulla propria correttezza. Sembrerebbe che c'erano anche legami con la famiglia Gambino.

All'inizio del 2006, la Bovis, si aggiudicò l'ingente contratto per sovrintendere alla demolizione dell'edificio. Sette appaltatori presentarono offerte alla Bovis per eseguire i lavori sotto la loro direzione. Tuttavia, alcuni sono stati ritenuti non qualificati, mentre altri si sono ritirati. Tutto ciò aprì la strada a quella che era conosciuta come la John Galt Corporation. "C'era solo un appaltatore disposto a lavorare per abbattere l'edificio, per quanto ne so," dichiarò il sindaco Michael R. Bloomberg.]