Per acquisire la saggezza, si deve osservare.
- Marilyn Vos Savant, scrittrice.
[Il termine "fuzzball" si potrebbe tradurre come "palla sfocata" o "palla di pelo/lanugine". Dr.Wood ne fornisce una spiegazione nel paragrafo seguente].
La foto è stata scattata guardando verso ovest attraverso l'incrocio tra Murray e West Street, un isolato intero a nord del complesso del WTC. Il cartello al centro della foto è visibile nella vista dall'alto mostrata in fig.13 al Capitolo 11. L'orario era circa dai 15 ai 20 minuti dopo che il WTC 1 "si è trasformato in una nube di polvere" o "ha fatto poof". Vediamo un cielo blu intenso e abbastanza limpido. C'è poca foschia nell'aria, il che significa che della "polvere" soffiata in questa direzione si doveva essere già depositata al suolo. Tuttavia, se osservassimo da vicino, noteremmo una foschia sfocata intorno ai piedi di diversi poliziotti. Dr. Wood le chiama "fuzzballs". Sembrano una polvere finissima che viene smossa e che poi sembra sollevarsi da sola. Tuttavia, una polvere così sottile non avrebbe potuto depositarsi dall'aria così rapidamente, ammesso che si fosse potuta depositare [in primo luogo/in teoria]. Inoltre, Dr. Wood osserva che le "fuzzballs" non compaiono ovunque le persone camminano, almeno non ancora.
La Fig.2 mostra le persone che emergono dai loro nascondigli immediatamente dopo l'evento. Le "fuzzballs" e la foschia fumante che si vedono non avrebbero potuto depositarsi al suolo in 15 o 20 minuti, ammesso che, ripeto, avessero potuto depositarsi. Foto scattate successivamente rivelano che queste "fuzzballs" hanno iniziato a sollevarsi da sole, anche senza essere smosse dai piedi. Dr. Wood definisce questa fase successiva, quando la foschia si solleva da sola, come "fuming". Il "fuming" dai resti del WTC è continuato per mesi dopo l'11 settembre e le persone si riferivano comunemente al fenomeno come "fumo dagli incendi". Tuttavia, l'evidenza mostra che non è stata affatto una questione di "incendi". Il marciapiede in fig.2 non era in fiamme, né erano in fiamme le strade "fumanti". Pertanto, qualunque fosse il processo in corso, non fu il carburante degli aeroplani che continuava a bruciare o qualsiasi variante di demolizione controllata a causare la combustione continua. La scomposizione del particolato si stava verificando perché era in gioco qualche altro meccanismo.
[Dr. Wood utilizza il termine "fuming" per descrivere i fumi e le esalazioni che emanano dai detriti e dalla polvere.]
Ora consideriamo un altro fatto curioso. L'immagine satellitare nella fig.3 mostra dei fumi biancastri che emergono dall'area del complesso del WTC, mentre dei fumi di color nero emergono dai parcheggi della zona, dove i veicoli sembravano bruciare. Sorprendentemente, tali fumi sembrano spostarsi in due direzioni diverse con un comportamento del flusso completamente diverso. I fumi neri sembrano spostarsi verso l'alto e forse verso ovest, ma si dissipano molto rapidamente. Per contro, i fumi bianchi scorrono verso sud e verso l'alto e non iniziano a dissiparsi fino a raggiungere una quota molto più elevata. Ciò è stupefacente. I fumi neri si dissipano vicino al livello del suolo mentre i fumi bianchi viaggiano fino all'alta atmosfera prima di dissiparsi. La fig.4 mostra un "fuming" abbondante che si verifica ancora quattro giorni dopo l'11 settembre. La fig.5b mostra il contenuto relativo in ferro di vari siti in prossimità di tale "fuming".
Utilizzando la fig.5a, confrontiamo le posizioni delle "macchine tostate", dei resti dei corpi e delle strade "fumanti" in relazione, in primo luogo, alla posizione del complesso del WTC stesso e, in secondo luogo, alla posizione dei siti in cui furono prelevati i campioni per la valutazione del contenuto di ferro in fig.5b. Dei campioni furono prelevati dai siti mostrati in fig.6b in bianco ma curiosamente non furono segnalati/riportati. Si noti il numero di resti di corpi trovati a più isolati di distanza dal WTC e in direzioni in cui è improbabile che siano stati scagliati dall'espulsione dovuta agli "impatti degli aerei", per non parlare del fatto che sono troppo lontani per essere arrivati lì "saltando". Si noti inoltre che parte del "fuming" aleggia sopra le strade, fino all'East River e adiacente all'East River. Ancora una volta, stiamo chiaramente osservando un'altra modalità di distruzione, diversa dalla combustione di carburante per aerei, dalla demolizione controllata o dalla termite.
La Fig.7 mostra un camion carico di detriti e terriccio fumanti che vengono spruzzati con acqua mentre vengono scaricati il 15 marzo 2002. Nonostante l'annaffiatura, si scorgono dei fumi che si levano dai detriti. Per contro, l'acqua sta colpendo il manto stradale e non vi è alcuna comparsa di "fumi".
Le superfici da cui fuoriescono i fumi non sono incandescenti. Inoltre, non vi è alcun vapore evidente (o condensa di vapore acqueo) emergere dalle superfici colpite dall'acqua. I detriti e il pianale del camion sembrano semplicemente bagnarsi. Se fu utilizzata acqua per contenere la polvere, i fumi mostrati in fig.8 non si solleverebbero dalle superfici bagnate o dal terriccio umido (fango) nei detriti. Un'altra indicazione dell'assenza di calore elevato è che il pianale del camion viene sollevato da azionamenti idraulici. Come discusso nel Capitolo 13, temperature del fluido idraulico superiori a 82°C danneggiano permanentemente le apparecchiature idrauliche. Questi fumi privi di calore, devono essere composti da un gas e/o un particolato molto sottile che non risulta caldo.
Inutile dire che queste particelle molto sottili venivano inalate dai primi soccorritori e da tutti gli altri che lavorarono in quella zona l'11 settembre e nei mesi seguenti. La fig.7 fornisce la prova visiva del "fuming" in corso sino al 15 marzo 2002. Le particelle così piccole possono entrare nel flusso sanguigno attraverso i polmoni, esattamente come una flebo endovenosa di sostanze chimiche tossiche.
Ciascuna Torre del WTC era costruita con circa 100.000 tonnellate di acciaio, un materiale che è principalmente ferro. La composizione di vari tipi comuni di acciaio viene mostrata nella Tabella 1. Vengono anche forniti la resistenza allo snervamento e l'allungamento come guida generale. Il rapporto del gruppo DELTA osservò che vi due diversi tipi di inquinamento dell'aria dovuti agli eventi dell'11 settembre 2001 [Slide 2].
Se gli aerosol molto sottili rilevati fossero dovuti ad "incendi caldi che vaporizzano i materiali", ci si aspetterebbe di vedere un certo andamento tra gli elementi nei campioni. Tutti i campioni provenivano da 201 Varick Street, a circa un miglio a nord-nord-est del sito del WTC. In un campione, ci si aspetterebbe di trovare elementi con temperature di ebollizione simili in abbondanze adeguate alla loro fonte. Se l'acciaio venisse vaporizzato, ci si aspetterebbe di vedere i componenti dell'acciaio in proporzioni simili, in assenza di contaminazioni. Quindi, se l'acciaio venisse vaporizzato, potremmo aspettarci che per ogni 962 a 999 conteggi di ferro, ci potrebbero essere dai 6 a 16 conteggi di manganese e dai 0.5 a 3.3 conteggi di zolfo. Ma queste non sono le proporzioni relative che appaiono nel campione del gruppo DELTA.
La distribuzione relativa degli elementi in un campione tipico di Cahill et al è mostrata in fig.10. Il vanadio, che viene utilizzato nelle vernici, è molto più abbondante del manganese, del nichel o del rame. Nella loro presentazione, il DELTA Group ha osservato che i campioni mostrarono "aerosol fini tipici di temperature di combustione molto più alte rispetto a quelle nelle pile di macerie del WTC". Il vanadio ha la più alta temperatura di fusione e punto di ebollizione tra gli elementi mostrati, rispettivamente 1910°C e 3407°C. Il fluoro, che hanno trovato in quantità solo leggermente più abbondante del Vanadio, ha la temperatura di fusione e il punto di ebollizione più bassi tra gli elementi mostrati, rispettivamente -220°C e -188°C. La quantità di fluoro, vanadio, nichel, rame e calcio sono simili, il che è sconcertante. Anche il Gruppo DELTA fu perplesso. Ma le prove più scomode/imbarazzanti per poter concludere che i risultati possano essere spiegati dal calore elevato sono state anche riportate nella loro presentazione. Hanno trovato materiale organico molto sottile che non sopravviverebbe alle alte temperature. Ovvero, non il calore, ma qualche altro meccanismo deve causare la scomposizione continua del materiale in un aerosol molto sottile.
Thomas Cahill e il DELTA Group conclusero che queste particelle di aerosol molto sottili non provenivano dal "crollo" degli edifici, ma venivano emesse da una reazione in atto tra le macerie. Nella diapositiva conclusiva, dichiarano quanto segue [slide 33]:
La differenza tra la fig.11a e la fig.11b è l'aggiunta di un volume crescente di materiale più fine con una diminuzione del volume di materiale grossolano. La fig.12 fornisce una spiegazione dei dati dello studio della UC Davis. In particolare, si noti quello intitolato "Dissociazione Molecolare".
Come abbiamo visto, la polvere generata nelle demolizioni controllate convenzionali si deposita dall'aria in 15-20 minuti e non sale molto più in alto rispetto al punto più alto della struttura preesistente, poiché la polvere è abbastanza grossolana. Il Seattle Kingdome è un esempio di tale crollo, imploso da una demolizione convenzionale. In quel caso, la polvere si depositò in circa 20 minuti.
Prima di procedere alle conclusioni, esaminiamo attentamente le seguenti foto delle particelle dell'11 settembre.
A. Introduzione
Dr. Wood definisce la seguente foto come "l'incrocio fuzzball". Secondo lei fu una delle immagini più incisive e potenti dell'11 settembre.
[Il termine "fuzzball" si potrebbe tradurre come "palla sfocata" o "palla di pelo/lanugine". Dr.Wood ne fornisce una spiegazione nel paragrafo seguente].
Fig.1 - (11/09/01) La polvere grossolana si deposita rapidamente al suolo. Tuttavia, una polvere sottile è visibile attorno ai piedi, indicando che la polvere ha continuato a scomporsi. |
La foto è stata scattata guardando verso ovest attraverso l'incrocio tra Murray e West Street, un isolato intero a nord del complesso del WTC. Il cartello al centro della foto è visibile nella vista dall'alto mostrata in fig.13 al Capitolo 11. L'orario era circa dai 15 ai 20 minuti dopo che il WTC 1 "si è trasformato in una nube di polvere" o "ha fatto poof". Vediamo un cielo blu intenso e abbastanza limpido. C'è poca foschia nell'aria, il che significa che della "polvere" soffiata in questa direzione si doveva essere già depositata al suolo. Tuttavia, se osservassimo da vicino, noteremmo una foschia sfocata intorno ai piedi di diversi poliziotti. Dr. Wood le chiama "fuzzballs". Sembrano una polvere finissima che viene smossa e che poi sembra sollevarsi da sola. Tuttavia, una polvere così sottile non avrebbe potuto depositarsi dall'aria così rapidamente, ammesso che si fosse potuta depositare [in primo luogo/in teoria]. Inoltre, Dr. Wood osserva che le "fuzzballs" non compaiono ovunque le persone camminano, almeno non ancora.
La Fig.2 mostra le persone che emergono dai loro nascondigli immediatamente dopo l'evento. Le "fuzzballs" e la foschia fumante che si vedono non avrebbero potuto depositarsi al suolo in 15 o 20 minuti, ammesso che, ripeto, avessero potuto depositarsi. Foto scattate successivamente rivelano che queste "fuzzballs" hanno iniziato a sollevarsi da sole, anche senza essere smosse dai piedi. Dr. Wood definisce questa fase successiva, quando la foschia si solleva da sola, come "fuming". Il "fuming" dai resti del WTC è continuato per mesi dopo l'11 settembre e le persone si riferivano comunemente al fenomeno come "fumo dagli incendi". Tuttavia, l'evidenza mostra che non è stata affatto una questione di "incendi". Il marciapiede in fig.2 non era in fiamme, né erano in fiamme le strade "fumanti". Pertanto, qualunque fosse il processo in corso, non fu il carburante degli aeroplani che continuava a bruciare o qualsiasi variante di demolizione controllata a causare la combustione continua. La scomposizione del particolato si stava verificando perché era in gioco qualche altro meccanismo.
[Dr. Wood utilizza il termine "fuming" per descrivere i fumi e le esalazioni che emanano dai detriti e dalla polvere.]
Ora consideriamo un altro fatto curioso. L'immagine satellitare nella fig.3 mostra dei fumi biancastri che emergono dall'area del complesso del WTC, mentre dei fumi di color nero emergono dai parcheggi della zona, dove i veicoli sembravano bruciare. Sorprendentemente, tali fumi sembrano spostarsi in due direzioni diverse con un comportamento del flusso completamente diverso. I fumi neri sembrano spostarsi verso l'alto e forse verso ovest, ma si dissipano molto rapidamente. Per contro, i fumi bianchi scorrono verso sud e verso l'alto e non iniziano a dissiparsi fino a raggiungere una quota molto più elevata. Ciò è stupefacente. I fumi neri si dissipano vicino al livello del suolo mentre i fumi bianchi viaggiano fino all'alta atmosfera prima di dissiparsi. La fig.4 mostra un "fuming" abbondante che si verifica ancora quattro giorni dopo l'11 settembre. La fig.5b mostra il contenuto relativo in ferro di vari siti in prossimità di tale "fuming".
Utilizzando la fig.5a, confrontiamo le posizioni delle "macchine tostate", dei resti dei corpi e delle strade "fumanti" in relazione, in primo luogo, alla posizione del complesso del WTC stesso e, in secondo luogo, alla posizione dei siti in cui furono prelevati i campioni per la valutazione del contenuto di ferro in fig.5b. Dei campioni furono prelevati dai siti mostrati in fig.6b in bianco ma curiosamente non furono segnalati/riportati. Si noti il numero di resti di corpi trovati a più isolati di distanza dal WTC e in direzioni in cui è improbabile che siano stati scagliati dall'espulsione dovuta agli "impatti degli aerei", per non parlare del fatto che sono troppo lontani per essere arrivati lì "saltando". Si noti inoltre che parte del "fuming" aleggia sopra le strade, fino all'East River e adiacente all'East River. Ancora una volta, stiamo chiaramente osservando un'altra modalità di distruzione, diversa dalla combustione di carburante per aerei, dalla demolizione controllata o dalla termite.
Fig.3 - (12/09/01) Un'immagine ingrandita è mostrata in fig.15b al Capitolo 7. |
Fig.4 - (15/09/01) "Fuming" abbondante quattro giorni dopo l'11 settembre. |
Fig.5 - (a) Posizione dei campioni segnalati/riportati. (b) Posizioni di tutti i campioni prelevati e il contenuto in ferro indicato/riportato. [Fonte: USGS e Composizione] |
Fig.6 - (a) Posizioni dei campioni in cui il contenuto in ferro fu indicato/riportato. (b) Posizioni in cui non è stato indicato/riportato il contenuto in ferro nonostante i campioni furono effettivamente prelevati. [riadattata da Hybrideb.com e USGS]. |
B. Dimensioni della Polvere
La Fig.7 mostra un camion carico di detriti e terriccio fumanti che vengono spruzzati con acqua mentre vengono scaricati il 15 marzo 2002. Nonostante l'annaffiatura, si scorgono dei fumi che si levano dai detriti. Per contro, l'acqua sta colpendo il manto stradale e non vi è alcuna comparsa di "fumi".
Fig.8 - (15/03/02) Ingrandimenti dei due riquadri mostrati in fig.7. |
Le superfici da cui fuoriescono i fumi non sono incandescenti. Inoltre, non vi è alcun vapore evidente (o condensa di vapore acqueo) emergere dalle superfici colpite dall'acqua. I detriti e il pianale del camion sembrano semplicemente bagnarsi. Se fu utilizzata acqua per contenere la polvere, i fumi mostrati in fig.8 non si solleverebbero dalle superfici bagnate o dal terriccio umido (fango) nei detriti. Un'altra indicazione dell'assenza di calore elevato è che il pianale del camion viene sollevato da azionamenti idraulici. Come discusso nel Capitolo 13, temperature del fluido idraulico superiori a 82°C danneggiano permanentemente le apparecchiature idrauliche. Questi fumi privi di calore, devono essere composti da un gas e/o un particolato molto sottile che non risulta caldo.
Le polveri sottili e i fumi rappresentano un evidente problema per qualsiasi modello convenzionale di distruzione del WTC. Per capire come, e perché, vale la pena di considerare alcuni studi scientifici. Lioy et al, un gruppo di ricercatori provenienti da cinque istituzioni, hanno studiato i campioni di polvere:
Per iniziare a valutare l'esposizione della popolazione residente e dei pendolari alla polvere e fumo durante i primi giorni, sono stati prelevati campioni di particelle che si erano inizialmente depositate nel centro di New York in località protette e indisturbate ad est del sito del WTC. Due campioni sono stati prelevati il giorno 5 (16 settembre 2001) e il terzo campione è stato prelevato il giorno 6 (17 settembre 2001) dopo l'attacco terroristico. Gli obiettivi della raccolta dei campioni erano a) determinare le caratteristiche chimiche e fisiche del materiale presente nella polvere e nel fumo che si sono depositati dal pennacchio iniziale e b) determinare l'assenza o la presenza di contaminanti che potrebbero influenzare la salute umana a lungo termine se inalati o ingeriti. Si prevedeva che i composti e i materiali effettivamente presenti nel pennacchio fossero simili a quelli che si trovano negli incendi di edifici o nelle implosioni di edifici. Le differenze principali sarebbero che ciascun tipo di evento si verifica simultaneamente, il fuoco intenso (>1000°C), l'enorme massa di materiale (>10 x 106 tonnellate) ridotto in polvere e fumo, e il grado mai visto prima di polverizzazione dei materiali da costruzione. Una sintesi dei tipi di materiali cancerogeni e non cancerogeni potenzialmente presenti è stata riportata nell'EHP nel novembre 2001 (1).
[Fonte: Characterization of the Dust/Smoke Aerosol...]
10.000.000? Le Torri del WTC pesavano circa 500.000 tonnellate ciascuna, forse gli autori intendevano maggiore di 1 x 106 tonnellate. In un modo o nell'altro, queste cifre indicano che gli autori stanno presupponendo che la maggior parte di ciascuna Torre si sia trasformata in polvere.
Anche il DELTA Group dell'University of California at Davis e il Lawrence Berkeley Laboratory hanno intrapreso studi sulle dimensioni delle particelle. Il DELTA Group (Detection and Evaluation of Long-range Transport Aerosol: Rilevazione e Valutazione del Trasporto a Lungo Raggio di Aerosol) è un'associazione collaborativa di scienziati studiosi di aerosol provenienti da diverse università e laboratori nazionali che ha condotto studi dettagliati sugli aerosol generati dagli incendi petroliferi della Guerra del Golfo del 1991, dalle eruzioni vulcaniche e dalle tempeste di polvere globali.
I campioni sono stati raccolti dal 2 al 30 ottobre 2001, sopra un tetto in 201 Varick Street, che si trova 1.8 km a nord-nord-est del sito del WTC e circa tre isolati direttamente a est del luogo fotografato nella fig.7. Questo sito si trovava controvento rispetto al WTC l'11 settembre e a circa un isolato a nord del bordo nord della nube di polvere. (vedi fig.19 nel capitolo 14).
Nei campioni di aria del Trade Center, Cahill [scienziato principale] ha identificato quattro classi di particelle che sono state identificate dall'EPA [Environmental Protection Agency - simile all'ARPA italiana] come potenzialmente dannose per la salute umana:
"Per ognuna di queste quattro classi di inquinanti, abbiamo registrato i livelli più alti mai visti in oltre 7.000 rilevazioni di inquinamento atmosferico da polveri sottili effettuate in tutto il mondo, tra cui Kuwait e Cina", ha riferito Cahill. [Fonte: Trade Center Debris Pile Was a Chemical Factory, Says New Study]
- Metalli di transizione fini e molto fini, che interferiscono con la chimica polmonare.
- Acidi, in questo caso acido solforico, che attaccano direttamente le ciglia e le cellule polmonari.
- Particelle molto sottili, non dissolvibili (insolubili), in questo caso vetro, che viaggiano attraverso i polmoni fino al flusso sanguigno e al cuore.
- Sostanza organica ad alta temperatura, di cui molti dei componenti sono noti per essere cancerogeni.
Nella presentazione Very fine aerosols from the World Trade Center collapse pile: Anaerobic Incineration?, il gruppo ha anche osservato che le quattro categorie sopra, "hanno raggiunto livelli ambientali senza precedenti nei pennacchi di aerosol molto sottili [enfasi aggiunta] provenienti dalle pile di macerie del WTC ", e ha aggiunto che "Nella maggior parte dei giorni, i pennacchi si sono alzati sopra New York in modo che solo quelli che si trovarono vicini o al sito del WTC respirarono questi aerosol." Lo studio ha definito come molto sottili le particelle aventi dimensioni nell'intervallo da 0.09 μm a 0.26 μm. Un globulo rosso ha un diametro da 6 μm a 8 μm [Fonte: Globuli rossi], fino a 90 volte le dimensioni di queste particelle. Lo spessore di un globulo rosso è circa 2 μm, ovvero circa 10-20 volte le dimensioni delle particelle raccolte vicino al sito del WTC. Queste particelle hanno approssimativamente le dimensioni del DNA [Fonti: https://www.sciencealert.com/features/20092801-18725.html e https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9930349].
Fig.9 - Particelle di aerosol vicino al WTC confrontate con dei globuli rossi. (a) Particelle da 0.09 μm a 0.26 μm vicine al WTC. (b) Globuli rossi, diametro da 6 μm a 8 μm, spesse 2 μm. |
Inutile dire che queste particelle molto sottili venivano inalate dai primi soccorritori e da tutti gli altri che lavorarono in quella zona l'11 settembre e nei mesi seguenti. La fig.7 fornisce la prova visiva del "fuming" in corso sino al 15 marzo 2002. Le particelle così piccole possono entrare nel flusso sanguigno attraverso i polmoni, esattamente come una flebo endovenosa di sostanze chimiche tossiche.
Nel determinare l'origine delle dimensioni molto sottili delle particelle trovate, il gruppo investigativo notò che i materiali organici costituivano parte delle particelle molto sottili. Sebbene abbiano riconosciuto che il materiale organico non può sopravvivere alle temperature elevate, hanno spiegato la dimensione molto sottile delle particelle come il risultato di tali temperature. Quanto segue proviene dalla loro presentazione [slide 26]:
Spiegazione proposta sulle dimensioni e composizione degli aerosol molto sottili
I problemi:
- Riscontriamo aerosol molto sottili tipici di temperature di combustione molto più alte di quelle nelle macerie del WTC
- Riscontriamo alcuni elementi in abbondanza e altri quasi per nulla, nonostante si abbiano abbondanze simili nella polvere del crollo
- Riscontriamo specie organiche molto sottili che non sopravviverebbero alle alte temperature
Spiegazione:
- Le pile di macerie calde stanno convertendo alcune specie in gas che possono sfuggire dalla superficie e quindi formare aerosol, un processo che produce particelle molto sottili
Il DELTA Group stabilì che la fonte di questo "fuming" continuo erano i resti del WTC. Tuttavia, pare che abbiano cercato di adattare le loro conclusioni alle voci secondo cui "gli incendi bruciarono per 99 giorni" e alle voci secondo cui vi era "metallo fuso" nei resti. Sembra che non abbiano preso apertamente in considerazione meccanismi sconosciuti che potrebbero aver causato i risultati riscontrati. In una slide di riepilogo della presentazione c'erano le seguenti affermazioni [slide 18]:
- I detriti superficiali e sottostanti la pila erano abbastanza caldi da fondere l'alluminio, rendere l'acciaio rosso incandescente e bruciarono fino al 19 dicembre.
- Ma ciò è ancora molto più freddo rispetto alle sorgenti tipiche di particelle di metalli molto sottili come le centrali elettriche, le fonderie e i motori diesel.
Alcune delle prove più interessanti presentate da Cahill et al sono mostrate in fig.10. Il colore e la scala dei colori sono stati aggiunti per comodità. Il grafico in fig.10 mostra quasi la stessa quantità di zinco presente nel campione quanto il ferro, anche se il ferro ha una temperatura di ebollizione molto più elevata dello zinco (2861°C rispetto a 907°C).
Tabella 1 - Composizione di vari tipi di acciai comuni con i carichi di snervamento e di rottura. |
Ciascuna Torre del WTC era costruita con circa 100.000 tonnellate di acciaio, un materiale che è principalmente ferro. La composizione di vari tipi comuni di acciaio viene mostrata nella Tabella 1. Vengono anche forniti la resistenza allo snervamento e l'allungamento come guida generale. Il rapporto del gruppo DELTA osservò che vi due diversi tipi di inquinamento dell'aria dovuti agli eventi dell'11 settembre 2001 [Slide 2].
Il crollo delle strutture del World Trade Center (South Tower, North Tower e WTC 7) ha presentato due tipi molto diversi di eventi di inquinamento atmosferico:Non sono mai stati condotti studi sulle "emissioni continue" derivanti da un normale crollo di un edificio o da una normale demolizione controllata. Gli incendi persistenti possono emettere sostanze inquinanti nell'aria, ma secondo il Dr. Thomas Cahill, il DELTA Group non ha mai registrato livelli così elevati in "oltre 7.000 rilevazioni di inquinamento atmosferico da polveri sottili effettuate in tutto il mondo..." L'immagine di fig.7 mostra del "fuming" visibile dal camion nel marzo 2002. Un po' di "fuming" era ancora visibile quando Dr. Wood, insieme ad altri, ha visitato il sito nell'ottobre 2007 e nel gennaio 2008 e lo ha fotografato. Alcune di queste fotografie sono disponibili sul sito web di Dr. Wood.
- Incendi iniziali e "tempesta di polvere" derivata dal crollo
- Emissioni continue dalle pile di detriti
Entrambi i casi hanno condiviso l'aspetto insolito di un'enorme sorgente di particolato al suolo in un'area densamente popolata con potenziali impatti sulla salute.
Fig.10 - Abbondanza relativa dei vari elementi in un tipico campione S-XRF di Cahill et al. [Slide 42] |
Se gli aerosol molto sottili rilevati fossero dovuti ad "incendi caldi che vaporizzano i materiali", ci si aspetterebbe di vedere un certo andamento tra gli elementi nei campioni. Tutti i campioni provenivano da 201 Varick Street, a circa un miglio a nord-nord-est del sito del WTC. In un campione, ci si aspetterebbe di trovare elementi con temperature di ebollizione simili in abbondanze adeguate alla loro fonte. Se l'acciaio venisse vaporizzato, ci si aspetterebbe di vedere i componenti dell'acciaio in proporzioni simili, in assenza di contaminazioni. Quindi, se l'acciaio venisse vaporizzato, potremmo aspettarci che per ogni 962 a 999 conteggi di ferro, ci potrebbero essere dai 6 a 16 conteggi di manganese e dai 0.5 a 3.3 conteggi di zolfo. Ma queste non sono le proporzioni relative che appaiono nel campione del gruppo DELTA.
La distribuzione relativa degli elementi in un campione tipico di Cahill et al è mostrata in fig.10. Il vanadio, che viene utilizzato nelle vernici, è molto più abbondante del manganese, del nichel o del rame. Nella loro presentazione, il DELTA Group ha osservato che i campioni mostrarono "aerosol fini tipici di temperature di combustione molto più alte rispetto a quelle nelle pile di macerie del WTC". Il vanadio ha la più alta temperatura di fusione e punto di ebollizione tra gli elementi mostrati, rispettivamente 1910°C e 3407°C. Il fluoro, che hanno trovato in quantità solo leggermente più abbondante del Vanadio, ha la temperatura di fusione e il punto di ebollizione più bassi tra gli elementi mostrati, rispettivamente -220°C e -188°C. La quantità di fluoro, vanadio, nichel, rame e calcio sono simili, il che è sconcertante. Anche il Gruppo DELTA fu perplesso. Ma le prove più scomode/imbarazzanti per poter concludere che i risultati possano essere spiegati dal calore elevato sono state anche riportate nella loro presentazione. Hanno trovato materiale organico molto sottile che non sopravviverebbe alle alte temperature. Ovvero, non il calore, ma qualche altro meccanismo deve causare la scomposizione continua del materiale in un aerosol molto sottile.
Thomas Cahill e il DELTA Group conclusero che queste particelle di aerosol molto sottili non provenivano dal "crollo" degli edifici, ma venivano emesse da una reazione in atto tra le macerie. Nella diapositiva conclusiva, dichiarano quanto segue [slide 33]:
Conclusions - WTC Aerosols
Ci sono state continue emissioni pesanti di aerosol in pennacchi stretti di dimensioni e composizione insolite provenienti dal sito del crollo del WTC che in 9-15 occasioni hanno interessato 201 Varick St, 1.8 km a NNE. [enfasi aggiunta].Passiamo ora a ciò che il DELTA Group ha definito come dimensione insolita delle particelle di polvere negli stretti pennacchi di materiale che emergono dai resti. I grafici sono mostrati in fig.11. La fig.11a mostra un profilo tipico e la fig.11b mostra il profilo della concentrazione rispetto alla dimensione delle particelle per il WTC.
Le particelle grossolane erano simili agli aerosol del crollo iniziale (cemento, cartongesso, vetro, ...) ma avevano sostanze chimiche e fuliggine dalla combustione in corso. Si prevedeva e si è osservato poco amianto. [enfasi aggiunta].
La presenza senza precedenti (vedere Pechino, Kuwait) di quantità di particelle molto sottili (0,26 > Dp > 0,09 μm) e in pennacchi stretti era più tipica di una sorgente industriale, in particolare un inceneritore municipale ricco di cloro, che una qualsiasi normale situazione ambientale esterna. Le sorgenti controvento hanno fornito un contributo molto minore. [enfasi aggiunta].
Il silicio e lo zolfo finissimi e molti dei metalli grezzi come il vanadio sono diminuiti costantemente durante il mese di ottobre. Le particelle molto sottili vicino al sito del WTC nel maggio 2002, erano generalmente < 10% rispetto ai giorni di impatto del pennacchio a Varick Street nell'ottobre 2001. (tranne che per il silicio e il nichel).
La differenza tra la fig.11a e la fig.11b è l'aggiunta di un volume crescente di materiale più fine con una diminuzione del volume di materiale grossolano. La fig.12 fornisce una spiegazione dei dati dello studio della UC Davis. In particolare, si noti quello intitolato "Dissociazione Molecolare".
Come abbiamo visto, la polvere generata nelle demolizioni controllate convenzionali si deposita dall'aria in 15-20 minuti e non sale molto più in alto rispetto al punto più alto della struttura preesistente, poiché la polvere è abbastanza grossolana. Il Seattle Kingdome è un esempio di tale crollo, imploso da una demolizione convenzionale. In quel caso, la polvere si depositò in circa 20 minuti.
C. Analisi al Microscopio e Conclusioni
Prima di procedere alle conclusioni, esaminiamo attentamente le seguenti foto delle particelle dell'11 settembre.
1. Sfere di Ferro al Sito del WTC
Fig.13 - (scala 10 μm) Sfera ricca di ferro trovata nella polvere del WTC. Usando la scala sull'immagine, il diametro della sfera ricca di ferro risulta 25 μm. |
2. Sfere di Ferro a Tunguska (non al WTC)
Ora osserviamo il seguente grafico in fig.18 e il commento che segue:
Con la sua valigetta in mano, un uomo torna a casa da una dura giornata - una giornata molto dura - in ufficio. Era uno dei sopravvissuti che quel giorno riuscirono a ritornare a casa.
L'evento di Tunguska, un fenomeno energetico inspiegabile, avvenne il 30 giugno 1908 non lontano dal fiume Tunguska in quello che oggi è il Krasnoyarsk Krai in Russia. Sebbene siano state proposte varie teorie sulla causa (tra cui la Torre di Wardenclyffe di Tesla, un meteorite, un test di armi antimateria), nessuna è stata conclusiva. Con lo sviluppo di metodi scientifici, sono stati ottenuti e analizzati nuovi campioni dell'area.
Le spedizioni inviate nella zona negli anni '50 e '60 hanno trovato sfere microscopiche di silicati e magnetite nei setacci del suolo. Si prevedeva che sfere simili esistessero negli alberi abbattuti, sebbene non potessero essere rilevate con mezzi contemporanei. Le spedizioni successive hanno identificato tali sfere nella resina degli alberi...[Fonte: Tunguska]
3. Sfere di Ferro nei Cerchi del Grano (non al WTC)
Sfere magnetiche ricche di ferro sono state trovate anche a rivestire le piante e all'interno delle piante dove sono comparsi i cerchi del grano. Le sfere magnetiche di fig.14 (indicate dalla freccia) sono di dimensioni simili a quelle trovate al sito del WTC mostrate in fig.13. Le piante non sembravano bruciate, indicando un processo che non ha richiesto del calore elevato.
Ora, torniamo al WTC.
Perché le sfere ricche di ferro sono così piccole? Se il ferro fosse stato abbastanza caldo da fondersi, si sarebbe ammassato in una massa di materiale più grande [delle sferette]. Il calcestruzzo non è fatto di inerti di ferro, né gli inerti di ferro sarebbero stati polverizzati nella misura riscontrata qui. Ora confrontiamo l'immagine della particella 13 in fig.16b (e in fig.17b) con l'immagine del fascio di crisotilo (il tipo più comune di amianto [Fonte: Asbestos]) in fig.17a.
Fig.14 - Fotomicrografia di particelle sferiche e magnetiche del diametro di 10-40 micron del tipo che si trovano regolarmente nel suolo dei cerchi del grano. La spettrografia EDS rivela che queste sfere sono di ferro puro; il fatto che siano magnetizzate rivela che si siano formate in un campo magnetico. [Fonte: Magnetic Materials in Soils e Semi-Molten Meteoric Iron Associated with Crop Formation e Iron Rich Microspheres – in Crop Circle Soil and WTC Dust]. |
Ora, torniamo al WTC.
Fig.15 - Spettrografia del campione mostrato in fig.13.
|
Fig.16 - Perché le particelle ricche di ferro sono così piccole? La particella 13 è indicata dalla freccia gialla.[Fonte: http://delta.ucdavis.edu/Particle13.jpg e http://delta.ucdavis.edu/WTCdust.jpg]. |
Perché le sfere ricche di ferro sono così piccole? Se il ferro fosse stato abbastanza caldo da fondersi, si sarebbe ammassato in una massa di materiale più grande [delle sferette]. Il calcestruzzo non è fatto di inerti di ferro, né gli inerti di ferro sarebbero stati polverizzati nella misura riscontrata qui. Ora confrontiamo l'immagine della particella 13 in fig.16b (e in fig.17b) con l'immagine del fascio di crisotilo (il tipo più comune di amianto [Fonte: Asbestos]) in fig.17a.
Ora osserviamo il seguente grafico in fig.18 e il commento che segue:
I livelli di carbonio erano relativamente bassi, suggerendo che le particelle originate dalla combustione non formavano una frazione significativa di questi campioni recuperati in seguito alla distruzione delle Torri. [enfasi aggiunta] [Fonte: Chemical Analysis of World Trade Center Fine Particulate Matter for Use in Toxicologic Assessment].
Ci aspetteremmo un aumento del carbonio se in realtà ci fossero stati molti incendi.
In ogni caso, ciò che stiamo osservando in queste immagini, grafici e analisi è l'evidenza della polverizzazione quasi totale, fino alla "dissociazione molecolare", ossia la separazione delle molecole. La polvere dissociata molecolarmente deve essere stata il risultato di un altro meccanismo di distruzione rispetto a quello causato dalla combustione o dalla demolizione controllata, poiché tali meccanismi non possono provocare la dissociazione molecolare e la dustification quasi completa di un edificio. La dissociazione molecolare si verifica con la ionizzazione [Fonte: Ionization and dissociation of molecular ion beams caused by ultrashort intense laser pulses e Velocity and Charge State Dependences of Molecular Dissociation Induced by Slow Multicharged Ions] e si osserva nella fusione fredda. Un gruppo di ricercatori ha anche determinato che le fluttuazioni del campo elettrico nell'acqua liquida causano la dissociazione molecolare [Fonte: Autoionization in liquid water].
La foto in fig.19 mostra una polvere fine attorno ai piedi di un sopravvissuto poco dopo la distruzione della prima Torre, il WTC 2. La foto sembra essere stata scattata vicino all'incrocio di Park Row e Broadway, dove s'incrocia anche Vesey Street, proprio alla destra della posizione H in fig.5 del Capitolo 14. L'orologio in lontananza, nella parte in alto a destra della foto (fig.19), mostra le 10:14. Il WTC 2 se n'è andato via alle 9:59 e il WTC 1 alle 10:29 (Se la distruzione di una Torre avesse fermato l'orologio, probabilmente avrebbe mostrato le 9:59 o le 10:29, non le 10:14). Ciò ci fornisce una buona indicazione di quanto tempo ci impiega la polvere del WTC 2, da sola, a depositarsi a terra. Alle 10:14, il WTC 1 era ancora in piedi. C'è molta polvere fine attorno ai piedi e dietro all'uomo, eppure l'aria sembra molto più nitida sopra il livello delle sue ginocchia.
Fig.19 - (11/09/2001, 10:14 AM) Della polvere fine si alza da terra mentre un uomo torna a casa. |
Con la sua valigetta in mano, un uomo torna a casa da una dura giornata - una giornata molto dura - in ufficio. Era uno dei sopravvissuti che quel giorno riuscirono a ritornare a casa.
Nessun commento:
Posta un commento