12 maggio 2019

Capitolo 11 - Le Auto "Tostate"

Ho vissuto per seppellire i miei desideri,
E vedere i miei sogni corrodersi con la ruggine
Ora non restano che fuochi infruttuosi
Che bruciano il mio cuore vuoto fino in polvere.
- Aleksandr Sergeyevick Pushkin.

A. Introduzione

Una delle categorie di fenomeni più misteriosi e inspiegabili che si sono verificati nei dintorni del WTC Complex l'11 settembre è quello delle "auto tostate". Il termine usato da Dr. Wood si riferisce alla condizione piuttosto che alla causa, e deriva dalla frase informale, "È storia, è andata", il che significa che è irrecuperabile.

[Dunque, anche se il termine "tostate" ci induce ad associare il calore e il fuoco come la causa della loro condizione finale, non bisogna saltare a conclusioni e presumere che la causa sia effettivamente quella. Con questo termine, Dr. Wood vuole semplicemente indicare che "occorre comprare un'altra auto poiché è completamente andata e inservibile."]

Fig.1 – (13/09/01) Bizzarro raggrinzimento e afflosciamento di portiere e contorni di finestrini deformati su questo veicolo trovato sotto FDR Drive [Franklin D. Roosevelt Drive, vedere fig.4].


Sebbene alcune macchine sembrassero bruciate, la carta che le stava accanto non lo era. Alcune sembravano come appassite, afflosciate, come se fossero state sottoposte a un elevato calore, mentre le finiture in plastica rimanevano inalterate. Alcuni veicoli sembravano bruciati all'interno ma non all'esterno. È stato riferito che dei veicoli siano esplosi e andati a fuoco tramite una combustione spontanea1, e altri sono stati descritti come "metà intatti e metà disintegrati"2. Alcuni veicoli erano capovolti, eppure sembrano relativamente integri.



Si sono registrati circa 1400 veicoli danneggiati l'11/93, alcuni dei quali ad una distanza fino a FDR Drive, a circa sette isolati dal WTC, lungo l'East River, come testimoniato dal EMT Alan Cooke (vedere testimonianza più avanti).


Alcuni dei veicoli distrutti portati alla discarica di Fresh Kills di Staten Island assieme agli altri detriti del WTC. La discarica fu chiusa nel marzo 2001 ma successivamente riaperta in seguito agli eventi dell'11 settembre. Foto non presente sul Libro di Dr. Wood.


Alcuni di questi veicoli mostravano particolari schemi, tendenze o modalità di danneggiamento. Ad esempio, ad alcuni veicoli mancavano le maniglie delle portiere o avevano i finestrini esplosi; su altre, i telai o contorni dei finestrini erano deformati, il blocco motore disintegrato, ai pneumatici con cintura in acciaio rimaneva solo la cintura in acciaio, mentre in altri casi la parte anteriore dei veicoli era stata distrutta mentre poco o nessun danno era stato arrecato sul retro. Danni di questo tipo, altamente variegati ed estremamente misteriosi, non possono essere spiegati con la caduta di detriti, carburante per aerei, fuochi convenzionali o anche termite. Cosa potrebbe aver causato questo tipo di danni?

B. L'Auto 2723 del NYPD - L'Auto Con La Chiazza Cerata

Il retro della macchina della polizia mostrato in fig.2 sembra essere in ottime condizioni. A giudicare dalla finitura lucida, sembra che all'auto sia stata appena passata la cera per auto e sia uscita da un concessionario. Il lato destro della macchina della polizia (mostrato in fig.2a) sembra, letteralmente, mezzo tostato. Cioè, una metà sembra tostata e l'altra metà appare immacolata, con un brusco confine tra le due zone, delimitato dalle portiere anteriori e posteriori, indicato dalle frecce verdi. La portiera anteriore è completamente tostata, mentre la portiera posteriore non lo è affatto e appare lucida, con un aspetto di "cera appena passata". Il fuoco non brucia con dei confini netti, in una maniera tutto-o-niente. Non sembra possibile che un incendio bruci la portiera anteriore in modo così completo senza lasciare della fuliggine sulla portiera posteriore adiacente.

Fig.2 – (13/09/01) La parte posteriore di quest'auto della polizia sembra in condizioni migliori della parte anteriore. (a) Ci sono danni estesi sulla parte anteriore dell'auto 2723. (b) Manca la maniglia sulla portiera lato guidatore. C'è una zona circolare insolita e non bruciata sulla portiera posteriore.


Inoltre, la barra luminosa montata sul tetto (indicata dalle frecce rosse di fig.2a e fig.2b) non sembra essersi squagliata o bruciata. I gusci delle barre luminose delle macchine della polizia sono fatte di plastica (policarbonato). Un produttore dichiara che il loro policarbonato ha una temperatura di transizione vetrosa (Tg) di 145°C e una temperatura di fusione (Tm) di 225°C. Un altro produttore dichiara una temperatura di fusione (Tm) di 149°C e un'altra fonte dichiara una temperatura di fusione di 267°C. La temperatura alla quale la vernice a smalto brucia o si scioglie, così come la temperatura alla quale l'acciaio si ammorbidisce in modo significativo, è molto maggiore di queste. Un fuoco normale da idrocarburi in un caminetto, che brucia legna, scioglierà facilmente la plastica ma non la griglia metallica che sostiene i ciocchi di legna.

Le portiere per auto hanno guarnizioni in gomma montate intorno ad esse per proteggere l'interno dalle intemperie e per diminuire il rumore causato dal rotolamento dei pneumatici sulla strada. Una guarnizione di gomma non è una barriera taglia fuoco e avrebbe poco effetto nel fermare un normale fuoco. Ma notiamo che la gomma è un eccellente isolante elettrico, con una conduttività elettrica molto bassa. Il rame, l'alluminio e il ferro sono circa 1020 a 1021 volte più conduttivi della gomma. In altre parole, la conduttività elettrica della gomma è quasi zero.

La portiera posteriore sinistra della macchina, come si vede dalla fig.2b, sembra aver la metà superiore tostata tranne che in una chiazza circolare vicino al retro della portiera, indicata dalle frecce gialle. Avendo apparentemente mantenuto intatta la cera in questa zona, divenne nota come "l'auto con la chiazza cerata".

Mentre analizzava la fotografia in fig.2b, Dr. Wood si rese conto per la prima volta che il meccanismo di distruzione del WTC doveva comportare l'interferenza di campi di energia. Fu il suo primo momento “Aha!”, come lei lo definisce. Dr. Wood non aveva alcuna familiarità con le armi energetiche, né sapeva se esistesse una cosa del genere. Non era qualcosa a cui aveva pensato o ricercato. Tuttavia, la sua area di competenza scientifica ha a che fare con un tipo di interferometria ottica [Interferometria Moiré], permettendole di avere molta confidenza con l'interferenza di energia nel campo ottico. La luce visibile costituisce solo un piccolo intervallo delle lunghezze d'onda dell'intero spettro elettromagnetico. Gli stessi principi di interferenza che esistono per le onde luminose esistono anche per altri tipi di onda. Nelle regioni in cui i campi energetici interferiscono l'uno con l'altro, ci saranno zone d'interferenza costruttiva e zone d'interferenza distruttiva. Cioè, si avranno zone in cui gli effetti vengono moltiplicati e zone in cui gli effetti vengono annullati.

Video che mostra l'interferenza di onde create da due sorgenti che perturbano la superficie di uno specchio d'acqua. Il principio fisico è identico per qualsiasi fenomeno a carattere ondulatorio, per esempio, per la luce visibile, che costituisce solo una piccola parte dello spettro elettromagnetico, o per le onde sonore. Nei luoghi in cui le onde generate dalle due sorgenti arrivano perfettamente in fase, si ha interferenza costruttiva e l'ampiezza dell'onda risultante raddoppia, mentre nei luoghi in cui le onde arrivano esattamente fuori fase, si ha interferenza distruttiva e l'ampiezza dell'onda risultante si annulla. In tutti gli altri punti ci saranno ampiezze intermedie. Il fenomeno dell'interferenza tra campi di energia (le onde non sono altro che energia che si propaga nello spazio) offre una spiegazione plausibile di come certe zone siano più colpite di altre dalla tecnologia usata l'11/09. Inoltre, sembrerebbe che le guarnizioni in gomma agiscano come una sorta di isolante e gli effetti dipendere dai materiali interessati (per esempio, le serrature delle portiere e bagagliai sembravano spariti su molte auto). Altra osservazione degna di nota è che le auto capovolte sembrerebbero aver subito meno danni di quelle che toccavo terra con i pneumatici, il che potrebbe indicare che quelle capovolte riuscivano a scaricare a terra l'energia accumulata in maniera più efficiente. 


Fig.3 – (13/09/01) L'interno tostato della macchina della polizia 2723.


Come detto, la foto in fig.2b mostra una zona circolare apparentemente inalterata sulla portiera posteriore, in mezzo a un'area tostata più ampia. A Dr. Wood tutto ciò fece venire in mente un'analogia con una zona mascherata su una carta fotografica, quando la luce viene bloccata e non può esporre la carta. Ma la lamiera, il ferro, l'alluminio, la plastica e il vetro di un veicolo NYPD non sono rullini fotografici. L'area circolare non bruciata sulla portiera posteriore della macchina della polizia 2723 in fig.2b è molto rivelatrice. Altri esempi di confini netti tra zone influenzate e zone intatte possono essere visti anche nelle fotografie di altre auto. (Vedi fig.33 e fig.35).

A causa del brusco confine tra le zone tostate e non tostate sulla portiera posteriore della macchina della polizia, sappiamo che questo danno non può essere il risultato di un incendio normale. Quando il fuoco brucia, le temperature tra le regioni calde e le regioni fredde variano in maniera regolare tra di esse e senza salti. Se ipotizzassimo che la zona dall'aspetto bruciato sia il risultato di una fiamma molto calda tenuta vicino all'auto mentre qualcosa bloccava o mascherava la regione circolare, sarebbe un'ipotesi erronea. Questo perché la quantità di calore necessaria per bruciare la regione "tostata" sarebbe stata trasmessa anche nella regione circolare adiacente dall'aspetto intatto. Di conseguenza, l'effetto della tostatura non può essere dovuto a calore convenzionale. Molte altre evidenze supportano l'assenza di calore elevato durante l'11/9 - la grande quantità di carta incombusta che svolazza e giace in mezzo alla totale distruzione, per esempio.

Molto rivelatori risultano anche gli interni della macchina della polizia 2723. La foto in fig.3a mostra l'interno della stessa auto della polizia, la numero 2723, che viene mostrata in fig.2b. (Una visuale più ravvicinata della fig.3a viene mostrata in fig.6 nel prossimo Capitolo 12). Le fotografie dell'auto sono state scattate il 13/09/01, solo due giorni dopo aver subito il danneggiamento. Questa e altre auto furono spinte al di là della carreggiata fino sotto FDR Drive in modo da non bloccare il traffico. Il veicolo di fig.3, dunque, fu parcheggiato all'ombra per due giorni - giorni senza pioggia (il primo giorno di pioggia dopo l'11/09 fu il 14/09) - cosicché le condizioni del suo interno non possano essere spiegate da un normale degrado ambientale. Si noti come lo scatolato di lamiera tra i due sedili anteriori, che copre l'albero di trasmissione, sia pieno di piccoli fori, come se l'acciaio fosse stato parzialmente consumato o mangiato.

Fig.4 – La mappa di Lower Manhattan mostra il WTC e FDR Drive distanti tra loro mezzo miglio [800 metri] o più.


Si noti che il parcheggio con le auto tostate dista circa (6002) + (4002) = 720 piedi [220 metri].
La mappa in fig.4 individua i veicoli danneggiati su una mappa di Lower Manhattan. Le auto tostate e i veicoli capovolti sono molto al di là della possibile portata dei detriti delle Twin Towers, specialmente le auto tostate su FDR Drive vicino al South Street Seaport. La storia ufficiale non offre alcuna spiegazione per questi danneggiamenti, per le posizioni inaspettate degli stessi, e nemmeno menziona questi veicoli stranamente danneggiati.

C. Le Auto Tostate Sotto FDR Drive

Simili alle nette linee di confine tra aree "tostate" e "non tostate" che abbiamo visto nel caso della macchina della polizia 2723 (alias “auto con la chiazza cerata”, fig.2a), molti altri esempi di confini bruschi tra materiale danneggiato e non danneggiato devono essere considerati. Nel caso della macchina della polizia in fig.2 e fig.3, quel confine percorre tutta la macchina stessa, con precisione simile a quella di un rasoio, lasciando la metà anteriore "tostata" e la metà posteriore relativamente incolume. Un altro esempio di ciò è mostrato in fig.35.

Fig.5 – (13/09/01) I veicoli sotto FDR Drive furono tostati in maniera casuale. Siamo almeno a mezzo miglio [800 metri] di distanza dal WTC. Notare l'ondulazione delle tracce dei pneumatici. Cos'è successo?


Quando è sorto il dibattito sulle auto tostate, alcuni hanno sostenuto che i veicoli distrutti sotto FDR Drive furono danneggiati al WTC e in seguito caricati e trasportati su FDR Drive, che doveva fungere da deposito temporaneo. Ma ci sono problemi con questa teoria. Innanzitutto, non vi è alcuna prova che lo spostamento dei veicoli sia effettivamente avvenuto. In secondo luogo, non ha senso caricare le carcasse e trasportarle, solo per scaricarle su una strada trafficata per lo "stoccaggio". Questi rottami dovrebbero quindi essere caricati di nuovo per essere trasportati ancora una volta fino al deposito definitivo. Se i veicoli fossero stati veramente spostati dal WTC a FDR Drive, ci chiediamo perché anche le travi d'acciaio del WTC non siano state ammucchiate sotto FDR Drive, se si trattava di un'ottima area di stoccaggio. In terzo luogo, i governi possono anche agire stupidamente, ma dubitiamo che possano essere così inefficienti. Inoltre, una tale manomissione delle prove sarebbe stata dichiarata come criminale se venisse denunciata. I segni sulla carreggiata suggeriscono che alcuni di questi veicoli siano stati spinti sul lato della carreggiata per poi essere rimossi in seguito.

Fig.6 – (13/09/01) Auto disintegrate sotto FDR Drive. [Le tracce lasciate dai cerchioni sull'asfalto in fig.6a sembrerebbero indicare che le auto siano state spinte in qualche modo.]


Fig.7 – (13/09/01) Questa auto non è bruciata e ci sono pochi detriti all'interno.


[Per correttezza, pubblichiamo altre due foto della macchina della polizia 2723 non scattate sotto FDR Drive che, a quanto pare, dimostrerebbero che non si trovava sotto FDR Drive quando fu "tostata". Questa circostanza avvalora la possibilità che alcune auto siano state effettivamente spostate sotto FDR Drive. E' ovvio che il luogo dove sono state "tostate" le auto non toglie nulla sulla realtà degli effetti anomali e selettivi riscontrati sulle auto, sia che esse siano state tostate nei pressi del WTC o mentre erano parcheggiate sotto FDR Drive. Inoltre, la testimonianza da Alan Cooke che segue dimostra che degli effetti anomali siano avvenuti anche a distanza notevole dal WTC.]

L'auto 2723 nei pressi del Millenium Hilton Hotel (freccia rossa) su Church Street.


L'auto 2723. Sembrerebbe nella stessa posizione della foto sopra poiché si vede ciò che sembra la stessa inferriata sullo sfondo. Notare le ruote anteriori sterzate a sinistra mentre nella foto sopra sono sterzate a destra. La zona sembra essere stata ripulita e i dettagli principali dell'auto coincidono con la foto sopra (per esempio la "chiazza cerata") ma alcuni altri appaiono diversi, come il danno sulla portiera anteriore rispetto alla foto sopra, che invece sembra del tutto simile quello della fig.2b.


Per quanto riguarda la distanza tra il WTC e FDR Drive, quanto segue è interessante. Dopo gli "impatti" iniziali al WTC 1 e al WTC 2, il tecnico medico d'emergenza Alan Cooke riferì su ciò che gli sembrava un'esplosione, non al WTC, ma al South Street Seaport, tra Fulton Street e l'East River. Il South Street Seaport è appena a sud di dove si trovavano le auto tostate sotto FDR Drive, come mostrato nella mappa in fig.4.


EMT Alan Cooke
Arrivammo all'inizio di FDR Drive, vicino al traghetto, e immagino che per via del modo in cui le strade incanalano ogni cosa, una delle palle di fuoco o qualcosa del genere, deve essere riuscita ad arrivare fino al South Street Seaport, perché in base a quello che è successo in quel momento, sembrava che da lì provenisse un'esplosione. Pensavo che da lì provenisse un'esplosione. Fu allora che tutti iniziarono a correre dal Seaport verso di noi.
Ora tutti stavano correndo verso di noi dal Seaport e correvano verso di noi da ovest, quindi non potevamo andare in nessuna direzione. Fu allora che tutta la cenere e tutto il resto è iniziato ad arrivare. C'erano un paio di persone che ci hanno fermato perché lamentavano un dolore al petto...
Nessuno riusciva a respirare e tutti cercavano di arrampicarsi sul muro di FDR Drive...
Ho pensato che quello che è successo fosse un'esplosione al World Trade Center. Poi ho pensato che ce n'era un'altra al Seaport. Pensavo fosse un esplosione secondaria e stavamo guidando tutti verso il ponte di Brooklyn, perché tutti mi chiedevano dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare. Ho detto loro di andare sull'autostrada e dirigersi a nord o verso Brooklyn.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110040.PDF]

Mentre un' "esplosione" potrebbe spiegare alcuni dei danni ai veicoli in prossimità delle auto tostate sotto FDR Drive, non spiega perché c'era un confine così brusco tra le aree in cui si sono verificati i danni e le aree in cui non ce n'erano. Un' "esplosione" non spiegherebbe neanche i danni al veicolo in fig.8, ovunque fosse stato parcheggiato. Rimorchiare un veicolo non può giustificare questo tipo di danni. Questa fotografia è stata scattata sotto la parte sopraelevata di FDR Drive. E' possibile intravedere la parte inferiore dell'autostrada nell'angolo in alto a destra.

Fig.8 – (13/09/01) Veicolo sotto FDR Drive con le cinture di sicurezza, le modanature di plastica e la tappezzeria non bruciate.


Il veicolo mostrato in fig.8 sembra avere le cinture di sicurezza e la tappezzeria non bruciate. Inoltre, la modanatura di plastica attorno al contorno del finestrino del passeggero appare intatta, così come la guarnizione in gomma sul finestrino posteriore. Ma stranamente, l'esterno del veicolo appare tostato, specialmente attorno ai contorni dei finestrini. Le finiture color argento attorno ai due finestrini in primo piano sono completamente assenti. Inoltre, le zone esterne che erano coperte dalle finiture argento appaiono più colpite rispetto alle altre zone. Ciò contrasta con un normale fuoco in un auto, in cui le finiture fungono da strato protettivo.

D. Auto Capovolte e Levitazione

Fotografo David Handschuh
Fu quasi come essere sollevato da un tornado... fu come essere sollevato...e mi ha sollevato e mi ha lanciato per circa un isolato. Solo... un secondo stavo correndo e il secondo dopo ero in volo...

David Handschuh, ospite del Charlie Rosen Show, descrive di essere stato sollevato e trasportato come da un tornado per quasi un isolato.


Fig.9 – Un veicolo capovolto vicino all'incrocio tra Liberty Street e West Street. [Sulla destra si vede anche un camion dei pompieri capovolto.]  


Spesso si presume che i veicoli come quelli mostrati in fig.9 siano stati capovolti dalle raffiche di vento provocate durante la distruzione del WTC. Tuttavia, le evidenze fisiche non supportano tale ipotesi. La fig.9 mostra auto capovolte e un camion dei pompieri capovolto nelle immediate vicinanze di alberi con il fogliame ancora integro. Se il vento riesce a capovolgere un camion dei pompieri, avrebbe certamente strappato le foglie da un albero. Inoltre, un certo numero di testimoni oculari hanno descritto di essere stati sollevati e trasportati ad una certa distanza quando le Torri sono andate via.


Vigile del Fuoco Todd Heaney
Quando sono arrivato davanti all'edificio, le autopompe venivano scaraventate lungo la strada come se fossero - come se fossero giocattoli. Erano capovolte, in fiamme.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110255.PDF]

Vigile del Fuoco Michael Macko (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Stavamo andando lungo West Street. Siamo arrivati ​​appena a sud del cavalcavia nord, a circa 50 piedi oltre, quando si è verificato il primo crollo. Ho guardato in alto. Ero sbalordito da - pensavo che esplodesse in cima. A quel punto credo tutti hanno iniziato a correre, e fortunatamente ho corso verso nord da dove sono venuto per cercare di scappare dal crollo - che guarda caso era un crollo, rendendomi conto che non potevo. Stavo per rimanere sotto il cavalcavia.
Mi sono reso conto che non sarei riuscito a sfuggire dal crollo. Mi sono tuffato sotto un mezzo ESU [Emergency Service Unit] che era rivolto a nord sul lato ovest di West Street. Mi sono tuffato sotto al mezzo e ho aspettato che l'edificio crollasse.
Quando l'edificio è effettivamente crollato, pensavo di essere davvero intrappolato, e il mezzo è stato spazzato via, spinto via immagino. Non era più lì. A quel punto ero davvero scioccato e non sapevo cosa stava succedendo in quel momento. Non sapevo - ero davvero, davvero scioccato...
A quel punto mi sono imbattuto nel personale di emergenza suppongo, che stavano cercando di dare un mano, sai, alle persone che stavano uscendo dal crollo a quel punto. Mi sono accertato delle mie condizioni e ho capito che non avevo alcun danno fisico serio.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110506.PDF]

Fig.10 – (12/09/01) Primo piano dell’auto capovolta di fig.34. Non sembra essere capitombolata sin qui. Il fondo non è rovinato.


EMT Brian Gordon (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Quindi in pratica tutti i pazienti hanno iniziato ad alzarsi e a correre verso il dietro e così ho fatto anch’io, e quando la Torre ha colpito è stato come se mi prendesse e mi gettasse via.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110171.PDF]

EMS Capitano Mark Stone (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Non so se ero a 10, 20, 30, 50, 100 piedi [30 metri]. So che non ero molto lontano, ma tutto ad un tratto solo un fruscio, solo, i detriti hanno iniziato a colpirmi. Sono stato sollevato e lanciato…Ero di fatto in aria, svolazzando in giro.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110076.PDF]

Briam Smith (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Era come se fosse esplosa una bomba, sai, e mi ha colpito così all'improvviso, sai, e mi ha tirato su, mi ha sollevato da terra e mi ha lanciato in aria per ben 30 piedi [9 metri], perché a questo punto ti puoi immaginare dov'è l'ambulanza.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110136.PDF]

EMT Renae O'Carroll (Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Ho provato ad afferrare delle persone. La gente si aggrappava a me. Stavamo correndo, correndo, correndo. Non ho mai visto nulla di simile prima. Capisco quando qualcuno dice che ha guardato la morte in faccia. Era la morte che veniva da me. Questo è tutto quello che so.

Sto correndo. Gli sto davanti. Tutti corrono, ed è solo un fuggi fuggi disordinato. Gli sono davanti di circa dieci piedi [3 m], correndo, in realtà sono in volata perché sono un atleta e sto correndo. Quello che è successo quando sono arrivato all'angolo, perché ricordo che i miei piedi hanno toccato scendendo dal marciapiede, è che avevo di fronte un altro ammasso di roba.
Della cenere si è fatta largo intorno a un altro edificio di fronte a me, e mi ha intrappolato di fronte e di dietro, e tutto era buio pesto. Nel luogo dove mi ha colpito da davanti e da dietro, mi ha letteralmente sollevato da terra e lanciato. È stato come se qualcuno mi avesse sollevato e mi avesse gettato a terra.
[…]
Qualcosa mi ha detto - ho guardato a sinistra verso terra e ho visto una luce rossa. Non so cosa fosse. Pensavo si trattasse di un'altra luce.
Ora potrei ridere di tutto ciò. Al tempo non ridevo affatto. Non potevo ridere di tutto questo.

Ed è allora che ho messo la mano a sinistra per vedere cosa fosse quella luce e ho sentito del vetro. Quello che mi è successo è stato solo un miracolo. La porta a vetri si aprì. Era una porta. Si è aperta. Si è aperta, e ho sentito come se qualcuno mi avesse messo le mani da sotto, tirandomi, e mi ha sollevato e tirato.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110116.PDF]

Fig.11 – Auto della polizia capovolta su Church Street all'altezza dell’incrocio con Cortlandt Street.


Vigile del Fuoco Robert Salvador (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
A quel punto ho notato che si stava espandendo a fungo e sapevo che stava crollando, così ho iniziato a correre e l’urto mi ha sollevato e mi ha lanciato 30 piedi [9 metri] e sono caduto sulla schiena, proprio vicino a due macchine parcheggiate. Mi sono girato verso il muro e la nube era proprio sopra di me. Così mi sono infilato sotto due macchine parcheggiate e questo è tutto.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110032.PDF]
O la nube li inghiottì oppure sono corsi verso Church Street, non lo so, ma ho corso, e la nube mi ha travolto e mi ha sollevato e mi ha lanciato per 20 piedi [6 metri], e sono strisciato sotto due macchine parcheggiate, e ho detto le mie preghiere.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110474.PDF]

Vigile del Fuoco John Wilson
Tutti non facevano altro che correre. Siamo scappati dal rumore. Così, il rumore era a est mentre mi trovavo lì. Abbiamo corso indietro praticamente nel senso in cui siamo arrivati, non so quanto lontano. All'improvviso sono stato sollevato. Sentivo il vento dietro di me che mi ha preso e mi ha lanciato. Ora, dunque, sono a terra.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110376.PDF]
Fig.12 – Superficie in pianta stimata dei detriti in caduta dal WTC. Le strade evidenziate in giallo indicano dove furono fotografate anomalie quali le auto tostate.


Paramedico Manuel Delgado
Ma mentre correvo, sono stato buttato a terra, sembrava che qualcuno mi avesse colpito alla schiena, come se fosse un’esplosione. Semplicemente mi ha sollevato e buttato a terra. Mi sono sbucciato il gomito, mi sono storto la caviglia, i pantaloni erano tutti strappati, i miei occhiali sono volati via e il casco mi si è tolto. Mi alzo velocemente e tutto quello che posso vedere ora è solo - doveva essere su Fulton [Street] – la deflagrazione, questa nube scura che si abbatte su di noi, comunque verso di me, perché non so nemmeno chi c'è intorno a me a questo punto. Ho perso tutto - ho perso la cognizione del tempo. Ho perso praticamente tutti i movimenti del corpo e stavo andando avanti, e poi siamo stati inghiottiti dal fumo, che era orrendo.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110004.PDF]

Vigile del Fuoco di Primo Grado Dan Walker (prima)
Ho detto a me stesso, sai, non voglio cadere. Tipo, piedi non mi abbandonate ora. Ricordo di aver saltato oltre quel tipo e basta. Il vento mi ha appena buttato a terra. Non mi sono fatto male. Ciò mi colpì. Non è che cadessi con un tonfo. E’ come se avessi inciampato su qualcosa. Era come se il vento fosse così forte da sollevarmi e adagiarmi dolcemente.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110341.PDF]

Vigile del Fuoco di Primo Grado Dan Walker (dopo)
Quindi, sono stato lanciato un po' di lato e mi sono ritrovato nell'angolo del - dietro c'era questa trave enorme, immagino fosse come una fascia di marmo e mi ricordo di essermi inginocchiato e di coprirmi con qualunque cosa potessi. Tengo stretto il mio casco e sto guardando questi detriti volare fuori da questa porta e, voglio dire, ogni cosa sta andando in linea retta. Non importa cosa fossero. Rocce o polvere o qualunque cosa fosse. Stavano andando dritti a causa della forza del vento.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110341.PDF]

Vigile del Fuoco John Moribito
L'edificio è venuto giù. La furia del vento mi sollevò da terra e mi scaraventò circa 30 piedi [9 metri] indietro nella lobby del 1 World Trade Center.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110354.PDF]

Può la storia ufficiale di un crollo tipo pancake coincidere con la reale natura altamente circoscritta del campo di detriti e agli straordinari effetti dimostrati su persone, veicoli e beni immobili? (Vedere fig.29 del Capitolo 7).

Video sottotitolato in italiano tratto dalla presentazione di Dr. Wood in Olanda nel 2012. Ci spiega le auto tostate sotto FDR Drive, l'auto 2723, il parcheggio con le auto tostate della sezione seguente e due testimonianze (tra le quali quella di Alan Cooke al South Seaport), i fenomeni di levitazione e la zona di West Broadway che vedremo in una sezione seguente.

E. Il Parcheggio Con Le Auto Tostate e Le Auto "Cheeto"

Fig.13 – (11/09/01) Il parcheggio con le auto tostate in corso. Si vedono le auto in fiamme. L'aria sopravvento rispetto al WTC è diventata visibilmente più limpida.


Come mostrano le seguenti foto, diversi veicoli sono andati a fuoco dopo la "dustificazione" delle Torri. La Fig.14 è stata la prima foto delle auto tostate in cui Dr. Wood si è imbattuta. Dr. Wood immaginò di essere lì quel giorno e di tuffarsi sotto una di queste macchine. Poi si chiese, come avrebbe saputo quale scegliere? Lo schema non era chiaro. Si noti che in fig.14, in una foto scattata l'11 settembre o poco dopo, ci sono pochi segni di ruggine visibile sulle auto tostate. Eppure, come mostra la fig.15, in una foto scattata il 23 settembre 2001, con la polvere ancora dappertutto, ci sono già evidenze di ruggine. E nelle fig.19 e fig.20 sotto, è visibile altra ruggine, e di nuovo, si possono vedere chiaramente dei danni anomali su alcuni veicoli, con una parte danneggiata e un'altra no.

Fig.14 – Il parcheggio con le auto tostate dopo che i presunti “fuochi“ sono cessati. Il parcheggio con le auto tostate è a nord-ovest rispetto al complesso del WTC. (Vedere fig.12). Questa foto è rivolta in direzione opposta rispetto al WTC. C'è poca ruggine visibile, quindi la foto è stata scattata probabilmente entro pochi giorni dall'11 settembre.


Fig.15 – (23/09/01) La ruggine è evidente. (NOAA).


Sembra che a coloro che amano i veicoli con il tettuccio apribile piaccia anche parcheggiare nella stessa zona. A molte macchine nell'ultima fila del parcheggio con le auto tostate mancano i tettucci apribili - oppure il tetto dei veicoli è stato consumato creando un foro rettangolare. Ma ci sono due macchine in particolare, contrassegnate con A e B in fig.16, che hanno in comune qualcosa di più insolito. Sembrano essere della stessa marca, anche se modelli leggermente diversi, e i blocchi motore di entrambe sono stati distrutti, come mostrato in fig.17.

Fig.16 – (23/09/01) Ci sono molti tettucci apribili mancanti oppure tetti consumati.


Le auto A e B sembrano essere gli unici due veicoli in questo parcheggio i cui motori siano stati mangiati. Sembrano veicoli simili a giudicare dalla forma, dall'angolazione dei montanti (elemento strutturale sui lati del parabrezza), dal tipo di ruote e hanno danni simili.

Fig.17 – (12/09/01) Auto tostate nel parcheggio vicino al WTC.


L'ultima fila di macchine, in fig.18, sembra bruciare, ma dove sono le fiamme? Dov'è il fumo scuro? Diversi veicoli in questa fila posteriore brillano di un arancione acceso, ma non sembrano essere in fiamme. Sembra proprio in questo momento che il vano motore dell'auto A si disintegra. L'interno della macchina contrassegnata con "C" è completamente incandescente. Di fronte a quella macchina e leggermente in direzione della macchina contrassegnata con A, c'è un ulteriore bagliore arancione.

Fig.18 – La fila posteriore di macchine incandescenti nel parcheggio.


Cheetos - Lo snack con cui Dr. Wood descrive le anomalie brillanti di color arancione sul terreno e altrove (vedere fig.18b e fig.27b e capitoli successivi).


Sembra che il tettuccio apribile sia scomparso su molte vetture di fig.18, comprese le cinque macchine in fila contando dall'estremità in basso della fotografia.

La maggior parte delle 1400 auto tostate avevano alcuni, se non tutti, i finestrini mancanti. Cosa potrebbe aver causato ciò? La fig.17 mostra una cabriolet argento con la capotta apparentemente intatta ma a cui manca un po‘ di vetro. Se i finestrini fossero esplosi a causa della pressione interna, ci saremmo certamente aspettati che la capotta si sarebbe strappata o fosse spazzata via. I finestrini potrebbero non essere esplosi a causa della pressione interna - ma rotti, infranti o fatti scomparire. Questo suggerisce che i finestrini non sono esplosi a causa della pressione interna, ma potrebbero essere stati frantumati con altri mezzi.

Fig.19 – (Settembre 2001) Il parcheggio con le auto tostate.


Le auto parcheggiate nella parte posteriore del "parcheggio delle auto tostate" hanno subito ingenti danni. Le auto sulla sinistra e all'estrema destra in fig.20 sembrano come se avessero i motori "mangiati". Le auto in primo piano hanno subito meno danni, anche se mancano molti finestrini. Allo stesso tempo, i finestrini sono rimasti sia parzialmente che totalmente integri.

Fig.20 – (Dal 23/09/01 al 23/10/01 circa) Finalmente il rimorchio dei veicoli ha inizio.


Il motore dell'auto in primo piano sembra mancare. Sembrerebbe sia la vettura indicata con "B" nelle foto precedenti. Foto non presente nel Libro.


La maggior parte delle 1400 auto tostate avevano alcuni, se non tutti, i finestrini mancanti. Cosa potrebbe causare la rottura o l’eliminazione del vetro?


Video di Etienne Sauret che merita di essere visto per intero. Dal minuto 10:15 circa viene ripreso il parcheggio con le auto tostate (video integrale in alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=UWc2aaLq8PM). 


Video con sottotitoli in italiano sul parcheggio con le auto tostate.


Il parcheggio prima del crollo di entrambe le Torri e dopo la distruzione del WTC 1. Notare il colore originale nero dell'auto parcheggiata in mezzo al viale.

F. Fumi

Fig.21 – (11/09/01) I fumi si sviluppano in anticipo rispetto alla diffusione della polvere.


Fig.22 – (11/09/01) I fumi emergono dalle auto tostate.

G. Auto in Fiamme

Nelle foto di fig.23a e fig.23b, c'è della carta intorno ai veicoli, eppure non sta bruciando. Nella foto in fig.23b, la parte anteriore della vettura è bruciata e deformata. Il rivestimento in alluminio è caduto intorno all'auto, ma questi elementi della facciata in alluminio non stanno bruciando, né mostrano segni di bruciature o deformazioni.

Fig.23 – (11/09/01) (a) Perché la carta non brucia? (b) La parte anteriore dell’auto tostata è visibile dall'altra parte del “fuoco“ [Vicino l'incrocio tra Church e Liberty Street].


Si vede un cestino per rifiuti in plastica che giace a terra vicino al bordo sinistro della foto (fig.23b) insieme a una ghiacciaia portatile [rossa]. Non mostra alcun segno di essere stata tostata. Questo luogo è a circa un quarto di miglio [400 metri] ad est del WTC 2, dunque sembra improbabile che questi oggetti abbiano percorso tale distanza. Se lo avessero fatto, è curioso come siano sopravvissuti quando altri comuni oggetti d'ufficio non ce l‘hanno fatta.

I danni subiti dalla macchina ci suggeriscono che le fiamme erano più vigorose prima che questa foto fosse scattata. L'intera metà anteriore della vettura sembra bruciata, ma, in questa foto, il fuoco è limitato alla zona del passaruota. Schemi simili di incendi in corso sulla parte anteriore sono visibili in fig.24.

Fig.24 – (11/09/01) Carta non bruciata adiacente a ciò che sembra essere fuoco.

H. West Broadway (o La "Palude")

West Broadway è una strada a senso unico (verso sud) da Beach Street a Vesey Street, che termina accanto al WTC 7 al margine nord del complesso del WTC. Vedi fig.12. L'11 settembre, quasi tutti i veicoli per diversi isolati lungo West Broadway sono andati in fiamme. Una grande quantità di acqua è stata usata sui fuochi mescolandosi con polvere e detriti, dando a West Broadway l'aspetto di una palude, come mostrato dalla fig.25 alla fig.33.

Come se l’assurdo e anomalo bruciare delle macchine tostate non fosse abbastanza, almeno un vigile del fuoco, Patrick Connolly, ha dichiarato che molti di questi veicoli sembravano semplicemente "accendersi spontaneamente" mentre camminava lungo West Broadway.

Patrick Connolly era appena passato sotto il ponte pedonale di Vesey Street mostrato in fig.25 quando il WTC 1 fece “poof” (10:28:31 AM). Ha riferito di essere stato colpito dai detriti, "Ma nulla di serio. Tipo, sai, una sberla considerevole e cose del genere, ma nulla a cui non si possa resistere. Nulla che mi stesse polverizzando.” [enfasi aggiunta] Ha poi trovato la strada verso la porta del WTC 7 dietro l’angolo su West Broadway, indicata dalla freccia in fig.25. La foto in fig.25 fu scattata poco dopo che Connolly riuscì fuori da quella porta che a quanto pare fu lasciata aperta.

Vigile del Fuoco Patrick Connolly
…Brian e Joe pensavano che fossimo in un rifugio, ma stava diventando sempre più polveroso. Le condizioni stavano diventando - la visibilità stava iniziando a peggiorare notevolmente.

L'unica cosa che sapevo, che volevo fare, era che volevo tornare fuori dalla porta in cui eravamo entrati e girare a sinistra e camminare dritto su per West Broadway verso la salvezza. Loro avevano più autocontrollo di me. Hanno deciso di restare lì circa cinque minuti. E pensare bene al da farsi e che sarebbero scesi giù. C'erano delle scale interne e sarebbero scesi giù verso un rifugio antibomba e penso che quando Joe diede un’occhiata, sembrava che fosse stato distrutto. Così decidemmo di legare la corda da recupero alla porta e tutti e tre insieme abbiamo deciso di uscire fianco a fianco. E mentre uscivamo abbiamo iniziato a camminare verso nord, e lentamente ma inesorabilmente, sopra e sotto l'acciaio e le auto stavano - le auto con pneumatici e le auto stavano scoppiando e stavano appena iniziando ad accendersi spontaneamente e c'era quasi zero visibilità a questo punto. Era meglio però di quanto non fosse immediatamente dopo il crollo. E poi abbiamo camminato per due isolati. Abbiamo camminato, c'era un chiosco di hot dog lì. Abbiamo rotto la finestra del chiosco di hot-dog, preso delle bottiglie d'acqua e ci siamo lavati gli occhi, perché ci bruciavano. Girammo a sinistra su Park Place. [enfasi aggiunta]
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110453.PDF]

Patrick Connolly disse che Brian e Joe pensavano di trovarsi in un rifugio antibomba, il che significa che si trovavano sotto il livello del suolo. Ha anche detto che pensava che quando Joe diede un'occhiata al rifugio antibomba, "sembrava distrutto." Entrambe le Torri erano già andate prima che Patrick Connolly entrasse nel WTC 7, quindi i suoi commenti sul fatto che "stava diventando sempre più polveroso" e che "le condizioni stavano diventando - la visibilità stava iniziando a peggiorare notevolmente", indicano un processo in atto. Ciò è coerente con le dichiarazioni di Michael Hess, avvocato capo della città di New York, che ha raccontato la sua esperienza nella tromba delle scale del WTC 7 proprio mentre il WTC 1 veniva distrutto. Hess ha anche descritto un improvviso deterioramento della visibilità e la distruzione dell'edificio al di sotto del sesto piano, il che non può essere spiegato con pezzi di WTC 1 che atterrano sul WTC 7.

Intervista a Michael Hess in inglese in cui racconta di quando era all'interno del WTC 7 assieme a Barry Jennings. Secondo la sua testimonianza sono accaduti 5 eventi simultanei mentre era al 6° piano del WTC 7: 1) le luci di emergenza si sono spente 2) la scala si è riempita di "fumo", polvere e fuliggine molto più che in precedenza 3) si sono attivati gli spruzzatori dell'impianto antincendio 4) l'edificio ha iniziato a tremare come in un terremoto 5) un "muro" ha sbarrato la scalinata. Dopo circa 5-10 secondi il tremore si fermò e Hess pensò che nel seminterrato fosse esplosa una bomba anche se non sentì alcuna esplosione. Inoltre, Hess avvertì un gran vento.


Video che mostra le condizioni di West Broadway prima della distruzione del WTC 7. Si sente e si vede Michael Hess chiedere aiuto da una finestra del WTC 7.


Fig.25 – (11/09/01) La porta del WTC 7 su West Broadway, dopo la distruzione del WTC 1 e del WTC 2. Il vigile del fuoco Patrick Connolly uscì da questa porta e camminò lungo West Broadway.


Patrick Connolly riferì di essere uscito dalla porta e di aver camminato verso nord (verso destra in fig.25). Con rifermento alla veduta aerea di West Broadway in fig.26, secondo la sua descrizione Connolly camminò verso nord dall'incrocio A all'incrocio C, quindi camminò verso ovest lungo Park Place fino all'incrocio D. La strada, a nord dell'incrocio di Murray Street (sotto la posizione E nella foto) ha un aspetto opaco, coerente con un strato uniforme di polvere. La strada, a sud di Murray Street (sopra la posizione E nella foto) appare lucida con chiazze scure, coerente con il fatto che le strade erano coperte d‘acqua e i resti delle auto in fiamme. Il confine tra opaco e lucido è piuttosto rettilineo, come indicato dalle frecce su entrambi i lati dell'incrocio nella posizione E di fig.26, e segna l'estremità nord della "palude". Le immagini dalla fig.27 alla fig.33 sono fotografie scattate lungo West Broadway tra l'incrocio A (Vesey Street) e l'incrocio E (Murray Street). Inoltre, una foto a livello della strada degli incendi alle auto in corrispondenza dell'incrocio B è mostrata in fig.39 al Capitolo 13.

Fig.26 – (11/09/01) Vista aerea in direzione sud di West Broadway. Le informazioni EXIF della fotografia indicano l‘orario di 11:57.22, anche se le ombre sottintendono che potrebbe essere prima. Il WTC 1 non è più in piedi, a indicare che la foto è stata scattata dopo le 10:30 AM.


Fra gli incroci A ed E (fig.26) West Broadway si trova in un canyon artificiale di edifici. In seguito alla distruzione di entrambe le Torri, non c'erano frammenti di detriti visibili sui tetti di questi edifici, solo polvere. Non ci sono evidenze che frammenti di edificio in fiamme siano volati per oltre 1000 piedi [300 metri] a nord durante la distruzione del WTC 1 o del WTC 2. Non ci sono pezzi visibili di edificio in nessuna delle immagini a livello del suolo. E Patrick Connolly ha descritto che camminava su questa strada mentre le macchine "stavano appena iniziando a accendersi spontaneamente" e non ha descritto di essere stato colpito da alcunché. Quindi non ci sono evidenze che la caduta di detriti abbia provocato questi incendi, anzi è vero il contrario. La distanza tra le auto tostate era troppo grande affinché una macchina incendiasse la successiva in sequenza e lo spazio tra questi veicoli era ricoperto da carta non bruciata. Quindi qualcos'altro doveva aver causato l'accensione spontanea di questi veicoli, alcuni distanti fino a 1000 piedi [300 metri] dal WTC.

Fig.27 – (11/09/01) Le auto tostate sono l’unica fonte di illuminazione quando la luce solare viene completamente bloccata. (a) Vista verso sud-est all'incrocio di Park Place lungo West Broadway (posizione C, fig.26). [Il furgone rosso non appare ancora tostato a differenza della fig.28.] (b) I "cheetos" incandescenti sul terreno non incendiano la carta e il fuoco è intrappolato all'interno di un minivan (vedere foto al Capitolo 13).


Fig.28 – Vista verso sud da park Place lungo West Broadway (incrocio C, fig.26).


Nella fig.27b, l'auto sembra avere principalmente incendi interni mentre l'auto nella fig.27a sembra avere principalmente incendi esterni. Le gomme (e, sembrerebbe, anche il pavimento sotto l'auto) sono in fiamme, con una linea di fuoco lungo il cofano del bagagliaio. Inoltre, il parafango anteriore destro è diventato bianco e il furgone rosso non è bruciato. La fig.28 mostra la macchina diventata totalmente bianca e il furgone rosso tostato.

Video che mostra alcune delle auto tostate. Al minuto 1:08 si vedono sia l'auto diventata bianca che il furgone rosso tostato di fig.27b e fig.28. Notare la distanza tra il furgone e la macchina.


Fig.29 - Il bus turistico tostato non sembra bruciato (posizione tra B e C in fig.26). [Il WTC 7 è ancora in piedi sullo sfondo. Si noti il numero civico n.30 sull'estremità destra della foto, le due finestre aperte appena sopra l'asta per la bandiera e le quattro finestre aperte all'inizio del Fiterman Hall, proprio sopra al bus.]

  
Video della zona attorno a West Broadway. Si vede il bus prima della distruzione del WTC 7, un paio di furgoncini postali completamente distrutti, la macchina diventata bianca e il furgone rosso tostato, il WTC 7 a fuoco e altre macchine tostate.


West Broadway. A partire dall'estremità sinistra della foto si possono vedere due furgoncini postali distrutti, gli stessi del video sopra, ma ripresi da direzione opposta rispetto al video. Foto non presente nel Libro.


Barclay Street, sulla destra l'Ufficio Postale. Un altro furgoncino delle poste in pessimo stato. Foto non presente nel Libro.


Lo stesso furgoncino delle poste della foto sopra con altre due auto. Foto non presente sul Libro.


L'auto e il furgone della foto sopra in fiamme. Notare la zona incandescente a terra davanti al furgone. Rispetto alla foto sopra, sembra esserci meno carta adiacente all'auto, sul lato ma specialmente sul frontale. Una circostanza curiosa dato che la carta dovrebbe semmai diminuire a causa dell'incendio. Una possibile spiegazione è che l'incendio sia scoppiato dopo la distruzione del WTC 1 e la carta abbia fluttuato allungo in aria prima di posarsi a terra. Rimane sempre il mistero di cosa abbia appiccato il fuoco a questi veicoli. Foto non presente sul Libro.


Più tardi quella sera, Diane Sawyer intervistò un volontario che fu testimone di queste auto tostate e disse, "dov'erano queste auto, non c'erano fuochi intorno". Dr. Wood crede che stia parlando di West Broadway. Menziona l’Edificio Sette, che si trova su West Broadway, dove si trovava il bus turistico tostato.

Video in cui Diane Sawyer intervista un volontario. A quanto pare il servizio fu mandato in onda alle 6:50 PM l'11/09/01 ma non è chiaro come il volontario possa essere arrivato dalla California quando tutti i voli furono cancellati quel giorno e non è possibile guidare dalla California fino a New York in giornata. Comunque tutto ciò non ha importanza. La traduzione dell'intervista segue sotto.

Diane Sawyer: E qui c'è Don Dahler con me, ci stiamo dividendo tutti i compiti qui, ed è stato giù al sito, e anche J.D. Halperin che dice di essere solamente un volontario venuto qui dalla California ed era nei dintorni del sito. Volevo solo sapere quanto fuoco c'è. Hai detto che sei appena stato a Ground Zero. Ci sono ancora molti fuochi?
J.D. Halperin: Beh, nell'Edificio Sette non c'era per niente fuoco, ma c'era un mezzo che stava buttando acqua sull'edificio. Ma è crollato completamente. E poi, l'altro edificio, c'erano ancora delle fiamme, era nel World Trade Center One, ma non molte.
Diane Sawyer: Hai detto di aver visto bus turistici sciolti? Macchine fuse?
J.D. Halperin: Le macchine che erano laggiù...era semplicemente incredibile. Erano contorte e sciolte nel nulla. L‘edificio...i detriti sono semplicemente incredibili. E poi si vedono camion dei vigili del fuoco e veicoli della polizia che erano lì per primi, che eh, tutti i finestrini, i parabrezza, sono completamente esplosi – a causa...deve essere stato quando i detriti sono caduti.

L'autobus mostrato in fig.29 sembra essere fuso, ma non ci sono evidenze di incendi. Ci sono pochissime aree annerite, ammesso che ve ne siano, e l'autobus sembra essere stato danneggiato da qualcosa in modo uniforme da cima a fondo. Non si vedono pneumatici di gomma su nessuno dei veicoli, soltanto ruote nude. L'auto parcheggiata all'estrema destra della fotografia non sembra avere aree annerite ma presenta zone di scolorimento che assomigliano a ruggine. Sappiamo che questa foto fu scattata prima delle 17:20 PM l'11/9 poiché il WTC 7 è ancora in piedi. Stranamente, i semafori continuano a funzionare, così come le luci di Fiterman Hall, l'edificio accanto all'autobus. E sembra che non ci sia stata mancanza d‘acqua per gli idranti, poiché West Broadway ha un aspetto simile a una palude. Si vedono la carta non bruciata e la polvere coprire il marciapiede a destra e la carreggiata. Quindi sembra probabile che i detriti bagnati in strada siano composti di polvere e carta incombusta.

Fig.30 – Vista verso (a) sud, e verso (b) nord, su West Broadway.


Fig.31 – West Broadway, vista verso nord attraverso l’incrocio E (fig.26). [Notare le auto tostate sulla destra accanto ad alberi in perfette condizioni.]


La Fig.31 mostra una macchina parcheggiata la cui parte anteriore è stata completamente bruciata. L'auto di fronte sembra aver subito più danni nella parte posteriore (a giudicare dal modo in cui è seduta sul posteriore). L'auto bruciata nella parte anteriore sembra avere il parabrezza intatto ma nessun finestrino laterale, mentre l'auto di fronte non sembra avere alcun finestrino. L'auto di fronte sembra circondata da schiuma ignifuga visibile sulla strada. Nessuna delle due auto sembra essere stata colpita da detriti volanti o in fiamme.

Foto scattata a circa 20 metri dalla posizione della fig.31. Notare le stesse due macchine descritte nel paragrafo sopra parcheggiate dopo il furgone bianco sulla destra. Foto non presente sul Libro.


Le fig.32 e fig.33 raffigurano un minivan, una Crown Victoria e una RAM. Entrambe le vetture sembrano aver bruciato più intensamente dalla parte del motore (sull'anteriore). Tuttavia, si noti che su entrambe la vernice dietro il vano motore appare ancora intatta. L’elevata quantità di ruggine che si è creata è degna di nota. Le gomme anteriori sia della RAM che della Crown Victoria sembrano essere state completamente bruciate. I pneumatici posteriori della Crown Victoria rimangono intatti, ma la griglia e il paraurti anteriore in plastica / gomma sono spariti.

Fig.32 – Vista verso sud-est lungo West Broadway all'altezza di Park Place.


Entrambe le auto hanno i serbatoi nella parte posteriore. Tuttavia, secondo Dr. Wood non ci sono indicazioni che i serbatoi abbiano preso fuoco su entrambi i veicoli. Non ci sono segni di impatto da oggetti pesanti su nessuna di queste tre auto. Per quanto riguarda i vani motore, altre foto mostrano i vigili del fuoco che puntano le manichette nei vani motore di varie auto.

Fig.33 - Vista verso sud-est lungo West Broadway all'altezza di Park Place.


Video sottotitolato in italiano in cui Dr. Wood ci parla della zona di West Broadway o "La Palude".

I. Varie Altre Anomalie

Sono stati dichiarati danneggiati 1400 veicoli l'11/9. Questi veicoli presentavano schemi di danneggiamento particolari, come abbiamo visto: alcuni avevano le maniglie delle portiere mancanti, i vetri esplosi, i telai dei finestrini deformati, i blocchi motore fusi o mancanti, i pneumatici con cintura in acciaio con soltanto la cintura d'acciaio rimanente, mentre le parti anteriori di altri veicoli furono distrutte, anche se c’era poco o nessun danno visibile arrecato alle parti posteriori.

Porzioni di auto si sono bruciate mentre la carta vicina non si è incendiata. Oltre a queste anomalie, alcune foto mostrano veicoli che sono stati completamente capovolti a differenza di altri nella stessa zona che non lo sono (vedi fig.34). Le immagini in fig.35 documentano una vasta gamma di danni ai veicoli, tra cui l’incenerimento totale, i blocchi motore tostati o svaniti, pneumatici con cinture in acciaio con solo le cinture in acciaio rimaste, ruote deformate, griglie mancanti, vetri e specchi rotti e mancanti, maniglie delle portiere assenti, portiere appassite, insieme al grande mistero della carta incombusta proprio accanto a macchine in fiamme.

Fig.34 – (12/09/01) Perché questa macchina è capovolta? Un SUV bruciato con i finestrini mancanti e l’anteriore tostato è parcheggiato di fronte al WFC 2 su West Street. (Il primo piano della vettura capovolta è mostrato in fig.10.)


Il montante C è la parte della macchina tra il finestrino del passeggero posteriore e il lunotto posteriore. Trasversalmente al montante C della macchina NYPD in fig.35a è presente una linea di scolorimento, indicata dalla freccia gialla. Il brusco confine tra il montante C tostato e il telaio del finestrino non tostato è simile al confine presente sulla portiera della macchina della polizia 2723 in fig.2. Se fu un fuoco normale, perché le luci di plastica sulla parte superiore della macchina della polizia non si sono sciolte? Altrettanto strano è il camion dei pompieri in fig.36, il cui frontale sembra essersi come appassito.

Fig.35 – (11/09/01) (a) Auto della polizia NYPD lungo West Broadway all'altezza di Park Place. (b) Un camion dei pompieri gravemente danneggiato. Dove sono finiti il motore e il radiatore? La parte bassa dello pneumatico si è trasformata in una sostanza appiccicosa al di sotto di una netta linea orizzontale sul pneumatico.


Fig.36 – (12/09/01) Perché il frontale di questo camion dei pompieri dovrebbe appassirsi?

J. Aspetto Spellato

Molti veicoli avevano le superfici esterne sbucciate o spellate come se fossero scatolette di sardine. In alcuni casi, ciò ha comportato molto di più della sola vernice scrostata. In certi casi sembra che la lamiera si sia esfoliata come se, ad una certa profondità, qualcosa avesse causato la fusione o la disintegrazione del materiale dall'interno.
In altri casi sembrano esserci stati più danni da calore all'interno che all'esterno e viceversa. Ad esempio, consideriamo la fig.37a e la fig.37b. Cosa è successo agli assi, alle ruote e ai pneumatici di questa macchina? Sulle portiere, sembra che uno spesso strato di vernice si sia spellato dall'alto verso il basso, tuttavia la vernice sulla parte inferiore della portiera non è stata spellata.

Fig.37 – (a) (11-13/09/01) La spellatura sulla portiera sembra essere come un'esfoliatura. La lamiera non è stratificata, lamellare, quindi perché dovrebbe comportarsi così? (b) (13/09/01) Come ha fatto la ruota a finire sotto la sospensione posteriore?

K. Aspetto Del Formaggio Svizzero

Fig.38 – (a) (11/09/01) Il furgone della Hazmat del FDNY si trova davanti al WTC 6 su West Street. La parte superiore rimanente del furgone è stata spellata ed evaporata in alcune zone. La parte superiore dell’abitacolo è andata e il blocco motore sembra essere sparito. La foto è stata scattata l’11/9 dopo che il WTC 1 è andato via, ma prima che il WTC 7 crollò. (b) Perché quest’ambulanza ha le portiere sciolte internamente? L’interno sembra aver subito più danni dovuti al calore rispetto all'esterno. Cosa potrebbe causare ciò?

L. Altri Testimoni Oculari

[Fra le seguenti testimonianze ce ne sono alcune già riportate in precedenza in questo capitolo o altre ancora che sono state integrate con altri spezzoni salienti. Altre sono presentate per la prima volta qui.]

Paramedico Gary Smiley

Il paramedico Gary Smiley ha testimoniato di essersi nascosto sotto un veicolo di emergenza durante la distruzione di una delle Torri.
Quando sembrava che i detriti si fermassero, non riuscivo - i lati erano già coperti come se avesse nevicato, così ho iniziato a scavare e a toglierne abbastanza da poter vedere un bagliore, che sapevo non era - che era fuoco perché c'erano fuochi che bruciavano attorno ai veicoli. [enfasi aggiunta].

Inoltre, Smiley descrive di essersi rifugiato in un salad bar di fronte al WFC 4, vicino a North End Avenue, che si trova di fronte a quello che Dr. Wood definisce "il parcheggio tostato". (Vedi fig.12). Gary Smiley esprime la mancanza di comprensione di ciò che stava accadendo, affermando, "Non lo sapevamo..." Non spiega la causa degli incendi e delle esplosioni, solo quello che altri stavano dicendo in quel momento per spiegare cosa stessero vivendo.
...c'era molto fuoco lì intorno. Le macchine parcheggiate che erano state parcheggiate lì erano tutte a fuoco e quelle che non lo erano stavano esplodendo. Non lo sapevamo a quel punto. So che uno degli agenti di polizia disse che pensava che fossero bombe e che forse le avevano manomesse per farle saltare in aria. Solo esplosioni secondarie...
Le esplosioni fuori erano troppo, quindi abbiamo deciso di andare via da lì...e siamo riusciti a uscire da lì e siamo finiti su North End Avenue.
...Era pazzesco, la gente pensava che ci fosse – che stavano per far esplodere tutto.
La gente correva a vuoto. Il personale del FBI disse che c'erano bombe in diversi parchi e stavano correndo da una zona all'altra...
...Ricordo che siamo arrivati al punto in cui stavamo finendo i posti dove andare. Stavamo per andare in acqua. Dissi che forse ci dovremmo togliere le nostre cose e andare nell'oceano. Non sapevamo dove altro andare. [enfasi aggiunta].
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110039.PDF]

Il Tenente René Davila conferma il fatto che alcuni veicoli stavano semplicemente esplodendo:

Tenente René Davila
Il veicolo 219 era distrutto.
D: Era a fuoco?
R. Cosa?
D: Era a fuoco?
R: A fuoco? Abbiamo visto la bastarda esplodere. Abbiamo sentito “Boom!” Stavamo camminando su per Fulton Street.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110075.PDF]

Il vigile del fuoco Steve Piccerill descrive una "zona di guerra" spaventosa nelle sue dichiarazioni:

Vigile del Fuoco Steve Piccerill
Nel frattempo pensavamo che il tunnel fosse libero per il traffico di emergenza in quel momento. Quando siamo entrati nel tunnel, non era affatto libero. Era – siamo rimasti bloccati lì per forse dieci minuti. Non lo so. Fu allora che iniziai a sentirmi un po' nervoso, perché temevo che qualcuno nelle macchine, sai, pensavo che il tunnel potesse essere un altro luogo dove colpire.
Siamo finalmente usciti dal tunnel. Stavamo uscendo dal tunnel su West Street, e per strada vediamo i resti di corpi, torsi, pezzi di carne, pezzi dell'aereo, il carrello d'atterraggio, incendi d'auto ovunque. Era come una zona di guerra.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110330.PDF]

Molte di queste dichiarazioni testimoniano il fatto che, all'interno di ambulanze e altri veicoli di emergenza dotati di bombole d'ossigeno, si potevano sentire esplosioni. Allo stesso modo, ci sono molte dichiarazioni secondo le quali anche i serbatoi di gas stavano esplodendo. Eppure, queste affermazioni e meccanismi non spiegano ancora le cause dei tipi di danni anomali osservati nelle foto che abbiamo qui presentato, trattandosi di un campione molto piccolo di tutte quelle disponibili. Necessariamente stiamo osservando una causa che non è in accordo con la storia ufficiale, ma piuttosto sembra un meccanismo inaspettato, atipico, forse sconosciuto, che è stato messo in atto per creare i tipi di danni anomali che abbiamo visto, e anche per distruggere le Torri stesse.

Sebbene ci sia un'abbondanza di testimonianze da parte dei pompieri, della polizia e del personale medico quel giorno, le dichiarazioni del vigile del fuoco Kevin McCabe sono particolarmente degne di nota:

Vigile del Fuoco Kevin McCabe
Ricordo quando risalivo Liberty fino a West Street, ora potevo vedere la portata della devastazione che senza dubbio non avevo visto fino a quel punto dopo che il primo edificio venne giù, ma ora c'erano soltanto montagne di acciaio. Ricordo di aver visto quello che si rivelò essere 10 Truck capovolto sul lato, sembrava un po' contorto. Ricordo di aver camminato lungo il paraurti di un'unità TAC [“Tactical Anti Crime Unit” – Unità Tattica Anticrimine], pensando che c'erano dei ragazzi che conoscevo della TAC, che in realtà non ce l'hanno fatta. Ricordo di aver camminato lungo il paraurti di una delle unità TAC, di essermi arrampicato su dell'acciaio e di aver pensato che se Kasey fosse nei paraggi forse lo avrei visto.
Ho incontrato alcuni ragazzi di altre compagnie che conoscevo . Quello che era rimasto dell'hotel [WTC 3] era - quanto avevo visto dell'hotel in precedenza non era più in piedi. Era solo una parte, credo fosse il lato dell'esposizione 4 ancora in piedi, suppongo. Sono sul lato ovest di West Street ora, rivolto verso l'hotel. Immagino fosse l'estremità dell'hotel più vicina a Liberty, suppongo, sai, l'unica parte restante del hotel che era ancora in piedi.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110344.PDF]

Vigile del Fuoco Michael Macko (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
D: A questo punto la prima Torre era già crollata?
R: No, non era crollato nulla ancora a questo punto.
Mi diressi verso West Street, sempre alla ricerca di una torcia elettrica, una radio, qualunque attrezzatura che potessi usare per cercare di perlustrare o dare una mano. Finisco per andare a sud su West Street. Mi sono imbattuto in un paio di ragazzi, un ragazzo della Squad 18, e in un dettaglio che ho visto la notte precedente.
Stavamo andando lungo West Street. Siamo arrivati appena a sud del cavalcavia nord, a circa 50 piedi oltre, quando si è verificato il primo crollo. Ho guardato in alto. Ero sbalordito da - pensavo che esplodesse in cima. A quel punto credo tutti hanno iniziato a correre, e fortunatamente ho corso verso nord da dove sono venuto per cercare di scappare dal crollo - che guarda caso era un crollo, rendendomi conto che non potevo. Stavo per rimanere sotto il cavalcavia.

Mi sono reso conto che non sarei riuscito a sfuggire dal crollo. Mi sono tuffato sotto un mezzo ESU ["Emergency Service Unit"] che era rivolto a nord sul lato ovest di West Street. Mi sono tuffato sotto al mezzo e ho aspettato che l'edificio crollasse.
Quando l'edificio è effettivamente crollato, pensavo di essere davvero intrappolato, e il mezzo è stato spazzato via, spinto via immagino. Non era più lì. A quel punto ero davvero scioccato e non sapevo cosa stava succedendo in quel momento. Non sapevo - ero davvero, davvero scioccato.
Mi sono ritrovato con un ragazzo di 18 Engine o della Squad 18. Scott, penso fosse il suo nome. Attraversammo West Street fino al World Financial Center, rompemmo una finestra della lobby e uscimmo dall'altra parte della lobby.
A quel punto mi sono imbattuto nel personale di emergenza suppongo, che stavano cercando di dare un mano, sai, alle persone che stavano uscendo dal crollo a quel punto. Mi sono accertato delle mie condizioni e ho capito che non avevo alcun danno fisico serio.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110506.PDF]

Vigile del Fuoco Todd Heaney
Quando sono arrivato davanti all'edificio, le autopompe venivano scaraventate lungo la strada come se fossero - come se fossero giocattoli. Erano capovolte, in fiamme. C'era un grosso pezzo della facciata praticamente dov'eravamo noi. Non sapevo dove fosse l'agente o cosa fosse successo a quel Comandante, ma ho trovato Tommy Hansard, il ragazzo che è stato coinvolto assieme a me fuori.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110255.PDF]

Briam Smith (Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
L'ho afferrato dal KED [“Kendrick Extrication Device” – Dispositivo di Estricazione: un dispositivo di primo soccorso che viene impiegato per l'estrazione da un veicolo di un traumatizzato] che gli avevamo messo in vita e sul fianco, gli ho afferrato la maglietta, e ho iniziato a trascinarlo guardando dietro di me, e poi è stato come "bam" ed è arrivato così veloce. Era come se fosse esplosa una bomba, sai, e mi ha colpito così all'improvviso, sai, e mi ha tirato su, mi ha sollevato da terra e mi ha lanciato in aria per ben 30 piedi [9 metri], perché a questo punto ti puoi immaginare dov'è l'ambulanza. Mi trovo dall'altra parte rispetto al parcheggio ambulanze. Non c'è niente che blocca il - sai, tra me e la strada, e mi ha appena colpito e mi ha fatto volare e mi ha mandato vicino a dov'erano le scaffalature con l'attrezzatura. L'hanno spostate da allora, perché sono stato laggiù, ma le scaffalature erano posizionate sul lato sinistro dietro dove ho sistemato tutte le sedie.
Mi ha lanciato oltre quella zona, e sono arrivato dietro alle scaffalature e ho impattato a terra con il viso per prima cosa, e poi ho sentito tutto un flusso provenire da dietro. Sentivo le cose sfiorarmi, colpirmi, ed era tutto un suono, come “whoosh”, e lo paragonerei ad essere colpito da un'onda sulla spiaggia, sai, perché è un po' come ci si sente. Voglio dire, la roba era così pesante che pensavo che sarei stato sepolto.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110136.PDF]
Fig.39 – Auto capovolta e alberi con fogliame intatto.


Spesso si presume che questi veicoli siano stati capovolti dalle raffiche di vento provocate durante la distruzione del WTC. Tuttavia, le evidenze fisiche non supportano tale ipotesi. La fig.39 mostra auto capovolte nelle immediate vicinanze di alberi con il fogliame ancora integro. Un vento abbastanza forte da capovolgere macchine e camion sicuramente spoglierebbe gli alberi delle loro foglie. Inoltre, i testimoni oculari hanno descritto di essere stati sollevati e trasportati.

EMT Brian Gordon (Durante la Demolizione/Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Quindi in pratica tutti i pazienti hanno iniziato ad alzarsi e a correre verso il dietro e così ho fatto anch’io, e quando la Torre ha colpito è stato come se mi prendesse e mi gettasse via.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110171.PDF]

EMS Capitano Mark Stone (Quando il WTC 2? ha fatto “Poof”, Confuso)
Non so se ero a 10, 20, 30, 50, 100 piedi [30 metri]. So che non ero molto lontano, ma tutto a un tratto solo un fruscio, solo, i detriti hanno iniziato a colpirmi. Sono stato sollevato e lanciato.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110076.PDF]

EMT Renae O'Carroll (Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
Ho provato ad afferrare delle persone. La gente si aggrappava a me. Stavamo correndo, correndo, correndo. Non ho mai visto nulla di simile prima. Capisco quando qualcuno dice che ha guardato la morte in faccia. Era la morte che veniva da me. Questo è tutto quello che so.

Sto correndo. Gli sto davanti. Tutti corrono, ed è solo un fuggi fuggi disordinato. Gli sono davanti di circa dieci piedi [3 m], correndo, in realtà sono in volata perché sono un atleta e sto correndo. Quello che è successo quando sono arrivato all'angolo, perché ricordo che i miei piedi hanno toccato scendendo dal marciapiede, è che avevo di fronte un altro ammasso di roba.
Della cenere si è fatta largo intorno a un altro edificio di fronte a me, e mi ha intrappolato di fronte e di dietro, e tutto era buio pesto. Nel luogo dove mi ha colpito da davanti e da dietro, mi ha letteralmente sollevato da terra e lanciato. È stato come se qualcuno mi avesse sollevato e mi avesse gettato a terra.

EMT Renae O'Carroll
Qualcosa mi ha detto - ho guardato a sinistra verso terra e ho visto una luce rossa. Non so cosa fosse. Pensavo si trattasse di un'altra luce.
Ora potrei ridere di tutto ciò. Al tempo non ridevo affatto. Non potevo ridere di tutto questo.

Ed è allora che ho messo la mano a sinistra per vedere cosa fosse quella luce e ho sentito del vetro. Quello che mi è successo è stato solo un miracolo. La porta a vetri si aprì. Era una porta. Si è aperta. Si è aperta, e ho sentito come se qualcuno mi avesse messo le mani da sotto, tirandomi, e mi ha sollevato e tirato.
Sono rotolato giù dalle scale e la porta dietro di me si chiuse. Laggiù c'era un seminterrato che conduceva da qualche parte. Ricordo di aver passato una stazione della metropolitana. Ho pensato che forse era l'altro lato della stazione della metropolitana.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110116.PDF]

Vigile del Fuoco Robert Salvador (Quando il WTC 2 ha fatto “Poof”)
A quel punto ho notato che si stava espandendo a fungo e sapevo che stava crollando, così ho iniziato a correre e l’urto mi ha sollevato e mi ha lanciato 30 piedi [9 metri] e sono caduto sulla schiena, proprio vicino a due macchine parcheggiate. Mi sono girato verso il muro e la nube era proprio sopra di me. Così mi sono infilato sotto due macchine parcheggiate e questo è tutto.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110032.PDF]

O la nube li inghiottì oppure sono corsi verso Church Street, non lo so, ma ho corso, e la nube mi ha travolto e mi ha sollevato e mi ha lanciato per 20 piedi [6 metri], e sono strisciato sotto due macchine parcheggiate, e ho detto le mie preghiere.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110474.PDF]

Vigile del Fuoco John Wilson
Tutti non facevano altro che correre. Siamo scappati dal rumore. Così, il rumore era a est mentre mi trovavo lì. Abbiamo corso indietro praticamente nel modo in cui siamo arrivati, non so quanto lontano. All'improvviso sono stato sollevato. Sentivo il vento dietro di me che mi ha preso e mi ha lanciato. Ora, dunque, sono a terra.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110376.PDF]

Paramedico Manuel Delgado
R: Ricordo di averlo visto e ricordo di aver detto che laggiù non voglio andare perché non voglio soffocare, non voglio soffocare. Ma mentre correvo, sono stato buttato a terra, sembrava che qualcuno mi avesse colpito alla schiena, come se fosse un’esplosione. Semplicemente mi ha sollevato e buttato a terra. Mi sono sbucciato il gomito, mi sono storto la caviglia, i pantaloni erano tutti strappati, i miei occhiali sono volati via e il casco mi si è tolto. Mi alzo velocemente e tutto quello che posso vedere ora è solo - doveva essere su Fulton [Street] – la deflagrazione, questa nube scura che si abbatte su di noi, comunque verso di me, perché non so nemmeno chi c'è intorno a me a questo punto. Ho perso tutto - ho perso la cognizione del tempo. Ho perso praticamente tutti i movimenti del corpo e stavo andando avanti, e poi siamo stati inghiottiti dal fumo, che era orrendo.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110004.PDF]

Vigile del Fuoco di Primo Grado Dan Walker (4-9)
Ho detto a me stesso, sai, non voglio cadere. Tipo, piedi non mi abbandonate ora. Ricordo di aver saltato oltre quel tipo e basta. Il vento mi ha appena buttato a terra. Non mi sono fatto male. Ciò mi colpì. Non è che cadessi con un tonfo. E’ come se avessi inciampato su qualcosa. Era come se il vento fosse così forte da sollevarmi e adagiarmi dolcemente.
D: Veramente?
R: Per quanto possa ripercorrere nella mia mente, sai.
La cosa seguente che so è che sto rotolando sul pavimento e vengo scaraventato lungo il corridoio. Le finestre si stanno rompendo, le luci stanno per andare. Le luci si sono spente, le persone stanno urlando. Voglio dire, è stato orribile.
Ora siamo nella completa oscurità. Avevo una radio perché avevo il controllo. Avevo la postazione di controllo quel giorno, quindi avevo la radio. Avevo un’ottima torcia con me.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110341.PDF]

Vigile del Fuoco di Primo Grado Dan Walker (4-9)
Quindi, sono stato lanciato un po' di lato e mi sono ritrovato nell'angolo del - dietro c'era questa trave enorme, immagino fosse come una fascia di marmo e mi ricordo di essermi inginocchiato e di coprirmi con qualunque cosa potessi. Tengo stretto il mio casco e sto guardando questi detriti volare fuori da questa porta e, voglio dire, ogni cosa sta andando in linea retta. Non importa cosa fossero. Rocce o polvere o qualunque cosa fosse. Stavano andando dritti a causa della forza del vento.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110341.PDF]

Vigile del Fuoco John Moribito
L'edificio è venuto giù. La furia del vento mi sollevò da terra e mi scaraventò circa 30 piedi [9 metri] indietro nella lobby del 1 World Trade Center.
[Fonte: https://static01.nyt.com/packages/pdf/nyregion/20050812_WTC_GRAPHIC/9110354.PDF]


Altri Video


Auto a fuoco nel parcheggio a sud del WTC 2 vicino al ponte pedonale sud (South Bridge) e alla chiesa Ortodossa (edificio bianco al centro) andata distrutta. Le auto hanno preso fuoco prima della distruzione del WTC 2, il primo edificio distrutto, ma dopo l'impatto del presunto aereo.



Video che mostra alcune foto delle auto tostate nella zona di West Broadway/WTC 7. Segue il video del giornalista Vince Dementri girato vicino al WTC 7 (incrocio tra West Broadway e Barclay Street) un paio di ore prima della sua distruzione.


Video in inglese in cui un giornalista mostra alcune delle auto tostate. Riferisce che fa fatica a "visualizzare l'impatto che gli aerei hanno avuto". Il motore di una macchina è fuso con altre parti della vettura stessa.


Video girato l'11/09 che mostra gli incendi in corso e le condizioni del sito dopo la distruzione di entrambe le Torri ma prima della distruzione del WTC 7 avvenuta alle 17:20 circa. Il video riprende la zona del WTC 4 e WTC 5, West Street nei pressi del South Bridge (il ponte pedonale sud vicino al WTC 2), West Street nei pressi del North Bridge (ponte pedonale nord) e del WTC 6 dove si vede il WTC 7 che "fuma" dalla facciata sud e la devastazione dei veicoli in quella zona (si noti l'assenza di travi d'acciaio) e, in fine, West Broadway da cui si vede il WTC 7 in fiamme sul lato est. Video con risoluzione 480P qui: https://www.youtube.com/watch?v=JmVRWNNRkP8


Video girato l'11/09 da William Cirone dopo la distruzione di entrambe le Torri che mostra gli incendi al WTC 4 e al WTC 5, veicoli tostati, l'incrocio tra West Broadway/WTC 7 e Vesey Street, l'angolo di West Street e Vesey Street con il WTC 6 "fumante" e in fiamme e la zona del South Bridge/WTC 2/WTC 3. Video in risoluzione 720P qui: https://www.youtube.com/watch?v=nqnpj8kZoRQ


Video con sottotitoli in italiano di Andrew Johnson sulle auto "tostate".

12 aprile 2019

Capitolo 10 - Buchi

Non possiamo vivere in un mondo che è interpretato per noi da altri. Un mondo interpretato non è una casa. Parte del terrore è riprenderci il nostro ascolto, usare la nostra voce, vedere la nostra luce.
- Hildegard von Bingen.

A. Introduzione


Dove sono andati a finire gli edifici? Perché ci sono dei buchi?

Fig.1 – (23/09/01) Immagine satellitare del sito effettuata dal NOAA.


Ogni edificio andato distrutto l'11 settembre aveva il prefisso WTC. Sorprendentemente, gli edifici molto vicini al WTC, che non facevano parte del Complesso del WTC, hanno riportato pochi danni collaterali. Per quanto riguarda gli edifici del WTC non completamente distrutti, in essi erano visibili più fori circolari - soprattutto negli edifici WTC 5 e WTC 6.

Gli edifici 5 e 6 avevano dei buchi che erano piuttosto misteriosi. A causa della verticalità di questi fori, non potevano essere stati causati da esplosivi convenzionali. Il WTC 6, un edificio di otto piani, hanno perso circa la metà del suo volume eppure c'erano decisamente pochi detriti rimasti in fondo all'edificio. Nessuno ha tentato di spiegare questi buchi misteriosi.

Dove sono finiti gli edifici 3 e 4? La metà del WTC 3 non c'era più dopo la distruzione del WTC 2, e il resto scomparì dopo la distruzione del WTC 1 ad eccezione di un piccolo troncone all'estremità sud. L'edificio 4 praticamente scomparve tranne che per l'ala nord. Il materiale mancante del WTC 3, del WTC 4 e della Bankers Trust evidenzia schemi e modalità simili al materiale mancante nel WTC 4 e WTC 5.

B. Posizione dei Buchi


Fig.2 – (23/09/01) Uno sguardo più da vicino. (NOAA).


Nella fig.3, si noti quanto sono dritti i fori verticali che tagliano da cima a fondo il WTC 6. Mentre c'è un'abbondanza di rivestimento in alluminio sui tetti degli edifici 5 e 6, ce n'è poco o per niente all'interno dei fori.

La fig.3 guarda verso ovest / nord-ovest. Notare i considerevoli detriti di acciaio provenienti dai piani inferiori del WTC 1 che giacciono su West Street. Questi detriti non hanno danneggiato la facciata del WFC 2, che ha subito solo delle finestre rotte.

Fig.3 – (15?/09/01) Fori cilindrici evidenti nel WTC 5 e nel WTC 6. Si noti quanto sono dritti i fori verticali che tagliano da cima a fondo il WTC 6.


Fig.4 – (15?/09/01) Fori cilindrici evidenti nel WTC 5 e nel WTC 6. Questa foto mette in risalto la profondità del foro nel WTC 6. Mentre c'è un'abbondanza di rivestimento in alluminio sui tetti degli edifici 5 e 6, ce n'è poco o per niente all'interno dei fori.


Il percorso diagonale delle "wheatchex" d'acciaio sulla strada fa sembrare come se si fossero piegate all'indietro, siano saltate fuori dalla vasca di contenimento, abbiano tentato di fare una piroetta e si siano lasciate cadere in mezzo alla West Side Highway, quasi pronte per essere caricate sui camion. La coesione di queste pareti del WTC 1, stese su West Street con spessore unitario, suggerisce fortemente che la termite non sia stata utilizzata su di esse. Perché? Perché la termite avrebbe tagliato l'acciaio e lo avrebbe fatto crollare, creando un mucchio di rifiuti sparsi e probabilmente scagliando travi d'acciaio negli edifici adiacenti.

Il lato nord della parete esterna del WTC 1 è in piedi senza sostegno, inclinata verso il WTC 6. Il lato est della parete rimanente del WTC 1 sembra essere la sezione più alta di parete non supportata che rimanga. Un "crollo alla pancake" avrebbe schiacciato (distrutto, deformato) queste pareti esterne, eppure rimangono in piedi sull'attenti come soldati. I pavimenti collegati a queste pareti esterne sembrano essere scivolati via come se non fossero mai esistiti. Come possono venire strappati via i pavimenti dalle pareti mentre le pareti rimangono erette, indeformate e senza sostegno? Ancora una volta, risulta che i pavimenti siano stati polverizzati e siano semplicemente scomparsi. Ci sono dei detriti al livello della lobby vicino alle pareti ancora in piedi, ma non ci sono piani accatastati come "pancake".

La fig.4 mostra i resti del WTC 6 appena a nord di dove si trovava il WTC 1. I fori verticali nel WTC 6 (US Customs Building – Dogana) hanno la forma dei carotaggi cilindrici che si effettuano nel terreno. Cosa avrebbe potuto fare ciò? Esplosivi? Termite? Mini bombe nucleari? Un'arma a raggio? Qualunque cosa fosse, ha prodotto dei fori dritti verticali causando allo stesso tempo pochi danni evidenti in direzione orizzontale al resto dell'interno del WTC 6. Inoltre, il parcheggio al di sotto del WTC 6 è rimasto sostanzialmente intatto, come mostra la fig.5.

Fig.5 - La parete occidentale della vasca di contenimento sopra ha continuato a trattenere le acque del Hudson River dopo l'11 settembre senza riportare danni significativi. Questa è una vista ripresa dall'interno della pianta del WTC 1.


Polvere e alcuni pezzi di rivestimento in alluminio del WTC giacevano sul tetto dell'edificio del Bankers Trust di 41 piani, ma c'erano altri danni per lo più limitati ai piani inferiori.
La medesima configurazione è presente in altri edifici danneggiati adiacenti al Complesso del WTC. Sorprendentemente, ci sono pochissimi danni in seguito alla distruzione di due edifici da 110 piani direttamente dall'altra parte della strada. Particolarmente degno di nota, perché in questi edifici adiacenti non ci sono seri danni sopra al 20° piano? Il livello del ventesimo piano è ad un'altezza inferiore al 20% dell'altezza di una Torre Gemella. Cosa spiegherebbe questa mancanza di danni a livelli più alti? Lo spiegherebbe la disintegrazione e la polverizzazione fino alle dimensioni di polvere di borotalco al di sopra del 20° piano.

Fig.6 – (23/09/01) Bankers Trust (Deutsche Bank) vista dall'alto. (NOAA).

C. Dall'Alto


Fig.7 – (23/09/01) Una vista del WTC dall'alto. Il nord è a destra. (NOAA).


In fig.7, sono stati rimossi alcuni detriti, ma la polvere sta ancora affiorando. Se la maggior parte dell'acciaio proveniente dai piani superiori del WTC 1 e del WTC 2 è stato polverizzato, allora quanto acciaio è stato effettivamente spedito in Cina per essere riciclato? Qualcuno ha queste cifre - o le ricevute?

Anche le testimonianze dei primi soccorritori avvalorano le evidenze fotografiche. Ad esempio, il vigile del fuoco Tiernach Cassidy, nella sua testimonianza, menziona ripetutamente di essersi imbattuto in un "buco" nell'edificio, che descrive anche come uno "squarcio" e, ad un certo punto, come un "buco profondo sessanta piedi [18 metri]".

Video sottotitolato in italiano in cui Dr. Wood fa una panoramica dei buchi del WTC.

D. Parete Mancante 


Fig.8 – (12/09/01) I resti del WTC 6 sovrastano la pianta del WTC 1.


In fig.8, la vista da sopra la cupola del WFC 2 mostra i danni arrecati al WTC 6, al centro della foto. A sinistra si vedono i resti del WTC 7. La pila di detriti è alta diversi piani. A destra c'è la rimanente parete nord del WTC 1, che si appoggia al WTC 6. Dov'è andata a finite la parete? Dove sono andati a finire i 100 piani superiori della parete nord? Non avrebbero potuto cadere sul WTC 6 o sul WTC 7 perché non ci sono "wheatchex" di metallo lì. Rimane parte della struttura centrale [Scala B] del WTC 1, ma dov'è il resto della struttura? La quantità di detriti caduti copre a malapena il terreno. Anche queste foto evidenziano la profondità del buco nel WTC 6.

Fig.9 – (a) (13/09/01) La singolare “distesa” di “wheatchex” d'acciaio su West Street (West Side Highway) appartenenti ai piani inferiori del WTC 1. La pila di detriti del WTC 3 è sullo sfondo, accanto alla parete del WTC 2 priva di supporto. (b) (15/09/01) Le tre “wheatchex” d'acciaio infilzate su West Street in primo piano e i resti del WTC 3 sullo sfondo, davanti la parete ovest del WTC 2.

E. WTC 6


Fig.10 – (23/09/01) Questa foto mostra i ritagli verticali nel centro del WTC 6. A sinistra del WTC 6 ci sono i resti del WTC 1. Si noti il diametro abbastanza costante dei fori. I fori sono essenzialmente vuoti: pochi detriti sono visibili all'interno dei fori.(NOAA).


E' possibile individuare l'oggetto "wheatchex" nella foto grande sopra (in alto al centro, vicino alle gru) in fig.10 e usarlo come scala (fig.11).

Fig.11 – (a) “Wheatchex” usata come scala. (b) Dimensione del “forcone” con le “wheatchex” come denti o rebbi del “forcone” (NOAA). (c) Le dimensioni delle “wheatchex” in gruppi assemblati.


Le fig.10 e fig.11 mostrano entrambe la stessa vista dall'alto sul WTC 6. Questa foto non mostra un solo ritaglio ma un gruppo di ritagli verticali che si uniscono insieme e formano un contorno irregolare. Non è visibile alcun piano crollato nella parte inferiore del buco e il cuore dell'edificio è sparito. Una bomba non può fare ciò. I detriti all'interno dell'edificio sono minimi e tutti a livello del suolo, non più profondi. La base della parete nord del WTC 1 si trova a sinistra del WTC 6 e si possono vedere i resti di un gruppo di colonne centrali [dov'era la Scala B] al centro della pianta del WTC 1. Anche i detriti del WTC 1 sono quasi inesistenti, sminuiti dai resti del WTC 6 di 8 piani.

Fig.12 – Il WTC 6 visto da (a) da est e (b) da ovest.


I ritagli verticali in WTC 6 approssimano la forma di cerchi (visti dall'alto), ciascuno con un diametro di circa 24 piedi [7.3 metri], misurati e calcolati dalle dimensioni note delle "wheatchex" d'acciaio. Dove è finito il materiale centrale dell'edificio? È stato disintegrato, polverizzato in polvere fine? Se così fosse, come?


Il WTC 6 e la parete nord del WTC 1. Foto non presente nel Libro.


Fig.13 – (27/09/01) (a) Due persone scrutano l'interno del WTC 6. (b) All'interno del buco nel WTC 6 profondo 8 piani [è possibile contarli].


Segue la testimonianza del primo soccorritore Mark DeMarco, della 49 Emergency Services Unit del NYPD [New York Police Department]:
Le persone che erano state con noi vicino alla porta della lobby, il sergente Mike Curtin, D'Allara e i vigili del fuoco, erano nella parte intera dell'edificio che aveva ceduto. Era come un enorme cratere. Sentivo che quasi certamente erano andati. Il caso volle che fossimo in un piccolo angolo della lobby, e siamo sopravvissuti. Tre quarti della lobby erano distrutti. Quando sono tornato il giorno dopo, ho portato il mio supervisore per mostrargli esattamente dove ero quando è successo, e dove pensavo che fossero le persone scomparse. E quando la polvere si posò e il sole stava illuminando l'interno, non riuscivo a credere a quanto dell'edificio 6 fosse sparito. Al tempo sentivo che non c'era speranza per loro. Sarebbe stata solo un'operazione di recupero.
[Fonte: pag. 203-205, Mitchell Fink e Lois Mathias, "Never Forget: An Oral History of September 11, 2001", NYC: HarperCollins, 2002.]
Ancora una volta, nella ricostruzione di DeMarco è completamente assente qualunque descrizione di piani crollati l'uno sull'altro alla “pancake”. Al contrario, sottolinea "quanto dell'edificio 6 fosse sparito" e che era come se l'intero edificio semplicemente non fosse lì: "Era", afferma, "come un enorme cratere".

[DeMarco racconta che si trovava all'interno della lobby del WTC 6 durante la distruzione del WTC 1. Le persone che si trovavano in una posizione centrale all'interno della lobby sono letteralmente scomparse, mentre lui si è salvato poiché si trovava in una posizione defilata, ovvero non in corrispondenza dell'enorme buco del WTC 6 !!]

La foto di fig.13 è stata scattata all'interno del WTC 6. I ritagli verticali visti in fig.10 sembrano effettivamente profondi fino al pian terreno, con relativamente pochi detriti presenti. Si possono contare il numero di piani all'interno dell'edificio e sono visibili otto piani (il conteggio dei piani sul lato più lontano, dall'alto verso il basso, risulta più semplice). Ancora una volta, le evidenze suggeriscono che tutti gli 8 piani furono in qualche modo polverizzati o siano "scomparsi". Perché? E come?

Fig.14 – (20/10/01) Il centro del WTC 6.


L'interno del WTC 6. Foto non presente nel sul Libro.


Il WTC 6. Foto non presente nel Libro.


I detriti sul fondo del WTC 6. Foto non presente nel Libro.


I detriti sul fondo del WTC 6. Foto non presente sul Libro.


Video con sottotitoli in italiano che commenta l'interno del WTC 6.


Il video in inglese inizia con un servizio di "60 Minutes" della CBS del 31/10/01 in cui il giornalista Dan Rather viene accompagnato nei livelli sotterranei del WTC Complex da Ken Holden, il Commissario del Dipartimento di Progettazione e Costruzione di New York City. 
1) Dopo oltre 7 settimane i "fumi" emanano ancora dalle macerie, secondo il giornalista a causa dei fuochi sotterranei ancora vivi.
2) Dicono che i detriti hanno distrutto il tetto e tutti gli 8 piani del WTC 6 arrivando fino al 6° piano sotterraneo, ma giudicate voi stessi se riuscite a vedere qualche trave d'acciaio laggiù! Ovviamente, in alcuni punti i sotterranei erano piuttosto malconci ma la fig.5 testimonia come il parcheggio sotto al WTC 6 non abbia subito danni notevoli.
3) Si vede l'interno scavato del WTC 6 e il parcheggio sotto al WTC 6 da cui si vedono alcune macchine "tostate". Inquadrano una pozza di alluminio fuso che sembra fosse una borchia che ricopriva il cerchione. Concludono si sia fuso dal calore intenso! A dire il vero l'intero cerchione non c'è più, probabilmente perché fatto di acciaio? La luce che si vede provenire dall'alto è quella che filtra attraverso il cratere del WTC 6.
4) Si vede parte del Centro Commerciale e un vagone intatto del treno PATH.
5) Dichiarano di aver rimosso 400000 tonnellate in superficie delle 1.2 milioni di macerie stimate. 
6) Inquadrano una parete della vasca di contenimento confermando che non ci sono state infiltrazioni d'acqua dal fiume Hudson, nonostante la vasca non sia più sostenuta a dovere a causa dei cedimenti sotterranei (per esempio i piani dei parcheggi sotterranei). Dovranno infatti installare dei tiranti attraverso le mura della vasca e ancorarli al basamento roccioso. Spiegano che anche prima del 11/09 un po' d'acqua filtrava costantemente nei sotterranei ma quella che si vede nel video è dovuta all'acqua che quotidianamente versavano sulle macerie (milioni di litri).
Il video continua con un altro servizio, della CNN, in cui essenzialmente ribadiscono che le auto hanno preso fuoco nei sotterranei per via del calore intenso. Aggiungono che spesso si verificano dei crolli nei sotterranei dovuti ai mezzi pesanti in superficie che spostano e rimuovono i detriti. Riferiscono che un vagone del treno PATH sia stato completamente schiacciato fino a terra ma non lo inquadrano. Dicono che al 6° livello sotterraneo ci sia il più alto grado di compressione: più di 10 piani del WTC risultano compressi in appena 3 metri! Non è molto chiaro dal video, ma accanto alla zona inquadrata presumibilmente compressa si vedono alcune colonne che non sembrano affatto compresse! 
Cosa concludere da tutto ciò? Sono forse tutti dei bugiardi? Non lo crediamo. E' invece plausibile che stiano cercando semplicemente di fornire delle spiegazioni che sembrano razionali usando fenomeni a loro noti, come il fuoco che brucia le auto o i detriti delle Torri che distruggono tutto ciò che incontrano. Occorre anche considerare come le persone, specialmente in una situazione estremamente emotiva come l'11/09, tendano ad aggrapparsi alla prima spiegazione senza riflettere. C'è poi l'effetto della quantità di notizie che circolavano e confondevano soprattutto, alcune smentite, altre non accurate. Infine, c'erano anche molte voci che circolavano, alcune create appositamente, altre frutto della ricerca di una spiegazione razionale di un evento unico e mai visto prima, per esempio il calore apparentemente generato dal metallo fuso nei sotterranei. Si diceva che le scarpe di sicurezza degli operai (quelle con punta in acciaio) si squagliassero nel giro di un paio d'ore poiché le macerie avevano una temperatura di 1100°F (593°C), eppure non risultano segnalazioni di piedi ustionati! Video con risoluzione migliore 720P qui: https://www.youtube.com/watch?v=GTm9nYF-ofQ


Video in inglese che parla delle scarpe di sicurezza che si squagliavano. Vengono inquadrati occhiali di protezione, calzini, guanti e altro ma neanche uno scatolone pieno di scarpe. Sarebbe logico vederne moltissimi visto il numero di operai e il ritmo con cui si squagliavano! Detto questo, non si vuole negare che le scarpe si squagliassero effettivamente, ma piuttosto evidenziare l'impossibilità che gli operai potessero lavorare a 593°C. Se le scarpe si squagliavano davvero, non era per via del calore ma era dovuto a qualcos'altro.


F. WTC 3


Fig.15 - (11/09/01 ore 10.28 a.m.) Una delle ultime foto scattate da Bill Biggart che mostra una sezione mancante dal WTC 3 [si noti come l'edificio sia scavato in maniera netta e verticale, specialmente verso il centro].

G. WTC 5


Fig.16 – I buchi nel WTC 5, dopo la distruzione del WTC 1, WTC 2 e WTC 7.


Fig.17 – I buchi non sono ancora presenti nel WTC 6 o nel WTC 5. (a) Foto scattata da sopra l'Hudson River. (b) Uno sguardo più da vicino. [Il WTC 1 è ancora in piedi].


I buchi nel WTC 5. Foto non presente sul Libro. 

H. I Buchi su Liberty Street


Fig.18 – Il foro cilindrico su Liberty Street. A sinistra (a) 13?/09/01, a destra (b) 23/09/01


Fig.19 – (22/09/01) Buchi, edifici mancanti e la parete sud della vasca di contenimento [bathtub].


Mappatura dei buchi: buco #1 (più piccolo: contorno rosso) e buco #2 (più grande: rettangolo pieno rosso). Mappa non presente sul Libro.  


I buchi ben evidenziati. Sembra esserci un buco #3 all'estremità della vasca di contenimento. Foto non presente sul Libro.


1. Buco #1 su Liberty Street

La fig.20a mostra un buco al di là della parete del WTC 2 vicino a Liberty Street e presenta una serie di caratteristiche anomale. Una è la porzione inferiore mancante di quella trave all'estremità destra della foto [seguire la freccia]. Le tre colonne esterne al centro dell'immagine hanno uno strano aspetto flangiato come se fossero state spiegate e sembrano cotte. Sembra che una "wheatchex" d'acciaio si sia tuffata nel buco [a sinistra del #2]. Il fatto che sia visibile solo l'estremità della "wheatchex" suggerisce quanto sia profondo il buco.

Fig.20 – I buchi su Liberty Street. (a) Buco #1 (21/09/01) (b) Buco #2 (18/09/01).
(a) Questo buco è adiacente al WTC 2 (vedere fig.19) e attraversa il marciapiede e la pavimentazione. Questo buco contiene più detriti rispetto al buco discusso in fig.22, tuttavia i detriti sono abbastanza minimali. Sembra che i detriti siano caduto nel buco. (Si noti la scala delle dimensioni, mostrata in fig.21). (b) Gli operai di Ground Zero vicini a una scala a pioli nel buco #2 di Liberty Street, mostrato in fig.19. La parete rimanente del WTC 2 è sullo sfondo.


Fig.21 – Distanza tra colonne sotterranee e altezza approssimativa dei piani.


Le colonne del WTC 2 assomigliano ai "manici di un forcone" al livello della lobby, con una distanza di 10 piedi [3 metri] tra gli assi. Una persona di sei piedi [1.82 metri] poteva sdraiarsi tra le colonne con i piedi contro una colonna, allungare le mani e quasi toccare la colonna adiacente. Auto e camion di grandi dimensioni potrebbero passare tra queste colonne. Pertanto, la peculiarità riscontrata sulla colonna, ovvero lo "scartarsi / aprirsi", suggerisce l'effetto di una forza straordinaria.

2. Buco #2 su Liberty Street

Come in fig.20a, ancora una volta ci sono resti di travi in acciaio dalla forma "simile a serpenti" che pendono dal buco [fig.20b]. Sembra siano arrivate a un passo dalla completa disintegrazione. Il metallo nell'angolo in basso a destra nell'immagine, dall'aspetto mimetico, appare deformato e sciolto come fosse stato attaccato dall'acido. C'è una grande quantità di materiale distribuito ovunque che sembra essere stato passato in un distruggi-documenti. Nei livelli inferiori, l'armatura del cemento risulta scoperta, evidentemente perché il cemento collegato ad essa è stato polverizzato.

Nella fig.20b, è visibile un po' di acciaio “abbrustolito”. L'operaio accanto alla scala fissa diversi pezzi di travi di acciaio scolorito come se volesse dire: "Che diavolo è questo?" C'è una lunga trave rossa che sale dall'angolo in basso a destra che appare ondulata come un serpente. Prima che l'acciaio si disintegri, si arriccia forse, diventa ondulato o si raggrinzisce? Vicino alla punta del "serpente", c'è un pezzo di materiale verticale che ha un aspetto rame dorato. Sotto la scala, ci sono due pezzi dorati simili e altamente riflettenti. Il WTC 2 mostra una strana tendenza, in cui manca la parte inferiore di una colonna d'acciaio, ma non la sua porzione superiore [sopra il casco bianco dell'operaio, immediatamente a destra]. Forse la gravità in quel punto stava giocando un brutto scherzo? Sullo sfondo, dietro la scala, si può vedere una sezione del marciapiede intatto senza quasi nessun detrito. E' adiacente alla base della Torre Sud di 110 piani, ma stranamente il marciapiede non è stato schiacciato dai detriti in caduta.

Polvere e vapore hanno continuato a levarsi dalle macerie in diverse zone per settimane dopo l'11 settembre. Questo fenomeno ha bisogno di una spiegazione. Le pozze di metallo fuso sembrano fornire una possibile spiegazione, ma non è corretta.

La fig.22 guarda in basso nel seminterrato del WTC 2. Il seminterrato è adiacente all'angolo sud-est della parete della vasca di contenimento, che fu danneggiata nella parte superiore, e sembra esserci il pavimento bagnato o una pozza d'acqua. Ma non c'è vapore che sta salendo e certamente non c'è metallo fuso visibile in questa sezione del seminterrato.

Fig.22 – (18/09/01) I soccorritori scendono nel seminterrato sotto il WTC 2. (Buco #2). Nonostante siano visibili ingenti danni, ci sono pochi detriti e macerie sul fondo del buco. Non c'è traccia di metallo fuso. Un operaio in lontananza cammina lungo un'enorme colonna centrale. 


Video con sottotitoli in italiano che riepiloga egregiamente le evidenze presentate in questa sezione H, "I Buchi su Liberty Street".


Lo stesso buco mostrato in fig.22. Si noti sulla destra la stessa trave della fig.22 dove camminava l'operaio. Foto non presente sul Libro.


Altra foto dello stesso buco. Foto non presente sul Libro.


Servizio di ABC News (in inglese) del 16/09/01 in cui Peter Jennings intervista Kevin Sutavee autore del video. Si vedono i buchi su Liberty Street filmati immediatamente dopo la distruzione delle Torri l'11 settembre.


3. I Buchi #1 e #2 Si Uniscono

Cosa possiamo concludere su tutto ciò? Né la demolizione controllata né la termite (ancor meno il combustibile per aerei in fiamme nelle Torri) possono spiegare le anomalie di tali buchi e il fatto che non ci siano detriti accatastati come “pancake” sul fondo di essi.

In breve, qualcos'altro deve essere considerato come meccanismo di distruzione, qualcosa che, letteralmente, ha scavato i buchi attraverso gli edifici, e che ha anche “dustificato” le Torri.

Fig.23 – (13?/09/01) Profondi buchi vuoti sotto Liberty Street.


[Sembrerebbe che il buco #1 e il buco #2 si siano uniti. Forse sono stati rimossi dei detriti in superficie, oppure ha ceduto il pavimento in un secondo momento, o forse è solo l'effetto della prospettiva delle foto scattate dall'alto e quella della fig.19.]

Foto di Aaron Peterson del 19/09/01 dei buchi su Liberti Street non presente sul Libro.


Dettaglio dei buchi su Liberty Street. Qui sembra un enorme buco unico. Foto non presente sul Libro.

Altri Video


Video sottotitolato in italiano in cui vengono presentate molte delle evidenze discusse da Dr. Wood durante alcune presentazioni. Il video è importante anche perché verso la fine, Dr. Abraham Hafiz Rodriguez, allora studente di biologia / neurobiologia, ci racconta la censura ai danni di Dr. Wood ad opera di Wikipedia. Potete seguire l'evolversi della controversia con Wikipedia qui Abraham Hafiz Rodriguez e qui User talk: Pookzta e qui Judy_Wood e leggere quest'articolo di Andrew Johnson qui Andrew Johnson. Alla fine Abraham è stato bloccato da Wikipedia.


Immagine della pagina Wikipedia su Dr. Wood creata da Abraham Hafiz Rodriguez e cancellata da Wikipedia.


La testimonianza di Abraham Hafiz Rodriguez sull'episodio di censura da parte di Wikipedia, a cui si fa riferimento nel video precedente.


Abraham Hafiz Rodriguez confronta Richard Gage di AE911Truth durante una sua presentazione del 12 dicembre 2011 sul perché sia stato "bannato" dal movimento per aver menzionato Dr. Judy Wood. Video in inglese. Parte 1.


Parte 2 del video sopra.


Servizio di CBS News del 12/09/01 (in inglese) che mostra la frustrazione dei medici e paramedici che s'interrogano sul perché non ci siano feriti da curare o corpi da recuperare. Verso il minuto 04:25 un vigile del fuoco commenta dicendo: "110 piani al livello del terreno."