13 aprile 2020

Capitolo 16.5 - Conformismo Percettivo

Credete a nulla di ciò che sentite e metà di ciò che vedete.
- Benjamin Franklin

Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.
- Arthur C. Clarke

...[Questa è] la storia del primo jet militare a volare negli Stati Uniti - un aereo che sembrerebbe nessuno era in grado di vedere. Era il 1942; il luogo era la Muroc Army Field (oggi Edwards Air Force Base). Ogni volta che era a terra, al P-59 veniva montata un'elica fasulla per motivi di segretezza. Sfortunatamente per la segretezza, al bar locale i collaudatori si mischiavano con i piloti del P-38 di stanza nelle vicinanze. Dopo aver bevuto qualche drink, i collaudatori cominciarono a vantarsi di volare su un aereo privo di elica e furono immediatamente etichettati come bugiardi dal gruppo dei P-38 - parole di sfida sicuramente. Successivamente, il collaudatore Jack Woolams decise di dare loro una lezione, non con i pugni ma con qualcosa di molto più efficace. [Fonte: Gorilla Story]
Fig.1 - (a) Secret-Bell P-59; (b) Secret-Bell P-59, in incognito.
Noleggiò un costume da gorilla. Lo indossò e andò via con un grosso sigaro che gli sporgeva dalla bocca e una bombetta in testa. Una volta in volo, trovò un pilota di P-38 solitario e gli si affiancò, fornendo al pilota del P-38 una chiara visione del jet e del costume da gorilla, quindi gli fece un cenno, con grande sorpresa dell'obiettivo prescelto. Il giorno seguente, quando furono interrogati al bar locale, nessun pilota di P-38 disse di aver visto un "gorilla fuggito" o che ne sapesse qualcosa. La spiegazione: naturalmente, deve essere che i piloti del P-38 potevano vedere solo ciò che credevano fosse possibile. Si, come no. A quanto pare, i piloti del P-38 non hanno mai più messo in dubbio l'esistenza di velivoli privi di elica, per non parlare della sincerità dei collaudatori.
Fig.2 - Bell P-59 e Bell P-63 Kingcobra affiancati e un collaudatore del P-59.
(a) Bell P-59 Airacomet con Bell P-63 Kingcobra (in secondo piano) (b) Rappresentazione artistica del collaudatore di P-59.
Sebbene gli eventi non abbiano nemmeno un secolo, già ci sono più versioni del racconto di Jack Woolams. Tutti leggermente diversi. Una versione racconta che ci furono diversi avvistamenti del jet pilotato dal gorilla e che lo psichiatra della base convinse diversi piloti di P-38 di non credere a ciò che avevano visto. [Fonte: A Flyin' Gorilla? e pag.2-3] Chissà? Il fatto è che anche se qualcuno vede e crede a un fenomeno, ciò non significa che ne parlerà sinceramente. E se lo fa, ciò non significa che i dettagli saranno perfettamente impressi nella memoria storica, specialmente se non ve n'è una. [Fonte: What the bleep do we know?]
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[Nel resconto A Flyin' Gorilla? si legge: "Nessuno credette al povero pilota del P-38.
In seguito, nessun pilota di P-38 della base di Muroc osò denunciare la presenza di jet privi di elica urlanti sopra il deserto, preservando così il segreto del XP59A fino al suo debutto pubblico nel gennaio del 1944. In molti videro l'XP59A, ma nessuno ammise di aver avvistato lo stesso aereo incontrato dal primo pilota di P-38.

"Secondo quanto riferito, gli psichiatri della base sono riusciti a convincere molti di questi ragazzi che i loro occhi li avevano ingannati. Dopotutto, a rigor di logica, "Tutti sanno che un aereo non può volare senza elica!"]

1 marzo 2020

Capitolo 16 - La Schiuma

Il crimine non è altro che energia mal indirizzata.
- Emma Goldman

A. Introduzione


Un'attenta analisi delle fotografie [e riteniamo anche dei video] mostra le prove di ciò che Dr. Wood chiama lo "schiumare" degli edifici al WTC poco prima che facciano "poof". Il WTC 1 ha iniziato a schiumare proprio mentre il WTC 2 faceva poof e ha continuato a schiumare dopo la distruzione del WTC 2.

Fig.1 - (11/09/2001) Immediatamente dopo la distruzione del WTC 2, il WTC 1 ha schiumato. [Notare la schiuma di color bianco-grigiastro fuoriuscire apparentemente solo dalla facciata sud.] 

Si noti che poco prima del "crollo", il WTC 1 ha "schiumato" lungo l'intera facciata su un lato dell'edificio e che questa non è una caratteristica tipica della demolizione controllata. È un fenomeno particolare e inconfondibile e si è verificato prima dell' "avvio del crollo" del WTC 1. In fig.11 al Capitolo 9 vediamo che il processo continua mentre il WTC 1 scompare.

Fig.2 - (11/09/2001) Il WTC 1 "schiuma da barba" / "alkaseltzer" si disintegra in caduta. 

La testimonianza dell'Assistente Capo dei Vigili del Fuoco Richard McCahey è significativa perché ci fornisce un indizio che sia in atto un qualche altro processo oltre al semplice fuoco.

Assistente Capo dei Vigili del Fuoco Richard McCahey
Qualcuno, che mi ha davvero aiutato, non so chi fosse, dopo che qualcuno ha detto non riesco a respirare, qualcuno, non so da quale direzione proveniva, ha urlato non fatevi prendere dal panico e rilassatevi, rilassatevi. Non è fumo. È solo polvere. Rilassatevi.  [enfasi aggiunta]. [Fonte: McCahey, pag.14].
In fig.3, il WTC 1 e WTC 7 "schiumano" contemporaneamente. Il fotografo si trovava all'incrocio tra Church e Duane Street, a pochi isolati a nord del ponte di Brooklyn, guardando verso sud. A giudicare dalla foschia tra il WTC 7 e la posizione della fotocamera sembra che il WTC 2 sia appena stato distrutto. La strada qui non è ricoperta di polvere, ma la nube di polvere del WTC 2 potrebbe non essere arrivata così a nord da arrivare a Duane Street. Le foto successive di questa zona, dopo la scomparsa del WTC 1, mostrano una polvere biancastra che ricopre la strada. In quel momento, il WTC 1 è ancora in piedi, quindi il noto ragionamento secondo cui i "detriti del crollo del WTC 1" sono ciò che spiega il "fumo" che fuoriesce dal WTC 7 si è rivelato errato. [Non siamo d'accordo con l'analisi di Dr. Wood. Il video di Cindy Weil alla fine del capitolo dovrebbe chiarire che il WTC 7 e il WTC 1 non stavano "schiumando" contemporaneamente.] 

Fig.3 - (11/09/01) Il WTC 1 e il WTC 7 schiumano assieme.

B. Il WTC 7 Schiuma


Lo "schiumare" del WTC 7 appare molto più scuro nel tardo pomeriggio (vedere fig. 4a), quando l'aria in primo piano è libera da polveri o fumi nello spazio in cui si trovava il WTC 1.

Fig.4 - (11/09/01) Il WTC 7 schiuma.

Anche il WTC 7 mostrò lo straordinario fenomeno della schiuma che fuoriusciva soltanto da una facciata dell'edificio.

Fig.5 - Dei fumi fuoriescono dalla facciata est del WTC 7, 15:53 - 16:02.
[Fonte: NIST NCSTAR 1-9 Vol.1 for public comment, pag.271 del pdf]

La fig.5 è un fotogramma di un video girato vicino all'angolo tra West Broadway e Barclay Street. Mostra il lato orientale della parete nord del WTC 7 ed è stato girato tra le 15:53 e le 16:02.

Video in cui il giornalista Vince DeMentri riprende i danni sulla facciata nord del WTC 7 e la schiuma fuoriuscire dalla facciata est. La foto di fig.5 potrebbe essere stata estratta da questo video (video con risoluzione migliore: https://www.youtube.com/watch?v=t5tEy6mXSE8).


Fig.6 - I resti del WTC 7 esplodono in schiuma in tutte le direzioni per la sua scomparsa finale.
[Facciata nord. Fonte: 
NIST NCSTAR 1-9 Vol.1 for public comment, pag.327 & 328 del pdf]

La fig.6a è un fotogramma del videoclip della Camera 6 che mostra la facciata nord del WTC 7 10.0s ± 0.2s dopo che l'attico est ha iniziato a cadere, mentre la fig.6b è un fotogramma dello stesso videoclip, che mostra la facciata nord del WTC 7 11.0s ± 0.2s dopo che l'attico est ha iniziato a muoversi verso il basso.

Come abbiamo visto anche nei casi del WTC 2 e del WTC 1, se la porzione superiore del WTC 7 fosse "caduta" quasi a velocità di caduta libera, allora le porzioni inferiori dell'edificio non avrebbero offerto più resistenza di quanto ne avrebbe potuto offrire l'aria. Ma in effetti l'edificio si è disintegrato mentre cadeva, come se incontrasse un'altissima resistenza. Qui abbiamo condizioni che si contraddicono a vicenda, una contraddizione che il National Institute for Standards and Technology (NIST) non affronta, tanto meno riesce a spiegare. Le condizioni osservate, per quanto paradossali se osservate con parametri convenzionali di pensiero, sono allo stesso tempo logicamente coerenti con effetti energetici insoliti che chiaramente meritano e richiedono delle spiegazioni.

C. Anelli di Fumo


In alcune foto le Torri sembrano fare degli "anelli di fumo."

Fig.7 - (11/09/01) il WTC 1 fa gli "anelli di fumo".

D. Testimoni Oculari


Il Vigile del Fuoco Robert Byrne stava evacuando il WTC 1 poco prima dei suoi momenti finali. Mentre raggiunse il terzo o il quarto piano, si imbatté in quello che inizialmente scambiò per fumo, ma che poi si rese conto che non lo era:

Vigile del Fuoco Robert Byrne
Ricordo che più tardi siamo saliti a - non so se fosse ancora al 35° piano e fu allora che ci tuffammo tutti nella scala perché praticamente l'intera Torre tremava e sentimmo il rumore di qualcosa che stava accadendo. Non sapevamo cosa fosse.
Fu il crollo della Torre Sud. Non lo sapevamo. Alla fine c'è arrivata una specie di trasmissione alla radio che diceva che c'era stato un crollo al 60° piano. Nel frattempo la Torre Sud stava crollando.
Eravamo ancora in pausa di riposo. Abbiamo iniziato a tornare indietro. Dovevamo incontrarci con un'altra unità; non ricordo chi fosse. Ce l'abbiamo fatta fino al, credo, fosse il 37° piano, e mi sembra sia stato un Capo dell'11° Battaglione che è spuntato sulla scala. Le sue parole esatte furono "Mollate tutto e andatevene". Guardammo il tenente Hanson che disse: "Mollate tutto e andatevene". A questo punto abbiamo...praticamente evacuato.
Ricordo che per salire le scale ci impiegammo più di [sic] ore. Per scendere le scale impiegammo forse dieci minuti, neanche. A quel punto la scala era vuota. La stessa scala che usammo per salire era vuota durante la discesa.
Siamo arrivati ​​fino al decimo piano, credo, decimo o quindicesimo - non sono sicuro al cento per cento - e sapevamo comunque che in quel momento le cose si erano messe male.
C'è stata una trasmissione radio per - avevano bisogno di aiuto. Il tenente Hanson mi ha detto di andarmene perché il mio - quando il Capo mi ha detto di mollare tutto, poiché sono in prova, ho seguito gli ordini alla lettera, immagino, e ho mollato tutto, tranne che la divisa da pompiere ovviamente. Ma ho mollato la mia bombola d'ossigeno Scott e tutto il resto. Quando sono arrivato a quel piano, ha detto: "Va bene, Byrne, non hai la maschera. Esci dall'edificio."
Praticamente sono arrivato fino al terzo piano, dove mi sono imbattuto - sembrava che ci fosse stato un crollo laggiù. Era tutto ridotto piuttosto male. Era pieno di fumo e polveroso. Ho pensato che fosse fumo e mi sono innervosito. Ero al punto in cui stavo per andare a prendere un altra bombola Scott, ma mi sono reso conto che quello non era fumo.
Fu allora che vidi che fu un crollo. Sembrava un crollo; o quello oppure il crollo [sic] appena chiuso la scala, penso che fosse il secondo piano, terzo o secondo piano, qualunque cosa fosse. È lì che mi sono imbattuto in un poliziotto della Port Authority che mi ha dato indicazioni per uscire fuori.
Era una buona cosa che avessi ancora la torcia accesa, perché era buio pesto. Ho seguito un corridoio nero come la pece, ed è lì che ho incontrato un gruppo di civili. Quando siamo arrivati ​​al punto, penso che fosse la lobby... [enfasi aggiunta]. [Fonte: Byrne, pag.6 - 9].
Sembra probabile che ciò che Robert Byrne abbia trovato al secondo o terzo piano che bloccò tutta la luce fosse ciò che Dr. Wood chiama schiuma. Descrisse di aver lasciato l'edificio con il gruppo di civili che aveva incontrato e di trovarsi a circa 150 piedi [46 metri] di distanza dall'edificio dicendo "Eravamo a circa 150 piedi di distanza quando l'edificio venne giù". La larghezza della Torre del WTC era di 200 piedi [61 metri], indicando che era ancora molto vicino all'edificio quando "venne giù". Descrisse quello che Dr. Wood chiama schiuma poco prima di lasciare l'edificio, indicando che con ogni probabilità ha incontrato la schiuma negli ultimi minuti in cui l'edificio era ancora in piedi. È interessante notare che Byrne si trovava a circa 150 piedi da un edificio alto 1368 piedi [417 metri] e non solo se ne andò incolume, ma aiutò a trasportare qualcun altro con lui verso la salvezza.

Il vigile del fuoco Hugh Mettham registra un'altra stranezza.

Vigile del Fuoco Hugh Mettham
Improvvisamente la Torre Nord inizia a rombare e tremare violentemente. Ci dirigiamo tutti verso la scala B e ci stringiamo vicino alla porta mentre il pavimento su cui siamo trema e romba per 30 secondi per [sic] più. Le luci si spengono e siamo nell'oscurità totale. Le scale e i corridoi si riempiono di fumo e polvere mentre il rombo e il boato si attenuano.
Tutti noi iniziamo a speculare sulla causa del rombo. Potrebbe essere un altro incidente aereo o un crollo localizzato. Qualcuno nell'oscurità menziona una bomba. Adesso c'è poco tempo per meditare su ciò che è appena accaduto. Cosa potrebbe scuotere la Torre Nord così violentemente?
Il tenente Borega ci dice di avviare una cordata con le nostre torce per aiutare i civili che stanno uscendo dalle scalinate e convergono con noi al quinto piano. A quanto sembra, il fumo e la polvere l'avevano riempito, giù per le scale e le trombe degli ascensori, facendo sì che i civili cercassero un'altra strada.
Le comunicazioni si interrompono bruscamente sulle radio del nostro dipartimento. Si sentono solo alcuni messaggi di emergenza e urgenti che poi si interrompono bruscamente. [Fonte: Mettham, pag.7 - 8].
Si noti innanzitutto che, secondo Mettham, gli scossoni e il frastuono all'interno dell'edificio sono durati per circa mezzo minuto "o più", ben oltre il tempo effettivo impiegato dagli edifici stessi per scomparire. In altre parole, stanno andando in pezzi prima della loro scomparsa, che è un fenomeno coerente con l'interferenza di energia che provoca una risonanza all'interno della struttura. Sebbene molte cose possano interrompere le comunicazioni radio, una di queste è l'energia elettromagnetica intensa, che potrebbe, presumibilmente, interferire con le trasmissioni.
Riprendiamo la dichiarazione di Mettham subito dopo aver raggiunto l'esterno e la Torre Nord inizia a "crollare". Mettham nota anche altre stranezze.

Hugh Mettham continua
...vicino all'angolo di Vesey e West Street, sentiamo un boato terribile dietro e sopra di noi. La sezione superiore della Torre Nord inizia a crollare e a spingere in fuori un'onda di fumo, cenere e detriti.
Corriamo perché temiamo per le nostre vite. L'intera Torre Nord crolla e non riusciremo a correre più velocemente della tremenda nube di cenere e detriti che si sta rovesciando verso il basso e rigonfiandosi verso l'esterno.
Kevin e io ci tuffiamo sotto un camion dei pompieri mentre il tenente Borega, Harry e Steve si rifugiano dietro o sotto dell'altra attrezzatura parcheggiata. Stringo il terreno in posizione fetale, proteggendo gli occhi e il viso dai granuli di cemento che mi rimbalzano sull'elmetto e sul corpo.
Una nube scura di polvere e cenere avvolge la zona sotto al camion dei pompieri. Resto senza fiato e mi sistemo il cappuccio sulla bocca e sul naso. Il rumore del crollo è intenso.
Devo continuare?
D: Certamente.
R: Inaspettatamente, il forte fracasso si placa. È stranamente silenzioso.
[...]
La nube marrone scuro inizia ad attenuarsi. Riesco a distinguere i contorni dei veicoli. Kevin si muove accanto a me. Strizzando gli occhi e scrutando attraverso la foschia, cerchiamo di mettere a fuoco la vista mentre barcolliamo spostandoci verso nord su West Street.
Lasciamo gli orribili incendi e la distruzione alle nostre spalle e iniziamo a cercare il tenente Borega e il resto della Ladder 18. Pochi minuti dopo si vedono i soccorritori e i vigili del fuoco muoversi in tutte le direzioni. Uno si ferma e dice a me e Kevin di sederci sul marciapiede. Ci versa dell'acqua sulla testa e proviamo a ripulire un po' della sabbia che si è depositata attorno ai nostri occhi.
Con la vista migliorata, Kevin e io continuiamo a cercare Ladder 18. Il tenente Borega, Charlie, Harry e Steve ci individuano circa dieci minuti dopo. È stato un grandissimo sollievo vederli tutti, specialmente Charlie Maloney che ci aveva lasciato prima all'interno della Torre.
Troviamo anche Bobby Newman del Battalion 4 che ci racconta come è riuscito a sfuggire per un pelo al crollo di entrambe le Torri. Sembra davvero così avendo entrambe i piedi privi di scarpe. [enfasi aggiunta.] [Fonte: Mettham, pag.11 - 13.]
Ci troviamo davanti un elenco straordinario di cose: (1) comunicazioni radio interrotte, (2) lo schiumare dell'edificio, gli scossoni e il boato per un buon mezzo minuto prima del "crollo", e (3) un vigile del fuoco che in qualche modo riesce a perdere gli stivali nel frattempo. Mentre ci sono molte possibilità che potrebbero spiegare la prima, le demolizioni controllate non spiegherebbero davvero la seconda (perché non c'è stata alcuna traccia sismica durante quel mezzo minuto?). Lo schiumare e il boato indicano necessariamente che siamo in presenza di un altro meccanismo, uno che non è stato registrato sui sismografi locali ma che il pompiere ha avvertito chiaramente. Ancora una volta, ciò è coerente con i tipi di effetti che si ottengono quando si interferiscono campi di energia elettromagnetica all'interno di una zona o regione. Una cosa del genere potrebbe anche spiegare la brusca interruzione delle comunicazioni radio. Come confermano i sopravvissuti alla scarica di un fulmine, a volte vengono sbalzati fuori dalle loro scarpe. Sembra però che qualunque cosa abbia causato la disintegrazione dell'edificio potrebbe anche aver causato la disintegrazione delle scarpe di Bobby Newman.

Esiste un esempio di una tecnologia ad energia diretta che potremmo considerare come una possibile causa per i tipi di danni anomali che abbiamo discusso? Esiste, e lo vedremo nel Capitolo 17.

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[A nostro avviso la schiuma è una delle evidenze più strabilianti e dirette a dimostrazione della dissociazione molecolare indotta da una tecnologia ad energia diretta. Le prove sono dirette perché visibili nelle foto e soprattutto nei video che seguono. Inoltre, le prove video vengono avvalorate dalle testimonianze giurate dei primi soccorritori e dei vigili del fuoco.]

Sequenza, ripresa da ovest, che mostra il WTC 1 mentre schiuma dalla facciata sud.


Il WTC 1 mentre schiuma visto da sudovest (in alto) e da nordest (in basso).


Dr. Wood parla della schiuma. Video sottotitolato in italiano.


Verso il minuto 6:55 inizia la distruzione del WTC 2 e la polvere si solleva fino a quasi il punto d'impatto del primo "aereo" sul WTC 1. Gradualmente il WTC 1 comincia a schiumare da cima fino in terra dalla facciata est (e dalla facciata sud come si evince dalla fig.1), ovvero comincia a riversare polvere in direzione orizzontale dall'intera facciata. 


[Si potrebbe pensare che la polvere del WTC 2 sia stata spinta vigorosamente attraverso l'atrio danneggiato del WTC 1 e sia risalita dall'interno dell'edificio fino a quasi in cima. Tuttavia, non ci sono testimonianze di alcun "vento di polvere" che travolgeva le persone che si trovavano all'interno del WTC 1 immediatamente dopo la distruzione del WTC 2. Inoltre, il "vento di polvere" avrebbe dovuto rompere quasi ogni singola finestra appartenente a quella facciata per poter fuoriuscire. Immagini e video successivi mostrano che le uniche finestre rotte furono quelle che si trovavo sul piano dell'impatto "aereo" e sui piani adiacenti, e non certo le finestre 30 o 40 piani più in basso.
Siamo costretti a concludere che all'interno dell'edificio era in atto una dissociazione molecolare che lo stava riducendo in polvere finissima, praticamente erodendo il cemento e l'acciaio di cui era costituito. La polvere è fuoriuscita dalla facciata est (e sud) mischiandosi a quella generata dalla distruzione del WTC 2. 
Sembrerebbe che i responsabili dell'11 settembre abbiano aumentato la potenza dell'arma in seguito alla distruzione del WTC 2, forse in modo da confondere lo schiumare del WTC 1 con la polvere dovuta alla distruzione del WTC 2.]

Ascoltiamo cosa ha da dire in proposito Dr. Wood al minuto 9:12 circa mentre commenta le foto sul suo sito web. Video sottotitolato in italiano.



Video estratto dal lungo video di Main e Balou che mostra il WTC 1 mentre schiuma dopo la distruzione del WTC 2. E' stato ripreso da un'angolazione molto simile al video sopra (nord est). Notare che quando la polvere dovuta al WTC 2 viene finalmente spazzata via dal vento, il WTC 1 smette quasi di schiumare. La polvere difatti proviene dal basso e sale verso l'alto in direzione verticale e non fuoriesce nulla dalla facciata est in direzione orizzontale. Sembrerebbe che il fenomeno della schiuma poi riprenda anche se meno intensamente fino alla distruzione del WTC 1 (video intero ad alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=W2ivj9uJKbw).



Video estratto dalle riprese di Cindy Weil che mostra lo stesso fenomeno della schiuma ma ripreso quasi da nord con le Torri di taglio (il fenomeno inizia verso il minuto 58:50). A nostro avviso appare evidente che sia solamente il WTC 1 a schiumare e non anche il WTC 7 come sostiene Dr. Wood in questo Capitolo. Il WTC 7 sembra schiumare ma cioè è dovuto alla polvere che fuoriesce orizzontalmente dal WTC 1 dietro al WTC 7 e crea l'illusione di fuoriuscire dalla facciata laterale del WTC 7 (video intero ad alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=ctjckFHtRJ4).


Video ripreso dalla stessa direzione di quello di Cindy Weil ma da più lontano. Tutti mostrano lo stesso fenomeno della schiuma (video integrale ad alta risoluzione qui: https://www.youtube.com/watch?v=5HHAl42aDHs.


La distruzione del WTC 1 e la schiuma ripresi da nord est a velocità 45x.


La distruzione del WTC 1 e la schiuma ripresi dall'elicottero da ovest a velocità 45x e da nord. Il WTC 7 ha schiumato per oltre 7 ore prima di distruggersi.


Video di ABC News ripreso da un elicottero che mostra lo squarcio apparentemente cilindrico sulla facciata sud del WTC 7, simile a quello creato sul Bankers Trust. Il WTC 7 schiuma.


Il WTC 7 schiuma dalla facciata sud da cima fino in terra. Le Torri sono ormai distrutte.


Video ripreso da un elicottero che mostra lo schiumare (a 45x) e la distruzione di entrambe le Torri (a velocità normale). Poco dopo l'inizio della distruzione del WTC 1, notiamo al minuto 3:24 un "frammento" del WTC 1 colpire l'angolo del WTC 7 in alto a sud est (angolo nascosto dall'edificio stesso nella ripresa). Immediatamente si notano dei fumi biancastri fuoriuscire da quell'angolo quando la polvere del WTC 1 non è ancora salita così in alto. Ci domandiamo cosa siano quei fumi biancastri.

9 febbraio 2020

Capitolo 15 - "Fuzzballs"

Per acquisire la conoscenza, è necessario studiare;
Per acquisire la saggezza, si deve osservare.
- Marilyn Vos Savant, scrittrice.

A. Introduzione


Dr. Wood definisce la seguente foto come "l'incrocio fuzzball". Secondo lei fu una delle immagini più incisive e potenti dell'11 settembre.

[Il termine "fuzzball" si potrebbe tradurre come "palla sfocata" o "palla di pelo/lanugine". Dr.Wood ne fornisce una spiegazione nel paragrafo seguente].
Fig.1 - (11/09/01) La polvere grossolana si deposita rapidamente al suolo. Tuttavia, una polvere sottile è visibile attorno ai piedi, indicando che la polvere ha continuato a scomporsi.

La foto è stata scattata guardando verso ovest attraverso l'incrocio tra Murray e West Street, un isolato intero a nord del complesso del WTC. Il cartello al centro della foto è visibile nella vista dall'alto mostrata in fig.13 al Capitolo 11. L'orario era circa dai 15 ai 20 minuti dopo che il WTC 1 "si è trasformato in una nube di polvere" o "ha fatto poof". Vediamo un cielo blu intenso e abbastanza limpido. C'è poca foschia nell'aria, il che significa che della "polvere" soffiata in questa direzione si doveva essere già depositata al suolo. Tuttavia, se osservassimo da vicino, noteremmo una foschia sfocata intorno ai piedi di diversi poliziotti. Dr. Wood le chiama "fuzzballs". Sembrano una polvere finissima che viene smossa e che poi sembra sollevarsi da sola. Tuttavia, una polvere così sottile non avrebbe potuto depositarsi dall'aria così rapidamente, ammesso che si fosse potuta depositare [in primo luogo/in teoria]. Inoltre, Dr. Wood osserva che le "fuzzballs" non compaiono ovunque le persone camminano, almeno non ancora.

La Fig.2 mostra le persone che emergono dai loro nascondigli immediatamente dopo l'evento. Le "fuzzballs" e la foschia fumante che si vedono non avrebbero potuto depositarsi al suolo in 15 o 20 minuti, ammesso che, ripeto, avessero potuto depositarsi. Foto scattate successivamente rivelano che queste "fuzzballs" hanno iniziato a sollevarsi da sole, anche senza essere smosse dai piedi. Dr. Wood definisce questa fase successiva, quando la foschia si solleva da sola, come "fuming". Il "fuming" dai resti del WTC è continuato per mesi dopo l'11 settembre e le persone si riferivano comunemente al fenomeno come "fumo dagli incendi". Tuttavia, l'evidenza mostra che non è stata affatto una questione di "incendi". Il marciapiede in fig.2 non era in fiamme, né erano in fiamme le strade "fumanti". Pertanto, qualunque fosse il processo in corso, non fu il carburante degli aeroplani che continuava a bruciare o qualsiasi variante di demolizione controllata a causare la combustione continua. La scomposizione del particolato si stava verificando perché era in gioco qualche altro meccanismo.
[Dr. Wood utilizza il termine "fuming" per descrivere i fumi e le esalazioni che emanano dai detriti e dalla polvere.]

Fig.2 - Ben presto una polvere sempre più sottile cominciò a sollevarsi da terra. Una polvere talmente sottile non si sarebbe potuta depositare al suolo così rapidamente. Necessariamente, deve essere che la polvere grossolana si sia depositata a terra ma poi abbia continuato a scomporsi [in particelle sempre più sottili].

Ora consideriamo un altro fatto curioso. L'immagine satellitare nella fig.3 mostra dei fumi biancastri che emergono dall'area del complesso del WTC, mentre dei fumi di color nero emergono dai parcheggi della zona, dove i veicoli sembravano bruciare. Sorprendentemente, tali fumi sembrano spostarsi in due direzioni diverse con un comportamento del flusso completamente diverso. I fumi neri sembrano spostarsi verso l'alto e forse verso ovest, ma si dissipano molto rapidamente. Per contro, i fumi bianchi scorrono verso sud e verso l'alto e non iniziano a dissiparsi fino a raggiungere una quota molto più elevata. Ciò è stupefacente. I fumi neri si dissipano vicino al livello del suolo mentre i fumi bianchi viaggiano fino all'alta atmosfera prima di dissiparsi. La fig.4 mostra un "fuming" abbondante che si verifica ancora quattro giorni dopo l'11 settembre. La fig.5b mostra il contenuto relativo in ferro di vari siti in prossimità di tale "fuming".

Utilizzando la fig.5a, confrontiamo le posizioni delle "macchine tostate", dei resti dei corpi e delle strade "fumanti" in relazione, in primo luogo, alla posizione del complesso del WTC stesso e, in secondo luogo, alla posizione dei siti in cui furono prelevati i campioni per la valutazione del contenuto di ferro in fig.5b. Dei campioni furono prelevati dai siti mostrati in fig.6b in bianco ma curiosamente non furono segnalati/riportati. Si noti il numero di resti di corpi trovati a più isolati di distanza dal WTC e in direzioni in cui è improbabile che siano stati scagliati dall'espulsione dovuta agli "impatti degli aerei", per non parlare del fatto che sono troppo lontani per essere arrivati lì "saltando". Si noti inoltre che parte del "fuming" aleggia sopra le strade, fino all'East River e adiacente all'East River. Ancora una volta, stiamo chiaramente osservando un'altra modalità di distruzione, diversa dalla combustione di carburante per aerei, dalla demolizione controllata o dalla termite.

Fig.3 - (12/09/01) Un'immagine ingrandita è mostrata in fig.15b al Capitolo 7.
Fig.4 - (15/09/01) "Fuming" abbondante quattro giorni dopo l'11 settembre.
Fig.5 - (a) Posizione dei campioni segnalati/riportati. (b) Posizioni di tutti i campioni prelevati e il contenuto in ferro indicato/riportato. [Fonte: USGS e Composizione]
Fig.6 - (a) Posizioni dei campioni in cui il contenuto in ferro fu indicato/riportato. (b) Posizioni in cui non è stato indicato/riportato il contenuto in ferro nonostante i campioni furono effettivamente prelevati. [riadattata da Hybrideb.com e USGS].

B. Dimensioni della Polvere


La Fig.7 mostra un camion carico di detriti e terriccio fumanti che vengono spruzzati con acqua mentre vengono scaricati il 15 marzo 2002. Nonostante l'annaffiatura, si scorgono dei fumi che si levano dai detriti. Per contro, l'acqua sta colpendo il manto stradale e non vi è alcuna comparsa di "fumi".

Fig.7 - (15/03/02) Un carico di detriti e terriccio vengono spruzzati con acqua mentre vengono scaricati. La piattaforma di carico gialla trasferiva il contenuto a una chiatta in attesa sul fiume Hudson (a destra). Gli ingrandimenti delle due aree delimitate da rettangoli rossi sono mostrate in fig.8.
Fig.8 - (15/03/02) Ingrandimenti dei due riquadri mostrati in fig.7.

Le superfici da cui fuoriescono i fumi non sono incandescenti. Inoltre, non vi è alcun vapore evidente (o condensa di vapore acqueo) emergere dalle superfici colpite dall'acqua. I detriti e il pianale del camion sembrano semplicemente bagnarsi. Se fu utilizzata acqua per contenere la polvere, i fumi mostrati in fig.8 non si solleverebbero dalle superfici bagnate o dal terriccio umido (fango) nei detriti. Un'altra indicazione dell'assenza di calore elevato è che il pianale del camion viene sollevato da azionamenti idraulici. Come discusso nel Capitolo 13, temperature del fluido idraulico superiori a 82°C danneggiano permanentemente le apparecchiature idrauliche. Questi fumi privi di calore, devono essere composti da un gas e/o un particolato molto sottile che non risulta caldo.

Le polveri sottili e i fumi rappresentano un evidente problema per qualsiasi modello convenzionale di distruzione del WTC. Per capire come, e perché, vale la pena di considerare alcuni studi scientifici. Lioy et al, un gruppo di ricercatori provenienti da cinque istituzioni, hanno studiato i campioni di polvere:
Per iniziare a valutare l'esposizione della popolazione residente e dei pendolari alla polvere e fumo durante i primi giorni, sono stati prelevati campioni di particelle che si erano inizialmente depositate nel centro di New York in località protette e indisturbate ad est del sito del WTC. Due campioni sono stati prelevati il ​​giorno 5 (16 settembre 2001) e il terzo campione è stato prelevato il giorno 6 (17 settembre 2001) dopo l'attacco terroristico. Gli obiettivi della raccolta dei campioni erano a) determinare le caratteristiche chimiche e fisiche del materiale presente nella polvere e nel fumo che si sono depositati dal pennacchio iniziale e b) determinare l'assenza o la presenza di contaminanti che potrebbero influenzare la salute umana a lungo termine se inalati o ingeriti. Si prevedeva che i composti e i materiali effettivamente presenti nel pennacchio fossero simili a quelli che si trovano negli incendi di edifici o nelle implosioni di edifici. Le differenze principali sarebbero che ciascun tipo di evento si verifica simultaneamente, il fuoco intenso (>1000°C), l'enorme massa di materiale (>10 x 106 tonnellate) ridotto in polvere e fumo, e il grado mai visto prima di polverizzazione dei materiali da costruzione. Una sintesi dei tipi di materiali cancerogeni e non cancerogeni potenzialmente presenti è stata riportata nell'EHP nel novembre 2001 (1).
[Fonte: Characterization of the Dust/Smoke Aerosol...]
10.000.000? Le Torri del WTC pesavano circa 500.000 tonnellate ciascuna, forse gli autori intendevano maggiore di 1 x 106 tonnellate. In un modo o nell'altro, queste cifre indicano che gli autori stanno presupponendo che la maggior parte di ciascuna Torre si sia trasformata in polvere.

Anche il DELTA Group dell'University of California at Davis e il Lawrence Berkeley Laboratory hanno intrapreso studi sulle dimensioni delle particelle. Il DELTA Group (Detection and Evaluation of Long-range Transport Aerosol: Rilevazione e Valutazione del Trasporto a Lungo Raggio di Aerosol) è un'associazione collaborativa di scienziati studiosi di aerosol provenienti da diverse università e laboratori nazionali che ha condotto studi dettagliati sugli aerosol generati dagli incendi petroliferi della Guerra del Golfo del 1991, dalle eruzioni vulcaniche e dalle tempeste di polvere globali. 

I campioni sono stati raccolti dal 2 al 30 ottobre 2001, sopra un tetto in 201 Varick Street, che si trova 1.8 km a nord-nord-est del sito del WTC e circa tre isolati direttamente a est del luogo fotografato nella fig.7. Questo sito si trovava controvento rispetto al WTC l'11 settembre e a circa un isolato a nord del bordo nord della nube di polvere. (vedi fig.19 nel capitolo 14).
Nei campioni di aria del Trade Center, Cahill [scienziato principale] ha identificato quattro classi di particelle che sono state identificate dall'EPA [Environmental Protection Agency - simile all'ARPA italiana] come potenzialmente dannose per la salute umana:
  • Metalli di transizione fini e molto fini, che interferiscono con la chimica polmonare.
  • Acidi, in questo caso acido solforico, che attaccano direttamente le ciglia e le cellule polmonari.
  • Particelle molto sottili, non dissolvibili (insolubili), in questo caso vetro, che viaggiano attraverso i polmoni fino al flusso sanguigno e al cuore.
  • Sostanza organica ad alta temperatura, di cui molti dei componenti sono noti per essere cancerogeni.
"Per ognuna di queste quattro classi di inquinanti, abbiamo registrato i livelli più alti mai visti in oltre 7.000 rilevazioni di inquinamento atmosferico da polveri sottili effettuate in tutto il mondo, tra cui Kuwait e Cina", ha riferito Cahill. [Fonte: Trade Center Debris Pile Was a Chemical Factory, Says New Study]
Nella presentazione Very fine aerosols from the World Trade Center collapse pile: Anaerobic Incineration?, il gruppo ha anche osservato che le quattro categorie sopra, "hanno raggiunto livelli ambientali senza precedenti nei pennacchi di aerosol molto sottili [enfasi aggiunta] provenienti dalle pile di macerie del WTC ", e ha aggiunto che "Nella maggior parte dei giorni, i pennacchi si sono alzati sopra New York in modo che solo quelli che si trovarono vicini o al sito del WTC respirarono questi aerosol." Lo studio ha definito come molto sottili le particelle aventi dimensioni nell'intervallo da 0.09 μm a 0.26 μm. Un globulo rosso ha un diametro da 6 μm a 8 μm [Fonte: Globuli rossi], fino a 90 volte le dimensioni di queste particelle. Lo spessore di un globulo rosso è circa 2 μm, ovvero circa 10-20 volte le dimensioni delle particelle raccolte vicino al sito del WTC. Queste particelle hanno approssimativamente le dimensioni del DNA [Fonti: https://www.sciencealert.com/features/20092801-18725.html e  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9930349].

Fig.9 - Particelle di aerosol vicino al WTC confrontate con dei globuli rossi. (a) Particelle da 0.09 μm a 0.26 μm vicine al WTC. (b) Globuli rossi, diametro da 6 μm a 8 μm, spesse 2 μm.

Inutile dire che queste particelle molto sottili venivano inalate dai primi soccorritori e da tutti gli altri che lavorarono in quella zona l'11 settembre e nei mesi seguenti. La fig.7 fornisce la prova visiva del "fuming" in corso sino al 15 marzo 2002. Le particelle così piccole possono entrare nel flusso sanguigno attraverso i polmoni, esattamente come una flebo endovenosa di sostanze chimiche tossiche.

Nel determinare l'origine delle dimensioni molto sottili delle particelle trovate, il gruppo investigativo notò che i materiali organici costituivano parte delle particelle molto sottili. Sebbene abbiano riconosciuto che il materiale organico non può sopravvivere alle temperature elevate, hanno spiegato la dimensione molto sottile delle particelle come il risultato di tali temperature. Quanto segue proviene dalla loro presentazione [slide 26]:

Spiegazione proposta sulle dimensioni e composizione degli aerosol molto sottili
I problemi:
  • Riscontriamo aerosol molto sottili tipici di temperature di combustione molto più alte di quelle nelle macerie del WTC
  • Riscontriamo alcuni elementi in abbondanza e altri quasi per nulla, nonostante si abbiano abbondanze simili nella polvere del crollo
  • Riscontriamo specie organiche molto sottili che non sopravviverebbero alle alte temperature
Spiegazione:
  • Le pile di macerie calde stanno convertendo alcune specie in gas che possono sfuggire dalla superficie e quindi formare aerosol, un processo che produce particelle molto sottili
Il DELTA Group stabilì che la fonte di questo "fuming" continuo erano i resti del WTC. Tuttavia, pare che abbiano cercato di adattare le loro conclusioni alle voci secondo cui "gli incendi bruciarono per 99 giorni" e alle voci secondo cui vi era "metallo fuso" nei resti. Sembra che non abbiano preso apertamente in considerazione meccanismi sconosciuti che potrebbero aver causato i risultati riscontrati. In una slide di riepilogo della presentazione c'erano le seguenti affermazioni [slide 18]:
  • I detriti superficiali e sottostanti la pila erano abbastanza caldi da fondere l'alluminio, rendere l'acciaio rosso incandescente e bruciarono fino al 19 dicembre.
  • Ma ciò è ancora molto più freddo rispetto alle sorgenti tipiche di particelle di metalli molto sottili come le centrali elettriche, le fonderie e i motori diesel.
Alcune delle prove più interessanti presentate da Cahill et al sono mostrate in fig.10. Il colore e la scala dei colori sono stati aggiunti per comodità. Il grafico in fig.10 mostra quasi la stessa quantità di zinco presente nel campione quanto il ferro, anche se il ferro ha una temperatura di ebollizione molto più elevata dello zinco (2861°C rispetto a 907°C).

Tabella 1 - Composizione di vari tipi di acciai comuni con i carichi di snervamento e di rottura.

Ciascuna Torre del WTC era costruita con circa 100.000 tonnellate di acciaio, un materiale che è principalmente ferro. La composizione di vari tipi comuni di acciaio viene mostrata nella Tabella 1. Vengono anche forniti la resistenza allo snervamento e l'allungamento come guida generale. Il rapporto del gruppo DELTA osservò che vi due diversi tipi di inquinamento dell'aria dovuti agli eventi dell'11 settembre 2001 [Slide 2].
Il crollo delle strutture del World Trade Center (South Tower, North Tower e WTC 7) ha presentato due tipi molto diversi di eventi di inquinamento atmosferico:
  1. Incendi iniziali e "tempesta di polvere" derivata dal crollo
  2. Emissioni continue dalle pile di detriti
Entrambi i casi hanno condiviso l'aspetto insolito di un'enorme sorgente di particolato al suolo in un'area densamente popolata con potenziali impatti sulla salute.
Non sono mai stati condotti studi sulle "emissioni continue" derivanti da un normale crollo di un edificio o da una normale demolizione controllata. Gli incendi persistenti possono emettere sostanze inquinanti nell'aria, ma secondo il Dr. Thomas Cahill, il DELTA Group non ha mai registrato livelli così elevati in "oltre 7.000 rilevazioni di inquinamento atmosferico da polveri sottili effettuate in tutto il mondo..." L'immagine di fig.7 mostra del "fuming" visibile dal camion nel marzo 2002. Un po' di "fuming" era ancora visibile quando Dr. Wood, insieme ad altri, ha visitato il sito nell'ottobre 2007 e nel gennaio 2008 e lo ha fotografato. Alcune di queste fotografie sono disponibili sul sito web di Dr. Wood.

Fig.10 - Abbondanza relativa dei vari elementi in un tipico campione S-XRF di Cahill et al. [Slide 42]

Se gli aerosol molto sottili rilevati fossero dovuti ad "incendi caldi che vaporizzano i materiali", ci si aspetterebbe di vedere un certo andamento tra gli elementi nei campioni. Tutti i campioni provenivano da 201 Varick Street, a circa un miglio a nord-nord-est del sito del WTC. In un campione, ci si aspetterebbe di trovare elementi con temperature di ebollizione simili in abbondanze adeguate alla loro fonte. Se l'acciaio venisse vaporizzato, ci si aspetterebbe di vedere i componenti dell'acciaio in proporzioni simili, in assenza di contaminazioni. Quindi, se l'acciaio venisse vaporizzato, potremmo aspettarci che per ogni 962 a 999 conteggi di ferro, ci potrebbero essere dai 6 a 16 conteggi di manganese e dai 0.5 a 3.3 conteggi di zolfo. Ma queste non sono le proporzioni relative che appaiono nel campione del gruppo DELTA.

La distribuzione relativa degli elementi in un campione tipico di Cahill et al è mostrata in fig.10. Il vanadio, che viene utilizzato nelle vernici, è molto più abbondante del manganese, del nichel o del rame. Nella loro presentazione, il DELTA Group ha osservato che i campioni mostrarono "aerosol fini tipici di temperature di combustione molto più alte rispetto a quelle nelle pile di macerie del WTC". Il vanadio ha la più alta temperatura di fusione e punto di ebollizione tra gli elementi mostrati, rispettivamente 1910°C e 3407°C. Il fluoro, che hanno trovato in quantità solo leggermente più abbondante del Vanadio, ha la temperatura di fusione e il punto di ebollizione più bassi tra gli elementi mostrati, rispettivamente -220°C e -188°C. La quantità di fluoro, vanadio, nichel, rame e calcio sono simili, il che è sconcertante. Anche il Gruppo DELTA fu perplesso. Ma le prove più scomode/imbarazzanti per poter concludere che i risultati possano essere spiegati dal calore elevato sono state anche riportate nella loro presentazione. Hanno trovato materiale organico molto sottile che non sopravviverebbe alle alte temperature. Ovvero, non il calore, ma qualche altro meccanismo deve causare la scomposizione continua del materiale in un aerosol molto sottile.

Thomas Cahill e il DELTA Group conclusero che queste particelle di aerosol molto sottili non provenivano dal "crollo" degli edifici, ma venivano emesse da una reazione in atto tra le macerie. Nella diapositiva conclusiva, dichiarano quanto segue [slide 33]:
Conclusions - WTC Aerosols
Ci sono state continue emissioni pesanti di aerosol in pennacchi stretti di dimensioni e composizione insolite provenienti dal sito del crollo del WTC che in 9-15 occasioni hanno interessato 201 Varick St, 1.8 km a NNE. [enfasi aggiunta].
Le particelle grossolane erano simili agli aerosol del crollo iniziale (cemento, cartongesso, vetro, ...) ma avevano sostanze chimiche e fuliggine dalla combustione in corso. Si prevedeva e si è osservato poco amianto. [enfasi aggiunta].
La presenza senza precedenti (vedere Pechino, Kuwait) di quantità di particelle molto sottili (0,26 > Dp > 0,09 μm) e in pennacchi stretti era più tipica di una sorgente industriale, in particolare un inceneritore municipale ricco di cloro, che una qualsiasi normale situazione ambientale esterna. Le sorgenti controvento hanno fornito un contributo molto minore. [enfasi aggiunta].
Il silicio e lo zolfo finissimi e molti dei metalli grezzi come il vanadio sono diminuiti costantemente durante il mese di ottobre. Le particelle molto sottili vicino al sito del WTC nel maggio 2002, erano generalmente < 10% rispetto ai giorni di impatto del pennacchio a Varick Street nell'ottobre 2001. (tranne che per il silicio e il nichel).
Passiamo ora a ciò che il DELTA Group ha definito come dimensione insolita delle particelle di polvere negli stretti pennacchi di materiale che emergono dai resti. I grafici sono mostrati in fig.11. La fig.11a mostra un profilo tipico e la fig.11b mostra il profilo della concentrazione rispetto alla dimensione delle particelle per il WTC.

Fig.11 - Confronto tra una tipica distribuzione dimensionale di aerosol in funzione della composizione e quella rilevata al 201 di Varick Street, New York, il 3 ottobre 2001. Lawrence Berkeley Lab. (Dimensioni in micrometri). (Le curve mostrate in primo piano in fig.11a appaiono sullo sfondo in fig.11b e viceversa). [La zona a destra evidenziata in giallo in fig.11b indica che le particelle con dimensioni minori di 0.09 micron non furono rilevate. Non furono rilevate per via dei limiti alla strumentazione di misura utilizzata dal DELTA Group (vedere slide 7), e non perché delle particelle talmente fini non furono presenti al sito del WTC].

La differenza tra la fig.11a e la fig.11b è l'aggiunta di un volume crescente di materiale più fine con una diminuzione del volume di materiale grossolano. La fig.12 fornisce una spiegazione dei dati dello studio della UC Davis. In particolare, si noti quello intitolato "Dissociazione Molecolare".

Fig.12 - Distribuzione delle dimensioni delle particelle dovute a (a) polverizzazione, (b) dissociazione molecolare, (c) campioni del WTC. [Si noti l'andamento molto simile tra la curva relativa alla dissociazione molecolare e quella per il WTC nell'intervallo "molto sottile - ultra sottile". Notare la distribuzione che invece si ottiene con la polverizzazione, ossia molte particelle grossolane e pochissime molto sottili.]

Come abbiamo visto, la polvere generata nelle demolizioni controllate convenzionali si deposita dall'aria in 15-20 minuti e non sale molto più in alto rispetto al punto più alto della struttura preesistente, poiché la polvere è abbastanza grossolana. Il Seattle Kingdome è un esempio di tale crollo, imploso da una demolizione convenzionale. In quel caso, la polvere si depositò in circa 20 minuti.

C. Analisi al Microscopio e Conclusioni


Prima di procedere alle conclusioni, esaminiamo attentamente le seguenti foto delle particelle dell'11 settembre.

1. Sfere di Ferro al Sito del WTC
Fig.13 - (scala 10 μm) Sfera ricca di ferro trovata nella polvere del WTC. Usando la scala sull'immagine, il diametro della sfera ricca di ferro risulta 25 μm.

2. Sfere di Ferro a Tunguska (non al WTC)

L'evento di Tunguska, un fenomeno energetico inspiegabile, avvenne il 30 giugno 1908 non lontano dal fiume Tunguska in quello che oggi è il Krasnoyarsk Krai in Russia. Sebbene siano state proposte varie teorie sulla causa (tra cui la Torre di Wardenclyffe di Tesla, un meteorite, un test di armi antimateria), nessuna è stata conclusiva. Con lo sviluppo di metodi scientifici, sono stati ottenuti e analizzati nuovi campioni dell'area. 
Le spedizioni inviate nella zona negli anni '50 e '60 hanno trovato sfere microscopiche di silicati e magnetite nei setacci del suolo. Si prevedeva che sfere simili esistessero negli alberi abbattuti, sebbene non potessero essere rilevate con mezzi contemporanei. Le spedizioni successive hanno identificato tali sfere nella resina degli alberi...[Fonte: Tunguska]

3. Sfere di Ferro nei Cerchi del Grano (non al WTC)

Sfere magnetiche ricche di ferro sono state trovate anche a rivestire le piante e all'interno delle piante dove sono comparsi i cerchi del grano. Le sfere magnetiche di fig.14 (indicate dalla freccia) sono di dimensioni simili a quelle trovate al sito del WTC mostrate in fig.13. Le piante non sembravano bruciate, indicando un processo che non ha richiesto del calore elevato.

Fig.14 - Fotomicrografia di particelle sferiche e magnetiche del diametro di 10-40 micron del tipo che si trovano regolarmente nel suolo dei cerchi del grano. La spettrografia EDS rivela che queste sfere sono di ferro puro; il fatto che siano magnetizzate rivela che si siano formate in un campo magnetico. [Fonte: Magnetic Materials in Soils e Semi-Molten Meteoric Iron Associated with Crop Formation e Iron Rich Microspheres – in Crop Circle Soil and WTC Dust]. 

Ora, torniamo al WTC.

Fig.15 - Spettrografia del campione mostrato in fig.13. 
Fig.16 - Perché le particelle ricche di ferro sono così piccole? La particella 13 è indicata dalla freccia gialla.[Fonte: http://delta.ucdavis.edu/Particle13.jpg e http://delta.ucdavis.edu/WTCdust.jpg].

Perché le sfere ricche di ferro sono così piccole? Se il ferro fosse stato abbastanza caldo da fondersi, si sarebbe ammassato in una massa di materiale più grande [delle sferette]. Il calcestruzzo non è fatto di inerti di ferro, né gli inerti di ferro sarebbero stati polverizzati nella misura riscontrata qui. Ora confrontiamo l'immagine della particella 13 in fig.16b (e in fig.17b) con l'immagine del fascio di crisotilo (il tipo più comune di amianto [Fonte: Asbestos]) in fig.17a.

Fig.17 - (50 μm) Immagine SEM [Scanning Electron Microscope: Microscopio elettronico a scansione] del fascio di crisotilo (amianto) e fibre di vetro. La fig.17a e la fig.17b vengono mostrate approssimativamente alla stessa scala per confronto. La fig.17b è la stessa immagine della fig.16b.

Ora osserviamo il seguente grafico in fig.18 e il commento che segue:
Fig.18 - (06/02/2002) I bassi livelli di carbonio (C) non sono compatibili con incendi prodotti da idrocarburi. [I materiali sono nell'ordine, dall'alto verso il basso: gesso, bassanite, calcite e quarzo.]
I livelli di carbonio erano relativamente bassi, suggerendo che le particelle originate dalla combustione non formavano una frazione significativa di questi campioni recuperati in seguito alla distruzione delle Torri. [enfasi aggiunta] [Fonte: Chemical Analysis of World Trade Center Fine Particulate Matter for Use in Toxicologic Assessment].
Ci aspetteremmo un aumento del carbonio se in realtà ci fossero stati molti incendi.
In ogni caso, ciò che stiamo osservando in queste immagini, grafici e analisi è l'evidenza della polverizzazione quasi totale, fino alla "dissociazione molecolare", ossia la separazione delle molecole. La polvere dissociata molecolarmente deve essere stata il risultato di un altro meccanismo di distruzione rispetto a quello causato dalla combustione o dalla demolizione controllata, poiché tali meccanismi non possono provocare la dissociazione molecolare e la dustification quasi completa di un edificio. La dissociazione molecolare si verifica con la ionizzazione [Fonte: Ionization and dissociation of molecular ion beams caused by ultrashort intense laser pulses e Velocity and Charge State Dependences of Molecular Dissociation Induced by Slow Multicharged Ions] e si osserva nella fusione fredda. Un gruppo di ricercatori ha anche determinato che le fluttuazioni del campo elettrico nell'acqua liquida causano la dissociazione molecolare [Fonte: Autoionization in liquid water].

La foto in fig.19 mostra una polvere fine attorno ai piedi di un sopravvissuto poco dopo la distruzione della prima Torre, il WTC 2. La foto sembra essere stata scattata vicino all'incrocio di Park Row e Broadway, dove s'incrocia anche Vesey Street, proprio alla destra della posizione H in fig.5 del Capitolo 14. L'orologio in lontananza, nella parte in alto a destra della foto (fig.19), mostra le 10:14. Il WTC 2 se n'è andato via alle 9:59 e il WTC 1 alle 10:29 (Se la distruzione di una Torre avesse fermato l'orologio, probabilmente avrebbe mostrato le 9:59 o le 10:29, non le 10:14). Ciò ci fornisce una buona indicazione di quanto tempo ci impiega la polvere del WTC 2, da sola, a depositarsi a terra. Alle 10:14, il WTC 1 era ancora in piedi. C'è molta polvere fine attorno ai piedi e dietro all'uomo, eppure l'aria sembra molto più nitida sopra il livello delle sue ginocchia.

Fig.19 - (11/09/2001, 10:14 AM) Della polvere fine si alza da terra mentre un uomo torna a casa.

Con la sua valigetta in mano, un uomo torna a casa da una dura giornata - una giornata molto dura - in ufficio. Era uno dei sopravvissuti che quel giorno riuscirono a ritornare a casa.